sabato 7 settembre 2024

pc 7 settembre - Il movimento comunista lancia una Dichiarazione congiunta internazionale a sostegno della Resistenza Palestinese e lancia una mobilitazione internazionalista con una settimana d'azione dal 7 ottobre (7-13)

Intensificare le azioni e fare avanzare in maniera sempre più poderosa il movimento militante, di massa, in appoggio alla causa palestinese.

Sono passati già più di 11 mesi dall’inizio dell’offensiva criminale da parte dello stato terrorista di Israele contro il popolo palestinese. Da allora oltre 40.000 palestinesi sono stati assassinati, tra essi donne e bambini e oltre 100 mila risultano feriti

I sionisti durante i loro bombardamenti, massacri e occupazioni, hanno obbligato più di un milione di palestinesi a spostarsi verso il sud della striscia di Gaza. Senza dubbio i genocidi sionisti stanno sviluppando un’operazione per occupare il sud della striscia di Gaza. I sionisti vogliono annientare il popolo palestinese, appropriarsi del suo territorio e risorse, carcando di spingere i palestinesi nel deserto del Sinai in Egitto, vecchio progetto di spostamento forzato che lasci il cammino libero all’occupazione definitiva di tutto il territorio della Palestina.

La loro intenzione di annientare il popolo palestinese pere appropriarsi del suo territorio e risorse, cercano di spingere i palestinesi nel deserto del Sinai in Egitto. Un vecchio progetto di deportazione forzata che lasci il cammino libero ad Israele per occupare definitivamente il territorio della Palestina.

Rafah, città a sud della striscia di Gaza, è servita come rifugio dei palestinesi, concentrando quasi un milione e mezzo di persone in un piccolo territorio, dove vivono sotto bombardamenti e ostacoli posti dalle forze israeliane perché arrivino aiuti umanitari.

Questo aggrava la crisi umanitaria poiché la popolazione palestinese che si trova a Rafah sta soffrendo malattie infettive prodotte dalla mancanza di acqua potabile, scarsità di mezzi di igiene, insicurezza alimentare, mancanza di ospedali e rifugi in buone condizioni causati dalla costante offensiva dei sionisti. Sono tanti i bambini che muoiono non solo per i bombardamenti ma per la mancanza di cure e di cibo.

Secondo le informazioni della stessa Agenzia sanitaria dell’ONU, circa l’80% dei bambini palestinesi minori di 5 anni non riescono a mangiare tutti i giorni.

Questo si unisce con l’intenzione dei sionisti di colpire anche moralmente il popolo palestinese con atti violenti che vanno al di là del massacro dei civili. La distruzione premeditata dei templi, dei luoghi di vita, scuole, università, ospedali, unita alla privazione di acqua, energie, attacca selvaggiamente la vita dei palestinesi, distrugge le speranze, li espone a morte lenta.

Gli assedi agli ospedali violano le fondamentali regole della guerra, causando effetti pesanti con distruzione delle infrastrutture per assistere infermi e feriti, assassinare il personale medico e assediare le zone vicine.

Il popolo palestinese deve sopportare soldati delle forze sioniste che burlano e disprezzano la loro condizioni, ballano sulle rovine delle loro case e riprendono disprezzabili scene che esaltano le loro azioni, fuse con assurdi spot commerciali delle TV. I loro video nei social sono pienio di discorsi anti palestinesi, uniti a dichiarazioni razziste dei governanti israeliani ed educazione violenta sui bambini, insegnandoli ad odiare i palestinesi fin da piccoli.

Il genocidio contro il popolo palestinese non è solo opera del sionismo israeliano. Gli Stati imperialisti che prestano il loro appoggio sono responsabili, specialmente Stati Uniti, Gran Bretagna con gli altri governi imperialisti europei, Germania, Francia, Italia, ecc. complici.

Gli imperialisti yankee appoggiano senza condizione il loro cane da guardia in Medio Oriente. Utilizzano il loro potere di veto nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU per bloccare qualunque misura di iniziativa di pace, inviano armi e denaro ai sionisti per rafforzare il loro potere militare, e recentemente con un atto che molti considerano storico il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un progetto di legge per sanzionare la Corte Penale Internazionale per aver disposto l’arresto dei dirigenti politici sionisti.

A fronte di tutto questo il popolo palestinese e le sue Organizzazioni di Resistenza, oppongono nelle condizioni date un’eroica resistenza, continuando ad assestare colpi alle truppe di occupazione, di invasione genocida.

Esprimiamo il massimo appoggio a questa Resistenza.

Il genocidio contro il popolo palestinese ha acceso la solidarietà internazionale che da ottobre non si è mai fermata.

I proletari e i popoli del mondo hanno mantenuta alta la causa della liberazione della Palestina, condannando la feroce offensiva sionista.

Respingendo la repressione degli Stati reazionari, le masse hanno realizzato meeting e grandi manifestazioni, richiedendo di fermare l’aggressione, sviluppando il boicottaggio delle imprese israeliane e di quelle che appoggiano i sionisti, esigendo la rottura delle relazioni e i trattati dei governi con Israele; fino allo straordinario sviluppo negli ultimi mesi del movimento degli studenti che ha incendiato le Università, le strade, dagli Usa, all’Europa a tutto il mondo, ricordando il movimento di solidarietà con la causa del popolo vietnamita degli anni 60 e 70.

Sotto la pressione delle masse, alcuni governi hanno interrotto le relazioni con Israele e hanno obbligato parte degli organismi internazionali a promuovere azioni giuridiche.

La Corte Internazionale di Giustizia ha accolto la domanda presentata dal Sud Africa e sostenuta da altri Stati che ordina ai sionisti la cessazione immediata delle operazioni militari contro la striscia di Gaza. La Corte Penale Internazionale ha emesso ordini di arresto contro il Ministro Netanyahu e il suo Ministro di Difesa, Gallant.

Ma nello stesso tempo ha ordinato la detenzione dei dirigenti di Hamas.

Quest’ultimo fatto dimostra il carattere borghese della CPI nell’equiparare la violenza degli oppressori e quella degli oppressi.

A fronte della situazione è necessario ora più che mai intensificare le azioni e fare avanzare in maniera sempre più poderosa il movimento militante, di massa, in appoggio alla causa palestinese.

La pressione popolare deve elevarsi a scioperi di solidarietà, ad azioni sempre più dure contro i governi che appoggiano Israele e le Ambasciate israeliane in ogni angolo del mondo.

I partiti e le organizzazioni comuniste marxiste-leniniste-maoiste devono svolgere un ruolo sempre più di prima fila in questo movimento, intorno alle rivendicazioni di massa condivise:

esigere che le truppe israeliane abbandonino la striscia di Gaza e la Cisgiordania;

esigere che le truppe imperialiste abbandonino la regione e cessino le loro azioni militari in Medio Oriente in appoggio allo stato di Israele e contro le forze solidali con il popolo palestinese, in Mar rosso, in Libano, ecc.;

esigere la rottura delle relazioni diplomatiche, commerciali, militari con Israele;

esigere che i governanti sionisti siano giudicati per crimini di guerra e genocidi.

Nello stesso tempo invitiamo che nelle manifestazioni di solidarietà con il popolo della Palestina e di denuncia del genocidio dei sionisti, si realizzi anche la denuncia dell’azione che sta realizzando lo stato fascista hindutva di Modi/India, grande sostenitore del governo di Netanyahu, appoggiato dall’imperialismo Usa contro i popoli indigeni, tribali in questo paese. Una campagna di stampo genocida, denominata ‘Operazione Kaghaar’, nel mezzo della quale vengono perpetrati massacri e deportazioni forzate, assassinati civili e dirigenti dei popoli tribali, attivisti e dirigenti rivoluzionari; così come vengono perseguitati giornalisti, difensori dei diritti umani che si oppongono. Operazione che mira a soffocare la lotta di liberazione delle masse indiane, la guerra di popolo anti imperialista delle masse popolari.

I lavoratori e i popoli del mondo devono appoggiare la resistenza e la guerra di liberazione nazionale del popolo palestinese, dentro la lotta di liberazione definitiva dei popoli dallo sfruttamento e l’oppressione capitalista, imperialista, che sarà possibile con il trionfo delle rivoluzioni in ogni paese e l’avanzata della rivoluzione proletaria mondiale, per stradicare dalla faccia della terra ogni forma di oppressione e sfruttamento.

Proletari e popoli del mondo uniamoci contro l’imperialismo!

Viva la lotta di liberazione del popolo palestinese!

Palestina libera!

per l'Italia adesioni a 

proletari comunisti

pcro.red@gmail.com

International Joint Declaration for Palestine - Intensify actions and make the militant, mass movement in support to Palestinian struggle advance in an increasingly powerful way!

 new joint declaration for Palestine has  launched and continues to have signatures and support in the world from Europe Asie Latin America Usa Australia China etc..

We call all parties and organisations for supporting and signature

This JD calls for an international week of action for 7th october (7-13 october)

Intensify actions and make the militantmass movement in support to Palestinian struggle advance in an increasingly powerful way!

More than 11 months have passed since the beginning of the criminal offensive by the terrorist state of Israel against the Palestinian people. More 40,000 Palestinians have been murdered, including women and children, and more 100,000 have been injured.

The Zionists have forced more than a million Palestinians to move towards the south of Gaza during their bombings, massacres and invasions. Without a doubt the Zionist genocides are carrying out an operation to occupy the south of the Gaza Strip. The Zionists want to annihilate the Palestinian people, take over their territory and resources, trying to push the Palestinians into the Sinai desert in Egypt, an old plan of forced displacement that leaves the path clear for the ultimate occupation of the entire territory of Palestine.

Rafah, south of Gaza, became a refuge for Palestinians, concentrating nearly one and a half million people in a small area, where they live under bombings while Israeli forces prevent humanitarian aid from arriving.

This exacerbates the humanitarian crisis as the Palestinian population in Rafah is suffering from infectious diseases caused by the lack of drinking water, lack of hygiene facilities, food insecurity, lack of hospitals and shelters in good condition as results of the continuous offensive of the Zionists. Many children who die not only under the bombs but because the lack of care and food. According to reports from a UN health agency itself, approximately 80% of Palestinian children under the age of 5 are unable to eat every day.

This combines with the Zionists' attempt to also morally attack the Palestinian people with violent acts beyond the massacre of civilians. The premeditated destruction of temples, houses, schools, universities, hospitals, combined with the deprivation of water and energy, fiercely hits the lives of Palestinians, destroys hopes, exposes them to slow death.

Hospital sieges violate the fundamental rules of war, causing severe effects by destroying infrastructure to care for the sick and wounded, murdering medical personnel and besieging nearby areas. The Palestinian people have to suffer soldiers of the Zionist forces who mock and scorn their sorrow, dance on the ruins of their homes and grab despicable scenes to glorify their actions, added to grotesque TV spots. Their videos on social media are full of anti-Palestinian speeches, combined with racist statements by the Israeli rulers and violent education of children, teaching them to hate Palestinians from childhood.

The genocide against the Palestinian people is not just the work of Israeli Zionism. The imperialist states that provide support are responsible, especially the United States, Great Britain with other European imperialist governments, Germany, France, Italy, etc. as accomplices.

The US imperialists unconditionally support their watchdog in the Middle East. They use their veto power in the UN Security Council to block any measure for peace initiative, they send weapons and money to the Zionists to strengthen their military power, and recently, with a move that many consider historic, the US Congress has approved a bill to sanction the International Criminal Court for having ordered the arrest of Zionist political leaders.

Facing of all this, the Palestinian people and the organizations of their Resistance provide a heroic resistance in the given conditions, continuing to deal blows to the troops of occupation and genocidal invasion. We express our maximum support for this Resistance.

The genocide against the Palestinian people sparked international solidarity which has never stopped since October. The proletarians and peoples of the world have kept the cause of the liberation of Palestine high, condemning the ferocious Zionist offensive.

Withstanding the repression by the reactionary states, the masses held meetings and large demonstrations, demanding a stop to the aggression, developing a boycott of Israeli companies and those that support the Zionists, demanding the breaking of relations and treaties with Israel; up to the extraordinary development in recent months of the student movement which has set fire to the universities, the streets, from the US to Europe and throughout the world, recalling the movement of solidarity with the cause of the Vietnamese people of the 60s and 70s.

Under pressure from the masses, some governments have broken their relationships with Israel and some international bodies have been forced to take legal action. The International Court of Justice has accepted the request presented by South Africa and supported by other states ordering the Zionists to immediately cease military operations against the Gaza Strip. The International Criminal Court has issued arrest orders against Minister Netanyahu and his Defense Minister, Gallant. But, at the same time, they ordered the detention of Hamas leaders. The latter shows the bourgeois character of the ICC in equating the violence of the oppressors and that of the oppressed.

Faced with this situation, it is now more necessary than ever to intensify actions and make the mass militant movement in support of the Palestinian cause advance in an increasingly powerful way. Popular pressure must rise to solidarity strikes, to increasingly harsh actions against governments that support Israel and Israeli Embassies in every corner of the world.

Marxist-Leninist-Maoist communist parties and organizations must play an increasingly front-line role in this movement, around shared mass demands:
demand that Israeli troops abandon the Gaza Strip and the West Bank;
demand that the imperialist troops abandon the region and cease their military actions in the Middle East in support of the state of Israel and against the forces in solidarity with the Palestinian people, in the Red Sea, in Lebanon, etc.;
demand the severing of diplomatic, commercial and military relations with Israel;
demand that Zionist rulers be tried for war crimes and genocide.

At the same time, in the demonstrations of solidarity with the people of Palestine and condemning the Zionist genocide, we call that there should also be a denunciation of the action carried out in India by the fascist Hindutva state of Modi, great supporter of Netanyahu's government, backed by US imperialism, against the indigenous, tribal peoples in that country. A genocidal campaign, called 'Operation Kagaar', in the midst of which massacres and forced deportations are perpetrated, civilians and leaders of tribal peoples, social activists and revolutionary leaders are murdered; just as journalists and human rights defenders who oppose are persecuted. An operation that aims to suffocate the liberation struggle of the Indian masses, the anti-imperialist people's war of the masses.

The workers and peoples of the world must support the resistance and the war of national liberation of the Palestinian people, within the struggle for the definitive liberation of the peoples from capitalist, imperialist exploitation and oppression, which will be possible with the triumph of the revolutions in every country and the advance of the world proletarian revolution, to unroot every form of oppression and exploitation from the face of the earth.

Proletarians and peoples of the world, let's unite against imperialism!

Long live the liberation struggle of the Palestinian people!

Free Palestine!

lists  open of signatures

International Commitee Support People's War India

Communist (Maoist) Party of Afghanistan 

Communist Party of Australia (Marxist-Leninist)

Communist Party of Turkey - Marxist Leninist (TKP-ML)*

Communist Worker Union (mlm) Colombia

Construction Committee of the Maoist Communist Party of Galicia

Maoist Communist Party – Italy

Proletarian Party Of Purbo Bangla(PBSP)/Bangladesh*

Red Road of Iran (Maoist group)

Revolutionary Study Group (USA)

Revolutionary Communist Party of Uruguay

Chinese Proletarian Alliance Communist Party*

info/ signatures

 ICSPWI csgpindia@gmail.com

pc 7 settembre - Cina - Lo squilibrio imperialista - un articolo interessante da commentare nei prossimi giorni

Oltre 50 miliardi di dollari di nuovi finanziamenti, la creazione di un milione di posti di lavoro e un lungo tappeto rosso di benvenuto: la Cina corteggia l'Africa e prova a neutralizzare la crescente concorrenza di Usa, Ue (l'Italia ha il Piano Mattei), Giappone e Corea del Sud.

Xi Jinping ha ospitato 51 capi di Stato e di governo e due inviati presidenziali a rappresentare 53 Paesi su 54 del continente ai quali ha snocciolato promesse impegnative all'avvio dei lavori del Forum per la cooperazione Cina-Africa.

Ha assicurato che per "un futuro condiviso per la Cina e l'Africa" Pechino metterà in campo quasi 51 miliardi di dollari nei prossimi tre anni, inclusi 30 miliardi in linee di credito, 10 miliardi in investimenti da parte di aziende cinesi e altri importi tra cui aiuti alla formazione di militari e polizia". Quindi "approfondire la cooperazione su industria, agricoltura, infrastrutture per le risorse energetiche, commercio e investimenti... La Cina, inoltre, incoraggerà le sue aziende a investire almeno 70 miliardi di yuan in Africa

Sono stati firmati numerosi accordi bilaterali. Ecco i principali.

Infrastrutture in Kenya: "I due Paesi anno firmato accordi per espandere la ferrovia a scartamento standard (SGR), che collega la capitale Nairobi al porto di Mombasa, finanziata in particolare dalla Export-Import Bank of China (Exim bank). Pechino collaborerà anche ai lavori per l'autostrada Rironi-Mau Summit-Malaba, che secondo i media kenioti dovrebbe costare 1,2 miliardi di dollari. Xi Jinping ha promesso di aprire il mercato cinese ai prodotti agricoli kenyoti".

Agricoltura in Zimbabwe: "Lo Zimbabwe esporterà avocado in Cina... al Paese è stata promesso un

pc 7 settembre - Zelensky a Cernobbio per chiedere sempre più armi - Mentre la situazione interna per la popolazione si aggrava


Economicamente, l'Ucraina è sempre più in crisi
, in prossimo status fallimentare, "con un debito altissimo verso i colossi della finanza mondiale, come "BlackRock, PIMCO, Fidelity, Amundi, Amia Capital. Parliamo di 19,67 miliardi di dollari emessi in eurobond, che salgono a 23,6 se si calcolano gli interessi finora maturati". 

Negli ultimi mesi il governo di Zelensky ha usato tutti i soldi per la guerra, per rafforzare l’esercito. La stampa parla che Zelesky "ha venduto "altri pezzi dell’industria di stato... la spesa militare per quest’anno già adesso fa quasi la metà dell’intera spesa pubblica nazionale". La guerra è sofferenza, morte per la popolazione, per tanti giovani, ma profitti per i grandi gruppi finanziari e industriali, che a Kiev "con una mano danno i soldi in prestito e con l’altra forniscono bombe".  

Il governo Zelensky regge perchè lo reggono, come un fantoccio, gli imperialisti Usa, Gran Bretagna e gli altri paesi. Lo reggono perchè la guerra Ucraina/Russia è una guerra interimperialista fatta con interposta persona, con lo Stato fantoccio di Kiev che deve essere sostenuto con le continue forniture di armi e con i soldi. 

Kiev - si dice - non ha più un bilancio autonomo, né può finanziarsi sul mercato. "Il suo fabbisogno finora è stato soddisfatto solo grazie ai prestiti di paesi amici come Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, di grandi gruppi finanziari americani ed europei, nonché di istituzioni come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale (insieme hanno già dato 85 miliardi di dollari)".

Ma Zelensky pretende sempre di più, alza la voce verso i suoi padrini, e oltre le armi sempre più offensive per penetrare nel territorio russo, ora ha preteso e ottenuto un taglio dei suoi debiti del 37%, un alleggerimento degli interessi e un allungamento del debito.

E mentre il governo Zelensky, con al suo interno esponenti nazisti, rappresentante dei grandi capitalisti ucraini e dell'oligarchia finanziaria, aspira e chiede come contropartita della guerra di essere parte dell'Europa imperialista; la "popolazione" per cui parla Zelensky subisce sempre più sofferenze.  

"Quasi un terzo della popolazione ucraina è stata sfollata e circa il 15% ha lasciato il paese e ora è rifugiato. Ci sono poi i danni ambientali del conflitto, che impattano sul settore agricolo (compromesso il 20% della superficie coltivabile), per non parlare della distruzione di tante infrastrutture logistiche ed energetiche". Centinaia di migliaia di giovani cercano in ogni modo di disertare per non andare a morire in questa guerra, che non è la loro, ma degli imperialisti Usa/Nato - Russia, e del governo Ucraino.

venerdì 6 settembre 2024

pc 6 settembre - Operatori sanitari palestinesi torturati nelle carceri israeliane

“Gli abusi del governo israeliano nei confronti del personale sanitario palestinese sono continuati nell’ombra e devono cessare immediatamente”, denuncia Human Rights Watch

di Human Rights Watch da Valigia Blu

Secondo Human Rights Watch le autorità israeliane hanno trattenuto arbitrariamente gli operatori sanitari palestinesi impegnati a Gaza dall’inizio delle ostilità nell’ottobre 2023 e li hanno deportati in strutture di detenzione in Israele. Lì, secondo le testimonianze raccolte, hanno subito torture e maltrattamenti. La detenzione degli operatori sanitari nel contesto dei ripetuti attacchi dell’esercito israeliano agli ospedali di Gaza ha contribuito al degrado catastrofico del sistema sanitario del territorio assediato.

I medici, gli infermieri e i paramedici che sono stati rilasciati hanno descritto a Human Rights Watch i maltrattamenti subiti durante la detenzione israeliana, tra cui umiliazioni, percosse, posizioni di stress forzato, uso prolungato di manette e bende per gli occhi, negazione dell’assistenza medica. Hanno anche segnalato le pessime condizione di prigionia della popolazione carceraria, che subisce torture, tra cui stupri e abusi sessuali da parte delle forze israeliane, e il mancato accesso alle cure mediche.

“Gli abusi del governo israeliano nei confronti del personale sanitario palestinese sono continuati nell’ombra e devono cessare immediatamente”, ha dichiarato Balkees Jarrah, direttrice ad interim per il

pc 6 settembre - NO alle truppe militari dell'Italia imperialista in Giordania!


Con il governo fascio-imperialista Meloni/Crosetto l'Italia sta partecipando sempre più direttamente in tutti gli scenari di guerra in corso. Ora il suo sostegno attivo al genocidio in corso in Palestina da parte dello Stato nazisionista di Israele sta facendo un salto di qualità con  il posizionamento in Giordania di un hub delle forze speciali nazionali italiane, come ieri riportavano i giornali e questa notizia arriva dopo la visita in Libano e in Israele del capo di Stato Maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone.
L'ammiraglio è stato Libano nella base di Shama, vicino al confine meridionale con Israele, dove ha sede il comando italiano del settore Ovest della missione Unifil così come è stato in Israele dove ha incontrato il generale Halevi, Capo di Stato Maggiore dell'Idf, il responsabile militare del genocidio in corso in Palestina.

Gli interessi dell'imperialismo italiano e del governo della fascista Meloni che ora lo rappresenta (così come i precedenti governi, col ruolo centrale del PD) vanno avanti con una presenza militare sempre più diretta sul campo.

Il governo Meloni/Crosetto ha continuamente inviato armi al criminale di guerra Netanyahu oltre che sostenerlo politicamente nel massacro in corso a Gaza e in Cisgiordania e all'interno del nostro paese ha represso (e continua a farlo) la solidarietà di massa che si è espressa con manifestazioni, con le

pc 6 settembre - Il governo fascista e filosionista della Meloni minaccia le manifestazioni di solidarietà con la Palestina

Pubblichiamo il testo di denuncia del forum Palestina, ma non siamo affatto d'accordo con la definizione generica 'la destra' e col ridurre tutto alla  interrogazione parlamentare del capogruppo di Fratelli d'Italia. I GIOVANI PALESTINESI  di Bologna parlano un altro linguaggio e ci danno un esempio di chiarezza a cui tutte le forze solidali si dovrebbero attenere.

“Il governo fascista e filosionista di questo Paese, senza vergogna, attraverso la voce di Galeazzo Bignami, che ricordiamo in divisa nazista, strumentalizza l’accusa di antisemitismo e prova a censurare le voci dei docenti che si schierano con il popolo palestinese in lotta per la liberazione dal giogo coloniale. Al rettore Molari e alla sua governante ricordiamo che l’università di Bologna è tutt’altro che imparziale, poiché schierata apertamente su posizioni collaborazioniste con l’entità sionista, che sta perpetrando il genocidio a Gaza e l’aggressione coloniale in Cisgiordania”. 

Il comunicato del Forum Palestina

Per il prossimo 5 ottobre è stata convocata dalle associazioni palestinesi in Italia una manifestazione nazionale contro il genocidio in atto a Gaza ma anche in Cisgiordania.

Una bozza di locandina della manifestazione aveva appena cominciata a circolare sui social e già mercoledì mattina è stata presentata un’interrogazione parlamentare, a prima firma del deputato e responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, indirizzata al ministro dell’Interno riguardante la manifestazione annunciata a Roma per il prossimo 5 ottobre 2024.

Nella perversione interpretativa di Donzelli la manifestazione sarebbe stata promossa dall’organizzazione ‘Giovani Palestinesi Italia’ “per celebrare il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023

L’interrogazione chiede al ministro dell’Interno “quali misure intenda adottare per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza nella città di Roma in occasione dell’annunciata manifestazione, nonché per contrastare la diffusione di messaggi che incitano all’odio e alla violenza”.

A luglio lo stesso Donzelli era andato all’attacco contro una conferenza di Amnesty International nella sala stampa della Camera

giovedì 5 settembre 2024

pc 5 settembre - L'Aquila, riesame per la scarcerazione di Ali e Mansour rinviato a lunedì

Rinviata a lunedì l'udienza di riesame per la scarcerazione di Ali Irar e Mansour Doghmosh, arrestati in seguito all'arresto, con richiesta di estradizione, di Anan Yaeesh, per sostegno alla resistenza palestinese. Nell'udienza odierna non era stata predisposta la partecipazione, seppure in videoconferenza, di Ali e Mansour, partecipazione che doveva essere prevista, pena la nullità dell'udienza. Per cui la corte ha accolto la richiesta della difesa, rinviando l'udienza a lunedì 9.

Il presidio di solidarietà, in cui erano presenti una cinquantina di compagne e compagni provenienti da L'Aquila, Roma, Pescara, Teramo, oltre a cittadini palestinesi e alla famiglia di Mansour, si è sciolto intorno alle 13 e si è dato appuntamento a lunedì 9 settembre alle ore 12.

A nostro parere, anche questo "vizio di forma" denota la volontà, da parte delle autorità italiane, di procedere alla repressione della resistenza palestinese in complicità con l'imperialismo USA-UE e lo Stato occupante e genocida di Israele. Perciò rilanciamo il presidio del 9 e informiamo che ci stiamo mobilitando, come Comitato Palestina L'Aquila, per organizzare la partecipazione alla manifestazione nazionale che si terrà il prossimo 5 ottobre a Roma.

Di seguito alcune immagini, servizi e interviste sul presidio di oggi:



https://www.rainews.it/tgr/abruzzo/

https://news-town.it/2024/09/05/cronaca/palestinesi-arrestati-oggi-decisione-del-riesame-per-scarcerazione-presidio-di-solidarieta-al-tribunale-dellaquila/

Da Radio Onda Rossa:

pc 5 settembre - MIlano sabato 7 settembre FERMARE IL GENOCIDIO A GAZA E LA PULIZIA ETNICA IN COSGIORDANIA

LA QUESTURA RITARDA LA CONCESSIONE DELL'AUTORIZZAZIONE CERCANDO DI DEPOTENZIARE LE MOBILITAZIONI. DIFFONDI, PARTECIPA E FAI PARTECIPARE!!

NAKBA 1948 - NAKBA 2024

NAKBA 1948 - NAKBA 2024

PER FERMARE IL GENOCIDIO.

PER FERMARE IL COLONIALISMO SIONISTA GENOCIDA.

PER SMASCHERARE LA DISINFORMAZIONE COMPLICE DEI MEDIA DI STATO.

Per la liberazione dei 20.000 prigionieri Palestinesi detenuti illegalmente nei lager sionisti.

 

7 SETTEMBRE CORTEO A MILANO

indetto dalle associazioni e organizzazioni palestinesi di Milano

partenza ore 15.30 da Piazza Gerusalemme con termine al Castello Sforzesco.

pc 5 settembre - La situazione nella grandi fabbriche - 1 - Acciaierie d'Italia e appalto: Chiarezza sull'accordo e sulla necessaria critica/lotta alle posizioni

Questo volantone è uscito in occasione dell'assemblea nazionale aperta del 31 agosto che si è tenuta a Taranto, in cui erano presenti rappresentanti di fabbriche siderurgiche e metalmeccaniche

Viene diffuso da oggi alle portinerie di Acciaierie d'Italia e Appalto di Taranto e invitiamo operai e compagni a diffonderlo negli altri stabilimenti ex Ilva - info: WA 3519575628

Dal Foglio: "...La situazione attuale delle grandi fabbriche, Acciaierie, Stellantis, è attualmente il "buco nero" del movimento operaio nella lotta generale contro padroni e governo, contro questo governo in particolare; ma sono dei nodi ventrali di questo conflitto. Vogliamo dare valore nazionale a questa battaglia per farla diventare il "buco nero" di capitale e governo..."

 

pc 5 settembre - Le donne nella battaglia per l'organizzazione rivoluzionaria - dal blog femminismorivoluzionario

Questo volantone "speciale" è uscito in occasione dell'assemblea nazionale aperta del 31 agosto che si è tenuta a Taranto


mercoledì 4 settembre 2024

pc 4 settembre - Giovedì 5 settembre, ore 10,30: Presidio davanti al Tribunale dell’Aquila in occasione del Riesame per la scarcerazione di Ali Irar e Mansour Doghmosh

Giovedì 5 settembre ancora una volta saremo davanti al Tribunale dell'Aquila per manifestare la nostra totale solidarietà e vicinanza ai 3 ragazzi palestinesi arrestati a L'Aquila - e deportati in 3 località diverse italiane - su pressioni del governo di Israele con le solite accuse di essere "terroristi" e con relativa richiesta di estradizione.

Già a luglio la Cassazione aveva deciso invece di annullare la richiesta del mandato di cattura per 2 di loro, Ali e Mansour, rinviando l'ultima decisione per la loro scarcerazione al Tribunale del Riesame di L'Aquila.

Proprio giovedì alle ore 10.30 il Tribunale si pronuncerà in merito a loro due e invitiamo quindi tutte le persone e organizzazioni solidali con la causa palestinese ad essere presenti e fare pressioni affinchè questa ingiusta detenzione di 2 nostri concittadini venga annullata. Sono infatti 6 mesi che si trovano imprigionati con accuse palesemente inventate da uno Stato, quello di Israele, in guerra contro la Palestina e pluri-sanzionato dall'Onu.

Alla luce inoltre degli ultimi sviluppi della guerra di aggressione di Israele verso la Cisgiordania - da

pc 4 settembre - Contro il genocidio e l'occupazione sionista della Cisgiordania, il terrorismo dello Stato di Israele che minaccia Libano e Iran, riprendiamo le iniziative di solidarietà con il popolo palestinese


Sotto gli occhi di tutti in questa estate è il genocidio sotto mille forme in corso contro il popolo palestinese. Quest'estate ha visto aumentare a dismisura i morti, i feriti, i crimini attuati dal governo sionista di cui il nostro governo è complice, che stanno superando ogni limite. E non c'è modo di fermarli.

Il popolo palestinese viene abbandonato alla sua lotta da tutti i governi del mondo che sono da una parte sola, direttamente o indirettamente, dello Stato sionista di Israele. E anche coloro che ne sono contro, pensiamo ai governi che presentato alla Corte di giustizia europea la richiesta di arresto per i capi del governo azionista israeliano.

Nonostante tutto questo non cambia nulla, le trattative di pace si sono dimostrate un'arma esclusivamente nelle mani del governo Netanyahu per continuare i massacri, per estenderli dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania, per preparare ad allargare questo conflitto in Libano, per eventualmente estenderlo con un attacco all'Iran voluto dall'imperialismo americano.

Qui e ora bisogna riprendere il grande movimento di lotta di solidarietà con la Palestina.

pc 4 settembre - La Risoluzione UE su Ucraina avvicina sempre più lo scontro militare diretto con la Russia

La prima risoluzione sull’Ucraina da parte del nuovo parlamento europeo è un’ulteriore spinta verso lo scontro armato con la Russia anticipato da attacchi e incursioni sul territorio russo da parte dell’esercito ucraino, addestrato, armato e finanziato dai pesi imperialisti USA/NATO/UE. 

Quello che avviene realmente sul campo e sugli aiuti al fantoccio Zelensky tutto è nascosto alle masse e persino ai parlamenti dei vari Stati dalla propaganda di guerra dei governi. Ma la presenza militare NATO/UE in Ucraina è il classico “segreto di Pulcinella”.

La recente incursione militare nel territorio russo a Kursk per la riconquista del Donbass preparata dalla NATO non fa altro che confermare questa presenza diretta, come ha detto l'ex generale francese Dominique Delavarde: "Penso che gli inglesi siano molto più chiaramente coinvolti in Ucraina, con la presenza di forze speciali che prendono parte ai combattimenti". 

Lo stesso Macron si era espresso pubblicamente per l’invio di truppe in Ucraina e per togliere le

pc 3 settembre - Meloni: "sono tornata..". - Anche noi! Editoriale

 

Il passaggio moderno fascista del governo Meloni deve essere assunto dai comunisti come occasione per assumere il loro ruolo di avanguardia e di combattimento rispetto ai governi della borghesia e per riunire intorno a loro la classe operaia, le masse povere, forze democratiche, movimenti delle donne, giovani ribelli, movimenti territoriali, ecc.; trasformando la lotta contro il governo Meloni in nuova resistenza.

Il moderno fascismo, che nasce dentro la democrazia borghese, la sopravanza e assolve a compiti di emergenza storica legata alla crisi dell'imperialismo, al rapporto tra crisi e necessità di centralizzazione del potere politico in forme dittatoriale aperte, all'immiserimento delle masse, di tutte le masse proletarie, dei settori sociali poveri che vengono ulteriormente impoveriti e alla cancellazione di ogni ostacolo per una gestione del potere corrispondente alla crisi, alla guerra, ecc.
Cancellazione di ogni ostacolo significa cancellazione della funzione stessa del parlamento, delle Istituzioni, della magistratura,
significa giornali, televisione, cinema, che devono essere tutti compattati nell'interesse della “nazione imperialista” dentro la guerra.

E' la borghesia che cancella tutto ciò che è formalmente democratico borghese, formalmente costituzionale, per non aver vincoli. Rispetto a questo la riforma Costituzionale e l’attuazione del moderno fascismo in Italia è la stessa cosa.

In questo contesto, il governo Meloni passa da decreto a decreto; da una riforma della magistratura che non deve fare sentenze contro politici, padroni, grandi criminali, alla controriforma delle carceri e decreti di depenalizzazione e più poteri agli agenti penitenziari e alle forze dell’ordine; dall’aumento della criminalizzazione razzista e repressione contro gli immigrati, a nuovi decreti sicurezza per reprimere ogni lotta dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, ogni movimento sociale, politico, ogni dissenso; a una cultura fascista, militarista da imporre nelle scuole; dal premierato e autonomia differenziata, a una cancellazione dei principi antifascisti nella Costituzione, ecc. Il consenso delle masse viene condotto col populismo reazionario, mentre viene trasformato ogni problema delle masse in problema di ordine pubblico e di regime.

La Meloni privatizza a suo uso e consumo, suo e dei suoi familiari, della figlia, le Istituzioni – e a catena i suoi miseri ministri fanno altrettanto unendo affidamenti di incarichi politici a godimenti personali; la Meloni porta all’eccesso l’humus di “Dio, patria, famiglia MIA; spacciando la sua vita personale, i suoi valori emancipativi, cioè di “scalata”, di donna fascista come “valori” ed esempio per le donne.

Da un lato questo sistema crea le condizioni ideologiche, politiche, pratiche, adatte per i femminicidi, da un lato questo governo li teorizza come pratica normale, e dall'altro affronta l'emergenza sociale dei femminicidi, degli stupri con tutto un apparato di leggi che vanno a reprimere ogni forma di libertà per le donne (in primis il diritto d’aborto), a farne un'occasione per potenziare lo stato di polizia.

Ma, ripetiamo, questa situazione è un'opportunità per i comunisti per combattere la vera natura dello Stato e per interpretare tutte le esigenze di ribellione, rivolte sociali e indirizzarle contro il governo; in una dimensione che non può che essere di scontro politico militante.

Nello stesso tempo, il processo di moderno fascismo in corso è un processo fragile, che punta a conquistare tramite l'azione dall'alto il consenso delle masse o a dare una interpretazione al dissenso delle masse incanalandolo lungo la strada del consenso al governo. Si tratta di un'operazione grave e totalitaria, che richiede l'esercizio della forza, che richiede l'esercito "nero", la fascistizzazione della polizia, lo squadrismo, i gruppi paramilitare. A fascisti che non superano nazionalmente come opinione un centomila persone e come militanti la metà, hanno dato tutto il potere di “uscire dalle fogne” e prendersi le piazze.

Quindi è un governo formalmente forte perchè controlla lo Stato, ma in realtà estremamente fragile, votato da un'estrema minoranza del popolo. Per questo c'è l'urgenza di fare controriforme istituzionali.

C’è l'opportunità di trasformare ogni richiesta delle masse, ogni dissenso in potenziale rivolta contro il governo.

Dicono i mass media: "c'è gente che soffia sul fuoco"... Ma noi dobbiamo "soffiare sul fuoco"! 10/100 scintille di fuochi si accendano; e i comunisti devono essere l'organizzazione dei "soffiatori sul fuoco", e ci uniamo a tutti coloro che vogliono "soffiare sul fuoco".

Chi invece vuole 'spiegare alle masse...', non ci interessa. Ci interessa chi ha capito la situazione, e questo sia se sono avanguardie operaie, sia se sono gruppi rivoluzionari, ecc. che combinano l'attività agitatoria che consiste nel "soffiare sul fuoco" con la propaganda che spiega continuamente perchè solo la rivoluzione proletaria per il socialismo può realizzare anche i minimi diritti di condizioni di vita, di lavoro, sociali, culturali.

Questo governo sembra forte ma in realtà è un governo dai piedi di argilla, i suoi ministri sono una banda di "scalzacani". Ma una cosa è che tra le masse per comprendere cosa è questo governo ci vuole tempo, altra cosa è che ci sono organizzazioni che dicono che il governo Meloni non è fatto da fascisti. Noi dobbiamo chiarire che questo governo è fascista e tutti quelli che dicono che non è fascista sono stupidi, indipendentemente se appartengono all'area dei partiti parlamentari o delle organizzazioni rivoluzionarie.

Con questi gruppi, con questi compagni può sembrare a volte che diciamo le stesse cose ma in realtà diciamo cose diametralmente opposte.

Quindi, in questa situazione in cui la nostra posizione deve essere nitida e netta, l'ultima cosa che dobbiamo fare è travestirla, annacquarla, cercare il consenso, ecc.

Noi dobbiamo fare come ha fatto l'Mfpr in occasione della manifestazione del 25 novembre: piccolo gruppo compatto che mette sul tappeto la parola d'ordine di rottura che rappresenta da un lato in maniera chiara il tipo di denuncia del governo Meloni, come lo consideriamo, dall'altro rappresenta il tipo di azione che noi intendiamo fare contro il governo: "ti mangiamo il cuore".

Con questo governo questo si può fare, perchè questo governo è debole; è debole ora, ma diventa forte, sfornando leggi repressive. Ed è evidente che se diamo a questo governo la possibilità di consolidarsi, fare leggi, metterli in pratica, di strutturare la polizia, la magistratura, ecc., poi il "cittadino" dirà che è d'accordo con la Meloni. Questo origina la necessità di fare presto, cioè di attivare tutte le forme di protesta, di guadagnare terreno.

Questo è esattamente il contrario dell'opportunista che pensa che "mancano le condizioni... è complicato". Ma guarda - gli diciamo noi - che ora è facile, dopo diventerà complicato.

La nostra linea è agire subito, cercando continuamente di non farlo da soli.

Il nostro giornale on line quotidiano, Controinformazione rossoperaia ORE 12, è la voce di questo tipo di prassi. Quindi, non parla a tutti, non ha lo scopo di essere ecumenico (ecumenico è nella scelta dei temi), ma da voce all'azione e punta a trasformare via via la voce in fatti, organizzazione.

Più perdiamo tempo nell'affrontare la situazione e sempre di più "mancheranno le condizioni". Oggi invece ci sono le condizioni.

Chi pensa che agli operai bisogna parlare solo del salario e non per esempio di detenuti torturati, dei migranti, della Palestina, dei femminicidi, dell’attacco ai giornalisti... è semplicemente un inguaribile economista, che non conosce la classe operaia e vive sulla luna, mentre pretende di essere concreto.

Contro questo governo, queste battaglie si possono fare molto meglio e si può ottenere molto di più anche con piccoli numeri.