Scontri alla Fiera dell’Oro di Vicenza: tensione per il padiglione Israele, manifestanti sfondano il cordone
della polizia
“Quei diamanti sono sporchi di sangue”. È uno degli slogan urlati dai manifestanti a VicenzaOro, la più importante expo dei gioielli.
"Palestina libera",
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Poco dopo le 11 di sabato è partito il corteo organizzato dal centro sociale Bocciodromo, prima manifestazione di giornata contro la presenza in Fiera degli espositori israeliani, presenti circa 500 manifestanti. "In questo momento in Fiera c'è un padiglione israeliano - hanno gridato i manifestanti - è inaccettabile". Già alla vigilia dell'evento avevano spiegato la loro netta opposizione: "In un contesto di economia di guerra come quello israeliano, gli introiti della fiera vanno direttamente a finanziare il genocidio in corso a Gaza e in Cisgiordania".
Il questore aveva predisposto il divieto di avvicinamento alla FIera, il percorso autorizzato prevedeva la partenza dal par di via Rossi quindi ai Ferrovieri, via Vaccari, viale Sant'Agostino e via Baracca. Divieto che non è stato rispettato quando il corteo ha deviato entrando in via dell'Arsenale. Da qui l'intervento della Polizia con un grande dispiegamento di uomini. Lancio di fumogeni e petardi da parte dei manifestanti con la polizia che ha risposto con gli idranti. Il corteo è stato quindi spinto indietro e fatto uscire dall'Arsenale. Secondo le prime informazioni negli scontri sono rimasti feriti 4 agenti.
Alle 14 è prevista una seconda manifestazione organizzata con la comunità palestinese d'Italia contro la presenza di Israele a Vicenzaoro. Manifestazione per il no alla partecipazione alla fiera di un governo che le mani grondanti di sangue. "Il nostro paese e l'Ue sono complici di un governo che sta portando avanti un genocidio a Gaza e la pulizia etnica in Cisgiordania", hanno dichiarato in una nota annunciando l'evento.