sabato 16 settembre 2023

pc 16 settembre - Ventimiglia, i migranti: "Qui viviamo come zombie" - governo imperialista francese/governo imperialista italiano razzisti e disumani

Video qui: https://www.primocanale.it/cronaca/31265-ventimiglia-migranti-zombie.html

VENTIMIGLIA - Un giro in Caritas, piuttosto che in zona Gianchette a Ventimiglia e le storie, più o meno, sono sempre drammaticamente le stesse.

Giovani che scappano dal proprio Paese, (chi per la guerra, chi perché non trova lavoro), che arrivano in Italia pagando poco più di 1000 euro dalla Tunisia, che sognano la Francia (per una familiarità culturale e linguistica) e… si ritrovano a Ventimiglia. In stazione, nell’alveo del Roja, in Caritas, in stazione, in zona cimitero, nei giardini pubblici, in spiaggia.

"Non ho soldi, non ho vestiti, vorrei lavarmi, mangio poco. Fumo - racconta un giovane egiziano arrivato a Ventimiglia un mese fa - giro per la città, osservo ma sono stanco. Chiedo soldi alla gente per mangiare, poche monete... non ho niente. Qui sembriamo degli zombie".

pc 16 settembre - Strage operaia di Brandizzo - Ferrorie dello stato (Rfi) cerca di smarcarsi ma è tardiva ipocrisia e autoassoluzione - info

Strage di Brandizzo, l'ad di Rfi annuncia il «licenziamento» di Sigifer. La replica: «Non spettava a noi bloccare la linea»

In un'intervista a «Cinque minuti» in onda stasera, Gianpiero Strisciuglio conferma  la revoca tutti gli appalti di manutenzione

«Ho promesso a mio figlio che suo padre e tutta l'azienda lavorerà con la massima determinazione e con il massimo impegno e il massimo rigore affinché non si possa più verificare una situazione così tragica» come  quella accaduta a Brandizzo. E ancora: «La gente non può recarsi a lavoro e non tornare

pc 16 settembre - Lampedusa - L'abisso tra la popolazione, gli immigrati e il governo Meloni che risponde solo con più repressione - Da Controinformazione rossoperaia del 15/9

La situazione a Lampedusa di questi giorni restituisce un quadro quasi plastico di quello che l'abisso, lo scontro oggettivo tra la popolazione di Lampedusa e la linea disumana, becera, repressiva del governo e dei suoi massimi esponenti.

Non ripetiamo quello che sta accadendo a Lampedusa perché in questi giorni sia la televisione sia la stampa ne stanno parlando in maniera abbastanza ampia, anche se chiaramente con una visione, lettura spesso di parte, dalla parte del governo, dalla parte dello Stato. Però sappiamo tutti la situazione tragica, drammatica che immigrati, tra cui tante donne e bambini stanno vivendo a Lampedusa. Costretti ad ammassarsi, con acqua, cibo mancanti o troppo scarsi, con impossibilità anche di servizi igienici, delle minime cose necessarie che sono assolutamente insufficienti; con immigrati che devono dormire per strada e che per ripararsi dal caldo devono rigettarsi in mare, in quel mare che chiaramente per loro ricorda il dramma, la tragedia del viaggio. I numeri sono chiaramente molto grossi, impossibili da gestire nello spazio dell'Hotspot di Lampedusa.

Ma la questione che vogliamo mettere in rilievo è la mobilitazione della popolazione di Lampedusa. I giornali, servi del del governo, nei giorni scorsi hanno messo in rilievo stupide affermazioni di una piccolissima parte della popolazione di Lampedusa che dice: allora i migranti ci stanno cacciando? Qui mettono in discussione il turismo, eccetera. Ma la stragrande maggioranza della popolazione, invece, sta dimostrando una solidarietà, una mobilitazione che sta salvando delle vite, sta sostituendo lo Stato

pc 16 settembre - Iran - Nell'anniversario dell'uccisione di Mahsa Amini la repressione feroce non ferma la nuova grande mobilitazione

Nel giorno dell'anniversario della morte di Mahsa Amini, la 19enne iraniana deceduta dopo essere stata arrestata per non aver correttamente indossato il velo, il padre della ragazza è stato arrestato mentre lasciava la sua abitazione a Saqqe e poi rilasciato ma la sua casa è circondata dalle forze di polizia per impedire cerimonie, iniziative. 

La polizia ferma e arresta i tantissimi manifestanti che nonostante la repressione feroce stanno scendendo nelle strade. La polizia sta anche sparando sulla gente.
Finora nelle tantissime e continue manifestazioni in tante città la polizia aveva causato la morte di oltre 500 persone e l'arresto di 22 mila manifestanti, uccidendo alcuni di questi giovani arrestati.
Sosteniamo ovunque la nuova mobilitazione delle nostre sorelle iraniane, dei giovani
Una delle locandine della precedente fase 


Ripubblichiamo la
DICHIARAZIONE INTERNAZIONALE

Viva la rivolta delle donne e del popolo iraniano, 
morte alla Repubblica Islamica dell'Iran
Ai lavoratori, donne, giovani e ai popoli oppressi del mondo

Ai partiti e alle organizzazioni comunisti, ai marxisti-leninisti-maoisti

Appello al sostegno e alla mobilitazione:

La Repubblica Islamica dell'Iran è scossa dallo scorso settembre da una protesta di massa

pc 16 settembre - info - Una assemblea generale dei lavoratori francesi

La journée de rentrée de la Chimie CGT

L’assemblée de rentrée de la FNIC à Montreuil, c’est un moment important dans la CGT, une fédération combative qui se dit oppositionnelle, des syndicats qui savent ce que lutter veut dire, et rudement, sans concessions.

Chaque année, c’est le moment de se retrouver, et là, à la sortie du conflit sur les retraites, c’était l’occasion de faire le point. D’autant que dans cette fédération combative, la parole est plutôt libre. Bon, on va être clair, les syndicats les plus réformistes ne prennent pas la peine de se déplacer. A côté de la direction fédérale (pas du tout critiquée), on note les interventions assez centristes des militants de Lutte Ouvrière ou un peu plus radicales de Révolution Permanente (Total Grandpuits). D’autres interventions se veulent très

pc 16 settembre - Contro la scuola di classe - Un contributo

Caro scuola. L'istruzione in Italia è sempre più di classe

Cristina Gaudio | senzatregua.it

11/09/2023

Si ritorna a scuola e anche quest'anno, come di consueto, una delle maggiori preoccupazioni per migliaia di famiglie in Italia è l'acquisto del materiale scolastico per i propri figli. Da anni ormai i costi dei libri di testo e non solo sono in crescita costante, ma quest'anno insieme all'aumento del carovita generalizzato, in tutto il settore si sono raggiunti prezzi veramente inaccessibili.

Per quanto riguarda il corredo scolastico, le ultime stime parlano di un aumento del +6,2% dei prezzi rispetto allo scorso anno, che porta ad una spesa media di 606,80 euro per studente. Ciò significa che una famiglia con due figli in età scolastica, si troverà obbligata a spendere più di 1200 euro per

pc 16 settembre - Riparte la protesta degli studenti universitari per la casa e lo studio - Info

Gli studenti protestano davanti alle sedi universitarie di UniTo e Edisu

Il corteo fa tappa davanti al Rettorato, alla palazzina Aldo Moro e alla mensa Principe Amedeo annunciando il presidio del diritto all’abitare del 19 ottobre

Torino – “L’anno di lotta riparte dal diritto alla casa e allo studio”: questo il messaggio lanciato oggi (14 settembre, n.d.r.) davanti alle sedi universitarie di Torino da un collettivo studentesco torinese. Il gruppo di circa 25 studenti (alcuni/e appartenenti a Cambiare Rotta, altri no) si è ritrovato davanti alla mensa Principe Amedeo per dire “no” al rincaro degli affitti e più nello specifico alle politiche di gestione del mercato immobiliare del Comune e dell’università. Proprio davanti alla mensa si è annunciato che il 19 ottobre a Torino ci sarà il “presidio del diritto all’abitare“, che porterà alla

venerdì 15 settembre 2023

pc 15 settembre - Parte un grande sciopero generale dell'industria dell'auto negli USA, compreso nel gruppo Stellantis - Far sentire solidarietà e unità dei lavoratori dagli stabilimenti italiani

Prime informazioni da diverse fonti

Negli Stati Uniti è iniziato lo sciopero di lavoratrici e lavoratori del sindacato United auto workers (Uaw) contro Ford, General motors (Gm) e Stellantis. Chiamate anche Big three, i tre marchi rappresentano circa il 40% delle vendite di auto negli Usa.

Circa 13mila lavoratrici e lavoratori hanno incrociato le braccia per ottenere aumenti salariali e più diritti da Ford, General motors e Stellantis
I lavoratori dell'industria dell'auto in sciopero
I lavoratori dell'industria dell'auto in sciopero

La mobilitazione

A partire dalla mezzanotte statunitense (più o meno le sei italiane), circa 13mila lavoratori hanno incrociato le braccia per lo Stand up strike, la nuova strategia di lotta inaugurata dal sindacato. Per ora, a fermarsi saranno i dipendenti di tre grandi stabilimenti: quello di General motors a Wentzville, in Missouri, il Ford Bronco nel Michigan e lo stabilimento Jeep di Stellantis a Toledo, in Ohio. Lo sciopero prevede che, dopo questa iniziale mobilitazione, altri stabilimenti potranno essere chiamati a turno per dare il loro contributo nella protesta.

La Cnn spiega che per la prima volta uno sciopero guidato dal sindacato Uaw, nato nel 1935 e con più di 400mila iscritti, colpisce contemporaneamente gli stabilimenti di tutte e tre le grandi industrie dell’auto. L’annuncio della mobilitazione è arrivato con lo scoccare della mezzanotte di giovedì 14 settembre, quando è scaduto il contratto collettivo di lavoratrici e lavoratori degli stabilimenti.

Dopo il fallimento del tentativo di trovare all'ultimo minuto un accordo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, il leader del maggiore sindacato che li raccoglie, lo United Auto Workers aveva annunciato lo sciopero. "Colpiremo tutti e tre i Big Three contemporaneamente". Lo sciopero avviene in uno stabilimento di ciascuna delle tre principali case automobilistiche: uno stabilimento GM a Wentzville, Missouri; una struttura Stellantis a Toledo, Ohio; e uno stabilimento Ford a Wayne, Michigan, ma solo per le operazioni di assemblaggio finale e verniciatura.

Da tempo il sindacato ha avviato le trattative con i vertici delle aziende, ma non si è arrivati a un accordo. Nell’ambito dei negoziati, due giorni fa Ford ha messo sul piatto un’offerta che considerava "storicamente generosa, con significativi aumenti salariali”, ma che è stata rigettata perché non in linea con le richieste del sindacato.

Le richieste del sindacato

Le richieste vertono sull’investimento di parte dei grandi guadagni delle Big three (21 miliardi nei

pc 15 settembre - Gli interessi economici dietro il conflitto in Ucraina - Un contributo analitico per il dibattito

Roger Keeran | mltoday.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10/08/2023

Chiunque presti la pur minima attenzione al conflitto in Ucraina può rendersi conto della totale falsità della narrazione statunitense sulla sua causa, ossia che il dittatore Vladimir Putin si sia imbarcato in una guerra "non provocata" in uno sforzo sanguinario per ripristinare l'impero zarista russo. Purtroppo la maggior parte degli americani non ci fa caso, e così circola senza vergogna questa narrazione, come un imperatore senza vestiti.

Fortunatamente, accademici come John Mearsheimer e Jeffrey Sachs e The Nation hanno spiegato che questo conflitto è stato effettivamente provocato, provocato dagli Stati Uniti che, dal crollo dell'Unione Sovietica, hanno sconsideratamente esteso la NATO all'intero confine occidentale della Russia, un'ovvia minaccia alla sicurezza nazionale russa. Gli Stati Uniti intendono includere l'Ucraina nel circolo della NATO e dal 1991 interferiscono palesemente nella politica interna dell'Ucraina per

pc 15 settembre - All'ombra del governo 'fascio/repressivo' Meloni

Dare del fascista a un fascista è reato

Guai a dare del fascista a un fascista. Cosa c’insegna il caso di Mattia Tombolini, Il giovane militante di sinistra che ha criticato il sindaco di un paese della Sabina che aveva pubblicamente difeso la teoria razzista della sostituzione etnica, già cara a Hitler. Il risultato? 4 mesi di galera con pena sospesa…

di Paolo Persichetti

Diffondere idee razziste, ripescare concetti dal museo degli orrori del fascismo facendo in modo che questi contenuti non siano etichettati come tali, è una strategia che la destra meloniana porta avanti da un po’. L’egemonia è una ossessione della destra di governo: conquistarla passa attraverso la dissimulazione del reale contenuto storico delle loro posizioni.

Chiunque tenti di svelarne il gioco piuttosto scoperto e per nulla nuovo, – basti pensare al doppiopetto almirantiano – all’agognata rispettabilità che avrebbe dovuto sottrarli dalla pattumiera della storia dove erano stati relegati a metà del secolo scorso, alla fine del secondo conflitto mondiale e della guerra civile, diventa un obietti-vo da abbattere.

Chiunque attribuisca il nome esatto alle idee da loro professate va portato in tribunale e possibilmente

pc 15 settembre - Meloni/Orban: "Dio, Patria e Famiglia"


Al convegno a Budapest sulla natalità va in scena il moderno medioevo: Meloni e Orban confermano la loro alleanza "nel nome di Dio". 

"A Budapest, casa del padre del sovranismo europeo Orbán, per il Forum demografico, Giorgia Meloni non ci pensa su due volte e promette «lotta dura» appunto per difendere «l’identità delle famiglie, Dio e tutte le cose che hanno costruito la nostra civiltà». Difesa, sì, perché «tutto ciò che ci definisce è sotto attacco e questo è un pericolo per la nostra identità nazionale, per la famiglia, per la nostra religione». Quando Meloni parla di famiglia, va da sé, intende solo quella tradizionale. Il Dio che difende è quello cristiano e anche se la premier non lo dice a chiare lettere nell’elenco dei princìpi «da difendere» c’è anche la purezza etnica". (da Il Manifesto)

Chiaramente la Meloni, trovandosi pienamente a suo agio in questo Forum, ha ritirato fuori la sua etichetta: "Sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono una cristiana".

D'altra parte chi introduce i lavori, uno psicologo canadese, Jordan Patterson, dichiara: "Gli esseri umani stanno bene solo in famiglia", "non c'è sanità se i bambini frequentano omosessuali o genitori divorziati"

Lo scopo di questa ripresa dei peggiori e beceri principi reazionari è altrettanto di bassa lega: la richiesta "ad Orban di aderire al gruppo dei Conservatori, da lei guidato, nell'Europarlamento per rafforzare il gruppo in vista delle europee e fare da contrappeso alla maggioranza Ursula che punta a vincere le prossime europee" (da La Repubblica).

L'humus medioeval/fascista al servizio dei concreti interessi di potere.

pc 15 settembre - Il governo Meloni usa in maniera cinica i cosiddetti “aiuti” alla Libia per “prevenire ulteriori destabilizzazioni in Nord Africa”



Con il pretesto degli “aiuti” alla Libia, per il governo Meloni gli obiettivi principali sono il contrasto ai migranti e al gruppo Wagner

lo afferma un articolo del sito formiche del 13/09

“….La telefonata di Meloni al capo-miliziano Haftar è in linea con la strategia italiana di impegnarsi con i detentori del potere locale, anche quelli che nutrono posizioni ambigue (per non dire opposte) all’autorità di Tripoli e soprattutto al processo di stabilizzazione imboccato dalle Nazioni Unite. Riconoscendo i limiti dell’influenza del premier Dbeibah in Cirenaica, l’Italia cerca di coordinare il sostegno con il generale Haftar per affrontare efficacemente la crisi sul terreno.

Il ruolo regionale dell’Italia

Il ruolo storico dell’Italia come attore di primo piano nella regione mediterranea è alla base dei suoi

pc 15 settembre - All'hotspot di Lampedusa i migranti ammassati come bestie

All'Hotspot di Lampedusa  i migranti non sono persone, non hanno nessun diritto di essere persone ma devono essere solo pezzi di carne numerati,  7000 migranti stipati a più non posso fino a scoppiare come le bestie, peggio delle bestie, senza le minime condizioni di igiene, manca l'acqua da bere, manca il cibo,   arrivano stremati dagli infernali viaggi nei barconi e barchini in mare e restano per giorni con i vestiti strappati e sporchi di carburante, feriti, non curati, così le donne anche incinte e i tanti bambini, se riescono a salvarsi perchè i bambini sono i primi a morire annegati, una donna migrante ha perso il suo bambino annegato in mare e non si è voluta staccare per giorni dal cadavere del piccolino perchè non accettava questa morte assurda...

Mentre a Lampedusa la gente muore, soffre, è disperata, e in questa disperazione più che giustamente anche si ribella per cercare di scappare dal nuovo inferno delle moderne prigioni imperialiste ma viene con violenza repressa dalla polizia al servizio del governo fascio-razzista Meloni/Salvini, ieri sera nella vomitevole trasmissione dell'altrettanto vomitevole servo dei servi Vespa la Meloni con un disprezzo  e arroganza senza limiti   sul

pc 14 settembre - I "capitani" quelli veri - I giovani disoccupati in lotta in Senegal repressi dalla polizia del regime capitalista burocratico/compradore al servizio dell'imperialismo

Sénégal: Deux morts dans une manifestation de sans-emplois

Des affrontements ont éclaté lundi matin entre des gendarmes et des jeunes des commune de Khossanto et de Mama Khono, lesquels protestent contre la modification de l’arrêté du préfet du département de Saraya sur le recrutement de la main d’œuvre locale non qualifiée par une entreprise minière. Les manifestants ont barré la route reliant Sabodala à Bembou, à l’aide de débris de briques, de branches et de troncs d’arbres, bloquant la circulation. Après de premiers affrontements, un second renfort est allé sur place (six pick-up remplis de gendarmes). Le bilan des affrontements est de deux morts et de 7 blessés graves qui doivent subir des interventions afin d’extraire les balles. 37 personnes ont été arrêtées. L’arrêté préfectoral, à l’origine des émeutes, a été abrogé.

da secours rouge

pc 14 settembre - Massimo supporto ai lavoratori di Mondo Convenienza in lotta


 
🚩PRESIDIO🚩
IN SUPPORTO AI LAVORATORI IN SCIOPERO DA OLTRE 100 GIORNI
📆SABATO 16 SETTEMBRE
🕓ORE 10
📍MONDO COVENIENZA DI VITERBO

pc 14 settembre - Strage di Brandizzo, indagati i vertici della Sigifer - E' anche quello che chiedevamo, ora deve toccare a Rfi - Intanto una scritta condivisibile

Nuove iscrizioni sul registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sui cinque operai travolti da treno mentre lavoravano sui binari

Salgono a sei gli indagati per la strage di Brandizzo, con la morte di cinque operai travolti da un treno mentre stavano eseguendo dei lavori di manutenzione sui binari. 

Il nuovo atto d’indagine dei magistrati di Ivrea si concretizza nell’iscrizione sul registro degli indagati di Franco Sirianni, il titolare della Sigifer, la società di Borgo Vercelli per la quale lavoravano le vittime. Non solo. Accanto al suo nome compaiono quelli di altri tre dirigenti dell’azienda: due sono familiari di Sirianni, Simona e Daniele, e hanno un ruolo nel board; il terzo è Cristian Geraci ed è il direttore tecnico (sono assistiti dagli avvocati Paolo Grasso e Pierpaolo Chiorazzo). 

Infine, sulla base della legge 231 la Procura chiama in causa anche la società come persona giuridica (difesa dall’avvocato Alberto De Sanctis). Per tutti l’accusa è omicidio plurimo e disastro ferroviario colposi. Accuse che, nella formula del dolo eventuale, sono ipotizzate anche nei confronti

pc 14 settembre - Il G20 in India: che cosa è stato/ L'india di Modi/ la guerra popolare in India/Meloni e l'India - Testo della Controinformazione operaia ORE 12 del 13/9

I vertici dei paesi imperialisti e dei loro alleati sono sempre espressione, insieme, di collusione e contesa e oggi si muovono all'interno dello scenario della crisi economica mondiale, comprensiva della crisi climatica e della corrispondente tendenza alla guerra inter-imperialista.

Tutti i vertici, quindi, dei capi di stato e di governo - quelli oggi raccolti nel G20 - contengono la collusione e la contesa.

Il vertice svoltosi in India il 9-10 settembre è stato esemplare sotto questo punto di vista. I paesi imperialisti e innanzitutto le potenze imperialiste, Stati Uniti da un lato, Russia e Cina dall'altro - all'interno di questi, il blocco dei paesi imperialisti alleati legati agli Stati Uniti, tra cui l'Italia - in questo vertice hanno steso una Risoluzione comune sull'Ucraina, una risoluzione generica, voluta soprattutto dal premier indiano che ospitava il vertice, che voleva uscire con un cosiddetto “successo”, per coprire il problema che il vertice aveva al suo interno in maniera evidente, come riflesso della contesa inter-imperialista mondiale: vale a dire le assenze di Putin e di Xi Jinping, il premier cinese.

Modi ha tagliato fuori l'Ucraina non facendola partecipare al vertice perché evidentemente questo tipo di presenza guerrafondaia, nettamente schierata a sostegno dell'intensificazione della guerra e legata strettamente all'imperialismo americano, avrebbe portato a una rottura sia prima del vertice sia

pc 14 settembre - Siamo solidali con le masse della Libia colpite dall'immane catastrofe di cui sono responsabili i parassiti al potere e i governi imperialisti


Siamo solidali con le masse della Libia vittime dell’immane disastro e strage innescati da una tempesta con piogge torrenziali con il suo epicentro nella città portuale di Derna, nella parte nord orientale, la Cirenaica, completamente allagata per il crollo di due dighe, dove l’acqua è arrivata fino a 4 metri di altezza e dove si parla di circa 20 mila morti.

Ma anche altre città sono allagate, da Bengasi, a Misurata a Al Marj, Beyda, Susah e altre ancora nelle zone interne rurali di cui ancora non arrivano notizie. 

Nei lager per immigrati gestiti per conto dei paesi imperialisti, con l’Italia in prima fila, si parla di circa 6.000 migranti detenuti nei «centri di detenzione cosiddetti “ufficiali”, sia a Est che a Ovest, che sono quindi gli unici di cui riceviamo informazioni» – fra cui uno «particolarmente affollato», quello di Al Kufra, che si trova proprio nella Cirenaica travolta dall’acqua, come denuncia l’Oim (l’Organizzazione internazionale per le migrazioni).

La furia del ciclone non deve nascondere le responsabilità dei governi-fantoccio messi in piedi dagli imperialisti e le responsabilità degli stessi governi dei due blocchi imperialisti, a guida USA e Russia, che hanno trasformato in ecatombe l’intensità di un evento – come molti altri che stanno diventando

pc 14 settembre - Sciopero alla Stellantis di Melfi contro trasferimenti e aumento dei carichi di lavoro - sosteniamo ed estendiamo la lotta

Nella Controinformazione rossoperaia dell'11/9 dicevamo: "Tutte le potenzialità di scontro e conflitto che si vanno a creare all'interno del gruppo Stellantis devono essere conosciute dai lavoratori, sostenuti dall'insieme della classe operaia e ogni organizzazione sindacale di base, ogni attivista classista e combattivo deve lavorare perché ciò che avviene nelle fabbriche Stellantis siano delle scintille, dei focolai che incendino tutta la prateria del gruppo".

E questo in parte sta cominciando a realizzarsi. Nei giorni scorsi sia gli operai di Pomigliano che gli operai di Melfi hanno scioperato contro una produzione in condizioni di massimo sfruttamento, contro i trasferimenti da Melfi alle altre fabbriche del gruppo, mentre i carichi di lavoro per chi resta a Melfi aumentano.

Questi scioperi sono uniti dalla necessità di opporsi alla stessa logica: la logica del padrone, la logica del massimo sfruttamento con meno operai, dell'aumento dei carichi di lavoro.

Occorre continuare ed estendere questi scioperi. E a questo bisogna lavorare e sicuramente lo faranno, nei limiti delle loro possibilità, a Melfi come alla Stellantis di Mirafiori, i compagni e i lavoratori dello Slai Cobas sc e di proletari comunisti.

pc 14 settembre - NO ALLA MILITARIZZAZIONE DELLE SCUOLE E DELLE UNIVERSITA’: MOBILITAZIONI A VERONA, PADOVA E SICILIA. 10 100 1000 MOBILITAZIONI

 

da radio onda d'urto

Un sit-in di protesta contro l’azienda distributrice degli zaini “di guerra”, è la risposta veronese alla “Giochi Preziosi”, distributrice della nuova linea di zaini scolastici che riproducono loghi e colori di alcuni corpi militari e il marchio dell’Esercito Italiano. Contro la scelta commerciale proposta dalla famosa azienda di giocattoli, nei giorni scorsi è nata e si è accresciuta una forte campagna mediatica di protesta promossa in tutta Italia dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università. Dalla Rete alla piazza il passo è stato breve, coinvolgendo tramite gli attivisti veronesi dell’Osservatorio molte altre realtà cittadine di seguito elencate: MAG Mutua per l’autogestione – Verona, Ass. Sulle Orme, Ass. Alke, Mediterranea Saving Humans Verona, Laboratorio Autogestito Paratod@s, ADL Cobas Verona, Le Donne in Nero, Isolina e.., Rifondazione comunista, Sinistra Italiana; aderiscono: Comitato Veronese per le iniziative di Pace e Gruppo di Azione Civica Fr OndaVerde. L’appuntamento è per mercoledì 13 Settembre a Verona, ore 18:30 – 19:15 in Piazza Bra – Monumento equestre Vittorio Emanuele.

“No alla militarizzazione della società – Disarmiamo il linguaggio di guerra” questo invece l’appuntamento promosso per mercoledì 13 settembre alle 18.30 presso Liston, angolo via

pc 14 settembre - Casalbordino, esplosione in fabbrica. La Esplodenti Sabino ha solidi legami politici nazionali e internazionali: tra gli altri lavora con l’Esercito e la Nato

 ....ma quanto (ri)successo a Casalbordino ci presenta uno scenario di guerra a 360° contro gli operai; contro la popolazione; contro i popoli del mondo nella contesta interimperialista

La deflagrazione alla «Sabino Esplodenti», azienda che smaltisce e recupera polvere da sparo. Il precedente nel dicembre di tre anni fa: proprio domani era attesa l’udienza preliminare

Una forte deflagrazione, il crollo, le urla. Sono tre i morti, secondo quanto riferito dai soccorritori, nello scoppio avvenuto alla «Sabino Esplodenti» di Casalbordino, in Abruzzo. Il fatto è avvenuto alle 12.30 di mercoledì 13 settembre. La fabbrica smaltisce e recupera polvere da sparo da bonifiche. I tre operai deceduti lavoravano insieme. Si tratta di un uomo di Lanciano (Chieti), uno di Casalbordino (Chieti) ed un terzo di Palata, in provincia di Campobasso. Ci sono anche dei feriti.

una fabbrica in cui erano già stati uccisi degli operai, in particolare il 21 dicembre 2020 (in piena seconda ondata pandemica, che dimostra che anziché destinare fondi e rafforzare la sanità, la produzione e il profitto sono prioritari per questo sistema)

Nella stessa azienda il 21 dicembre 2020 in un altro incidente persero la vita 3 operai : Carlo Spinelli di 54 anni, Paolo Pepe, 45 e Nicola Colameo, 46. Allora una cassetta di razzi di segnalazione per il soccorso in mare sarebbe esplose per autocombustione investendo gli operai. Purtroppo non è solo l’unico precedente. Nella stessa fabbrica nel 1992 era morto il 48enne Bruno Molisani, ucciso dall’innesco di una spoletta; nel 2009 due persone rimasero ferite gravemente in un’esplosione.

Nell’inchiesta scaturita dall’incidente del 2020 era emerso che negli anni dal 2012 al 2017 si era sfiorata la tragedia altre cinque volte, in episodi classificati

pc 13 settembre - Giornata per i Diritti dei Prigionieri Politici in India - Appello internazionale in italiano, inglese e spagnolo

Political Prisoners Unite the British Raj and 'New India' – free them all

Il Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India (ICSPWI) saluta, appoggia la Giornata per i Diritti dei Prigionieri Politici in India e fa appello al proletariato mondiale, a tutte le organizzazioni rivoluzionarie, democratiche e antimperialiste a salutare. appoggiare e partecipare il 13 settembre a questa giornata; e rendiamo omaggio rivoluzionario ai nostri compagni in prigione che incrollabilmente resistono e impugnano saldamente la bandiera rossa, dentro la campagna internazionale prolungata per la liberazione di tutti i prigionieri politici in India.

I compagni indiani scrivono: ‘94 anni fa, sotto dominazione britannica, il rivoluzionario nazionalista Jatindranath Das iniziava lo sciopero della fame a oltranza insieme al compagno Bhagat Singh, per rivendicare il riconoscimento dei rivoluzionari come prigionieri politici. Cadde martire dopo 63 giorni di sciopero della fame. In memoria di questo grande martire, il PCI(maoista) il 13 settembre celebra la Giornata dei Diritti dei

Prigionieri Politici. I governanti non solo non sono parte della lotta per l’indipendenza, vi si oppongono e sostengono i padroni coloniali. In questi giorni in modo spudorato e subdolo pretendono di festeggiare l’Azadi ka Amrut Kaal (il 75o dell’indipendenza). Ma ancor oggi nessun rivoluzionario è trattato come prigioniero politico in carcere in questo presunto "grande paese democratico".
Il governo hindutva approva di gran lena, disegni di legge antidemocratici e incostituzionali nella sua marcia che prevede la costruzione di una nazione indù entro il 2047, centenario della cosiddetta "indipendenza dell’India". È nostra responsabilità prioritaria far fallire i loro sogni e difendere la biodiversità dell’India, comprese le minoranze religiose, in particolare le minoranze musulmane e cristiane, con la vittoria della rivoluzione di nuova democrazia.

La lotta per la liberazione incondizionata dei prigionieri politici è compito urgente di tutte le forze solidali e parte integrante del sostegno, per la vittoria della loro guerra di liberazione.

La nuova campagna prolungata che comincia il 13 settembre in tutte le maniere possibili, adattata alle condizioni nazionali concrete di tutti i paesi, culminerà in una Grande Giornata Internazionale di Azioni il 25 novembre 2023

Libertà incondizionata per tutti i prigionieri politici!
Viva la guerra popolare in india!

Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India (ICSPWI)
settembre 2023

13th September - Day of the Political Prisoners Rights in India - Call of ICSPWI - english and spanish

Statement

The International Committee in Support of the People’s War in India (ICSPWI) salutes and

pc 13 settembre - Ancora operai ammazzati a Casalbordino!


Ancora i corpi straziati dei 5 operai di Brandizzo devono essere ricomposti, ancora si deve poter fare il loro funerale e un'altra strage è avvenuta oggi (insieme alle morti di singoli lavoratori che sono continuate sempre in questi giorni), di tre operai.

Anche questo è un assassinio annunciato, che segue quella avvenuta nel 2020 per altri tre operai.

Da Domani: "Oggi poco prima di pranzo tre persone sono morte alla Esplodenti Sabino, a Casalbordino in provincia di Chieti, dove una deflagrazione ha ucciso gli operai. Già nel 2020 la fabbrica era costata la vita ad altri tre lavoratori: Carlo Spinelli, 54 anni di Casalbordino, Paolo Pepe, 45 anni di Pollutri (Ch), e Nicola Colameo, 46 anni, di Guilmi (Ch). Nell’incidente di allora furono ipotizzati i reati di omicidio colposo plurimo e disastro e danno colposo.

L’avvocato del padrone ha riferito che erano state prese «precauzioni severissime», e che aveva risarcito i familiari delle tre vittime precedenti. 

Dopo Brandizzo nulla è stato fatto - tanto da costringere Mattarella a fare una sorta di richiamo (certo, solo formale) alla Ministra del Lavoro, squallida "consulente dei padroni" da cui evidentemente nulla ci si può aspettare per tutelare la vita degli operai, per colpire chi viola le minime norme di sicurezza, per aumentare effettivamente i controlli ispettivi; e che subito nella sue dichiarazioni ha "deviato" verso la necessità della formazione, dell'educazione dalle scuole - dicendo praticamente che la colpa è degli operai che muoiono non del modo di produzione capitalista, delle criminali leggi sugli appalti, della corsa al massimo dello sfruttamento per ricavare dalle vite degli operai più profitti. 

Ma anche sul fronte sindacale, la domanda è d'obbligo, dopo la morte degli altri tre operai nel 2020 cosa era stato fatto perchè non si ripetesse?

Come ha scritto la Rete nazionale per la sicurezza e la salute sui posti di lavoro e territori:

"Il sangue degli operai morti è stato coperto dalla calce: non dobbiamo permettere che cali il silenzio dopo che avvengono morti o infortuni nei luoghi di lavoro.

Agire nazionalmente e autorganizzarsi in una Rete nazionale è la risposta necessaria a fronteggiare questa guerra di classe non dichiarata che è nella stessa natura di questo sistema basato sul profitto dei padroni assassini, non abbiamo nessun’altra strada. Partire dai luoghi di lavoro con fermate, scioperi improvvisi, per riprendere nelle proprie mani la battaglia per la sicurezza nei luoghi di lavoro, unirsi alle associazioni dei famigliari, unire le Reti esistenti che si battono su questo, delegati, il movimento degli studenti, medici, intellettuali che ci vogliono mettere la faccia e il loro impegno su questo". 

pc 13 settembre - L'ATTUALITÀ di GRAMSCI - Lo sviluppo della rivoluzione

 Da “L’ordine nuovo “, 13 settembre 1919

Le tesi fondamentali dell’Internazionale comunista si possono così riassumere:

  1. la guerra mondiale 1914-18 rappresenta il verificarsi tremendo di quel momento del processo di sviluppo della storia moderna che Marx ha sintetizzato nell’espressione: la catastrofe del mondo capitalista; 

  2. solo la classe lavoratrice può salvare la società umana dall’abisso di barbarie e di sfacelo economico verso il quale la spingono le forze esasperate e impazzite della classe proprietaria, e può farlo organizzandosi in classe dominante per imporre la propria dittatura nel campo politico-industriale; 

  3. la rivoluzione proletaria è imposta e non proposta. 

    Le condizioni create dalla guerra (impoverimento estremo delle risorse economiche atte a soddisfare i bisogni elementari della vita collettiva e individuale, concentrazione dei mezzi di produzione e di scambio internazionali nelle mani di una piccola schiera di detentori, asservimento coloniale di tutti i paesi del mondo al capitalismo anglosassone, concentrazione, negli ambiti nazionali, delle forze politiche della classe proprietaria) possono determinare questi sbocchi: o la conquista del potere sociale da parte della classe lavoratrice, coi metodi e gli strumenti che gli sono propri, per arrestare il processo di dissolvimento del mondo civile e gettare le basi di un ordine nuovo nel quale sia possibile una

martedì 12 settembre 2023

pc 12 settembre - Massima solidarietà alle lotte operaie e proletarie in corso - Da ORE 12 Controinformazione rossoperaia del 11/9


La strage di Brandizzo è ancora calda.
L'inchiesta è appena partita. Ma, a proposito: è mai possibile che nessun provvedimento, di nessun genere, sia stato preso subito verso il padrone della Sigifer? E’ possibile che finora gli unici indagati siano i compagni di lavoro che sono sopravvissuti alla strage? Un'inchiesta dettagliata dovrà stabilire le altre responsabilità, ma si poteva già indicare nel padrone della Sigifer - e chiaramente nella grande madre dell’appalto FF.SS, - dei responsabili per lo meno oggettivi di questa strage.

Un articolo del Fatto Quotidiano dice: “quanto percepivano di maggiorazione per lavorare tra le 22 e le 6 i cinque operai travolti dal treno?”: percepivano 2 euro e 60 centesimi in più a l'ora rispetto alla paga base, per lavorare di notte sui binari! E’ questa è la “maggiorazione notturna” che percepivano gli operai della Sigifer”, e questo lo si rileva dalla busta paga. Scavavano con le pale i pietrischi dei binari quando sono stati travolti e le buste paghe ci stanno a raccontare qual’era l'effettiva condizione salariale: €2 lordi a l’ora per lavorare in questa fascia assai pericolosa. Una elemosina!

L'inquadramento poi di questi lavoratori: delle cinque vittime uno era un manovale al primo livello, due erano operai comuni di secondo livello e due erano operai specializzati di terzo livello. Ebbene, tutti per il tipo di lavoro dovevano essere almeno di terzo, di quarto o quinto livello, per il grado di professionalità che richiedeva, oltre che per il grado di pericolosità.

I lavoratori sono in questa maniera oltremodo ricattabili ed è chiaro che pur di aumentare il loro salario accettano condizioni di lavoro, contratti e livelli inferiori a quelli che gli toccavano. Ma questo spiega che obiettivamente il padrone della Sigifer, per il solo fatto di essere colui che pagava questi salari e stabiliva questi livelli, è il primo responsabile di queste morti, è il primo responsabile che doveva essere colpito. Poi vediamo quanto, l'appalto tra Sigifer e le Ferrovie, condiziona tutto questo ciclo.

Gli operai alla strage di Brandizzo hanno risposto con alcuni scioperi, con alcune iniziative.

Abbiamo raccontato molto nei dettagli nell'altra Controinformazione lo sciopero alla Dalmine indetto dallo Slai Cobas sc. Alcune cose bisogna dire. Lo Slai Cobas sc è stato l'unico sindacato che ha indetto

pc 12 settembre - Un sostegno solidale alla popolazione in Marocco - Da ORE 12 Controinformazione rossoperaia di 11/9


Non possiamo cominciare quest
o numero di Ore 12 Controinformazione rossoperaia senza mandare un saluto e un sostegno solidale alla popolazione in Marocco, dove migliaia sono morti nel terremoto.

Le cifre ufficiali parlano di 2100 morti, ma si tratta di cifre che probabilmente sono al di sotto di quelle che effettivamente sono sia per le vittime del terremoto che per le distruzioni: ci sono interi villaggi scomparsi; in moltissime zone del Marocco non si è ancora arrivati; sono oltre 300.000 gli sfollati e per i feriti gravi e si parla di circa 2000. Gli ospedali e le strutture sanitarie che già in questo paese non sono tante - e sono condizionate dal tipo di paese, un paese oppresso dall'imperialismo, innanzitutto francese, ma anche da quello italiano e delle diverse potenze imperialiste, gestito da una borghesia capitalistica burocratica compradora che ha nella monarchia il suo centro - e con livelli di prevenzione della sanità nettamente al di sotto anche degli standard minimi dei paesi imperialisti e in particolare dei paesi occidentali, sono drammaticamente insufficienti.

Dall'ospedale di Marrakech giunge forte la denuncia: “non facciamo altro che amputare”, “non riusciamo a contare i morti”, “sono mobilitati gli studenti di medicina per dare una mano” .

E che questo paese sia, oltre che colpito dal terremoto, colpito dal regime che lo guida è una denuncia che viene da un reportage su La Repubblica, dove si dice:Nell’Atlante ferito dal sisma niente tende alle donne e muli come ambulanze”.

Sappiamo che in Italia vi sono molti lavoratori migranti marocchini e ad essi va la nostra solidarietà e sostegno per ogni tipo di iniziativa e di lotta che vogliano intraprendere anche nel