sabato 15 luglio 2023

pc 15 luglio - Da ORE 12 Controinformazione rossoperaia del 14/7: Meloni servetta della Nato / Attacco al diritto di sciopero / Invece che aumenti salariali un... "buono caffè"

In questa Controinformazione daremo risalto ad alcune notizie della stampa borghese e non, riguardanti la guerra e l’intervento del governo Meloni, l’attacco al diritto di sciopero, Pnrr e ritorno della tessera annonaria di fascista memoria da parte del governo.

Sulla guerra c’è da rimarcare il ruolo di servetta del capo del governo italiano Meloni, di un servilismo perfino imbarazzante, com’è stato chiaro soprattutto dalle immagini, quelle che la ritraevano mentre s’infila, non chiamata, tra Zelensky, Biden e Sunak al vertice NATO di Vilnius per le foto di rito e non viene presa in considerazione dai capi imperialisti, anzi, viene pure allontanata, immagine che più di mille parole è nettamente in contrasto con la propaganda ufficiale governativa.

C’è da aggiungere un altro elemento sul servilismo nei confronti della NATO del governo Meloni che non ha neppure aspettato che il vertice di guerra di Vilnius finisse per rispondere subito alle richieste di aumento delle spese militari per potenziare l’apparato bellico dell’esercito, settore verso cui non perde

pc 15 luglio - Massimo appoggio alla giusta protesta di 'Non una di meno' a Milano contro La Russa - ‘El violador eres tu’, cioè ‘Lo stupratore sei tu’. Da Mfpr Milano

I

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Russa jr, flash mob di Non Una di Meno a Milano

 Dopo i volantini, la protesta. Come anticipato dai manifesti affissi questa notte in diversi luoghi di Milano tra i quali lo studio legale del presidente del Senato Ignazio La Russa, questa sera in piazza 25 aprile è andata in scena la protesta del movimento transfemminista Non una di meno, nella forma del flash mob ‘El violador eres tu’, cioè ‘Lo stupratore sei tu’. Un atto di accusa a passo di danza, in cui le partecipanti e i partecipanti puntano il dito contro la violenza e la cultura maschilista. “Siamo davanti a un abuso di potere”, spiegano i manifestanti, perché se “la seconda carica dello Stato si esprime screditando una ragazza che denuncia una violenza, indirettamente manda anche un messaggio a tutte le ragazze che vogliono denunciare: ‘non verrete credute’”.
eri, nella zona della movida milanese, piazza xxv aprile si e' svolto un flash-mob, organizzato da NUDM Milano per esprimere in maniera forte e chiara l'indignazione contro lo stupro e contro la campagna denigratoria ed intimidatoria nei confronti della ragazza che ha osato denunciare il suo
stupratore, figlio di La Russa.
Abbiamo deciso di esserci e di portare la nostra solidarietà e le nostre parole d'ordine riportate in
un cartello molto fotografato ed apprezzato. Mfpr milano 
 

 

pc 15 luglio - FASCISTIZZAZIONE E MILITARIZZAZIONE DELLO SPORT DA PARTE DEL GOVERNO, FASCIO/IMPERIALISTA, MELONI. Una denuncia: Terzo tempo di guerra per gli atleti-soldati della nazionale italiana di Rugby

Dal 13 luglio i componenti della squadra nazionale di Rugby si addestrano presso il Villaggio Alpino “Tempesti”, base addestrativa dell’Esercito Italiano a Corvara (Dolomiti).

di Antonio Mazzeo

Istruttori delle truppe alpine e di altre unità specialistiche dell’Esercito sono impegnati in attività addestrative in favore della nazionale di Rugby”, riporta in una nota lo Stato Maggiore della Difesa. “I soldati dell’Esercito stanno mettendo a disposizione la loro esperienza attraverso lo svolgimento di lezioni teoriche e pratiche e che coinvolgono i giocatori in esercitazioni volte ad accrescere il loro livello di amalgama e a rinsaldare lo spirito di squadra che già li contraddistingue”. Gli atleti della Nazionale Italiana, coordinati dal personale dell’Esercito,

pc 15 luglio - Il "piano casa" del governo Meloni: repressione delle lotte per il diritto all'abitare

«Sgombero immediato, senza eccezioni e stratagemmi», annunciato in campagna elettorale e ora dispiegato contro lo occupazioni di chi è senza la casa

Sabato scorso a Milano, nella stessa giornata del presidio Jenin-Palestina, al concentramento del corteo “per il diritto all’abitare - basta speculazioni”, i compagni di proletari comunisti hanno portato la solidarietà e avuto un confronto con alcune realtà sulla situazione della lotta per la casa e sulla difesa delle occupazioni, mettendo al centro la battaglia contro la repressione, a partire dall’ultimo sgombero lampo di uno stabile occupato da proletari immigrati, reduci da precedenti sgomberi….

Casa e polizia come ricatto sociale. Molto grave lo sgombero della casa di una compagna a Milano, colpita dal foglio di via per le manifestazioni contro il 41bis, che ricorda il trattamento punitivo di Israele verso i palestinesi che resistono.

Il problema della casa è esplosivo a Milano e in tante altre città (link manifestazione e foto). Meloni sta andando avanti con la sua politica fascista, avanzando velocemente sulle macerie che ha prodotto la politica del Pd e soci.


dal sito dei padroni dell'edilizia gli interventi di Meloni  e Salvini spiegano il Piano Casa dall’autunno nell’agenda del Governo al lavoro: 
https://www.edilportale.com/news/2023/06/normativa/ministro-salvini-nuovo-piano-casa-in-autunno_94540_15.html

venerdì 14 luglio 2023

pc 14 luglio - Francia - Macron/ Modi una festa nazionale e internazionale esemplare e lo spettro della rivolta - Nei prossimi giorni un articolo su questo e su quello che è avvenuto e avviene in Francia blog

Francia, un 14 luglio blindato per scongiurare una nuova Bastiglia

Francia, un 14 luglio blindato per scongiurare una nuova Bastiglia
Schierati 130mila agenti, forze speciali, elicotteri e blindati. Molti comuni annullano feste e fuochi d’artificio. Contestato l’invito al premier indiano Modi

pc 14 luglio - Mondo Convenienza - alla continuità della lotta padroni e Stato rispondono con la polizia

Mondo Convenienza, prosegue lo sciopero davanti ai magazzini: arriva la polizia

La protesta è iniziata mercoledì, : "Il crimine è lo sfruttamento, non lo sciopero"

Prosegue lo sciopero dei lavoratori della Veneta Logistic, la società che collabora con Mondo Convenienza e si occupa delle attività di consegna, montaggio e facchinaggio dei mobili. 
Una protesta organizzata a Volpiano e Settimo (oltre che nel resto d'Italia) dai sindacalisti Si Cobas iniziata nella giornata di mercoledì, ma che nella mattinata di oggi ha vissuto una nuova svolta, dopo che ieri alcuni dei dipendenti si erano rivolti alla questura di Torino e al Comune di Settimo per chiedere di tornare a lavorare. Si sono infatti presentate fuori dai cancelli di Settimo Torinese alcune camionette della

pc 14 luglio - Dell'Utri 'mandante esterno' delle stragi mafiose del 93, al servizio di Berlusconi; e oggi il governo Meloni/Forza Italia/Nordio sono beneficiari di quella stagione e protettori antiinchieste della Magistratura

Stragi del ‘93, dalle carte sequestrate i riscontri alle accuse a Dell’Utri

Stragi del ‘93, dalle carte sequestrate i riscontri alle accuse a Dell’Utri
Sull’ex senatore anche il reato di trasferimento fraudolento di denaro in concorso con la moglie

L’ex senatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri, conservava nella sua abitazione e nell’ufficio, documenti riservati che possono riscontrare alcune delle accuse formulate dai pm della procura della Repubblica di Firenze nell’ambito dell’inchiesta sui mandanti esterni delle stragi del 1993. All’amico di Silvio Berlusconi sono stati trovati atti ritenuti di estrema importanza che supportano l’impianto accusatorio. La scoperta è stata fatta dagli investigatori del Centro operativo della Dia di Firenze che mercoledì hanno

pc 14 luglio - Il vento fascio imperialista che ci ha portato la Meloni viene anche dall'estero e il vento della Meloni arriva e contagia altri paesi

E' necessaria l'unità d'azione proletaria antifascista e antimperialista a livello internazionale  e proletari comunisti/PCm  Italia ci lavora  da Italia a Spagna a  Francia ecc.

Meloni infiamma il comizio di Vox: “Anche in Spagna un governo di patrioti. Fermare il fanatismo ultra-ecologista”

La premier collegata con Valencia a una manifestazione elettorale del leader del partito spagnolo, Santiago Abascal.

Un messaggio per “ribadire il grande legame che unisce FdI e Vox”. Dopo poco più di un anno dal comizio in Andalusia, era il 12 giugno dello scorso anno, Giorgia Meloni si collega con Valencia durante una manifestazione elettorale del leader spagnolo di Vox, Santiago Abascal, in vista delle elezioni

pc 14 luglio - Scieri - Parà assassini della Folgore coperti per 24 anni - In quella caserma tutti sapevano, comandanti, generali e ministri della difesa dell'epoca e anche dopo

 Emanuele Scieri, la corte d'assise di Pisa condanna gli ex caporali Panella e Zabara per la morte del parà

L'accusa è omicidio volontario in concorso. L'allora parà di leva, fu trovato morto nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto 1999. La madre: "Un po' di giustizia di voleva".

Emanuele Scieri, la corte d'assise di Pisa condanna gli ex caporali Panella e Zabara per la morte del parà - foto 1
ansa

Per la morte di Emanuele Scieri, la corte d'assise ha condannato gli ex caporali della Folgore Alessandro Panella e Luigi Zabara con l'accusa di omicidio volontario in concorso.

Scieri, allora parà di leva, fu trovato morto nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto 1999. I due ex militari sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali e all'interdizione dai pubblici

pc 14 luglio - Sempre solidali con chi attacca il governo Meloni: «Giorgia Meloni razzista e nazista»

Insulti a Meloni da Brian Molko dei Placebo, attacco alla premier dal palco di Stupinigi. E le parole dell'artista finiscono in procura

Il cantante e chitarrista del gruppo si rivolge in italiano ai cinquemila spettatori per un’invettiva contro il governo italiano

«Giorgia Meloni razzista e nazista», con queste parole Brian Molko ha attaccato martedì sera la Presidente del consiglio italiana dal palco dello Stupinigi Sonic Park, a Nichelino. Davanti ai cinquemila spettatori il cantante e chitarrista dei Placebo ha lanciato l’invettiva contro la premier. 

Dopo il quarto pezzo della serata, l’affermazione di sentirsi europeo ed il ringraziamento a Torino, Brian Molko si è rivolto in italiano ai presenti per attaccare Giorgia Meloni, aggiungendo in chiusura dell’invettiva un «Vaff…, pezzo di m...». Verso la fine del concerto i discorsi del gruppo si sono

giovedì 13 luglio 2023

pc 13 luglio - Solidarietà internazionalista alla Palestina, perchè Israele non è sola...

Dietro lo Stato Sionista c’è il sistema imperialista mondiale, compreso i  servi dei servi del governo italiano

Le truppe israeliane hanno dato vita ad un attacco imponente di due giorni con missili ruspe che hanno distrutto strade e case, tubature idriche, le infrastrutture civili a Jenin. Passano da una casa all’altra attraverso varchi aperti nei muri, tutte distruzioni mirate per rendere impossibile la vita e più difficile la resistenza.

Almeno 12 morti, 200 feriti, migliaia costretti a fuggire, ma c’è stata la risposta, in particolare dei giovani, che non accettano di essere schiacciati tra il terrorismo sionista e una vita di paura.

Il presidio “Jenin sotto attacco” a Milano a sostegno del popolo palestinese ha visto la partecipazione di varie realtà politiche,di compagni solidali, di una delegazione combattiva di donne e dei giovani palestinesi, che in un loro intervento molto sentito hanno rivendicato e invitato tutti i presenti ad  “alzare la bandiera della Palestina” e far conoscere la lotta del popolo palestinese nel nostro paese.

Ma alzare la bandiera vuol dire agire in Italia contro il nostro imperialismo, vedi anche i recenti incontri tra Meloni e Netaniau.

Durante tutto il presidio sono seguiti interventi di denuncia delle terribili condizioni di vita dei Palestinesi e della resistenza che oppongono all’occupazione israeliana che dura da 76 anni, sugli attacchi militari al campo di Jenin. Interventi di forte solidarietà alla lotta del popolo palestinese, contro la repressione, in solidarietà ai prigionieri politici, con esempio della lotta di George Ibraim Abdallah…

In generale, sono stati interventi che hanno messo al centro l’aspetto dei palestinesi sotto attacco, ma non la risposta necessaria qui e ora, come a Jenin e non solo, c’è stata.

Come dicono i giovani palestinesi in un loro post riferito a questa battaglia: “gloria a tutti i martiri della libertà. Palestina, una soluzione: intifada rivoluzione!

E così negli interventi, a parte il nostro (ascolta audio ), non si dice cosa facciamo in Italia, del compito degli internazionalisti che è quello di combattere il loro governo imperialista come miglior sostegno alla lotta dei popoli, compito che non si può certo sostituire con la campagna a se stante del boicottaggio BDS...

Il programma a medio termine proposto dagli organizzatori con presidi di solidarietà ogni 2 mesi,  invece di mobilitare le masse e usare la loro forza per indebolire l’azione all’interno dei paesi imperialisti, non crea, non apre contraddizioni verso le istituzioni, ma piuttosto punta a mantenere una sponda nelle istituzioni.

 La proposta di dare vita ad una rete cittadina, anche utile in se, se liberata da questa linea politica di conciliazione, rischia così di trasformarsi in ‘unità, senza principi’. Ovvero tutti contrari all’occupazione e ai massacri israeliani, ma la resistenza del popolo palestinese ha bisogno della lotta contro gli amici di Israele, per noi governo italiano, tra l’altro grosso fornitore di armi ai sionisti.

Questo conferma che il riformismo è un problema sia in Palestina che in Italia, ed è parte della battaglia

pc 13 luglio - Sul Vertice Nato a Vilnius - Testo da ORE 12 Controinformazione rossoperaia del 12/7


Il vertice NATO a Vilnius, in Lituania, iniziato martedì 11 luglio e terminato il 12 luglio è il quarto vertice NATO dall’aggressione russa contro Kiev iniziata il 24 febbraio 2022: il primo si era tenuto il giorno dopo l’inizio l’invasione – il 25 febbraio 2022 - seguito da incontri a Bruxelles e a Madrid.

L'adesione della Finlandia alla NATO ha allargato di 830 miglia i confini dell'Alleanza con la Russia. In Finlandia il partito al governo è partito fratello di quello di Meloni e a livello europeo ha annunciato il suo passaggio dal gruppo Identità e democrazia (ID) ai Conservatori e riformisti europei (ECR), guidati proprio dal primo ministro italiano Meloni. 

Intanto in Lettonia la Polizia di Stato ha eseguito controlli sui social, multando chiunque il 9 Maggio sia stato sorpreso a esprimere felicitazioni per il Giorno della Vittoria sul nazifascismo.

L’ennesima conferma della direzione in cui stanno andando i governi imperialisti e fascisti che, per loro, sono la soluzione, in quanto fedeli esecutori dei piani repressivi, antioperai e antipopolari e di guerra.

Un vertice che si tiene nel contesto del tentato golpe a beneficio dell’imperialismo occidentale

pc 13 luglio - Da operai dell'ex Ilva Taranto agli operai/operaie della Stellantis di Melfi

C’è un filo che lega la vicenda Stellantis a quella dell’ex Ilva ed è il filo della conversione green della produzione, una conversione che viene usata per giustificare i numerosi esuberi all’interno della fabbrica, con incentivi all’esodo che sono delle vere e proprie prese in giro in quanto, prendendo a titolo di esempio l’accordo stipulato per i lavoratori ex Ilva nel 2018, la cifra proposta all’epoca coincideva con quanto si sarebbe guadagnato nei successivi sette anni di cassintegrazione ma con in più la perdita del proprio

posto di lavoro. Come se questo non fosse già abbastanza alla Stellantis di Melfi inoltre c’è il ricatto dei trasferimenti forzati a Pomigliano con il conseguente disagio, per usare un eufemismo, all’interno dei nuclei famigliari che dovranno affrontare un netto cambio del proprio stile di vita ed un peggioramento della propria situazione economica, tutto con l’avallo di questo governo che dichiara di difendere le famiglie ma alla prova dei fatti dimostra che è la prima causa della loro devastazione: una tragedia sotto forma di farsa.

Ad oggi non è possibile vedere nei sindacati confederali la soluzione ai problemi dei lavoratori, è da tempo infatti che hanno smesso di svolgere la loro funzione di rappresentanza e di lotta per gli interessi della classe operaia per divenire esclusivamente un organo di ratifica delle decisioni aziendali, si potrebbe

pc 13 luglio - La campagna internazionalista per onorare i martiri della rivoluzione in India e Filippine, per la liberazione dei prigionieri politici, a sostegno delle guerre popolari, distingue nel nostro paese i comunisti autentici da riformisti e falsi comunisti

Dal 1° luglio, per tutto il mese di luglio

Campagna internazionale in onore dei martiri della rivoluzione in India e nelle Filippine, così come per la libertà dei prigionieri politici e a sostegno delle gloriose guerre popolari che si sviluppano in India e nelle Filippine.

Il Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India invita tutto il proletariato mondiale, le organizzazioni rivoluzionarie e democratiche a partecipare attivamente dal 1° luglio alla Campagna Internazionale in onore dei martiri della rivoluzione in India e nelle Filippine, così come per la libertà dei prigionieri politici e a sostegno delle gloriose guerre popolari che si sviluppano in India e nelle Filippine.

Questa campagna deve rendere omaggio a tutti i compagni che hanno dato la vita per la rivoluzione. Tra i grandi martiri della Rivoluzione Proletaria Mondiale c'è il compagno Azad del PCI (Maoista) dell'India.

Il 1° luglio 2010, il compagno Azad è stato rapito nella città di Nagpur, da lì è stato portato nel distretto

pc 13 luglio - "I giovani leggono ma non capiscono..." - I ministri non leggono neanche...

Oggi giornali, edizioni di giornali rai, riferendosi a dati emersi da PISA 2018 Programme for International Student Assessment, dicono che questi dati, da cui emergerebbe che i giovani "non capiscono quello che leggono", sono allarmanti. Chiaramente nessuno denuncia che cosa è diventata la scuola italiana, in cui istruzione generale, fornire strumenti di sapere critico, cultura non hanno posto, e in cui vi è solo, a livello di massa, quella minima istruzione funzionale al fatto che al massimo in futuro questi giovani dovranno essere forza lavoro per il capitale o esercito di riserva; o corpi per l'esercito, le Forze armate in genere (i cui rappresentanti militari entrano nelle scuole e sempre più "sostituiscono" gli insegnanti civili).


Ma se i giovani "leggono ma non capiscono", un Ministro della Cultura non legge proprio... 

Da una nota arrivata questa mattina:
"Lo scorso giovedì sei luglio si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso Premio Strega per il 2023, esso è uno dei più ambiti trofei letterari italiani, e abitualmente della coorte dei giurati fa parte il Ministro della Cultura pro tempore; quest’anno, quindi, è toccato di presenziare – e di fornire la propria valutazione su quale fosse il libro migliore in gara al giornalista Gennaro Sangiuliano, attuale titolare del dicastero in questione.
 

Un passaggio dell’intervento dell’ex direttore del Tg2 della Rai, riportato dal giornale il Fatto Quotidiano del giorno successivo, è un esempio di comicità involontaria: «ho ascoltato le storie che sono espresse in questi libri finalisti e sono tutte storie che prendono e fanno riflettere. Ecco, proverò a leggerli»; naturalmente, la conduttrice della serata, la brava Maria Giuseppina Cucciari detta Geppy, è trasecolata, e ha risposto «ah, non… non li ha letti?», costringendo il politicante a cercare di salvarsi in corner sostenendo di voler «come dire, approfondire questi volumi».

 

A quel punto, era inevitabile che la brava conduttrice televisiva – che peraltro di mestiere fa la comica, quindi non si può dire manchi della battuta pronta – sintetizzasse da par suo il pensiero del povero governante, che preso in castagna non aveva trovato di meglio che una scusa davvero ridicola e puerile, che ci si aspetterebbe da un alunno delle scuole elementari pescato impreparato per una interrogazione, non certo da un “signore” laureato e detentore di un’importante carica elettiva: «cioé oltre la copertina… dentro. Un bell’applauso al nostro ministro»...


Bosio (Al), 13 luglio 2023

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

pc 13 luglio: La Russa deve essere cacciato. Non può essere la Seconda carica dello Stato!

 

Dal blog femminismorivoluzionario
La Seconda carica dello Stato - ancora, sia pur sempre più solo formalmente, Stato democratico - una carica che dovrebbe rispettare e applicare i principi della Costituzione, non può offendere le donne in maniera così plateale e impudente, come ha fatto La Russa;
la Seconda carica dello Stato non può affermare che le donne stuprate, in realtà erano consenzienti coi loro stupratori o se la sono voluta;
la Seconda carica dello Stato non può stravolgere/usare una Istituzione pubblica in modo familista, in nome di un "padre", che evidentemente ha potuto partorire con l'ideologia fascista di cui è da sempre portatore un tale figlio feccia-violentatore che pensa che tutto gli è permesso; e tutte/tutti i politici che "comprendono il

pc 12 luglio - Solidarietà ai militanti di Antudo

     Solidarietà piena ai militanti perquisiti e indagati!

La repressione di questo Stato borghese della guerra imperialista al servizio del Capitale non fermerà la giusta e necessaria lotta che deve trovare una unità più ampia e che deve porre come urgente la costruzione di un fronte anticapitalista e antimperialista
Proletari comunisti e Slai Cobas sc PALERMO
Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "FERMIAMO L'ESCALATION ATION DI GUERRA Difendiamo la libertà di espressione e di informazione Martedi 18/07 ore 17 Conferenza stampa e dibattito pubblico antudo.info Comitato Territoriale Olivella Via San Basilio 17 - Palermo"

Antudo si trova presso Palermo.

1 h 
+++ CONFERENZA STAMPA E DIBATTITO PUBBLICO +++
Con Antonio Mazzeo e Futura D'Aprile: "Escalation militare: gli affari di piombo del governo italiano ".
Antudo è sotto accusa. Ma insieme ad Antudo , realtà politica siciliana e portale di informazione indipendente, anche la libertà di espressione è sotto accusa.
All'alba di venerdì scorso, infatti, su mandato della "Direzione Distrettuale Antimafia", negli appartamenti di sei membri della redazione del portale siciliano, tra Palermo e Messina sono state effettuate altrettante perquisizioni dalle forze di polizia: le accuse sono di istigazione a delinquere e atto terroristico, correlate alla diffusione di un video e una nota stampa sul sito antudo.info lo scorso novembre. Nel video si intravede un'azione di protesta attuata da un gruppo di persone davanti a una delle sedi della Leonardo SPA sul territorio siciliano.
Viene da chiedersi come sia possibile che per la diffusione di un video e di una nota su una pagina Facebook sia stato messo in campo un dispositivo giudiziario di tale entità, con pene che arrivano a 8 anni, volto a rintracciare i responsabili della pubblicazione del materiale informativo.
Ma per chi è a conoscenza di cosa sia il colosso Leonardo SPA, appare evidente come l'argomento sia oggetto di massima attenzione da parte degli organi repressivi.
Si tratta infatti di un'azienda a partecipazione statale dai profitti miliardari (932 milioni di euro il bilancio 2022) di importanza strategica per lo stato italiano, poiché tra i leader mondiali nei settori di difesa, aerospazio e sicurezza. In poche parole, produce e vende agli eserciti di tutto il mondo armi, mezzi, brevetti, tecnologie militari all'avanguardia.
Un'azienda che vanta tra i più assidui acquirenti la Turchia di Erdogan, che lo scorso autunno ha bombardato le popolazioni civili dei territori del Rojava, in Siria del Nord. Un'azienda che dal conflitto Russo-Ucraino ha goduto grandi incrementi nel fatturato a causa delle maggiori vendite di velivoli e armamenti.
Un'azienda che continua ad arricchirsi sulla morte e sulla distruzione di interi territori.
In questo scenario di escalation militare globale, pare che anche la libertà di diffusione e di informazione debba essere trattata dalle istituzioni dello stato come questione di interesse strategico. Ma l'attacco subito da Antudo è un attacco rivolto a chiunque scelga di fare informazione indipendente, di schierarsi contro la guerra e i profitti miliardari delle aziende di morte mentre l'inflazione e la disoccupazione gravano sempre più sul tessuto sociale. È un tentativo di colpire la libera diffusione di contenuti digitali perché considerati scomodi e da mettere a tacere. Di fronte a questo attacco, chiamiamo a raccolta tutti coloro che insieme a noi questa libertà di pensiero e di espressione vogliono difenderla.
Invitiamo la cittadinanza alla conferenza stampa che si terrà martedì 18 Luglio nei locali del Comitato Territoriale Olivella in via San Basilio 17. Seguirà dibattito pubblico con Antonio Mazzeo e Futura D'Aprile: "Escalation militare: gli affari di piombo del governo italiano ".

pc 12 luglio - Notizie, voci, commenti dallo sciopero nelle fabbriche metalmeccaniche, dal nord al sud

I commenti dei sindacati confederali, di parte della stampa, sono molto positivi sulla riuscita dello sciopero di "avvertimento" del 7 al nord e del 10 al sud + Lazio.

In realtà, questo entusiasmo in buona parte delle fabbriche si rivela fuori luogo. In realtà importanti come quelle che riportiamo in questo articolo, come nella più grande fabbrica siderurgica, Acciaierie d'Italia di Taranto, lo sciopero è stato con numeri di partecipazione bassi e alle iniziative/(presidi esterni vi erano quasi solo i sindacalisti. 

Qualcosa in più c'è stata nelle ditte dell'appalto (per esempio della Stellantisi di Melfi) e nelle fabbriche in cui le condizioni di lavoro sono sempre più precarie e il lavoro è in crisi.


Riportiamo un commento, voci di operai da una delle più importanti fabbriche del nord, la Tenaris di Bergamo, dove è presente lo Slai cobas sc, e un commento audio a caldo dalla Stellantis di Melfi in cui erano presenti rappresentanti Slai cobas del coordinamento interregionale Puglia/Basilicata.


DALLA TENARIS DI BERGAMO

Lo sciopero dei metalmeccanici di Fim Fiom Uilm è stato un "non sciopero per un falso movimento” che non parte dalle condizioni che ci sono nei posti di lavoro per affrontare i reali bisogni dei lavoratori. 

Questa nostra valutazione è confermata anche dagli scambi alle portinerie della Tenaris, azienda che sta facendo record di produzione con il petrolio grazie alla guerra, ma con linee produttive a rischio sicurezza, “in cui si tappano i buchi con il pongo” in attesa di promesse di mega investimenti e, come ha detto un operaio, “Questi sono anche scioperi da fare nei reparti” (non a caso ci sono state di recente 2 esplosioni in acciaieria).

Per gli operai da un lato visto i continui peggioramenti c'è la necessità di riprendere a lottare collettivamente nei reparti, dall’altro i sindacati che lo hanno indetto sono gli stessi che avallano in fabbrica i piani del padrone di più produzione con meno operai.


Per gli operai il 7 luglio è stato uno sciopero debole. Uno sciopero che viene fatto ma che è lontano, per le richieste, per le iniziative messe in campo.

Si parte dalla critica alle sole 4 ore: non bastano, serve una giornata che blocchi le fabbriche, lo sciopero di venerdì è stata occasione per un week end lungo; per arrivare a quella per il presidio alla Prefettura, convocato alle 14.30, fuori orario dal grosso degli scioperi che erano alle 10.00 o alle 18.00, scarsamente sostenuto e partecipato, più un atto formale, dimostrativo, non certo combattivo.

Uno sciopero anche questo segnato dalla quota di precari che assicurano la produzione: “abbiamo fatto sciopero in reparto, ma i caschi blu hanno fatto fare le colate”.

Altri operai commentano: “Sciopero di milioni di lavoratori e non cambia niente”, “Siamo diventati come dei robot, chi lavora conta sempre di meno”, “Uno sciopero a metà, per far contenti un po tutti senza pestare i piedi a nessuno”, “Non hanno aderito in tantissimi, ma non hanno “pressato più di tanto”, “Non si fanno così gli scioperi di avvertimento al governo”. 

Certo, son sempre meno a scioperare e anche a protestare, questo è un problema. Ma “quale sciopero? Non si sanno neanche i contenuti… Dentro i sindacati fanno promesse che non vengono mantenute”. 

Gli operai in realtà vogliono scioperare. Alcuni dicono: “penso che sia importante sostenere il sindacato e fare capire all’azienda che noi operai o almeno alcuni ci credono ancora”; ci provano a ipotizzare una forma più efficace, una piattaforma dal basso: “io penso che lo sciopero dovrebbe essere di otto ore, preferibilmente a fine mese, che crea più disagio”, Gli scioperi son da fare quando tutti possono andare, non le ultime 4 e il presidio alle 14.30… Non si fa lo sciopero per andare a casa ma per andare in piazza”. L’impressione è che i sindacati fanno dei giochetti.

“Dobbiamo scioperare per il problema dei contratti da anni precari e sottopagati a tempo determinato che non danno una speranza hai giovani… con pensioni sempre più lontane…”, “la gente dovrebbe scendere in piazza come fanno in Francia, solo che gran parte degli Italiani non lotta per i propri diritti”, “Vedremo la busta paga, la detassazione…”, “la falsa strada confederale della detassazione/cuneo fiscale fa comodo ai padroni e si riflette sullo stato sociale”, "Sono sempre di meno i soldi che abbiamo in tasca perchè la vita costa sempre di più”.

L’operaio Slai cobas sc “Se aumentano i prezzi serve la lotta per l’aumento dello stipendio che non c’è nella piattaforma”. 

“Hai ragione – rispondono alcuni operai - è la richiesta giusta, ma di questo non si parla nei reparti”.


DALLA STELLANTIS DI MELFI


pc 12 luglio: Intervista sulla situazione alla Rsa "Casa di Riposo per coniugi" Milano, e non solo... Da ORE 12 Controinformazione rossoperaia del 10/7

Da un compagno lavoratore Slai cobas sc dell'Istituto Tumori di Milano

Siamo a Corvetto per parlare con un abitante del quartiere dell’incendio e dei sei morti alla Rsa “Casa di riposo per coniugi”.

D: Vorremmo chiederti per prima cosa è successo quella notte

R: Quella notte alla Rsa di via dei cinquecento è scoppiato un incendio all’interno e ancora non conoscono bene le cause; in pratica il fuoco è iniziato in una stanza, il fumo ha ammazzato 4 persone, e sono state carbonizzate altre 2. C’era fumo e odore di plastica bruciata in tutta la via, e hanno dovuto evacuare 84 persone.

D: Alcuni di voi siete scesi in strada ma perché avevate sentito rumore e quanto altro?

R: Si è sentito rompere dei vetri, puzza di plastica bruciata, e uno è sceso a vedere e ha trovato il macello che c’era nella via.

D: Secondo voi i soccorsi che tempistica hanno avuto, sono stati immediati?

R: I soccorsi sono stati abbastanza immediati, i vigili del , poi mano a mano sono arrivate le ambulanze, c’era parecchia polizia. Una cosa dicevano: che due giorni prima si è saputo che l’impianto antincendio non funzionava e questa è una cosa gravissima.

D: Su questo, come è stato denunciato dagli operatori che lavorano nella struttura, queste denunce erano state disattese, non si sapeva nulla, vi era stata qualche protesta per sollecitare la mancanza

pc 12 luglio - Protesta dei giovani di Ultima generazione a Torino - La risposta? Solo repressione - info solidale

Torino, giornalisti sanzionati poiché a piedi in autostrada mentre documentavano una manifestazione

Protesta tra l’altro abbastanza accesa, dove non sono mancati momenti di tensione

TORINO – Nella mattinata di oggi, un gruppo di giornalisti piemontesi stava documentando una specifica protesta condotta dal gruppo Ultima Generazione; protesta che ha bloccato il traffico stradale per circa mezz’ora sul tratto Sp11, tra Settimo Torinese e Torino.

Protesta tra l’altro abbastanza accesa, dove non sono mancati momenti di tensione. Momenti davvero concitati considerando anche l’assenza iniziale delle forze dell’ordine, giunte sul posto in un secondo momento, e pertanto la presenza dei giornalisti, intenti ad immortalare il tutto, ha svolto un importante ruolo da deterrente nella tensione generale creatasi ma nonostante ciò i nostri colleghi sono stati sanzionati dalla polizia stradale per essersi trovati a piedi in autostrada. Sanzionati mentre svolgevano il loro lavoro, tra l’altro alquanto rischioso.

Ultima generazione spiega i motivi del blocco stradale di questa mattina tra Torino e Chivasso

L’azione ha bloccato il traffico per quasi mezz’ora

immagine.png

Torino – Ultima generazione ha spiegato in un comunicato i motivi che hanno portato al blocco stradale di questa mattina sulla provinciale 11 tra Torino e Chivasso. Il blocco è durato mezz’ora, fino all’intervento della polizia.

Ultima generazione ha quindi spiegato che il blocco è stato fatto per “chiedere lo stop immediato di tutti