sabato 8 luglio 2023

pc 8 luglio - Il governo della corruzione, del malaffare contro la magistratura - Da ORE 12 Controinformazione operaia del 7 luglio


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Il caso Santanchè ha messo in luce il verminaio di cui è composto il governo e l'emergere di inchieste della magistratura, naturali e obbligate sui diversi aspetti non solo sulla vicenda della Santanchè ma anche della vicenda di altri Ministeri, della vicenda del sottosegretario Delmastro che ha usato il suo ruolo per utilizzare i documenti riservati delle visite al carcere in occasione della carcerazione di Cospito per attaccare frontalmente l'opposizione in parlamento e per cercare di infangare la battaglia che Cospito stava facendo. Ora la magistratura ha messo sotto osservazione il Sottosegretario Delmastro, ha messo in luce che questo governo è come tutti gli altri in termini di corruzione, di abusi d'ufficio, di intrecci tra malaffare e politica, ma è anche peggio degli altri perché è un concentrato di tutti gli altri, nelle mani di una presidente del consiglio che copre tutto questo verminaio, invece che rispondere non solo ai giornali, all’opposizione parlamentare – quel poco che c'è - , alla pubblica opinione, per attaccare frontalmente la magistratura e confermare l'idea di voler metterla al suo servizio, cioè di mettere la magistratura in condizioni di non fare, se non passando attraverso il governo, inchieste giudiziarie che colpiscono i ministri e gli esponenti di questa maggioranza.

In questo scontro tra governo e magistratura noi siamo incondizionatamente dalla parte delle inchieste della magistratura. Nella democrazia borghese la divisione dei poteri domanda che i

pc 8 luglio - Il non-sciopero di Fim, Fiom, Uilm... Serve ben altro


C'è
lo sciopero dei metalmeccanici, il 7 lo si fa nelle Regioni del nord e il 10 lo si fa nelle regioni del sud, compreso il Lazio. Succede qualcosa? No, non succede niente. Milioni di lavoratori colpiti nei salari, nelle condizioni di lavoro, nella sicurezza, nel posto di lavoro, nei diritti, non producono nulla di movimento reale e i sindacati confederali sono i compagni di strada dei governi, con un falso movimento, un falso sciopero.

Una sorta di “sciopero filone degli studenti”, il non-sciopero. E questo lo fanno sindacalisti che sui giornali strillano, denunciano, dicono che ai Tavoli vanno a fare i fenomeni, ma poi, in realtà, sono il falso movimento, mosche nel bicchiere che girano a vuoto, con vertenze che si incancreniscono, lavoratori dell'appalto lasciati a casa in eterna cassa integrazione, una cassa integrazione che riduce i loro salari al di sotto del reddito di cittadinanza.

E questo sciopero dovrebbe incidere sulle politiche industriali, sulla transizione ecologica? Ma

pc 8 luglio - Caccia ai migranti in Tunisia del regime reazionario di Kais Saied, sulla strada della barbarie libica, al servizio della politica imperialista Meloni-UE

link video dei migranti abbandonati nel deserto

La Tunisia di cinque anni fa in cui veniva promulgata una legge contro il razzismo, l'incitamento all'odio e alle discriminazioni è ormai un ricordo. Certo, inutile negare che non si era andati oltre ad una semplice dichiarazione d'intenti, ma è altrettanto evidente che oggi invece le istituzioni del paese perseguano delle politiche apertamente razziste a danno dei migranti provenienti dall'Africa subsahariana.

Dopo la prima ondata di aggressioni razziste in seguito alle dichiarazioni presidenziali dello scorso febbraio (vedi nostro precedente articolo), da quasi una settimana la Tunisia ed in particolare la città di Sfax sta assistendo ad una seconda e più cruenta ondata razzista che ha come oggetto "gli africani", come vengono comunemente chiamati in Tunisia i cittadini dei paesi subsahriani.

Tutto è incominciato con l'aggressione da parte di civili tunisini armati di bastoni e pietre a migranti nelle loro case, purtroppo questo non è un fenomeno nuovo, ma stavolta vi è stato un tentativo di autodifesa da parte dei migranti in cui c'è scappato il morto. Mentre a febbraio nessuno si era preoccupato dei morti da parte "africana", stavolta il morto è di nazionalità tunisina, le aggressioni indiscriminate e le ronde si sono quindi intensificate. Alcune famiglie impaurite rivolgendosi alla polizia in cerca di protezione, sono state deportate con l'inganno verso il confine con la promessa di trasferirle in un posto sicuro e invece sono state derubate di soldi e telefoni ed infine abbandonate in pieno deserto, comprese donne in cinta (di cui almeno una è deceduta) e bambini (come mostra questo video).

Altri migranti in fuga da Sfax verso Tunisi sono stati aggrediti nelle stazioni ferroviarie, impediti di scendere ad alcune fermate da parte della polizia che ha militarizzato le stazioni lungo il percorso.

Come si diceva l'epicentro della crisi è la città di Sfax, la seconda del paese e relativamente industrializzata e sviluppata, anche se negli ultimi 30 anni, a seguito degli accordi di libero scambio con

pc 8 luglio - La strage nella Rsa casa di riposo a Milano - ASSASSINI... non funzionava il sistema antincendio - Funzionava invece l'infame sistema politico/economico/affaristico/capitalistico che gestisce le RSA - Infinita solidarietà e vicinanza alle vittime e alle loro famiglie

Nella bacheca della grande Rsa, gestita da un colosso del settore, la cooperativa emiliana Proges che opera in quasi tutta Italia, c’è ancora un cartello. Dice: poiché il sistema antincendio non funziona, passeranno due operatori di una società esterna per controllare.


Nadia Rossi, nata a Milano, aveva 69 anni, e la sua compagna di stanza era Laura Blasek, nata nella Capitale il 27 ottobre 1936. Entrambe erano nella camera da cui si è originato il rogo, che ha poi riempito di fumo tutto il primo piano della struttura, che in quel momento ospitava circa 160 persone. Le altre vittime, che si trovavano tutte al primo piano, sono il 73enne Mikhail Duci, nato in Egitto, Anna Garzia, milanese di 85 anni, Loredana Labate, anche lei nata a Milano, nel 1939, e Paola Castoldi, meneghina del febbraio 48. 

Stando a quanto finora appreso, le fiamme sono divampate verso l'1.20 da un letto della stanza 605. Cosa le abbia innescate non è ancora chiaro: l'unica certezza - dati i danni - è che l'incendio è partito da uno dei letti. I pompieri in 4 minuti hanno domato il rogo, ma poi ci sono volute 3 ore per portare fuori gli anziani. 

In tutto si contano 81 feriti: 11 al San Gerardo in codice verde, 3 al Policlinico - due in codice rosso e uno in giallo - 3 al San Carlo, 4 al Bassini, 9 al Policlinco di San Donato, 4 al San Paolo, 11 al Fatebenefratelli, 2 in Città Studi, altri 2 al Sacco, 4 all'Humanitas di Rozzano, 2 alla Multimedica, altri 5 a Sesto e altri 5 a Melegnano. Tutti hanno riportato un'intossicazione di fumo: due di loro sono intubati e in condizioni molto critiche. Tra i feriti, oltre agli ospiti, 6 dipendenti. 1 infermiere, 3 operatori (uno per piano), più due dedicati al nucleo Alzheimer.

La Rsa dei Coniugi è di proprietà comunale, ma gestita dalla cooperativa Proges.  

Sei morti, 81 feriti, un’indagine per omicidio colposo plurimo e un sistema sotto accusa: quello della privatizzazione delle residenze per anziani. C’è tutto questo nella strage della Rsa «Casa per Coniugi» nel quartiere Corvetto di Milano, periferia sud della città.

Restano sei cadaveri, due carbonizzati, messi in fila nel corridoio e coperti dai lenzuoli verdi. Resta

pc 8 luglio - La Russa la faccia più schifosa di questo stato, di questo governo, di questa società - E' giusto ribellarsi con tutti i mezzi necessari

Il "famiglia/patria/dio" di questa gabbia di mostri

L'inchiesta

La Russa difende il figlio accusato di violenza sessuale: "Dubbi sulla ragazza, aveva preso cocaina". Poi dice di essere stato "frainteso": "Non incolpo la giovane"

C’è un padre, che è anche avvocato, che sarebbe anche il Presidente del Senato e fondatore del partito che governa l’Italia. Questa persona ieri ha stabilito che il proprio figlio è innocente dell’accusa di violenza sessuale su una giovane ragazza. Lo ha deciso al posto dei magistrati e prima ancora che la polizia giudiziaria abbia iniziato le indagini.

 Ignazio e i tre “indiani”, la Milano del clan La Russa tra guai e vita spericolata

Ignazio e i tre “indiani”, la Milano del clan La Russa tra guai e vita spericolata 
 

"Dopo averlo a lungo interrogato ho la certezza che mio figlio Leonardo non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante. Conto sulla Procura della Repubblica verso cui, nella mia lunga attività professionale ho sempre riposto fiducia, affinché faccia chiarezza

venerdì 7 luglio 2023

pc 7 luglio - Contro il salario minimo una campagna indecente


3 milioni dicono loro - oltre 5 milioni diciamo noi - sono in Italia coloro che prendono quattro soldi per lavori pesanti, spesso umilianti, lavori più poveri. A questo lavoro povero corrispondono salari ancora più poveri della povertà del lavoro pur sempre essenziale: le pulizie negli asili, gli appalti comunali, al massimo arrivano a 7,73 euro lordi (per quelli che riescono a contrattualizzarlo). 

Il salario minimo è il minimo che, non il governo comunista o il governo proletario dovrebbe fare, ma un governo che tenga fede a un centesimo delle promesse che dice di voler fare, che renda meno disumano ciò che disumano non è ma strutturale nel sistema capitalista. 

La cosiddetta “sinistra”, i signori Conte, Schlein eccetera, quando erano al governo non si sono neanche lontanamente degnati di fare il salario minimo, ora sono diventati i paladini del salario minimo. Oddio! Finalmente si occupano del sociale, dei poveri che non li votano più… E che cosa propongono? 9 euro

pc 7 luglio - Oggi a Palermo azioni contro la guerra imperialista

Squadra di volantinaggio ai Cantieri Navali  turno mattutino 

Sit - in al centro storico, Quattro canti, dalle ore 18,00 

Mobilitiamoci contro tutte le guerre imperialiste!

È di questi giorni la notizia che la nave della marina militare italiana Morosini, nel silenzio più totale dei principali mass media, ha raggiunto il Mar Cinese Meridionale, con un triplice scopo:

-    partecipare alla esercitazione militare Komodo 23, che vede potenze asiatiche sotto egida statunitense simulare delle evacuazioni di civili in caso di guerra tra esse e la Cina (!)

-       promuovere il capitalismo bellico italiano in Expo internazionali come la Singapore International Maritime Defence Exhibition (IMDEX) e al Langkawi International Maritime ad Aerospace Exhibition (LIMA)

-    fare da apripista alla futura missione della portaerei Cavour, dal Giappone alla Corea del Sud, ed effettuando attività di Naval Diplomacy in quindici porti di quattordici Paesi del sud-est asiatico. Questa missione è indice del sempre maggiore impegno dell'esercito italiano nell'area indo-pacifica, in chiave imperialista.

 “Abbiamo scelto di annunciare l’adesione dell’Italia all’Indo-Pacific Oceans Initiative proprio perché

pc 7 luglio - La lotta degli operai ex GKN Firenze - info


Potrebbe essere un'immagine raffigurante 15 persone, folla e testo

1. I pagamenti sono partiti. Parziali e con grande confusione. L'ultima volta che ci dissero che erano partiti fu al blitz all'Inps del 19 giugno. Ora siamo saliti su una torre e sono partiti forse davvero. Risulta dimostrato: siamo ormai al rispetto di diritti già conquistati, a suon di azioni di forza e lotta.

2. Dove sono le anime pie che hanno messo sotto accusa l'azione dei lavoratori quando risulta ormai palese che la nostra azione è provocata dalla privazione di lavoro e diritti che subiamo e non il contrario.

3. Fin dove volete spingerci? Noi a un certo punto scendiamo anche da quella torre. E poi? Cosa ci

pc 7 luglio - Continua la guerriglia degli scioperi del sabato alla Stellantis Pomigliano

STELLANTIS POMIGLIANO: SABATO 8 LUGLIO 8 ORE DI SCIOPERO PER OGNI TURNO DI LAVORO

Per gli innumerevoli problemi impiantistici e di approvvigionamento della componentistica da assemblare e, in ultimo, per gli scioperi dei lavoratori di questi mesi, l'azienda ha accumulato un deficit di circa 60.000 vetture (meno 50.000 Panda; meno 10.000 Tonale) rispetto ai piani produttivi e di vendite programmati. Non è pensabile colmare questo grave "deficit produttivo" con l'intensificazione di ritmi e carichi di lavoro già insostenibili e che minano rovinosamente la salute dei lavoratori costretti inoltre ad operare in condizioni ambientali ed igieniche semplicemente vergognose. Ed è incompatibile il permanere della cassa integrazione strutturale e da anni (e che tra altro falcidia i salari delle fabbriche Stellantis italiane già tra i più bassi in Europa) ed il ricorso al lavoro straordinario e i recuperi al sabato. Di questo passo Stellantis non riuscirà mai a recuperare le 60.000 vetture perse. l'azienda si rassegni: con le buone o le cattive riporteremo la democrazia in fabbrica per la forte tutela dei lavoratori.

Slai cobas FCA / Stellantis Pomigliano 06 luglio 2023

pc 7 luglio - CON JENIN CHE RESISTE! Milano SABATO 8 LUGLIO ORE 18,00 SAN BABILA - Adesione e sostegno

CON JENIN CHE RESISTE! SABATO 8 LUGLIO ORE 18,00 SAN BABILA

L'assalto con carri armati e bombe sulla città di Jenin in Palestina è purtroppo l'ennesima aggressione terroristica da parte dell'esercito israeliano come braccio armato del governo del terrorista Netanyahu.

Parteciperemo e chiediamo di partecipare tutte e tutti

Sabato 8 luglio ore 18,00 in San Babila a Milano, al presidio in solidarietà della popolazione di Jenin, schierandoci a fianco del popolo palestinese che viene martirizzato dal sionismo e dal suprematismo israeliano con la complicità degli Usa e dell'Europa.

No all'aggressione e al genocidio del popolo palestinese.

No al suprematismo sionista.

Fermiamo l'esproprio di case terra ed acqua da parte dell'occupante israeliano.

Per il diritto all'autodeterminazione del Popolo palestinese!

Per il diritto alla resistenza.

Il vero terrorista è il governo sionista israeliano! 

giovedì 6 luglio 2023

pc 6 luglio - Il "decreto lavoro" del governo Meloni, una nuova legge contro la classe lavoratrice

Bisogna scioperare contro il decreto lavoro del governo Meloni 

Per aumentare il salario e la sicurezza, contro la precarietà 

Non per il rilancio dell’economia dei padroni e la falsa opposizione del PD-Schlein

Invece lo sciopero di 4 ore di Fiom-Fim-Uilm più che un "avvertimento" al governo è non opposizione alle sue scelte, visto che pochi giorni fa il Parlamento ha convertito in legge il “decreto lavoro”, che è “… un chiaro attacco alla classe lavoratrice. Attacco che però va ulteriormente contestualizzato nella realtà italiana, che di fatto è una realtà drammatica”, come viene definito giustamente nell’articolo che riportiamo e che spiega come dietro ogni misura emerga chiaro il disprezzo per i lavoratori per un lavoro sempre più da schiavi.

A partire dall’operazione che toglie il reddito di cittadinanza e per l’assegno di inclusione così i padroni potranno assumerli con un esonero contributivo del 100% per il primo anno, al taglio del cuneo fiscale che è il contrario della battaglia per aumenti salariali, contratti a termine e lavoro precario senza vincoli,  si rende normale l’alternanza scuola lavoro e le conseguenze mortali per i giovani studenti istituendo un Fondo per indennizzare i decessi nei percorsi “on the job”

Da questa situazione emerge chiaro che se non si comincia a lottare nelle fabbriche e dal basso, come lavoratori continueremo a pagare, come ci ricorda a babbo.morto il segretario della Fiom De Palma: “I lavoratori metalmeccanici già stanno pagando gli effetti derivanti dalla pandemia, dalla crisi economica, dall'instabilità geopolitica e da un'inflazione a livelli record”….”...ora è necessario un intervento del governo di detassazione”. 

Ma quale (decreto) lavoro? Sfruttamento e precarietà, la

ricetta del governo Meloni

di Coniare Rivolta *

Pochi giorni fa, con 154 voti a favore, 82 contrari e 12 astenuti, il Parlamento ha approvato la conversione in legge del decreto-legge 48/2023, conosciuto ai più come “decreto Lavoro”.

Un decreto che aveva davvero poco in favore dei lavoratori, che era stato vergognosamente presentato il Primo Maggio e che avevamo già commentato a caldo il giorno dopo.

Ma vediamo le modifiche intervenute in Aula.

pc 6 luglio - Ci fa specie... ma dobbiamo occuparci anche dello schifo della Santanchè - Da ORE 12 Controinformazione rossoperaia del 5/7

Con i tanti fatti che avvengono nel nostro paese e che ci provengono da altre parti del mondo, colpendoci al cuore oltre che alla mente, ci dovremmo occupare della Santanchè, una ricca cafona imprenditrice che fa sfoggio di sé, fascista e razzista, ma anche truffaldina di bassa macellazione che, in quanto imprenditrice, non paga neanche la cassa integrazione, e quando invece non è imprenditrice fa di peggio.

Si discute della Santanchè. Sembra uno scherzo ma in realtà è il concentrato della realtà: la Santanchè sta lì come parte della cordata di La Russa. La Russa il capo dello Stato in questo paese, visto il viaggio di Mattarella all'estero. Eppure quando erano all'opposizione la “vergine del candido manto” della Meloni gridava ai ministri di dimettersi, mentre ora l'accozzaglia dei ministri che compone il suo governo non si deve dimettere mai, non si deve dimettere un lurido porco come Sgarbi come non si deve dimettere la Santanchè.

La Santanchè è un anello di questo sistema di governo, non è vero che è una ministra marginale, è una delle quintessenze di questo governo, fascista, razzista, padrona,

pc 6 luglio: Francia/Marsiglia un altro ragazzo ucciso dalla polizia: "brucia ragazzo brucia"...


Un altro ragazzo è stato ucciso in Francia, a Marsiglia - la stampa ignora il fatto ma in Francia lo sanno tutti e lo sanno anche i giovani; ucciso da pallottole di gomma che l'hanno colpito al torace mentre era su uno scooter. La rivolta viene piegata con massicce mobilitazioni di polizia, esercito e con tutte le forze possibili e i tribunali sfornano condanne una dietro l'altra perché solo così sanno piegare la rivolte, solo così gli assassini vengono assolti e chi si ribella ai poliziotti assassini viene condannato e giudicato un criminale.

“Brucia ragazzo, brucia” perché non c'è altra strada per rispondere alla violenza di Stato, al sistema che ti opprime e che ha già deciso per te, di considerarti o povero o delinquente e colpirti come povero chiamandoti delinquente.

“Brucia ragazzo, brucia”: è questa la vera civiltà!

pc 6 luglio - Dai braccianti di Saluzzo-Cuneo in lotta - info da far circolare - massimo sostegno

Buongiorno, vi inviamo il seguente comunicato sulla situazione emergenziale dei lavoratori agricoli nel Saluzzese, con preghiera di diffusione. Grazie. 

Come ogni anno, l’arrivo dei braccianti reclutati per la raccolta della frutta nel distretto del Monviso, in provincia di Cuneo, viene ignorato da chi dovrebbe impegnarsi a garantire loro un alloggio - datori di lavoro e associazioni di categoria in primis, e a seguire Prefettura, Regione, Comuni, sindacati e associazioni. Nonostante la stipula del solito protocollo di intesa tra tutti questi soggetti, avvenuta proprio in Prefettura a Cuneo qualche settimana fa per “attività di accompagnamento, accoglienza e informazione”, decine di lavoratori, la maggior parte già muniti di contratto, sono costretti a dormire all’aperto, sotto i portici adiacenti al solito Parco Gullino di Saluzzo, mentre le strutture di accoglienza rimangono chiuse fino a data da destinarsi - ad alcuni lavoratori è stato comunicato che rimarranno chiuse addirittura fino al 15 agosto. E’ una storia che si ripete, in forme diverse, da decenni, ma quest’anno sembra non interessare nemmeno i media, di solito a caccia di qualche storia di “degrado”. Interpellata, la Prefettura conferma di essere a conoscenza della situazione - d’altra parte, i lavoratori accampati raccontano di continue “visite” da parte di forze dell’ordine, sindacato e rappresentanti della cooperativa Armonia, che ha in gestione le accoglienze secondo quanto conferma la stessa Prefettura. Tutti sanno, ma

pc 6 luglio - Tunisia...

Cosa sta succedendo a Sfax - nei prossimi due giorni report dalla Tunisia - IMPORTANTE

Massima circolazione internazionale e internazionalista

pc 6 luglio - Alessandria - riscrivere il futuro come amministratore della Leonardo - contestare il ministro è atto dovuto

Cingolani, Ad di Leonardo, presenta il suo ultimo libro ad Alessandria

'Riscrivere il futuro': l'ex ministro sarà in città venerdì 14 luglio alle 17,15 al centro congressi di Cultura e Sviluppo ospite di Comunicare l'Informazione

ALESSANDRIA - Roberto Cingolani, ministro del Governo Draghi e ora amministratore delegato di Leonardo, venerdì 14 luglio sarà ad Alessandria per presentare il suo ultimo libro: Riscrivere il futuro.

roberto-cingolani

pc 6 luglio: Solidali con gli operai della ex Gkn e con tutti i lavoratori che stanno lottando; occorre lottare per il potere proletario


Siamo solidali con i lavoratori della GKN che vanno sulla torre o con i lavoratori sardi che stanno lottando in altre forme, come con tutti i lavoratori che non vedono mai più riaprire le loro fabbriche e, dove sono aperte, si devono preoccupare perché tra recessione, inflazione, crisi mondiale, guerra e così via è facile immaginare che il futuro non sarà roseo ma nero, e il futuro nero è sempre accompagnato dai governi neri: governi neri e futuro nero sono uno la faccia dell'altro. 

È chiaro che noi siamo per il futuro rosso, rossoperaio come la nostra Controinformazione. 

Certo, quando diciamo rossoperaio siamo lontanissimi dalla concezione della sinistra, la sinistra non è né rossa né operaia, la sinistra parlamentare, extraparlamentare aspirante parlamentare, eccetera

martedì 4 luglio 2023

pc 4 luglio - La rivolta in Francia va difesa e sostenuta - La posizione di proletari comunisti anche su ORE 12 controinformazione operaia


In Francia
lo stato delle cose vede sempre più un governo che pone in stato di assedio un intero paese e in particolare le zone della rivolta della gioventù proletaria dei quartieri popolari.

Alla rivolta giusta e necessaria dopo l'assassinio del giovane Nahel il governo ha saputo rispondere solo con la violenza, mettendo in campo tutte le sue forze repressive e attivando i Tribunali che stanno condannando uno dietro l'altro giovani, protagonisti - sempre secondo lo Stato - della rivolta in corso. Anche le ultime ore hanno testimoniato che per lo Stato capitalistico e imperialista francese, per Macron, il suo governo, il Parlamento da lui controllato - con alcune voci di opposizione – la risposta alla rivolta è solo e semplicemente repressione.

I giornali, le televisioni, anche in Francia, quando parlano di questi giovani protagonisti della rivolta nei quartieri proletari e popolari e nelle altre città di tutta la Francia, prendono a volte in considerazione le condizioni sociali, di povertà, di disoccupazione, di discriminazione, di mancanza di servizi sociali, che negano ai giovani proletari in Francia un presente e un futuro dignitoso, ma a tutto questo fanno corrispondere solo ed esclusivamente una risposta di dittatura poliziesca e giudiziaria.

Eppure la rivolta non si ferma, non si è fermata: e questo è il primo punto.

Essa va difesa e sostenuta in Francia e nelle altre parti del mondo.

Il messaggio che viene da questa rivolta riceve attenzione, mobilitazione, in altri paesi dove le condizioni della gioventù proletaria sono le stesse. Da qui il contagio, le iniziative che si sviluppano in Belgio e anche in Svizzera. E i governi imperialisti europei temono il contagio.

Macron si fa forte di questo per ottenere il massimo consenso all'interno da parte delle classi dominanti

pc 4 luglio - Il governo Macron suscita la melma dei fascisti e sostenitori del poliziotto assassino

Rivolte in Francia, saluto romano e mazze da baseball: ronde di militanti di estrema destra in varie città

Da Angers a Lione, gruppi di aggressori razzisti segnalati in tutto il Paese. Promettono di ripristinare l’ordine contro i manifestanti stranieri e proteggere i commercianti

Francia, la colletta per il poliziotto supera il milione di euro

Ma il clima di tensione non accenna a spegnersi. A partire dalla “colletta della discordia”. Oltre a quella per il poliziotto che ha sparato a Nahel aperta dal commentatore dell’estrema destra Jean Messiha, sul web spunta un’altra raccolta fondi per la famiglia dell’agente. L’hanno aperta i colleghi motociclisti dell’Haute-de-Seine e ha raggiunto già 60mila euro. Così la somma di entrambe attualmente supera il milione di euro per l’agente in detenzione preventiva nel carcere della Santé mentre quella per la famiglia di Nahel è ferma sotto i 300mila euro... Intanto la piattaforma GoFundMe, dove è stata organizzata la prima colletta che ha superato il milione di euro, ha risposto alle critiche spiegando che la raccolta è conforme alle regole dell’azienda.

pc 4 luglio: Raid aereo e terrestre israeliano a Jenin. Uccisi sette palestinesi. INFO


Da Forum Palestina

E’ salito a sette il bilancio dei palestinesi uccisi nell’incursione di questa mattina all’alba delle Forze armate israeliane nella città di Jenin, in Cisgiordania. L’agenzia di stampa palestinese “Wafa”, ha riferito che il numero di feriti era di circa 25, sette dei quali in modo grave.

Nel raid è intervenuta anche l’aviazione militare israeliana che ha colpito diversi siti all’interno del campo profughi, causando la morte di diversi palestinesi. Sono stati resi noti i nomi di cinque dei palestinesi uccisi: Samih Firas Abu Al-Wafa (colpito al petto); Hussam Muhammad Abu Dhiba (colpito al petto); Aws al-Hanun (colpito al petto); Noureddine Hossam Marshoud (colpito alla testa); Muhammad Imad Hassanein (colpito alla testa).

Gli aerei da guerra israeliani hanno effettuato almeno 10 attacchi aerei contro Jenin, mentre più di 100 veicoli corazzati israeliani sono stati visti muoversi verso la città.

Dopo i bombardamenti aerei le forze di terra israeliane hanno fatto irruzione nella città con blindati militari, circondando il campo profughi. Tiratori scelti sono stati disposti sui tetti di diversi edifici e numerose case sono state perquisite, mentre in gran parte del campo si è interrotta l’erogazione di corrente elettrica. Testimoni oculari hanno riferito a “Wafa” che, durante l’operazione delle Idf, è stato

pc 4 luglio: Protesta degli operai della ex Gkn, da 4 giorni sulla torre. Massima solidarieta'


Ieri quarto giorno di protesta degli operai ex Gkn saliti sulla torre di San Niccolò a Firenze, per protestare e pretendere il pagamento della cassintegrazione.

Nel loro comunicato scrivono: “Siamo stati contattati dalle istituzioni. Ci hanno detto che ‘la cassa è stata sbloccata’ e ‘mercoledì arrivano i pagamenti’. Questo di per sé ancora non vuole dire nulla. E dimostra che prefettura e ministero del Lavoro sulla nostra vicenda non capiscono niente o fanno finta di non capire. Abbiamo chiesto un incontro stamattina in prefettura per delineare il complesso della

pc 4 luglio - Moderno fascismo e nuova resistenza

Berthold Brecht

"il fascismo non è il contrario della democrazia, ma la sua evoluzione in tempo di crisi"

La nuova Resistenza in tempo di moderno fascismo

Lotta di classe/guerra di classe/guerra rivoluzionaria/guerra di popolo di lunga durata