2 giugno festa della
Repubblica?
Festa di chi e di quale
Repubblica?
Giovani, rappresentanze dei lavoratori, rappresentanti
dell'associazionismo democratico, antimilitarista, ambientalista
manifestano oggi per dire chiaro a presidente della Repubblica,
governo, rappresentanze militari e istituzionali
NON IN NOSTRO NOME
Noi siamo contro la Repubblica fondata sulla guerra imperialista, il
militarismo, il nazionalismo, la repressione e il razzismo – in
violazione art. 11 Costituzione: “l'Italia ripudia la guerra”
Noi siamo contro la Repubblica fondata sullo sfruttamento,
disoccupazione, precarietà, carovita, disastri e devastazione
ambientale, attacco ai diritti e alle libertà dei lavoratori, dei
giovani, delle donne, salute, studio, in violazione degli articoli
della Costituzione che riguardano il lavoro, l'uguaglianza sociale, i
diritti, libertà democratiche
Non hanno nulla da festeggiare le popolazioni alluvionate che
ricevono visite e non aiuti reali, fondi minimi mentre miliardi
vengono destinati a spese militari e partecipazione alla guerra
Non hanno nulla da festeggiare i lavoratori e le loro famiglie per i
morti sul lavoro, da lavoro e da inquinamento, mentre i loro padroni
privati e di Stato, grandi e piccoli fanno profitti e si
arricchiscono sulla loro pelle
Non hanno nulla da festeggiare disoccupati, precari, poveri che oltre
non avere lavoro stabile e sicuro, si vedono togliere i quattro soldi
di reddito di cittadinanza, negare un salario minimo garantito e
trattati in maniera sprezzante e insultante da padroni, ricchi e
parassiti, politicanti corrotti e corruttori
Non hanno nulla da festeggiare lavoratori e masse popolari che sempre
di più non ce la fanno a vivere colpiti dal carovita e dal
caro-sanità che mette a rischio salute e vita
Non hanno nulla da festeggiare le donne, trattate dal governo come
macchine per la riproduzione di figli per il capitale e per la guerra
Non hanno nulla da festeggiare gli studenti e i giovani a cui non è
garantito un diritto allo studio gratuito e per tutti, e, se
universitari, un alloggio e un reddito e a tutti un futuro di lavoro
dopo studi e sacrifici delle famiglie; anzi vengono sottoposti
all’alternanza scuola/lavoro che uccide e alla prospettiva di dover
andare a servire ‘la patria’ con il ripristino del servizio di
leva e il loro arruolamento forzato in missioni di guerra
Non hanno nulla da festeggiare i migranti che muoiono in mare, vengo
rinchiusi in lager e trattati come bestie e/o messi a lavorare come
schiavi nei campi e in posti di lavoro senza diritti
Noi lavoriamo e ci organizziamo per un altra Repubblica, un’altro
Stato, un altro governo, un’altra società, un altro potere nelle
mani dei lavoratori e delle masse popolari