sabato 26 novembre 2022

pc 26 novembre - Lo Stato borghese e la stampa borghese non accetta la denuncia e lotta delle donne proletarie e rivoluzionarie contro il governo fascista Meloni

VIDEO | Al corteo di ‘Non una di meno’ attacchi a Giorgia Meloni: “Fascista, sei la prima della lista”. Interviene la Digos.

meloni fascista_non una di meno

Dalla stampa in internet

ROMA – C’è un grande striscione rosso a chiudere il corteo di Roma contro la violenza sulle donne. “Meloni vattene!“, si legge. I ragazzi e le ragazze che sfilano per la manifestazione ‘Non una di meno’ dietro a questo striscione intonano slogan contro la premier: “Meloni fascista, sei la prima della lista“.

video su  https://www.dire.it/26-11-2022/839672-meloni-fascista-non-una-di-meno/

ATTIVISTE FERMATE DALLA DIGOS

Fermate e identificate dalla Digos per uno striscione con su scritto “Fascista Meloni noi donne ti farem la guerra“. Lo racconta all’agenzia DiRE Donatella, 57enne di Palermo arrivata a Roma con altre amiche per la manifestazione ‘Non una di meno’ contro la violenza sulle donne.

Sullo striscione che portano nella coda del corteo partito da piazza della Repubblica c’è anche una foto della presidente del Consiglio immortalata mentre grida e la scritta: “Ti mangiamo il cuore“. La frase “è una citazione“, assicurano: un film appena uscito con protagonista Elodie, “Ti mangio il cuore”. Donatella racconta: “Manifestiamo contro il governo Meloni che ci fa violenza perché ci vuole attaccare in ogni aspetto. Siamo state circondate dalla Digos per il nostro striscione, ce lo volevano togliere e strappare, minacciando di portarci in questura. Alcune di noi sono state anche identificate. Lo striscione, però, l’abbiamo difeso”.

Poi, continua: “Rivendichiamo quello che abbiamo scritto. Questo governo Meloni rappresenta un governo che ci attacca, non dà nulla per il lavoro, vuole togliere il reddito di cittadinanza e fa passare un messaggio che siamo donne utili solo a fare figli per le fabbriche e per la guerra. Noi non ci stiamo e lo rivendichiamo, perché c’è anche libertà di pensiero. Fino a oggi”.

pc 26 novembre - A Roma polizia a difesa della fascista Meloni contro lo striscione del Movimento femminista proletario rivoluzionario

Messaggio e foto

Al concentramento di piazza Della Repubblica la polizia vuole impedire che venga 
portato un nostro striscione contro la Meloni, tenta di strapparlo e pretende di 
identificarci.

Facciamo  resistenza! Denunciamo nella piazza col megafono questa repressione. 
Tante ragazze gridano insieme a noi: "Meloni fascista!".

Poi nel corteo  lo  striscione riappare... Nuovo intervento della polizia, ma viene 
respinto con forza, anche qui grande appoggio soprattutto di compagne giovani.

Alla fine fuori dalla manifestazione tutte le compagne del Mfpr, lavoratrici Slai cobas di diverse città vengono seguite e fermate dalla Digos.

Evidentemente lo striscione colpiva nel segno!

Certo nessuna intimidazione e persecuzione ci può fermare. Denunciamo a tutti i livelli e faremo la massima opposizione.

Nessuno può fermare la furia delle donne!
Questo lo striscione che non si può portare

 


 




Anche quest'anno alla grande manifestazione delle donne a Roma del 26 novembre - in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne ci sono le rappresentanti delle donne lavoratrici aderenti al Movimento Femminista proletario rivoluzionario.

,,,a Roma contro la violenza sessuale e i femminicidi che dilagano, ma anche contro la violenza sociale e sistemica rappresentata dallo sfruttamento, dalla precarietà, dalla disoccupazione, dal carovita, caroscuola, carosanità che ricadono sempre più sulle donne.

A fianco delle sorelle immigrate che arrivano sui barconi e in tante perdono la vita e poi vengo sfruttate e spesso inserite nella tratta delle schiave e della prostituzione, dove pagano anche qui con la vita, come le nostre sorelle cinesi uccise a Roma e quelle che lavorano lo fanno in condizione di disparità e precarietà.

,,,A Roma per dire che le donne non sono tutte uguali e sono distinte dal genere e dalla classe - sono donne la presidente del consiglio Meloni, la Morselli amministratrice delegata dell'ArcelorMittal, ma certo fanno parte di una classe sociale e politica che opera contro le donne, vedi l'annunciato attacco all'aborto e la visione delle donne, conservatrice e reazionaria, all'insegna della triade di stampo fascista 'Dio patria e famiglia'.

...A Roma per affermare che la nostra lotta è internazionale e siamo a fianco delle coraggiose donne iraniane che hanno innescato a partire dalla loro odiosa oppressione una vera rivoluzione popolare, così come siamo a fianco delle donne che pagano un alto costo di vita e condizione alle guerre imperialiste e reazionarie che insanguinano il mondo dall'Ucraina a Kobane alla Palestina

A Roma per i nostri diritti, a Roma per la nostra emancipazione, per la nostra liberazione, perchè tutta la vita deve cambiare!




Le parole d'ordini gridate nel corteo 

contro la vostra violenza e oppressione scateniamo la nostra ribellione
la sacra famiglia ci uccide per la vita con questa società facciamola finita
Il diritto d’aborto non si tocca lo difenderemo con la lotta
Non siamo macchine per la riproduzione ma donne in lotta per la rivoluzione
Figli per la Patria, Dio e Capitale questo governo finisce male
moderno medioevo doppia oppressione donne in lotta per la rivoluzione
la furia delle donne vogliamo scatenare questo sistema vogliamo rovesciare

donne licenziate, donne violentate siamo sempre più incazzate
guerra, miseria carovita con questo governo facciamola finita
dentro le case non ci torneremo sempre più furiose in piazza scenderemo
ci ammazzano, ci opprimono, ci negano il lavoro, maschi, padroni, vi faremo fuori
oppressione, stupri e lutti pagherete caro pagherete tutti
Governo fascisti polizia tutti insieme vi spazzeremo via
Per ogni donna, uccisa, stuprata e offesa siamo tutte parte lesa
maschio criminale, maschio perbenista chi uccide le donne è sempre fascista
maschilisti, fascisti, poliziotti giù le vostre mani dai nostri corpi
contro discriminazioni e oppressione sciopero sciopero delle donne
violenza sul lavoro, violenza familiare questo sistema vogliamo rovesciare
per ogni donna uccisa non basta il lutto pagherete caro pagherete tutto!
La lotta delle donne non si reprime andremo avanti fino alla fine
giudici che assolvono i maschi violenti sono tutti conniventi
fascismo, razzismo, sessismo questa la storia del capitalismo
ma quale difesa della vita la vostra cultura è morte garantita
Dall’India all’Iran le donne sono in campo, Stati fascisti non avete scampo
la lotta delle donne non si può fermare tutta la vita deve cambiare

pc 26 novembre - Sanremo: spaccio peculato e corruzione coinvolti anche poliziotti

Spaccio, peculato e corruzione, nove richieste di rinvii a giudizio: coinvolti anche poliziotti di Sanremo

Secondo gli investigatori, un assistente avrebbe aiutato un pusher in cambio di cocaina

Imperia. Spaccio, peculato, corruzione e altri reati. E’ quanto gli investigatori contestano a nove persone, per le quali il pubblico ministero di Imperia Luca Scorza Azzarà ha chiesto il rinvio a giudizio. Un’inchiesta, quella della procura, che vede tra i coinvolti anche agenti del commissariato di

pc 26 novembre - Fincantieri Genova: l'amministratore delegato inneggia alla guerra e all'economia di guerra

Già il giornalista comunista John Reed  ci spiegava: Cosa c'è dietro la guerra? Profitti!

Fincantieri, Folgiero: "Iniziato nuovo ciclo per settore Difesa"

Intanto il pattugliatore polivalente d'altura ''Marcantonio Colonna'' costruito da Fincantieri a Riva Trigoso (Genova) è pronto al varo che si svolgerà sabato mattina

GENOVA - "Siamo davanti a un ciclo industriale nuovo e lungo per Fincantieri nel settore della Difesa. La guerra in Ucraina creerà una domanda di navi militari nel Mediterraneo e in tutto il mondo: ci sono delle regioni come il sud est asiatico che cresceranno e tante Marine che vogliono rafforzarsi

pc 26 novembre - Palestina - una denuncia e un contributo - Voie Alternative ou drone téléguidé ? A propos des échos d'Azmi Bishara (Partie 1)

in via di traduzione
Savez-vous ce qu'est le « zannana », ce bruit de vibrations produit par les drones ? C’est le nom que donnent les habitants de Gaza, au vu de leur expérience, aux bruits des drones sionistes ou à ce qu'on appelle les avions sans pilote et téléguidé de loin que l'ennemi sioniste envoie pour surveiller la population palestinienne, assassiner les résistants ou même bombarder lors de leurs attaques.

Pourquoi un tel nom ? Il provient du son fort et désagréable de certains moteurs de ces drones et il fait référence dans le parler populaire palestinien aux bourdonnements assourdissants produits par ces engins. L’avion sans pilote, ou drone, est commandé et contrôlé à distance et ce qu'il fait ou fera est décidé depuis une salle d'opérations par des
officiers et des soldats qui agissent généralement depuis une base militaire sioniste éloignée de la cible. Certains drones américains, par exemple, sont conduits et dirigés

venerdì 25 novembre 2022

pc 25 novembre - Qatar cosa è e da dove viene in un post dei compagni francesi della Cause du peuple

Derrière les réactions de consternation hypocrites ou conciliantes des politiques français, c'est bien la corruption impérialiste qui s'est rendue responsable des conditions d'organisation.

 

pc 25 novembre - Intervista di Radio Blackout sullo SCIOPERO MASSICCIO ALL’EX ILVA DI TARANTO E INDOTTO

 Sindacati di base e confederali in sciopero e in piazza lunedì 21 Novembre dopo la decisione di Acciaierie d’Italia, joint venture del colosso franco-indiano e della statale Invitalia, di voler sospendere ogni ordine e rapporto con le aziende dell’indotto-appalti. Un indotto di 145 aziende (di cui 45 tarantine) dove sono impiegati circa 2000 lavoratori.

Sciopero che ha avuto una adesione altissima e che indirizza la sua rabbia contro ArcelorMittal e la sua a.d. Lucia Morselli.


Di come è andata lo sciopero e delle motivazioni che lo hanno caratterizzato ne parliamo con Ernesto della SLAI COBAS.

Ascolta l'intervista:

pc 25 novembre - IRAN. Gli operai scendono in sciopero a fianco alla rivolta

I lavoratori della Esfahan Steel Company, una delle più grandi fabbriche metalmeccaniche, in sciopero

LA SCESA IN CAMPO DEGLI OPERAI DA LA NECESSARIA IMPRONTA DI CLASSE ALLA RIVOLTA

Da Il Manifesto

«In seguito alla morte di Mahsa Amini, molte manifestazioni hanno avuto luogo in quartieri modesti di grandi città come Teheran, Shiraz e Isfahan e gli operai di varie industrie hanno dato avvio a scioperi. Vi sono state astensioni dal lavoro in parte dell’industria petrolchimica, nonché in diverse fabbriche in varie località. In Iran gli scioperi sono solitamente motivati da vertenze locali (stipendi bassi, spesso pagati in ritardo). 

In queste settimane, nei cortei degli scioperanti sono invece stati scanditi slogan antiregime e a sostegno

pc 25 novembre - "Le proletarie non devono stare alla coda del femminismo borghese... ma essere la prima linea per la rivoluzione" - Dall'intervento del Mfpr all'assemblea operaie della Beretta


richiedi il dossier a
mfpr.naz@gmail.com
Dallo scoppio della pandemia alla fase che oggi 
viviamo della guerra interimperialista la condizione di sfruttamento e di oppressione che la maggioranza delle donne proletarie già viveva nel nostro paese si è peggiorata ulteriormente.
E’ peggiorata la situazione della mancanza del lavoro, le prime ad essere licenziate sono le donne, ricordiamoci che solo durante la prima ondata della pandemia su 101mila nuovi disoccupati 99mila sono state donne che hanno perso il lavoro, nel 2022 in questo paese su dieci lavoratori le donne che lavorano sono solo quattro e la situazione è più pesante in particolare nelle regioni del sud, è peggiorata la condizione della precarietà lavorativa, è peggiorato un aspetto che tante operaie vivono sulla propria pelle in fabbrica così come diverse lavoratrici vivono in altri posti di lavoro in termini di differenze sul piano del salario, di discriminazioni nelle mansioni rispetto agli uomini, con atteggiamenti di capi e capetti sessisti e maschilisti.
Il 75% di chi seleziona il personale in aziende grandi, medie e piccole, ammette che sono gli uomini ad avere la precedenza, le donne sono scartate, uno dei motivi? il periodo di maternità che incide sui costi e sull’organizzazione aziendale.
I salari bassi sono sempre più erosi dal caro vita, caro prezzi e caro bollette amplificato dallo scaricamento dei costi dell’attuale sporca guerra al servizio degli interessi dei padroni del

pc 25 novembre - Lo Stato sionista di tipo nazista di Israele mette la sua intelligence al servizio dell'Ucraina, del regime fascio/nazista di Zelenskj

Entrambi sono armi dell'imperialismo USA/NATO/GB/UE nella guerra interimperialista contro l'imperialismo Russo

 Un drone Shahed 129 in esposizione a Teheran

Israele mette la sua intelligence al servizio dell'Ucraina

Un drone Shahed 129 in esposizione a Teheran (afp)

pc 25 novembre - Ben vengano le barricate nei quartieri disagiati contro l'attacco/abolizione graduale del reddito di cittadinanza

 Da Taranto a Palermo noi ci dobbiamo essere !|

L'abolizione del reddito di cittadinanza consegna precari, disoccupati e masse povere alla miseria e malavita - quella malavita grande e media che ha votato come sempre il centro destra e oggi la Meloni

Reddito, Scampia sfida il governo: "Pronti alle barricate"

Reddito, Scampia sfida il governo: "Pronti alle barricate"

La scelta dei tagli al sussidio è una doccia fredda nel quartiere record dei beneficiari..."Ora si riapriranno le fabbriche dei clan"

"Sto aspettando un amico per guadagnarmi la giornata. Svuoto cantine, smonto e rimonto mobili, lavoro 12 ore per 30 euro e sono felice perché ho potuto dire stamattina a mia moglie che poteva fare la spesa". Giovanni Bonaugurio, 43 anni, 4 figli, abita nelle Case dei Puffi, al Reddito di cittadinanza non ha avuto mai accesso ma lo ha atteso per due anni interi...

giovedì 24 novembre 2022

pc 24 novembre - Grande ribellione operaia alla Foxconn in Cina

Ribellione operaia contro i ritmi di lavoro forzati, contro i mancati pagamenti dei bonus e contro la mancanza di sicurezza per il contagio Covid nei reparti e nei dormitori, una ribellione di operai costretti a lavorare senza assistenza sanitaria e senza alimenti.


Gli operai della fabbrica di iPhone nella provincia centrale cinese dell'Henan si sono scontrati con la polizia nella Zhengzhou Foxconn, azienda taiwanese che impiega più di 200 mila operai di cui il 70 o l'80% di quelli sulla linea di produzione sono lavoratori interinali, con una giornata lavorativa che va dalle 9 alle 14 ore, dove vengono sfruttati anche studenti degli istituti tecnici in "stage", una fabbrica che produce per Apple la maggior parte degli ultimi modelli di iPhone al mondo. La rivolta a Zhengzhou è il risultato del voler soddisfare le richieste di produzione di Apple, ha affermato Li Qiang, portavoce di China Labor Watch. 

La stampa riporta che gli operai hanno iniziato le proteste in un dormitorio vicino alla fabbrica martedì sera, dopo aver appreso che i bonus previsti sarebbero stati ritardati e che i padroni non volevano isolare adeguatamente i nuovi lavoratori da quelli che erano risultati positivi.  I nuovi assunti erano stati assunti di recente dopo che migliaia di lavoratori sono fuggiti dallo stabilimento Foxconn il mese scorso a causa di un focolaio di Covid. Questo mese Foxconn ha offerto bonus per le nuove assunzioni mentre cerca di ripristinare le operazioni dopo che decine di migliaia di lavoratori sono stati messi in quarantena o confinati nei loro dormitori come parte dell'esercitazione cinese zero-Covid per reprimere l'epidemia . Ma quando Foxconn ha inasprito le restrizioni nel campus per mantenere in funzione le catene di montaggio, migliaia di altri lavoratori sono fuggiti perché temevano di contrarre la malattia e tra le voci secondo cui alle persone infette veniva permesso di lavorare in modo che l'azienda potesse raggiungere i suoi obiettivi.

Ora le proteste si sono estese ad almeno un altro quartiere dormitorio. I lavoratori hanno distrutto

pc 24 novembre - La lotta contro la guerra imperialista, l'imperialismo italiano e le basi Nato in Italia - un contributo

La lotta contro la guerra è altra cosa dalle manifestazioni del 'sabato'
 
Basi di guerra da Nord a Sud. L'Unità d'Italia rifatta dalla Nato

Antonio Mazzeo | antoniomazzeoblog.blogspot.com

20/11/2022

L'ultima missione di spionaggio sui cieli dell'Europa dell'Est è stata tracciata dai radar lo scorso 14 ottobre. Un Gulfstream E.550 CAEW del 14° Stormo dell'Aeronautica militare italiana dopo essere decollato dallo scalo romano di Pratica d Mare ha raggiunto prima i confini della Polonia con l'Ucraina e poi quelli con l'enclave russa di Kaliningrad. Un'operazione ormai di routine da quando le forze armate di Mosca hanno invaso l'Ucraina. Il velivolo in dotazione ai reparti di volo italiani aveva fatto il suo debutto nelle aree di conflitto l'8 marzo 2022 con una missione d'intelligence nello spazio

pc 24 novembre - Mondiali di calcio in Qatar, macchiati del sangue della classe operaia

Federazione Sindacale Mondiale | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

18/11/2022

La designazione di questo emirato arabo per ospitare l'evento era già macchiata dalla corruzione. Le enormi risorse del sottosuolo appartenenti al popolo qatariota, sono nelle mani delle grandi imprese capitalistiche. La sponsorizzazione di queste imprese è sostenuta dalla speculazione e dagli affari su cui lucrano le élite del Paese arabo.

Questa grande massa di capitali serve anche a ripulire l'immagine di questi regimi medievali e autoritari che non esitano a collaborare con il regime oppressivo di Israele e con le democrazie borghesi occidentali che lo appoggiano.

Inoltre, il Qatar è un regime che opprime i diritti fondamentali delle donne e delle persone appartenenti ai gruppi LGBTI. Non c'è dubbio che questo evento mondiale verrà usato per edulcorare l'immagine di un governo oppressivo e presentarsi al mondo come campioni di democrazia e integrazione.

Il capitalismo ha trasformato lo sport, una pratica umana dignitosa e lodevole, in un altro strumento ideologico per raggiungere i propri interessi, impregnandolo di un carattere competitivo secondo la filosofia che chi non vince è un perdente.

D'altra parte, sul terreno dell'intrattenimento, vengono alimentati anche i sentimenti più conservatori del

pc 24 novembre - Maroni un omuncolo di transizione tra Bossi e Salvini che la sua parte al servizio dei padroni l'ha fatta eccome - Una corrispondenza

E' MORTO ROBERTO MARONI: NON CI MANCHERA'

L’edizione telematica di mercoledì ventitre novembre del quotidiano il manifesto riporta un coccodrillo, firmato da Andrea Carugati, nel quale si omaggia l’ex Ministro degli Affari Interni, il leghista Roberto Maroni, scomparso – nella sua casa di Lozza, in provincia di Varese – il giorno precedente.
Scriviamo di deferenza nei confronti dell’ex governante perché viene definito “gentile”, ed addirittura si fa pubblicità al suo ultimo libro: un atteggiamento che non esitiamo a definire indegno per chi, a parole, difende i migranti dalle prepotenze delle orde barbariche salviniane.

Troviamo davvero ridicolo ricordare, come fa il pur bravo giornalista, che da giovane «bazzicava intorno a Dp e leggeva il manifesto. “Ma lo nascondevo nella Gazzetta per non farmi picchiare dai fascisti”»: dà soltanto l’idea di un ragazzo poco coraggioso che in seguito avrebbe tradito gli ideali comunisti.

Tanto più se si considera ciò che lo stesso operatore dell’informazione, per non esagerare nelle lodi del personaggio in questione, ha dovuto ricordare i suoi trascorsi di segretario della Lega Nord, ed i suoi provvedimenti come titolare del dicastero sopra ricordato.

«Maroni è stato ministro dell’Interno dal 1994 al ’96, e poi di nuovo dal 2008 al 2011. Fu lui a inaugurare i respingimenti in mare, nel 2009 arrivò una condanna della Corte di Strasburgo per aver riportato a Tripoli 200 migranti contro la loro volontà. Tra il 2001 e il 2006 la guida del ministero del Lavoro»; ci sembra non occorra aggiungere altro: i fatti parlano da soli.

Bosio (Al), 24 novembre 2022
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

mercoledì 23 novembre 2022

pc 23 novembre - 3 - Riceviamo e pubblichiamo tutto quello che viene da Turchia - Kurdistan - Kobane di parte comunista

Lo stato fascista turco sta attaccando il Rojava...

La nostra guerra sarà grande e significativa.

A partire dalla provocazione di Taksim, lo stato fascista turco sta attaccando tutto il Rojava, in primo luogo Kobane con un nuovo piano per occupare. Questi attacchi sono stati effettuati con aerei da guerra, droni e obici. Combattenti delle forze democratiche siriane (SDF-Syrian Democratic Forces) e civili sono caduti martiri, forze del regime sono state uccise.

Il nemico sta trasmettendo propaganda sulle sue televisioni che "i terroristi sono stati presi come bersaglio", ma la realtà per donne e bambini di tutte le religioni e di tutte le nazioni, come curdi, arabi, siriaci, assiri e armeni, è che questi attacchi sono attacchi contro tutto il popolo del Rojava. Da Minbic e Kobane ad Amude, Til Temir e Derik, tutte le nostre città vengono bombardate. Dall’occupazione di Afrin a quelle di Serekaniye e Gire Spi, continuano ad espandere le loro occupazioni, con l'obiettivo di creare una maschera per la crisi in corso.

La rivoluzione in Rojava è una rivoluzione delle donne ed è un faro di speranza contro l'oscurità dell'ISIS. Gli attacchi contro questa rivoluzione, iniziata pochi giorni prima del 25 novembre, rivelano il carattere patriarcale e di occupazione dello Stato turco. Tuttavia, a questi attacchi si risponde con la forza di volontà di Ann Mirkan, Avesta Xabnr e Hevrin Xelef.

Il governo turco sta cercando di superare la crisi economica e politica con questi attacchi. Per raggiungere questo obiettivo, stanno negoziando con la Russia, gli Stati Uniti e altri imperialisti. Lo stato turco ha organizzato i suoi attacchi con il sostegno degli stati imperialisti. Nel Kurdistan iracheno, da due anni i guerriglieri resistono già a simili attacchi di occupazione. Lo stato turco non è stato in grado di nascondere i suoi fallimenti con questi attacchi di occupazione, anche se ha tutto il potere tecnologico, e ha usato molte tonnellate di armi chimiche contro la resistenza dei guerriglieri, rimane ancora senza una soluzione per la sua crisi.

Noi, come Brigata Martire Nubar Ozanyan, forza difensiva del popolo armeno in Rojava, insieme alle altre forze che costituiscono le SDF, non lasceremo le nostre trincee. Gli attacchi dello Stato fascista turco non avranno successo!

Viva la solidarietà internazionale!

Brigata Nubar Ozanyan

22.11.2022

pc 23 novembre - Massiccia distribuzione tra i lavoratori dell'opuscolo riassuntivo dell' ASSEMBLEA PROLETARIA ANTICAPITALISTA

TENUTASI A ROMA IL 17 OTTOBRE SCORSO  PER IL FRONTE UNICO DI CLASSE CONTRO PADRONI GOVERNO E STATO DEL CAPITALE

SI PUO' RICHIEDERE COPIA ON LINE a
assemblea279@gmail.com

pc 23 novembre - Raffineria Priolo: mentre la produzione comincia a calare, lo sciopero di Cgil e Cisl e l’incontro al Ministero non hanno risolto la crisi che tocca 10.000 operai

 

Sulla crisi, e possibile chiusura, delle raffinerie del complesso industriale petrolchimico di Priolo il quotidiano dei padroni, Il Sole 24 Ore, scrive quasi quotidianamente e non certo perché, come dice il giornalista, “in ballo ci sono sì i 3000 posti di lavoro della Isab (mille diretti) ma soprattutto i 10.000 posti di lavoro dell'intero potenziale della provincia di Siracusa nel triangolo tra Augusta, Melilli e Priolo”, ma perché verrebbe meno il contributo alla produzione industriale complessiva del Paese “il 25% del prodotto raffinato ogni anno in Italia” grazie al “complesso industriale il cui cuore sono due raffinerie”!

Mentre la produzione è già in calo e si aspetta l’ultimo rifornimento di petrolio dalla Russia, “l'ultimo carico è in arrivo per il 28 novembre, poi scatterà l'embargo e le raffinerie siciliane potranno andare

pc 23 novembre - 25 aprile, Segre rilancia la proposta di legge di Stazzema contro la propaganda fascista - tutto giusto ma..

se ne fosse ricordata in occasione del suo discorso di insediamento del fascista La Russa a 'seconda carica dello Stato'

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25 aprile, Segre rilancia la proposta di legge di Stazzema contro la propaganda fascista: "Quello che è accaduto può tornare"

La senatrice a vita: "Come ci ammoniva Primo Levi non dobbiamo mai abbassare la guardia": ciò che accaduto può sempre tornare a minacciarci, anche se in forme nuove e subdole. Per questo nei mesi scorsi ho appoggiato la proposta di legge di iniziativa popolare promossa proprio" dal Comune di Stazzema (Lucca) "contro ogni forma di propaganda e per il divieto di linguaggi, simboli, manifestazioni del fascismo". E' il messaggio inviato dalla senatrice a vita Liliana Segre al Comune di Stazzema per la cerimonia del 25 aprile oggi a Sant'Anna, luogo dell'eccidio nazifascista del 12 agosto 1944.

Liliana Segre sostiene la legge antifascista di Stazzema. Lettera al sindaco: "Vigilerò sul Parlamento"

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23 Febbraio 2021

Il biennio "1944-1945 - afferma Liliana Segre - copre un arco di tempo dei più tragici della storia dell'umanità ma include anche la finale vittoria delle forze antifasciste e

pc 23 novembre - 2 - Riceviamo e pubblichiamo tutto quello che viene da Turchia - Kurdistan - Kobane di parte comunista, contro la aggressione fascista e occupazione del regime di Erdogan

Dichiarazione del Movimento Comunista Rivoluzionario nella Siria settentrionale e orientale:

Facciamo appello a tutti i popoli a scendere in piazza contro l'occupazione!

La resistenza contro l'occupazione e il fascismo vincerà!

Da ieri sera lo stato di occupazione fascista turco bombarda Kobanê, Zirgan, Dêrîk, Tell Tamer, Shehba in Rojava e nelle zone di difesa di Medya . Con questi attacchi simultanei, lo stato turco, che vuole spezzare la volontà e l'esistenza del popolo curdo schiacciando la rivoluzione del Rojava, sta prendendo di mira anche la volontà di arabi, assiri, armeni e di tutti i popoli della regione.

Lo stato di occupazione turco, che ha subito grandi sconfitte di fronte alla resistenza dei guerriglieri nelle montagne libere nonostante le armi chimiche e le ultime tecnologie, annuncia grandi vittorie in tutti i suoi media. Lo stato di occupazione fascista turco, che non ha potuto fare nulla contro questa sconfitta, sta ora cercando di ottenere successi con attacchi aerei simultanei. Per molto tempo, si è preparato ad attaccare il Rojava e ha giurato vendetta, motivo per cui ha organizzato l'esplosione di Taksim con i propri servizi segreti per legittimare i suoi attacchi. Non ha funzionato, nessuno era convinto, i piani dello stato non hanno funzionato. Ma ha giurato vendetta comunque.

Questi attacchi di occupazione da parte dello Stato turco, che ha pianificato di invadere la linea Kobanê-Minbic da lungo tempo, non sono ovviamente indipendenti dalla politica e dall'approvazione degli Stati Uniti e della Russia. Le stesse potenze imperialiste hanno partecipato a questi attacchi contro la popolazione aprendo lo spazio aereo. Questi attacchi mirano a distruggere le conquiste del popolo curdo e della popolazione della regione. Al fine di distruggere il lato anticoloniale, democratico e popolare della rivoluzione del Rojava, le potenze imperialiste, in particolare gli Stati Uniti e la Russia, stanno facendo oscillare lo stato di occupazione turco sulle teste dei popoli della regione come una spada di Damocle. Di fronte a undici anni di guerra civile in Siria, i responsabili degli attacchi di invasione contro la nostra rivoluzione e di trasformare la regione in un bagno di sangue sono le stesse forze di prima. Ciò che non hanno ottenuto attraverso bande brutali che hanno organizzato e coltivato, come il Fronte Al-Nusra e l'ISIS, ora stanno cercando di ottenere con l'aiuto dello stato turco.

pc 23 novembre - 1 - Riceviamo e pubblichiamo tutto quello che viene da Turchia - Kurdistan - Kobane di parte comunista, contro la aggressione fascista e occupazione del regime di Erdogan

Contro l'aggressione e l'occupazione fascista: LA RIVOLUZIONE È L'UNICA VIA!

Dichiarazione: 7/2022

Il 19 novembre 2022, lo Stato turco ha effettuato intensi attacchi aerei contro le aree di difesa di Medya, Rojava e Kurdistan iracheno, bombardando insediamenti civili. Decine di persone sono rimaste ferite e uccise negli attacchi. Lo Stato turco ha effettuato questi attacchi con il permesso delle potenze imperialiste che detengono il dominio aereo nella regione. È una tradizione dello Stato turco trarre vantaggio dalle contraddizioni interimperialiste per i propri interessi, e questa tradizione è continuata con i recenti attacchi.

Il governo AKP-MHP ha compiuto questi massacri con il consenso dell'imperialismo russo e statunitense. Il fascismo turco non si accontenta delle regioni che occupa nel nord della Siria, vuole occupare l'intero Rojava. A tal fine, sta compiendo intensi sforzi per ottenere dagli imperialisti il permesso di attaccare dalla terra. Da un lato, la Repubblica turca sta riorganizzando le bande jihadiste che occupava e sotto il suo controllo, dall'altro, continua i suoi attacchi aerei e terrestri contro il territorio dell’Amministrazione Autonoma della Siria nord-orientale.

Non è una prospettiva sufficiente quella di vedere questa aggressione fascista dello Stato tu

pc 23 novembre - Che alla manifestazione a Roma di sabato si senta la rabbia e la marcia in più delle donne più sfruttate e oppresse - Appello dell'AssembleaDonne/Lavoratrici

Alla manifestazione del 26 nov a Roma facciamo uno spezzone che rappresenti la rabbia, la lotta continua delle donne più sfruttate e oppresse, discriminate, delle operaie, lavoratrici, immigrate, disoccupate, ragazze ribelli; delle donne che non ce la fanno più per la fatica del lavoro e del non lavoro, della miseria da gestire, ma che ora cominciano ad unirsi per fare più forte, più generale la lotta, "pericolosa" per i padroni e il governo

Incontriamoci al concentramento. 
Per contattarci a Roma: tel/WA 3408429376 - Al concentramento iniziale saremo all'angolo tra piazza Della Repubblica e la via che porta alla stazione Termini con lo striscione: "Fascista Meloni noi donne ti farem la guerra - Giù le mani dal diritto d'aborto!"

Oggi alle 17,30 Assemblea Donne/Lavoratrici on line per organizzarci per il 26 e oltre il 26. Per collegarti, intervenire: 
https://meet.google.com/agg-kcgh-bgx

Assemblea Donna/Lavoratrici

pc 23 novembre - Morire di lavoro: la Cina dello sfruttamento capitalista


di Doriana Goracci - stralci

Altri orfani ad Anyang e non è un film. Un incendio in una fabbrica in Cina ha ucciso 38 persone, molte delle quali donne e si dice che sia stato causato da una saldatura elettrica che violava le normative:le autorità cinesi hanno reso noto di aver arrestato “i sospetti criminali” responsabili della tragedia avvenuta nello stabilimento di Anyang, senza però fornire ulteriori informazioni… “criminal suspects“.

L’incendio è scoppiato nella fabbrica di Kaixinda Trading Co Ltd nella città di Anyang, che così si descrive:

Kaixinda (Quanzhou) Garment Trading Co., Ltd. è un produttore di abbigliamento professionale. Abbiamo 180 macchine da cucire regolari e speciali, una sala campioni, abbiamo i loro designer, il design in base alle esigenze e ai cambiamenti del cliente, una linea di produzione moderna e una nuova fabbrica ben attrezzata e circa 320 lavoratori. L’azienda produce, come giacca da esterno, giacca a vento, top in maglia, top in maglia per una varietà di abbigliamento per bambini e altri prodotti correlati. Con tecnologia avanzata, prezzo ragionevole e questi prodotti vengono esportati in diversi