sabato 12 novembre 2022

pc 12 novembre - Sulla manifestazione del 5 novembre di Napoli

La manifestazione del 5 novembre a Napoli con oltre 10mila persone - è sbagliato parlare di 20mila, non serve gonfiare i numeri, autoincensarsi, è un malcostume del sindacalismo di base che oggi è illusorio e controproducente – ha avuto la capacità di chiamare a raccolta i settori proletari e i pezzi di movimento in lotta, con una grossa partecipazione del movimento dei disoccupati e precari di Napoli, i lavoratori del Si.Cobas della logistica e parte delle realtà attive in altre città del sud; 
le delegazioni rappresentative della Gkn, del movimento di lotta per la salute, del movimento per la casa, spezzone del movimento degli studenti e di Friday for future, infine rappresentanze ristrette del sindacalismo di base e di classe. Una manifestazione combattiva, sentita e che si è fatta sentire, un passo avanti verso un movimento generale di lotta contro padroni e governo.

All’interno di essa centrali la questione del carovita e della guerra, la questione del lavoro, del salario, la denuncia generale della politica dei governi e oggi di questo governo, sono stati una forte base di unità. In questo senso è giusto parlare di una tappa del percorso per un’opposizione politica e sociale che

pc 12 novembre - Assemblea operai ex Gkn del 9 novembre

Dal report di un compagno dello Slai cobas sc di Taranto che ha partecipato

RIPORTIAMO ALCUNI INTERVENTI

L’assemblea è stata partecipata da oltre 200 persone, si è tenuta in un clima piuttosto cupo, sotto la cappa della minaccia di sgombero della fabbrica di due giorni prima e, soprattutto dall’annuncio dell’azienda che non avrebbe più corrisposto gli stipendi fino a quando non avrebbe recuperato l’agibilità nello stabilimento. Gli interventi sono stati pochi, intervallati da lunghi silenzi e appelli della presidenza a prendere la parola.

Stralci dell’introduzione di Dario Salvetti.

Ha parlato di assemblea di “restituzione e ricapitalizzazione”: “Restituire” a chi ha “investito” nei 16 mesi del presidio solidarietà, tempo e intelligenze l’analisi della situazione e il valore delle convergenze che si sono sviluppate nel frattempo, “ricapitalizzare” le energie per continuare la battaglia dedicando ancora tempo e sostegno anche materiale, in particolare ai progetti del mutualismo conflittuale, la

venerdì 11 novembre 2022

pc 11 novembre - Scontri e massacri in Iran

Iran: Nouveau massacre de manifestants au Baloutchistan

Ce week-end, au moins 16 autres personnes ont été tuées par des coups de feu tirés par les forces de sécurité iraniennes au Sistan et dans la province du Balouchistan. Les forces de sécurité avaient ouvert le feu le 4 novembre contre un rassemblement dans la ville de Jash, au Sistan-et-Balouchistan, théâtre d’un nouveau « vendredi noir » après la mort de près de 100 manifestants le 30 septembre dans la ville de Zahédan.

Ce 8 novembre, les travailleurs de la sidérurgie d’Ispahan se sont mis en grève, tandis que les habitants de Marivan se rassemblaient à l’occasion du troisième jour de deuil de Nasrine Qaderi. Doctorante de 35 ans, Nasrin Ghadri étudiait la philosophie à Téhéran, elle a été matraquée à mort par les forces de sécurité lors des manifestations de vendredi. Les autorités ont interdit ses funérailles dans sa ville natale. A Zandjan, de jeunes insurgés ont attaqué une base de la milice du Bassidj avec des cocktails molotov. A Gonbadkavous, ils ont attaqué la permanence d’un député du régime et y ont mis le feu.La mobilisation étudiante se poursuit. Les protestations ont touché ce mardi dans la capitale la faculté de mathématiques de l’université Melli, l’université des sciences et technologies, l’université des sciences et de la culture de Téhéran, l’université Allameh, l’université Charif, l’université Ershad Damavand, et en province la faculté d’Architecture de l’université Azad de Najafabad et l’université Noshirvani de Babol. Les étudiants et professeurs de la faculté de médecine du Kurdistan ont protesté et organisé un sit-in.

pc 11 novembre - Scontri in Bretagna in occasione di una manifestazione antifascista

Bretagne: Affrontements lors d’une manifestation antifasciste

Ce samedi, le bourg de Callac était cerné par plus de 200 membres des forces de l’ordre: Vérification des identités, fouille des coffres en prévision des deux manifestations opposées. L’une de 600 personnes, sous la bannière « Bretagne ouverte et solidaire » en faveur de l’accueil des réfugiés, l’autre de 350 personnes à l’appel du parti d’Éric Zemmour avec plusieurs manifestants ouvertement néo-nazis arborant le drapeau de l’European Brotherhood. Un cortège d’environ 200 antifascistes, certains cagoulés et masqués, a tenté de venir au contact des fascistes. Ils ont été repoussés à plusieurs reprises par les gendarmes mobiles, qui ont usé de grenades lacrymogènes dont le gaz irritant a nappé tout le bourg pendant de longues minutes. Plus tard, alors que les manifestants se dispersaient, un groupe de fasciste a à son tour cherché l’affrontement. Ils ont été contrés, à plusieurs reprises, dans leurs tentatives d’avancées par les gendarmes.

pc 11 novembre - Ancora sulla circolare del "Ministro" Valditara - Riceviamo e volentieri pubblichiamo


Un ministro spergiuro

10/11/2022 di giuseppearagno

Compagne e compagni,

non intendo qui rispondere a un ministro spergiuro, che dopo aver giurato sulla Costituzione firmata dal Comunista Umberto Terracini, si presenta agli studenti, alle studentesse e ai loro docenti nei panni di un gerarca posto alla testa del Minculpop.

Chiedo invece, questo sì, una risposta forte e collettiva.

Stanotte Antonio Gramsci, morto di carcere fascista, è venuto a rimproverarmi del silenzio complice con quale ho accolto il foglio di propaganda del Partito Nazionale Fascista, firmato dallo spergiuro Valditara. Il grande maestro di Comunismo, morto di galera fascista, indossava l’abito del detenuto; a

pc 11 novembre - Anche i dati ufficiali dell'arrivo, accoglienza migranti mostrano, alla faccia delle lamentele di Governo e Ministri, tutta la loro falsità e... la verità: sono razzisti

 Da "Migranti: quale paese ne accoglie di più?"


Gabriella De Rosa

- 10 Novembre 2022

...l’Italia non è uno dei paesi che accoglie più migranti come mostrano i numeri.

I dati del 2021 sugli ingressi irregolari in Unione europea sono circa 87.300 che arrivano via terra e 112.600 che arrivano via mare. Le rotte principali di migrazione in Europa sono quelle del Mediterraneo e la rotta balcanica. La rotta del Mediterraneo ha portato oltre 70mila persone in Ue, ed è quella che arriva in Italia via mare. Attraverso il mare c’è anche quella che conduce verso Cipro che nella prima metà del 2022 ha accolto 20mila persone, così come la Spagna.

Attraverso la rotta balcanica, che è la più complessa perché non si tratta di sbarchi via mare ma di un percorso impervio pieno di difficoltà attraverso l’Asia fino alle porte dell’Ue in Croazia, ha portato 86mila migranti verso il centro Europa.

In Italia, la maggior parte dei migranti arriva con sbarchi autonomi. Tra il 2020 e il 2021 sono stati oltre

giovedì 10 novembre 2022

pc 10 novembre - Grande sciopero generale contro il carovita in Grecia - Un esempio da seguire

Ieri è andato in scena in Grecia uno sciopero generale di ventiquattro ore contro carovita ed inflazione. Decine di migliaia di manifestanti ad Atene e Salonicco, trasporti bloccati e scontri nei pressi del Parlamento.

Decine di migliaia di persone hanno manifestato ad Atene contro le politiche del governo conservatore di Kyriakos Mitsotakis. I greci pagano una delle IVA più alte d’Europa con un’aliquota generale del 24%, mentre l’inflazione è arrivata al 12% e lo stipendio interprofessionale minimo è di 713 euro.

Un recente rapporto dell’Istituto del lavoro della Confederazione generale dei lavoratori greci (INE/GSEE), ha rivelato che la combinazione di aumenti dei prezzi e redditi molto bassi ha portato a una perdita del potere d’acquisto delle famiglie a basso reddito che ha toccato punte del 40% .

Gli alloggi a prezzi accessibili sono diventati il ​​problema più grande per molti. In un sondaggio del think tank Eteron, con sede ad Atene, quest’anno, quasi la metà dei 1.007 intervistati ha affermato di essere in difficoltà o incapace di pagare l’affitto, con il 77% che riesce a malapena a sbarcare il lunario.

Le richieste dei lavoratori e delle lavoratrici in sciopero sono l’aumento del salario minimo, un aumento del 20 per cento per tutti i lavoratori del settore pubblico, la retribuzione in base ai contratti collettivi

pc 10 novembre - Nuovo assassinio in fabbrica a Torino, un operaio marocchino interinale schiacciato da tubi d'acciaio

Torino, infortunio sul lavoro: operaio di 41 anni muore schiacciato da due tonnellate d’acciaio

Era un interinale al lavoro nella fabbrica «Alessio Tubi» di La Loggia

Mustapha El Miski era arrivato in Italia dal Marocco con pochi soldi e un grande carico di sogni e speranze. Aveva 41 anni, faceva l’operaio, si era stabilito a Torino con la moglie e i due figli e abitava a Barriera di Milano. Palazzina in corso Giulio Cesare e finestre con «vista» sul trincerone di via Gottardo. Ogni giorno Mustapha si sobbarcava 25 chilometri di traffico per andare al lavoro a La Loggia e prendere servizio nello stabilimento della Alessio Tubi. Era un «interinale», il contratto a tempo indeterminato per lui era ancora un miraggio, ma lavorava per conto della Maw Spa di Moncalieri con contratti di somministrazione. Lunedì mattina, assieme a un collega, stava

pc 10 novembre - La prima circolare del Ministro dell' "Istruzione e merito" agli studenti è per fare un attacco umorale, osceno , ma anche da ignorante, al comunismo

Gli studenti, le studentesse stanno lottando per mettere fine alla scuola-lavoro che serve solo a sfruttare fino a far morire i giovani; stanno lottando contro gli aumenti dei prezzi dei libri di testo, delle mense nelle università (leggi altro post su Torino), contro scuole che crollano; stanno lottando contro una scuola al servizio dei padroni, e che li vuole preparare culturalmente, ideologicamente alla guerra; contro il ritorno della selezione di classe tra studenti di serie A e studenti di serie B, ecc, ecc.

e la prima circolare che il Ministro Valditara della Lega è questa di attacco al comunismo, prendendo a pretesto l'anniversario del "crollo del muro".

Una circolare che unisce all'esaltazione del capitalismo squallide e banali falsità sul comunismo, sull'esperienza dei paesi socialisti, per affermare di fatto l'ideologia fascista - sembra nei toni un macabro ritorno alla "guerra fredda", ai vecchi proclami fascio/democristiani del tipo "i comunisti mangiano i bambini"...

Tutto quello di cui questo ignorante personaggio - che dovrebbe andare un pò a scuola per conoscere un pò di storia reale - usa come accuse verso il "comunismo", è in realtà la politica, la pratica quotidiana del capitalismo/imperialismo che tutti i proletari, i giovani che vogliono pensare, le masse popolari sperimentano ogni giorno oggi sulla propria pelle - "Annientamento delle libertà individuali, persecuzioni, povertà, morte", e oggi guerre imperialiste, soldi per le armi e non per il lavoro e i salari, attacchi ai diritti delle persone, delle donne, futuro nero per i giovani, e tanto altro in termini di oppressione, attacco ai diritti democratici li conosciamo purtroppo bene nel nostro "dorato e santificato" paese capitalista. Per cui parlare come fa questo squallido omino nella circolare di "unico ordine politico e sociale di garanzia umanità, giustizia, libertà, verità" è osceno ma anche drammaticamente ridicolo. 

Questo misero personaggio, che stravolge la storia, che cerca di imporre subito nella scuola una sub cultura non può essere Ministro dell'Istruzione (e non parliamo del "merito", che se venisse applicato a lui verrebbe subito "bocciato")

Questa circolare, di cui è bene che gli studenti facciano carta straccia, mostra - insieme e al di là di provvedimenti reazionari, antiproletari e antipopolari che questo governo sta prendendo e prenderà, ma che sono anche in continuità/mediazione con la politica dei governi precedenti e quella della UE - che il carattere moderno fascista di questo governo e dei suoi ministri emerge ed emergerà sempre più soprattutto sul fronte ideologico, culturale; dove è il vero humus nero vero che viene fuori. 
Loro: Meloni e la sua accozzaglia di ministri sono "fascisti dentro...".

IL18 NOVEMBRE GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE SAPRANNO COME RISPONDERGLI

pc 10 novembre - Università di Torino, gli studenti occupano la mensa «contro i rincari» - Il mondo reale della condizione studentesca con istituzioni in mano al partito della Meloni

Dalle finestre calato uno striscione con scritto: «Chiorino basta prese in giro. Blocchiamo i rincari Edisu»

Caro mensa, studenti universitari occupano gli uffici dell’assessora Chiorino

Dalla stampa - I manifestanti: «Aumenti fino al 45%, possono incidere per 50 euro al mese»

Una decina di studenti universitari hanno occupato questa mattina, lunedì 7 novembre, gli uffici dell’assessore regionale all’Istruzione, Elena Chiorino, in via Magenta 12 a Torino. «Bollette, affitti e rincari mense Chiorino vergogna. Benvenuta nel mondo reale». Così recita lo striscione che hanno

pc 10 novembre - Lukoil Priolo: per il futuro della raffineria e dei 10.000 operai incontro al Mise e sciopero il 18 novembre


Mentre si entra nell’ultima settimana utile per risolvere il problema della possibile chiusura della Lukoil che insieme a tutto l’indotto dell’area siracusana impiega circa 10.000 lavoratori, i sindacati confederali Cgil-Cisl-Uil (bontà loro!) hanno indetto uno sciopero generale di tutte le categorie impegnate nell'area industriale: Chimici, Energia, Metalmeccanici, Trasporti, Edilizia, Servizi per il 18 novembre, lo stesso giorno in cui ci sarà un incontro, a Palazzo Piacentini a Roma, tra i rappresentanti della società che gestisce la grande raffineria siracusana ed il ministro per le imprese, Adolfo Urso!

Il 18 novembre! cioè, quando potrebbe essere troppo tardi.

Gli incontri con il governo infatti durano da agosto! Come si legge in un comunicato della stessa

pc 10 novembre - Blutec (ex Fiat Termini Imerese): per il padrone fallito Ginatta chiesti nove anni di carcere per aver “sottratto” 16 milioni di euro

Per un euro (!) la ex Fiat-Fca vendette nel 2015 lo stabilimento di Termini Imerese a Roberto Ginatta, padrone della Blutec, che doveva rilanciarne la reindustrializzazione!

Mentre così la ex Fiat degli Agnelli si liberò dello stabilimento e dei suoi operai, per i Ginatta, invece, come dicono i giudici “Non c’è mai stata volontà di realizzare i progetti, ma solo di gettare fumo negli occhi”, e per questo hanno chiesto la condanna a 9 anni per lui, 5 per il figlio e 2 anni e 8 mesi per la segretaria, mentre un quarto imputato, l’ex amministratore delegato Cosimo di Cursi, ha patteggiato una

pc 10 novembre - Dichiarazione comune internazionale "diamo impulso alla lotta rivoluzionaria contro i preparativi di guerra imperialista mondiale! Inglese/spagnolo/italiano

 proletari comunisti invita partiti e organizzazioni italiane a sottoscrivere la dichiarazione

Proposal Joint Declaration English/Spanish LET’S DEVELOPE THE REVOLUTIONARY STRUGGLE AGAINST THE IMPERIALIST WORLD WAR PREPARATIONS!

LET’S DEVELOPE THE REVOLUTIONARY STRUGGLE AGAINST THE IMPERIALIST WORLD WAR PREPARATIONS!

—DECLARATION—

All the imperialist countries proclaim to be defenders of freedom, democracy and world peace. They all pretext to fight against dictatorships and international terrorism. But indeed they are the worst terrorist dictators in the world. They speak about peace but frantically prepare for a new war of global robbery. They strengthen the arms industry. They increase their arsenals. They mobilize huge war machines mainly towards Eastern Europe. They sponsor the already prolonged wars against the peoples of Palestine, Syria, Yemen. They are inciting the outbreak of new reactionary wars in the Taiwan Strait, on the Korean peninsula, in the East China Sea, on the Ukrainian-Belarus border, on the sea border between Greece and Turkey. NATO, commanded by Yankee imperialism, in Ukraine through the puppet regime of Kiev, confronts its mercenary armies, weapons and military chiefs, with the military might of Russian imperialism. Both sides concoct pretexts to use nuclear weapons. The inter-imperialist contradictions sharpened to the point that a new nuclear world war is no longer a latent imperialist danger, but an imminent risk for the existence of world society and its habitat.

The world imperialist system, decadent and decomposed, in its inevitable one-way march towards the

mercoledì 9 novembre 2022

pc 9 novembre - Sbarcati i migranti sequestrati dal governo Meloni dalle navi a Catania!

A terra tutti i migranti della GeoBarents (erano 572) e i 35 migranti (su 179) dell' Humanity1, la Rise Above di Mission Lifeline, con con a bordo 95 migranti, ha potuto far scendere a terra tutti a Reggio Calabria!


A Catania i migranti vengono accolti dal movimento antirazzista al grido di “Freedom, Hurryia, Libertà”! Dalla banchina del porto cantano "Bella Ciao".

Davanti al Ministero dell'Interno un gruppo di antirazzisti ha esposto uno striscione: “No selezioni, tutti, fateli sbarcare”. Sullo striscione è disegnata anche la nave di una ong e la “S” di selezione ricorda una svastica.


La mobilitazione antirazzista e degli studenti che insistentemente hanno presidiato il porto di Catania e occupato il liceo Spedalieri, gli appelli e la protesta dei migranti tenuti in ostaggio sulle navi, il rifiuto di obbedire da parte delle navi soccorso ai diktat disumani ed illegittimi di questo governo, hanno pagato, hanno fatto ingoiare al governo Meloni e ai suoi ministri xenofobi la decisione presa

Solo la nave Ocean Viking, bandiera norvegese, della ong francese Sos Mediterranee, che si trovava al largo della costa di Catania con 234 migranti richiedenti asilo a bordo, è stata costretta a dirigersi verso la Francia, al porto di Marsiglia. «Di fronte al silenzio dell’Italia e a causa dell’eccezionalità della situazione, la Ocean Viking è stata costretta a richiedere un Porto sicuro alla Francia».

La "selezione" di tipo nazista dell'abietto ministro degli Interni Piantedosi - che ha firmato il famigerato decreto assieme ai ministri Salvini e Crosetto -, il suo disprezzo razzista e la sua disumanità nei confronti dei migranti, mettono in luce la natura di questo governo capace di mistificare le norme del diritto pur di usare in maniera cinica i migranti per propagandare il razzismo di Stato e mandare un chiaro segnale che è col pugno di ferro che il governo Meloni intende trattare l'arrivo e la presenza dei migranti nel nostro paese. 

L'ex prefetto razzista non ha voluto considerare gli appelli delle navi-soccorso. "La nave ha i suoi limiti in termini di assistenza medica, una nave è come un'ambulanza e le persone sono ancora nell'ambulanza", molti a bordo soffrivano di "malattie dermatologiche infettive" e che "i loro livelli di stress psicologico sono molto, molto alti" aveva denunciato all'AFP Riccardo Gatti, capo della ricerca e soccorso di MSF.

La politica razzista e criminale dei governi imperialisti italiani che ha portato alla morte in mare di migliaia di migranti nel Mediterraneo è stata inaugurata dal PD e ha aperto la strada al governo fascio-razzista Meloni.  Quando servono a legittimare la guerra imperialista per i governi italiani  171mila profughi ucraini fanno comodo alla loro infame propaganda, mentre per chi fugge da fame, miseria e guerre dall'Africa, dall' Asia - di cui sono responsabili proprio gli stessi governi che gli rapinano le risorse, che li bombardano, che fomentano la guerra civile, che finanziano lager e bande criminali in Libia per i respingimenti -, in questo caso i governi fascio-razzisti in Italia mettono in campo la politica dei porti chiusi e della becera propaganda razzista. 

pc 9 novembre - La prima "Assemblea Operaie" - promossa dalle operaie della Beretta - Pubblichiamo tre video - In preparazione per il 26 nov la pubblicazione di tutti gli interventi

DAL BLOG FEMMINISMORIVOLUZIONARIO

L'introduzione all'assemblea fatta dalla compagna del MFPR di Palermo

L'intervento di Selvana operaia della Beretta e delegata Slai cobas sc

L'intervento di Susana operaia della Montello e delegata Slai cobas sc

pc 8 novembre - Contro le stragi sul lavoro necessari lotta e unità. Rilanciamo il comunicato della Rete Lavoro Sicuro/a cura della Rete Nazionale sicurezza e salute sul lavoro

Senza lotta e unità, senza il protagonismo diretto dei lavoratori a partire dal conflitto nei luoghi di lavoro contro padroni/governo/istituzioni/confederai complici, senza un fronte unito di classe a livello nazionale che metta in discussione e rovesci questo sistema fondato sui profitti del Capitale, gli operai continueranno a morire nei luoghi di lavoro 

perchè i salari non bastano contro carovita e carobollette, 

perchè la precarietà espone maggiormente i lavoratori al rischio-sicurezza, 

perchè i Tribunali garantiscono l'impunità ai padroni assassini, 

perchè c'è il fascismo padronale in molte realtà lavorative 

e oggi c'è il governo Meloni che l'unica "messa in sicurezza" che interessa sono i profitti ed il comando padronale e  che punta alla dittatura aperta dei padroni

Rete Nazionale sicurezza e salute sul lavoro



Contributo di Vito Totire, portavoce RETE NAZIONALE LAVORO SICURO

Nicoletta Palladini, Mostapha El Miski, Francesco P.: la strage sul lavoro continua !

Con rabbia, amarezza, rammarico ma anche con senso di impotenza dobbiamo constatare che la strage sul lavoro continua ; in poche ore tre morti ma anche tanti gravi eventi non immediatamente mortali in prognosi riservata; non è possibile fare una classifica di gravità almeno per i tre mortali verificatisi in poche ore; ancora una volta arriviamo il “giorno dopo” e siamo costretto a fare osservazioni “a distanza “ non senza aver constatato che le misure adottate dal governo Draghi non paiono aver posto alcun freno alla grave sequenza di morte; si muore ancora per rischi persino facili da prevedere e monitorare e che ciononostante non paiono essere stati scalfiti né dal labile incremento di sanzioni né dal rafforzamento degli organi ispettivi (limitato peraltro , per ragioni non condivisibili, all’Ispettorato del lavoro quando sarebbe stato congruo e necessario un potenziamento anche della USL) ; cosa è successo si intravede dalle scarne cronache giornalistiche :

  • A Borgonovo (PC) la vittima è Nicoletta Palladini di 50 anni; operaia, da decenni, della locale VETRRIA; addetta al turno di notte; alcune fonti hanno ritenuto di precisare che Nicoletta aveva fatto i necessari corsi di formazione…; si vedrà; ora: è evidente che la sicurezza debba essere garantita notte e giorno e che le macchine debbano avere una “sicurezza intrinseca” , fatta anche di regolari manutenzioni, che metta al riparo anche da eventuali defaillances nella capacità individuale di vigilanza in turni di lavoro non fisiologici come quello notturno; il lavoro notturno non è solo “antibiologico” e fonte di distress psicosociale ma è anche classificato dalla IARC come fattore di rischio “probabilmente cancerogeno” ; è necessaria dunque in Italia e nel mondo una radicale bonifica tesa a limitare il lavoro notturno alle situazioni nelle quali è effettivamente indispensabile evitando di abusarne in chiave prettamente economicistica e produttivistica anche e soprattutto in questa fase di “crisi energetica “in cui alcune “menti geniali” stanno pensando di imporre ai lavoratori ulteriori forme di costrittività a riguardo dell’orario di lavoro; è evidente che seguiremo le indagini ; ALTRETTANTO OVVIO E’ CHE SOSTENIAMO MORALMENTE LO SCIOPERO INDETTO DAI SINDACATI PER L’8 NOVEMBRE MA COGLIAMO PURE LA OCCASIONE , COME ABBIAMO FATTO NE CORSO DI UN RECENTE SCIOPERO ALLA PIAGGIO DI PONTEDERA , DI PROPORRE CHE : LO SCIOPERO INDETTO PER RAGIONI DI SICUREZZA IN PARTICOLARE DOPO EVENTI GRAVI COME QUELLO CHE SIE’ VERIFICATO A BORGONOVO E NEL CASO IN CUI ALLA BASE DELLA DINAMICA SI RAVVISI UNA VIOLAZIONE DELLE NORME DI PREVENZIONE , NON DEVE COMPORTARE UNA PENALIZZAZIONE SALARIALE PER I LAVORATORI ! Si tratta di una proposta che potrà essere difficile da “comprendere” per il ceto politico e per le istituzioni ma che ci pare socialmente ed eticamente fondata ! Una proposta che non è correlata tanto alla difficoltà di arrivare a fine mese ma che è correlata ad una questione di principio: i lavoratori non devono mai pagare per la bonifica dei rischi di morte !Tra le altre contraddizioni dobbiamo sottolineare , con un interrogativo, una questione: stante le carenze di organico e il rallentamento delle attività ispettive causa covid che livelli di vigilanza sono stati garantiti e si intendono garantire in futuro sul lavoro di notte ? La domanda ci pare oscillare tra il retorico e il “dito nella piaga”
  • Evento mortale in provincia di Torino nella azienda Alessio Tubi di La Loggia ; un lavoratore nato in Marocco ( lo citiamo per nome e cognome nel titolo) che le cronache definiscono “interinale” è rimasto schiacciato sotto una catasta di tubi che sarebbe caduta da un carro ponte; il rapporto lavoro interinale/formazione/esposizione a rischio ha evidenziato nessi eziologici evidenti in materia di danni alla salute operaia
  •  Ancora: a Casal di Principe un operaio di 49 anni (le cronache parlano di Francesco P.) caduto per il cedimento di un tetto; fattore di rischio persino ovvio correlato ad una erronea valutazione della capacità portante del piano di calpestio; come si può osservare si è trattato di eventi ,verificatisi nell’arco di poche ore, correlati a rischi ben conosciuti e non difficili da prevenire ; ogni evento connotato da particolari varianti ma la sostanza è quella di sempre : la ipotesi auto assolutoria del cosiddetto “errore umano” pare ancora una volta non significativa (come abbiamo detto si vedranno le indagini , sarebbe sbagliato un “processo” condotto con criteri aprioristici ) mentre verosimilmente l’elemento determinante può essere stato la omissione di misure di prevenzione spesso semplici e , a volte, neppure particolarmente onerose ancorché, comunque, obbligatorie.

Né il nostro stato d’animo si limita ad “accusare gli altri” : ognuno ha la sua parte di responsabilità ; la nostra è di essere partiti da buone intenzioni ed intuizioni ( “arrivare il giorno prima” ) ma di non aver fatto ancora i passi necessari per diffondere in tutto il paese la “rete lavoro scuro” che abbiamo fondato a Modena il 26 maggio 2022.

Dobbiamo andare avanti , creando il massimo di sinergie possibili, sul percorso che abbiamo delineato :

IL LAVORO DELLE DONNE E DEGLI UOMINI DEVE ESSERE OCCASIONE DI REDDITO, DI DIGNITA’ E DI BENESSERE NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE E NON CAUSA DI MORTE E MALATTIA.

Vito Totire, portavoce RETE NAZIONALE LAVORO SICURO

vitototire@gmail.com 333.4147329


lunedì 7 novembre 2022

pc 7 novembre - In centinaia contro lo sgombero dell’ex-GKN

Aggiornamento da Gkn.
Una presenza che si misura in centinaia di persone.
Presenza digos a distanza, celere parcheggiata a diversi chilometri di distanza.
I camion non si sono visti.
Abbiamo visto solo alcuni operai in pettorina gialla di una ditta di smontaggi industriali, ma formalmente ai cancelli non si é presentato nessuno.
Ora stiamo facendo microfono aperto davanti ai cancelli.
Rimarremo qua ancora ore ma come preventivato oggi era solo il primo atto dell'affondo contro il presidio.
Oggi ci stanno misurando la febbre... e noi ci siamo.
Il sindacalismo di base ha raccolto l'invito a dichiarare lo stato d'agitazione permanente in modo da dare copertura ad oltranza a tutti i coloro che all'occorrenza vorranno accorrere a chiamate improvvise e necessarie anche nei prossimi giorni.

Risposta forte per i recenti attacchi ai lavoratori della ex-GKN e al Collettivo di Fabbrica. Da stamattina centinaia di lavoratori e lavoratrici, realtà politiche, sociali e sindacali solidali si sono ritrovate in presidio davanti ai cancelli dello stabilimento metalmeccanico di Campi Bisenzio. Nella

pc 7 novembre - Verso la giornata di lotta del movimento degli studenti del 18 novembre

Torino. “Fuori la ricerca bellica dall’università!”

VERSO LA MOBILITAZIONE NAZIONALE DEL 18 NOVEMBRE

pc 7 novembre - La Rivoluzione d'Ottobre ha mostrato chiaro: senza il potere operaio tutto è illusione - Oggi streaming

Ascolta la registrazione

Riportiamo parti dell'intervento del 2021

"...L’anniversario dell’Ottobre serve a chiarire a noi stessi e alle avanguardie della classe operaia, del popolo diviso in classi, ai militanti che aspirano alla rivoluzione e al comunismo, ai giovani che guardano al di là dei movimenti esistenti e hanno una prospettiva di trasformazione rivoluzionaria, alle donne che vogliono incarnare la loro battaglia per una società e per un potere alternativo non solo all'esistente ma in una certa maniera a qualsiasi potere che sia nato nella storia, il cuore del problema, che per i comunisti, per le avanguardie operaie, per il proletariato come classe, per le masse popolari è la conquista del potere operaio...

"Salvo il potere tutto è illusione", diceva Lenin, perché effettivamente ieri come oggi non sono tanto le aspirazioni e i desideri che possono cambiare la realtà e né la lotta intorno a questi desideri e aspirazioni ma il fatto di avere il potere per realmente trasformare i desideri in realtà, con un sistema di potere che permetta ai proletari e alle masse di decidere del loro destino...

Il messaggio immortale nella Rivoluzione d'ottobre è quindi la battaglia per il potere operaio... non è un potere per il potere, è invece volto alla soluzione dei problemi urgenti delle masse...

...Per tradurre il progetto dell'Ottobre nella realtà dell’oggi dobbiamo assimilare come si realizza un "Ottobre", cioè una rivoluzione autentica. Lenin ci ha dato insegnamenti fondamentali su questo, non certo partoriti a tavolino, ma partoriti e verificati in una storia gloriosa che ha raggiunto la verifica dei fatti, perché alla fine è la verifica dei fatti che conferma la giustezza delle teorie, delle idee e delle ideologie.

L’asse centrale è stata la trasformazione dello sciopero economico in sciopero politico e

pc 7 novembre - Gloria eterna alla Rivoluzione d'Ottobre nel 105° anniversario! - Oggi alle 17.00 discorso di proletari comunisti in diretta streaming

7 novembre ore 17

Nel 105° anniversario della Rivoluzione d'Ottobre - diretta streaming

Il nuovo governo della borghesia e come lottare contro di esso

Note dalla tattica e la strategia della rivoluzione d'ottobre nel 105° anniversario

proletari comunisti

Link: https://youtu.be/X_4eoQwGWAM

pc 7 novembre - Giù le mani da GKN - resistenza e solidarietà proletaria e popolare


Al corteo di Napoli 5 novembre


Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

7 novembre, dalle h 8.00 chi può, qua. A sentire che rumore fa la dignità. L’assemblea dei lavoratori invita tutte le realtà sociali, sindacali e politiche solidali alla lotta Gkn ad essere presenti, nelle forme e modi possibili, lunedì 7 novembre a partire dalle h 8.00 di mattina di fronte allo stabilimento Gkn, via Fratelli Cervi 1, Campi Bisenzio.

Invitiamo la nostra famiglia allargata, realtà sociali, sindacali e personalità solidali, lavoratrici, lavoratori, scuole, università, artisti, ad approvare ordini del giorno, semplici messaggi social, fotografie di solidarietà alla lotta Gkn, esporre striscioni. Un solo grande messaggio: "giù le mani da Gkn", una fabbrica la cui dignità è a disposizione di un intero paese. Per la fabbrica pubblica e socialmente integrata.

L’assemblea dei lavoratori Gkn chiede ad ogni organizzazione sindacale di indire azioni di sciopero utili a favorire la presenza di solidali di fronte ai cancelli Gkn a partire da domani lunedì 7 novembre e per tutto il periodo necessario a impedire il grave attacco al presidio e all’assemblea permanente dei lavoratori.

L'assemblea dei lavoratori Gkn dà mandato alla Rsu di indire un primo pacchetto di ore di sciopero da utilizzare per qualsiasi mansione interessata all’opera di smobilizzo materiali o di altre attività arrecanti danno al patrimonio societario e industriale dell’azienda.

A partire da lunedì mattina stesso discuteremo le ulteriori azioni di mobilitazione e solidarietà necessarie. Sin da ora diciamo però che è vitale per la nostra lotta dare la massima attenzione e appoggio alla campagna per la Fabbrica pubblica socialmente integrata e al percorso della Soms Insorgiamo, a partire dall’assemblea popolare indetta per il 9 novembre alle h 20.30 a Campi Bisenzio.

#insorgiamo

Oggi i padroni vogliono sgomberare il presidio degli operai Gkn per svuotare la fabbrica dei macchinari.


Questo non può succedere! La fabbrica è prima di tutto degli operai che per anni hanno lavorato e che lottano da quasi un anno e mezzo per riaprirla, per difendere il lavoro. Ora i padroni che hanno fatto profitti sul lavoro/sfruttamento degli operai possono andarsene tranquillamente (ma sicuramente con l'aiuto delle forze dell'ordine) e portarsi via tutti i macchinari, i beni che sono stati sudore e sangue per gli operai, senza che neanche hanno una mezza sanzione dal governo.

 

Noi diamo tutta la nostra solidarietà agli operai della Gkn, e auspichiamo che qualcosa di diverso domani avvenga...

Invitiamo gli operai  a far sentire in ogni modo la loro vicinanza alla Gkn.


SLAI COBAS per il sindacato di classe

domenica 6 novembre 2022

pc 6 novembre - Manifestazione contro guerra e carovita: diecimila in piazza


Estratti dal Mattino di Napoli:
"Diecimila partecipanti riuniti insieme al grido «Insorgiamo». Si è tenuta oggi la manifestazione contro la guerra, l'inflazione e pro ambiente, che ha riunito attivisti da tutta Italia in piazza Garibaldi a Napoli. Fra le mani uno striscione scritto di rosso e nero: «Non paghiamo guerra, carovita e disoccupazione». 
La manifestazione promossa  anche contro la guerra in Ucraina, l'inflazione, e per le politiche per l'ambiente, vede alla partenza diverse organizzazioni locali come il movimento 7 Novembre di Napoli assieme ad altri come il 167 Scampia: gruppi di disoccupati, associazioni studentesche, Gkn e tante realte proletarie e del movimento antagonista. Alla manifestazione anche gli ambientalisti di Friday for Future. 
Migliaia  giunti da tutta Italia per manifestare insieme in Campania. In particolare molti venivano da Firenze, Milano, Pavia, Piacenza, Roma e dalle Marche, da diverse realtà del sud e in particolare da Taranto e Palermo".

pc 6 novembre - Genova: nuova azione dei portuali contro la nave saudita delle armi

pc 6 novembre - Torino: Contro aggressioni e stupro e ogni logica razzista e punitivista in piazza il movimento

Aggressione al Campus, pronte a scendere in piazzale donne di "Non una di meno"

Sarà Borgo San Paolo la cornice della manifestazione organizzata dalle femministe di "Non una di meno" dopo l'aggressione e lo stupro avvenuti ai danni di una studentessa di 23 anni nei giorni scorsi al campus universitario Residenza Borsellino.

L'appuntamento è fissato per l'8 novembre, alle 18.30: la manifestazione partirà dal Comala, luogo finito al centro delle cronache nei mesi scorsi durante alcuni disordini e scontri con le forze dell'ordine e proseguirà lungo le strade del quartiere borgo s. paolo p

L'obiettivo, oltre a manifestare solidarietà alla ragazza rimasta vittima del terribile episodio, è anche quello di "riprendersi le strade", reclamando una sicurezza che però "non ha nulla a che fare con quella razzista e punitivista che ci impongono le istituzioni".

pc 6 novembre - Il ministro dell’istruzione Valditara per il 4 novembre: “Onoriamo i giovani che si sacrificarono per l’unità di un popolo”, “In classe tornino il concetto di Patria e il rispetto per gli insegnanti”, dichiarazioni in sintonia con l'ideologia e azione apertamente reazionaria del governo Meloni.

Il neoministro dell'Istruzione italiano, allora accademico, affidò la prefazione di un libro sul sovranismo del 2018 al corrispondente da Roma di Breitbart, Thomas Williams, ex sacerdote, amico personale di Bannon, antiabortista, no vax e «PhD».

Valditara, della Lega, espose il concetto ad un convegno organizzato nel 2017 a Milano dal portale dell'estrema destra trumpiana, Breitbart (fondato da Steve Bannon, allora al suo apice di popolarità presso i segmenti nero-verdi). Presenti pure Marcello Foa e Giulio Tremonti.




Ma chi semina vento raccoglie tempesta, e noi lavoriamo perchè l’opposizione diventi ribellione su tutti i piani alla marcia reazionaria del nuovo governo.

Riportiamo parti di dichiarazioni dello scrittore Christian Raimo che già il giorno della nomina aveva scritto: "Ministro dell'istruzione e del merito, da ora in poi sappi che io a scuola insegno solo storia militare per formare le truppe scelte che domani vi verranno ad assediare”.

La prima dichiarazione del neoministro Giuseppe Valditara dopo le scemenze sul merito è dedicata al 4 novembre. Addirittura una lettera agli studenti e alle studentesse, in cui si dice che non va esaltata la guerra, ma il martirio dei giovani sì…Pensare a distanza di più di cent'anni di commemorare il 4

pc 6 novembre - La discussione tra i lavoratori sul "nuovo" governo Meloni - Dall’assemblea di lavoratrici e lavoratori Slai cobas di Palermo


...Questione del "neo" governo Meloni, governo dei padroni che su guerra ed economia continuerà le politiche di Draghi ma accentuandole, mentre su altri temi mostrerà, come già ha iniziato a fare con primi provvedimenti, mostra più chiaramente la sua natura fascista, razzista, no vax della frazione più reazionaria di destra della borghesia; si vuole colpire subito donne, migranti, lotte lavoratori e sociali, i settori più poveri celle masse popolari.

La prima legge anti rave party è la carta di presentazione sul piano delle repressione da allargare ad altri ambiti, per imporre divieti di manifestazioni nelle piazze.

Se i lavoratori e le lavoratrici non allargano la visuale alle questioni e alla lotta politica di classe

pc 6 novembre - GOVERNO FASCIO-RAZZISTA IN AZIONE! TUTTI I MIGRANTI DEVONO SBARCARE!

Presidio stanotte al porto di Catania

Catania - La tempesta fa precipitare la situazione in mare: le imbarcazioni delle Ong costrette a fare rotta sulla terraferma, il governo nega lo sbarco a tutti i migranti. NO alla selezione di sapore nazista tra chi può vivere e chi può morire! 

Gli immigrati servono ai padroni e padroncini quando si devono sfruttare fino a morire in fabbrica o nelle campagne, per il resto in nome della loro falsa "sacralità della vita", il "carico residuale" cosi definisce il ministro Piantedosi i migranti bloccati sulle navi che nn rientrano tra i bambini o i fragili, possono morire pure in mare! Tempo al tempo!