sabato 28 maggio 2022

pc 29 maggio - Meno lavoro PIU' INQUINAMENTO

Un articolo pubblicato ieri su Il Manifesto: "Deindustrializzazione nociva, meno lavoro più inquinamento" (di cui di seguito riportiamo degli stralci), al di là delle conclusioni che cercano in modo illusorio le soluzioni all'interno stesso, migliorando questo sistema capitalista, mostra una verità che tanti cercano di nascondere; mostra che la contraddizione tra "ambiente e lavoro" va nettamente rovesciata, che meno lavoro non vuol dire affatto nel modo di produzione capitalista più tutela ambientale, ma esattamente il contrario.

In parte l'articolo lo spiega: la corsa al profitto nella crisi spinge i capitalisti, nella concorrenza a livello mondiale, a tagliare i costi, sia della forza-lavoro sia per le tecnologie meno inquinanti, ad impiegare meno operai nella manutenzione degli impianti, e più impianti sfruttati al massimo che producono più emissioni nocive; quindi meno lavoro è più inquinamento; 

La chiusura di fabbriche, la perdita di esperienze operaie, i rapporti di lavoro in percentuale

pc 28 maggio - Strage nella scuola in Texas - la polizia vile sta a guardare...

"La polizia non si è mossa prima, magari avrebbe potuto salvare le vite di alcuni bambini nella scuola di Uvalde, in Texas, ennesima strage compiuta negli Stati Uniti. I genitori dei bambini che aspettavano all’esterno della scuola più volte hanno gridato agli agenti: “Entrate! Entrate!” Uno dei genitori di una vittima, Javier Cazares, la cui figlia di 8 anni Jacklyn è morta nell'attacco, ha detto che era pronto con altri tre o quattro padri ad entrare nella scuola: “I poliziotti erano impreparati, stavano lì in piedi senza fare nulla”, ha accusato, devastato dal dolore. “C'erano molti agenti armati, potevano entrare velocemente, poteva finire tutto in pochi minuti” ha detto l’uomo e invece, è passata un ora e 40 minuti prima dell’irruzione. “Un'eternità”. Secondo una prima ricostruzione fornita dalla polizia del Texas, Ramos si è confrontato con una guardia di sicurezza della scuola, fuori dall'edificio. Le squadre speciali sono arrivate dopo un ora dalla chiamata".

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La polizia trascina al guinzaglio
un giovane nero
 
Texas la polizia è stata a guardare


La polizia Usa è targhettata, addestrata ideologicamente, praticamente a perseguitare/uccidere i neri, gli immigrati, la gente povera, le lotte per i diritti. Pregna dei "valori" più reazionari, fascisti, questa polizia è vigliacca verso la salvezza di vite umane e feroce, assassina verso gli oppressi. 

pc 28 maggio - Intelligenza artificiale e tecnologia repressiva contro i migranti nell'Europa imperialista


L’Italia riceve milioni dall’Europa per testare l’intelligenza artificiale alle frontiere

L’Italia ha ricevuto 38 milioni di euro negli ultimi quindici anni. Solo Francia e Spagna hanno avuto di più. Un report dell’ong Statewatch mostra i rischi connessi all’uso di questa tecnologia sui migranti

di Laura Carrer

L’Italia è al terzo posto per quantità di fondi europei destinati alla ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale per il controllo delle frontiere. Con Francia e Spagna in testa, ogni anno in Italia arrivano 38 milioni di euro, il 12% del budget totale distribuito dall’Unione europea negli ultimi quindici anni, che ammonta a 341 milioni di euro.

Sono le cifre emerse dalla ricerca A clear and present danger realizzata dall’organizzazione inglese Statewatch, da molti anni attiva per la promozione dei diritti digitali, che restituisce un’immagine dell’Europa zoppicante. Secondo l’organizzazione, che ha lavorato insieme a European Digital Rights e Access Now tra le altre, l’attuale proposta di regolamentazione europea sull’intelligenza artificiale,

pc 28 maggio - Giù le mani da P38/Gang - Soccorso Rosso Proletario


 Il gruppo musicale, già sotto denuncia a Torino e a Pescara, è accusato di “istigazione al terrorismo” e “apologia di reato” perché durante il concerto ha esposto una bandiera delle Brigate Rosse (BR) e nei testi delle canzoni ha inneggiato alla loro lotta armata.

pc 28 maggio - Nuova strage in mare al largo della Tunisia - Il governo imperialista Italiano e il governo della Tunisia ad esso legato sono responsabili diretti di questo ennesimo crimine

Migranti. Oltre 70 dispersi al largo della Tunisia

Un'imbarcazione carica di migranti nel Mediterraneo

Un'imbarcazione carica di migranti nel Mediterraneo

Più di 70 migranti partiti dalla Libia risultano dispersi al largo della Tunisia. Lo riferisce la Guardia costiera. L'imbarcazione, su cui si trovavano circa cento persone, si è rovesciata ed è affondata al largo di Sfax (Tunisia centro-orientale). Unità della guardia costiera e della marina sono riuscite a salvare 30 migranti, ma gli altri sono dispersi, ha detto il portavoce della guardia nazionale Houcem Eddine Jebabli.

"75 persone risultano disperse dopo che una barca carica di migranti è affondata al largo della Tunisia

pc 28 maggio - Viale solidarietà pelosa al popolo ucraino e realtà di sostegno alla azione imperialista/guerrafondaia di USA/NATO/Europa Italia

Torino, la proposta di Silvio Viale: largo Francia diventi largo Ucraina

Per il capogruppo della Lista Civica per Torino (esponente dei Radicali, n.d.r.) sarebbe segno di vicinanza al Paese in guerra

Rinominare largo Francia largo Ucraina. È la proposta avanzata all’amministrazione comunale dal capogruppo della Lista Civica per Torino, Silvio Viale, come segno di vicinanza al Paese in guerra.

«Attualmente - ricorda Viale - largo Francia è una sorta di appendice di corso Francia, che mantiene lo stesso nome fino a Rivoli, e non ha alcun numero civico. Non si tratta di una vera piazza, ma la sua posizione semicentrale e di confine tra le Circoscrizioni 3 e 4 assume un’importanza adeguata, anche di solidarietà, con il popolo ucraino come da quasi tutti proclamato».

pc 28 maggio - Guerra inter-imperialistica

Cina contro Usa o Usa contro Cina, comunque la rigirino è guerra tra i predoni per spartirsi il mondo...


il mezzo per opporsi ad una guerra di questo genere è fare tutto il possibile per impedirla prima che scoppi, ma una volta scoppiata bisogna opporsi alla guerra con la guerra, opporsi alla guerra ingiusta con la guerra giusta ogni volta che sia possibile” (Mao sulla guerra di lunga durata, maggio 1938).

L’invasione dell’Ucraina da parte dell’imperialismo russo è l’esito attuale delle contraddizioni interimperialiste. La campagna e l’azione dell’imperialismo Usa/Nato/UE per poter portare ai confini della Russia, utilizzando il suo Stato fantoccio ucraino governato da forze capitaliste reazionarie che includono il revanscismo nazista, le proprie truppe imperialiste ha interagito con l’invasione imperialista russa che a sua volta vuole cancellare i diritti di sovranità del popolo ucraino, con bombe, assedi, massacri, distruzioni di intere zone del paese e che provocano morte, e fuga di milioni di profughi.

Il carattere di questa guerra è dentro la tendenza accelerata alla guerra interimperialista mondiale per una nuova ripartizione del mondo. 

La guerra interimperialista è intersecata con la crisi economica mondiale, crisi di sovrapproduzione, con la pandemia che l’ha aggravata, e mostra ancora una volta le leggi fondamentali del sistema capitalista/imperialista mondiale che è sempre sfruttamento, miseria, repressione e oppressione dei popoli e che diventa, nelle congiunture storiche determinate dalle sue stesse leggi e contraddizioni, guerra imperialista e reazione.

Dalla dichiarazione di Partiti e Organizzazioni mlm del 1° maggio 2022

Cina contro Blinken: "Usa vogliono contenerci e mantenere egemonia globale"

27 maggio 2022

Il portavoce del ministero degli Esteri: "Gli Stati Uniti diffamano Pechino"

"L'obiettivo è contenere e stroncare lo sviluppo della Cina e mantenere l'egemonia e il potere degli Stati Uniti".

Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin attacca gli Usa dopo il

pc 28 maggio - Nuovo patto sociale per la guerra del capitale

Sindacati confederali a sostegno del governo Draghi e quindi della politica di guerra e del carovita sui lavoratori

La Cisl stende il tappeto rosso a Draghi che nel suo intervento al convegno ha condensato il suo discorso in questa frase «La leale e franca collaborazione con i sindacati auspico venga rafforzata», citando anche Landini Cgil e bombardieri Uil, assenti per motivi personali non certo perchè stiano facendo qualcosa di diverso contro il governo, dopo lo sciopero indetto a dicembre contro la legge di bilancio.

Le sperticate lodi di Draghi al lavoro comune fatto e da fare con Cgil Cisl Uil, è il riferimento alla coesione sociale necessaria per portare avanti gli interessi del paese (citazione di Marini, “la forza della democrazia che risiede nel convergere nelle decisioni”) e affrontare insieme gli interventi necessari (citazione Tarantelli=taglio scala mobile).

Secondo il giornale il Manifesto la citazione di Ezio Tarantelli, economista vicino alla Cisl ucciso dalle Br nel 1985, è stata la più applaudita («L’utopia dei deboli è la paura dei forti»); è stata usata da Draghi per passare al tema della guerra e spiegare «la vicinanza al popolo ucraino».

Questi messaggi lanciati da Draghi con gli accennati riferimenti storici, tracciano quello che è il ruolo dei confederali sindacati con l’elmetto, (ieri sempre pronti a far stringere la cinghia ai lavoratori per il profitto dei padroni) e oggi pronti a sostenere gli interessi dell’industria nazionale, padroni e borghesia nella guerra inter-imperialistico.

Tutto questo mette ancora più in evidenza come per far passare e mantenere una economia di guerra sia necessario per il governo il massimo controllo sulla forza lavoro (“nuovo patto sociale”) e la prevenzione del conflitto che le condizioni sui post di lavoro producono; e come, quindi, sia necessario portare la denuncia dell’intreccio tra gli effetti dello scaricamento dei costi della guerra e le condizioni di sfruttamento sul posto di lavoro. Con fabbriche che lavorano anche nelle festività e con il salto dei riposi previsti dagli accordi sindacali come alla Tenaris Dalmine, con il petrolio record a 120 euro al barile e fabbriche che chiudono o mettono gli operai a singhiozzo in cassa, per la guerra dei costi delle materie prime.

Ma questo è anche l’anello debole della politica del governo e quindi ogni occasione e sforzo deve servire per portare alla presa di coscienza, alla mobilitazione contro questa situazione alle fabbriche, di cui il dato citato demagogicamente dei 1200 morti di lavoro è lo specchio della guerra quotidiana contro i lavoratori.

Per questo anche il 2 giugno - festa della Repubblica democratica borghese, che con le parate dell’esercito alimenta la propaganda bellica mostrando ancora di più il suo vero volto di dittatura a difesa degli interessi dei padroni e del loro sistema imperialista - portiamo ai lavoratori la necessità della ripresa della lotta di classe e il messaggio che unisce, dà forza e prospettiva a tutta la classe operaia di tutti i paesi. 

Gli operai non hanno nazione, internazionalismo, rivoluzione

Da il manifesto del 27 maggio 2022

Massimo Franchi

Tredici minuti di intervento scritto senza rispondere minimamente alla richieste fatte da Sbarra il giorno prima. Ieri mattina Mario Draghi è stato accolto trionfalmente al congresso della Cisl senza neanche dover prendere mezzo impegno politico.

SE QUESTO È IL «PATTO SOCIALE» tanto auspicato dal sindacato cattolico, i suoi frutti saranno certamente minimi, così come i miglioramenti nelle condizioni dei lavoratori.

Il presidente del consiglio si è limitato a un discorso molto generico condito da citazioni appropriate

venerdì 27 maggio 2022

pc 27 maggio - Ad Acciaierie d'Italia "proroga" di una situazione grave - dal blog tarantocontro

Ma a quando la continuità della lotta, unica strada perchè si affermino i bisogni e gli interessi degli operai al lavoro, salario, alla salute e sicurezza?

E' ufficiale, la fase conclusiva dell'acquisizione di Acciaierie d'Italia è, per ora, rinviata al 2023, almeno all'estate. Il motivo è che le condizioni poste da ArcelorMittal non si sono realizzate, in primis l'inevitabile mancato dissequestro degli impianti dell’area a caldo, per la non attuazione di tutte le prescrizioni del Piano Ambientale 2017. Su questo l'azienda dice che sarebbero in via di attuazione il 90% delle prescrizioni, ma sono gli operai  i sindacati che per prima lo smentiscono, e poi se fosse vero non ci vorrebbe ancora un anno per completare il restante 10%.

E mentre con questa proroga la situazione degli operai resta come adesso, vale a dire: i 1600 operai in cigs in Ilva AS restano fuori dalla fabbrica (neanche impegnati nelle bonifiche dell'area industriale e con rinvii da parte della Regione anche rispetto al loro impiego in Lavori di Pubblica Utilità); i 3500 operai di Acciaierie d'Italia continuano ad essere posti in cassintegrazione, secondo le esigenze dell'azienda; la Morselli, senza che il governo la smentisca, dice che si arriverà ad una produzione di 5,7 milioni di

pc 27 maggio - Stellantis “colpevole di condotta criminale” paga 300 milioni di dollari di multa… e la Volkswagen segue a ruota!

I padroni sono sempre delinquenti. E quotidianamente ne danno esempio. Dal punto di vista sociale perché rappresentano il capitalismo-imperialismo fondato sullo sfruttamento di classe del proletariato “… la classe degli operai moderni, i quali vivono solo fino a tanto che trovano lavoro, e  trovano lavoro soltanto fino a che il loro lavoro aumenta il capitale. Questi operai, che sono costretti a vendersi al minuto, sono una merce come ogni altro articolo di commercio, e perciò sono egualmente esposti a tutte le vicende della concorrenza, a tutte le oscillazioni del mercato”. (Marx-Engels Il Manifesto)

Le “vicende della concorrenza” comprendono anche la delinquenza vera e propria, perché non rispettano i contratti, perché evadono le tasse, eludono il fisco, perché sono responsabili dei morti e feriti e invalidi sul lavoro, perché non rispettano le leggi e per fare sempre più profitti e arricchirsi non si fermano davanti a niente!

In questo caso si parla della truffa del cosiddetto Dieselgate e, cioè, il fatto che l’allora ex Fiat, diventata con Marchionne FCA-Fiat Chrysler Automobil, abbia modificato i dati sui livelli di inquinamento dei motori diesel montati oltre 100 mila vecchi veicoli Ram e SUV a marchio Jeep. (v. il Sole 24 Ore di ieri, che riportiamo per intero alla fine).

E anche la Volkswagen “patteggia” dichiarandosi anch’essa colpevole di accuse penali per mettere fine al famigerato scandalo DieselGate che riguarda quasi 600mila veicoli, accettando di pagare 139 milioni di sterline.

Quindi, senza contare il danno diretto agli operai impegnati nella produzione, siamo di fatto davanti ad un mega atto di delinquenza, e loro parlano di multe, non di galera! Si tratta di soluzioni di favore per i membri della borghesia che usa la sua “giustizia”.

Fino a che punto tutto questo si scaricherà direttamente sulle operaie e gli operai che lavorano negli stabilimenti sparsi per il mondo di queste multinazionali lo si vedrà nelle prossime mosse dei loro padroni, ma anche questo ennesimo episodio mostra quanto il sistema sia totalmente marcio e aspetta solo di essere spazzato via.

Emissioni di ossido d'azoto (NOx) misurate su strada, per costruttore e cilindrata 

     Emissioni medie di NOx (g/km) 

     Limite di emissioni di NOx previsto dalla norma Euro VI NOx (g/km)

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Dieselgate, Fca pronta a patteggiare

Volkswagen sigla un accordo in Uk

Auto

Stellantis verso la chiusura dell’inchiesta Usa: pagherà 300 milioni di dollari

Il big tedesco risarcirà i clienti dopo la class action con 139 milioni di sterline

pc 27 maggio - Rilanciamo le lotte operaie per il lavoro, il salario, contro delocalizzazioni, e contro la guerra - Riportiamo gli interventi fatti da operai dello Slai cobas per il sindacato di classe all'assemblea nazionale della GKN del 15 maggio

Sono un operaio della Tessitura di Mottola ed RSA Slai cobas per il sindacato di classe. La Tessitura  di Mottola a parte della multinazionale Gruppo Albini con sede a Bergamo. Per 17 anni abbiamo prodotto tessuti di altissima qualità proprio a Mottola in provincia di Taranto. Ma l’azienda ha deciso di chiuderei cancelli dal primo decreto pandemico, con la successiva messa in cassintegrazione di tutti gli operai, anche se continuano a produrre nelle altre loro aziende a livello internazionale, Repubblica Ceca, Egitto.

Tutto questo per fare profitti ovviamente. Da due anni percepiamo prima la cassa covid, poi cig straordinaria fino a dicembre. Dopo di che non c’è più neanche questo. In questi due anni non è stato fatto nulla, perchè buona parte del nostro stabilimento ha come rappresentanti sindacali i confederali; non è stato fatto niente, nemmeno un accordo sindacale per chiedere un integrazione alla cassintegrazione miserabile che stiamo prendendo.

Come lavoratori e come Slai cobas sc ci siamo uniti alla lotta della Gkn soprattutto perchè vogliamo coinvolgere tutta la società che ci circonda, perchè non è assolutamente accettabile che per colpa di questo maledetto fenomeno chiamato delocalizzazioni ci ritroveremo in migliaia di operai e di famiglie senza lavoro e senza un futuro. Il gruppo Albini ha sfruttato tutti i tipi di incentivi governativi e tutti gli ammortizzatori sociali possibili; come tutte le aziende che vengono ad usurpare il nostro territorio per poi abbandonarlo alla prima occasione utile. E la cosa grave è che ora c’è una fabbrica chiusa senza che il governo faccia niente.    

La nostra lotta non si ferma, andrà avanti fino a quando non verrà garantito il posto di lavoro a tutte le unità di stabilimento. Non c’è incentivo all’esodo che tenga. Vi faccio un esempio: c’è stata proposta

pc 27 maggio - Giù le mani dall'assemblea e presidio permanente della GKN! Un comunicato del Collettivo Gkn

Dal nostro report sull'Assemblea nazionale del 15 maggio a Campi Bisenzio, organizzata dalla Gkn:

"...la battaglia sulla delocalizzazione che riguarda diverse fabbriche del nostro paese ed è contro i piani generali che i padroni stanno attuando dentro la crisi non deve essere abbandonata. L’esperienza della Gkn è da generalizzare e anch’essa si trova di fronte ad uno snodo importante... su questo occorreva e occorre uscire da un'assemblea nazionale con indicazioni, unità, piano di lotte, iniziative che possano rafforzare l'insieme del movimento di classe... La convergenza di presenze è stata un fatto positivo. Dentro questa convergenza, però, va data priorità agli operai, ai migranti, alle realtà di lotta ed esperienze di lotta, perchè la socializzazione delle esperienze di lotta e i loro contenuti è il vero programma di cui abbiamo bisogno...". 

IL COMUNICATO DEL COLLETTIVO GKN:

 ⚡​I preludi di un attacco all'assemblea permanente?

Quanto accaduto ieri è di una gravità estrema. La presenza di un esponente spagnolo di Gkn dentro lo stabilimento di Firenze per gestire di fatto la delocalizzazione getta ulteriore luce sinistra sulla vertenza.

Ancora più grave è che questa presenza sia avvenuta in contemporanea con un incontro convocato dal dottor Borgomeo in azienda. Tale incontro, che a differenza di quanto annunciato non ha portato nessuna novità sostanziale sul piano industriale, si è prefigurato quasi come un diversivo. Qf nega di essere stata a conoscenza di tale presenza e l’esponente di Gkn sarebbe entrato a loro insaputa.

Ma gli elementi inquietanti non finiscono qua: il tutto avveniva con una pattuglia delle forze dell’ordine di fronte ai cancelli. Segnale evidente che al contrario il tutto, almeno a qualcuno, era ben noto.

Abbiamo più volte adombrato il dubbio che la funzione della nuova proprietà fosse prioritariamente

giovedì 26 maggio 2022

pc 26 maggio - Presentazione dell'opuscolo di Lenin - da generalizzare

La presentazione a Taranto dell’opuscolo degli scritti di Lenin, insieme all’opuscolo di Formazione operaia realizzato su questi scritti, tenutasi nella libreria Ubik, ha avuto uno scopo generale e uno particolare.

Lo scopo generale era legato all’avvio del ciclo di presentazioni che si svilupperà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi in tutte le realtà in cui siamo presenti e in cui possiamo arrivare.

Queste presentazioni sono concepite per affermare teoria, politica e linea e per sviluppare il passaggio della Formazione operaia come strumento organico dell'azione del Partito, in particolare verso le avanguardie operaie, sia organizzate direttamente da noi che non, e verso i giovani e compagni con cui lavoriamo o che guardano al nostro lavoro.

Verso le avanguardie operaie è centrale anche la diffusione di fabbrica dell’opuscolo, perché è qui che vogliamo entrare con determinazione "dall’esterno", ma con un occhio mirato all’interno, che produca identità degli operai, e che è parte del rapporto tra nucleo di ricostituzione del Partito e luoghi di produzione. Per questo la presentazione è stata propagandata soprattutto alle fabbriche e la partecipazione è stata il frutto anche di questo lavoro, in particolare verso ex Ilva e Tessitura di Mottola e del rapporto con le avanguardie operaie che dimostrano disponibilità a comprendere e a svolgere il ruolo di avanguardia operaia complessiva. Insieme hanno partecipato giovani attivisti della Fgc.

L’altro scopo, particolare, era il nostro ritorno, con una presentazione molto identitaria, a presentazioni in librerie che possano diventare amicale e offrire abbastanza stabilmente, anche se con misura, uno spazio a questo tipo di iniziative e uno spazio anche diffusivo in prospettiva di libri e pubblicazioni.

La relazione del prof. marxista Di Marco, già direttore della facoltà di Filosofia della Federico II di Napoli, ha affrontato in forma didattica e articolata, con riferimenti agli scritti di Marx ed Engels, il retroterra teorico, storico dei contenuti teorici e degli sviluppi pratici delle concezioni teoriche, politiche degli scritti di Lenin, mostrando e valorizzando il legame tra la battaglia di Lenin e l'opera di Marx/Engels - sulla relazione, a richiesta, metteremo a disposizione la registrazione video.

L’introduzione ha dato valore al lavoro dell’opuscolo sulla Formazione operaia, non come opuscolo pratico ma come una sorta di “manuale preventivo” al lavoro di Lenin, che nelle mani delle avanguardie operaie li predispone alla direzione teorico, politico, sindacale del movimento di lotta degli operai, via via che esso possa diventare un fenomeno reale nella realtà odierna delle fabbriche del nostro paese.

Mentre la conclusione, riprendendo i contenuti di fondo dell'opuscolo sulla Formazione operaia, pur giocando sul rapporto tra l’esistente e la situazione delineata nell’opuscolo, ha messo in luce il carattere teorico del lavoro; perché in una fase in cui il movimento operaio non si sviluppa ancora nelle forme in cui viene delineato da Lenin, è evidente che l’opuscolo ha essenzialmente una funzione teorica nel senso dell’azione del soggetto collettivo che stiamo costruendo, il Partito.

Concludiamo riportando il testo del "Canto dei tessitori della Slesia" di Heinrich Heine citato da Di Marco durante la presentazione

CANTO DEI TESSITORI DELLA SLESIA

Su "Die schlesischen Weber" (I tessitori della Slesia)

Non han negli sbarrati occhi una lacrima,
Ma digrignano i denti e a' telai stanno.
Tessiam, Germania, il tuo lenzuolo funebre,
E tre maledizion l'ordito fanno -
Tessiam, tessiam, tessiamo!


Maledetto il buon Dio! Noi lo pregammo
Ne le misere fami, a i freddi inverni:
Lo pregammo, e sperammo, ed aspettammo:
Egli, il buon Dio, ci saziò di scherni.
Tessiam, tessiam, tessiamo!


E maledetto il re! de i gentiluomini,
De i ricchi il re, che viscere non ha:
Ei ci ha spremuto infin l'ultimo picciolo,
Or come cani mitragliar ci fa.
Tessiam, tessiam, tessiamo!


Maledetta la patria, ove alta solo
Cresce l'infamia e l'abominazione!
Ovo ogni gentil fiore è pesto al suolo,
E i vermi ingrassa la corruzione.
Tessiam, tessiam, tessiamo!


Vola la spola ed il telaio scricchiola,
Noi tessiamo affannosi e notte e dì:
Tessiam, vecchia Germania, il lenzuol funebre Tuo, che di tre maledizion s'ordì.
Tessiam, tessiam, tessiamo!

pc 26 maggio - Guerra Ucraina: il “Piano di pace” di Draghi serve a... continuare la guerra

 

A 3 mesi dallo scoppio della guerra imperialista, “scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina che sta facendo tante morti e distruzioni, alimentata dall’imperialismo Usa, dalla Nato, dai governi europei, usando la pedina a loro servizio che è il governo Zelensky infestato dai nazisti” (v. editoriale di pc-maggionon c’è aria di tregua, nonostante i proclami o addirittura i “piani di pace” come quello elaborato dal governo Draghi che però poco prima ha approvato il terzo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina! Che coerenza!

Questo “piano” che a quanto pare non conosce quasi nessuno, nemmeno gli ucraini, come riporta il Manifesto di oggi, è stato: “Presentato la scorsa settimana al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres dal ministro degli esteri Luigi Di Maio a nome del governo Draghi, consiste per quanto è dato sapere in quattro punti.

1 – Cessate il fuoco con il conseguente smantellamento della linea del fronte in Ucraina.

2 - Status internazionale dell’Ucraina. Contempla la neutralità del Paese basata su una «garanzia» internazionale e prevede un futuro ingresso nell’Unione europea.

3 - Il destino delle zone contese, Crimea e Donbass, che godrebbero di una piena autonomia, a patto però che Kiev conservi la sovranità sull’intero territorio nazionale.

4 - Garanzie sull’equilibrio internazionale. Il piano propone un accordo multilaterale sulla pace e sulla sicurezza in Europa. Con alcune priorità: disarmo e controllo degli armamenti, prevenzione dei conflitti. Per quanto riguarda l’esercito russo si dovranno stabilire i termini del ritiro dal suolo ucraino con parallelo smantellamento delle sanzioni a Mosca.”

Che non possa essere un piano minimamente credibile si capisce subito e lo dicono in tanti, perfino i diplomatici russi, che dicono di non averlo mai ricevuto, e che hanno risposto in modo abbastanza ironico, per non dire altro: “Da Roma non ci hanno inviato nulla, ma da quello che leggiamo sui media

pc 26 maggio - Terrorismo di Stato in Brasile

da AND - giornale dei compagni brasiliani

Massacre da Penha no Rio: Torturas, tiro contra moradores e execuções macabras; veja vídeo da cobertura in loco

Massacre da Penha é terrorismo de Estado praticado impunemente. Foto: Banco de Dados AND

Em uma verdadeira expedição punitiva contra os moradores travestida como operação contra o “tráfico de drogas”, mais de 100 policiais mataram pelo menos 30 pessoas na operação que teve início às 3h da madrugada de 24 de maio. Moradores da Penha, amigos e familiares das vítimas foram espancados, amarrados e torturados pelos militares. Mototaxistas tiveram suas motos destruídas por veículo blindado (caveirão) e seus pertences roubados. No Hospital, onde os familiares recebiam os corpos, a polícia abriu fogo contra os moradores.

A operação realizada no Complexo da Penha, zona norte do Rio de Janeiro, pela Polícia Rodoviária Federal (PRF) e o Batalhão de Operações Especiais (Bope) mobilizou 80 policiais do Bope e 26 da PRF e contou com 13 blindados e um helicóptero. A invasão à favela se iniciou ainda de madrugada. 

O número oficial de mortos divulgado pela Secretaria de Segurança do governador carniceiro Cláudio Castro era de 22 mortos e 7 feridos até o fim do dia 24/05, porém os moradores retiraram por conta

pc 26 maggio - L'arsenale nucleare d'Italia/1: ecco dove sono e quante atomiche abbiamo in casa

Check Point Metropolis - L'arsenale nucleare d'Italia/1: ecco dove sono e quante atomiche abbiamo in casa

Nella pancia del bunker nel monte Soratte, alle porte di Roma, facciamo un viaggio tra le armi nucleari "avanzate" dalle guerre mondiali. Alcune sono identiche a quelle utilizzate dagli ucraini, altre potrebbero essere riattivate.
poi Ghedi  Aviano ecc.
Su Repubblica video documentario.

mercoledì 25 maggio 2022

pc 25 maggio - La strage dei bambini nella scuola in Texas è il prodotto marcio e criminale dell'imperialismo USA


Non è conseguenza solo della facilità di accesso alle armi ma di una società i cui vertici politici, dal presidente ai parlamentari, finanziano e armano la guerra in corso in Ucraina e le altre, in una spirale che alimenta sempre più la terza guerra mondiale, senza alcuna distinzione tra repubblicani e democratici (questi ultimi oggi, dopo la strage, denunciano e s'indignano per la troppa circolazione di armi ma sono gli stessi che hanno approvato gli "aiuti" bellici all'Ucraina), una società capitalista sempre più reazionaria, razzista, dove sei sotto tiro della polizia se sei nero, asiatico e immigrato, una classe politica i cui parlamentari si fanno fotografare con la propria famiglia in armi con a fianco l'albero di natale, che subito dopo la strage a scuola propongono di armare gli insegnanti, che negano la libera scelta delle donne come sull'aborto - e non è certamente un caso che il governatore repubblicano del Texas, Abbott, sia antiabortista, contro le comunità LGBT, bigotto, sovranista, uno dei rappresentanti della lobby delle armi, nello stesso Stato dove la Corte Suprema ha difeso la legge contro l'aborto.
Insopportabili e ipocrite le parole del guerrafondaio Biden: ‘fermiamo la lobby delle armi’ (!) così come quelle del senatore Murphy al Congresso che ha dichiarato: "cosa stiamo facendo, signor Presidente? e che gli Usa sono un paese dove i ragazzi crescono nella paura ogni volta che mettono piede in classe, perché pensano di essere i prossimi. E ha aggiunto: "Non è inevitabile. Questi ragazzi non sono stati sfortunati. Questo succede solo in questo Paese. E in nessun altro posto." Parole vuote per lavarsi la coscienza sporca di una classe dirigente corrotta e putrida.

pc 25 maggio - Orrenda strage in una scuola elementare in Texas... l'ipocrisia marcia delle lacrime del presidente Biden/Usa

Dinnanzi all'orrendo massacro  compiuto oggi nella città di Uvalde in Texas da un giovane di 18 anni che è stato poi ucciso dalla polizia in cui sono sono morti 19 bambini e 2 insegnanti, il presidente USA Biden ha avuto l'indecente coraggio di dire " sono stanco ora dobbiamo agire sulle armi"

Le armi da fuoco sono diventate la principale causa negli Usa di morte per bambini e adolescenti a partire dal 2020, superando gli incidenti automobilistici, ma Biden che oggi si dice "addolorato" dinnanzi alla ennesima gravissima morte di bambini e lavoratrici innocenti non ha fatto altro che limitarsi, da quando è al potere, a degli annunci circa le misure da prendere  per controllare la circolazione delle armi negli Stati Uniti o a blande misure  che non hanno in primis colpito le lobby delle armi, come la Nra, che si è detta «pronta a combattere» invitando i cittadini Usa a opporsi al pericolo di «togliere le armi». 

E certo gli sporchi interessi del Capitale vengono prima di tutto, la morte orrenda di bambini e donne non conta NIENTE!!! 

Queste stragi negli Usa non sono assolutamente un fatto isolato e sono  legate anche ad una condizione di oppressione e alienazione sociale che è estesa a livello di massa causata dalle pesanti politiche della borghesia dominante al potere di scaricamento sempre più pesante della crisi contro lavoratori, giovani, a livello popolare...

L'ipocrisia marcia della borghesia imperialista e capitalista non ha limiti! Biden mentre versa lacrime di coccodrillo "dentro casa" dicendo falsamente "Perché vogliamo vivere con questa carneficina? Perché continuiamo a consentire che questo accada? Per l'amor del cielo dov'è la nostra spina dorsale"  continua invece a mandare  senza alcuno scrupolo armi "fuori casa" per altre carneficine della guerra imperialista, di cui  è uno degli sporchi artefici: il 21 maggio ha firmato un disegno di legge di "aiuto" da 40 miliardi di dollari per l'Ucraina , oltre ai 14 miliardi di dollari già stanziati per armi potenti e all'avanguardia che sono state in gran parte esaurite, la maggior parte di questo denaro va alle armi. 

Strage nella scuola elementare in Texas, Biden in lacrime: "Agire contro lobby delle armi"

Il presidente parla alla nazione dopo il massacro di Uvalde: un 18enne ha ucciso 19 bambini e 2 adulti. Il capo della Casa Bianca: "Basta con queste carneficine"

25 maggio - MILANO: UNA BELLA GIORNATA DI SOLIDARIETÀ E UN RISULTATO, non scontato, CHE RIBADISCE CHE LA REPRESSIONE NON VINCE CONTRO CHI LOTTA

Report dei compagni dello Slai Cobas sc MI/BG

Oggi si è tenuto il processo di 2° grado contro i compagni del cs Vittoria e Si Cobas per lo sciopero alla DHL di Settala del 2015. Davanti il tribunale e dentro si sono ritrovati, circa 60, compagne/compagni del Vittoria; lavoratrici/lavoratori del Si Cobas; militanti dello Slai Cobas sc; compagni della FGC; Pcl; Panetteria e altri sodali, preswenti per sostenere i/le compagni/compagne imputati e rispondere all'appello "SE TOCCANO UNO, TOCCANO TUTTI!".


Come Slai Cobas sc nei giorni precedenti avevano rilanciato l'appello Si Cobas/Vittoria citando la campagna repressiva che colpisce dagli studenti di Torino ai giovani di Friday for future, dai disoccupati e Si Cobas di Napoli alle lavoratrici Slai Cobas Palermo o chi lotta contro la guerra imperialista di Taranto.

 di seguito il comunicato:

Nel marzo 2015, in concomitanza con lo sciopero generale della logistica indetto dal Si Cobas, venne organizzata la presenza massiccia alla DHL di Settala dove alle rivendicazioni della logistica di carattere nazionali si univa una vertenza del magazzino per migliorare le condizioni lavorative e l’agibilità sindacale.

Per l’assemblea di lotta tenuta davanti ai cancelli diversi compagni, solidali sono stati condannati in primo grado a pene da 1 anno e 8 mesi fino a 2 anni e 6 mesi.

Mercoledì 25 maggio si terrà il processo di 2° grado per compagni del csa Vittoria e del Si Cobas

Lo Slai Cobas per il sindacato di classe esprime la massima solidarietà, parteciperà ed invita a partecipare al presidio solidale davanti al Tribunale, a partire dalle 9.30

Stiamo assistendo a una forte ondata repressiva, in primis contro le lotte dei lavoratori, ma, oggi, la repressione è legata alla guerra imperialista che richiede zittire ogni voce di protesta : gli arresti degli studenti di Torino in lotta contro l’alternanza scuola-lavoro, nei giorni scorsi le perquisizioni a Milano a militanti di Friday for future, intimidazioni a carico dei disoccupati e Si Cobas di Napoli, processo a decine di lavoratrici dello Slai Cobas per il sindacato di classe a Palermo, criminalizzazione a Taranto per le proteste contro l’invio di navi da guerra….

Per questo è più che mai valido, “Toccano uno, toccano tutti”, ed è necessaria la massima solidarietà e risposta comune contro ogni repressione

Sali Cobas per il sindacato di classe - Milano

Mentre ci si preparava ad entrare è arrivato un carabiniere che comunicava che il presidente aveva deciso che in aula potevano entrare solo gli imputati e che non si potevano portare striscioni e bandiere. Questo ha creato malumore, ma non ha impedito che si entrasse in massa per accompagnare i nostri compagni, e che dentro il tribunale li hanno "spinti" tra gli applausi dentro l'aula.

 Dopo aver sentito le testimonianze, i compagni sono usciti comunicandoci che il pubblico ministero aveva chiesto la conferma della sentenza di 1° grado, si prevedeva un esito negativo, nonostante le stesse testimonianze della digos affermavano che quel giorno non era "successo niente di grave" e che non ci fossero i presupposti. Dopo 20 minuti è arrivata la sentenza: "ASSOLUZIONE PIENA, IL FATTO NON SUSSISTE". E allora è esploso un lungo applauso liberatorio ed un abbracciarsi, con foto collettiva fuori dal tribunale ed al grido "IL PROLETARIATO NON HA NAZIONE, ITERNAZIONALISMO RIVOLUZIONE"

Una buona notizia non solo per i compagni imputati ma per tutto il movimento di classe e la lotta contro la repressione.

pc 25 maggio - “Lotta alla mafia”: la versione di Draghi

Mentre anche oggi le notizie riportano di intere retate di mafiosi a Palermo il presidente guerrafondaio Draghi è intervento al convegno su “Il ruolo della finanza nella lotta alla mafia” e tra la tanta retorica inutile, ha dovuto ammettere quello che le celebrazioni annuali dell’antimafia cercano malamente di nascondere e cioè che la mafia non è per niente stata sconfitta: “Rispetto a trent’anni fa, la mafia ha assunto forme nuove, - dice - ma altrettanto temibili. Non viviamo più l’incubo dello stragismo, del terrorismo di stampo mafioso.” (L’intervento è sul sito del governo)

Ma “Le mafie si insinuano nei consigli d’amministrazione, nelle aziende che conducono traffici illeciti - al Nord e nel Mezzogiorno. Inquinano il tessuto economico, dal settore immobiliare al commercio all’ingrosso. Controllano il territorio con la violenza, soffocano la libera concorrenza.”

e questo, appunto, dal Nord al Sud del Paese:

Le cosche come quelle della ‘ndrangheta si sono diffuse nel Nord Italia - in Lombardia, in Piemonte, in Liguria, in Veneto, in Valle d’Aosta, in Trentino Aldo Adige. Qui si è radicata la ‘mafia imprenditrice’, come ha denunciato il Questore di Milano Petronzi. Si impossessa di aziende in difficoltà, si espande in nuovi settori, ricicla denaro sporco, rende inefficaci i servizi, danneggia l’ambiente.

Praticamente ha elencato tutto ciò che fanno i capitalisti imperialisti normalmente, a cui bisogna aggiungere i morti e feriti sul lavoro!

E come si deve “lottare” secondo Draghi? “La lotta all’illegalità impone anche una miglior tutela della

martedì 24 maggio 2022

pc 24 maggio - Un’altra sentenza che legittima il clima di razzismo presente nel paese… Ma senza giustizia, nessuna pace.

 I fatti sono più forti della verità dei tribunali:

MORTE DEL GIOVANE BARA: UNA CONDANNA A 8 MESI E DUE ASSOLUZIONI.

IL COMITATO: CLIMA DI ODIO, OMERTA’ E PREGIUDIZIO

Posted on : 19 Maggio 2022 - 15:51Byredazioneondaurto


Condanna a 8 mesi per tentata violenza privata con pagamento danni che deciderà il giudice civile e assoluzione dall’accusa di omicidio preterintenzionale e di omissione di soccorso. Altri due imputati sono stati assolti. Con questa sentenza il 12 maggio si è concluso il processo per la morte del giovane bergamasco di origini senegalesi Bara Lamine, che nell’estate 2017 morì cadendo in un dirupo nei pressi del paese di Ubliale Canezzo (Bg) mentre veniva inseguito dopo una lite alla festa del paese da alcune persone. Il comitato verità e giustizia per Bara denuncia e collega questa tragica vicenda ad un clima di odio, omertà e pregiudizio, manifestatosi anche nei confronti chi chiedeva di fare chiarezza e addirittura concretizzatosi nella distruzione, per due volte, della lapide posta in ricordo del ragazzo sul luogo della morte. “E’ una condanna ridicola, contraddittoria, ovviamente non siamo contenti – commenta Franco del Comitato – non è stato nemmeno riconosciuto l’omissione di soccorso; siamo sconcertati dall’indifferenza, che poi si trasforma in discriminazione, che abbiamo riscontrato. Proseguiremo con le nostre iniziative per raccogliere fondi per la famiglia, per valutare se ricorrere in appello,  per proseguire la riflessione sul razzismo che abbiamo incontrato e su come si ignori totalmente chi viene visto come un corpo estraneo, addirittura di fronte ad un fatto drammatico come questo.” 

Il pm aveva chiesto pene di oltre 10 anni…. 

«La morte di Bara — ha detto il pm nella requisitoria — è conseguenza della condotta di Brioschi e

pc 24 maggio - “Oligarchi” in Italia: da Elkann, padrone della Stellantis, a Descalzi “manager” dell’Eni… “stipendi” per milioni

 

Per "completare" il quadro dei padroni che si arricchiscono sfruttando il proletariato, riportiamo questa  tabella dei primi 18 "manager", del FQ, per chiarire che i padroni e i “manager” di questo Paese, che nessuno ama chiamare “oligarchi”, hanno conti in banca e patrimoni, fatti di castelli, case, yacht ecc. ecc. e “stipendi” immensi.

Come Elkann, erede Agnelli e padrone della Stellantis, il cui “compenso” solo per questo anno risulta, secondo la tabella pubblicata dal Fatto Quotidiano, di oltre 35 milioni di euro o come “CLAUDIO DESCALZI, amministratore delegato dell’Eni” che “si gode il momento favorevole. È l’uomo chiave per il governo per trovare nuove forniture di gas in alternativa alla Russia. Descalzi è il manager più pagato tra le società pubbliche nel 2021, con 7,76 milioni di euro al lordo delle tasse, secondo i dati pubblicati dall’Eni. La sua busta paga è composta da 5,82 milioni di compensi monetari, incluso un bonus per i risultati di 4,21 milioni. A questo si aggiungono le azioni gratuite per 1,94 milioni.”

Questi risultati, si capisce, devono essere raggiunti ad ogni costo!

pc 24 maggio - 573 miliardari in più in due anni: 1 milione di poveri in più ogni giorno!

Mentre nel suo complesso l’economia mondiale è in crisi strutturale da sovrapproduzione, per tamponare la quale le banche mondiali stampano soldi a getto continuo, alcuni particolari settori della produzione industriale continuano a fare altissimi profitti tanto da “creare” miliardari. I dati della Oxfam pubblicati dall’Ansa dicono che si tratta soprattutto delle “aziende energetiche, farmaceutiche e alimentari … grazie alla pandemia che ha fatto registrare profitti record”.

Di fronte ad “Una ricchezza aumentata negli ultimi due anni più di quanto non lo abbia fatto in 23 anni” Oxfam chiede “ai Governi di tassare subito gli extraprofitti realizzati sulle spalle delle famiglie che invece hanno redditi al palo e spese sempre più alte per l'inflazione e il caro-bollette.”

Il sistema capitalista-imperialista funziona così: produce da un lato padroni sempre più ricchi e un proletariato sempre più povero. A quest’altra follia sociale si può mettere fine solo abbattendo questo sistema.

Oxfam, il Covid arricchisce i paperoni, sono 573 in più

L'organizzazione: 'Tassare extra-profitti'. Utili record per energia, farmaci e cibo.

I ricchi sono sempre più ricchi, e numerosi, soprattutto grazie alla pandemia che ha fatto registrare profitti record per le loro aziende energetiche, farmaceutiche e alimentari. Una ricchezza aumentata negli ultimi due anni più di quanto non lo abbia fatto in 23 anni, e che porta Oxfam a chiedere ai Governi di tassare subito gli extraprofitti realizzati sulle spalle delle famiglie che invece hanno redditi al palo e spese sempre più alte per l'inflazione e il caro-bollette.

In un report pubblicato all'apertura di Davos, Oxfam sottolinea come il Covid abbia fatto schizzare

pc 24 maggio - Biden spende per gli aiuti all'Ucraina e nega il latte in polvere ai neonati!

L'imperialismo è una condanna per l'umanità e dev'essere rovesciato con la rivoluzione proletaria e socialista. Guerre, fame, sfruttamento, migrazioni, oppressione, repressione, pandemie, disastri ambientali e climatici....purtroppo la parola "fine" non arriverà mai e questo sistema al collasso non potrà mai crollare in maniera spontanea. L'unica soluzione è la rivoluzione!

Il 21 maggio, Biden ha firmato un disegno di legge di "aiuto" da 40 miliardi di dollari per l'Ucraina , oltre ai 14 miliardi di dollari già stanziati per armi potenti e all'avanguardia che sono state in gran parte esaurite. La maggior parte di questo denaro va alle armi : 9 miliardi di dollari per sostituire missili usati, proiettili di artiglieria e altre armi usate; 10 miliardi di dollari in nuove armi già nelle scorte statunitensi; 6 miliardi di dollari in nuove armi non in stock; e 8 miliardi di dollari per l'equipaggiamento e l'addestramento militare nei paesi vicini o confinanti con l'Ucraina, o per l'addestramento delle truppe ucraine al di fuori del paese. 

E intanto manca il latte in polvere per i neonati!

da la nuova venezia

Scaffali vuoti e bimbi in ospedale: negli Stati Uniti è crisi del latte in polvere

Monopoli e pressioni politiche all’origine del caos. E ora si ricorre a un ponte aereo dalla Germania per rimediare

Sono arrivate domenica a Indianapolis provenienti dalla Germania: 35 tonnellate corrispondenti a 132 bancali di latte in polvere. Trasportate in via del tutto eccezionale da un aereo militare decollato dalla base di Ramstein. Proveniente da Zurigo, la preziosa polvere bianca che costituisce il nutrimento per decine di migliaia di infanti americani che non vengono allattati al seno o che hanno bisogno di un’integrazione (in Usa solo il 75% dei neonati ha una qualche forma di allattamento al seno alla

lunedì 23 maggio 2022

pc 23 maggio - Capaci: 30 anni dalla strage politico-mafiosa... coperta da un mare di chiacchiere istituzionali

A 30 anni dalla strage politico-mafiosa di Capaci nella quale fu ucciso il giudice Falcone, per contrassegnare la lunga giornata di oggi, 23 maggio, giornata dei cortei e delle passerelle “antimafia” delle Istituzioni, a cominciare dal Presidente Mattarella passando per ogni politico che vuole approfittare dell’occasione per mettersi in mostra, basterebbero alcuni titoli dei giornali di questi giorni per mettere nella giusta luce la quantità eccessiva di parole altisonanti e vuote spese dai vari palchi allestiti in tutta la città.

Questi articoli, anche di oggi, parlano di pizzo pagato da imprenditori di Catania, arresti di politici, sindaci e assessori del messinese, continue vessazioni a Brancaccio contro il centro Padre Nostro, quello di Padre Puglisi, condanne di ex presidenti di Confindustria Sicilia insieme a un colonnello dei carabinieri, retate di decine di mafiosi nei quartieri di Palermo…

Già solo questo dato di fatto quotidiano dovrebbe dare il quadro realistico – la cosiddetta mafia è viva e vegeta - che smentisce e ridicolizza tutte le chiacchiere sulla lotta alla mafia

A tale proposito è utile leggere ciò che dicono alcuni di questi responsabili, come il nuovo procuratore di Palermo, Lia Sava, che sugli imprenditori dice “gli estorti con lo Stato non collaborano e con i boss sì”! Mentre l’x procuratore generale Scarpinato dice che “Stiamo celebrando il trentennale con lo smantellamento delle leggi antimafia…” Ma c’è di più, molto di più!

Perché ciò che ha tenuto banco in questi mesi di campagna elettorale, sia per le comunali che si terranno

pc 23 maggio - Manifestazione contro la guerra e la NATO a Teulada. Tranciata la rete del poligono

 

TEULADA: 600 PERSONE IN CORTEO CONTRO LA GUERRA E LE ESERCITAZIONI NATO. TRANCIATI 5 METRI DI RETE DEL POLIGONO MILITARE

Il corteo è entrato all’interno del poligono, nonostante la presenza massiccia di poliziotti e droni, occupandolo per alcuni minuti prima di ripartire direzione Sant’Anna Arresi.

23 MAGGIO 2022 

Circa 600 persone hanno partecipato domenica 22 maggio alla manifestazione che si è tenuta a Sant’Anna Arresi, nel Sulcis, per il corteo di protesta contro le esercitazioni Nato Mare Aperto 2022, in corso davanti al poligono di Teulada sino al 27 maggio.

La lotta contro la guerra in Ucraina si incrocia anche con una delle richiesta più pressanti del mondo antimilitarista e indipendentista sardo: l’imponente presenza delle servitù militari nell’Isola, dove 35mila ettari di territorio sono vincolati dalle stellette e dove insistono i tre poligoni militari più grandi d’Europa, Quirra-San Lorenzo, Capo Frasca e appunto Teulada. Qui i manifestanti hanno tranciato cinque metri di rete che delimita il recinto del poligono militare di Teulada. Venerdì notte un gruppo di persone aveva lanciato una molotov contro il Comando militare dell’Esercito a Cagliari.



domenica 22 maggio 2022

pc 22 maggio - Ddl sulla concorrenza = soldi ai padroni peggioramento dei servizi e delle condizioni dei lavoratori

Si sta centrando la querelle (soprattutto interna ai partiti della maggioranza) sulla questione della spiagge, concessioni balneari, in cui giocano gli interessi di padroni medi e grandi, e che in sostanza significa comunque potenziamento della concessione di coste che dovrebbero essere pubbliche ai privati; ma si tace su tutto il resto del disegno di legge sulla concorrenza e il mercato vuole consegnare ai privati tutti i servizi pubblici locali senza alcuna esclusione. 

Certo, questo processo di privatizzazione è in corso da tempo e da parte dei vari governi precedenti, ma nessun governo finora aveva messo per legge una tale completa privatizzazione, accompagnata dalla definitiva mutazione del ruolo dei Comuni.

E' un attacco strategico che non solo va a colpire la qualità dei servizi, dato che il criterio per i nuovi

pc 22 maggio - Aumentano i prezzi delle merci: “Stangata di 2.394 euro a famiglia” - E' necessario rilanciare con forza la battaglia contro il carovita e per l’aumento dei salari

Oramai è una cantilena stonata: “Secondo i calcoli del Codacons una inflazione al 6% si traduce in una stangata pari a +2.394 euro annui per un nucleo con due figli, e +1.843 euro per la famiglia tipo.” L’aumento dei prezzi viene calcolato da ogni “istituto” pubblico, come l’Istat, o privato come il “think tank” Nomisma che prevede “"mesi difficili per i consumatori che vedranno aumentare i prezzi del carrello della spesa ma non i loro salari.”

La giustificazione del “capo economista” di Nomisma, questo “pensatoio” borghese al servizio dei padroni, è che “Al momento le imprese non possono addizionare nuovi costi salariali ai costi energetici e delle materie prime.”

In generale un aumento dei salari (“nuovi costi salariali!) può al massimo intaccare il profitto del padrone, mentre qui si spaccia la vecchia menzogna che dice che è l’aumento del salario che fa aumentare i prezzi delle merci!

Il “capo economista” con la faccia di bronzo conferma che “Il potere d'acquisto dei cittadini probabilmente continuerà a diminuire per un certo periodo, fintanto che non si fermerà l'inflazione di fondo oppure quando le imprese che avranno strutturalmente assorbito gli aumenti energetici saranno pronte ad aumentare i salari dei lavoratori". (Il Sole 24 Ore 18/5)

L’aumento dei prezzi di tutte le merci è attualmente legato alla guerra imperialista in corso in Ucraina, e quindi “l’inflazione di fondo” non si fermerà tanto facilmente, mentre le imprese non saranno mai “pronte ad aumentare i salari dei lavoratori” perché il loro mestiere naturale è quello semmai di abbassarli; come dice Marx in “lavoro salariato e capitale”: “la tendenza generale della produzione capitalistica non è all’aumento del livello medio dei salari, ma alla diminuzione di esso, cioè a spingere il valore della forza lavoro suppergiù al suo livello più basso e questo abbassamento in Italia è in corso da circa 30 anni!

Dall’altro lato, quando succede che i salari aumentano, è solo perché i lavoratori hanno combattuto e creato rapporti di forza tali che in un certo momento permettono di strappare l’aumento; questi rapporti di forza sono il risultato necessario della sua lotta quotidiana su questo fronte perché (sempre Marx): “Se la classe operaia cedesse per viltà nel suo conflitto quotidiano con il capitale, si priverebbe, essa stessa, della capacità di intraprendere un qualsiasi movimento più grande”.

La borghesia, dal canto suo, come al solito, prova a spargere confusione su questi rapporti tra le classi, anche se è costretta a confermare l’aumento dei prezzi.

Ma queste conferme (di una realtà vissuta sulla pelle dei lavoratori e delle masse popolari) rendono ancor più necessaria la lotta diretta contro i padroni per aumenti salariali e contro il carovita.