sabato 27 novembre 2021

24 novembre internazionalista - Una grande giornata internazionale a sostegno della guerra popolare in India in tanti paesi del mondo - leggi il blog maoistroad.blogspot. com

24 novembre internazionalista - Bergamo importante assemblea con i lavoratori indiani

24th november internationalist - Italy - extraordinary meeting with Indian workers in Italia in Bergamo


Nell’assemblea, aperta da bella ciao nella versione panjabi, operai e giovani per l’internazionalismo proletario, già protagonisti delle mobilitazioni a sostegno della grande lotta dei contadini, gli interventi hanno fatto il punto sulle condizioni attuali nel paese, salutando il ritiro delle tre leggi sull’agricoltura, come una prima vittoria della grande mobilitazione di massa, denunciando il governo fascista indu di Modi, al servizio dell’imperialismo che svende e devasta il paese, levando la terra agli Adivasi sradicando intere popolazioni per farne i nuovi schiavi, per lo sfruttamento delle enormi risorse del paese svendute agli imperialisti;

una politica che si regge sul fascismo, che usa fortemente la religione indu come controllo divisione e repressione dei diritti, delle libertà, delle rivendicazioni delle masse;

una politica repressiva che oggi ha messo al centro il piano militare Prahaar 3, nuova fase degli sforzi del governo per soffocare la guerra popolare che dalla rivolta di Naxalbari si è sviluppata nel paese, in particolare nella zona denominata ‘corridoio rosso’. sotto la direzione del Partito Comunista, oggi CPI Maoista.

Prahaar 3, un piano sanguinario contro la Guerra Popolare e la sua direzione politica dichiarati come il principale pericolo per la tenuta del governo e degli interessi imperialistici in India.

Un piano a cui sono state destinate enormi risorse finanziarie, mentre ancora pesantissimi nel paese sono gli effetti della pandemia aggravati dalla criminale gestione sanitaria voluta da Modi, per armare ulteriormente polizia esercito, bande paramilitari, con il compito, centrale per un anno, di battere le aree di sviluppo della guerra popolare per sradicare i ribelli maoisti, colpire la popolazione e i lavoratori mobilitati e impegnati nella costruzione del potere popolare.

Una politica repressiva che si muove, con forme specifiche, costantemente su di un doppio binario, interno ed esterno verso le grandi comunità che sono emigrate, presenti anche in Italia con numeri importanti anche al nord.

L’assemblea ha denunciato come questa politica repressiva venga attuata in proprio dagli spioni di Modi, come quelli che costantemente hanno seguito le mobilitazioni di quest’anno per i contadini, facendo una ‘lista nera’ degli attivisti, arrivando a delle minacce dirette rivolte allo Slai Cobas sc, o tramite la Digos, che in occasione del G20 e della venuta di Modi in Italia ha pianificato decine di perquisizioni nelle case degli oppositori a Modi proprio nei giorni precedenti il 30 ottobre.

Un lavoratore della zona, denunciato ‘per terrorismo’ ha portato il suo caso direttamente in assemblea.

L’assemblea, nella piena condanna del governo Modi e della sua politica antipopolare e repressiva, si è chiusa con l’impegno a raccogliere quanto uscito, continuare e rafforzare la lotta, a migliorare l’organizzazione per meglio unire e allargare la partecipazione di giovani e operai.

24 novembre Internazionalista - Palermo - assemblea delle lavoratrici e lavoratori e mozione/messaggio solidale con la guerra popolare in India




foto iniziativa solidale di ieri al laboratorio Andrea Ballarò 

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mozione dell'assemblea dei lavoratori e lavoratrici  slai cobas 

Le lavoratrici e i lavoratori aderenti allo Slai Cobas sc, in lotta da anni per l’affermazione dei propri diritti, riuniti in assemblea

si uniscono alle denunce delle politiche contro le masse popolari indiane, messe in atto dal governo Modi che vanno dall’economia messa al servizio delle multinazionali che arricchisce i padroni e impoverisce ogni giorno di più le masse popolari; alle diverse “operazioni” repressive che si trasformano di fatto in veri e propri massacri contro contadini, Adivasi, Dalit (gli intoccabili!), intellettuali, lavoratrici e lavoratori, donne e bambini;

solidarizzano con la vera opposizione che si sviluppa nel Paese, cioè con la lotta delle masse in corso in India in particolare la Guerra di popolo condotta dal Partito Comunista dell’India (maoista) che liberando zone del Paese dall’oppressione genocida crea le condizioni affinché le masse possano esercitare il potere attraverso i Comitati Popolari Rivoluzionari;

inviano saluti solidali alle masse indiane dimostrando al governo fascista e genocida di Modi che non sono sole nella loro lotta come non lo è il Partito Comunista dell’india e la guerra popolare che dirige.

Palermo, 24 novembre ’21

venerdì 26 novembre 2021

Contro l'imperialismo italiano che arma l'India del fascista/genocida Modi


startmag 23 Novembre 2021

Le prossime mosse di Leonardo (ex Finmeccanica) in India 

L’embargo decretato dal governo Indiano nei confronti anche dell’Italia è stato tolto e ciò permetterebbe a Leonardo di siglare un ricchissimo contratto per fornire siluri ai sottomarini indiani di classe Scorpène.

Le figure chiave di questo accordo sono da un lato istituzionali e dall’altro invece informali ma assolutamente decisive. I personaggi chiave sul piano istituzionale sono stati naturalmente l’ambasciatore italiano in India Vincenzo de Luca e il ministro degli esteri indiano Harsh Vardhan Shringla.

Le figure invece non istituzionali ma che dietro le quinte hanno svolto — e non certo da oggi — un ruolo determinante sono da un lato il gruppo Gautam Adani e dall’altro Sudhir Choudhrie.

Se poi ci domandiamo le ragioni di questo embargo queste non possono che essere rintracciate nelle indagini del Central Bureau of Investigation nei confronti della ex Finmeccanica.


startmag 14 novembre

Secondo fonti stampa indiane, Nuova Delhi ha revocato il ban sul gruppo della difesa e aerospazio guidato da Alessandro Profumo. Dal 2014 l’ex gruppo Finmeccanica era estromessa dal paese a causa del caso giudiziario che ha coinvolto la controllata di Leonardo, Agusta Westland.

I vertici erano stati accusati di corruzione internazionale per presunte tangenti pagate proprio in India riguardo la fornitura di 12 elicotteri AW 101 VIP/VVIP al governo Indiano del valore complessivo di 560 milioni di dollari circa. A causa della vicenda, nel 2016 il governo indiano cancellò l’ordine da 300 milioni di dollari per i siluri Black Shark per la Marina indiana da Wass, ora di proprietà dell’ex Finmeccanica.

La decisione segue l’incontro tra il premier indiano Narendra Modi con il presidente del Consiglio Mario Draghi, in occasione del G20 di Roma, confermano le fonti di The Hindu. La revoca del divieto porterebbe a un “rilancio” dei legami tra i due Paesi, sottolinea il quotidiano indiano.

Una decisione, comunque, soggetta a determinate condizioni, tra cui l’impossibilità per la società di intentare una causa civile contro il governo indiano per operazioni precedenti.

Se confermata, “Leonardo potrebbe vendere a Delhi siluri Black Shark, missili Mbda, cannoni navali, veicoli subacquei «unmanned»”, riporta Il Sole 24 Ore, riprendendo fonti indiane.

LE CARATTERISTICHE DEL SILURO BLACK SHARK



Black Shark è il siluro pesante di punta della produzione della divisione Elettronica di Leonardo.

Sviluppato in accordo alle esigenze operative della Marina Militare Italiana, Black Shark è un’arma multi bersaglio estremamente avanzata sia dal punto di vista tecnologico che operativo. Progettato per essere utilizzato da diverse piattaforme di lancio e più nello specifico da sommergibili, unità di superficie e stazioni a terra.

Concepito per contrastare le minacce tecnologicamente più moderne, siano esse bersagli di superficie o subacquei, è un siluro filoguidato tramite un cavo in fibra ottica attraverso il quale il mezzo lanciante rimane in comunicazione per trasmettere e ricevere i dati necessari per il buon esito della missione.

Black Shark è lungo circa 6 metri, è molto silenzioso e può operare in modalità di autoguida nell’ultima fase della missione.

Nella sua versione più innovativa, viene equipaggiato con una nuova batteria Litio – Polimeri.

L’ORDINE CANCELLATO NEL 2016

La Marina indiana aveva già messo infatti gli occhi sui Black Shark. Tuttavia, a seguito del contenzioso legale per la vicenda Agusta Westland nel gennaio 2016 il il ministero della Difesa indiano aveva cancellato l’ordine per i 98 siluri prodotti da Wass.

I CANNONI VULCANO

Inoltre, la Difesa indiana potrà riprendere in considerazione i cannoni di Leonardo.

Un’altra commessa italiana saltata “è la fornitura da 200 milioni di euro di tredici cannoni navali Vulcano da 127 mm” ricordava il Fatto quotidiano nel 2016.

I cannoni, fabbricati dalla Oto Melara di La Spezia (del gruppo Leonardo) erano destinati alle fregate e ai cacciatorpediniere della marina indiana. L’ex Finmeccanica aveva vinto il bando nel dicembre 2014.

I MISSILI MBDA

Infine, con la revoca del bando di Leonardo, Nuova Delhi punterà di nuovo anche ai missili navali anti-aerei a corto raggio VL-Mica prodotti dal consorzio europeo Mbda (partecipato da Leonardo al 25%) per le corvette della Marina indiana.



Politica proletaria - Milano 4 dicembre - convegno nazionale aperto - info - adesione, partecipazione - pcro.red@gmail.com

4 dicembre Convegno nazionale

Milano Villa Pallavicini via A. Meucci 3 

ore 9,30-17

aperto a tutti

teoria/politica/organizzazione proletaria e comunista qui e ora ovunque nella situazione nazionale e internazionale odierna


contro il nemico di classe governo/stato del capitale e l'imperialismo

contro il nemico interno al movimento proletario comunista rivoluzionario

economicismo/movimentismo..falsi comunisti/demagogia e burocratismo nel sindacalismo di base e di classe ..rossobruni novax

3

partito/fronte/organizzazione/militante

nel corso della giornata

gramsci sulla costruzione del partito uno strumento teorico/politico/ indispensabile  - presentazione nazionale 


4

il  lavoro di massa  oggi  nelle file proletarie e popolari

ore 14 

- incontro nazionale mfpr

 inoltre  tavoli di discussione aperti

A)il sindacalismo di classe - il patto d'azione - il fronte unico di classe 

B) la campagna internazionale di sostegno alla guerra popolare in India - report  e nuove proposte a livello italia





 

24 novembre Internazionalista - Dalla Tunisia all'India

From Tunisia for 24 november international day to support the People’s War – 

A declaration and a new poster

يوم عالمي لمناصرة الحرب الشعبية في الهند‎ ‎‏ في الهند حرب شعبية عمرها سنوات وقد حققت انتصارات متتالية وهي في طريقها ‏إلى تحقيق النصر الكبير واليوم تحاول الرجعية الهندية مدعومة بالإمبرياليين القضاء ‏عليها وهي تجرّب حملة إبادة ثانية ضدها بعد حملة الصيد الأخضر‎.‎‏ وفي عديد البلدان ينظم هذا اليوم الشيوعيون الماويون والثوريون من أحزاب ‏ومنظمات وشخصيات مختلفة حملة دعم ومناصرة للحرب الشعبية في الهند وهناك ‏لجان دولية ومحلية للغرض‎.‎‏ لقد رسمت الحرب الشعبية في الهند طريق الحرية لشعوب الهند وأيضا للبروليتاريا ‏والشعوب والأمم المضطهَدة عبر العالم في وقت تعتقد فيه الامبريالية أنّها اغلقت نهائيا ‏طريق الحروب الشعبية ودفنت الشيوعية الثورية إلى غير رجعة‎.‎‏ وفي الوطن العربي يحتاج الثوريون إلى قراءة الحرب الشعبية في الهند بتمعن ‏والتعلم من دروسها والنسج على منوالها لهزيمة الامبريالية والصهيونية والرجعية ‏والتخلص من أوهام السلام مع الكيان الصهيوني والتنافس الانتخابي مع الرجعية ‏والتعايش مع الامبريالية وهي الأوهام التي تروّج لها الإصلاحية والانتهازية التي ‏أضرّت بحركة التحرر الوطني الديمقراطي العربية‎.‎عاشت الحرب الشعبية في الهند ‏‎!‎يسقط نظام مودي الرجعي ‏‎!‎لنتعلم من الحرب الشعبية في الهند ‏‎!‎

Journée mondiale des partisans de la guerre populaire en IndeEn Inde, une guerre populaire de plusieurs années a remporté des victoires successives et est en route vers la grande victoire. Aujourd’hui, le rétrograde indien, soutenu par les impérialistes, tente de l’éradiquer en essayant une deuxième campagne de génocide contre elle après la campagne de pêche verte.Dans de nombreux pays, les communistes maoïstes et les révolutionnaires de partis, organisations et personnalités organisent une campagne de soutien et de soutien à la guerre populaire en Inde et il y a des comités internationaux et locaux à but.La guerre populaire en Inde a tracé la voie de la liberté pour les peuples de l’Inde et aussi pour la prolétaria, les peuples et les nations persécutées à travers le monde à un moment où l’impérialisme pense avoir définitivement fermé la route des guerres populaires et enterré irréversiblement le communisme révolutionnaire.Dans le monde arabe, les révolutionnaires ont besoin de lire attentivement la guerre populaire en Inde et de tirer des leçons de ses leçons et de tissage pour vaincre l’impérialisme, le sionisme et le rétrograde et l’élimination des illusions de paix avec l’entité sioniste et la compétition électorale avec rétrograde et Coexistence avec l’impérialisme, illusions promues par la réforme et l’opportunisme qui ont nui au mouvement de libération nationale démocratique arabe,.,Vive la guerre populaire en Inde,!,À bas le système rétrograde Modi,!,Apprenons de la guerre populaire en Inde!

24 novembre internazionalista - India Nilambur (Kerala) International Day of support to People’s War in India

(Kerala) – for the International Day of support to People’s War in India

Stop fake encounters… Stop Operation Prahar 3 – 24 november: Comrade Kuppu Devaraj, Comrade Ajith, Comrade Kishanji, Remember the martyrs.

Campaign the pictures showing in Nilambur town

Pubblic Meeting today at Nilambur Chandahhunnu bus station at 17:00

Introduction from Comrade Gajendri (comrade of life of Kuppu Devaraj)

Speech from Comrade M N Ravunni

Denuncia politica - SALVARE PRODUZIONE E CONSUMI - SALVARE IL CAPITALE PRIMA DI TUTTO

Il governo Draghi nel nuovo allarme pandemia ha prodotto la misura del super green pass, ma escludendola da luoghi di lavoro e in funzione esplicitamente del commercio soprattutto natalizio. 

Nuovamente il governo non vuole fare l'unico provvedimento necessario: rendere obbligatoria la vaccinazione, perchè questa sarebbe per tutti e non piace ai piani dei padroni: "produci sempre, profitti subito". 

I lavoratori, le lavoratrici delle fabbriche, del commercio, dei servizi, dei vari posti di lavoro restano a rischio contagi/salute, come a rischio salario e lavoro.

Tutti i lavoratori e le lavoratrici devono chiedere e lottare per la vaccinazione obbligatoria. 
Altri espedienti danneggiano solo la salute e le tasche/il salario. 
Come alcuni operai hanno detto: per la vaccinazione obbligatoria noi possiamo anche scioperare!

Pubblichiamo stralci di un articolo apparso su Il Manifesto, che dà un contributo su questo nella denuncia.

Confindustria docet: lavoro e consumo davanti a tutto

L’eccezione prevista dal governo rivela come il lavoro e il consumo figurino come le prime, se non le uniche necessità della vita sociale

di Marco Bascetta

Che in Italia fossero i teatri e i musei gli spazi pubblici più affollati e infetti al contrario di centri commerciali e vie dello shopping è una circostanza che ci era sempre sfuggita prima delle ultime decisioni del governo in materia di lotta al coronavirus. Può accadere che certe misure rivelino in filigrana, aldilà della loro efficacia o ragionevolezza, una particolare idea del vivere in società e delle relative priorità. Senza entrare nel merito del Green pass rafforzato, dell’attendibilità o meno dei

giovedì 25 novembre 2021

25 novembre contro la violenza contro le donne - NON OFFENDETECI! IL GOVERNO TRA PROPAGANDA E "SCORTA"... SE MAI DI POLIZIOTTI E CARABINIERI UOMINI

Hanno atteso il 25 novembre per cercare di farsi una indegna propaganda, per tentare di inquinare la nostra giornata internazionale delle donne contro la violenza sessuale e tutte le violenze e oppressioni contro le donne!

Il numero delle ministre al "lavoro" forse, secondo il governo, dovrebbe darci assicurazione di impegno reale contro i femminicidi, gli stupri, le varie violenze sessuali... Ma ciò che stanno partorendo è tra il niente (dopo l'inutilità, anche pratica, del "codice rosso" del governo di Conte/Salvini), e, peggio, una provocazione per le donne.

Le cosiddette "Misure più efficaci di fermo degli uomini", "efficacia delle misure sanzionatorie e interdittive", sono parole che hanno detto altre volte e che si scontrano con una realtà anche di questi giorni in cui uomini già pluridenunciati, anche arrestati, o tenuti sotto controllo dalle forze dell'ordine possono bellamente andare dove vogliono e ammazzare; una realtà in cui i giudici dimezzano le pene, o assolvono assassini perchè erano "turbati",,,, o li fanno uscire dal carcere. Ma su questo nessuna delle cinque Ministre ha detto mezza parola al momento. E le parole ipocrite di circostanza, buone per "commemorare" il 25 novembre non cambieranno di un etto questa realtà, in cui forze dell'ordine, tanti, e giudici, non pochi, sono impregnati dello stesso spirito sessista, fascista contro le donne, con poliziotti e carabinieri che a loro volta hanno fatto e fanno stupri, femminicidi, ecc.


Per questo la misura più inaccettabile, offensiva, provocatoria è la cosiddetta "scorta di Stato" per

Internazionalismo - Nella giornata internazionale di azione contro il regime fascista e genocida di Modi, la solidarietà del Partito Comunista delle Filippine-Nuovo Esercito Popolare (CPP-NPA)

La rivoluzione filippina si schiera con il popolo indiano contro la brutale operazione Prahaar

Traduzione non ufficiale da prwcinfo


Il Partito Comunista delle Filippine (CPP) e il New People’s Army (NPA) estendono la loro solidarietà con la Giornata internazionale di azione contro la campagna militare di Prahaar del regime fascista di Narendra Modi. Il popolo filippino è tutt’uno con le grandi masse di oppressi e sfruttati in India e le loro forze rivoluzionarie guidate dal Partito Comunista dell’India (maoista) nel resistere alla brutale campagna di repressione fascista.

Il CPI-maoista ei suoi gruppi di sostegno hanno giustamente scelto il 24 novembre come giorno di azione che coincide con il decimo anno del martirio del compagno Kisanji, membro del suo ufficio politico.

L’operazione Prahaar è l’ultima della serie di crudeli campagne di controinsurrezione del governo indiano in passato, come il Salwa Judum (2004-2009), l’operazione Green Hunt (2009-2017) e il SAMADHAN (2017). Tutti questi

mercoledì 24 novembre 2021

Internazionalismo, quello vero! - 24 novembre in tutto il mondo Giornata internazionale d'azione a sostegno della Guerra Popolare in India

Comitato Internazionale di Sostegno - per l'Italia csgpindia@gmail.com

in occasione dell'anniversario dell'uccisione del compagno Kinsenji - uno dei grandi leader del Partito Comunista dell'India (Maoista)

24 november Internationalist - in all the world - Worldwide protests on Kishan ji's immortality day (November 24) Long Live Kishanjee! Long live PCI(Maoist)!Long Live People's War!Long live ICSPWI! Death to Modi and Imperialism!!

 Maoist party calls for anti-pharaoh demonstrations

‘Make success the International Action Day’ on November 24th in opposing the ‘prahar military campaign’ operating by the fascist Modi government!


 
migliaia al funerale del dirigente maoista ucciso

Rivoluzionari e oppressi da tutto il mondo piangono il dirigente del PCI(Maoista) assassinato Kishenji. Una perdita particolarmente dura per i popoli dell', che si apprestano a celebrare la sua vita e il suo contributo alla liberazione dell'umanità.

C’è la prova che Kishenji è stati assassinato in quello che viene chiamato un “falso scontro”. Così è chiamata la circostanza in cui la polizia o i paramilitari catturano qualcuno, lo uccidono mentre è in custodia e poi fabbricano false prove per far sembrare che l'assassinio si è verificato in combattimento. Ma non è altro che un vile, spietato assassinio a sangue freddo. Le forze dello Stato indiano hanno spesso fatto ricorso a questa pratica per coprire la spietata persecuzione di maoisti e adivasi (popolazioni tribali).

Centinaia rendono l’ultimo ultimo saluto al compagno Kishenji.

Simpatizzanti maoisti, scrittori rivoluzionari, cantanti, rappresentanti di varie organizzazioni popolari, attivisti delle libertà civili e tante altre centinaia di persone domenica hanno reso l’estremo saluto al leader maoista assassinato Kishenji, nella sua città natale, Peddapalli in Andhra Pradesh. Un gran numero di persone si sono presentate alla casa di Kishenji per rendergli omaggio e unirsi al dolo dei familiari. Con le mani giunte, i dolenti sono stati salutati mentre passavano con la bara coperta di fiori in mezzo a un’enorme presenza di forze di polizia.

I simpatizzanti maoisti dicono che è stato il loro ultimo “saluto rosso” al compagno che 35 anni fa aveva lasciato la sua casa per aderire al movimento e combattere per la causa degli oppressi.

La sepoltura del compagno dell’Ufficio Politico del Partito Comunista dell'India (Maoista) avverrà dopo le 13

Con alla testa il cantastorie rivoluzionario Gaddar, decine di artisti hanno reso omaggio intonando canti rivoluzionari, al leader assassinato.

Sabato notte la salma di Kishenji era stata trasferita dalla polizia da una città nel distretto di Karimnagar, a 200 km da qui, con eccezionali misure sicurezza.

La madre di Kishenji, Madhuramma, era inconsolabile nel vedere il corpo del figlio, che non aveva più incontrata dopo il suo passaggio alla clandestinità, più di trent’anni fa.

Mallojula Koteswara Rao, alias Kishenji, era il numero tre del Partito Comunista dell'India (Maoista), è stato assassinato giovedì dalle forze di sicurezza a Burishole, nel Bengala Occidentale, a 10 km dal confine col Jharkhand.

A rendere l'ultimo saluto a Kishenji non sono mancati gli ex compagni del movimento, i compagni di scuola e università.

La polizia ha preso possesso del corpo nella notte di sabato, non appena il cadavere è arrivato al Rajiv Gandhi International Airport di Shamshabad, a circa 25 km da Hyderabad.

La polizia temeva i tentativi dei simpatizzanti maoisti di riprendersi il corpo in città e lo ha tenuto in una bara blindata impedendo alla gente che lo vedeva passare di rendergli l'ultimo saluto.

Il nipote di Kishenji, Deepa Rao e il simpatizzante maoista Varvara Rao, che hanno accompagnato il corpo da Kolkata, hanno protestato con forza contro l'atteggiamento della polizia.

“Non solo lo hanno ucciso a sangue freddo, ci negano perfino il diritto di rendergli omaggio ed eseguire le esequie nel modo in cui abbiamo deciso”, ha detto Rao.