TUTTO IL PRESIDO STA ANDANDO ALLA FABBRICA
LA REPRESSIONE E IL FASCISMO PADRONALE NON PASSERANNO!
TUTTO IL PRESIDO STA ANDANDO ALLA FABBRICA
LA REPRESSIONE E IL FASCISMO PADRONALE NON PASSERANNO!
I giudici dell’Appello: “Negli scontri con i No Tav atti pericolosi dei poliziotti”
Nel prossimo numero di proletari comunisti in uscita il primo maggio ci sarà uno speciale sulla Libia e in particolare sull'ultima fase dell'azione dell'imperialismo italiano che ha visto il recente viaggio di Draghi.
Noi pensiamo di fare una ampia campagna prolungata in tutte le forme nel nostro paese e in raccordo con le forze antimperialiste dell'area mediterranea
In questo quadro daremo spazio nel blog a tutti documenti analitici, denunce, volantini, azioni, perchè consideriamo tutto questo anelli importanti della lotta di classe nel nostro paese su questo terreno.
In questo quadro cominciamo
Grande scalpore hanno fatto due dichiarazioni di Draghi rilasciate nel giro di pochi giorni e riguardanti la politica internazionale. La prima è stata durante il suo incontro a Tripoli con il primo ministro del nuovo governo libico, Abdul Hamid Dbeibah, circa la guardia costiera libica. La seconda è stata rilasciata in seguito allo “sgarbo del sofà” fatto alla presidente della commissione europea, Ursula von
I sindacati confederali Cgil Cisl
e Uil, con i loro massimi esponenti Landini, Sbarra e Bombardieri hanno avuto un
incontro il 20 di questo mese con l’attuale primo ministro del governo, Draghi,
sul Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
In questo incontro i sindacalisti di regime hanno chiesto a Draghi di essere coinvolti direttamente nella gestione del piano: vogliono sapere quali saranno le “ricadute economiche ed occupazionali delle misure del Recovery Plan”, ma senza “ricadute economiche ed occupazionali” questo piano non avrebbe senso, non potrebbe essere nemmeno applicato! E poi hanno chiesto una presenza “nella governance per verificare e monitorare lo stato di attuazione del Pnrr”, e cioè gestire insieme a Draghi il
Manifestazione autorizzata, ma… vietato parlare dal Castello: ai lavoratori Texprint negate le scalinate
MANIFESTAZIONE AUTORIZZATA, MA… VIETATO PARLARE DAL CASTELLO
Se si chiede a un pratese di immaginarsi una manifestazione, sicuramente la immaginerà in piazza della Carceri. Con gli oratori sulle scalinate del castello e gli striscioni appesi alle all’ingresso.
Da che Prato è Prato, in piazza delle Carceri si manifesta così. D’altronde la bellezza di quella piazza sta proprio in quel “palco naturale”.
Lo fanno i sindacati, i partiti, le associazioni, i commercianti, gli studenti. Ma per la Questura di Prato
per richiedere il foglio scrivere a: mfpr.naz@gmail.com |
INTERVENTO AL CONVEGNO DEL 18 APRILE
Ad una anno dall’esplodere dell’emergenza pandemia possiamo affermare che a fronte dell’amplificazione degli attacchi da parte dei governi borghesi e di questo stato alla nostra condizione di lavoro e di vita più in generale, le donne proletarie non hanno mai abbandonato la lotta, L'emergenza coronavirus ha posto in maniera ancora più netta e senza scampo che questo sistema capitalista è la causa e il cancro dell'umanità, e che le donne non hanno da aspettarsi niente da esso
L'audizione del ministro della Difesa alla Camera: Libia «di elevata valenza strategica in merito al quale abbiamo la responsabilità primaria di contrastare squilibri che potrebbero avere conseguenze sulla stabilità del Mediterraneo»
Dalla Libia al Sahel, le priorità della politica estera dell'Italia per la stabilità del Mediterraneoilsole24ore 22 aprile 2021
Afghanistan, Guerini: nei prossimi giorni rientrano 800 militari
I punti chiave
Libia e Sahel. Sono queste le due priorità indicate dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini in occasione dell’audizione in Commissione esteri della Camera, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla politica estera dell'Italia per la pace e la stabilità nel Mediterraneo. Un mare, uno «spazio geopolitico multidimensionale», ha sottolineato Guerini, che rappresenta allo stato attuale «un'area inestricabilmente complessa e nei nostri giorni ancor più profondamente scossa da faglie profonde, che sono di dinamiche geopolitiche e che è perturbata da fenomeni di natura sociale, confessionale, securitaria e climatica che la pandemia da Covid-19 sta ulteriormente acuendo ed esasperando». «La regione - ha continuato - è attraversata da crisi note e pluriennali ma assistiamo anche all'emergere di nuove forme di competizione che coinvolgono anche Alleati nella Nato». Il riferimento è alla Turchia, sempre più attiva in Libia.
Guerini: impegno ancora più robusto nostra missione in Libia
Ed è in primo luogo proprio sul Paese del Nord Africa che, stando alle indicazioni fornite dal responsabile della Difesa del governo Draghi, si focalizza l’attenzione della politica estera italiana. Un Paese «di elevata valenza strategica in merito al quale abbiamo la responsabilità primaria di contrastare squilibri che potrebbero avere conseguenze sulla stabilità del Mediterraneo e quindi anche per la nostra sicurezza e sui nostri interessi nazionali». «Sul territorio libico - ha chiarito Guerini - continuerà ad essere presente la nostra missione bilaterale di assistenza con un impegno ancora più robusto per la costruzione di solide capacità di controllo del territorio. Abbiamo proprio di recente, attraverso la sottoscrizione a dicembre di un'intesa con l'allora Ministro della Difesa libico, stabilito un tavolo permanente con le autorità militari libiche attraverso cui definire e perseguire programmi di formazione e di addestramento. Questo accordo - ha continuato il ministro - individua, in particolare, specifici filoni di cooperazione quali quelli della sanità militare, della formazione specialistica e dello sminamento umanitario, con la prospettiva di assicurare alle istituzioni libiche il necessario supporto nella futura riorganizzazione delle proprie forze di sicurezza unitarie».
Continua l’operazione marittima Ue Irini
L’impegno italiano si sviluppa anche sul fronte marittimo, in relazione al quale, ha spiegato il ministro della Difesa, « continua la missione Irini dell'Unione europea nel cui ambito ci confermiamo come indiscussi protagonisti, allo scopo di contribuire all'implementazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite e di coadiuvare, in maniera complementare con la presenza della Missione bilaterale, l'impegno delle Autorità libiche a contrastare i fenomeni illegali via mare. In particolare ha affermato Guerini- , ritengo assolutamente positivo che il rinnovato mandato della missione ponga nuova enfasi sull'attività di addestramento della Guardia costiera della Marina libica e mi auguro che il recente insediamento del Governo di Unità nazionale ed una mirata azione dell'Ue possano creare le condizioni per la ripresa di questa importante attività addestrativa».
L’instabilità del Sahel crea le condizioni per il consolidarsi della minaccia jihadista
Un’altra priorità della politica estera e di difesa italiane, strettamente interconnesse, è l'area saheliana. Guerini ha ricordato che « è l'epicentro di una situazione di persistente instabilità con ripercussioni che coinvolgono l'area del Golfo di Guinea e che si estendono fino in Libia. Mali, Niger, Burkina Faso, Ciad, si caratterizzano per una perdurante fragilità delle loro istituzioni e per il cronico sottosviluppo, condizioni che consentono al jihadismo ed alle organizzazioni criminali di continuare a scuotere una già precaria situazione di sicurezza, sullo sfondo di profonde trasformazioni del tessuto sociale e di una marcata condizione di fragilità economica».
La partecipazione alla Task Force Takuba e la costruzione di un hub in Niger
Questa situazione fa sì che l’area sia al centro dell’attenzione italiana. «Stiamo incrementando negli ultimi anni la nostra presenza in Sahel - ha spiegato il ministro della Difesa nel suo intervento in audizione -, agendo in piena sinergia con i partner occidentali già operanti nell'area nell'ambito delle iniziative di Onu, Ue e multilaterali quali la più recente Task Force Takuba. In Niger, poi, rafforzeremo ulteriormente la nostra presenza con la costruzione – di recente avvio – di un ulteriore hub nazionale proprio nella capitale del Paese, Niamey, che sarà funzionale alle attività della missione bilaterale MISIN e a quelle della già citata Takuba. Strettamente correlato a tale sforzo per la stabilità della regione saheliana, vi è poi il nostro contributo alla sicurezza della navigazione nel Golfo di Guinea, anche qui in coordinamento con i paesi europei già operanti nell'area».
Afghanistan, ritiro dal primo maggio ma continuare a sostenerlo
Il ministro ha parlato anche dell’Afghanistan. «Dopo 20 anni si è deciso di concludere la missione Nato in Afghanistan e a partire dall'1 maggio saranno avviate le complesse operazioni di rientro in Patria del nostro contingente - ha spiegato -. Dovremmo però avere ben chiara l'esigenza di sostenere il Paese con la cooperazione ed il rafforzamento delle istituzioni e delle forze di sicurezza locali che hanno mostrato sempre crescenti capacità operative». Secondo Guerini, il focus degli Alleati «deve essere non solo sull'organizzazione del rientro ma sulla continuazione della collaborazione a supporto del Paese per accompagnare il processo di riconciliazione nazionale senza cedere sullo stato di diritto e sui principi della democrazia». Di qui, la conclusione: «L'impegno in Afghanistan non cessa, cambia di natura e di caratteristica, ma deve avere uguale intensità da parte della comunità internazionale».
Li hanno lasciati volontariamente annegare! Sapevano e non li hanno salvati.
"L'equipaggio della Ocean Viking ha dovuto assistere alle devastanti conseguenze del naufragio di un gommone a nord est di Tripoli. Questa barca era stata segnalata in pericolo con circa 130 persone a bordo mercoledì mattina... Tutti loro erano ad almeno dieci ore dalla nostra posizione al momento della ricezione degli avvisi..."
La mattina del 21 aprile 2021 è stata avvisata da un pescatore locale di una barca in difficoltà al largo della Libia. Alarm Phone ha ricevuto un numero di telefono satellitare e l'informazione che le persone a bordo erano partite da Al-Khums, Libia alle 22 circa del 20 aprile... Ha allora allertato le autorità competenti alle 11.51 via email: "Ciò significa che da quel momento in poi, i seguenti attori erano a conoscenza di questa imbarcazione in difficoltà: Mrcc Italia, Rcc Malta, la cosiddetta Guardia Costiera libica, Unhcr...".
proletari comunisti sostiene e partecipa alle manifestazione che vedano presenti i settori in lotta di proletari e lavoratori in forme classiste e combattive e alternative ai sindacati confederali.
In particolare partecipa e sostiene le due manifestazioni di rilievo nazionale a Milano e Napoli, lanciate dal Patto d'azione anticapitalista per un fronte unico di classe e dall'Assemblea nazionale dei lavoratori e lavoratrici combattive; siamo favorevoli che queste manifestazioni si allarghino a tutte le forze sindacali di base e ai movimenti di lotta, ma sempre che lo siano sulla piattaforma del Patto d'azione anticapitalista e in continuità con le proposte e l'azione dell'Assemblea lavoratori e lavoratrici combattive
Ma due caratteri in queste manifestazioni vanno portati:
la questione degli operai e delle fabbriche - senza le quali - le manifestazioni e le lotte non possono avere la forza necessaria per lottare e vincere contro padroni, governo e Stato del capitale;
la questione dell'internazionalismo proletario, che è cosa che va oltre la pur necessaria attività di collegamento internazionale con altre lotte. Serve collegare operai, lavoratori, masse in lotta nella prospettiva della lotta per il rovesciamento del potere della borghesia in ogni paese e dell'imperialismo mondiale.
Questo ruolo è svolto dalla Dichiarazione Internazionale Comune sottoscritta da partiti e organizzazioni dei quattro continenti che sarà diffusa alle fabbriche e luoghi di lavoro e alle manifestazioni del 1° Maggio
proletari comunisti/Pcm Italia
aprile 2021
Sosteniamo le manifestazioni del 25 aprile che abbiamo un carattere classista e di antifascismo militante
ma quest'anno c'interessa collocare questo anniversario, nel quadro del centenario del PCI, che stiamo attraversando e ripercorrendo con assemblee telematiche nazionali dal 21 gennaio 2021
Se c'è stata Resistenza e soprattutto se essa ha vinto, questo è dipeso dalla direzione del partito comunista
Ricordare la Resistenza senza mettere a fuoco il ruolo della direzione del PCI, significa celebrarla dal basso alla maniera con cui lo Stato borghese e le sue forze politiche la celebrano dall'alto.
La resistenza ha vinto perchè diretta dai comunisti operanti all'interno della Terza Internazionale comunista guidata da Stalin e dalla linea del settimo congresso tracciata dal rapporto Dimitrov
Che tipo di resistenza è stata, che tipo di vittoria ha conseguito, quali sono stati i limiti ed errori della direzione del PCI, su come doveva proseguire e con quale obiettivo ?
Questa è l'altra parte del discorso, ma fattibile solo se si riconosce la giustezza del primo
Ne parliamo il 25 aprile nell'assemblea telematica nazionale
Info per materiali e iniziative - Slai cobas per il sindacato di classe - slaicobasta@gmail.com
Questa mattina un gruppo di #notav ha occupato la sede romana de La Repubblica per denunciare l'assenza di notizie riguardanti i fatti di San Didero dove sono rimasti feriti diversi attivisti nel tentativo di difendere la Valle dalla devastazione per la costruzione del nuovo ed inutile autoporto.
Firmatari in calce
Il 24/4 manifestazione a Prato: 8 X 5 contro lo sfruttamento, dalla parte degli operai Texprint
Gli ultimi 3 comunicati Slai Cobas per il sindacato di classe e gli appuntamenti del 1° e 8 maggio (*)
IL TRIBUNALE DI MILANO ACCOGLIE IL RICORSO DELLO SLAI COBAS SC, ‘…ACCERTA E DICHIARA LA COSTITUZIONE DI UN RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO A TEMPO INDETERMINATO FRA I RICORRENTI E MASCHIO NS… CONDANNA MASCHIO NS ALL’IMMEDIATO RIPRISTINO DEL RAPPORTO DI LAVORO…’
UNA LOTTA IMPORTANTE QUELLA DEGLI OPERAI DI MASCHIO NS CHE IN TUTTI QUESTI MESI CON LO SLAI COBAS NON HANNO MAI SMESSO DI BATTERSI PER IL RIENTRO IN FABBRICA, CHE DA NUOVA ENERGIA ALLA NECESSARIA E GENERALE MOBILITAZIONE CONTRO IL MODERNO CAPORALATO NELLE FABBRICHE CON GLI APPALTI ALLE COOPERATIVE (o srl) E GLI ILLEGITTIMI CONTRATTI MULTISERVIZI,
SULLA SENTENZA QUANDO VERRÀ DEPOSITATA, SULLA NECESSARIA VIGILANZA PERCHÈ VENGA APPLICATA, SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI.
corteo a Trezzo 22.2.20 ultimo prima del lockdown |
Una lotta prolungata che continua, come modo migliore per tenere vivo il ricordo e il contributo di Khalid Maccho (al centro nella foto) sempre in prima fila nelle iniziative, ucciso dal profitto del padrone, che ha sfruttato la cig covid (con i confederali, nonostante tutti gli operai fossero iscritti allo Slai Cobas) per mettere fuori gli operai dell’appalto. Un infarto in giovane età, mentre si trovava in Marocco, sotto il peso di mesi senza lavoro, senza stipendio e con la cassaintegrazione che non arrivava
la tenda per il lavoro giugno 2020 |
operai in lotta per il rientro di Mohamed “allontanato" ottobre 19 |
http://cobasperilsindacatodiclasse.blogspot.com/2020/07/nelcorteo-di-trezzo-forte-la.html
SCIACALLI E MISERABILI ALLA MASCHIO NS SI BUTTANO SULLE RISORSE DELLA PANDEMIA, PER AGGIRARE LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI MILANO, CHE HA ORDINATO ALL’AZIENDA L’ASSUNZIONE DEGLI OPERAI DELL’APPALTO.
MASCHIO NS LI ASSUME, MA CHIEDE IMMEDIATAMENTE LA CASSA COVID, CON LE LINEE A PIENO REGIME NOTTE E GIORNO SABATI COMPRESI.
SFRUTTANDO IN PIENA EMERGENZA SANITARIA LE RISORSE PUBBLICHE PER LA LOTTA AL COVID 19, PER NON PAGARE I DI TASCA PROPRIA GLI OPERAI.
UN VERO CRIMINE CONTRO LE MASSE ESCLUSE DALLA MAGGIORANZA DEI SOSTEGNI, PER SCELTA DEL GOVERNO, PERCHÈ PADRONI E PADRONCINI VOGLIONO METTERE LE MANI SU TUTTO.
MASSIMA DENUNCIA, MOBILITAZIONE E SOSTEGNO
DIFFIDATA L’AZIENDA CON CGIL CISL UIL CHE FANNO DA SPONDA A QUESTE OPERAZIONI, SOPRATTUTTO QUANDO RIGUARDANO LAVORATORI COBAS, RICEVENDO LE COMUNICAZIONI SENZA ALCUNA REAZIONE.
Dal 12 aprile 2021, nuove iniziative alla fabbrica, verso le istituzioni, a partire da una larga campagna all’Inps e alla Prefettura, perchè l’autorizzazione a questa illegittima richiesta di CASSA COVID 19 deve essere bloccata.
Uniamo le denunce e le lotte contro questi veri e propri crimini che, nel migliore dei casi, condannano ingiustamente al 60% della paga, migliaia e migliaia di lavoratori.
Verso una nuova e più grande manifestazione operaia e popolare a Trezzo.
SUL PIANO IMMEDIATO LA PRIORITÀ È FERMARE L’IGNOBILE RICHIESTA DI CASSA COVID AVANZATA DALL’AZIENDA PER AGGIRARE LA SENTENZA CON INIZIATIVE SPECIFICHE VERSO INPS E PREFETTURA, E PER IMPEDIRE UNA QUALCHE FORMA DI COPERTURA SINDACALE CONFEDERALE
24 APRILE PRATO CON GLI OPERAI TEXPRINT E IL MOVIMENTO DEI LAVORATORI SOLIDALE
1 MAGGIO PROLETARIO E INTERNAZIONALISTA A MILANO
8 MAGGIO CORTEO OPERAIO E POPOLARE A TREZZO, BASTA COOPERATIVE E MULTISERVIZI IN FABBRICA
(*) Articoli e foto da cobasperilsindacatodiclasse.blogspot.com
Giovanna prende parola sulle menzogne della questura di Torino (VIDEO)
22 Aprile 2021 |
Le siamo tutte e tutti vicini e non avremmo mai voluto vederla esporsi in queste condizioni, ma vista la macchina del fango messa in atto da Questura e da alcuni politicanti, questo video serve per fare chiarezza una volta per tutte visto che è stato addirittura messo in dubbio da che cosa è stata colpita.
È da tempo che denunciamo l’uso dei lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine, che vengono intesi come “un tiro al No Tav” del quale persino vantarsi (video dei CC).
Oltre a Giovanna, nel corso degli anni, ci sono stati altri No Tav feriti gravemente e scientemente da parte di chi, per difendere un’opera inutile, attua una vera e propria guerra nei nostri confronti, attentando alle nostre stesse vite.
Siamo contenti di sapere che le condizioni di Giovanna poco per volta migliorino e le inviamo un augurio speciale per l’intervento che subirà oggi e speriamo di riabbracciarla al più presto.
Forza Giova! La Valle ti aspetta!
Potrebbe essere 120 le vittime di un naufragio di migranti avvenuto nel Mediterraneo, al largo della Libia. Lo riferiscono fonti umanitarie. "Siamo arrivati troppo tardi sul posto", hanno detto.
Tre mercantili e la nave Ocean Viking erano alla ricerca da ore di una imbarcazione a bordo della quale si trovano oltre 100 persone, della quale non si sapeva più nulla da ieri. "Abbiamo avvertito le autorità 27 ore fa. Cosa stanno facendo? Abbiamo perso il contatto con loro e non sappiamo se sono sopravvissuti alla notte. Temiamo il peggio", aveva scritto in giornata Alarm Phone."Il mare è molto agitato - aveva spiegato qualche ora fa Sos Mediterranee - potremmo trovarci di fronte una probabile tragedia". Ieri in serata ancora Alarm Phone aveva scritto: "Abbiamo parlato con le autorità libiche. Dicono che non usciranno in mare a causa del meteo. Le autorità di Ue e Libia stanno lasciando morire le persone! Tutto il giorno abbiamo chiesto un intervento, ma hanno rifiutat
Anche questa sera una quarantina di bodyguards armati e schierati sulle strade adiacenti al magazzino FedEx-TNT di Zampieri a San Giuliano Milanese (MI) erano pronti per impedire lo sciopero ma anche questa sera l’onda in piena della classe operaia gli ha travolti e rimandati dentro ai cancelli.
Non si arretra di un passo e FedEx-TNT lo sta imparando giorno per giorno sulla propria pelle.
A chi ancora non crede cosa ci riservano nel futuro i padroni e politici: questi sono body guard (picchiatori) pagati da FedEx-TNT a San Giuliano Milanese (Zampieri) per intimidire i lavoratori e impedire di scioperare agli operai sfruttati o licenziati:
https://www.facebook.com/sicobasmilano/videos/pcb.242624747337749/2969257146676104
Addirittura, ci aspettano sulla strada pubblica: sul posto sono presenti anche le forze dell’ordine ma non identificano nessuno di body guard (picchiatori) che aggrediscono i lavoratori in mezzo la strada usando vari oggetti…
https://www.facebook.com/TNT.FEDEX/videos/269540188163433
Da un anno continua questo violento atteggiamento padronale nel magazzino ma finora nessuno dei picchiatori è stato identificato o denunciato: per far passare come legale e giustificato quello che i padroni fanno contro i lavoratori.
Siamo a fianco dei lavoratori della FedEx-TNT di Piacenza, per il reintegro di tutti i 300 licenziati e per fermare il piano di ristrutturazione che porterà al licenziamento di centinaia di lavoratori in tutti i magazzini della filiera.
Solo la lotta paga!
Sabato 24 Aprile tutti a Prato a fianco dei lavoratori Texprint e… il primo maggio tutti in piazza per una grande giornata di lotta operaia!
https://www.facebook.com/sicobasmilano/photos/a.174393327494225/242510110682546/
Hanno votato, secondo dati certificati da loro stessi, a favore dell’intesa il 63,61%, se rapportati ai 588.602 presenti nel momento delle votazioni, ma se rapportati ai 704.394 che dicono di aver coinvolto con le 6.538 assemblee la percentuale si riduce a meno del 50%.
Ai dirigenti di Fiom, Fim e Uilm piace
convincersi e convincere gli operai che il contratto da loro firmato a
febbraio abbia ottenuto più del 95% dei consensi. 351.365 SI e 22.000
NO. La loro linea ha stravinto. Nessuna critica, solo applausi. Ma
lasciamo che lo credano, a furia di presentare la realtà in modo
mistificato arriveranno al punto che il rapporto con gli iscritti si
scioglierà di colpo, la bolla del consenso costruito con dati
raccogliticci si sgonfierà e non ci sarà più possibilità di recupero,
gli operai chiederanno il conto dei salari bloccati, degli orari fuori
controllo, della mano libera che i padroni con la loro linea sindacale
si sono guadagnati.
Che i capi di Fiom, Fim e Uilm raccontino tutte
le balle che vogliono ma la realtà verrà a galla e nelle assemblee,
quando la gabbia del covid si allenterà, sarà difficile in presenza
continuare ad imbonire i
I messaggi a e da la World Federation of Trade Unions |
La raccolta firme di solidarietà in altre città |
SOLIDARIETÀ CON RICCARDO LICENZIATO ARCELORMITTAL
E PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE DI PRATO CONTRO IL NUOVO SCHIAVISMO IN FABBRICA
TOCCA UNO TOCCA TUTTI
LOTTA UNO LOTTANO TUTTI
24 APRILE PRATO CON GLI OPERAI TEXPRINT E IL MOVIMENTO DEI LAVORATORI SOLIDALE
1 MAGGIO PROLETARIO E INTERNAZIONALISTA A MILANO
8 MAGGIO CORTEO OPERAIO E POPOLARE A TREZZO, BASTA COOPERATIVE E MULTISERVIZI IN FABBRICA
MESSAGGIO DELLO SLAI COBAS SC A WFTU
Taranto – Italy 18-4-2021
A World Federation of Trade
Unions
Central Offices in Athens 40, Zan Moreas
str, 117 45 Athens, GREECE
In ArcelorMittal Taranto Italia si è assistito nei giorni scorsi a un'azione repressiva contro un lavoratore per un post su facebook che la direzione di AM ha considerato negativo.
In questo post l'operaio ha invitato i lavoratori e le persone a vedere una fiction televisiva “Svegliati amore mio” che parla di una lotta delle madri contro l'inquinamento industriale che provoca anche il cancro di una figlia di una donna - in questo post l'operaio non parla di "ArcelorMittal" ma solo di inquinamento generale.
Contro questo licenziamento c'è stata una lotta e una tenda di lotta sotto la direzione di AM – e il 22 aprile questa iniziativa va a Roma sotto il Ministero del lavoro.
Chiediamo una vostra dichiarazione di solidarietà e nelle prossime settimane un possibile incontro in rete.
Resistenza e PCI - se ne parla nell'assemblea telematica del 25 aprile - ore 16.30
Domenica, 25 aprile · 16:30 – 20:30
per partecipare:Lavoro: Ocse e imprenditori chiedono sgravio contributivo per chi assume
Sgravio contributivo per due anni alle aziende che assumono. E’ questa la proposta che il presidente e fondatore di Brembo Alberto Bombassei lancia alle forze politiche per rilanciare l’occupazione. Un incentivo a sostegno delle assunzioni per quando finirà il blocco dei licenziamenti.
Lo sgravio contributivo totale per chi assume deve essere esteso a tutti. Secondo Bombassei, così facendo ci saranno due vantaggi: “far crescere le aziende e rilanciare l’occupazione dopo aver perso quasi un milione di posti di lavoro per colpa della pandemia”.
A dire il vero esiste già una legge, quella di bilancio 2021, che prevede lo sgravio contributivo al 100% per chi assume giovani lavoratori. La normativa prevede però il beneficio è concesso solo per i neoassunti a tempo indeterminato under 36.