sabato 17 aprile 2021
pc 17 febbraio - Nelle fabbriche segnali di lotta - Electrolux di Forlì - sono le delegate operaie che proclamano lo sciopero e solidarizzano con l'operaio licenziato dell'ArcelorMittal di Taranto
Allo stabilimento di Forli della Electrolux (1100 dipendenti) le delegate operaie della Fiom hanno proclamato nei giorni scorsi uno sciopero di due ore per tutti i turni di lavoro per venerdì 16 aprile.
Ieri anche i delegati operai della UILM hanno aderito allo sciopero. Che succede?
Con
il rinnovo del contratto integrativo l’azienda, con la complicità dei
burocrati sindacali, vuole introdurre i sabati lavorativi obbligatori e
aumentare ulteriormente gli insostenibili ritmi e i carichi di lavoro.
Gli operai della produzione non ci stanno e rispondono con un primo
sciopero di avvertimento!
I padroni di Electrolux hanno appena
elargito alla gerarchia di fabbrica un sostanzioso bonus (7.000€ ai
dirigenti). Per gli operai solo una miseria, 600 euro lorde e legate
alla produttività!
Sono gli operai a produrre i profitti della Electrolux, ma la richiesta dei delegati Fiom di introdurre un bonus fisso per tutti gli operai, quindi slegato dalla produttività e dalla mansione, non è stato ritenuto opportuno dal referente nazionale che si è schierato con il padrone. Gli operai della Electrolux di Forlì esprimono nel loro comunicato solidarietà all’operaio licenziato dall’ArcelorMittal.
Aggiornamento di sabato 17 Aprile, dal post di una delegata sindacale: “Buonissima adesione allo sciopero di oggi. Ringraziamo tutti i colleghi che hanno capito l’importanza e i contenuti”.
pc 17 aprile - Il governo Draghi apre il massimo al servizio di padroni e piccola e media borghesia commerciale - ma così la pandemia e la crisi continuano ad essere scaricate principalmente sui lavoratori e masse proletarie - il manifesto nazionale di proletari comunisti indica con esattezza la situazione, la lega all'azione dei padroni nelle fabbriche e nei posti di lavoro - non c'è altra strada che la ribellione organizzata
pc 17 aprile - Lo Stato nell'ex Ilva - i boiardi del capitale al servizio dell'impero Mittal secondo la logica della socializzazione delle perdite e la privatizzazione dei profitti presenti e futuri nella crisi della siderurgia mondiale - Da Taranto nei prossimi giorni un'assemblea telematica nazionale informativa - info e materiali slaicobasta@gmail.com
pc 17 aprile - Il PCd'I e la Resistenza, prima durante e dopo - 25 aprile ore 16.30
Domenica, 25 aprile · 16:30 – 20:30
per partecipare:
pc 17 aprile - Mediterraneo - ancora morti in mare per mano dell'imperialismo e i regimi reazionari - naufragio al largo della Tunisia: recuperati 41 cadaveri
pc 17 aprile - Operai in lotta sotto il Ministero del lavoro a Roma - info
Stamattina in centinaia siamo scesi in piazza a Roma per dar voce alla
rabbia dei lavoratori di Piacenza e di tutta la filiera Fedex nazionale
con un presidio all'esterno del ministero dello sviluppo economico.
La manifestazione ha ricevuto il sostegno del movimento dei disoccupati
7 novembre di Napoli, anch'essi impegnati in una lunga vertenza che
vede coinvolti il MISE e il ministero del lavoro, e dei lavoratori della
Texprint di Prato protagonisti in questi mesi di una durissima
battaglia per il rispetto della giornata lavorativa di 8 ore. In piazza
anche numerosi solidali, principalmente studenti delle realtà aderenti
al Patto d'azione.
All'annuncio che non ci sarebbe stato nessun
incontro per le nostre vertenze sono scaturiti momenti di tensione
all'ingresso del MISE.
Dopo una lunga trattativa si è aperta un
interlocuzione per gli operai che una volta saliti in delegazione
pc 17 aprile - Dai compagni del Messico - Oaxaca: Informe de la Jornada Unitaria del Campo y la Ciudad
In spagnolo facilmente leggibile - Come sempre abbiamo bisogno di traduttori - info pcro.red@gmail.com
¡El día 12 de abril de 2021 ha
sido un gran día para la lucha de clases!
Desde temprana hora en las
diversas regiones de la entidad los contingentes populares, de campesinos
pobres y de trabajadores sindicalistas comenzaron las concentraciones acordadas
a partir de las 8:00am en el horario de la resistencia.
Las movilizaciones se han
desarrollado en el marco del 102 aniversario del asesinato del General Emiliano
Zapata y del 2° aniversario del asesinato del camarada Luis Armando Fuentes
Aquino.
La Jornada Unitaria del Campo y la Ciudad se da en un contexto donde el viejo estado alista el circo
pc 17 aprile - Oggi Convegno assemblea sulla lotta proletaria contro la pandemia e la crisi capitalistica - partecipate - info slaicobasta@gmail.com
venerdì 16 aprile 2021
pc 16 aprile - Brasile - i contadini della Lega dei contadini poveri occupano la terra Accampamento Manoel Ribeiro - lo stato borghese e latifondista li vuole cacciare - forte resistenza e solidarietà - prima info
,
Grande resistência de famílias do Acampamento Manoel Ribeiro acaba com blitz arbitrária e repele tropas da polícia (Vídeos)
As famílias do Acampamento Manoel Ribeiro, que ocupam hoje as últimas terras não cortadas do latifúndio onde em 1995 ocorreu a Heróica Resitência dos Camponeses de Corumbiara, têm
pc 16 aprile - NOTIZIE DAL FRONTE DELLA LOTTA DI CLASSE
GASER UNO SCIOPERO ISTRUTTIVO E SOLIDALE
CHE HA UNITO OPERAI ‘FISSI’ E PRECARI
NUOVO SCIOPERO ALLA GASER DI CARAVAGGIO, MOLTO PARTECIPATO, PER IL RIENTRO IN FABBRICA DEI COMPAGNI DI LAVORO CHE PER RAPPRESAGLIA NON HANNO AVUTO IL CONTRATTO DI LAVORO RINNOVATO.
NELLO SCIOPERO SI SONO UNITI GLI OPERAI A TEMPO INDETERMINATO CON I PRECARI, SOLIDALI NEL RIVENDICARE LA DIFESA DEL POSTO DI LAVORO PER TUTTI.
OPERAI CHE SONO STATI AVVICINATI ANCHE DA SQUALLIDI PERSONAGGI CON OFFERTE PERSONALI PER ROMPERE IL GRUPPO 'SONO TROPPI, L'AZIENDA NON PUÒ SISTEMARE TUTTI, ACCETTA UN MIGLIORAMENTO PER TE ED ESCI DAL SINDACATO...'
IN MOLTE FABBRICHE INVECE REGISTRIAMO UNA DIVISIONE TRA GLI OPERAI FISSI ED I PRECARI DELLE AGENZIE, PRESI COME UN CORPO ESTRANEO, ABBANDONATI A QUELLA CHE È VISTA COME ‘UNA SORTE INEVITABILE DI OPERAI RICATTATI E SOTTOMESSI A TUTTE LE PRETESE PER TENERE IL POSTO’, COMUNQUE DESTINATI AD UN FORTE E ‘NORMALE’ RICAMBIO.
UNO SCIOPERO CHE HA DATO UNA LEZIONE AI CAPI, AL RESPONSABILE DEL PERSONALE, AL DIRETTORE… CHE PER MANTENERE ALCUNE CONSEGNE, SI SONO MESSI SUGLI IMPIANTI, PROVANDO PER UNA VOLTA, IL DURO LAVORO DI MONTAGGIO E SMONTAGGIO DELLE BARRE PER LA ZINCATURA, IN UN AMBIENTE MALSANO.
UNO SCIOPERO ISTRUTTIVO QUINDI, CHE STA SPINGENDO GLI OPERAI AD INTERROGARSI SU COME RENDERE ANCORA PIÙ INCISIVE LE PROSSIME FASI DELLA LOTTA.
MASCHIO NS LA LOTTA CONTINUA
CODARDI E INGNOBILI I PADRONI FINCHÈ HANNO FORZA CERCANO NEL SISTEMA
pc 16 aprile - Corrispondenza dall'ArcelorMittal Taranto
Questa mattina è proseguito il presidio permanente della direzione ArcelorMittal in corso dalla manifestazione di mercoledì 14.
Operai tenaci, combattivi, con la chiarezza che il padrone non la deve spuntare, in un clima di discussione che tocca tutti i temi della attuale situazione in fabbrica e di quello che succederà nei prossimi giorni; ma anche consapevoli che i sindacati confederali sono stretti intorno al padrone che "vuole le scuse" - la Uilm ha già pilotato le 'scuse ' dell'altro operaio sotto minaccia.
Riccardo ha dignità e coraggio è dice no, non ha niente di cui scusarsi, è la vittima non il colpevole.
USB e Riccardo sono andati a Roma e sono stati ricevuti dal Ministro Orlando che li ha ascoltati ma niente di concreto - un Ponzio Pilato non è quello che serve
La mediazione con i legali dell'azienda dell'avvocato Mario Soggia che tutela il lavoratore non ha avuto esito.
Gli operai ora decidono dal presidio come proseguire - oltre naturalmente il ricorso legale.
Si pensa di andare a un presidio permanente al Ministero del Lavoro, ma bisogna vedere la fattibilità in queste ore.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe, presente stabilmente al presidio, e attivo con striscioni e locandine all'ArcelorMittal/Appalto e in città, sostiene ogni decisione che prenderanno i lavoratori; e naturalmente programma la sua azione per prossimi giorni - continuando l'invito al sostegno solidale cittadino.
Corrispondenza dal presidio a cura dello Slai cobas sc ore 12 - 16 aprile
pc 16 aprile - 25 aprile ore 16.30 - assemblea nazionale telematica - Centenario del PCI e Resistenza prima/durante e dopo
Webinar Storia PCI 4
Domenica, 25 aprile · 16:30 – 20:30
per partecipare:
pc 16 aprile - India lettera del PCI (maoista) sugli scontri con le forze speciali Cobra a Chattisghar
Quattro quadri uccisi nelle file maoiste - forti perdite nelle forze repressive
Chattisghar Encounter: Maoist Party released a Letter
The outlawed CPI (Maoist) has claimed that CoBRA commando Rakeshwar Singh Manhas, who went missing after the April 3 ambush in Chhattisgarhʹs Bastar region, is
pc 16 aprile - Con i palestinesi in una giornata internazionale dei prigionieri politici 17 aprile - manifestazione a Parigi - info
- A Paris, rassemblement de solidarité internationale et de classe avec les prisonnier.e.s politiques, organisé par le STE 93 (Syndicat des Travailleurs de l’Education de Seine-Saint-Denis) et le secrétariat international de la CNT. A cette occasion, de nombreuses prises de paroles, dont celle de Georges ABDALLAH rapportée par la Campagne unitaire.
- A Toulouse, le collectif Palestine Vaincra tiendra un stand Palestine à la sortie du métro Jean Jaurès de 13h à 15h
- Du 17 au 23 avril, le réseau international Samidoun appelle à une semaine internationale d’action pour la libération de tou.te.s les prisonnier.e.s palestinien.ne.s (4450 actuellement)
- A Tarbes, projet de rassemblement sur le parvis du marché Marcadieu à 10h30 à l’initiative du Collectif 65 pour la libération de Georges Abdallah.
- A Grenay, le maire Christian Champiré et les membres du conseil municipal donnent rendez-vous au square de l’Amitié à 11h.
pc 16 aprile - Genova, 24 Aprile 2021 contro fascisti e repressione
pc 16 aprile - Manifestazione a Prato 24 aprile : 8 X 5 contro lo sfruttamento, dalla parte degli operai Texprint
24 APRILE #PRATO
ore 15:00 piazza delle Carceri
8 X 5 CONTRO LO SFRUTTAMENTO
Scendiamo in campo, dalla parte degli operai Texprint!
È dal 18 gennaio che va avanti lo sciopero dei lavoratori Texprint.
È dall’11 febbraio che i lavoratori sono giorno e notte davanti ai cancelli della fabbrica.
La loro lotta in questi mesi ha acceso i riflettori sullo sfruttamento sfrenato nel distretto del tessile e dell’abbigliamento, e va avanti anche dopo che il coraggio di denunciare è stato punito con 13 licenziamenti.
Le loro denunce, a maggior ragione adesso, chiamano tutte e tutti noi a non rimanere indifferenti.
Non si può rimanere alla finestra a guardare, quando in gioco ci sono i più elementari diritti e la stessa
pc 16 aprile - FOGGIA: INTIMIDAZIONI RAZZISTE AI LAVORATORI
Comitato Lavoratori delle Campagne
Da alcuni mesi alcune persone immigrate che vivono a Foggia (nei pressi di via Manfredonia) e lavorano in campagna si sentono minacciate e intimidite da alcune automobili - sempre le stesse- di persone italiane che li aspettano al mattino presto fuori dalla loro casa, li seguono mentre vanno nel centro della città o rientrano dal lavoro, stazionano nei pressi dei loro luoghi di vita. D'altra parte, i lavoratori che percorrono o abitano via Manfredonia conoscono bene il rischio e il timore di uscire all'alba per andare al lavoro e sentirsi seguiti, osservati e poi aggrediti. Proprio in via Manfredonia a luglio del 2019 nell'arco di due settimane quattro persone sono state oggetto di attacchi razzisti in piena regola mentre si recavano al lavoro: lancio di sassi e tentativi di investimento mentre uscivano con la bicicletta. Questi agguati squadristi sono stati denunciati dai lavoratori e gli aggressori sono ora sotto processo. Ma come ben sappiamo, e gli ultimi fatti ne sono una prova, la violenza razzista quotidiana nelle strade percorse tutti i giorni da lavoratori immigrati non si è fermata, a Foggia come altrove, e nella forma di minacce e intimidazioni ha costretto addirittura molte persone ad aver paura di andare a lavoro ed allontanarsi dalla città, per non rischiare la propria vita. Per questo non lasceremo solo chi è bersaglio di queste minacce e continueremo a lottare fino alla fine di ogni razzismo, quello di strada come quello perpetrato dalle istituzioni.
giovedì 15 aprile 2021
pc 15 aprile - Bentornata Dana! proprio ora che c'è bisogno di te!
Esce dal carcere Dana Lauriola, portavoce dell'ala dura del movimento No Tav
Era stata arrestata a settembre 2020 in seguito a una condanna definitiva a due anni di reclusione per una manifestazione di otto anni fa al casello di Avigliana
pc 15 aprile - Una strage di donne per colpa del sistema capitalista patriarcale e del moderno medioevo che grida vendetta e cambiamento rivoluzionario - MFPR
Femminicidi: 55 donne uccise a Torino negli ultimi 5 anni. Dal 1970, 330 vittime
pc 15 aprile - Le solide radici della guerra partigiana trasmesse ai giovani
Il partigiano che arruola i giovani su Zoom: “Il mio obiettivo? Trecento tessere Anpi”
Fabbriche, oratori e parrocchie a Torino: ecco dove erano nascoste le radio partigiane clandestine
Si trasmetteva dalle Concerie Fiorio e dalla Microtecnica di via Madama. E poi c’erano don Borghezio
pc 15 aprile - Piacenza - Padroni e sindacati confederali complici - non ci vogliono stare. Vogliono solo sconfiggere e isolare gli operai in lotta SI COBAS
Una marcia indietro del padrone frutto anche dell'azione della CGIL e istituzioni, come è testimoniato dalle dichiarazioni dell'infame CGIL di Piacenza e esponenti filopadronali delle istituzioni
Presunto accordo tra Leroy Merlin e S.I. Cobas, la smentita dell’azienda
“Leroy Merlin Italia – si legge in una nota – è costretta a smentire una notizia, diffusa da alcuni giornali locali, in merito a un presunto accordo sindacale stipulato il 7 aprile tra l’insegna e S.I. Cobas Piacenza, per gli addetti alla logistica del deposito di Castel San Giovanni. Comprendiamo il contesto del piacentino – continua Leroy Merlin -, ultimamente caratterizzato da molta agitazione sociale, ma confermiamo che Leroy Merlin Italia non ha sottoscritto accordi sindacali”.
pc 15 aprile - Val Susa, la protesta continua - lo Stato borghese parla solo il linguaggio della guerra al servizio di padroni, governo, speculatori e forze politiche che li sostengono
Una mini rassegna stampa . che spiega quello che accade
Nuovo blitz dei No Tav, un altro treno bloccato sulla Torino-Modane. Questa volta è un Tgv
Tav, il prefetto Palomba: «In Val Susa ingiustificabili derive di violenza»
Dopo gli episodi accaduti a San Didero e a Bruzolo con l’avvio dei lavori del nuovo autoporto
pc 15 aprile - I padroni sono una malarazza. Assassini e criminali - un esempio a Serravalle (Al)
Imprenditore simula incidente stradale per “nascondere” un infortunio sul lavoro
pc 15 aprile - Partecipare e appoggiare tutte le manifestazioni a difesa del diritto d'aborto - Movimento femminista proletario rivoluzionario
Aborto: donne in piazza ad Alessandria per difendere la legge 194 sabato 17 ore 16.30
pc 15 aprile - DURANTE IL PRESIDIO DI IERI ALL'ARCELORMITTAL TARANTO REPORT E COMMENTO IN CORSO DA PROLETARI COMUNISTI
All'inizio della manifestazione
https://drive.google.com/file/d/1GlzyPh-OtRoLOFov8kR-oKgOwvVhgQ47/view?usp=sharing
Durante l'assemblea
https://drive.google.com/file/d/1_Audg0bx7oXvRI-HpTe1Kev53e2I1ZQd/view?usp=sharing
pc 15 aprile - COMUNICATO SULL'ASSEMBLEA DONNE/LAVORATRICI DEL 9.4.21
E' stata un'assemblea rappresentativa, con partecipazione e interventi di operaie, lavoratrici dei vari posti di lavoro, immigrate, realtà di lotta (dal presidio di Prato alle realtà di lotta in difesa dell'aborto, alle carceri, ecc.). Rappresentativa anche sulle tematiche.
mercoledì 14 aprile 2021
pc 14 aprile - ULTIM'ORA - GLI OPERAI CONTINUANO IL PRESIDIO DAVANTI ALLA DIREZIONE ARCELORMITTAL TARANTO ANCHE STANOTTE
Poco fa operai ArcelorMittal e di Ilva AS hanno montato le tende per restare in presidio permanente fino a che non c'è la revoca del licenziamento di Riccardo Cristello. Sono decine di operai dell'Usb e anche operai dello Slai cobas sc, che stanno davanti alla fabbrica dalle prime ore di questa mattina e continueranno per tutta stanotte, eventualmente dandosi il cambio.
Domattina, se non ci sono novità positive, una delegazione dell'Usb di Taranto con Riccardo andrà a Roma, al Ministero del Lavoro.
LA SOLIDARIETA', L'UNITA' TRA LAVORATORI CONTINUA FORTE!
E QUESTO E' GIA' UNA VITTORIA!
IL MESSAGGIO DI INTIMIDAZIONE, "TERRORISTA" CHE ARCELORMITTAL E LA MORSELLI SI ILLUDEVANO DI MANDARE A TUTTI GLI OPERAI, NON E' PASSATO!
RICCARDO CRISTELLO DEVE RIENTRARE!
LA RISPOSTA DEI LAVORATORI IN PRESIDIO DA' UN MESSAGGIO DI FORZA A TUTTI GLI OPERAI: E' POSSIBILE RISPONDERE CON LA LOTTA ALLA REPRESSIONE IGNOBILE/FASCISTA DEI PADRONI!Intervista dello Slai cobas sc all'Avvocato Mario Soggia,
legale del lavoratore Riccardo Cristello, dopo l'incontro presso
la direzione di ArcelorMittal con i legali dell'azienda: "noi
non chiediamo scusa..."
https://drive.google.com/file/d/1Klkkds3OUYFt4ihSfHa2nn8nBPb_W2AE/view?usp=sharing
Ultim'ora alle 18,30
L'Avv. Mario Soggia è in attesa di avere notizie dai legali di ArcelorMittal, in merito alla lettera da lui redatta.pc 14 aprile - FORTE MANIFESTAZIONE QUESTA MATTINA SOTTO LA DIREZIONE ARCELORMITTAL TARANTO CONTRO IL LICENZIAMENTO DELL'OPERAIO RICCARDO CRISTELLO
pc 14 aprile - Con Draghi, profitti "ad ogni costo" e in ogni condizione per i padroni dalla Libia alle grandi opere
Nella ricostruzione in Libia le grandi opere infrastrutturali continuano la penetrazione dell'imperialismo italiano nell'ex colonia.
lavocedellevoci12 Aprile 2021 di Andrea Cinquegrani
WEBUILD / MAXI AFFARI IN LIBIA & USA. E IL PONTE SULLO STRETTO VIA ‘RECOVERY’
Sempre più ambiziosi i progetti di WEBUILD, il colosso nato dalla fusione delle star del mattone e delle infrastrutture, Salini e Impregilo, con un’altra stella (cadente, perché finita quasi in crac) del settore, Astaldi, acquisita in modo rocambolesco con un’operazione ancora sotto i riflettori della
pc 14 aprile - INDIA: Il Partito Comunista dell'India (Maoista) in lotta al fianco degli operai contro le privatizzazioni delle industrie statali
Il PCI Maoista accusa i governi centrali e statali di sopprimere tribali e maoisti per sfruttare le risorse di bauxite nel distretto di Visakhapatnam
Distretto di Visakhapatnam, 6 aprile 2021: il segretario del Comitato della Divisione Orientale del PCI (maoista), Visakha Aruna, ha affermato che i governi sia a livello centrale che dei vari stati stanno cercando di sopprimere il popolo tribale e i maoisti per mettere in atto i loro programmi di estrazione della bauxite nelle aree del distretto sotto protezione dello stato (Agenzie)
In una dichiarazione rilasciata martedì, il leader maoista ha affermato che un Adivasi come "Pilku" sarebbe stato trasformato in "informatore della polizia" dalla polizia stessa e quindi la polizia e il governo dovrebbero assumersi la responsabilità della sua morte per mano del popolo. Ha invitato il popolo tribale ad opporsi alla "falsa campagna" lanciata dalla polizia contro il partito maoista.
La dirigente maoista ha affermato che la polizia stava cercando di creare una spaccatura tra il popolo tribale e i maoisti. Ha affermato che i maoisti sono veri seguaci del leader rivoluzionario Alluri Seetharama Raju, che aveva combattuto i dominatori britannici per proteggere il popolo tribale e i loro diritti nelle aree forestali del distretto di Visakhapatnam. Si è scagliata contro il governo centrale per il tentativo di privatizzare l'acciaieria di Visakhapatnam (VSP) e altre industrie statali.
pc 14 aprile - Con la Sanità al collasso e il caos vaccini, il Senato restituisce i vitalizi ai 2 criminali condannati che hanno smantellato la Sanità pubblica: Formigoni e Del Turco!
pc 14 aprile - Pandemia operai e padroni: Vaccini nelle fabbriche tra propaganda e realtà
Tanto che i responsabili delle risorse umane, dai loro uffici, potevano dichiarare soddisfatti agli operai che loro si sentivano più tranquilli in azienda piuttosto che fuori dove vi erano comportamenti poco sicuri anche perché non controllati (tutto questo infatti si è tradotto in un uso repressivo e discriminatorio di queste misure tanto che basta abbassare un momento la mascherina per prendere aria ed essere sanzionati poi nessuno va a vedere cosa succede in mensa o negli spogliatoi… o sulle linee).
Questo è quello che è successo nella prima fase al rientro dopo il primo lockdown: nei reparti ci siamo trovati con procedure stabilite da RLS e azienda che davano mascherine chirurgiche alla maggioranza degli operai sulle linee di produzione e le ffp2 ad alcune categorie manutentori e altri che giravano su tutte le squadre e queste procedure hanno definito che non possiamo essere considerati "contatti stretti" così in caso che qualcuno risulti positivo si continua a lavorare…e invece di fare i tamponi per tutti basta "sanificare" la cabina di lavoro e avanti a produrre..
Questa situazione ha portato di recente il 26 febbraio la Cgil di Bergamo ha lanciare l'allarme sull'aumento dei contagi sui posti di lavoro (http://www.cgil.bergamo.it/index.php/notizie/l-allarme-della-cgil-di-bergamo-il-covid-19-sta-entrando-nei-luoghi-di-lavoro-abbiamo-notizia-di-diversi-focolai-nelle-aziende-preoccupazione-anche-per-le-trasferte) o meglio non si riesce più a tenere nascosto, visto che le voci tra gli operai girano, o sotto controllo i numeri dei contagi che ovviamente si guardano bene dal fornire in maniera strutturale anche se potrebbero visto che hanno un esercito di RLS che potrebbe monitorare e intervenire sul campo.
Così in alcune grandi aziende arriva l’indicazione di dare a tutti le mascherine ffp2, visto che i padroni non possono permettersi di avere forza lavoro che potenzialmente resta a casa in quarantena o per controllo tamponi col rischio magari di fermare qualche impianto o ridurre la produzione, gli organici sulle linee sono già ridotti all'osso e quindi le aziende mettono le mani avanti entrando in campo con la loro logica per utilizzare la questione importante dei vaccini strumentalmente per far vedere che si interessano del bene comune ma in realtà quello a cui tengono è il bene del capitale ossia il profitto; bergamo is running vale ancora anche oggi.
Questa è la premessa al nuovo protocollo di aprile 2022 tra governo, Confindustria, sindacati confederali che firmano ancora senza tenere conto delle condizioni e del parere degli operai in fabbrica ma accodandosi ai diktat padronali, basta leggere intervista a Stirpe direttore relazioni industriali di Confindustria (https://www.corriere.it/economia/aziende/21_aprile_07/stirpe-confindustria-aziende-pronte-vaccinare-dipendenti-a9dccc1a-97e5-11eb-b3c4-d1c4be2a345c_amp.html), che alla richiesta dei sindacati di aumentare a 2 metri la distanza tra un lavoratore e l’altro, risponde: «Il punto è che le fabbriche non si possono allargare. Ma soprattutto i numeri ci dicono che i nostri luoghi di lavoro sono già sicuri: su 157 mila denunce di infortuni solo il 2,8% sono riferibili all’industria manifatturiera».
Ma vediamo alcuni elementi contenuti in questo protocollo vaccini in azienda:
Si possono fare convenzioni con i privati sia per i locali che per la somministrazione del vaccino ad esempio in Lombardia il padrone di Tenaris si chiama Rocca ed è lo stesso del gruppo sanità privata Humanitas e come già successo qualche anno fa con il ritrovamento di amianto nei suoi reparti di Dalmine dove gli operai inseriti nel registro ex esposti sono stai inviati dall'Ats a fare gli esami di controllo previsti alla clinica del padrone, come dire …una mano lava l'altra
Inoltre il vaccino potrà essere effettuato durante il turno e quindi considerato orario di lavoro, che significa che non è obbligo e quindi potrà essere fatto anche fuori dall’azienda dopo orario di lavoro.
Nel testo si dice che: "Il piano in azienda avverrà in coerenza con il piano nazionale"
Ma non c’è scritto niente che vincoli la partenza del piano vaccini in azienda alla priorità ossia dopo aver fatto le categorie a rischio ad esempio per età, fragilità… e visto che i vaccini non ci sono e non si possono moltiplicare, alla faccia delle vuote parole di Landini CGIL: “Un’intesa importante” quella raggiunta questa sera sul Protocollo e il piano vaccini, “in coerenza e nel rispetto delle priorità definite nel piano strategico nazionale di vaccinazione”.
I costi del piano a cura del Padrone non comprendono la fornitura di vaccini e siringhe che sono a carico del servizio sanitario regionale, così il vaccino lo paga la collettività
la Lombardia che è la regione più indietro con i vaccini agli anziani ha già varato 11 marzo un protocollo con le aziende che hanno dato disponibilità, le aziende corrono ma per ragioni di mercato, le loro dichiarazioni parlano chiaro, Stirpe Confindustria: “il vaccino è un fattore abilitante della ripresa. In generale, non ci sarà vera ripresa finché non avremo raggiunto come Paese un tasso di vaccinazione tale da bloccare la diffusione del virus”
Non gli interessano certo i dati di oggi dove gli over 70 vaccinati sono il 2.2% del totale di questa fascia di età e meno di 1 over 80 su 3 ha ricevuto vaccino.
Gli fa eco il governo con il generale Figliolo: "Se ci vacciniamo ne usciamo. Appena completeremo gli over 80 e i fragili apriremo la vaccinazione alle classi produttive” e la propaganda dei giornali:”Vaccini in azienda al via: dipendenti vaccinati su base volontaria
Via libera di governo, imprese e sindacati all'accordo che potenzierà la campagna nazionale”
Ma la realtà è questa:
dove prendono i vaccini? Dal piano nazionale
a chi li tolgono? A quelli che possono crepare perchè non produttivi (pensionati, disoccupati, cassiere etc)
Vaccini ai propri dipendenti ma a spese dello Stato? 20 euro per un vaccino dai privati convenzionati con le aziende
Senza prendere in mano la lotta per la salute e sicurezza attraverso il protagonismo degli operai su posizione di classe per affermare che il bene della collettività non puo’ essere lasciato alla scelta “volontarietà” del singolo, e che se è vero che i lavoratori a partire dagli operai sono tutti da vaccinare, questo non deve essere fatto a scapito delle categorie fragili e a rischio, ma questa battaglia per vincere deve essere parte della lotta politica e sociale per ribaltare questo sistema del capitale, per non subire come proletari la gestione della pandemia da parte dei padroni che mettono al primo posto il loro bene comune che si chiama profitto, garantito dal governo mascherato dietro l’economia nazionale, avvallato dai sindacati confederali che hanno sancito nero su bianco che non è vero che non lasceremo indietro nessuno.
martedì 13 aprile 2021
pc 13 aprile - La lotta alla FedEX USA Los Angeles in una corrispondenza tratta da i compagni americani
in via di traduzione - da Tribune of the People
USA - Workers’ Correspondents: FedEx Package Handlers Face Daily Injury
In the City of Industry, an almost entirely industrial town in east Los Angeles County, the FedEx Ground Hub is putting package handlers through work conditions that leave them injured on a near-daily basis.
Workers sometimes finish the day with bloody hands, others have fallen into the belly of trailers and blown out their knee caps, and some have even have thrown up from the level of exhaustion they experience. “I’ve
pc 13 aprile - La protesta degli operai sotto e contro le sedi cgil/cisl/uil di Piacenza è un esempio che ovunque ci siano lotte classiste e combattive va seguito
Non si può lottare contro padroni, governo, Stato del capitale senza lottare contro i loro servi
- video dal presidio della dignità” alla Camera del Lavoro di Piacenza:
pc 13 aprile - Il licenziamento alla ArcelorMittal Taranto - Negli anni Cinquanta Giuseppe di Vittorio parlava di fascismo aziendale... Oggi quel fascismo aziendale sta tornando...
Diremmo meno male che ve ne siete accorti, dato che proletari comunisti e Slai cobas per il sindacato di classe lo denunciano da un pò e lo inseriscono dentro la tendenza al moderno fascismo che si afferma a livello di sistema del capitale nel nostro come in altri paesi imperialisti e capitalisti, qualunque sia il governo. La risposta a questo è che non basta la lotta sindacale, ma serve la lotta politica, che la mobilitazione democratica, vedi le firme è inefficace, oltre il singolo caso, ma serve la guerra di classe, la Nuova Resistenza. In tempi di 25 aprile che si approssima, un ragionamento va fatto.
proletari comunisti
13 aprile 2021
Negli anni Cinquanta Giuseppe di Vittorio chiamava fascismo aziendale quel regime autoritario nei luoghi di lavoro che non solo imponeva alle lavoratrici ed ai lavoratori l’oppressione di durissime condizioni di sfruttamento, ma colpiva la libertà di pensiero e di espressione, imponendo loro di non manifestare e di nascondere le loro opinioni.
Oggi quel fascismo aziendale sta tornando e si sta diffondendo in tante attività ove vige una dittatura di fatto, che non solo impedisce a chi lavora di esercitare i propri diritti all’interno del luogo e del rapporto di lavoro, ma che colpisce anche le proprie libertà come persona.
All’ArcelorMittal di Taranto un lavoratore, Riccardo Cristello, è stato licenziato dalla direzione aziendale perché aveva pubblicato un post su Facebook, col quale invitava a seguire una fiction televisiva che faceva eco alla grave situazione ambientale della fabbrica e della città.
Solo per questo un cittadino della Repubblica, dove formalmente è ancora in vigore la Costituzione antifascista, è stato licenziato. Ha perso il lavoro, cioè è stato gettato nel rischio della miseria per sé e per la famiglia, non per una qualsiasi mancanza all’interno della fabbrica, ma per una opinione liberamente espressa al di fuori di essa. Le terribili condizioni di lavoro ed ambientali in ArcelorMittal devono restare chiuse e segrete e soprattutto guai agli operai che osino parlarne.
In questo provvedimento mostruoso si manifesta la negazione di tre diritti fondamentali, quello alla salute, quello al lavoro, quello alla libertà di espressione. Tutti sacrificati di fronte ad un solo potere, quello del profitto e degli affari.
Siamo profondamente solidali con l’operaio licenziato che ha avuto il coraggio civile di non tacere di fronte al disastro ambientale, con i sindacati che lo sostengono a partire dalla USB e con la lotta che inizierà a Taranto il 14 aprile. Riteniamo che il licenziamento di Taranto metta in discussione le libertà fondamentali non solo nella fabbrica, ma in tutto il Paese e che tutte e tutti debbano prendere posizione.
Ci rivolgiamo al mondo dell’impegno civile, antifascista e democratico che ogni giorno misura e contrasta i rischi di degrado democratico del paese. Ci rivolgiamo al mondo dello spettacolo e della cultura, oggi così colpito dalle chiusure, che non può anche essere aggredito dalla censura padronale verso la libera diffusione delle proprie opere. Ci rivolgiamo al mondo della politica, da troppo tempo subalterna al mondo delle imprese, affinché rivendichi la superiorità della Costituzione repubblicana rispetto ai poteri delle direzioni aziendali.
A Taranto sono stati colpiti assieme il lavoro, la salute e la libertà, dobbiamo difenderli assieme e per questo siamo e saremo a fianco del lavoratore licenziato e di tutte e tutti coloro che lottano con lui.
Primi firmatari
Nicoletta Dosio
Moni Ovadia
Valerio Evangelisti
Haidi Giuliani