sabato 6 marzo 2021

pc 6 marzo - Lo sciopero delle donne proletarie dell'8 marzo è essenziale... "L'essenzialismo di 'Nonunadimeno' un po' meno...

Pubblichiamo il testo di convocazione di NUDM

A seguire riproponiamo a cura del MFPR: NOTA su "Manifesto internazionale per lo sciopero essenziale dell’8 marzo” del Network E.A.S.T. (Essential Autonomous Struggles Transnational)

Testo Nudm

8 marzo 2021: Sciopero globale femminista e transfemminista. Essenziale è il nostro sciopero, essenziale è la nostra lotta!

Negli ultimi anni abbiamo vissuto lo sciopero femminista e transfemminista globale come una manifestazione di forza, il grido di chi non accetta di essere vittima della violenza maschile e di genere. Abbiamo riempito le piazze e le strade di tutto il mondo con i nostri corpi e il nostro desiderio di essere vive e libere, abbiamo sfidato la difficoltà di scioperare causata dalla precarietà, dall’isolamento, dal razzismo istituzionale, abbiamo dimostrato che non esiste produzione di ricchezza senza il nostro lavoro

pc 6 marzo - 8 marzo si estende lo sciopero delle donne proletarie

si chiamano e scendono in lotta anche i lavoratori a sostenerlo, si alza il livello politico dello scontro con padroni, governi, sistema del capitale

pc 6 marzo - Appello a sostegno dei lavoratori Texprint: Prato


Dal 18 gennaio gli operai della Texprint di Prato sono in sciopero. Dall’11 febbraio sono in presidio permanente, notte e giorno, davanti ai cancelli della fabbrica. Dalle loro voci abbiamo ascoltato la denuncia di condizioni intollerabili di sfruttamento: turni di dodici ore al giorno per sette giorni la settimana, paghe misere, negazione di tutti i più elementari diritti. Abbiamo visto sui loro corpi i segni

pc 6 marzo - L'8 MARZO LE DETENUTE DI TRIESTE PARTECIPERANNO ALLO SCIOPERO DELLE DONNE! Una lettera

"Ciao carissime, sono detenuta da otto mesi per evasione forzata dalle violenze domestiche causate dal mio ex ragazzo, mi picchiava ogni giorno, mi rompeva tutte le mie (? Care? Cose?), mi spaccava il telefono e io ero ai domiciliari senza neanche un'ora libera al giorno, così sono scappata da casa e lui stesso mi ha chiamato gli sbirri…

È stata dura riprendermi, soprattutto in un contesto dove la psicologa viene ogni tre mesi se sei fortunata!

NON HO AVUTO NESSUN SUPPORTO, SOLO I MIEI ANSIOLITICI E ANTIDEPRESSIVI.

Ora vi racconto come va avanti qua:

La socialità e le lavatrici sono ripartite, anche se nella socialità abbiamo 1 ping pong, 2 cyclette rotte e uno stereo lettore CD…
Gli infermieri cambiano in continuazione, non abbiamo cure adeguate alle patologie che ognuna di noi

pc 6 marzo - Verso 8 marzo internazionalista - Brasile: Viva o 8 de março, Dia Internacional da Mulher Trabalhadora! - MFP


 Boletim MFP: Celebração do 08 de março de 2021
Clique aqui para baixar em PDF

Levantar as mulheres do povo para a revolução!


 Figura : Mulheres e crianças do acampamento Tiago dos Santos - RO, resistem ao cerco policial – Outubro – 2020

Neste 8 de Março, uma vez mais, nós mulheres do MFP – Movimento Feminino Popular saudamos efusivamente a nossa gloriosa classe proletária e especialmente as mulheres do povo de todo mundo,

pc 6 marzo - Verso l'8 marzo internazionalista - Colombia - Contro il sistema oppressore - Revolucion Obrera

COLOMBIA: ¡Contra el Sistema Opresor! ¡Viva el 8 de Marzo Día Internacional de la Mujer! (Revolución Obrera)

¡Mujeres como esclavas nunca más! Es el grito de batalla que debe retumbar en todos los rincones del planeta este 8 de Marzo, cuando se recuerda a 129 obreras que por exigir mejores condiciones laborales a través de la huelga, fueron incineradas por el patrón en 1908, lo que generó un gran movimiento de mujeres en el mundo y la decisión dos años después, en el Congreso de Mujeres Socialistas, de declararlo Día Internacional de la Mujer remarcando que la lucha por su emancipación está indisolublemente unida a la lucha por la emancipación de la clase obrera.

Este 8 de marzo se conmemora en medio de la lucha de los pueblos en el mundo, a pesar de

pc 6 marzo - TORINO PROCESSO A MAYA - OCCUPAZIONE DE "LA STAMPA" E "REPUBBLICA"

Violenza contro le donne, antagoniste denunciano a La Stampa: “Troppo silenzio intorno al processo di Maya”

La 24enne è accusata di oltraggio a pubblico ufficiale per fatti relativi al 2017. Nello stesso procedimento è imputato un poliziotto accusato di averla colpita
 
TORINO. Azione dimostrativa questa mattina di una decina di militanti del centro sociale Askatasuna che hanno occupato l'atrio della sede della redazione dei quotidiani La Stampa e La Repubblica in via Lugaro. Le attiviste hanno scavalcato i tornelli e hanno improvvisato una conferenza stampa «contro la censura che i media cittadini stanno attuando verso il processo che dovrà affrontare Maya». Il riferimento è a Maya Bosser Peverelli, 24 anni, nota militante del centro sociale di corso Regina Margherita, finita davanti al giudice con l'accusa di oltraggio a pubblico ufficiale. La prima udienza è fissata il 16 marzo.
 I fatti risalgono al giugno 2017, quando la ragazza era stata fermata dalla polizia ai Murazzi durante un controllo. Maya aveva denunciato di essere stata picchiata da alcuni agenti e, nello stesso procedimento, è imputato anche un poliziotto accusato di averla colpita. Durante il presidio, questa mattina è stata annunciata anche una manifestazione l'8 marzo: «Io sto con Maya. Se Toccano una, toccano tutte».

pc 6 marzo - Per l'8 marzo internazionalista - MOR-KIZIL KOLEKTIF - manifestazioni in tutta Europa


organizzazione che fa riferimento al TKP/ML

8MART’TA EMPERYALİST SALDIRILARA HAYIR! ÖRGÜTLENME VE MÜCADELEYE EVET!

pc 6 marzo - Per la libertà di Pablo Hasel - Sobre la violencia policial y la represión del Estado - P(ML) de los Trabajadores Spagna

El rechazo al injusto encarcelamiento del rapero Pablo Hasel ha desatado durante días las protestas, movilizaciones y disturbios que han ocupado primeras planas y abierto noticiarios. Este pico de movilizaciones ha traído consigo lo que también fue causa de las mismas: represión y violencia policial

....Por esto llamamos a la organización y la lucha en las calles contra el encarcelamiento de Pablo Hasel, contra la violencia policial de los últimos días y en solidaridad con los detenidos en las últimas movilizaciones. Por los intereses de nuestra clase, contra su represión solo nos queda la lucha....

El caso de Pablo Hasel es un caso de represión que se enmarca dentro de una escalada represivo a las

pc 6 marzo - Avanza la protesta contro la commissione di garanzia antisciopero delle donne. Non finisce qui!

LA COMMISSIONE DI GARANZIA A CARRARMATO

CONTRO IL DIRITTO DI SCIOPERO E CONTRO LE LAVORATRICI

Il SI Cobas, assieme allo Slai Cobas per il sindacato di classe e alle realtà aderenti all’assemblea nazionale delle lavoratrici e lavoratori combattivi, valuterà ogni azione di carattere legale e di denuncia sindacale e politica verso quest’ennesima prevaricazione del diritto di sciopero, invita tutte le lavoratrici e i lavoratori delle altre categorie a rafforzare lo sciopero e a rendere l’8 marzo una vera giornata di lotta e di mobilitazione di classe, e continuerà ad operare nella direzione dell’unità del sindacalismo realmente combattivo a partire dal protagonismo diretto dei proletari, fuori e contro ogni logica di preservazione di orticelli sempre più angusti, autoreferenziali e sostanzialmente innocui per il nemico di classe.

Dopo due estenuanti giornate di trattative e di tentativi di contrastare l’attacco frontale sferrato contro lo sciopero dell’8 marzo nella scuola, siamo stati costretti, nell’ultimo minuto dell’ultimo giorno dei termini indicatici per ottemperare, a subire l’imposizione dalla Commissione di garanzia, la quale,

pc 6 marzo - L'omaggio a Parigi all'operaio maoista Pierre Overnay

 

Le 25 février dernier marquait le 49ème anniversaire de l’assassinat de Pierre Overney, militant révolutionnaire, membre de la Gauche Prolétarienne, assassiné par la milice patronale de l’entreprise Renault en 1972 alors qu’il distribuait des tracts devant l’usine Renault Billancourt.

Tout au long de la semaine marquant l’anniversaire de son assassinat, des militants révolutionnaires ont organisés des actions aux quatre coins du territoire de l’État français, pour rendre hommage à Pierrot, héros de la classe ouvrière, tombé au combat dans la lutte contre le système capitaliste.

À Clermont-Ferrand, la rue Georges Besse, du nom d’un PDG de Renault, a été symboliquement

pc 6 marzo - LIBIA. LA CONCORRENZA DEI LADRI PER DIVIDERSI IL BOTTINO

La borghesia italiana fra russi e turchi rivendica un posto al tavolo per la spartizione del petrolio libico, ci sono di mezzo i profitti dell’ENI

L’articolo di Repubblica del 21 febbraio 2021 già dal titolo, “Il vallo di Putin e le fortezze turche – La nuova Libia ha due soli padroni” di Gianluca Di Feo”, mal dissimula le sue vere intenzioni: nessuno dei due padroni è italiano e va messa una pezza. Quando viene pubblicato, Draghi ha da poco stilato la sua lista dei ministri, deve ancora presentarsi alle camere per ottenere la fiducia, ma Di Maio, nella spartizione di poltrone tra i partiti, è appena stato riconfermato ministro degli esteri. La Repubblica si fa

pc 6 marzo - 8 marzo - Appello alle lavoratrici, a tutte le donne, ai lavoratori

L'8 marzo non è una ricorrenza. Lo sciopero dell'8 deve essere un giorno di lotta a 360 gradi, che dia sostanza e continuità alle lotte di tutte le donne che ogni giorno hanno sulle loro spalle tutto il lavoro di cura necessario per la casa e per la famiglia, oltre che il lavoro salariato, generalmente sottopagato, con padroni che agiscono livelli di sfruttamento più profondi e alienanti rispetto ai colleghi maschi. In molti posti di lavoro sono all'ordine del giorno le molestie sessuali e il lavoro al nero diventa l'altra faccia del ricatto psicologico quando è il solo mezzo di emancipazione dalla subalternità economica. In tanti posti di lavoro il padrone dice che dobbiamo essere disponibili, lavorare quanto i maschi, anche se non prendiamo il salario dei maschi.

Alle donne che lavorano nelle fabbriche, nei magazzini della logistica, nelle pulizie, nelle scuole, negli uffici, nel commercio, alle lavoratrici domestiche, alle donne immigrate che subiscono anche il razzismo, a quelle che sono disoccupate, senza salario, alle donne e alle madri sole che sono le più povere nella nostra società, alle donne che subiscono violenze sessuali, che rischiano la morte per mano dei loro mariti o conviventi, alle donne che sono obbligate a prostituirsi da questo sistema sociale che ha bisogno di sfruttare i loro corpi, diciamo

Alziamo la testa, non basta lamentarci!

La nostra condizione sta peggiorando, la pandemia la stanno scaricando soprattutto su di noi!
Siamo noi in prima linea nei lavori di cura: dobbiamo difendere anzitutto la salute nostra e dei nostri cari, pretendere che la scienza medica sia a servizio nostro e non del profitto, lottare per la prevenzione e per la diffusione dei presidi medici sul territorio, pretendere la sicurezza sul posto di lavoro.
Siamo noi le prime ad essere licenziate, a perdere anche un lavoro misero e precario: perciò dobbiamo lottare per difendere il lavoro e la garanzia del salario pieno!
Con la scusa del Covid, scaricano su di noi ancora di più l’assistenza e la cura dei familiari:
perciò dobbiamo lottare contro il taglio dei servizi, contro il lavoro da casa, contro la didattica a distanza completamente deregolamentata, che discrimina senza possibilità di appello i figli e le figlie di tante famiglie proletarie.
Non vogliamo essere rinchiuse in casa, dove le più fortunate vedono aumentare esponenzialmente i carichi di lavoro fisico e mentale, mentre le meno fortunate restano intrappolate a colpi di DPCM in ogni forma di violenza.
Dobbiamo lottare per difendere il diritto d'aborto libero, gratuito, assistito, rivendicare la possibilità di decidere sulla maternità e sull’interruzione di gravidanza, un diritto conquistato con dure lotte nel passato, che è diventato sempre più lettera morta e che ad oggi, considerata la percentuale inammissibile di obiettori, l’inefficienza dei consultori, l'assoluta mancanza di assistenza psicologica e medica, diventa una punizione o peggio una condanna per le donne.

Con lo sciopero dell'8 marzo vogliamo dire chiaro che questo sistema capitalista, patriarcale non deve essere solo combattuto, deve essere rovesciato. Perchè

TUTTA LA VITA DEVE CAMBIARE!

Noi respingiamo l’ipocrisia di chi dal governo, dalle tv, dai giornali parlerà in questi giorni “a favore” delle donne. Respingiamo la retorica dei discorsi di rappresentanza copia incollati per celebrare una ricorrenza obbligata, per salvare la facciata del “politicamente corretto".
Noi non vogliamo essere politicamente corrette, mentre ci tolgono i diritti, ci tolgono il lavoro e il salario, ci tolgono l'aria. Noi non vogliamo le “quote donne” per condividere il potere del capitale. Vogliamo spezzare le catene di questo potere soffocante.
Denunciamo l'ipocrisia dei rappresentanti istituzionali che parlano in “difesa dei diritti delle donne”, mentre anche quest’anno proprio lo Stato, tramite la Commissione di Garanzia sugli scioperi, con i suoi divieti/sanzioni, impedisce a tante lavoratrici e lavoratori di poter scioperare l'8 marzo.
Ma noi scendiamo lo stesso in lotta!

Unite con il coraggio di lottare non un solo giorno, ma tutti i giorni, per un mondo senza sfruttamento e senza oppressione, siamo orgogliose di scioperare, di scendere in piazza e chiamiamo tutte e tutti a lottare, per noi e per il futuro dei nostri figli.

L'8 marzo, riappropriamoci della natura rivoluzionaria e internazionalista di questa giornata, della sua impostazione di classe.

L'8 marzo non riguarda solo le donne, riguarda tutti i lavoratori. Per questo l'Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori combattivi chiama tutti i lavoratori a scendere in sciopero in questa giornata.

Gli operai che non hanno nulla in questa società se non le loro catene, ma che hanno testa per pensare, nell'interesse della loro battaglia di classe, facciano proprie le rivendicazioni e la lotta delle donne oppresse e sfruttate che pongono la necessità di una trasformazione generale di questa società.

In questa giornata in cui in tutto il mondo, dall’Argentina all’India, dal Marocco alla Polonia, le donne lottano dando vita a grandi manifestazioni, il nostro appello è rivolto a tutti proletari che ogni giorno si battono contro lo sfruttamento, la miseria, l’attacco ai diritti, perché solo nella lotta comune sarà possibile abbattere questo sistema sociale, il capitalismo.

RIBELLIAMOCI, UNIAMOCI, LOTTIAMO INSIEME!

TOCCANO UNA TOCCANO TUTTE E TUTTI!

Assemblea lavoratrici e lavoratori combattivi

pc 6 marzo - Verso l'8 marzo... Bergamo striscioni e cartelli alle fabbriche, alle operaie... tutta la vita deve cambiare

Per lo sciopero dell'8 marzo a bergamo, per una partecipazione collettiva, per far avanzare realmente la forza organizzata delle operaie, delle donne, campagna prevalentemente alle fabbriche, con volantini interventi alle portinerie, locandine e striscioni, lo sciopero dell'8 marzo è arrivato in mezzo alle mobilitazioni già aperte,

tra le operaie della Montello, in lotta per difendere la salute e il posto di lavoro dal profitto del padrone, per difendersi dai confederali con i loro accordi patriarcali che scaricano la crisi sulle donne, dai colleghi maschi ben contenti di salvarsi se gli esuberi sono donne 'volontarie'

tra le operaie delle grandi fabbriche metalmeccaniche dove sulle linee di montaggio, con lo sfruttamento scientifico a 40/45 anni si è già vecchie e con numerose patologie da catena di montaggio

tra le operaie che in questi giorni si misurano nelle assemblee con la miseria del contratto dei metalmeccanici, miseri 25 euro a giugno di aumento, che i confederali hanno già iniziato a propagandare come 'ottimo', con punte di sciacallaggio come i manifestini Fiom che sbandierano migliaia di euro di aumenti inesistenti

ma lo sciopero è arrivato anche tra le operaie di 'nuove' fabbriche dove abbiamo trovato lo stesso sfruttamento, anche se meglio retribuito come alla Pneumax dove di recente è passato un accordo per 100 euro di superminimo, o imposto con il moderno caporalato degli appalti, per operaie che si consumano sulle linee e in condizioni ambientali al limite, per essere scaricate quando cala la velocità, grazie alle cooperative o agenzie, che sono penetrate nelle fabbriche massicciamente

tra le lavoratrici delle mense, come alla Tenaris, alla perenne ricerca di condizioni salariali e di lavoro più umane

tra i lavoratori, per una presa di coscienza dell'importanza della battaglia delle donne, una marcia in più per rovesciare questo sistema sociale capitalista.


...



i

venerdì 5 marzo 2021

pc 5 marzo - TARANTO - STRISCIONI IN TUTTA LA CITTA' - TUTTE IN SCIOPERO TUTTE IN PIAZZA!

 

in zona piena di scuole

su cavalcavia

quartiere Tamburi
Taranto vecchia

all'Ospedale

pc 5 marzo - ENI: le relazioni segrete con la Farnesina



“Tutti gli uomini del Ministero”, un'inchiesta di Re:Common nella quale l’associazione rivela l’esistenza di un protocollo tra l’Eni e il ministero degli Affari Esteri che permette al gigante petrolifero italiano di stanziare i propri uomini presso il dicastero per un periodo illimitato di tempo. Il tutto per facilitare un “raccordo” tra l’azione diplomatica italiana e gli interessi dell’azienda.

Il documento, di cui Re:Common è entrata in possesso, risale addirittura al 2008. Il fatto che non sia mai stato reso pubblico ribadisce da un lato il peso rilevante sulla politica estera del nostro Paese di cui gode Eni, tanto che la protezione dei suoi asset petroliferi ha motivato persino alcune delle missioni militari tutt’ora in corso, dall’altro come i meccanismi attraverso cui la società esercita questa influenza sugli apparati diplomatici italiani siano molto opachi. Un vuoto informativo che limita lo spazio di confronto su una materia di vitale importanza per la vita democratica dell’Italia, che racchiude temi come sicurezza, immigrazione, diritti umani, energia e clima.

A partire dal 2009, sono stati tre i manager del cane a sei zampe acquartierati al ministero degli Affari esteri: Giuseppe Ceccarini, Alfredo Tombolini e Sandro Furlan. In coincidenza con il loro impiego, al ministero sono state prese importanti decisioni sugli investimenti italiani in paesi sui quali i manager avevano una precedente competenza specifica, segnatamente Russia e Mozambico.

Vale poi la pena rammentare l’enorme importanza rivestita dalla Farnesina in merito alle politiche energetiche, tanto che all’interno dello stesso ministero sono presenti due cabine di regia proprio per indirizzare l’azione del nostro Paese in materia di energia, assicurando così un pieno coordinamento con la politica estera nazionale. È in queste cabine di regia che si discute il posizionamento dell’Italia nell’ambito dei vertici internazionali sul clima come la COP 26 e il G20. La presenza di Eni e delle altre compagnie fossili italiane all’interno di questi organi di coordinamento è notevole. Durante l’ultima riunione della Cabina di regia “Ambiente e Clima” erano presenti tre rappresentanti di Eni, due di Snam, due di Saipem, e uno di Enel.

“Quello in corso sarà un anno fondamentale per la politica energetica italiana. Il nostro paese avrà la co-presidenza della prossima COP 26 e quella del G20. Un tema chiave sarà proprio quello dei finanziamenti pubblici a nuovi progetti fossili. Alla luce di quanto abbiamo scoperto, viene da chiedersi però quali siano le possibilità concrete che l’esecutivo smetta di finanziare i devastanti progetti di Eni, fintanto che la compagnia godrà di una posizione privilegiata all’interno della stessa Cabina di regia incaricata di coordinare la posizione dell’Italia nell’ambito di questi negoziati” ha affermato Alessandro Runci, campaigner di Re:Common e autore del rapporto.

pc 5 marzo - Chi è Draghi... dall'ultimo numero di 'proletari comunisti' - richiedi pcro.red@gmail.com

Draghi è un esponente dell’oligarchia finanziaria, dell’intreccio tra finanza e banche, tra finanza gestita dallo Stato e sistema bancario industriale. 

Già negli anni ’70 aveva scalato le tappe da studente modello, studiando nei migliori campus Usa e arrivando al Mit, poi ha fatto il professore incaricato in diverse università per entrare negli anni ’80 nei corridoi ministeriali, come consigliere economico del Min. del Tesoro, Giovanni Goria, che lo designa a rappresentare l’Italia negli organi di gestione della Banca  Mondiale, di cui diviene direttore esecutivo nel ’98; poi diventa direttore generale del tesoro e trasforma questo incarico in una poltrona chiave del potere economico e finanziario del paese,  accumulando cariche e conquistando postazioni. Per 10 anni, fino al 2001, Draghi resta in posti di controllo dell’industria e della finanza pubblica, collaborando con i governi Andreotti, Amato, Ciampi, Berlusconi, Dini, Prodi, D’Alema, ancora Amato e ancora Berlusconi, contribuendo alla loro politica economica,  partecipando alla svendita e privatizzazione delle Partecipazioni statali.

Con questi “meriti” acquisiti e con i legami con buona parte della finanza internazionale svolge il lavoro per l’entrata dell’Italia nell’Euro. Nel 2002 entra in una delle più grandi banche di affari del mondo, la Goldman Sachs, di cui diviene vicepresidente per l’Europa. In quegli anni il  “calamarovampiro”, come

pc 5 marzo - Verso il 150° anniversario della Comune di Parigi - 18 marzo 1871/2021 - assemblea nazionale telematica

 18 marzo ore 17


Segue, dopo la celebrazione, la continuazione degli incontri nazionali telematici 
per il 100° anniversario della fondazione del Pcd'I

pc 5 marzo - L'ostentato sostegno alla monarchia saudita, all'industria delle armi, ai soldi per sè di Renzi non può passare!


Sappiamo che questo avviene in tutti gli stati imperialisti, ma non è una buona ragione per non pretendere l'incriminazione del soggetto in questione e l'esclusione dal governo del suo ignobile partito.

proletari comunisti ritiene che tutte le iniziative in questa direzione debbano essere sostenute.

pc 7 marzo - India - lettera di 4000 donne - dimissioni subito del capo della corte suprema che protegge i violentatori



Supreme Court Chief Justice Bobde should resign immediately - Letter from 4,000 women and rights activists


PRESS RELEASE, 2 March 2021

Just days before International Womenʹs Day, 4000+ eminent and concerned citizens, womenʹs rights and progressive groups raise a strong collective voice:
CJI Sharad Arvind Bobde Must Step Down Now for Asking Rapist to Marry Victim, and Condoning Marital Rape!

Deeply distressed by the regressive statements of the CJI asking a rapist to marry the victim and condoning marital rape in court on 01 March 2021, over 4000+ concerned citizens, from representatives of Indiaʹs womenʹs movements, progressive groups and feminists, from students to senior citizens to advocates to filmmakers got together and issued an open letter to the CJI demanding an apology, retraction of his remarks and said ʹpropriety demands you step down without a momentʹs delay!ʹ.
The CJI was hearing the petition for protection from arrest, of a man accused of stalking, tying up, gagging, repeatedly raping a minor school going girl, and threatening to douse her in petrol and set her alight, to hurl acid at her, and to have her brother killed. Stating that the facts of the case are that the rape came to light when the minor school-going victim attempted suicide, the letter condemned the comment by CJI and said that "it fills us with rage that women bear the burden of having to explain the meaning of ʹseductionʹ, ʹrapeʹ, and ʹmarriage".

giovedì 4 marzo 2021

pc 4 marzo - Verso l'8 marzo: lo sciopero delle donne dalle lavoratrici agli operai in fabbrica - Palermo azione ai Cantieri Navali e poi...

Verso l'8 marzo/sciopero delle donne

Oggi una squadra di donne precarie, in lotta a Palermo, nell'ambito di una settimana intensa per propagandare lo sciopero delle donne, hanno portato la piattaforma dello sciopero agli operai dei Cantieri Navali a Palermo, le precarie hanno detto con forza agli operai di sostenere questo sciopero, hanno spiegato le ragioni ampie dello sciopero delle donne che parte dalla condizione di lavoro ma si estende a tutti gli aspetti della condizione dell'oppressione della maggioranza delle donne.

Bella solidarietà di tanti operai che si sono fermati, hanno preso il volantino, hanno espresso sincero sostegno alle precarie senza lavoro e reddito da più di 11 mesi e hanno condiviso in particolare anche la questione dello sciopero contro i femminicidi e la violenza sulle donne. Le precarie hanno invitato gli operai in piazza... "le donne siete una forza... ,ha detto uno degli operai, dobbiamo unirci per sconfiggere lo schifo di sistema in cui viviamo"
Scambi di info con operai di una ditta esterna licenziati da diversi mesi e solo in parte rientrati... mandati al mittente i tentativi dei vigilantes di ostacolare il volantinaggio... dopo un poco hanno desistito





Attacchinaggio di pannelli in fabbrica e a seguire in altri posti di lavoro e quartieri popolari





TUTTA LA VITA DEVE DAVVERO CAMBIARE!

pc 4 marzo - Pd: il partito si sfascia in preda alla lotta per le poltrone

ma sono tutti ugualmente servitori dei padroni da quando sono nati e la lotta è come meglio servirli... e Renzi è stato il loro battistrada e sfasciacarrozze

Zingaretti: "Mi dimetto. Nel Pd si parla solo di poltrone, mi vergogno". 

Spazzare via i partiti della borghesia

Combattere il riformismo politico e sindacale  che serve la reazione fascio/populista e consegna il paese alla dittatura aperta del grande capitale e dei suoi servi 

Sviluppare la lotta politica e sociale  dall'alto e dal basso costruendo nel fuoco della lotta di classe e in stretto legame con le masse proletarie i tre strumenti dell'alternativa:

Il Partito comunista proletario rivoluzionario

il Fronte Unito proletario e popolare

l'indispensabile Forza combattente 

proletari comunisti/PC maoista 

4 marzo

pc 4 marzo - M5Stelle Grillo/Di Maio - populisti prima coi fasciorazzisti di Salvini - poi con PD - ora con Draghi e ancora con Renzi /Salvini - C'è chi si ribella

L'alternativa c'è... ma non siete voi!

Il documento degli ex M5S “L’ Alternativa c’è”

PRIMO MANIFESTO DE “L’ALTERNATIVA C’È”

I NOSTRI PRINCÌPI

Ci sentiamo ancora collegati al programma elettorale col quale siamo stati eletti nel marzo 2018 nel M5S di allora e per il quale i cittadini ci hanno accordato la loro fiducia e riposto in noi la speranza di un cambiamento. Vogliamo restare fedeli a tutto questo e considerare il programma del 2018 come base di partenza per ogni ulteriore sviluppo.

La nostra azione nasce in opposizione al governo Draghi, ma esprime una più generale opposizione ai

pc 4 marzo - USA Liberate Mumia!

di Giacomo marchetti - contropiano

Mumia positivo al covid

La conferma avviene con una telefonata di Mumia Abu Jamal, dopo che ad un primo test era risultato negativo. Da giorni a causa di alcuni sintomi si supponeva che avesse potuto contrarre il Covid-19, alla fine di una conferenza stampa convocata ad inizio di questa settimana.

pc 4 marzo - Libertà per il poeta rivoluzionario indiano Varavara Rao!

 

India. El poeta y escritor progresista Varavara Rao, preso político por el régimen fascista de Modi, ha tenido a acceso a una fianza muy “peculiar” por motivos de salud (hace unos meses contrajo COVID19 y fue hospitalizado). ¿En qué consiste esta fianza?, primero en un carácter temporal atendiendo a su situación médica, segundo a que no puede salir de Bombay -ni siquiera para recibir tratamiento médico especializado, y tercero que debe permanecer en casa de sus familiares, como en una especie de arraigo domiciliario.

pc 4 marzo - I servizi segreti parlano dei 'marxisti - leninisti' e movimento - un commento in seguito

E' stata resa nota la relazione sulla sicurezza del paese che i servizi segreti presentano al Parlamento ogni anno. Il documento analizza le “minacce” alla sicurezza nel 2020 e indica le priorità dell’intelligence sul come affrontarle.

La relazione spazia dal terrorismo jihadista, alla situazione nel “Medio Oriente allargato”, alla Russia e allo spazio post-sovietico, alla Cina e ai quadranti internazionali etc. Dedica moltissimo spazio alla sicurezza informatica e alla cyberwar. 

... i capitoli sulle minacce eversive interne nel 2020, praticamente solo il 15% delle informative inviate dai servizi segreti agli altri apparati di sicurezza riguardano “Eversione e estremismo interno" 

“Le evidenze raccolte dall’Intelligence nel 2020, sistematicamente condivise con le Forze di polizia, fanno stato di come l’anarco-insurrezionalismo resti la componente eversiva endogena più vitale” è scritto nella relazione.

Se, da un lato, l’emergenza pandemica ha limitato le potenzialità mobilitative dell’estremismo politico, dall’altro ha fatto da volano, in concomitanza con il ruolo aggregante e amplificatorio del web, ad una montante effervescenza propagandistica, che ha trasversalmente interessato anarco-insurrezionalisti, marxisti-leninisti, realtà del movimento antagonista e circuiti della destra radicale impegnati, pur con intensità variabile e nelle diverse, specifiche prospettive, a strumentalizzare la crisi sanitaria – e

pc 4 marzo - FORMAZIONE OPERAIA - Sul Centenario del PCI - questa volta è importante innanzitutto leggere


il Quaderno 1 raccoglie gli interventi principali nella assemblea celebrativa del 21 gennaio 2021 e  stralci dai documenti base della fondazione e nascita del PCdI presi a riferimento del dibattito - I 21  punti e le Tesi di Lione 
Quaderno e documenti che si possono richiedere on-line a pcro.red@gmail.com

La terza assemblea telematica si terrà in occasione della Celebrazione del 150° Anniversario della Comune di Parigi  18 marzo ore 17

pc 4 marzo - SCIOPERO DELLE DONNE - L'ASSEMBLEA LAVORATRICI E LAVORATORI COMBATTIVI E IL PATTO D'AZIONE ANTICAPITALISTA DEVONO RAFFORZARE L'UNITA' DEL SINDACALISMO DI CLASSE E ATTREZZARSI PER RESPINGERE IL TENTATIVO DI CANCELLAZIONE DEL DIRITTO DI SCIOPERO PER TUTTI

Di seguito una nota dello Slai cobas per il sindacato di classe e un comunicato del Si.cobas
Nota dello Slai cobas sc
Lo Slai cobas sc fin dall'inizio, prima della indizione formale dello sciopero dell'8 marzo ha proposto al Si Cobas una proclamazione comune, e successivamente, a fronte dell'azione di attacco della CGS, di assumere una linea unitaria, fino alla possibilità di decidere che una sola organizzazione mantenesse la proclamazione dello sciopero originaria, quindi anche nella scuola, come frutto della nuova fase di unità del Patto d'azione anticapitalista e dell'Assemblea lavoratrici e lavoratori combattivi (in modo che si respingesse l'attacco ma con il minimo di danno economico).
Lo Slai cobas sia nel 2018 che nel 2020 ha respinto da sola le diffide di divieto o limitazione dello sciopero delle donne della CGS, e tuttora ne sta pagando le pesanti sanzioni.
Quest'anno era ed è necessario non agire da soli, ma uniti - perchè il passo avanti dell'ALC e del PDA sia visibile, concreto e utile all'avanzamento della lotta delle lavoratrici e lavoratori. Questa nuova unità ha già portato all'importante risultato che lo sciopero dell'8 marzo si estende nei settori delle donne proletarie, immigrate e viene sostenuto con lo sciopero dai lavoratori uomini. E questo è un avanzamento per tutto il movimento proletario.
Questa nuova realtà deve servire anche nei prossimi passaggi, perchè la battaglia per difendere il diritto di sciopero è appena iniziata. 

Chiamiamo le lavoratrici della scuola - docenti, personale Ata - comunque a fermarsi lunedì 8 marzo, anche le insegnanti che lavorano da casa in Dad. E invitiamo lì dove si vuole fare collettivamente sciopero a comunicarcelo (slaicobasta@gmail.com) per coprire da ogni conseguenza - ricordiamo che lo sciopero è un diritto individuale

(Dal Si Cobas) - LA COMMISSIONE DI GARANZIA A CARRARMATO CONTRO IL DIRITTO DI SCIOPERO E CONTRO LE LAVORATRICI.

Dopo due estenuanti giornate di trattative e di tentativi di contrastare l'attacco frontale sferrato contro lo sciopero dell'8 marzo nella scuola, siamo stati costretti, nell'ultimo minuto dell'ultimo giorno dei termini indicatici per ottemperare, a subire l'imposizione dalla Commissione di garanzia, la quale, contattata direttamente dai nostri legali, ci ha posto di fronte al più intollerabile dei ricatti: "O REVOCATE LO

pc 4 marzo - Indegno trattamento dei profughi - VERGOGNA ARCI! Massima informazione e sostegno per la protesta dei migranti

Per i profughi riso freddo e fagioli, a Peagna parte lo sciopero della fame

CooperArci gestisce il centro: “norme imposte dalla prefettura, cercheremo di trovare una soluzione”
Peagna – Per pranzo una vaschetta di riso e una scatoletta di fagioli o di tonno, che devono bastare anche per la cena, e per scaldare il pasto di 40 persone ci sono solo due forni a microonde. E dire che al di là della porta ci sarebbero le cucine perfettamente funzionanti, con spazi che consentirebbero sia di preparare i pasti che di consumarli in tutta sicurezza, ma che da una decina di giorni sono off limits. Così ieri a Peagna è scoppiata la protesta degli ospiti del centro di accoglienza per profughi.

pc 4 marzo - L’Italia, avamposto della guerra europea agli emigranti dall’Africa - un contributo

 


Tortura di una donna eritrea detenuta in uno dei campi di concentramento libici sponsorizzati dal Pd Minniti, ripetutamente bastonata a testa in giù – immagini inviate ai suoi familiari per estorcere denaro.

La nota che segue è stata scritta quando era in sella il governo Lega-Cinquestalle. Ma in questi kampi, e più in generale in tutta la politica migratoria dello stato italiano, nulla di sostanziale è cambiato con l’avvento del governo Conte-bis, e tanto meno cambierà con il governo Draghi. Nel frattempo il Pd Minniti ha deciso di lasciare il seggio di deputato e andare a dirigere la fondazione Med-Or di Leonardo (ex-Finmeccanica), il colosso italiano e internazionale dell’industria degli armamenti. Una promozione: dalla “semplice” guerra agli emigranti in Italia e all’estero, alla guerra a trecentosessanta gradi, la sua vocazione finalmente potrà realizzarsi in pieno. Ora Lega-Pd-Cinquestalle-FI-Leu-Iv, sono tutti nello stesso governo, e certo non saranno Meloni e i suoi FdI a dissentire da questi compiti di guerra, che uno scenario sempre più da nuova “guerra fredda” pare allargare e rendere urgenti. Come notò a suo tempo Zinoviev, sulle questioni fondamentali tutti i partiti borghesi sono d’accordo. Sta a noi lavorare con visione, metodo e determinazione ad uno schieramento di classe contrapposto altrettanto compatto.

“Allargando lo sguardo al mondo intero, l’attuale crisi migratoria in Africa e in Europa appare solo un aspetto della catena di contraddizioni/convulsioni che scuotono un sistema economico e sociale sempre meno sostenibile per la natura e l’umanità lavoratrice. I poteri forti globali e i loro governi non hanno a disposizione nessuna reale soluzione per queste “singole” crisi. Basta vedere quello che accade in Europa dove partiti fratelli, se non gemelli, nella loro infame ideologia, come quelli di Orban, Kurz e Salvini, si collocano su posizioni opposte quando si tratta della possibile revisione dell’accordo di Dublino o della suddivisione dei costi della militarizzazione delle frontiere.

pc 4 marzo - LETTERA APERTA AGLI OPERAI

Iniziativa delle lavoratrici, del Mfpr ai cantieri navali di Palermo

Perchè gli operai devono e hanno interesse come classe ad appoggiare lo sciopero delle donne, nella giornata dell'8 marzo.

Lo sciopero delle donne è una questione molto importante di cui ogni lavoratore deve prendere coscienza. La battaglia delle donne proletarie, della maggioranza delle donne, porta, per la sua condizione di attacco a 360°, di doppio sfruttamento e doppia oppressione sul lavoro e in casa, una "marcia in più", un bisogno/necessità di rovesciare questo sistema sociale capitalista in ogni aspetto.

Per questo anche i lavoratori devono unirsi a questo sciopero, sostenerne le ragioni e la piattaforma delle donne/lavoratrici. L'8 marzo non si tratta di un normale sciopero sindacale, ma è di una lotta che riguarda la trasformazione di questo sistema che scarica crisi e

pc 4 marzo - USCITO IL 2° DOSSIER SULLE ASSEMBLE DONNE/LAVORATRICI

 I Dossier si possono richiedere, anche on line, a: mfpr.naz@gmail.com




IL PRECEDENTE DOSSIER DELLA PRIMA ASSEMBLEA 

pc 4 marzo - Dal blog Soccorso rosso proletario

SRP esprime la solidarietà alle compagne e compagni arrestati a Barcellona

A Barcellona, in Catalogna, nello stato spagnolo si è sviluppato un grande movimento di ribellione all’arresto del rapper rivoluzionario comunista Pablo Hasel – la polizia ha caricato e attaccato le manifestazioni di protesta

il movimento di lotta si è difeso e contrattaccato in maniera combattiva opponendo resistenza e violenza rivoluzionaria – cose giustamente contenute del canto e poesia di Pablo Hasel e vera causa  della persecuzione dello stato imperialista spagnolo contro di lui

esprimiamo solidarietà militante alle compagne e compagni arrestati e a tutti coloro che sono repressi e perseguitati per questa protesta di massa

Sviluppiamo anche in Italia una campagna di solidarietà per la loro liberazione

soccorso rosso proletario – Italia

3 marzo 2021

pc 4 marzo - l'indispensabile strumento del giornale politico nazionale - richiedi, leggi, diffondi in tutte le maniere proletari comunisti tra operai e lavoratori

 questo numero a taranto

i lavoratori devono conoscere chi è Draghi e la natura e programmi del nuovo governo per organizzare la lotta per i propri interessi di classe

 i compagni di proletari comunisti di taranto hanno diffuso alle portinerie dell'arcelormittal e appalto un volantone - tratto dal giornale - che affronta in maniera dettagliata tutto questo.

Nel volantino si fa appello ai lavoratori a organizzarsi nel circolo operaio, promosso da proletari comunisti come strumento di discussione politica e culturale e di iniziativa autonoma di classe

Il volantinaggio e la diffusione del giornale sono stati occasione per parlare con i lavoratori dei problemi interni più urgenti:

Esiste un clima di paura e preoccupazione circa i piani di governo e AM e della loro intesa sul futuro della fabbrica - esiste il problema della cassa covid usata in maniera unilatelare indiscriminata e generalizzata dalla azienda  - con un  sindacato che prima annuncia scioperi e poi li revoca sulla testa dei lavoratori che non fanno mai assemblee per poter decidere loro il da farsi - esiste la sitiuazione dell'appalto con minaccia agli stipendi

E' chiaro che bisogna far sentire la voce dei lavoratori a padroni e governo e non ci si può fidare dei sindacati interni compreso USB che un giorno fanno i fuochisti e il giorno dopo i pompieri senza adottare una piattaforma operaia discussa e approvata dalle assemblee dei lavoratori

Sono state affisse alle portinerie le locandine dell'8 marzo, giornata internazionale delle donne e occasione per un sciopero generale delle donne lavoratrici proclamato a livello nazionale a cui anche i lavoratori in genere possono partecipare con copertura sindacale assicurata

su tutti questi temi ci si può rivolgere alla sede  ove trovi il giornale

via livio andronico 47 - pcro.red@gmail.com