Riprendiamo tre testi recenti pubblicati sul blog in attesa degli aggiornamenti e approfondimenti contenuti nel nuovo numero di proletari comunisti - che uscirà come numero doppio a gennaio
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Renzi e il governo
E' in corso una manovra politica attivata da Renzi per mettere in crisi l'attuale governo, per conto e interesse del centro destra e di un settore dei padroni, con utilizzatore finale Salvini. In palio oltre che il governo, c'è il controllo dei Ministeri chiave e la gestione dei fondi europei.
Se questa manovra va a buon fine avremmo un governo ancora più a destra in tutte le sue forme possibili: rimpasto del governo Conte, allargamento della maggioranza, unità nazionale, nuove elezioni.
Proletari comunisti è per l'intensificazione della lotta sulla base degli interessi dei proletari e delle masse, espresse parzialmente dalla piattaforma del Patto d'azione contro questo governo, per ottenere risultati concreti e impedire l'ulteriore scaricamento della crisi economica e della pandemia sui proletari e sulle masse popolari.
Siamo per la polarizzazione della lotta di classe, siamo contro ogni governo dei padroni.
E' importante che questo orientamento caratterizzi la vera opposizione politica e sociale a padroni e governo, epurata da ogni sovranismo, populismo di sinistra che fanno parte non del nostro campo ma del campo dell'avversario di classe.
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fondi europei - mes ecc
Non abbiamo dubbi che l'azione di questo governo comporta che i fondi europei in arrivo con il Recovery fund ed eventuale Mes verranno utilizzati in gran parte da padroni e banche per tutelare i loro interessi e i loro profitti, e non sono in grado di impedire lo scaricamento della crisi economica e pandemica sui proletari e le masse popolari.
Ciò non toglie che essi debbano essere terreno della lotta di classe e in particolare terreno della lotta sociale, alzando il tiro delle rivendicazioni operaie e popolari, in particolare dalle istanze espresso dalla piattaforma del Patto d'azione anticapitalista, oggetto di due giornate di mobilitazione il 18 e 19 dicembre, con al centro soprattutto la sanità, la salute e la sicurezza sui posti di lavoro, a fronte della permanenza/aggravarsi della pandemia.
E ancor più della costruzione del difficile sciopero generale del 29 gennaio '21, indetto dall'Assemblea nazionale dei lavoratori combattivi. Uno sciopero che deve avere l'obiettivo di portare dei risultati concreti a casa e di dare un segnale generale all'intero movimento dei lavoratori e delle masse popolari.
Consideriamo tutte le posizioni anti Mes nel movimento di opposizione al governo ispirate dal sovranismo e dal riformismo. Il loro risultato non è in nessuna maniera a favore delle masse popolari, ma unicamente a dare valenza e giustificazione ai rapporti di forza nell'Europa imperialista, e in particolare alle sue espressioni più reazionarie, espresse da un lato dai cosiddetti "paesi frugali", sostanzialmente ostili all'uso dei fondi europei verso Italia, ecc., e dall'altro dall'estrema destra sovranista dei governi, Polonia, Ungheria che vogliono i soldi ma continuare nella loro marcia fascista, condizionando l'intera Europa su questa strada.
I proletari e le masse popolari nel nostro paese devono fare una lotta all'interno di questo paese contro il nostro governo e lavorare per costruire nella lotta l'unità internazionale e internazionalista contro tutti i governi dei paesi imperialisti, dalla Germania alla Francia, alla Grecia, alla Polonia, ecc.
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le misure del governo per fronteggiare la pandemia
Queste misure sono chiaramente a favore degli affari di commercianti, ristoratori, medi e piccoli padroni - tenuto conto che i grandi padroni non sono stati mai toccati da provvedimenti restrittivi in questa seconda fase.
Esse, infatti, non si spiegano altrimenti se non per questa ragione. Le pressioni di ottobre di commercianti e ristoratori, dei loro rappresentanti politici nel governo e nel parlamento hanno pagato, prima i ristori, poi le aperture quasi indiscriminate
I lavoratori, gli studenti potevano fare e fanno decine di proteste, manifestazioni, lotte per la difesa della salute, per lavorare e studiare in sicurezza, per misure effettive e immediate di incremento di trasporti, di aumento delle strutture sanitarie e scolastiche, di assunzioni nella sanità e nella scuola, ecc. ecc., non è successo e non succede nulla; i lavoratori protestano, scioperano, lottano per difendere, aumentare il salario, per integrare una cassintegrazione che lo riduce al 50%, per protocolli reali di sicurezza sui posti di lavoro, non hanno alcuna risposta (se non briciole - pensiamo ai bonus - offensive, indegne e vessatorie, il cui uso è nella maggiorparte dei casi sempre a favore delle vendite dei commercianti);
i commercianti grandi e piccoli invece, sono stati subito accontentati.
SI TRATTA SPUDORATAMENTE DI MISURE DI CLASSE, che miglioreranno gli affari dei padroni e padroncini e peggioreranno la situazione sanitaria.
I provvedimenti dell'ultimo Dpcm, le deroghe che via via si stanno facendo di orari di aperture di