Mercoledì
scorso si è tenuta un'assemblea dei braccianti migranti del campo La
Felandina, organizzata dal forum delle terre di dignità con la presenza di Yvan Sagnet.
Circa 150 migranti hanno partecipato. Le questioni principali sono
state la formalizzazione del Comitato dei braccianti de La Felandina,
formato da due migranti per paese d'origine presente
al campo e l'avvio di iniziative di mobilitazione contro lo sgombero e i
problemi di alloggio, condizioni di vita, documenti, condizioni di
lavoro dei migranti. La prima di queste e più importante si terrà
giovedì 29 agosto, in cui vi sarà sciopero e manifestazione.
Lo
Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto dall'8 agosto e ogni
settimana è andato a La Felandina, incontrando i migranti, alcuni loro
rappresentanti del Comitato, portando solidarietà e indicazioni, linea,
proposte per avviare la necessaria lotta; il giorno 21 agosto, invitato
dai migranti, ha ugualmente partecipato all'assemblea.
Riportiamo, di seguito, una sintesi di alcuni degli interventi principali.
Come
stiamo dicendo in questi giorni negli incontri con i braccianti
migranti, noi siamo perchè i migranti, ora autorganizzati nel Comitato
de La Felandina, decidano e siano in ogni momento i protagonisti delle
varie iniziative; che ogni solidarietà sincera e attiva è utile, ogni
azione che contrasta la politica di sgomberi, repressione, aiuta - riportiamo sotto anche l'informazione sul ricorso al Tar fatto da un'avvocatessa contro l'ordinanza di sgombero - ma
ciò che serve non sono tanto decine di associazioni di cui a volte si
conosce solo la firma su un documento, ma l'unità dei migranti nella
lotta; che è in atto una "guerra" da parte di governo, Istituzioni
razziste padroni che sfruttano, polizia al loro servizio, contro i
migranti, con sgomberi violenti che invece che risolvere situazioni
disumane, peggiorano e vogliono spezzare la forza di realtà collettive
di migranti, e che quindi occorre rispondere con una lotta adeguata a
questo attacco.
DALL'ASSEMBLEA
Yvan Sagnet:
vogliono far credere che qui dentro ci sono dei delinquenti, ma da
quando siete qui da alcuni anni, vi sono stati zero delitti in questo
territorio, basta con lo steriotipi per cui dove ci sono stranieri ci
sono delinquenti! Senza i migranti in questo territorio nessuno
raccoglie i pomodori. La polizia sta facendo firmare un foglio alle
persone senza neanche dire cosa è. E' un errore firmare questo
documento, vogliono fare terrorismo psicologico, spaventare per far
andare via, ma nessuno deve andare via da qui finchè non danno risposte
concrete, non danno case alle persone. Questo è il quarto sgombero che
vogliono fare.
ll 29 agosto nessuno deve andare a lavorare, ma
venire a manifestare; chiederemo l'incontro al prefetto per portare le
proposte del Comitato. Il 3 settembre andremo coi pulmann sotto la
Regione a Potenza, responsabile soprattutto degli alloggi. Vi sono qui
strutture disabitate che possono ospitare delle persone, vogliamo dire
alla Regione di metterle subito a disposizione.
I fondi dell'Ue che ci sono devono essere immediatamente impegnati.
Noi
dobbiamo agire pacificamente, non cadere nelle provocazioni. Nessuno si
muove da qui finchè non c'è una soluzione. Anche se la polizia vi dice
andate via, voi non andate, loro stanno cercando di scaricarvi. Qui
siamo uniti e siamo forti. Loro vogliono mandarvi via da qui al fine di
spegnere questa rivoluzione pacifica, dal basso. Perchè più siete qua,
più siete forti, questo è un punto di aggregazione; è questo che non
vogliono. Non siete obbligati a dare i vostri nomi, a firmare.
Slai cobas sc Taranto. Siamo qui dal giorno dopo del maledetto incendio, con alcuni di voi ci siamo già incontrati.
Voglio
per prima cosa ricordare la nostra sorella che è morta, la nostra
sorella che io dico che è stata assassinata, per le bestiali condizioni
in cui vi tengono in questo campo.
Noi siamo perchè si sviluppi la
lotta e che questa vada avanti finchè non si ottengono dei risultati
veri. Anche a Taranto e in provincia abbiamo fatto delle lotte; in
particolare a Taranto lotte lunghe sui documenti, sulle condizioni
disumane in cui tenevano vostri fratelli nei centri di accoglienza. E
solo con la lotta, incontri che sono stati imposti solo con la lotta,
non bastavano certo le lettere, siamo riusciti anche a vincere, a
strappare dei risultati. Quindi anche qui noi dobbiamo fare questa
lotta, non dobbiamo permettere che ci sia lo sgombero se non c'è una
soluzione per tutti, senza divisioni tra regolari e irregolari come
hanno fatto in altri campi, e una soluzione che permetta di andare a
lavorare. Altrimenti sono chiacchiere, vi dividono e poi non è possibile
continuare ad avere neanche quello schifo di lavoro che fate. Anche
questo campo non è che non potrebbero renderlo civile e umano, non danno
l'acqua, non fanno neanche una cucina da campo, non mettono i bagni,
ecc.; nelle zone terremotate si vede che questo si può fare.
L'altra
questione sono i documenti. Anche noi siamo venuti nei giorni scorsi
con l'avvocato perchè occorre fare una richiesta collettiva, a partire
dai documenti bruciati.
Ancora, altra questione è il lavoro. E'
giusto lo sciopero, è giusto che ci si fermi per manifestare, perchè per
questi padroni voi andate bene quando vi possono pagare pochi euro e
sfruttarvi, mentre quando devono dare condizioni di lavoro e un salario
dignitosi, allora lì non andate più bene.
Noi ora dobbiamo lottare contro questa situazione, che è uguale anche in altre realtà, esempio a Foggia, a borgo Mezzanone.
E'
necessario, quindi, che siamo uniti, lottare, non mollare finchè non
otteniamo dei risultati. Allora, avanti nella lotta, abbiamo coraggio e
abbiamo fiducia in noi stessi. Non possiamo certo avere certo fiducia
nelle Istituzioni, perchè più si va avanti e più spandono razzismo -
state male voi e stiamo male anche noi prima di questa data. obbiamo
essere uniti. Non possiamo certo avere certo fiducia nelle Istituzioni,
perchè più si va avanti e più spandono razzismo, state male voi e stiamo
male noi. E noi ci dobbiamo unire e lo dobbiamo dire anche ai
lavoratori italiani.
Sono intervenuti anche alcuni migranti.
Hanno soprattutto denunciato la presenza nel campo e l'atteggiamento
della polizia che obbliga ognuno dei migranti a dare il permesso di
soggiorno e di fronte alle loro domande sul perchè non hanno dato
spiegazioni. "La preoccupazione - ha detto un migrante del Comitato - è
che noi abbiamo deciso una data per la manifestazione e possono
sgomberare prima di questa data. Noi dobbiamo essere pronti, perchè la
situazione è già molto critica. Dobbiamo essere uniti".
INFO - RICORSO CONTRO ORDINANZA DI SGOMBERO
19 agosto, l’avvocato Angela Maria Bitonti, con il supporto della Campagna LasciateCIEntrare, ha notificato e iscritto al ruolo il preannunciato ricorso al TAR di