sabato 20 luglio 2019

pc 20 luglio - La Lega truffa lo Stato e lo Stato borghese gli riduce pure il conto da pagare. Mentre Salvini continua a mentire, come documenta l'Espresso

I 49 milioni che la Lega deve restituire allo Stato diventano 18: le rivelazioni dell’ultimo bilancio. Lo sconto è frutto di un accordo con la procura di Genova

Di Madi Ferrucci  20 Lug. 2019

Lega, i 49 milioni da restituire allo Stato diventano 18
Secondo il bilancio 2018 della Lega, i 49 milioni da restituire allo Stato sono diventati 18,4. La riduzione è il risultato di un accordo del settembre 2018 con la procura di Genova. Il Carroccio aveva ottenuto di poter restituire il denaro in comode rate da 600mila euro l’anno in 75 anni, senza interessi. 100mila euro ogni due mesi. Il pagamento reale risulta così ridotto di 30 milioni di euro.
49 milioni Lega, i dati del bilancio
La pubblicazione dell’ultimo bilancio disponibile arriva nel bel mezzo del Russiagate sul presunto

pc 20 luglio - La caccia ai 'naxaliti urbani' in India - solidarietà a tutti i prigionieri politici in India - solidarietà alla guerra popolare, solidarietà al PCI (Maoista)! info csgpindia@gmail.com

Secondo Telangana Today, un giovane studente di geo-informatica, presso l'Università di Osmania, è stato arrestato a Bijapur, per presunti legami con il Partito comunista clandestino dell'India (maoista).
Il 34enne, identificato come Ugge Bharath, è stato arrestato da agenti di polizia che lo considerano un esperto, che ha facilitato e istruito i maoisti nelle tecniche per intercettare le reti wireless e le attrezzature di riparazione delle forze repressive.
Secondo la polizia, durante il suo arresto è stata sequestrata numerosa propaganda maoista.
Ugge Bharath è un parente del noto leader naxalita Ugge Chandramouli, arrestato nel 2006.

New Delhi, 20.07.19
Según informa el Telangana Today, un joven estudiante de Geo-informatica, en la Universidad de Osmania, ha sido arrestado en Bijapur, por supuestos vinculos con el clandestino Partido Comunista de la India (maoísta).
El joven de 34 años, identificado como Ugge Bharath, fue arrestado por agentes policiales que lo consideran un experto, que ha facilitado e instruido a los maoístas en tecnicas de interceptación de las redes inalambricas de comunicación de las fuerzas represivas y en la reparación de equipos.
Según la policía, en su arresto le han incautado numerosa propaganda maoísta.

Ugge Bharath es pariente del conocido dirigente naxalita Ugge Chandramouli, quien fue arrestado en 2006.

pc 20 luglio - Roma, altre minacce di sgombero per gli spazi sociali

Si tratta infatti di Esc, Astra, Angelo  Mai, la Torre, il Corto Circuito e l’Intifada, spazi assegnati in Delibera 26 – che dal 1996 ha consentito la proliferazione e l’esistenza dell’autogestione a Roma – la cui riacquisizione forzosa è stata ordinata con la Delibera 140 durante la Giunta Marino, è passata per le forche caudine del commissariamento Tronca ed è finita nel pantano politico della Giunta Raggi.
Vale la pena ricordare forse che la vicenda scaturisce da un’inchiesta per danno erariale nei confronti dei dirigenti del Comune di Roma istruita da un giudice della Corte dei Conti e ormai conclusa confermando la legittimità delle assegnazioni e, in mancanza di titoli, di utilizzo da parte di soggetti sociali che ne preservino l’integrità e l’utilizzo. Conferma inoltre l’impossibilità della messa sul mercato di tali immobili e quindi l’illegittimità della richiesta di canoni di mercato.
Malgrado ciò, la contestazione dei debiti imputati agli spazi sociali tornano oggi ad essere l’escamotage per minacciare lo sgombero e per costruire mediaticamente lo scandalo del debito dell’autogestione nei confronti della città. Così come anni fa hanno subito l’onta di esser confusi con affittopoli, oggi l’indebita riscossione di canoni non dovuti minaccia di nuovo i laboratori di partecipazione e autogoverno in territori aggrediti dalla deriva razzista, fascista e criminale, dalla speculazione e dall’abbandono. I 6 spazi si aggiungono agli altri 22, 

pc 20 luglio - Salvini bugiardo e corrotto... E' la somma che fa il totale!

49 milioni + 65 milioni: qual è il totale dei soldi che la Lega Nord di Salvini ha intascato?

pc 20 luglio - Foggia BASTA AGGRESSIONI CONTRO I LAVORATORI IMMIGRATI.

Foggia, sassaiola contro i braccianti dell'ex fabbrica: sono tre i feriti


Campagne in lotta 
FOGGIA:  Contrariamente a quanto scrivono i giornali, le aggressioni subite dai lavoratori africani che vivono nell’ex fabbrica di via Manfredonia sono state almeno tre negli ultimi giorni. La mattina presto, chi si reca al lavoro viene accolto da una pioggia di sassi lanciati da un’auto che ovviamente poi scompare senza lasciare tracce. Ci vogliono zitti, impauriti e docili, ma noi non ci faremo intimidire.

http://www.foggiatoday.it/…/migranti-aggrediti-foggia-sassa…Tre migranti feriti a Foggia, uno speronato mentre andava a lavorare in bici. I volontari: "Hanno paura di quell'auto"

Le pietre sarebbero state lanciate da un’auto in corsa. “I ragazzi sono molto scossi e spaventati”, fa sapere a FoggiaToday una volontaria. “Hanno paura di quell’auto", continua. “Uno di loro è stato speronato mentre andava a lavorare in bici.

venerdì 19 luglio 2019

pc 19 luglio - Salvini bugiardo e corrotto - salvato da Di Maio e da Mattarella che non vogliono la crisi


Salvini, Savoini e quella cena a Mosca alla vigilia del Metropol

Qualche ora prima, al termine del convegno organizzato da Confindustria Russia, il leader leghista ebbe un incontro coperto della «massima riservatezza»


Salvini, Savoini e quella cena a Mosca alla vigilia del Metropol
La sera precedente la riunione all’hotel Metropol di Mosca, il 17 ottobre 2018, il ministro dell’Interno Matteo Salvini cenò con Gianluca Savoini. Con loro, al ristorante Rusky all’85esimo piano del grattacielo Eye, c’erano altre sei persone. Qualche ora prima, al termine del convegno organizzato all’hotel Lotte da Confindustria Russia, il leader leghista ebbe invece un incontro coperto dalla «massima riservatezza». Quanto basta per alimentare nuovi e inquietanti interrogativi su quella trasferta del vicepremier e sulla trattativa che proprio Savoini e altri due italiani stavano conducendo con tre cittadini russi per far arrivare finanziamenti alla Lega per 65 milioni di dollari attraverso la vendita di carburante.
L’appuntamento segreto
Si torna dunque a quel 17 ottobre 2018, quando Salvini va a Mosca per partecipare all’assemblea di Confindustria Russia. Pronuncia un discorso di grande vicinanza, «io qua mi sento a casa mia, in alcuni Paesi europei no», dice alla platea. Secondo il programma ufficiale reso noto dall’ambasciata

pc 19 luglio - Proposta di uno sciopero generale e manifestazione nazionale a Roma a fine ottobre

Scontri, arresti, sgomberi.
Sosteniamo la lotta per la casa! 
Roma: via Cardinal Capranica, ex scuola di Primavalle.
Una occupazione abitativa andata avanti per anni, fatta da famiglie proletarie che all’emergenza abitativa avevano trovato la risposta dell’auto organizzazione, della condivisione e della resistenza alla cronica defezione del sistema welfare, che accomuna la quasi totalità delle città e che rappresenta il cappio al collo per milioni di persone delle classi sociali più deboli.
L’immobile era uno dei primi a dover essere sgomberato, nella lista vidimata dal Ministro Salvini durante lo scorso febbraio.
Ed è lì che la notte scorsa, fino alla successiva mattina inoltrata, centinaia di poliziotti in assetto antisommossa, con blindati, idranti ed elicotteri, hanno eseguito l’ordine di sfollamento mettendo per

pc 19 luglio - Francia contro l'ipercorrotto ministro francese dell'ambiente i maoisti passano all'azione



Da Ocean Press
"Rugy canaglia, la pagherai." Il messaggio appare in lettere maiuscole rosse sulla facciata posteriore dell'edificio che ospita l'appartamento affittato da François de Rugy, distretto di Petit-Chantilly a Orvault. È stato scoperto questo giovedì mattina dai vicini dell'ex ministro.
La scritta è accompagnata da una falce e un martello e le iniziali PCM. In una e-mail inviata allo staff editoriale di Presse Océan, il Partito Comunista Maoista afferma di reclamare questo atto: "Parassiti come De Rugy che divorano aragoste, vivono nel lusso e approfittano degli alloggi sociali grazie ai soldi rubati ai lavoratori devono essere denunciati e combattuti!", afferma la dichiarazione in riferimento ai guai del deputato accusato di organizzare cene sfarzose mentre era presidente dell'Assemblea nazionale, di essersi impegnato in lavori costosi nella sua residenza ufficiale del Ministero dell'Ecologia o approfittare di un appartamento con affitto preferenziale a Orvault.
Rivelazioni a cascata che hanno spinto François de Rugy a dimettersi martedì.
Questo giovedì pomeriggio, a Petit-Chantilly, una pattuglia della polizia accompagnata da un tecnico ha realizzato i rilievi della polizia tecnica e scientifica.

In passato, la residenza a Nantes del deputato di Loire-Atlantique è stata danneggiata diverse volte e la sua seconda casa sull'isola di Ouessant è stata obbiettivo di slogan anti-governativi a dicembre.

Tiré de Presse Océan
« De Rugy escroc on te fera payer ». Le message s’affiche en lettres capitales rouges sur la façade

pc 19 luglio - La corsa agli armamenti dell'imperialismo francese con il sostegno di tutte le forze politiche della borghesia

La période du 14 juillet jour de la fête nationale, magnifié comme un moment de consensus patriotique par le pouvoir, a été propice aux annonces liées à la stratégie militaire de l’impérialisme français. Elles s’inscrivent dans un contexte d’élévation des affrontements au sein du système impérialiste mondial pour le repartage des zones d’influence dans le contexte d’un système capitaliste largement internationalisé.
    La France est une puissance nucléaire possédant des moyens propres de mise en jeu de

pc 19 luglio - Liberati di nuovo i tre compagni turchi in Germania - TKP/ML

Dopo neanche un mese Banu, Sinan e Sami sono di nuovo liberi! Per i tre, imputati nel "processo TKP/ML", l'ordine di cattura è stato (ancora una volta) revocato. Era già accaduto nel 2018 ma il 25 giugno 2019, entre assistevano all'udienza in tribunale i tre erano stati inoponatamente riarrestati. Da allora contro questo evidente intimidazione rivolta contro chiuque lo Stato accusi di essere comuniste e rivoluzionario, per tre setimane si è sviluppata una grande campagna di solidarietà che ha denunciato il processo e la decisione del tribunale, e che ha infine ottenuto che gli imputati fossero nuovamente rilasciati.

pc 19 luglio - Razzismo di Stato - Torino, trasferito e manganellato il migrante detenuto che ha denunciato gli abusi nel Cpr

Un detenuto nel Centro di Permanenza e Rimpatrio di Torino – da dove documentava le infernali condizioni di vita della struttura realizzando foto e video – è stato trasferito nel CPR di Ponte Galeria (Roma), dove non è consentito il possesso del cellulare. Durante il viaggio avrebbe ricevuto due manganellate da un agente di polizia. Nella capitale è arrivato coperto di sangue. Secondo la Campagna LasciateCientrare non ci sarebbero dubbi: “Si è trattato di un trasferimento punitivo per le denunce che il migrante faceva quotidianamente”.
Uno dei detenuti del CPR di Torino che nelle ultime settimane ha denunciato con più forza le drammatiche condizioni di vita all’interno della struttura e i presunti abusi da parte della polizia è stato trasferito martedì notte dal capoluogo piemontese al Centro di Permanenza e Rimpatrio di Ponte Galeria, a Roma. Durante il viaggio, Mohamed (nome di fantasia) sarebbe stato picchiato dagli agenti a bordo di un mezzo della polizia, circostanza riferita dall’uomo nel corso di una visita al Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero Giovan Battista Grassi di Ostia Lido. Gli attivisti della Campagna LasciateCientrare ritengono che si sia trattato di un trasferimento punitivo dal momento che l'uomo è stato tra i più attivi nel documentare, anche con video e fotografie, le condizioni all’interno del CPR di Torino, struttura che ospita 158 persone in attesa di essere espulse dall’Italia.

pc 19 luglio - Taranto - funerali con partecipazione operaia e popolare per l'operaio gruista Mimmo Massaro - ma si dimentica e oscura che è stato un assassinio per il profitto dei padroni e la complicità di Stato, governo ecc.

La partecipazione è stato il dato importante - molti operai e molta popolazione di Fragagnano tutti solidali e stretti alla famiglia del giovane operaio di cui campeggiava in piazza l'immagine sorridente
Ma è stato a nostro giudizio l'unico dato positivo, perchè il resto è stato all'insegna dell'ipocrisia - con la presenza lelle sorridenti managers dell'ArcelorMittal,Annalisa Pasquini e Patrizia Carrarini, il Prefetto e, come si dice, le autorità civili e militari - assenti esponenti del Governo e il presenzialista pres. regione Puglia Emiliano -senza neanche un gesto di protesta e dissenso da parte della massa presente, solerte invece nel recitare le preghiere.
Mimmo Massaro è volato con i palloncini in cielo e tutti si sono sentiti commossi e assolti,
anche se sono tutti coinvolti
Nella 'messa cantata' l'arcivescovo Santoro ha detto parole di denuncia:
Chiedo per rispetto alla famiglia di Mimmo e per tutti noi che si faccia chiarezza e giustizia. Vorrei gridare ancora una volta: basta morti; si lavora per vivere, non per morire“. “Ora –  dico basta al rimpallo di responsabilità, agli impianti fatiscenti, alla logica del puro profitto, basta alla vergognosa strumentalizzazione di questo dolore per qualsiasi motivo. Chi ha competenza si senta responsabile di dare delle risposte e delle soluzioni immediate, senta l’impegno bruciante e scomodo di metterci la faccia e di rischiare veramente per Taranto dove a rischiare e a perire sono solo i poveri! Sono solo i lavoratori. E questi prima di ogni strategia economica e politica vogliono solo lavorare. Ma con sicurezza e dignità difendendo la salute e l’ambiente“.
Parole condivise ma che non hanno realmente scosso la piazza.
Funerali di questo tipo, pur con il massimo rispetto e solidarietà dei familiari e conoscenti per l'immensa perdita, seppelliscono effettivamente il morto e la vicenda che li ha uccisi, invece di far sentire forte e chiaro con grida e azione la protesta operaia e popolare, contestando i responsabili dell'azienda e delle istituzioni presenti e l'inaccettabilità di questa ennesima giovane vita operaia spezzata.
 Basta morti annunciate che hanno chiare logica e responsabilità: a distanza di anni un operaio muorenelle stesse circostanze di una precedente morte, come denuncia Zaccaria, padre del precedente giovane operaio gruista - una voce che anche ieri non si è fermata mai nel denunciare a stampa e tv le responsabilità passate e future dei padroni, gestori della 'fabbrica della morte'.
Basta morti sul lavoro, da lavoro, da inquinamento, basta funerali 'commossi e silenti'!

pc 19 luglio - Info sull'azione del Soccorso Rosso Proletario

Soccorso Rosso Proletario denuncia la condizione carceraria punitiva nei confronti dei compagni rinchiusi nelle galere dello stato borghese , le torture che mirano ad annientare la loro identità, il 41 bis, l'AS2, il carcere-tomba de L'Aquila contro hanno lottato e lottano Silvia e Anna, le compagne anarchiche anche con lo sciopero della fame conclusosi recentemente e l'accanimento persecutorio contro Nadia Lioce a cui la compagna ha resistito (e sta ancora resistendo) e ha vinto in Tribunale per la protesta della "battitura" perchè gli erano state sottratte delle carte processuali dalla cella. 
La solidarietà necessaria è sostenere le voci che si levano all'interno/contro le carceri. Contro la repressione antiproletaria che colpisce le lotte di ieri e di oggi e l'utilizzo di provvedimenti restrittivi

pc 19 luglio - OGGI INIZIA IL SEMINARIO DEL MFPR!

La condizione delle donne in una fase di rapida marcia moderno fascista-razzista con tutto il suo carico di sessismo, lo sviluppo, nel contempo, di un ampio movimento delle donne, richiede una aperta, combattiva posizione pratica, politica, ideologia, teorica femminista proletaria rivoluzionaria

pc 19 luglio - Il fascista Bolsonaro contestato al Maracanà in occasione della finale della Coppa America

Dal giornale dei compagni brasiliani "A nova democracia"


Il fascista e il suo entourage sono stati fischiati dai tifosi.

La finale della Copa America tra Brasile e Perù, tenutasi domenica scorsa, 7 luglio, allo stadio Maracanã, è stata segnata dalla protesta dei tifosi brasiliani contro Jair Bolsonaro, che è stato fischiato dalla folla quando è entrato in campo con il suo seguito. In mezzo al grande ripudio che ha ricevuto dalla popolazione, Bolsonaro è apparso patetico nei giochi di calcio per fare del populismo a basso costo intorno alla sua figura ......

I fischi al fascista si aggiungono al crescente rifiuto della popolazione verso le sue politiche antipopolari, come la famigerata "riforma" della previdenza sociale. Secondo un sondaggio pubblicato da Datafolha l'8 luglio, il numero di brasiliani che considerano il proprio lavoro povero o cattivo è del 33%, una cifra che equivale a quello di chi approva il suo governo. Questi dati indicano che il governo di Bolsonaro e dei generali è il governo che al primo mandato ha la peggiore valutazione dai tempi di Fernando Collor de Mello nel 1990.

Fascista e sua comitiva foram vaiados pelos torcedores. 
A final da Copa América entre Brasil e Peru, ocorrida no último domingo, dia 7 de julho, no estádio do Maracanã, foi marcada pelo rechaço dos torcedores brasileiros ao fascista Jair Bolsonaro, que foi vaiado pela multidão ao entrar no gramado com sua comitiva. Em meio ao grande repúdio que tem recebido pela população, Bolsonaro tem pateticamente aparecido em jogos de futebol para fazer populismo barato em torno de sua figura......
As vaias ao fascista se somam ao cada vez maior repúdio da população às suas políticas antipovo, como a famigerada "reforma" da Previdência. Segundo pesquisa divulgada pelo Datafolha no dia 8 de julho, chega a 33% o número de brasileiros que consideram seu trabalho ruim ou péssimo, número que se iguala aos que aprovam seu governo. Estes dados apontam que o governo de Bolsonaro e dos generais é a gerência em primeiro mandato com a pior avaliação desde Fernando Collor de Mello, em 1990.

pc 19 luglio - Rivolta popolare in Portorico - notizie


Ricky Martin saluda a los manifestantes, junto a Residente, ex cantante de Calle 13 (AFP)
 Ricky Martin sauda aos manifestantes, xunto a Residente, ex cantante de Calle 13 (AFP)

correovermello-noticias
S. Juan, 18.07.19
Dende hai cinco días o pobo de Porto Rico leva masivas protestas esixindo a inmediata dimisión do Gobernador, Roberto Roselló, acusado de corrupción e de amosarse dun xeito inxurioso contra a comunidade gay nun chat.
As masivas manifestacions teñen concluido con fortes enfrontamento coa policía.
Hoxe milleiros de persoas, acompañados por coñecidos artistas de Hollywood e da cancion como Benicio del Toro ou Ricky Martin, teñen participado nunha grande movilizacion, polas rúas do vello San Juan.
Este ultimo dirixinidose aos manifestantes afirmou:  "se tiene que ir para el carajo para que no siga la corrupción y el lavado de dinero, ha insultado a la gente que trabaja para él y a todo Puerto Rico. Esto no se puede quedar así". En declaracions a cadena CBS, indicou que "ahora mismo tenemos una dictadura". O ex cantante de Calle 13 afirmou: "Se mofaron de nuestros cadáveres, se mofaron de la mujer, se mofaron de la comunidad LGBT, se mofaron de toda la isla y por eso estamos aquí hoy, porque estos supuestos líderes no nos representan".
Según comentaristas políticos, o Gobernador terá que dimitir pola situación creada pola súa corrupcion e as ofensas e burlas ao pobo. De non facelo siñalan correse o perigro dun estoupido social.
(Con información de AFP y EFE)

pc 19 luglio - Un dibattito del passato che guarda al futuro - la costruzione del Partito Comunista - un contributo

Cosa mi ha colpito di Pietro Secchia.


Enzo Pellegrin
14/07/2019

Relazione tenuta al Convegno "Pietro Secchia: storia, pensiero e attualità" tenuto a Torino il 13 luglio 2019.

Nel 1920, durante lo "sciopero delle lancette" il padrone biellese di Pietro Secchia, unico impiegato che aveva scioperato insieme agli operai, lo licenziò con queste parole: "Impiegati che fanno sciopero assieme agli operai nella mia azienda non ce ne sono mai stati e non ce ne devono essere" (1).
Lo sciopero cosiddetto delle lancette si estese a partire dalla mobilitazione nata a Torino nell'aprile 1920, contro il provvedimento che applicava l'ora legale. Tale decisione, a quel tempo, per gli operai, significava l'obbligo di recarsi in fabbrica col buio anche in primavera ed estate.
Ho incontrato molto tardi nella mia formazione gli scritti e la vita di Pietro Secchia. Ancora oggi il

giovedì 18 luglio 2019

pc 18 luglio - ArcelorMittal/sindacati sicurezza in fabbrica - percorso condiviso? da tarantocontro

AM sicurezza - ma quale percorso condiviso... AM cerca la copertura sindacale per i suoi interessi

Sindacati, senza piattaforma e mobilitazione operaia, condividono gli interessi dei padroni e nulla più 
 Ex Ilva, sindacati-Mittal: al via percorso condiviso
 Quest’oggi in esecuzione di quanto previsto dell’accordo ministeriale di lunedì 15 luglio, si sono incontrati l’azienda e il consiglio di fabbrica di Fim, Fiom, Uilm e Ugl. “Durante l’incontro è stata costituita la task force composta da RR.SS.UU. RR.LL.SS. e tecnici aziendali (Risorse Umane, Operations, Sicurezza e Salute, Ambiente) – si legge nella nota dei sindacati -. A partire da domani saranno calendarizzate delle riunioni, area per area, all’interno delle quali saranno illustrati ed esaminati i piani di manutenzione straordinaria”. “Inoltre, le scriventi organizzazioni solleciteranno il Prefetto di Taranto ad attivare un tavolo istituzionale con gli organi preposti alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Terremo informati i lavoratori sull‘evoluzione degli incontri che partiranno da domani“.
Oggi ArcelorMittal Italia ha avuto il primo incontro con i sindacati firmatari dell’accordo concordato lunedì scorso – si legge invece in una nota di ArcelorMittal Italia -. A rappresentare l’azienda, Cosimo Liurgo, Responsabile Relazioni

pc 18 luglio - Un saluto a Camilleri inventore di Montalbano - sempre schierato


montalbano, morto Camilleri, Andrea Camilleri, Sicilia, Cultura
 Camilleri non ha mai nascosto da che parte politica stava, non ha mai avuto timore di dire quello che pensava e per questo è stato spesso al centro di polemiche politiche. Ultima quella con il vicepremier Matteo Salvini.
«Non voglio fare paragoni ma intorno alle posizioni estremiste di Salvini avverto lo stesso consenso che a dodici anni, nel 1937, sentivo intorno a Mussolini. Ed è un brutto consenso perché fa venire alla luce il lato peggiore degli italiani, quello che abbiamo sempre nascosto, il razzismo, aveva detto più volte.
Camilleri aveva un cruccio, che poi è lo stesso di tanti della sua generazione: «Ho vissuto l’entusiasmo del 1945, del 1947 per rifare l’Italia. E poi? Poi io consegno a mia pronipote e a voi

pc 18 luglio - All'ombra del razzismo di Stato, speculazione e barbarie contro gli immigrati - In un centro di accoglienza di Imperia,

Vessazioni e frattaglie di pollo come cibo: i quattro truffavano sui fondi pubblici e avevano messo su un vero lager



globalist
17 luglio 2019

Con l'operazione Patroclo la Guardia di Finanza di Imperia ha messo fine alle umiliazioni e alle vessazioni inflitte ai migranti ospitati nei centri di accoglienza gestiti dalla cooperativa sociale piemontese Caribù il cui responsabile, con sorella e fidanzata, e un avvocato di Torino sono finiti in

pc 18 luglio - Salvini vigliacco! L'accusa, che condividiamo, di un giornalista cacciato dalla Rai

Salvini, le spiego cosa è la vigliaccheria
luglio 17, 20190

Raiawadunia · LUG 17, 2019

Da piccolo i miei genitori mi hanno spiegato che un vigliacco è colui che se la prende con i più deboli.
Raccontare a un paese in crisi, con milioni di disoccupati e di poveri, che la loro miseria è colpa di altri poveri e non di governanti incapaci e corrotti, è da vili e imbroglioni.
Sgomberare poveri senza casa e abbandonarli per strada, intimare ai loro figli di uscire a mani alzate, mentre da tanti anni non si costruiscono case popolari per non disturbare i signori della finanza immobiliare e del mattone, è da gran vigliacchi.
Allarmare un paese raccontandogli che è in corso un’invasione, mentre i numeri parlano di poche centinaia di persone, ululare per i sacri confini violati da orde inesistenti, mentre ogni anno quasi

pc 18 luglio - I governi imperialisti son tutti razzisti

Migranti, “negli ultimi 12 mesi la Francia ha respinto oltre 18mila persone a Ventimiglia”. 

Migranti, “negli ultimi 12 mesi la Francia ha respinto oltre 18mila persone a Ventimiglia”. Ecco i dati ufficiali
Sono 18.125 le persone respinte negli ultimi 12 mesi alla frontiera di Ventimiglia dalla polizia francese, prevalentemente provenienti da Nigeria, Mali, Costa d’Avorio, Guinea e Algeria. Numeri che vanno ad aggiungersi a coloro che sono espulsi per via del Trattato di Dublino e riaccompagnati a Bardonecchia e in aereo da Austria, Olanda e Germania. Le persone respinte sono regolari sul territorio italiano, eppure non sempre vengono rilasciate dopo l’identificazione: a volte capita (sempre più raramente) che il Viminale costringa queste persone già esasperate a trasferimenti in pullman dal confine fino al Sud Italia, al solo scopo di ‘alleggerire’ (senza badare a spese) il numero delle persone ferme a Ventimiglia. I dati sono ufficiali perché provenienti direttamente dal Ministero dell’Interno grazie alla richiesta di accesso civico avanzata lo scorso 27 giugno dall’avvocata Alessandra Ballerini per l’Associazione Diritti e Frontiere: “Mentre dall’inizio dell’anno – ha spiegato l’esperta in diritto dell’immigrazione a ilfattoquotidiano.it – via mare sono approdati 3.186 richiedenti asilo, contro i quali il Governo sembra intenzionato a portare avanti illegittimi blocchi dei porti, solo a Ventimiglia, da gennaio a giugno, sono stati respinte 8.200 persone che avevano già trovato una sistemazione fuori dall’Italia. Forte coi deboli e debole coi forti – ha aggiunto rivolgendosi direttamente al ministro dell’Interno – Perché Salvini non si è mai presentato ai tavoli europei nei quali si discute il superamento della convenzione di Dublino che costringe i profughi a restare nel paese di primo approdo?"

pc 18 luglio - Il ciclo di FORMAZIONE OPERAIA in corso su "Salario Prezzo e Profitto" riprenderà la prima settimana di settembre

Invitiamo a leggere e studiare i giovedì di FO 
usciti finora su questo blog e naturalmente il libro di Marx

pc 18 luglio - L'Italia piattaforma NATO per l'aggressione bellica nucleare avallata da tutti i governi servi imperialisti. Tra le 65 e le 90 testate nucleari presenti nelle basi militari di Aviano e Ghedi. E ne stanno arrivando di nuove


150 bombe nucleari Usa pronte ad essere schierate sul territorio europeo. “Nel contesto della NATO, gli Stati Uniti stanno schierando circa 150 armi nucleari in Europa, in particolare le bombe libere B61, che possono essere schierate sia dagli aerei statunitensi che da quelli alleati. Queste bombe sono immagazzinate in sei basi americane ed europee. Kleine Brogel in Belgio, Büchel in Germania, Aviano e Ghedi-Torre in Italia, Volkel in Olanda e Incirlik in Turchia”. Lo afferma un documento dello scorso aprile diffuso dalla Commissione per la Sicurezza e la Difesa dell’Assemblea parlamentare Nato.
Il documento adesso è stato rimosso nella sua versione originale e l’11 luglio è stato ripubblicato con il titolo “A New Era for Nuclear Deterrence? Modernisation, Arms Control and Allied Nuclear Forces”, senza i riferimenti alle bombe nucleari. Nella seconda versione si parla soltanto di aerei capaci di trasportare bombe nucleari e utilizzati da “alleati europei come Belgio, Germania, Italia, Olanda e Turchia”. Il

pc 18 luglio - FORMAZIONE RIVOLUZIONARIA DELLE DONNE - KOLLONTAJ: "Il lavoro femminile nel periodo di espansione della grande industria capitalistica"

Da www.resistenze.org

1921
Conferenze all'università Sverdlov sulla liberazione della donna

Nell'ultima conferenza abbiamo affrontato il primo periodo di accumulazione del capitale. E' stata un'epoca di interminabili e sanguinose lotte tra la crescente borghesia e il mondo feudale in declino.

Abbiamo analizzato la situazione della donna in questo periodo transitorio, dall'economia naturale all'economia monetaria, dal lavoro a domicilio alla manifattura. Come ricorderete abbiamo constatato che la maggior parte delle donne, povere e lavoratrici, dopo l'introduzione del lavoro non qualificato, sono migrate verso l'industria. Tuttavia non dobbiamo perdere di vista il fatto che durante il periodo della manifattura e del lavoro a domicilio, la grande maggioranza delle donne non era particolarmente interessata a garantirsi un reddito proprio attraverso il lavoro. Queste donne non svolgevano un lavoro socialmente produttivo. Naturalmente all'epoca il lavoro domestico manteneva un valore importante e completava l'economia

pc 18 luglio - Ancora sulle spese militari dell'imperialismo italiano - un contributo

Crescono le spese militari dell'Italia. Circa 1.5 miliardi per le missioni all'estero


Redazione La Riscossa | lariscossa.com
07/07/2019

Mentre il governo vara una manovra correttiva seguendo i diktat di Bruxelles per salvaguardare gli interessi sul debito al grande capitale e si prospettano nuovi tagli alla spesa sociale (- 4 miliardi all'istruzione e - 2 miliardi alla sanità) [1], la spesa militare per il 2019 non solo non viene tagliata ma addirittura registra una crescita. Secondo i dati forniti dalla NATO nel corso dell'ultima riunione dei ministri della difesa della NATO, svolta a Bruxelles il 26 e 27 giugno scorso, il nostro paese è tra quelli che hanno incrementato la spesa arrivando a 21.4 miliardi di € nel 2019 con un aumento di 225 milioni rispetto ai 21.2 miliardi dello scorso anno, pari al 1.22% del PIL [2].

Quello di una più equa ripartizione delle spese tra tutti gli alleati è stato anche in questo vertice uno dei temi più caldi, posto costantemente sul tavolo dagli USA al fine che i loro alleati assumano un onere maggiore per le spese e la disponibilità di personale e mezzi per le missioni e le operazioni della NATO. In tal senso, i dati forniti dalla NATO rilevano come gli stati europei (membri della

mercoledì 17 luglio 2019

pc 17 luglio - L'esercito turco prepara una invasione del Rojava? Massima attenzione e massima mobilitazione!

TURCHIA / ROJAVA: MOVIMENTI DI TRUPPE AL CONFINE
Dal 9 luglio, l'esercito turco sta schierando truppe, carri armati e artiglieria in gran numero al confine con il Rojava dai distretti di Suruç a Ceylanpınar (provincia di Laanlıurfa, nella regione meridionale dell'Anatolia). La città di Tel-Rifaat (nel cantone di Shahba) è stata oggetto di colpi di artiglieria da parte dell'esercito turco che ha scavato trincee nella città di Akckakale. Vi è anche un aumento dell'intensità dei voli della forza aerea turca e l'uso di droni per le missioni di ricognizione. Infine, le voci di un'imminente invasione del Rojava sono circolate nei giorni scorsi.

Turquie/Rojava : Mouvements de troupes à la frontière

Depuis le 9 juillet, l’armée turque déploie des troupes, des tanks et de l’artillerie en nombre à sa frontière avec le Rojava des districts de Suruç à Ceylanpınar (de la province de Şanlıurfa dans la région de l’Anatolie du sud-est). La ville de Tel-Rifaat (dans le canton de Shahba) a quant-à-elle subi des tirs d’artillerie de la part de l’armée turque et l’armée turque a creusé des tranchées dans la ville de Akckakale. On signale également une augmentation de l’intensité des vols de l’armée de l’air turque ainsi que l’utilisation de drones pour des missions de reconnaissance. Enfin, des rumeurs d’une invasion imminente du Rojava ont circulé ces derniers jours.
Combattantes kurdes au Rojava (archive) Combattantes kurdes au Rojava (archive)

pc 17 luglio - Parigi "Morti alzatevi"!

La lotta dei Gilets noirs


Morti, alzatevi! 

Oggi, noi, immigrati e immigrate, sans-papiers, abitanti delle case popolari e della strada, occupiamo il Pantheon.
Per la Repubblica francese noi siamo dei sans-papiers, dei senza-voce, dei senza-volto. Veniamo sulla tomba dei grandi del passato per denunciare le vostre profanazioni: della memoria dei nostri compagni, dei nostri padri, delle nostre madri, dei nostri fratelli e delle nostre sorelle, nel Mediterraneo, nelle strade di Parigi, nelle case e nelle prigioni. In modo diverso dal passato, la Francia continua a perpetrare la schiavitù. I nostri padri si sono sacrificati per la Francia. I morti sono morti. La responsabilità è dei vivi, di coloro che oggi

pc 17 luglio - Le operaie della Tefta in Albania: condizioni di sfruttamento e lotta

Tefta non ha più paura


di Faktoje (*)



Il governo di Tirana vanta la crescita delle capacità produttive e le condizioni di lavoro del settore dell’abbigliamento. Le lavoratrici tessili lo smentiscono senza esitazioni. Tefta Buci ha trovato il coraggio di denunciare la verità davanti alle telecamere: pressioni, violenze, insulti, ricatti, molestie sessuali, lavoro in nero e sottopagato. Lei è stata per dieci anni dipendente di un’azienda italiana, amministrata da un albanese, che è anche proprietario di una piccola quota azionaria. L’azienda è specializzata nella cucitura di calzature e nella modellistica. Fra le marche più note per

pc 17 luglio - I BRACCIANTI MIGRANTI DEL FOGGIANO OCCUPANO LA BASILICA DI BARI - Solidarietà

Da Il Manifesto - di G. Leone
Nella mattinata di ieri una nutrita delegazione di braccianti della provincia di Foggia, provenienti da Borgo Mezzanone dove proseguono da mesi gli sgomberi del ghetto, ha occupato simbolicamente la Basilica di Bari. Il gruppo di lavoratori, una sessantina, era guidato da Aboubakar Soumahoro, il 39enne italo-ivoriano da tempo dirigente dell’Usb.
La protesta di ieri, avvenuta tra la curiosità e lo stupore dei turisti, è l’ennesima iniziativa di un percorso di lotta da tempo intrapreso dai braccianti che vivono nei ghetti del foggiano.
Hanno occupato simbolicamente le panche della Basilica, con le loro bandiere e i loro striscioni, tra cui il più simbolico riportava una domanda tutt’altro che scontata: «In Italia ci sono ancora le leggi sul lavoro?». Chiaro riferimento alla legge 199/2016, nata per contrastare il fenomeno del caporalato da diverse angolazioni. Come quella relativa al problema di una decorosa sistemazione abitativa, alla sicurezza dei mezzi di trasporto che portano i lavoratori nei campi, alla regolarizzazione della loro

pc 17 luglio - La rivolta dei migranti stagionali blocca il traffico a Saluzzo

 "Dateci un tetto per la notte"

Il maltempo scatena la protesta di 150 migranti esclusi dalla struttura comunale, poi la svolta

Un corteo di stagionali della frutta ha bloccato ieri pomeriggio il centro di Saluzzo. In centocinquanta, attualmente accampati lungo il viale dell'ex Foro Boario, poiché esclusi dal Pas, struttura che ospita circa 600 braccianti occasionali, hanno sfilato sotto la pioggia rivendicando un riparo per la notte. Gli uomini scalzi, infreddoliti ed impreparati a fronteggiare l'imprevisto maltempo, esasperati dalla notte trascorsa sotto la pioggia battente, si sono riuniti spontaneamente per rivendicare una soluzione temporanea al loro disagio. 
I migranti si sono spostati da via Mazzini sino in via Macallè, davanti al municipio, per chiedere un incontro con il sindaco Mauro Calderoni, assente per impegni istituzionali. Ci sono stati momenti di tensione. Poi grazie alle mediazioni del comandante dei carabinieri  e del vice commissario della polizia, la manifestazione si è fermata in via 27 aprile, davanti agli uffici postali. Poi la svolta: il sindaco ha ordinato l'apertura temporanea del palasport e i migranti hanno trovato un tetto per la notte. Oggi dovrebbero arrivare le tende fornite dalla protezione civile, che saranno allestite lungo il viale dell'ex Foro Boario.

pc 17 luglio - I BRACCIANTI MIGRANTI DEL FOGGIANO - SE QUESTA E' VITA...

Foggia, migranti presi a sassate mentre vanno al lavoro 
Da Il Manifesto - Gianmario Leone
Presi a sassate da una macchina in corsa mentre si recavano in bicicletta nei campi. E’ quanto accaduto all’alba di lunedì ad alcuni braccianti agricoli alla periferia di Foggia. Si tratta di un gruppo migranti, poche decine di persone, che vivono nella vecchia fabbrica abbandonata di via Manfredonia del capoluogo dauno, utilizzata per dormire e provvedere alle loro necessità. A dimostrazione di come, ancora oggi, i problemi relativi ad una dignitosa sistemazione abitativa per questi lavoratori, siano ancora lungi dall’essersi risolti.
I braccianti aggrediti l’altro ieri lavorano abitualmente negli sterminati campi della Capitanata e per loro scelta non si rivolgono all’intermediazione dei caporali, ma contattano direttamente i datori di lavoro per offrire le loro prestazioni con grande umiltà e sacrificio.
Potrebbe risiedere in questo piccolo ma non insignificante particolare, rivelato dalla Flai Cgil di Foggia, il motivo dell’aggressione. «I lavoratori sono stati vittima di una sassaiola ad opera di sconosciuti, non è la prima volta, solo che questa volta alcuni di loro sono stati gravemente feriti:  lievemente alla testa (guariranno in cinque e sette giorni), un senegalese di 33 anni e un cittadino della Guinea Bissau di 26 anni, che hanno scelto di non recarsi sul luogo di lavoro in questi giorni, per non rischiare di «incontrare di nuovo quei ragazzi» hanno dichiarato alle autorità che indagano sul caso.
Da tempo si respira un clima d’odio crescente in tutta la provincia di Foggia. Un’azione squadrista e xenofoba, oltre che intimidatoria, nei confronti di braccianti agricoli che continuano a vivere emarginati rispetto alla società. Ciò nonostante da tempo politica e istituzioni, insieme a sindacati e associazioni presenti sul territorio, dopo l’entrata in vigore della legge 199/2016, conosciuta come legge anticaporalato, stiano lentamente provando a cambiare una realtà tristemente radicata in molte regioni italiane, non solo al Sud.
Sull’episodio è intervenuto anche il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gismundo: "Nel paese c’è chi sta alimentando un clima di odio e intolleranza attraverso una narrazione falsa e strumentale dell’immigrazione, per meri tornaconti politici».

Capitanata - interviste ai migranti braccianti 
Stralci da Flore M. Yovanovitch

"Sai dove si può cambiare un dente?». E’ la prima domanda che mi viene rivolta, sull’ex pista

pc 17 luglio - LA CONDIZIONE DELLE DONNE MIGRANTI CHE VIENE DIMENTICATA DA TUTTI

Venerdì prossimo alle 15 - nel seminario donne organizzato dal Movimento femminista proletario rivoluzionario - saranno a Taranto compagne della Rete Campagne in lotta che da anni nel foggiano con i braccianti migranti organizzano lotte contro le condizioni di lavoro di supersfruttamento e le bestiali condizioni di vita. 
Ci parleranno dell'altra realtà che viene nascosta/dimenticata, quella delle donne migranti.

pc 17 luglio - L'ignobile ministro di Macron si è dimesso - ma come scrivono i compagni francesi: "un jour tu payera!"

Francia. Il ministro François De Rugy si è dimesso


Travolto da uno scandalo, l’ennesimo dell’era Macron, il ministro della transizione ecologica francese è stato costretto alle dimissioni.
Un’inchiesta di Mediapart ha rivelato pranzi luculliani con la sua cerchia di amici e spese di ristrutturazione dell’appartamento ministeriale che occupava piuttosto esose, tutto a spese dei contribuenti.
E anche quest’anno il “presidente dei ricchi” ci regala un altro bel feuilleton dopo “l’affare

pc 17 luglio - ArcelorMittal Taranto - oggi port. D - Via Salvini

I comunisti autentici non sono economicisti e portano alle fabbriche e alle avanguardie operaie le questioni politiche difficili

pc 17 luglio - Le carceri sioniste uccidono un detenuto in isolamento. Proteste a Ramallah. Massima solidarietà con la lotta dei prigionieri politici palestinesi


In isolamento da 15 giorni, muore prigioniero palestinese,
Nassar Taqatqa, 31 anni, trovato senza vita nel carcere israeliano di Nitzan a un mese dall'arresto. L'Anp: «Ora inchiesta internazionale». Le associazioni dei detenuti denunciano le pessime condizioni nelle prigioni e le torture sistematiche

Chiara Cruciati
il Manifesto 17.07.2019

Il villaggio di Beit Fajjar, poco a sud di Betlemme, è senza parole. La famiglia di Nassar Majed Taqatqa non si dà pace: a meno di un mese dall’arresto il giovane palestinese, 31 anni, tornerà a casa in una bara. È successo ieri, nella prigione israeliana di Nitzan, ad al-Ramleh: Nassar è stato trovato senza vita.
Era stato arrestato lo scorso 19 giugno, per la prima volta nella sua vita, dopo un raid dell’esercito

pc 17 luglio - ARCELORMITTAL TARANTO: LA PIATTAFORMA DELLO SLAI COBAS SC

Il verbale d'accordo sottoscritto a Roma non prevede:
il blocco degli impianti a rischio per interventi di emergenza a partire dal Porto;
la postazione ispettiva fissa interna - richiesta da anni dallo Slai cobas - come deterrenza, pronto intervento preventivo, rapporto con operai e delegati - nonostante è bene che se ne sia parlato;
il blocco della cigo, anzi contiene una sua accettazione di fatto da parte dei sindacati confederali, travestita dalla molto generica possibilità di utilizzo di alcuni operai in cig in lavori di manutenzione.
Questo accordo non fa fare alcun effettivo passo avanti, sostituisce ai fatti, parole e incontri.
Si faccia una verifica dell'intesa in assemblea generale perchè siano tutti i lavoratori a decidere.
Non tornare a lavorare in condizioni di insicurezza e pericolo.


PIATTAFORMA PROPOSTA DALLO SLAI COBAS

Sicurezza piano di emergenza: area per area, fermare l'attività produttiva per verifica, interventi, manutenzione straordinaria su tutti gli impianti, macchinari, a partire dal porto, dalle gru, per loro messa in sicurezza o sostituzione impiegando le tecnologie più avanzate;
Per questo, lavoro H24 su 7 giorni, nuovo piano ambientale straordinario, nuove risorse finanziarie; riduzione drastica dei tempi di attuazione del piano in corso, a partire dalle aree più a rischio e inquinanti
Nessun operaio senza lavoro, nessun operaio con riduzione di salario; un lavoro di questo tipo in tutta la fabbrica, l'avvio di un piano di manutenzione straordinaria, richiede il blocco della cassintegrazione e l'assunzione dei lavoratori in cigs Ilva AS (molti, più del 50% sono addetti proprio alla manutenzione), per i lavori di messa in sicurezza, bonifiche interne;
No a corsi di formazione inutili, Sì a corsi di formazione in funzione di questi lavori.
Postazione fissa ispettiva in fabbrica (Spesal, Arpa, Ispettorato del lavoro), per controllo, intervento quotidiano preventivo sullo stato delle aree, e della sicurezza dei lavoratori, per deterrenza e pronto intervento per situazioni di pericolo, inosservanza procedure di sicurezza.
Gli ispettori in ogni area devono essere affiancati da delegati, Rls e rappresentanze degli operai decisi dagli stessi lavoratori, e fuori dal controllo dei capi;
Rimozione/sospensione dei capi che risultano indagati per infortuni dalla magistratura.
Aumento rilevante del numero degli RLS, se eletti direttamente dai lavoratori area per area, e revocabili in ogni momento. Il numero degli Rls deve essere in proporzione al numero di operai e alla specificità dei rischi rilevanti nella fabbrica siderurgica.
Applicazione rigida da parte dei lavoratori dell'art.44 del TU sulla sicurezza che dice: “Il lavoratore che, in caso di pericolo grave, immediato e che non può essere evitato, si allontana dal posto di lavoro o da una zona pericolosa, non può subire pregiudizio alcuno”.
Prepensionamento – 25 anni bastano - che salvaguardi la salute e risarcisca gli operai, benefici amianto e applicazione per gli operai siderurgici della normativa sui lavori usuranti.
Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, per l'impiego di tutti gli operai in AM
Piano, entro l'anno in corso, di applicazione delle migliori tecnologie produttive a livello mondiale, per superamento aree e impianti inquinanti.
17.7.19

SLAI COBAS per il sindacato di classe
Taranto via Livio Andronico, 47 – slaicobasta@gmail.com - 3475301704

pc 16 luglio - Primavalle - la dignità del bambino e la barbarie razzista del governo Salvini e i suoi uomini


«La dignità del bambino che lascia la palazzina sgomberata portando con se i libri".

. L’estate romana comincia con i fatti di Primavalle: un’ex scuola, quella di via Cardinal Capranica a Roma, occupata da quasi 20 anni. Famiglie e bambini asserragliati sul tetto per resistere a uno sgombero annunciato da tempo e che ieri è andato in  scena con un’operazione di polizia definita da più parti “militare”.Scene che hanno fatto tornare alla mente quelle del 2017, quando dalla Capitale avevano fatto il giro del mondo le immagini dello sgombero di piazza Indipendenza: anche lì idranti, a cacciare i quasi mille occupanti – in gran parte rifugiati eritrei – dello stabile di via Curtatone.Dall’ex scuola di via Cardinal Capranica qualcuno era già andato via. Non erano andati via, e sono rimasti sul tetto per tutta la notte con le madri, i tanti bambini che lì vivevano. 80, 90, dicono le cifre imprecise di chi abitava l’ex scuola. Quasi un centinaio, in una comunità fatta di marocchini, italiani, rumeni, algerini, qualche etiope e tunisini. Terrorizzati prima, svegli di notte in attesa, e cacciati poi. Sulle immagini che vedono i bambini protagonisti di uno sgombero inedito prende posizione anche l’Avvenire, che si scaglia contro l’operazione. Un intero quadrante di città, in uno dei quartieri più popolosi di Roma, trasformato in una vera e propria “zona rossa”, una cinquantina di blindati della polizia, centinaia di agenti, gli idranti a spegnere il fuoco appiccato dagli occupanti su barricate di rifiuti, mobili spezzati, alberi secchi costruite dagli occupanti sulla piccola via che porta alla scuola

Avvenire denuncia il doppio binario«A Primavalle via i bambini»,  oggi dopo 15 anni resta un’altra occupazione: quella di CasaPound a via Napoleone III, a due passi dalla stazione Termini.Il danno erariale causato dalle mancate riscossioni dei canoni per l’occupazione dell’Esquilino, ricorda ancora Avvenireammonta a 4,6 milioni di euro. Lo stabile appartiene al Demanio. Il quotidiano parla apertamente di «due velocità» nell’«attività di allontanamento di cittadini abusivi nelle case di proprietà pubblica». Nella lotta annunciata e ora portata avanti alle occupazioni, il ministro dell’Interno Matteo Salvini lo scorso anno assicurava che «verranno sgomberati tutti gli edifici». Ma ammetteva che le operazioni vengono effettuate secondo una lista stilata in base alla «sicurezza degli edifici». CasaPound c’è, nel famoso elenco. Ma ben lontano dai primi posti.Restano, nel day after e negli strascichi dell’operazione di ieri (criticata per costi, ingente dispiego di forze e incapacità, per il ritardo con cui il Comune ha provato a trovare un canale efficace con gli occupanti per una soluzione abitativa alternativa che impedisse l’escalation di tensione e una vera e propria guerriglia in città), le immagini di questi bambini che, con i genitori, libri in mano o trolley trascinato pesantemente, abbandonano quella che che hanno chiamato «casa» magari per tutta la loro breve vita
C’è un bambino che cammina portandosi via i suoi pesanti libri, più grandi delle sue braccia. Un’altra che gioca con il suo zainetto a forma di peluche. Ieri attendevano agli angoli delle strade o nel cortile dell’ex scuola il loro turno per andare via, insieme a un agente o agli operatori della Sala Operativa Sociale del Comune di Roma, con sguardi assenti ma che riuscivano a illuminarsi di nuovo di fronte a chi provava a farli  sorridere.