sabato 13 luglio 2019

pc 13 luglio - ArcelorMittal Taranto - ritrovato il corpo dell'operaio - la ricostruzione dal blog tarantocontro

Ritrovato il corpo di Cosimo Massaro -  massima solidarietà e rabbia contro i responsabili

È stato ritrovato e recuperato a sei metri di profondità il corpo di Cosimo Mimmo Massaro, 40 anni, disperso in mare da mercoledì, quando durante il maltempo che ha imperversato quel giorno su Taranto, la gru sulla quale stava lavorando è precipitata in mare nell’area del quarto sporgente del porto commerciale in concessione allo stabilimento siderurgico ex Ilva, ora Arcelor Mittal. I sommozzatori dei carabinieri, che si sono immersi oggi dopo che ieri per le condizioni meteorologiche le ricerche dei colleghi subacquei dei vigili del fuoco erano state sospese, lo hanno individuato vicino alla cabina comandi della gru. E’ stato issato sulla calata 1. A coordinare le operazioni la capitaneria di Porto di Taranto. Sul posto il magistrato, il medico legale e la scientifica.
..., il lavoratore non era all’interno della cabina. A un primo esame medico legale, presenta una lacerazione alla testa.
Adesso la magistratura che indaga sul caso, disporrà l’autopsia sul corpo dell’operaio e soltanto in un secondo momento lo restituirà alla famiglia. In questi giorni i militari della Guardia Costiera e dello Spesal hanno ascoltato la versione dei colleghi di lavoro su quanto accaduto mercoledì 10 al IV sporgente.

L’indagine,  cercherà di comprendere anche se la catena di informazione dei bollettini sulla allerta meteo è stata corretta, acquisendo i bollettini diramati mercoledì scorso. Infine nel fascicolo sono state acquisite anche le carte relativealle operazioni di manutenzione della gru “DM5” sulla quale operava l’operaio.

Ora a fondo su ricostruzione e responsabilità


La ricostruzione più veritiera di quanto accaduto mercoledì


pubblichiamo stralci della prima parte  - la seconda parte dell'articolo la commenteremo in altra occasione
...tentare di raccontare come sempre la verità dei fatti, ricostruendo cosa sia realmente accaduto intorno alle 19.30 di mercoledì sera al IV sporgente del porto di Taranto. A quello che si poteva fare e a quello che probabilmente non è stato fattoNon solo mercoledì scorso, ma mesi e anni addietro.

Lo faremo attraverso le nostre forti certe e non per voci o sentito dire.
Le tante verità sulle gru del IV sporgente: punto uno, i bollettini meteo e l’accordo tra lavoratori, sindacati e azienda
La prima domanda a cui bisogna rispondere e che in molti si stanno ponendo negli ultimi giorni, è perché i tre lavoratori delle gru denominate ‘DM6’,

pc 13 luglio - via subito dal governo la carogna Salvini - prima di tutto i rubli - legato a faccendieri affaristi in odor di malavita - bugiardo e corrotto

In qualsiasi paese un ministro bugiardo e corrotto come Salvini, si dimetterebbe o sarebbe messo alla porta - vedi cosa è successo in Austria per il nazista Strache vicepresidente del consiglio per molto meno è stato buttato in un'ora fuori dal governo - ma in italia siamo in regime fascio/populista in formazione con un sodale come Di Maio e il M5Stelle - una pseudo marionetta e macchietta presidente del consiglio - è un presidente della repubblica che  fa da gran cerimoniere

proletari comunisti/PCm Italia
13 luglio 2019

pc 13 luglio - Nepal scontri tra militanti del Partito comunista del Nepal e forze repressive

NEPAL: Combate entre militantes del PCN-Biplav y fuerzas represivas deja dos muertos.

 

correovermello-noticias
Kathmandu, 13.07.19
Fuentes de la prensa nepalí, dan cuenta de un nuevo enfrentamiento, el pasado día 10 de julio, entre militantes del Partido Comunista de Nepal (Biplav) y fuerzas represivas, en el distrito de Bhojpur, Provincia Nº. 1.
En el mismo, habrían muerto un cuadro del PCN, el camarada Nir Kumar Rai y un agente policial.
Los hechos tuvieron lugar en Shanibare Hatiya, un espacio para la feria semanal al aire libre en Bhojpur, alrededor de las 8:30 am.
Según otras fuentes también hubo heridos. Desde la ilegalización del PCN-Biplav han muerto ocho cuadros de la organización y decenas han sido arrestados.

pc 13 luglio - La rivolta in Sudan nella valutazione dei compagni tunisini

Il testo è di qualche settimana fa ora tradotto

La seconda ondata dei sollevamenti: le lezioni della Rivolta del Sudan
Nel 2008, una grave crisi economica ha colpito il centro dell'imperialismo mondiale (gli Stati Uniti), e ebbe un impatto sul mondo intero senza eccezioni, sebbene avvenne per gradi. In effetti, il sistema della globalizzazione è riuscito a trasformare questo universo in un mercato aperto con una dipendenza illimitata dalla macchina del capitale globalizzato. Anche le più lontane colonie africane d'Europa non sono immuni dalla crisi economica che ha colpito l'America e in seguito l'Europa, mentre i popoli di queste colonie sono ancora nella fase tribale e di divisione in clan dove le strutture economiche sono le più rudimentali.
E anche se i Paesi del centro imperialista sono stati in grado di superare il ritardo relativo o, più

pc 13 luglio - ArcelorMittal - USB: dalla firma dell'accordo infame del 6 settembre difeso a spada tratta fino a ieri, a "muoia sansone con tutti i filistei" - una posizione non di classe



"Conferenza stampa questa mattina a Taranto dell’Usb dove sono state comunicate decisioni rilevanti sulle sorti dell’Ilva e delle sue conseguenze sulla salute dei lavoratori e degli abitanti. Lo sciopero convocato due giorni fa prosegue.
Giovedì 11 luglio 2019 l’Unione Sindacale di Base ha formalmente revocato la sottoscrizione dell’intesa del 6 settembre 2018 con ArcelorMittal che ha definito le condizioni contrattuali della cessione del gruppo siderurgico".
(ndr) Una cosa giusta con motivazioni sbagliate

"Le ragioni di questa scelta sono legate alle gravi inadempienze di ArcelorMittal rispetto agli impegni assunti in sede ministeriale, peraltro ben testimoniate nel corso dell’ultimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico". 
(ndr) "Gravi inadempienze"? 'ArcelorMittal sta perseguendo quello che era chiaro sin dall'inizio per chi aveva occhi per vedere, orecchie per sentire, cervello per pensare.
Bastava leggere ciò che lo Slai cobas per il sindacato di classe ha detto e scritto prima, durante e dopo questa vicenda: AM vuole prendersi la fabbrica, espellere i lavoratori per fare più produzione con meno operai, espellere una parte dei lavoratori scomodi, espellere lavoratori diretti per far entrare lavoratori dell'appalto, terziarizzando, abbassando i costi, come fa ovunque esiste Arcelor/Mittal. 

"Arcelor Mittal non ha rispettato i criteri di selezione del personale all’atto delle assunzioni, non ha

pc 13 luglio - Putin e l'imperialismo russo finanziatore e sostenitore di tutti i fascio/populisti in Europa e fuori da Europa

articolo in preparazione

l'imperialismo USA oggi guidato dal fascioimperialista Trump e l'imperialismo russo guidato dal fascio/imperialista Putin collusi nel sostegno alla reazione e alle guerre reazionarie nel mondo e in contesa nei vari scacchieri di tensione ma ovunque, nemici giurati dei proletari e dei popoli

liquidare e combattere a 'sinistra' ogni posizione politica di sostegno diretto e indiretto all'imperialismo russoa livello nazionale e internazionale, presente nel movimento antimperialista antiUSA e antiNato e coperto da teorie di USA come nemico unico dei popoli del mondo e teorie e analisi dell'imperialismo russo come 'imperialismo fiacco' 'imperialismo flaco' - una teoria socialimperialista e sovranista 'tinta di rosso'

 materiali di denuncia 1 
....L'internazionale “sovranista” è ben poco sovranamente a libro paga di Russia Unita da anni. Sono noti i viaggi della Le Pen a Mosca, così come le attività di quel sottobosco di associazioni di “amicizia” con la Russia, stile quella guidata da Savoini. Attraverso le quali si delineano rapporti politici ben più profondi, talvolta con esiti relativi anche a teatri bellici....

...Il famoso video che ha portato qualche settimana fa alle dimissioni del vicepremier austriaco neonazista mostra d'altra parte il livello a cui è in grado di arrivare Mosca quando trova di fronte politici compiacenti. Lo stesso ruolo dell'ENI nella vicenda mostra come le porte girevoli tra governi e imprese siano tuttora ben oliate, e i grandi manager reclamino voracemente la propria fetta di mazzette per spianare la strada alle malversazioni politiche - come appunto nelle migliori tradizioni russe dei petrolieri della Rosneft....
 da infoaut

Austria, legami tra ultradestra di governo e russi su media e appalti: tutto in video.

Austria, legami tra ultradestra di governo e russi su media e appalti: tutto in video. Si dimette vicecancelliere, voto anticipato

Russia: Il convegno dell'estrema destra europea a sostegno di Putin.

A San Pietroburgo da Forza Nuova ad Alba dorata sino al partito neonazista tedesco Ndp: 


Sono tutti venuti a dichiarare il loro sostegno a Putin e alla sua Russia 'neo-con', "ultimo baluardo dei valori tradizionali", e a condannare le sanzioni e "l'imperialismo americano": con Obama chiamato "nazi", i gay "pervertiti", gli oppositori russi uccisi invitati a "restare all'inferno" e i cristiani a "riprodursi".
  

pc 13 luglio - Salvini servitor di due padroni l'imperialismo Usa di Trump e l'imperialismo russo di Putin

articolo in preparazione

Salvini: spero che un giorno Trump, Putin, Le Pen e Salvini possano fare qualcosa di utile per...

pc 13 luglio - Salvini - prima di tutto i rubli russi!

materiali di denuncia 1

 "...Al massimo, Salvini fa il suo bene, quello delle sue tasche. Come ogni politico del Palazzo, è un ladro e un corrotto, che dopo aver rubato 49 milioni cerca di accaparrarsene altri in tutti i modi. E' leader un partito che non ha alcun problema a declinare il suo “Prima gli italiani” in “Prima i russi”, o in qualunque altro “Prima”! Perchè il vero “Prima!” che gli interessa è quello relativo alle sue tasche.
....Con questo caso politico ci troviamo alla rappresentazione plastica di un partito, e di un leader, che sbandierano un nazionalismo di facciata per poi piegarsi alle esigenze di potenze internazionali più forti. Tacciando nel frattempo gli avversari come anti-italiani, e non ci sarebbe nulla di male quando l'Italia in questione è quella dei soprusi e dello sfruttamento legalizzati, del razzismo e del sessismo, della distruzione dei territori e dell'ambiente in nome delle grandi opere..

da  infoaut

L'internazionale “sovranista” è ben poco sovranamente a libro paga di Russia Unita da anni. Sono

venerdì 12 luglio 2019

pc 12 luglio - La professione della difesa dei diritti. La lotta di Slai Cobas sc e i 500 di Montello

Riceviamo e pubblichiamo



La professione della difesa dei diritti. La lotta di Slai Cobas e i 500 di Montello

La più grande ditta di smaltimento rifiuti situata nel cuore del Bergamasco, la Montello SPA (la fabbrica dello sporco, come la chiamano gli abitanti della zona, non riferendosi alla sua materia prima), ha iniziato a far parlare di sé lo scorso autunno a causa del licenziamento ingiustificato di 17 lavoratrici straniere. Tutte e 17 le operaie sono rientrate al lavoro, ma al prezzo di una lotta durissima

pc 12 luglio - Genova - il CALP denuncia Bahri Jeddah “A bordo elicotteri da guerra ed esplosivo” destinati al regime indiano

Razzi di segnalazione contro la Bahri Jeddah, il Calp: “A bordo elicotteri da guerra ed esplosivo”

Per il collettivo autonomo lavoratori portuali "quella compagnia non deve più attraccare nel nostro porto"
Genova. Alcuni razzi di segnalazione sono stati sparati questa mattina in direzione della Bahri Jeddah, la nave della compagnia saudita attraccata come sempre al terminal Gmt, per imbarcare a Genova questa volta materiale civile. Ma, dopo aver impedito per ben due volte, l’imbarco di gruppi elettrogeni ad uso militare su altre due navi della compagnia, la battaglia dei portuali del Calp prosegue.
In un post sulla pagina del collettivo il Calp pubblica una foto che mostra la stiva della nave dove

pc 12 luglio - Oggi all'ArcelorMittal Taranto

Vergognosa revoca dello sciopero da parte dei sindacati confederali su richiesta di Di Maio e ArcelorMittal.
USB conferma lo sciopero che ha una buona risposta dei lavoratori che presidiano e bloccano le portinerie A e D - sciopero nell'indotto.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe aderisce e sostiene
Forti e vivaci discussioni alle portinerie che denunciano l'ignobile voltafaccia dei confederali, le responsabilità aziendali nella morte dell'operaio, in continuità con la morte nel 2012 con la stessa gru, e con tutte le morti precedenti.
Si esprime un avanzamento della coscienza di classe e della determinazione nella lotta - 
Alle 9 manifestazione al porto di fronte alle gru cadute in mare.
L'USB annuncia in una conferenza stampa il ritiro della firma dall'accordo del 6 settembre -
un passo tardivo ma importante sulla via della chiarezza e dell'unità di classe contro padroni, governo Di Maio, sindacati confederali.

pc 12 luglio - Salari differenziati - gabbie salariali - È per questo che la Lega del fasciorazzista Salvini vuole l’autonomia differenziata, con l’aiuto dell’ingannapopolo Di Maio… e il tutto sempre anticostituzionale!

Le gabbie salariali sono un sogno che i padroni capitalisti italiani coltivano da decenni, e cioè la possibilità di poter pagare in modo differente lavoratrici e lavoratori rispetto alla loro collocazione geografica, al nord, al centro, al sud… In passato non ci sono riusciti per la forte opposizione delle masse in lotta, adesso grazie al fascista Salvini e con l’aiuto dei 5stelle potrebbero finalmente festeggiare… strappando altri diritti conquistati dai lavoratori.

Lo "strappo" di cui parla l'Ansa in questo articolo non è sulla sostanza ma sul calcolo dei voti che ognuno dei due partiti può conquistare o perdere alle prossime elezioni

***
Autonomia, strappo tra la Lega e M5s. Salvini: 'Avanti così? Vedremo'
Secondo il Carroccio, invece di andare avanti si va indietro. Conte: 'E' inaccettabile che l'Italia si slabbri'
Strappo tra M5s e la Lega al tavolo a Palazzo Chigi sull'Autonomia. "Inutile sedersi a un tavolo che non funziona, con persone che il giorno prima chiudono accordi e poi cambiano idea e

giovedì 11 luglio 2019

pc 11 luglio - FORMAZIONE OPERAIA - L'OPERAIO NON VENDE IL LAVORO MA LA SUA FORZA-LAVORO - Su "salario prezzo e profitto" - 5° parte

Il discorso e l’azione di Marx in questo fondamentale opuscolo rivolto agli operai per indirizzarne la lotta, liberandoli dalle confusioni, fumisterie e deformazioni dei vari Weston, che sono, come dire, gli odierni economisti e sindacalisti del padrone, hanno un obiettivo che va oltre il contingente della lotta per il salario, quello di formare gli operai ad una visione profonda e scientifica della loro condizione e del loro sfruttamento, per dar loro coscienza di sé, intesa coscienza dei loro obiettivi finali e coscienza del limite della propria attuale lotta.


Marx via via che procede nel suo ragionamento scioglie e sviluppa i nodi, in forma semplice e diretta che rifugge dall’apparenza e banalità.

Il punto a cui siamo arrivati ora è quello della Forza-lavoro. Marx smonta anche qui l’apparenza, l’apparenza di quella che viene chiamato “valore del lavoro”, partendo dall’affermazione netta e chiara che “non esiste una cosa come il valore del lavoro, nel senso comune della parola" e che cercare il valore del lavoro nel lavoro stesso è una tautologia che non ci dice niente”. Dire: “il valore di una giornata di lavoro di dieci ore è uguale a dieci ore di lavoro… - dice Marx  - è una affermazione tautologica e, inoltre, un’affermazione assurda”. Nessuna cosa potremmo spiegare con simili tautologie neanche gli ordinari fenomeni fisici.

Il problema dice Marx è differente: "ciò che l’operaio vende non è direttamente il suo lavoro ma la sua forza-lavoro che egli mette temporaneamente a disposizione del capitalista". Nella società delle merci la forza lavoro è una merce come le altre; le leggi del capitale fissano "il massimo di tempo entro il quale un’operaio può vendere la sua forza-lavoro". Si può dire che questa è quasi l’unica ma sostanziale differenza con la schiavitù, “se fosse permesso all’uomo di vendere la sua forza-lavoro per un tempo illimitato la schiavitù sarebbe di colpo ristabilita”.

Questa della vendita della forza-lavoro, però, spinge Marx a chiarire la questione di fondo che bisogna mettere in discussione: come mai siamo in una società "per cui sul mercato abbiamo un gruppo di compratori che posseggono terra, macchina, materie prime e i mezzi di sussistenza" che sono prodotti, a parte la terra, del lavoro, mentre dall’altro vi sono tutti gli altri, "un gruppo di venditori che non hanno altro da vendere che la loro forza-lavoro, le loro braccia e il loro cervello lavoranti".
Cioè, da un lato un gruppo di compratori che comprano continuamente per realizzare profitto e arricchirsi e dall’altro un gruppo che vende continuamente per guadagnare solo il proprio sostentamento.

Questo sistema si basa su un’accumulazione primitiva ed originaria che altro non è che un’espropriazione primitiva, originata da processi storici che hanno realizzato la dissociazione dell’unità primitiva che esisteva tra il lavoratore e i suoi mezzi di lavoro.

Per eliminare questo sistema serve una rivoluzione che distrugga l’attuale sistema.

Detto questo come obiettivo finale indicato ai lavoratori mentre gli si sta spiegando le leggi e dando indicazioni rispetto alla fondamentale lotta per il salario, Marx torna a spiegare di cosa è determinato il valore della merce Forza-lavoro che il lavoratore vende: dal costo degli alimenti per mantenersi in vita, gli oggetti d’uso corrente per il suo sostentamento, per allevare i figli che lo dovranno sostituire sul mercato del lavoro, e, con tanta, tanta ironia e feroce denuncia, Marx dice “per perpetuare la razza degli operai”; e poi altri costi, come quelli di istruzione e di perfezionamento, ecc.

Chiarito il punto Marx torna a misurarsi con le rivendicazioni effettive della classe e smonta il desiderio vano che scaturisce da quel radicalismo falso e superficiale della richiesta di “uguaglianza dei salari” .
Purtroppo, dice Marx, questa uguaglianza è impossibile perché "diverse specie di forza-lavoro hanno un diverso valore, richiedono cioè diverse quantità di lavoro per la loro produzione".
Questo è il capitale, bellezza! Rivendicare una paga uguale è come "richiedere la libertà sulla base di un sistema schiavistico". Parole come “equità”, “giustizia” sono parole vuote nel sistema capitalista. E Marx dice: “la questione che si pone è la seguente: Che cosa è necessario e inevitabile entro un dato sistema di produzione?”.

pc 11 luglio - BORGO MEZZANONE (FG): LO "SGOMBERO UMANITARIO" DELLE CARICHE E DEI LACRIMOGENI

Qui di seguito il comunicato e i video che raccontano la giornata di resistenza delle persone che vivono nel ghetto di Borgo Mezzanone (FG) dopo l'ennesima operazione di sgombero. 

Borgo Mezzanone (FG): lo "sgombero umanitario" delle cariche e dei lacrimogeni

Da stamattina decine di ruspe e centinaia di uomini delle forze dell'ordine hanno invaso il ghetto che si trova dietro il CARA di Borgo Mezzanone per buttare giù abitazioni e attività commerciali.

Oggi è la quarta volta che viene attivata un'operazione di sgombero, la prima dopo l'imponente sciopero che lo scorso 6 maggio ha visto scendere nelle strade di Foggia circa 800 persone che in questo ghetto ci vivono e lavorano, e che a gran voce chiedevano di non essere sgomberati senza poter avere reali alternative. Eccezion fatta con la provocatoria proposta di andare ad ingrossare le file di altri ghetti come quello di Casa Sankara e dell'Arena, dall'altra parte della provincia, nell'agro di San Severo. Entrambi altrettanto noti per le terribili condizioni di vita e il secondo è anche sotto sgombero imminente.
Appena le forze dell'ordine hanno cominciato le demolizioni la risposta degli abitanti del ghetto non si è fatta attendere e in molti sono saliti sui tetti degli edifici e delle baracche e opponendosi alla celere che ha risposto con violente cariche e il lancio di decine di lacrimogeni. Questa resistenza ha evitato l'abbattimento dei bagni, ma purtroppo molte persone oggi hanno perso la casa e quel poco che avevano.

Nel frattempo la Cgil, auto nominatasi rappresentante degli abitanti del ghetto nelle trattative con la questura ha insistentemente intimato tutti e tutte alla calma. Capita l'impossibilità di placare la rabbia delle persone ha abbandonato la pista con lo sgombero ancora in atto. Senza dimenticare il vergognoso silenzio della reti delle associazioni della provincia di Foggia o del sindacato Usb, che nonostante i proclami e le belle parole, ancora hanno una volta hanno lasciato le persone da sole.

L'enorme resistenza di questa giornata ci dimostra ancora una volta che i più ricattabili sono anche i più forti. Senza alternative reali e condivise la resistenza continua e con l'auspicio che anche la solidarietà concreta possa crescere.

Comitato Lavoratori e Lavoratrici delle Campagne
Rete Campagne in Lotta

pc 11 luglio - BATTAGLIA NEL CUORE DELLE GRANDI FABBRICHE CONTRO SALVINI/DI MAIO, DECRETI SICUREZZA, DOVE GLI EFFETTI DEL FASCIO-POPULISMO SI FANNO SENTIRE CON LA DIVISIONE DI CLASSE E ANCORA PIÙ SUBORDINAZIONE AL PADRONE


Mini cronaca di una giornata iniziata all’alba di mobilitazione alle grandi fabbriche, contro informazione e contestazione, spikeraggi e denuncia sulla natura razzista e fascista del governo, dei decreti sicurezza, vere e proprie leggi speciali per gli immigrati, e repressive contro le mobilitazioni dei lavoratori e le lotte sociali.

Una giornata per discutere

e scontrarsi alle portinerie. 

Come in effetti è stato. Da 

approfondire, da replicare, 

da potenziare.

Con gli immancabili ‘io non sono razzista ma...’ a tradire la presenza ancora di un certo imbarazzo in attesa di fare il salto finale nella compagnia di governo e condividere per i migranti l’affondamento o comunque l’allontanamento dall’Italia.

Contro chi apertamente faceva l’apologia del ministro degli interni. Un confronto duro, come doveva essere.

Con gli operai antifascisti, antirazzisti, democratici, che si sono fermati e confrontati manifestando il dissenso verso il governo, il disorientamento verso il razzismo dei loro colleghi di lavoro, crescente nella forma più semplificata e becera dell’accanimento alle navi, alle Ong… contro l’accoglienza e per i porti ben chiusi.

Condivisione della necessità di una lotta aperta a queste posizioni, fondata su solidarietà, unità di lotta immigrati operai, organizzazione.

Su tutto una generale mancanza di conoscenza sui contenuti dei decreti sicurezza.




Segue volantino:
Decreto sicurezza bis

Razzismo per gli immigrati

Repressione per gli operai


Un altro pezzo della politica fascio-populista del ministro degli interni Salvini, avvallata dai servi sciocchi e ingannapopoplo 5stelle-DiMaio, come con i governi del PD-Renzi-Minniti, anche Salvini fa accordi con i signori della guerra Libici per gli interessi dei padroni italiani Eni in testa, e fa proprio del razzismo e odio anti-immigrati il cemento ideologico del proprio blocco sociale… a difesa dei profitti dei padroni italiani.

IL DECRETO SICUREZZA BIS FONDATO SULLA PROPAGANDA CHE CRIMINALIZZA IL DISSENSO E L’IMMIGRAZIONE, È UN USO FASCISTA DELLO STATO E LA MODIFICA DELLE LEGGI IN SENSO REPRESSIVO/AUTORITARIO.

PROPRIO PERCHE’ NELLA CRISI CON I LICENZIAMENTI E IL PEGGIORAMENTI DELLE CONDIZIONI DI LAVORO E DEL SALARIO, IL PROBLEMA PER I PADRONI È CHE AUMENTI IL CONFLITTO NELLE FABBRICHE E NEL PAESE, NEL DECRETO SONO CONTENUTI ATTACCHI DIRETTI ALLE LOTTE, CON PENE PIU’ SEVERE PER REATI COMPIUTI DURANTE LE MANIFESTAZIONI, QUALI ‘TRAVISAMENTO’, OFFESA A PUBBLICO UFFICIALE, GALERA PER BLOCCHI O OCCUPAZIONI DI STRADE; LIMITAZIONI DEL DIRITTO DI RIUNIONE.

GLI OPERAI DEVONO FERMARE QUESTO REGIME MODERNO FASCISTA IN FORMAZIONE

RISPONDERE AL RAZZISMO CON LA SOLIDARIETA’ DI CLASSE E LA LOTTA COMUNE OPERAI/IMMIGRATI CONTRO IL SISTEMA CAPITALISTA CHE IMPONE MISERIA GUERRE E SFRUTTAMENTO NEI LORO COME NEL NOSTRO PAESE.
leggi quotidiano on line
http://proletaricomunisti.blogspot.com
circoloPROLETARI COMUNISTIbergamo 3355244902 PROLCOMBG@GMAIL.IT


pc 11 luglio - MORTE DI UN OPERAIO E FALLIMENTO DELL'INCONTRO ROMANO DEL 9 LUGLIO

Documento dello Slai cobas per il sindacato di classe Taranto 
in discussione tra i lavoratori da oggi
in diffusione dalla prossima settimana - per permettere in questi giorni lo svolgimento unitario dello sciopero in corso
nella giornata del 12 USB annuncia il ritiro della firma dell'accordo del 6 settembre
di conseguenza viene modificato un punto del documento dello slai cobas sc

La morte dell'operaio è anche il fallimento del passaggio ad ArcelorMittal e dell'accordo del 6 settembre.

*****
Il fallimento dell'incontro romano del 9 luglio smaschera la natura dei padroni ArcelorMittal che hanno preso per quattro soldi la più grande fabbrica del nostro paese e il più grande centro siderurgico d'Europa e hanno subito buttato fuori 2600 lavoratori, fatto il comodo loro, con spostamenti e terziarizzazione e ora in maniera arrogante vogliono una cassintegrazione praticamente permanente, dimostrandosi in pochi mesi attaccati unicamente al mercato e ai loro profitti. Ma mostra anche la natura ingannapopolo del governo Di Maio che in continuità con i precedenti governi - che per chiarezza non sono mai stati “governi di sinistra" ma governi dei padroni guidati dal Pd - ha consegnato la fabbrica ai nuovi padroni, compreso un accordo segreto del 14 settembre 2018 che dà ad ArcelorMittal un grande potere di ricatto.

Ma l'incontro del 9 luglio dimostra anche il fallimento della strategia e della tattica delle org. sindacali che hanno firmato l'infame accordo del 6/9 che, con la recente cigo per 1395 lavoratori, la guerra di Mittal per l'immunità penale, il mancato raggiungimento dei numeri promessi, i criteri di

pc 11 luglio - La crisi dell’economia mondiale è infinita… e i segnali quotidiani dello scontro interimperialista in corso sono tanti, come la corsa ai beni rifugio

Tra i tanti segnali che ogni giorno arrivano dall’economia mondiale in crisi permanente ne citiamo oggi uno riportato dal Sole 24 ore del 9 luglio.
Quando c’è la crisi, ma oggi appunto bisogna dire dato che c’è la crisi, i governi imperialisti in lotta tra di loro di tutto il mondo provano ad arginare in ogni modo gli effetti negativi sulle loro politiche economiche e spostano parte dei loro affari sull’acquisto di quelli che vengono definiti beni rifugio, cioè quelli che si “mettono in cassaforte” e si tirano fuori in caso di necessità (come quando in guerra si tira fuori dall’armadio il cappotto buono credendo che non abbia perso “valore” e lo si scambia con mezzi per sopravvivere!) tra questi una volta c’era anche il “mattone” cioè l’investimento nella costruzione o acquisto di palazzi, case ecc. insomma i cosiddetti immobili, oggi invece c’è quasi esclusivamente l’oro, altri metalli preziosi e le cosiddette divise forti: dollari, yen, euro.
L’articolo del Sole 24 Ore di cui parliamo riporta infatti l’accumulo di oro della Banca centrale della Cina. Ma come si vede nell’ultima parte dell’articolo anche tanti altri paesi stanno comprando oro.
Il grassetto è nostro.
***
La Cina tratta con gli Usa ma non smette di accumulare oro

La Cina non ha smesso di accumulare riserve in oro nemmeno a giugno, nonostante la relativa distensione dei rapporti con gli Usa, con cui ha ripreso le trattative commerciali, e nonostante l’impennata delle quotazioni del metallo prezioso, che sono salite il mese scorso ai massimi da sei anni, sopra 1.400 dollari l’oncia.
Gli acquisti della banca centrale cinese, pari a 10,3 tonnellate di lingotti a giugno, hanno accresciuto le riserve auree per il settimo mese consecutivo.
In precedenza l’oro nei forzieri della People’s Bank of China era rimasto stabile (almeno

pc 11 luglio - ENNESIMA TRAGEDIA ALL'ARCELORMITTAL TARANTO - UN GIOVANE OPERAIO CADUTO CON LA GRU IN MARE E' MORTO. ANCORA UN ASSASSINIO DEI PADRONI, DOPO QUELLI DEL 2012 E 2018

Lo Slai cobas per il sindacato di classe Taranto esprime tutto il suo dolore alla famiglia del giovane operaio Cosimo Massaro.
Quelle gru che causarono una morte simile nel 2012 di Zaccaria e quella di Fuggiano nel 2018 operano ancora, senza sicurezza, senza manutenzione, e gli operai in ogni condizione di tempo ci devono salire e lavorare. Ancora una volta, possono cambiare i nomi dei padroni, ma sono sempre la mancanza di sicurezza perchè costa troppo, col lavoro in ogni condizione, in nome della assassina legge del profitto, ad averla vinta sulla vita degli operai.
La morte nel 2012 è parte del "processo Ilva ambiente svenduto", ma non è cambiato niente.

Le responsabilità di ARCELORMITTAL sono evidenti e vanno accertate fino in fondo, e si comprende bene che nessuna immunità penale è possibile.

E' giusto e necessario che si esprima la protesta e la mobilitazione degli operai con lo sciopero - a cui lo Slai cobas per il sindacato di classe si associa - e ogni iniziativa necessaria; e che si dica
basta realmente a lavorare per morire! Se non c'è sicurezza non si deve lavorare, non diamo la vita per il profitto dei padroni!

SLAI COBAS per il sindacato di classe - Taranto



pubblicato il 10 Luglio 2019, 20:29

E’ stato ritrovato senza vita dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco, il corpo del lavoratore precipitato in mare con la gru nella quale stava lavorando questa sera, al momento del violentissimo nubifragio che ha colpito la città di Taranto. Si tratta di Cosimo Massaro, di 31 anni.

A quanto si apprende, secondo le prime ricostruzioni, una fortissima raffica di vento avrebbe provocato lo scontro tra due gru in movimento, la ‘DM 5’ e la ‘DM 8’: dopo l’urto, la prima è finita in mare portandosi dietro la cabina in cui c’era il gruista, mentre l’altra è precipitata sulla banchina. il pm Bruschi, incaricato dell’indagine, ha disposto il sequestro di tutta l’areaL’operaio disperso, a quanto si è appreso, si trovava nell’abitacolo della gru sul quarto sporgente dello stabilimento nel’area portuale ed era da solo.

Il caso ha voluto che si trattasse della stessa gru in cui morì l’operaio Francesco Zaccaria nel novembre del 2012. Soltanto che a differenza di quel drammatico episodio in cui a cadere in mare fu solo la cabina, questa volta a precipitare nel tratto di mare antistante è stata l’intera struttura.

Poco più di un anno fa, nel maggio 2018, sullo stesso sporgente si verificò un altro incidente mortale. A perdere la vita in quella circostanza fu Angelo Fuggiano, dipendente di una ditta dell’appalto. Insieme ad alcuni colleghi, stava sostituendo la fune ad una gru ferma per manutenzione quando la carrucola che stava utilizzando si è staccò dall’alloggiamento – colpendo con violenza il 28enne alla spalla. Vani i soccorsi, pure immediati: l’operato morì poco dopo.

pc 11 luglio - Taranto grandi manovre governo/arcelor mittal contro il blocco di AFO2 da Tarantocontro


AFO 2, ecco l’ordinanza. Trattativa in corso


Il testo integrale del pm De Luca. ArcelorMittal e Commissari studiano istanza per la sospensiva con la copertura politica del governo
pubblicato il 10 Luglio 2019, 19:42
14 mins
La sensazione è che l’Altoforno 2 dell’Ilva non sarà fermato. Già ieri durante il vertice a Roma al MiSE, il vicepremier Di Maio ‘suggeriva’ ai vertici di ArcelorMittal Italia e ai Commissari Straordinari di studiare un’istanza da presentare in Procura a stretto giro di posta, per evitare la fermata dell’impianto. Di fatto una chiara copertura politica all’operazione, seppur non dichiarata ufficialmente.
Che attualmente garantisce un terzo della produzione di ghisa del siderurgico, visto che l’altoforno 1 non è al massimo del suo utilizzo, l’altoforno 3 è in fase di demolizione, l’altoforno 5 (che da solo garantisce il 45% della produzione) è fermo oramai da cinque anni in attesa di un revamping che tarda ad arrivare mentre l’altoforno 4 è l’unico in piena attività (nonostante i problemi di aprile scorso).
A conferma delle voci che si rincorrono da ieri, oggi ArcelorMittal Italia ha confermato di aver ricevuto “un ordine della Procura della Repubblica di Taranto per l’attivazione del processo di spegnimento dell’altoforno numero 2 dello stabilimento di Taranto. La vicenda risale al 29 luglio 2015 quando, in seguito a un incidente fatale, la Procura di Taranto ha disposto il sequestro dell’altoforno“. E che “sta studiando la documentazione notificata ieri dal Tribunale e valutandone gli aspetti tecnici. La nostra intenzione è quella di collaborare come sempre con le autorità competenti e di lavorare per trovare una soluzione accettabile che garantisca che l’Altoforno possa rimanere operativo evitando il rischio di interruzioni“.
La trattativa tra le parti è dunque in corso. 
(leggi l’articolo di ieri https://www.corriereditaranto.it/2019/07/09/2ex-ilva-la-procura-ferma-laltoforno-2-commissari-e-arcelormittal-chiedono-la-sospensiva4/)
Il testo integrale dell’ordinanza e il riepilogo degli eventi che hanno portato al nuovo intervento della Procura 
L’ordinanza del Pubblico Ministero Antonella De Luca, titolare dell’inchiesta, ripercorre in breve le tappe di una delle vicende più complesse e intricate degli ultimi anni targati Ilva. Partendo ovviamente dall’evento più drammatico e doloroso, quello dell’8 giugno 2015, ovvero l’incidente mortale occorso all’operaio Morricella, travolto da un getto di ghisa incandescente che non gli dette scampo dopo quattro giorni di agonia in ospedale.

pc 11 luglio - I "POVERI FINANZIERI CHE POTEVANO MORIRE PER LA SEA WATCH" SONO DELLE CAROGNE CHE VORREBBERO LORO SOLO UCCIDERE I MIGRANTI E CHI LI SALVA

La redazione di The Vision ha avuto accesso ai post del più importante gruppo Facebook frequentato dai militari della Guardia di Finanza. Un gruppo privato che conta oltre 16mila membri fondato da Alessandro Capace, un sottufficiale della GDF 

Sul caso di Carola Rackete e della Sea Watch 3... Uno degli aspetti più inquietanti del gruppo Facebook dei finanzieri è il modo in cui la violenza fisica, veicolata attraverso le armi da fuoco, viene considerata come la risposta a tutto.
I membri inveiscono contro i “colleghi” che non hanno fatto fuoco contro l’imbarcazione e chi stava dentro e chiedono ai prossimi che si troveranno di fronte a una ONG di “sparare”.
Ma il finanziere non è l’unico a suggerire questa opzione per risolvere il problema Carola e PD. I commenti si dividono tra una frangia più estrema, che chiede di uccidere lei e i parlamentari del PD, e una più pacata e ragionevole, che pensa sia giusto uccidere solo i politici del PD.
Non mancano gli insulti sessisti o addirittura le velate minacce di stupro. Come il caso di un “basco

mercoledì 10 luglio 2019

pc 10 luglio - Di Maio come Renzi: come aiutare i padroni ArcelorMittal a fronte del fermo di AFO2

L'impianto è stato fermato perchè pericoloso per i lavoratori - questo deve essere chiaro per tutti ed è giusto che lavoratori e masse popolari sostengano la giustezza di questo fermo.


Ex Ilva, Procura: stop Afo 2. Commissari e ArcelorMittal studiano sospensiva. Di Maio ha dichiarato di essere in contatto con la Procura di Taranto alla quale avrebbe chiesto la sospensione del provvedimento di spegnimento. 


Impianto ritenuto pericoloso perché non attuate tutte le prescrizioni previste. Nei piani di Mittal chiuderà dopo revamping Afo5.

Il gup Pompeo Carriere che due giorni fa ha rigettato la richiesta di dissequestro provvisorio dell’impianto Altoforno 2 dell’ex Ilva di Taranto, oggi ArcelorMittal Italia, disposto nel 2015 dopo l’incidente che costò la vita all’operaio Alessandro Morricella. Nel corso dell’udienza preliminare del processo sulla morte dell’operaio, i periti del giudice avrebbero accertato il mancato adempimento delle prescrizioni per mettere l’Afo 2 in sicurezza. Da qui il rigetto del dissequestro e quindi l’obbligo dello spegnimento. “Alcune delle prescrizioni a suo tempo imposte – si legge infatti nel decreto della pm Antonella De Luca, fatto notificare in giornata ai nuovi proprietari dell’Ilva – risultano attuate o non attuate soltanto in parte“. Il pm Antonella De Luca ha affidato al custode giudiziario, Barbara Valenzano, la definizione del cronoprogramma per lo spegnimento dell’Afo 2.



In seguito al rigetto del gup, è pertanto tornato in vita l’originario sequestro preventivo: da qui la comunicazione odriena della Procura ad ArcelorMittal di dare avvio delle operazioni di spegnimento.
... A quanto si è appreso, tanto la gestione commissariale quanto la stessa ArcelorMittal stanno preparando la richiesta di sospensiva del provvedimento della Procura per dare il via immediato ai

pc 10 luglio - Basta piazze privatizzate - seguire l'esempio di Pisa

Piazze privatizzate: in 200 sfondano a Pisa al concerto di Vinicio Capossela

Era stato detto, è stato fatto. Nella serata di ieri, durante l’esibizione di Vinicio Capossela in Piazza dei Cavalieri all’interno della rassegna musicale “Numeri Primi”, una settantina di giovani e giovanissimi ha deciso di entrare senza biglietto, forzando le transenne disposte a chiusura della piazza e permettendo a circa duecento persone di poter godere dello spettacolo e della piazza.
Molte erano state le voci critiche nei confronti della modalità di organizzazione di questo evento, patrocinato e finanziato dal Comune, sotto l’egida dell’assessore leghista alla cultura Buscemi. La scelta della location, innanzi tutto: recintare e privatizzare Piazza dei Cavalieri, renderla inaccessibile la sera se non al costo di esosi biglietti d’ingresso, è parsa a molti dei frequentatori abituali della

pc 10 luglio - I dirigenti USB stanno un giorno si e uno no da Di Maio - risultati per i lavoratori? ZERO!


Salario minimo, autonomia differenziata, fiscalità, politiche industriali e rappresentatività sindacale sono gli argomenti trattati nell’incontro avuto dall’Unione Sindacale di Base a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro Luigi Di Maio.
USB e le altre sigle sindacali presenti – Cisal, Confsal, Snals e Ugl – hanno contestato in via preliminare la divisione delle rappresentanze sindacali in “serie A” e “serie B”, alla luce dell’incontro della scorsa settimana tra governo e Cgil, Cisl e Uil. Divisione smentita dagli interlocutori, tanto che in tema di rappresentanza sindacale il ministro Di Maio ha