sabato 13 aprile 2019

pc 13 aprile - UN OPUSCOLO SULLE DONNE PARTIGIANE NELLA RESISTENZA DA FAR CIRCOLARE NELLE SCUOLE... - La presentazione a Torino organizzata da Potere al Popolo

Da una nota della compagna di Pap di Torino

Nella serata di ieri a Torino, è stato presentato dalla compagna di Milano il lavoro di ricerca di Mfpr sul contributo delle donne partigiane alla Resistenza, a partire dall'organizzazione di fabbrica durante il Biennio Rosso. 
Il lavoro fatto da Mfpr ha la particolarità di spiegare che già nelle fabbriche, come ad esempio a Torino, le donne proletarie erano attive e organizzate, e di sottolineare i vari livelli di partecipazione delle donne alla resistenza antifascista, nonché l'unione tra le donne nei Gdd nella lotta contro i fascisti, al di là delle appartenenze di partito e del "ceto sociale". 
Sarebbe utile poter far circolare l'opuscolo nelle scuole, visto che i manuali scolastici di storia parlano solo di partigiani (e spesso male e poco). 
Consiglio, infine, di guardare il documentario "Bimba col pugno chiuso" che è stato proiettato ieri dopo la presentazione di Giovanna. Si può richiedere on line a Todomodo-Produzioni dal Basso. 

pc 13 aprile - Dal blog tarantocontro - La organizzazione della lotta dei cassintegrati ILVA AS prosegue - mentre si conclude l'elezione ricatto delle RSU

Proseguono gli incontri nei paesi della provincia di Taranto - ieri buonissima partecipazione a San Giorgio.

I cassintegrati ILVA AS non sono più nessuno.. 

cacciati, abbandonati e non rispettati.

Si sono votate le RSU all' Arcelor/Mittal, ma  chi sono i delegati dei cassintegrati? nessuno!
Chi li controlla e cerca di manovrarli? quelli che hanno spalleggiato AM per cacciarli dalla fabbrica, che visto come stanno le cose ora, nella quale non rientreranno più.
La sentenza Di Napoli su ricorso USB - che prima firma e poi contesta - dice abbastanza chiaramente che sono stati messi fuori con l'Accordo senza neanche spiegare loro perchè, ma non dice che quindi devono rientrare 
Ci proviamo noi con un esposto e un altro ricorso pilota che mette in discussione non l'applicazione dell'accordo, ma l'illegittimità di quell'accordo per invalidarlo. 
Ma non sarà un giudice che ci salverà.....
Ci puo' salvare la dignità, la ribellione, la lotta collettiva e autorganizzata fuori e contro gli attuali sindacati firmatari.   

slai cobas per il sindacato di classe - taranto

slaicobasta@gmail.com 3475301704
via livio andronico 47 taranto
tarantocontro.blogspot.com
whatsapp iliad 3519575628

Elezioni Rsu Arcelor/Mittal - Un voto basato sul ricatto e il potere di chi ha firmato l'accordo

Questo l’esito delle votazioni:
Fim Cisl 2.065 voti, pari al 27,6% (19 delegati)
Fiom Cgil 1.261 voti, pari al 16,84% (10 delegati);
Uilm Uil 2.858 voti, pari al 38,17% (24 delegati),
Usb 1.112 voti, pari al 14,85% (9 delegati);
Ugl 172 voti, pari al 2,29% (1 delegato).

L'immagine può contenere: testo

Qualunque sia la percentuale dei votanti e qualunque sia la lista che ha vinto si è trattato di un voto infamato dalla firma dell'accordo/ricatto.
In questa fabbrica non c'è sindacato se non quello che vuole l'AM o compatibile per i suoi interessi e i suoi profitti.
Per questo abbiamo detto NO al voto basato sul ricatto e il potere di chi ha firmato l'accordo e comunque non riconosciamo gli eletti come portatori degli interessi operai.

Sappiamo che tra i candidati c'erano  operai onesti che vogliono fare qualcosa, ma hanno scelto il modo sbagliato per farlo e speriamo che l'esperienza gli serva per capire e cambiare., compresa la non elezione..
Sappiamo che perfino tra gli eletti vi sono delegati su cui si può contare e che non vogliono essere
servi dei padroni e agenti del collaborazionismo sindacale in fabbrica, ma dovranno dimostrarlo nella pratica... Nel recinto dell'attuale accordo, nel recinto e secondo la linea degli attuali sindacati in fabbrica noi pensiamo che non sia possibile.

Ora però non siamo più alla fine del ciclo Riva, ma all'inizio del ciclo Arcelor/Mittal e quindi bisogna davvero scegliere tra interessi dei padroni, governo, loro complici e interessi di classe in fabbrica e interessi popolari in città... e questo da subito, se non ora, quando?
Lo Slai cobas per il sindacato di classe non è una normale sigla sindacale, è una forma di ribellione strategica, è ricostruire la dignità e la lotta vera degli operai in fabbrica coerentemente e in funzione di un cambiamento radicale della fabbrica e della società - E'  ricostruire in condizioni nuove il sindacato di classe degli anni 70 e il ciclo di lotte che ha portato alle conquiste degli operai e ai consigli di fabbrica. E lottare uniti operai e cittadini per la sicurezza in fabbrica e la salute sul territorio, è stare 'dalla parte del torto'. è 'andare controcorrente'
Questo è necessario oggi ed è l'unica cosa per cui valga la pena di lottare e vivere la fabbrica.

Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
slaicobasta@gmail.com
3475301704 

pc 13 aprile - Riscaldamento globale... Una nota per il dibattito

A fasi alterne il riscaldamento globale torna in auge, si fanno manifestazioni, dibattiti, convegni, ma poi tutto è dimenticato e i buoni propositi accantonati. Qualche settimana fa è stata Greta a promuovere il dibattito con le sue azioni clamorose, sfociate in una manifestazione mondiale dei giovani il 15 marzo. Adesso vi è la fase di declino d’interesse per queste problematiche, per questo voglio parlarne, in senso critico, su questo telematico, per individuare il nesso tra globalizzazione e riscaldamento climatico globale. Notizie e informazioni che difficilmente si trovano sugli organi di (dis)informazione di massa.

UN PO’ DI STORIA

La globalizzazione si è affermata alla fine del secolo scorso con la caduta del Muro di Berlino. L’imperialismo mondiale aveva la necessità di espandere su scala globale il proprio sistema produttivo, ora che tutte le barriere erano cadute. Che cosa ha permesso la globalizzazione dei mercati? Molti pensano che siano state le differenze di costo della mano d’opera a stimolare l’espansione del sistema produttivo, ma non è così.

La globalizzazione è stata possibile grazie alla rilevante riduzione dei costi del trasporto per via marittima, dovuta allo sviluppo di nuovi motori navali. A fine anni ottanta del secolo scorso sono diventati operativi sulle navi commerciali dei nuovi propulsori a Ciclo Diesel a due tempi, a bassissimo numero di giri con potenze mai ottenute, finora, con motori a combustione interna: centinaia di migliaia di c.v. per un unico blocco propulsivo. Il vantaggio principale di questi motori,

venerdì 12 aprile 2019

pc 12 aprile - Libia: Salvini, ministro dell'Interno, detta la linea dell'interventismo imperialista italiano per contrastare la Francia e per reprimere l'inevitabile ondata migratoria


E' l'imperialismo che provoca guerre per il controllo del petrolio, sfruttamento e fuga dei popoli oppressi.
L'appoggio alle milizie libiche da parte dell' Italia provoca intanto l'ennesimo sequestro in mare da parte di una motovedetta libica di una barca senza motore con una ventina di immigrati, con a bordo donne e bambini, che, dopo essere stati abbandonati per ore alla deriva e con 8 morti annegati, vengono ora riportati nella guerra in corso. 
Salvini/UE/governi imperialisti: ASSASSINI! 

da La Stampa
La prima mossa del leader della Lega è quella di stringere i rapporti direttamente con Ahmed Omar Maitig, vicepresidente del Governo di accordo nazionale libico e uomo forte di Misurata. È lui il capo delle truppe che proteggono Tripoli. È Maitig l’unico che può fermare veramente Haftar. In una recente intervista alla Stampa aveva detto che quella del generale della Cirenaica «è un colpo di Stato»: «Lui vuole prendere il controllo della Libia e vuole essere a capo di un suo governo militare, vuole instaurare una giunta, una vera e propria dittatura. Si fermi o lo annienteremo».
La prima mossa del leader della Lega è quella di stringere i rapporti direttamente con Ahmed Omar

pc 12 aprile - Libia - verso la fase finale e più cruenta - L'IMPERIALISMO ITALIANO si prepara ad entrare direttamente in campo


Libia: portavoce Haftar, Sarraj inserito nella lista dei ricercati

Tripoli, 12 apr 08:14 - (Agenzia Nova) - Il premier del governo di accordo nazionale libico, Fayez al Sarraj, è stato inserito nella lista delle persone ricercate dalle forze dell’Esercito nazionale libico (Lna) del generale Khalifa Haftar. Lo ha annunciato ieri da Bengasi nella consueta conferenza stampa serale il portavoce dell’Lna, Ahmed al Mismari. Nella lista delle persone ricercate dalle forze impegnate in un’offensiva in Tripolitania ci sono il generale Suleiman Mahmoud, il generale Osama al Jweili, il generale Yousef al Manqush, il capitano Mohammed Qanun e il capo delle milizie islamiste di Misurata, Salah Badi. Al Mismari ha poi smentito le notizie della resa di un gruppo di suoi soldati che sarebbe avvenuta ieri nella parte sud di Tripoli, sostenendo che i video fatti circolare sui social network sono falsi.

Parlano di pace, ma preparano la guerra, in nome degli interessi e i profitti dell'Eni innanzitutto

Il ministro dell’interno Matteo Salvini afferma: ”Se ci fossero interessi economici dietro al caos in Libia, se la Francia avesse bloccato un’iniziativa europea per portare la Pace, se fosse vero, non starò a guardare. Anche perché le conseguenze le pagherebbero gli italiani”.”Se qualcuno per business gioca a fare la guerra, con me ha trovato il ministro sbagliato”, ha aggiunto.

– Se fosse confermato sarebbe grave. Mi auguro, e lo dico con spirito propositivo, senza voler fare polemica, che Parigi spieghi quanto prima le sue intenzioni sulla Libia e chiarisca la sua posizione su Haftar. L’Italia è per la pace”. Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio in merito alla notizia secondo cui la Francia ha bloccato la dichiarazione Ue in cui si chiedeva al generale Haftar di cessare dall’offensiva militare in Libia.

“La Missione italiana in Libia è unicamente orientata ad incrementare le capacità di stabilizzazione del Paese. E’ indispensabile evitare gli errori commessi nel passato con interventi militari che hanno solo peggiorato la situazione”. Lo scrive su Fb il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. “Per questa ragione – aggiunge – non servono prove di forza o azioni dimostrative di alcun genere". 

L’unico obiettivo è mantenere l’Italia, i suoi cittadini e le sue aziende in sicurezza”.

pc 12 aprile - Contro la NATO, contro l'imperialismo italiano - prepararsi a combattere contro la guerra imperialista in ogni area

Intervista al vicesegretario generale della Nato, Rose Gottemoeller,


Nato: vicesegretario generale Gottemoeller a “Nova”, da Italia grande contributo su fianco sud

Roma, 12 apr 14:05 - (Agenzia Nova) - Il contributo dell’Italia alle azioni della Nato, la crisi in Libia, le tensioni tra Russia e Ucraina nel Mar Nero, gli investimenti nella difesa e la posizione della Turchia nell’Alleanza atlantica. Questi i temi principali affrontati dal vicesegretario generale della Nato, Rose Gottemoeller, in un’intervista concessa ad “Agenzia Nova” oggi nel corso della sua visita al Nato Defence College (Ndc) di Roma. “L’Italia rimane un alleato affidabile della Nato, sempre pronto a fornire quello che serve all’Alleanza”, chiarisce subito Gottemoeller ricordando come, anche in tempi difficili nei rapporti con un altro paese alleato, ovvero la Francia nel 1966, l’Italia si sia sempre fatta avanti come quando ha accettato di ospitare a Roma la

pc 12 aprile - Appello del SI.COBAS per una manifestazione nazionale a Milano per il 1° Maggio



UN PRIMO MAGGIO DI LOTTA
ANTI-CAPITALISTA E INTERNAZIONALISTA
Questo 1° maggio cade in un momento di crescente caos nell’economia e nella politica mondiale.
È vicina una nuova recessione.
Si moltiplicano le tensioni tra le grandi potenze e dentro l’Europa.
È partita una corsa generale agli armamenti.
Si susseguono le catastrofi ambientali.
In Italia la recessione c’è già da mesi, in un contesto pesantissimo di precarietà e super-sfruttamentodel lavoro.
Dopo aver promesso mari e monti ai lavoratori italiani, il governo Salvini-Di Maio, tra una bufala el’altra, prepara nuove aggressioni alle condizioni di esistenza dei proletari, estendendo il lavoro

pc 12 aprile - Roma - fascisti - periferie.. Regia e che fare - Un intervento per il dibattito

Il format della “rabbia corta”



Torre Maura, Casalbruciato, prossimamente a Casalotti, e prima ancora Pietralata,Trullo, Tiburtino III, Tor Sapienza, Corcolle ed altri quartieri della vecchia e nuova periferia romana, da tempo sono oggetto di una puntuale scenografia della “rabbia” degli abitanti dei quartieri popolari contro immigrati e rom.
I ripetuti episodi godono di ampia pubblicità e puntano con particolare attenzione i

pc 12 aprile - Contro la NATO contro l'imperialismo italiano - Ogni contributo di analisi e lotta è benvenuto!

La NATO alla costante ricerca di nuovi nemici


A che punto siano oggi i rapporti interni alla NATO, lo testimonia il fatto che per il 70° anniversario della fondazione si siano riuniti a Washington non i capi di Stato e di governo dei paesi membri, ma i Ministri degli esteri.
L’osservatore della Tass, Andrej Šitov rileva come, di fronte al Congresso USA, il Segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, si sia sforzato di richiamare l’attenzione dei suoi superiori yankee sulle prove di “amicizia” tra Bruxelles e Washington, sul “vantaggio reciproco” della “collaborazione” USA-NATO. Stoltenberg ha citato l’Afghanistan, il “contenimento” dell’URSS durante la guerra fredda, l’aver “fermato guerre e atrocità nei Balcani”(!), la “lotta al terrorismo”, l’ammissione nella NATO dei “paesi di nuova libertà d’Europa centrale e orientale”. Per tutti questi compiti,

pc 12 aprile - Dati sulla condizione lavorativa delle donne - un contributo

Sara Visentin - https://lavoratoriautoconvocati.wordpress.com

Nonostante negli ultimi due anni sia aumentato il tasso di occupazione femminile (calcolato sulla fascia 20-64 anni), alla fine del 2017 solo il 53,2% delle donne risulta essere occupata, contro il 72,3% degli uomini. L’Italia rimane al penultimo posto della classifica europea del differenziale di genere per l’occupazione (UE a 28) seguita dalla Grecia. Se a questo dato si affianca quello relativo al rapporto fra i tassi di occupazione (25-49 anni) delle donne con figli in età prescolare e delle donne senza figli, è evidente che a essere maggiormente penalizzate sono le donne con figli piccoli.

Per 100 donne senza figli occupate, sono 75 quelle occupate con figli in età prescolare. E il dato registra una costante diminuzione rispetto al 2015. Sezionando il dato secondo il grado di istruzione il rapporto cambia: migliora per le donne istruite e peggiora per le donne con scarsa scolarizzazione passando da quasi un 90% fra le laureate a un 55,6% fra le donne con la terza media.
Resta critico anche il divario di genere: una lavoratrice dipendente su 9 (11,7%) prende una paga inferiore alla media mentre questo accade a un uomo su 12 (8,7%) intendendo una paga minore del 66% rispetto a quella media. E’ un dato che, analizzato con altri indicatori,

pc 12 aprile - “Giacomo Buranello, Walter NICOFillak e i GAP” - info

Il Circolo Culturale Proletario di Genova


invita alla

presentazione del libro

Giacomo Buranello, Walter NICOFillak e i GAP

Giovedì 18 Aprile 2019 – ore 18.00

 presso L'Amico Ritrovato-Libreria Luccoli

via Luccoli 98r - Genova


Intervengono

Prof. Eros Barone

Presidente del Circolo Culturale Proletario di Genova


Ceccoli Silvano

Circolo Culturale Proletario di Genova

Segue dibattito

Tra i tanti che hanno combattuto la barbarie fascista e hanno pagato con la vita la propria scelta, emergono due giovani comunisti, che sono tra i promotori delle formazioni armate clandestine in città, meglio note come GAP (Gruppi di Azione Patriottica): Giacomo Buranello e Walter Fillak. Il primo ucciso dalle camicie nere per non aver voluto rivelare sotto tortura i nomi dei compagni, fu fucilato, ormai morto, all’alba del 3 marzo 1944 nel Forte di San Giuliano; il secondo, catturato nel Biellese dai tedeschi a causa di una delazione, fu da questi impiccato due volte il 5 Febbraio 1945, essendosi rotta la corda al primo tentativo. Due luminose figure di combattenti partigiani uniti da un’amicizia profonda, maturata tra i banchi

giovedì 11 aprile 2019

pc 11 aprile - L'Aquila, riprende il processo per diffamazione nei confronti di 3 compagne per aver difeso uno spazio di donne dall'avvocato del militare stupratore

Domani, 12 aprile, ci sarà una nuova udienza per il processo dell’Aquila che vede imputate 3 compagne per diffamazione, denunciate da Antonio Valentini, avvocato di Francesco Tuccia, militare stupratore e quasi assassino di una studentessa.
Francesco Tuccia è uscito dal carcere, mentre le donne che hanno sostenuto la studentessa sono sotto processo e la ragazza sopravvissuta allo stupro deve ancora riconquistare la libertà di vivere con la sua identità, senza il marchio infame dello stupro:
Di seguito un riassunto di questa storia ignobile:

I FATTI
E’ il 12 febbraio 2012, all’Aquila fa freddo e c’è la neve, nonostante sia passato

pc 11 aprile - FORMAZIONE OPERAIA - INTERVENTI DI OPERAI E LAVORATRICI SU "LE LOTTE DI CLASSE IN FRANCIA"

Giovedì scorso nel concludere questo ciclo della Formazione Operaia su “Le lotte di classe in Francia” di Marx, abbiamo invitato gli operai, le donne, i giovani a leggere direttamente il testo e a mandarci loro riflessioni, domande, contributi.

Pertanto questo giovedì, pubblichiamo alcuni interventi da Taranto, di un operaio dell'Ilva, di un compagno di proletari comunisti e di una lavoratrice del Mfpr.

Invitiamo ancora altri compagni, compagne, a fare altrettanto.  

OPERAIO DELL'ILVA
"La lettura de “Le lotte di classe in Francia” mostra una volta in più come la Storia sia fatta di corsi e ricorsi. Leggere questo testo chiarisce definitivamente come solo la lotta continua e prolungata può portare all'emancipazione degli operai salariati dai loro padroni e come essi stessi debbano porsi alla testa della rivoluzione.
È meraviglioso come Engels, nell'introduzione, metta in chiaro una volta e per sempre come la lotta debba essere necessariamente lunga e costellata da fallimenti; di come gli eserciti posti a difesa dell'interesse borghese siano, in maniera chiara ed inequivocabile, molto più forti e tatticamente preparati delle masse alle quali oppongono resistenza, e di come, nonostante il numero ridotto di soldati rispetto ai rivoluzionari, essi siano molto spesso vittoriosi.
Basterebbe la lettura dell'introduzione per fare comprendere a tutti coloro i quali (e non sono pochi) pensano che la lotta non porti risultati per farli ricredere.
Ma sempre Engels, che sino a qualche riga metteva in guardia dalla faciloneria con cui si possono

pc 11 aprile - TORNANDO SUL "CONGRESSO MONDIALE DELLE FAMIGLIE" E LA LOTTA PER LA LIBERAZIONE DELLE DONNE - Un documento di una compagna del MFPR di Palermo, lavoratrice del Policlinico

IL CONGRESSO MONDIALE DELLE FAMIGLIE TENUTOSI A VERONA ALLA FINE DELLO SCORSO MESE DI MARZO,INDICE DELL’AVANZARE DEL MODERNO FASCISMO E DEL CONSEGUENTE MODERNO MEDIOEVO SIA IN ITALIA CHE A LIVELLO INTERNAZIONALE, CONFERMA COME LA FAMIGLIA BORGHESE SIA IL CAPOSALDO DEL SISTEMA, L’UNITA’ ECONOMICA DEL CAPITALISMO, OLTRECHE’ LUOGO E STRUMENTO DI SFRUTTAMENTO,OPPRESSIONE, SCHIAVITU’ E MORTE PER LE DONNE. ALTRO CHE SOCIETA’ NATURALE FONDATA SULL’AMORE!


ORA E SEMPRE MORTE ALLA FAMIGLIA BORGHESE
MORTE AL SISTEMA E AI GOVERNI DEL CAPITALE!

Malgrado l’aumento esponenziale dei femminicidi e della violenza sulle donne in tutto il mondo, consumatisi nella maggior parte dei casi proprio in ambito familiare, così come accade anche in Italia, dal 29 al 31 marzo scorso, a Verona, le forze più oscurantiste e reazionarie della borghesia imperialista italiana e internazionale, grazie al pieno appoggio delle istituzioni italiane,hanno organizzato il congresso mondiale in difesa della famiglia tradizionale. Il fine è stato quello dell’elaborazione a tavolino di una strategia politica comune per affermare la famiglia “naturale” come “la sola unità stabile e basilare della società”.
Lo slogan della manifestazione, tenutasi guarda caso in vista delle elezioni europee, era: “Il vento del

pc 11 aprile - Francia - il prigioniero politico rivoluzionario G.I.Abdallah in sciopero della fame in solidarietà coi prigionieri politici palestinesi

Georges Abdallah en grève de la faim, en solidarité avec les prisonniers palestiniens


Depuis lundi 8 avril, des centaines de prisonniers palestiniens sont en grève de la faim – et le mouvement de grève ne cesse de s’élargir – en réponse aux nombreuses répressions dont ils font l’objet. Ils réclament l’installation de téléphones publics, la fin du recours à l’isolement et des raids dans leurs cellules à toute heure, l’amélioration du service médical.
Suivre les infos en anglais sur Samidoun, PFLP, Addameer, en français sur Palestine Vaincra,
Georges Ibrahim Abdallah, en solidarité avec les prisonniers palestiniens, et comme il l’avait déjà fait lors des deux mouvements de grève de 2014 et 2017, entamera une grève de la faim de trois jours, dès aujourd’hui jeudi 11 avril. Il est accompagné dans cette grève par une vingtaine de co-détenus, dont une douzaine de camarades basques qui assurent une solidarité active.

Palestine vivra Palestine vaincra !

pc 11 aprile - Il ruolo strategico della Sicilia nella nuova dottrina nucleare USA

Antonio Mazzeo |  antoniomazzeoblog.blogspot.com

07/04/2019

Sebbene Mike Pompeo e Donald Trump abbiano cercato di attribuire unicamente alla Russia la responsabilità del congelamento del trattato INF, il ritiro unilaterale degli Stati Uniti dall'accordo, potrebbe essere inquadrato come la naturale conseguenza della nuova dottrina nucleare USA e di una corsa agli armamenti.

Decade il principio della deterrenza, che finora aveva scongiurato un attacco nucleare, per la paura della rappresaglia e dell'escalation. L'idea di poter circoscrivere il danno e distruggere le capacità di rappresaglia del nemico, giustifica di fatto il ricorso all'atomica. La possibilità di sferrare un attacco nucleare anche dinnanzi a una minaccia di diversa natura, ne accelera l'utilizzo e rende qualsiasi area

pc 11 aprile - VERSO IL 25 APRILE - TORINO 12 aprile : IL RUOLO DELLE DONNE NELLA LOTTA PARTIGIANA

 PRESENTAZIONE DELL'OPUSCOLO DEL MFPR
 SERATA ORGANIZZATA DAL TAVOLO DI GENERE DI POTERE AL POPOLO


mercoledì 10 aprile 2019

pc 10 aprile - La protesta dei disoccupati organizzati a Napoli

Ferrovie e polizia impediscono l’accesso in stazione: lavoro o non lavoro, dobbiamo campare!

Oggi, mentre una delegazione era in Regione questa volta per essere ricevuta da alcuni Dirigenti, oggi nonostante la pioggia abbiamo attraversato le strade della città dal Gesù passando per Forcella fino a Piazza Garibaldi.
Le istituzioni ancora non portano rispetto ai disoccupati e non sono conseguenziali agli impegni assunti.
A conclusione del corteo, ancora una volta le Ferrovie dello Stato ordinano alla polizia di schierarsi in tenuta antisommossa impedendo l’accesso ai disoccupati.
Crediamo sia urgente opporci a questo clima di militarizzazione che impedisce il diritto alla mobilità per i proletari e per chi sciopera.
Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”

pc 10 aprile - Crisi Blutec ex Fiat, l’incontro al Ministero non ha dato nessuna risposta alle urgenze degli operai


Ieri pomeriggio si è tenuto l’incontro al Mise, che doveva servire per dare risposte alle urgenze degli operai, e cioè un nuovo piano di produzione industriale con la Fiat, ora FCA che rientra nello stabilimento.

Questa secondo noi è la soluzione possibile e necessaria per forza di cose, dopo che con l’arresto del padrone Ginatta e dell’amministratore delegato Cosimo Di Cursi per aver sottratto dalle casse dell’azienda 16 dei 21 milioni già versati da Invitalia, sono saltati tutti i piani di rilancio della Blutec. Tutti e due però sono stati rilasciati quasi subito, su richiesta dello studio degli avvocati della Fiat capeggiati da Grande Stevens, che ha invocato l'incompetenza territoriale di Termini Imerese, approvata dal tribunale del riesame che ha trasmesso tutto a Torino. E a tutti e due sono stati addirittura restituiti 13 milioni che erano stati sequestrati!

Mentre i responsabili dell’ammanco e della mancata ripartenza della produzione ritornano liberi e con i soldi, gli operai che hanno partecipato all’incontro hanno sentito invece la dichiarazione dell’attuale amministratore giudiziario, Glorioso, sulla brutta situazione finanziaria della Blutec che mette in pericolo non solo gli operai di Termini ma quelli di tutti gli altri stabilimenti, a Torino, in Abruzzo e in Basilicata.

Questa crisi rafforza ulteriormente la richiesta di rientro della Fca che aveva già commissionato alla Blutec la produzione di veicoli elettrici, per esempio, settore in cui la Fca è ancora praticamente assente. Che l’intenzione in questo campo da parte della Fca ci sia tutta lo dicono le voci sugli importanti investimenti che sta facendo nelle miniere che producono le materie prime necessarie.
Gli operai, a detta dell’amministratore giudiziario, devono ancora aspettare 20 giorni e cioè ili tempo necessario che il tribunale di Torino si pronunci per decidere che la gestione commissariale deve andare avanti, e allora entro sei mesi l'azienda dovrà presentare il piano aziendale per tutti i siti industriali. Piano che serve a legittimare la cassa integrazione che scade a giugno.

È chiaro che la vera soluzione ce l’hanno nelle mani gli operai, mentre tutti gli altri, dai sindacati confederali alle istituzioni locali al massimo fanno i presenzialisti e chiacchierano a vuoto. Come abbiamo già detto, è necessario che non un posto di lavoro deve essere perduto, che riparta immediatamente la produzione per farla finita con la cassa integrazione e soprattutto che tutti gli operai devono essere riassunti dalla FCA!

pc 10 aprile - MIGRANTI DI NARDO': "LA RIDUZIONE IN SCHIAVITU' NON E' REATO" - Una sentenza oscena nel clima razzista di governo e Stato

Dall'articolo di Gianmario Leone - Il Manifesto

I giudici della Corte d’assise d’appello di Lecce hanno assolto lunedì, 11 dei 13 imputati che furono condannati in primo grado per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù dei lavoratori migranti impiegati nella raccolta delle angurie e dei pomodori nelle campagne di Nardò, in Salento. Gli imprenditori ortofrutticoli e i caporali furono condannati in Corte d’assise nel luglio del 2017 a pene comprese tra i 7 e gli 11 anni di reclusione.
Alla base della decisione dei giudici, l’accoglimento della tesi del collegio difensivo che ha sostenuto come nel periodo di contestazione dei fatti, tra il 2008 e il 2011, quello di riduzione in schiavitù non fosse previsto dalla legge come reato.

Tra gli assolti figurano elementi molto noti in Salento, come l’imprenditore Pantaleo Latino, detto il

pc 10 aprile - A VERONA LE DONNE HANNO DETTO NO! E IL DDL PILLON NON PASSERA'!

Al di là delle bugie di Salvini che, dopo il Congresso sulla famiglia dei fascio-populisti pienamente sostenuto proprio da Salvini, Fontana, Pillon, ecc., aveva cercato di ridimensionare la questione del ddl Pillon, dicendo che non era all'OdG in parlamento, ieri è cominciato eccome nella Commissione Giustizia al Senato l’iter del disegno di legge voluto dalla Lega (e firmato da cinque senatori 5S), con disagio ma non contrasto da parte del M5S.

La grande manifestazione di centomila donne a Verona ha detto NO! E non deve assolutamente passare!

Il disegno di legge che introduce l‘affido condiviso dei figli minori per i genitori divorziati è un esplicito attacco alle donne.
Esso è pienamente interno alle aberranti concezioni, posizioni politiche da moderno medioevo, alle minacce familiste, di attacco all'aborto, ecc. già espresse in varie occasioni, prima e all'atto della composizione del governo, in particolare da Salvini, dal Ministro della famiglia, Fontana, e condivise dal M5S. 

Con questo ddl alle donne, rese da questo Stato, da questi governi della borghesia, dai padroni, sempre più subordinate, discriminate, dipendenti economicamente, con condizioni di vita sempre più precarie, difficili, si vuole togliere anche l'assegno di mantenimento, scaricando di fatto tutto sulle donne, anche economicamente, il peso dei figli.
Un ddl che di fatto è uno strumento per impedire il divorzio. Per condizionare fortemente

pc 10 aprile - E’ MORTO GIULIO STOCCHI, COMPAGNO POETA E… TIRATORE DI UOVA MARCE CONTRO IL POTERE ASSASSINO - proletari comunisti si aggiunge al dolore dei compagni

E’ morto Giulio Stocchi, compagno poeta e…    … tiratore di uova marce contro il potere assassino

di Michele Licheri
Ieri è morto Giulio Stocchi, quello di “COMPAGNO POETA”. Colui che lesse la poesia “IL POSTO DI LAVORO NON SI TOCCA” a sostegno della lotta degli operai dell’INNOCENTI, in piazza Duomo a Milano, davanti a centomila persone, il 4 dicembre del 1975. Colui che colpì con un uovo marcio il vice-presidente statunitense Hubert Humphrey a Firenze, nel 1967, per protestare contro i bombardamenti in Viet-Nam. Colui che fece della poesia un verbo affilato di denuncia e di riscatto e di memoria. Colui che scrisse in memoria di coloro che il potere ammazzò: «noi non siamo venuti a piangere il vostro sangue assassinato….     Voi non volete lacrime che seppelliscano il vostro nome sotto un monumento d’ombra, non volete parole che ancora una volta sconfiggano di pietà i vostri anni….». Giulio è colui che…. e molto altro, come un’epoca che non c’è più. (Michele).

pc 10 aprile - AUCHAN - REFERENDUM RICATTATORIO SU INTESA AZIENDA/OO.SS - MA TRA LE LAVORATRICI C'E' MOLTA RABBIA

La rabbia delle lavoratrici Auchan tra ansia e frustrazione per una soluzione lavorativa che le penalizzerà

Ieri si è fatto il referendum tra le lavoratrici e lavoratori di Auchan di Taranto sull'intesa tra Azienda e Sindacati confederali. Un referendum volto solo a strappare un sì formale alla svendita fatta dai sindacati confederali. Si tratta infatti di un referendum ricattatorio, fatto in un clima di intimidazione e di decisione già concordate con l’azienda da parte dei sindacati confederali.

In ogni caso resta la rabbia soprattutto delle lavoratrici, per un'intesa che scarica tutto su di loro, tagliando fortemente gli orari del 22%, già per molte ridotti, imponendo più lavoro (le domeniche) con meno salario, attuando inaccettabili discriminazioni a fronte dell'esclusione di capi e capetti dal contratto di solidarietà. Ancora una volta le donne saranno le più penalizzate. 
I sindacati confederali hanno già deciso tutto! Hanno fatto nei giorni scorsi assemblee solo per convincere le lavoratrici. Ma le lavoratrici non possono decidere!

Le lavoratrici dello Slai Cobas sc che avevano fatto appello alle lavoratrici Auchan a scendere in sciopero l'8 marzo, con il volantinaggio fatto all'Auchan la scorsa settimana hanno raccolto alcune loro testimonianze dell'ansia e paura per la situazione di precarietà che stanno vivendo. Le lavoratrici hanno parlato della loro rabbia. "I padroni e i sindacati confederali sono d'accordo, le

pc 10 aprile - Con i prigionieri palestinesi in lotta nelle carceri israeliane

Con le elezioni, lo stato terrorista israeliano ha inasprito la repressione nelle carceri. Il ministro israeliano Gilad Erdan ha formato una commissione proprio per abbassare gli standard di detenzione condizioni per i palestinesi.
I prigionieri politici palestinesi di tutte le organizzazioni della resistenza hanno iniziato a lottare già da un mese contro le torture, i disturbatori acustici che sono una forma di tortura, le irruzioni all'interno delle celle, l’abolizione di tutte le misure repressive, sanzioni e penalità imposte ai prigionieri.

infopal

PALESTINA. Iniziato lo sciopero della fame nelle prigioni

“La seconda battaglia per la dignità” (Karameh) è cominciata: i prigionieri politici palestinesi rifiutano il cibo per protesta contro le condizioni di detenzione nelle carceri israeliane. Prosegue, intanto, il negoziato con le autorità carcerarie: qualche concessione, ma le richieste principali sono disattese
di Oraney Ali
Roma, 8 aprile 2019, Nena News – Sono già centinaia i prigionieri politici palestinesi in sciopero

pc 10 aprile - Palermo - 25 aprile - Via Salvini! Mobilitazione proletaria antifascista e antirazzista

Antifascismo nelle strade senza chiacchiere, denunce e comunicati!

Salvini in  Sicilia il 25 aprile, scontro con l'Anpi: "Festeggi la fine del fascismo"

Libertà per gli antifascisti Catanesi
Nel panorama dei cosiddetti ”movimenti” della sinistra antagonista o antifascista non si è soliti assistere negli ultimi anni a scelte coraggiose e determinate che comportano il mettersi in gioco in chiave antifascista, fuori dalle manifestazioni rituali sia pacifiche che non pacifiche e fuori dal vittimismo.
E’ il caso di alcuni giovani studenti di Catania che davanti una scuola negli scorsi giorni hanno negato l’agibilità politica ai fascisti e alle loro teorie.
Che sia previsto o non sia previsto dalla più bella costituzione del mondo, non ce ne frega nulla.
Che sia legale o illegale non ce ne frega nulla.
Alle lagne dei fascisti che fanno le vittime e le spie, a Palermo siamo abituati, prendiamo atto che anche a Catania si sta diffondendo questa “moda”.
Ad ogni modo noi crediamo sia giusto impedire il diritto di parola e di organizzazione ai neofascisti e neonazisti e pensiamo che i giovani antifascisti di Catania vadano premiati con una bella medaglia al valor civile da parte dell’anpi ( se esiste e serve ancora a qualcosa)
-Libertà per i Giovani e coraggiosi studenti di Catania.
-Antifascismo nelle strade senza chiacchiere, denunce e comunicati!
Centri Sociali Palermo.

pc 10 aprile - La flat tax è un imbroglio dei ricchi ai danni dei poveri…

Lega Cinquestelle PD Forza Italia partono tutti dallo stesso punto di vista: bisogna ridurre le tasse. Nessuno di loro si pone due domanda di fondo: a chi va la riduzione delle tasse e chi la paga?
Non si pongono queste domande perché tutte le principali forze politiche seguono l’ideologia liberista reazionaria di Ronald Reagan secondo la quale le tasse sono il male, quelle per i ricchi e le imprese il peggio, quelle che finanziano lo stato sociale il peggio del peggio.....
La riduzione delle tasse ai ricchi ha prodotto negli Stati Uniti privilegi fiscali scandalosi,