sabato 9 marzo 2019

pc 9 marzo - Bergamo: alcune immagini della manifestazione 8 marzo

Alcune immagini della manifestazione nonunadimeno a Bergamo, che danno l'idea del carattere della mobilitazione centrato in particolare sulla violenza di genere, ma non sulla lotta alle cause che la generano.

L'intervento dello Slai cobas sc che oltre ad avere coinvolto le operaie che hanno portato la posizione dello sciopero vero, ha visto la distribuzione  dell'appello denunciando il governo e quindi la necessità di dare continuità all'8 marzo con la contestazione a Salvini prevista in prefettura l'11 marzo a Bergamo.









pc 9 marzo - Cronaca dell’8 marzo di lotta, rosso, proletario, internazionalista a Milano

Sinteticamente si può racchiudere in queste parole d’ordine la guida per l’azione e il percorso seguito dalle compagne dell’mfpr per la costruzione dello sciopero delle donne dell’ 8 marzo, che ha visto l’azione simbolica dell’affissione dello striscione in piazzetta Transiti la sera prima de. Volantinaggi verso i posti di lavoro: sanità, uffici postali, scuole, logistica. Partecipazione ad assemblee sui posti di lavoro indette dalle RSU aziendali, assemblee pubbliche cittadine
L’iniziativa di lotta è stata organizzata sotto il Pirellone luogo simbolo scelto per rappresentare la lotta contro le politiche di questo governo, ma da cui da anni sono attuate politiche familiste, con il di più di razzismo che hanno fatto “scuola” alle amministrazioni locali. Particolarmente sentita la regionalizzazione in particolare in materia istruzione. Al presidio si sono unite lavoratrici della scuola (per la concomitanza con il carnevale ambrosiano le lezioni erano sospese, ma il personale ATA era in servizio), delle Poste, INPS, Regione. La notizia che la linea verde per effetto dello sciopero non stava andando è stata accolta con un’ovazione dal presidio. 
Alle lavoratrici che non hanno potuto raggiungere in tempo il presidio è stato dato appuntamento al presidio organizzato da NUDM con il punto di riferimento del banchetto dell’mfpr allestito dal punto libreria militante Metropolis. 
Il breve presidio è stato animato da interventi di denuncia delle ricadute della regionalizzazione sul sistema istruzione da un punto di vista ideologico, pratico sia sui lavoratori sia sulle future generazioni. Non è mancata la denuncia del ruolo di questa Regione a guida leghista sulle donne.
Le lavoratrici, donne in lotta in corteo si sono dirette al presidio indetto da NUDM percorrendo via Vitruvio e un tratto di corso Buenos Aires fino a piazza Oberdan con striscioni, megafonaggi, slogan all’imbocco della piazza “l’assalto” dei fotografi

 
Le compagne dell’mfpr sono state invitate a mettere via le bandiere da parte di alcune compagne di NUDM: hanno risposto a muso duro che non avevano alcuna intenzione di mettere via il simbolo della lotta; che questa è una posizione reazionaria che non si intende avallare. Dopo un breve botta e risposta le compagne hanno tenute alte le bandiere per lungo tempo. subito dopo l'alterco NUDM-MFPR
 
le giovani si sono avvicinate condividendo che l'iniziativa di lotta:questo è l'8 marzo! chiedendo quale fosse il motivo del contrasto e condividendo la nostra posizione.
Sia al presidio in Regione che in piazza Oberdan è stata diffusa la piattaforma dello sciopero delle donne e i materiali frutto del lavoro delle compagne del mfpr.
 
Non è mancata la lotta al maschilismo: duramente cacciato un “compagno” che non accetta la scelta della compagna nella vita e nella militanza di lasciarlo: al suo molesto avvicinarsi alla compagna un cordone di donne si è materializzato al grido: “non ti saluto neanche pezzo di merda” da parte di una compagna solidale è stato “indotto” ad allontanarsi rapidamente.

 
Al corteo serale banchetto e volantinaggio della piattaforma dello sciopero delle donne
A questo indirizzo il video dell'ingresso in piazza Oberdan
 

Foto del flash mob sul Il Giorno
video di TG7

pc 9 marzo - A Taranto Marx - la Comune di Parigi - la Terza Internazionale Comunista 18 marzo ore 18

18 marzo Taranto - sala slai cobas sc - ore 18
via livio andronico 47 - info pcro.red@gmail.com

'Poiché "Le idee dominanti sono le idee della classe dominante"...le armi dei proletari e dei popoli sono l'emancipazione e la conoscenza.
Se nei cinema italiani è stato censurato e snobbato in occasione  dell'anniversario della COMUNE DI PARIGI 

noi lo proiettiamo gratis.
"IL GIOVANE KARL MARX"
Il film descrive l'esperienza suprema delle origini del comunismo, idee che rispondono scientificamente al dilemma:
"Chiedere o Prendere?", senza alcun dubbio,
Prendere!'  d

Da una proposta dei compagni
Nel corso della serata
Celebrazione 100° anniversario della
fondazione della Terza Internazionale Comunista.

pc 9 marzo - TARANTO 8 MARZO SERA - IL MFPR PARTECIPA AL PRESIDIO DI NUDM: "LE LAVORATRICI PIU' SFRUTTATE E OPPRESSE HANNO INDICATO LA STRADA CORAGGIOSA DELLO SCIOPERO VERO DELLE DONNE"

La sera vi è stata l'altra tappa della lunga giornata di Taranto dell'8 marzo, iniziata al mattino con la grande manifestazione sotto Palazzo di città, in cui la battaglia a 360° dell'8 marzo, con lo sciopero delle lavoratrici e il presidio del Mfpr, si è unita alla battaglia di tante donne, madri dei Tamburi.

La sera in piazza Immacolata un presidio partecipato da donne, ma anche da uomini, organizzato da Nudm, ha visto tanti interventi, intervallati da musica, che hanno portato denuncia, esperienze, sui vari aspetti di attacco alla condizione delle donne, legando la violenza dell'attacco alla salute e alla vita per l'inquinamento dei padroni, a tutte le altre violenze, che vogliono anche togliere ora diritti che le donne hanno conquistato con la lotta: dal Ddl Pillon, all'aborto, ecc. con questo governo Salvini/Di Maio che vuole farci tornare indietro. Il movimento delle donne, è stato detto, è per forza antifascista, antirazzista. Si sono salutate le lotte delle donne a livello internazionale, dalle curde, alla Palestina; la compagna del Mfpr, dopo aver parlato dello sciopero delle donne, ha portato l'importanza della lotta delle donne in India, in prima fila nella guerra di popolo. 

Ascolta l'intervento del Mfpr
 
 

pc 9 marzo - Rivalta - contro le lotte operaie solo repressione e discriminazione. Ma la lotta continua

Tensioni tra manifestanti e forze dell'ordine al presidio dei lavoratori della cooperativa Clo di Rivala Scrivia, organizzato dal sindacato Si Cobas. Il sindacato ritiene che l'azienda tenga un "comportamento discriminatorio e antisindacale" nei confronti degli iscritti a Si Cobas.

CRONACA - Tensioni al presidio dei lavoratori della cooperativa Clo di Rivala Scrivia, organizzato dal sindacato Si Cobas in occasione dello sciopero internazionale dell'8 marzo. Un centinaio di manifestanti, tra i quali trenta lavoratori di Clo iscritti al sindacato Cobas, il presidio Permanente di Castelnuovo Scrivia, Perla Nera di Alessandria, e i circoli di Rofondazione di Alessandria e Tortona, hanno bloccato, a partire dalle 3 del mattino di ieri, venerdì, i camion in ingresso e in uscita diretti ai magazzini Coop all'Interporto di Rivalta. La tensione è salita con l'arrivo delle forze dell'ordine: nel tentativo di sciogliere il blocco e consentire l'accesso dei camion, sono stati lanciati dei lacrimogeni, secondo quanto riportato dagli organizzatori. L'autista di un mezzo pesante è devuto ricorrere alle cure del 118.
Lo sciopero era concomitante con quello indetto a livello nazionale ma, a Rivalta, erano anche altre le motivazioni che hanno portato i lavoratori ad incrociare le braccia.
"Abbiamo manifestato per il diritto dei lavoratori ad esercitare la libertà sindacale – spiega Martino Cuppo, coordinatore di Si Cobas – La cooperativa Clo, che gestisce servizi di logistica, ha sempre rifiutato il confronto con noi, nonostante le richieste".  Non solo non avrebbe accettato il confronto con Si Cobas, "ha inviato oltre cento lettere di contestazione ai dipendenti nostri iscritti, con la motivazioni più assurde, tra le quali la assenze a loro dire ingiustificate durante scioperi regolarmente convocati".
Al termine di una lunga trattativa, i rappresentanti del sindacato di base sono stati ricevuti dal Prefetto, ad Alessandria, e il presidio è stato tolto.
Sono una trentina, su circa cento dipendenti, i lavoratori di Clo iscritti a Si Cobas. "C'è all'interno dell'azienda una sistematica discriminazione nei confronti dei nostri iscritti – spiega Cuppo – ma ci sono anche irregolarità, come il mancato riconoscimento di ore lavorate e non pagate. Oltre alle lettere di contestazioni, ci sono state anche contestazioni disciplinari nei confronti di chi aveva partecipato ai precedenti scioperi". Da circa un mese i Si Cobas sono in stato di agitazione. 

pc 9 marzo - NO SALVINI A BERGAMO: appello ai sindacati di classe e di base, al movimento delle donne, ai collettivi degli studenti, alle associazioni degli immigrati, a tutti gli antifascisti e antirazzisti per costruire assieme una forte mobilitazione lunedì 11 marzo h 9.00 NO SALVINI alla Prefettura di Bergamo

APPELLO E' STATO ANCHE DIFFUSO CAPILLARMENTE ALLA MANIFESTAZIONE DELL'8 MARZO DI NON UNA DI MENO BERGAMO  PARTECIPATA DA MIGLIAIA DI DONNE
DAL GIORNALE ECO DI BERGAMO - 7 MARZO 

Vertice sulle Torri di Zingonia
Lunedì 11 Salvini a Bergamo
Il ministro dell’Interno e vice premier sarà in prefettura a Bergamo, dov’è convocato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, l’ultimo prima del via ai lavori di abbattimento delle torri «Anna» e «Athena».
Clicca
Come aveva in più occasioni annunciato, ci sarà anche il ministro dell’Interno e vice premier, Matteo Salvini, lunedì 11 marzo in prefettura a Bergamo, dov’è convocato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, l’ultimo prima del via agli uomini e alle macchine della «Vitali spa» che dal quartier generale di Cisano si porteranno a Zingonia, pronti a entrare in azione per avviare la demolizione di un pezzo (grosso) di storia bergamasca: le sei torri «Anna» e «Athena», territorio di Ciserano. La presenza del vice premier sigla la portata dell’intervento e, pare, lo stesso Salvini è annunciato tra il 20 e il 25 marzo, intervallo di tempo in cui inizieranno ufficialmente le operazioni di demolizione, partendo dalle grandi (grandissime) pulizie e dalle bonifiche.

pc 9 marzo - L'APPELLO DEL MFPR PER L'8 MARZO DIFFUSO DAL NORD AL SUD NEGLI SCIOPERI DELLE DONNE E MANIFESTAZIONI - video Mfpr

...che la ribellione, la lotta delle donne diventi sempre più uno dei principali "pericoli" di questo governo, di questo Stato borghese, dei padroni, degli "uomini che odiano le donne".
Organizziamoci per scatenare la furia rivoluzionaria delle donne!...
...Le donne sono “una marcia in più” che arricchisce la lotta complessiva, la battaglia rivoluzionaria dei proletari e masse popolari per rovesciare questo marcio sistema capitalista, dalla terra al cielo, per una nuova società....

pc 9 marzo - Tutta la vita deve cambiare! Lavoratrici in sciopero a Palermo

8 marzo a Palermo, lavoratrici e precarie di vari settori (scuola, sanità, servizi alberghieri, coop sociali, badanti) hanno scioperato oggi, animando in piazza una bella iniziativa di lotta portando il messaggio dello SCIOPERO DELLE DONNE.
Una parola d'ordine che dal 2013 ad oggi si è concretizzata in lotta , di classe e di genere, contro padroni, governo, Stato borghese, apparati repressivi, tutto il sistema sociale capitalistico che pone come una delle sue basi la doppia oppressione delle donne.
Una parola d'ordine, lo sciopero delle donne, assunta da alcuni anni anche dall'attuale movimento NUDM, che ha visto scendere oggi in piazza migliaia di donne e scioperare oggi tante lavoratrici dal Nord al Sud del nostro paese.
Le lavoratrici e precarie di Palermo stamattina si sono unite a tutte le altre lavoratrici, operaie, precarie, donne in sciopero in un solidale abbraccio di doppia lotta.
Dopo un ampio volantinaggio della piattaforma dello sciopero, del volantino con l'inchiesta e spikeraggio al megafono a Piazza Verdi (Teatro Massimo), piena anche di studentesse, le lavoratrici hanno fatto un breve ma combattivo corteo, raggiungendo Piazza Pretoria dove hanno fatto sentire forte tutte le ragioni della lotta sotto il palazzo del Comune. 
IL POSTO DI LAVORO NON SI TOCCA LO DIFENDEREMO CON LA LOTTA! 


 
IL NOSTRO DIRITTO ALL'AUTODETERMINAZIONE NON SI TOCCA! 
CONTRO L'ATTACCO AL DIRITTO DI ABORTO
CONTRO IL DDL PILLON
Contro il governo Lega/M5S fascista, sessista, razzista
Contro il decreto sicurezza del fascio-razzista Salvini!

venerdì 8 marzo 2019

pc 8 marzo - Operaie in sciopero Geodis-Yook e Italpizza




Le operaie di Geodis-Yoox e quelle di Italpizza come molte altre donne lavorano all’interno di importanti multinazionali che utilizzano manodopera a bassissimo costo, sottoposta ad una flessibilità estrema.
Turni comunicati giorno per giorno, come nel caso di Italpizza, ritmi di lavoro serrati con brevissime pause chiamate dai capireparto con un fischio come nel caso della Geodis-YOOX.
Trasferimenti continui, demansionamenti, provedimenti disciplinari sono all’ordine del giorno per le operaie che osano protestare.
Donne, operaie e migranti, una triplice condizione che il capitale ha intuito come possibilità privilegiata per operare uno sfruttamento ancora più pervasivo, reso possibile da una ricattabilità estrema a cui queste donne sono sottoposte.
Condizioni salariali più basse, welfare quasi inesistente, leggi sempre più feroci sull’immigrazione e oscurantiste come quelle poste in essere da questo governo con il decreto Pillon, sono solo alcuni dei presupposti sui quali si basano le gabbie in cui voler rinchiudere queste donne, nei loro posti di lavoro, nel sociale così come nel privato delle loro case.
La determinazione e il coraggio attraverso il quale queste donne stanno praticando la loro ribellione è lo SCIOPERO! 

pc 8 marzo - Alla Sevel di Atessa si sciopera contro ritmi di lavoro massacranti


L’adesione allo sciopero improvviso chiamato dalle RSA USB è pressoché totale, per un’ora gli operai lasciano le linee deserte, tra gli sguardi sconcertati e stizziti dei capi squadra e dei manager.
Lo sciopero è nato tra le linee, deciso e voluto dai lavoratori con risposta all’escalation dei ritmi di produzione, divenuti sempre più pesanti per fare fronte all’impennata dei carichi di lavoro.
A rigor di logica quando si aumenta la produzione, si aumenta il numero degli addetti, invece hanno fatto il contrario.
La Direzione, infatti, ha deciso di posizionare un operaio in meno sulle linee e di aumentare il ritmo delle operazioni svolte da ogni singolo operaio, ritmi per altro già saturi per oltre il 95%.
Si è trattato dell’ennesimo sovraccarico che è andato a erodere persino l’esiguo fattore di riposo, previsto dalla metrica Ergo-uas, sistema che a detta dell’azienda dovrebbe tutelare la salute dei lavoratori.
Uno degli effetti della pressione fisica e mentale è l’aumento dei lavoratori con ridotte capacità lavorative.
In meno di un anno la linea gerarchica della Sevel ha impresso un forte aumento della produzione, solo sulle UTE coinvolte nello sciopero di giovedì, si è passato da 410 a 425 motori il giorno.
Dai 292.000 furgoni prodotti nel 2017 si passati ai 297.000 del 2018, potenzialmente 300.000, se non ci fossero stati i fermi di produzione per varie ragioni, agli scioperi a sostegno delle rivendicazioni operaie, tra cui quello dei lavoratori della Bluetec in difesa del posto di lavoro.
Questi rilevanti aumenti della produzione sono stati ottenuti comprimendo i tempi di produzione e aumentando le giornate lavorative anche con l’imposizione dei sabati pomeriggio lavorativi.

pc 7 marzo - FORMAZIONE OPERAIA online - riprendiamo lo studio di 'Le lotte di classe in Francia'

premessa
Dopo le lezioni sui capitoli del libro di Marx dello scorso anno,  abbiamo sospeso e attivato numerosi gruppi di studio con operai, lavoratori, lavoratrici, militanti che da gennaio ad oggi stanno studiando e commentando il testo. Stiamo pubblicando parte dei resoconti e interventi di questi gruppi di studio e proseguiremo a farlo, dato i buoni risultati che stanno avendo.
Ora riprendiamo lo studio- lezioni- commento online per andare a una conclusione dello studio di questo testo, che si fonde con i gruppi distudio e ne attiva altri.
Ribadiamo che gruppi di studio online e diretti si possono fare ovunque lo si voglia.
Su metodo, date, partecipazione confrontiamoci. info pcro.red@gmail.com

Pubblichiamo ora stralci dal testo della prima parte de 
Introduzione a"Le lotte di classe in Francia" (edizione 1895) di Friedrich Engels
giovedi prossimo la seconda parte - quindi riprenderemo il commento
 
Il lavoro che qui viene ristampato fu il primo tentativo di Marx di spiegare mediante la sua concezione materialistica un frammento di storia contemporanea partendo dalla situazione economica corrispondente. Nel "Manifesto comunista" la teoria era stata applicata a grandi linee a tutta la storia moderna negli articoli di Marx e miei nella "Neue Rheinische Zeitung" essa era stata continuamente impiegata per interpretare gli avvenimenti politici correnti. Qui invece si trattava di dimostrare, nel corso di uno sviluppo di parecchi anni, altrettanto critico quanto caratteristico per tutta l'Europa, l'intimo nesso causale, e quindi, secondo il concetto dell'autore, di ricondurre gli avvenimenti politici all'azione di cause in ultima istanza economiche.
.... Il metodo materialistico dovrà .... ricondurre i conflitti politici a lotte di interesse delle classi

pc 7 marzo - A Taranto 8 marzo tutte sotto il Comune ore 9 - lavoratrici slai cobas e donne dei quartieri inquinati,

Le lavoratrici Slai cobas per il sindacato di classe solidarizzano con le donne, le mamme che stanno lottando per la difesa vera della salute contro l'inquinamento che oggi continua come e più di ieri,per il profitto dei padroni vecchi e nuovi e un governo che ieri come oggi sta solo dalla loro parte.

Noi lavoratrici nella giornata dell'8 marzo - anche alcune di noi vivono nei quartieri Tamburi, Paolo VI -  scendiamo in sciopero anche a Taranto, insieme a tantissime donne, lavoratrici, a livello nazionale; e già avevamo organizzato un presidio di delegazioni di lavoratrici in sciopero sotto Palazzo di città.
Siamo contente che domani ci vedrà insieme, che si unisca la lotta delle lavoratrici, soprattutto delle pulizie degli appalti comunali che negli anni passati si sono conquistate quel lavoro con grandi e dure lotte, e la protesta delle donne abitanti dei quartieri inquinati.

E' la stessa lotta contro non una ma tante violenze che subiamo. Perchè all'attacco alla salute e alla nostra vita, si unisce la estrema precarietà del nostro lavoro, ci tagliano le ore, abbiamo un salario che non ci permette di vivere, e veniamo poi offese nella nostra dignità; si unisce il fatto che ci peggiorano la sanità, che i costi per curarci, per l'assistenza li scaricano tutti sulle nostre spalle.
Si uniscono le violenze sessuali, stupri, uccisioni che stanno diventando tante anche a Taranto, e contro cui, anche se denunciamo, non succede niente.

In occasione dell'8 marzo, non vogliamo sentire frasi ipocrite sulle donne.
Sappiamo bene che solo la lotta paga!

pc 7 marzo - la Francia della repressione non si smentisce mai - assassinati dalla polizia due giovani a Grenoble

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in via di traduzione

Samedi soir, à Grenoble, à 22h30, Adam et Fatih ont percuté un autocar en scooter, alors qu’ils étaient poursuivis par la Brigade anti-criminalité (BAC). La police les pourchassait en véhicule, à grande vitesse, alors qu’ils n’avaient pas de casque, les accusant d’avoir grillé un feu rouge et refusé un contrôle. Les risques pour les deux jeunes étaient énormes, mais la BAC était bien décidée à les coincer, quitte à les suivre sur l’autoroute où le danger était encore plus grand. C’est cette course-poursuite qui est à l’origine de la mort des deux jeunes.
Immédiatement après l’impact, la police a cherché à faire taire les habitants du quartier du Mistral et à couvrir l’affaire en repoussant celles et ceux qui observaient la scène. Dans la nuit du samedi au

pc 7 marzo - Decreto sicurezza: un attacco al diritto di sciopero e ai lavoratori, lavoratrici, soprattutto immigrati


Il caso Toncar

In queste ore, a due giorni dallo sciopero nazionale dell’8 marzo, ad altri lavoratori in sciopero presenti al picchetto Toncar di Muggiò (MB) è stato consegnato un foglio per il rimpatrio.
Ai padroni non interessa la razza: interessa il profitto, interessa l’accettazione di condizioni di lavoro e di sfruttamento, senza che tu possa scioperare e rivendicare diritti e dignità.
A questo serve il Decreto Sicurezza!
Altro che “prima gli italiani”.

pc 7 marzo - Napoli - La protesta delle cameriere,


Presidio di protesta davanti all’hotel Holiday Inn di Nola. Le cameriere ai piani, dipendenti della società TOP CLEANING, con sede a Roma, dicono basta allo sfruttamento e alla precarietà lavorativa.

pc 7 marzo - MESSAGGI, E AZIONI CONCRETE, DI SOLIDARIETA' CONTRO L'ATTACCO DELLA CGS ALLO SCIOPERO DELLE DONNE

Avviamo una "cassa di resistenza" per le lotte delle donne!  

Da Roberto Amabile - Dalla Germania - che ha subito inviato un suo contributo scrivendo: vorrei mostrarmi simbolicamente solidale con un piccolo contributo, e questa bella frase:
"Ognuno di noi deve dare qualcosa, per fare in modo 
che alcuni di noi non siano costretti a dare tutto."
Frase comparsa sui muri di Genova con dedica "a Carlo".

Da Ilenia (Torino)
È chiaramente un vile attacco.
Faccio girare in Nudm Torino e nel tavolo di genere nazionale di Pap, così da iniziare
a muoverci in solidarietà e per una cassa di resistenza.


Potere al Popolo

2500 EURO DI MULTA PER AVER SCIOPERATO L'8 MARZO! È successo a Taranto, alla coordinatrice del sindacato “SLAI Cobas per il sindacato di classe” per aver indetto lo sciopero dell’8 Marzo 2018. La colpa, secondo la Commissione di Garanzia sugli Scioperi (CGS) è di non aver rispettato la distanza minima di 5 giorni dalle elezioni politiche del 4 Marzo scorso. Lo sciopero era stato, dunque, vietato, ma il sindacato aveva deciso di praticare un atto di disobbedienza, sia perché da anni lo sciopero generale dell’8 Marzo è un momento di lotta mondiale contro il quale non c’è divieto che tenga, sia perché rispettando le consegne della commissione alcune lavoratrici non avrebbero potuto aderire.
Solidarietà a lei e a tutte le lavoratrici che si ribellano!   



06 Mar Lo Stato condanna chi sciopera. 
Noi non paghiamo e resistiamo!


Apprendiamo con sconcerto della multa di 2500 euro inflitta alla coordinatrice del sindacato “SLAI Cobas per il sindacato di classe” per aver indetto lo sciopero dell’8 Marzo 2018. La colpa, secondo la Commissione di Garanzia sugli Scioperi (CGS) è di non aver rispettato la distanza minima di 5 giorni