sabato 16 febbraio 2019

pc 16 febbraio - Chiudere i covi fascisti. Adesso strillano i sindacalisti fascisti dell'UGL che pensavano di propagandare impuniti le infami menzogne revisioniste contro la Resistenza del solito fascio che si spaccia per storico amico di casapound

Scritte nella sede del sindacato Ugl che ospiterà un evento organizzato da CasaPound

Un "sindacato" che aveva già ospitato Marine Le Pen e Salvini, un sindacato da sempre al servizio dei padroni, corporativista e razzista, nato non certo per/nell'interesse dell'unità dei lavoratori

16 febbraio 2019

Genova - Nella notte la sede genovese dell’Ugl di via di Brera, dove nel pomeriggio si terrà la presentazione del libro “Compagno Mitra” di Gianfranco Stella su iniziativa di CasaPound Italia Genova, è stata imbrattata con insulti e scritte antifasciste in vernice rossa sul ballatoio e sulla porta, la cui serratura è stata cementata.

pc 16 febbraio - ALLA MANIFESTAZIONE DI OGGI DEI KURDI L'APPELLO PER LA DIFESA DELLE CONDIZIONI DI NADIA LIOCE E DI TUTTE LE PRIGIONIERE/PRIGIONIERI POLITICI RIVOLUZIONARI, CONTRO IL 41BIS, PER LA LORO LIBERAZIONE

41bis “Da misura almeno in teoria circoscritta nel tempo, diventa strutturale... (incidendo su tutti gli aspetti della vita quotidiana: da quello delle disponibilità materiali, dal vestiario al cartaceo, a generi alimentari e di conforto o per l'igiene ambientale, o degli oggetti personali; a quello dell'accessibilità all'acquisto di prodotti; a quello della modalità e frequenza di svolgimento delle perquisizioni personali o di cella... la vita in ogni sua espressione, anche verbale, non deve fuoriuscire dal gruppo di assegnazione (a L'Aquila nella sezione femminile composto da due persone)... non un “buongiorno” può essere scambiato... La parola, ovvero quella facoltà innata del genere umano che storicamente … ne tipicizza la dignità rispetto alle altre specie animali, viene criminalizzata in sé stessa” - Dalla dichiarazione di Nadia Lioce al processo

C’è un accanimento ideologico nella detenzione della Lioce e degli altri prigionieri politici in regime di 41 bis. Si vuole piegare l’individuo non solo con l’ergastolo, ma pure con altre restrizioni, anche per mandare un messaggio all’esterno... Il decreto sicurezza del resto, va nella stessa direzione. Si sta inasprendo tutto in vista di un peggioramento generale delle condizioni sociali...” - Da un'intervita dell'Avv. Caterina Calia

Il 28 settembre a L’Aquila si è concluso, con la sua assoluzione, il processo a Nadia Lioce, per aver turbato la quiete di un carcere che l’ha sepolta viva, ma continua quello contro il regime di tortura del 41 bis, in cui Nadia Lioce è tenuta da circa 15 anni.
Un regime che nega a chi vi è recluso elementari diritti umani e viene utilizzato contro i prigionieri rivoluzionari come rappresaglia per scongiurare la ripresa della lotta rivoluzionaria contro questo sistema capitalistico in cui la ricchezza di pochi si basa sullo sfruttamento, la miseria, l'attacco ai diritti della maggioranza delle masse.
Oggi il 41 bis verso i prigionieri politici rivoluzionari si sviluppa inoltre nel contesto delle politiche

pc 16 febbraio - S.Ferdinando - da Campagne in lotta

BRUCIA ANCORA LA TENDOPOLI DI SAN FERDINANDO
Stanotte alle 23.30 è scoppiato l'ennesimo incendio in tendopoli le cui fiamme hanno bruciato molte baracche e ucciso una persona.
Ancora una volta l'ennesima tragedia annunciata, talmente ricorrente da sprofondare nell'ordinarietà. E davanti a questa strage continua c'è ancora chi pensa di poter giocare sulla vita di chi perde fratelli e sorelle ogni giorno. Che il dolore si trasformi in rabbia.


La polizia dello sciacallo Salvini era intervenuta contro i migranti pochi giorni fa
SAN FERDINANDO (RC): ANCORA IRRUZIONI DELLA POLIZIA E INTIMIDAZIONI VERSO CHI SI RIBELLA
Negli ultimi giorni la tendopoli di San Ferdinando è stata di nuovo teatro di minacce ed irruzioni da parte di polizia e carabinieri. Un abitante della tendopoli è stato raggiunto dalle guardie, accompagnate da chi nelle nuove tende tiene la scuola di italiano, e gli è stato nuovamente chiesto di parlare dei suoi presunti mandanti, di ‘quelli per cui lavora’, come se chi lotta ed è immigrato non possa prendere decisioni autonomamente ma abbia bisogno di una regia esterna. Per intimorire ancora, gli è stata ricordata la scadenza del suo permesso di soggiorno, salvo poi proporgli un posto in nuova tendopoli se si fosse comportato bene. La gravità di queste minacce ripetute nel tempo, volte ad intimorire e isolare chi lotta, si inserisce in uno scenario che si fa sempre più repressivo: ieri quattro macchine dei carabinieri hanno attraversato tutta la tendopoli, fotografando tutti gli oggetti e le persone presenti, senza possibilità di potersi sottrarre, e ai commercianti dei negozi è stato imposto di farsi fotografare individualmente. Nel frattempo, i carabinieri parlavano di sgombero e smantellamento della tendopoli entro un mese, pratica ormai molto frequente durante queste irruzioni e volta a intimare alle persone di andarsene. In questo clima di controllo e intimidazione costante, continuano i proclami istituzionali e le contraddizioni che questi si portano dietro: si continua a parlare di container, di terreni confiscati, di comitati, di integrazione e di tensioni sociali, ma l’unico risultato è che si alimenta da tutte le parti un conflitto tra poveri e le persone che rivendicano una casa continuano a rimanere nella situazione di precarietà in cui vivono da anni. Chi lotta non teme le vostre minacce e odia le vostre bugie!

pc 16 febbraio - S.Ferdinando - Nuovo rogo nella tendopoli, muore un giovane migrante

Distrutte decine di baracche, ha perso la vita il senegalese Moussa Ba, 29 anni.

Si muore ancora di freddo e di fuoco nella tendopoli di San Ferdinando, il ghetto che da anni ospita i braccianti migranti della Piana di Gioia Tauro. Ieri sera, attorno alla mezzanotte, un nuovo incendio è costato la vita al 29enne sengalese Moussa Ba e non Aldo Diallo come era stato detto in precedenza. Le fiamme si sono sviluppate nella parte iniziale del campo, quella più vicina alla strada e in pochi minuti hanno divorato una trentina di baracche. 

Nuovo rogo nella tendopoli di San Ferdinando (Rc), le immagini dei soccorsi

Gli occupanti sono fuggiti, hanno iniziato a correre con secchi e altri recipienti di fortuna verso le poche fontane per tentare di domare l’incendio in attesa dell’intervento dei Vigili dei fuoco. Ma subito ci si è resi conto che Moussa Ba non c’era, dalla sua roulotte non era mai uscito. Inizialmente, il bilancio era apparso ancora più serio. Oltre a lui, all’appello mancavano altre due persone e si temeva che i morti da piangere fossero tre. Poi i dispersi sono stati ritrovati, ma quando le fiamme sono state domate la morte di Moussa è stata confermata. Il suo corpo è stato ritrovato all’interno della baracca in cui abitava.
una tragedia annunciata dal copione sempre uguale a se stesso. Non esistono servizi, né luce, né acqua alla tendopoli. Per scaldarsi, si può far ricorso solo a piccoli falò o vecchi bracieri, che fra le centinaia di baracche messe in piedi con brandelli di vecchie tende, pannelli di plastica o legno e materiali di scarto sono come bombe ad orologeria.

pc 16 febbraio - L'imperialismo italiano in Irak continua l'intervento militare

Difesa: ministro Trenta conferma impegno Italia a sostegno delle forze armate Iraq

Monaco, 15 feb 17:05 - (Agenzia Nova) - Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha confermato oggi l'impegno italiano a rafforzare le capacità dei militari iracheni nel contrasto del terrorismo. In un videomessaggio su Facebook, Trenta ha commentato la sua partecipazione odierna alla riunione dei ministri della Difesa dei paesi che partecipano alla coalizione internazionale contro lo Stato islamico, tenuta a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. “Ci siamo anche noi”, ha dichiarato Trenta. La titolare di Palazzo Baracchini si è quindi chiesta che cosa succederà nel momento in cui gli Stati Uniti andranno via dalla Siria, così come annunciato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “Ne abbiamo parlato: noi come italiani continueremo a fare quello che stiamo facendo, cioè rafforzare la capacità dei militari iracheni di contrastare il terrorismo”, ha affermato Trenta.

pc 16 febbraio - Milano Lamina - 4 operai morti col gas - neanche un giorno di galera per il padrone assassino?

Operai morti alla Lamina, il titolare patteggia un anno e 10 mesi con pena sospesa

Milano, 12 febbraio 2019 - Ha raggiunto un accordo con la Procura per patteggiare una pena sospesa di un anno e 10 mesi, dopo aver risarcito le famiglie delle vittime e l'Inail per un totale di oltre 4 milioni di euro, Roberto Sanmarchi, il titolare della Lamina, l'azienda metallurgica milanese dove il 16 gennaio dello scorso anno morirono quattro operai a causa di una fuoriuscita di gas argon nella vasca di un forno.È quanto è emerso dall'udienza preliminare, davanti al gup di Milano Manuela Scudieri, a carico dell'imprenditore, difeso dai legali Roberto Nicolosi Petringa e Elena Benedetti e accusato di omicidio colposo plurimo con l'aggravante di aver commesso il fatto in violazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.Il gup deciderà nella prossima udienza del 19 marzo se ammettere le due parti e poi se ratificare o meno il patteggiamento che ha avuto l'ok dei pm Letizia Mocciaro e Gaetano RutaEra stato accertato che nella fabbrica, infatti, non c'erano nemmeno «procedure di sicurezza sulla utilizzazione della centralina di allarme del livello di ossigeno» e «sulla gestione della funzione di tacitazione» dell'allarme stesso che quel giorno suonò al mattino e venne probabilmente disattivato da uno dei quattro operai, che poi scesero nella vasca del forno e morirono uno dopo l'altro.  

prossima udienza il 19 marzo


pc 16 febbraio - La FCA a Pomigliano ha rotto il c... - ora non si può più volantinare...

Sarà necessario andarci tutti a questo punto e fare di più che un volantinaggio...
Slai cobas per il sindacato di classe

La FIAT utilizza ogni mezzo per evitare che gli operai si muovano. Oggi cerca di vietare il volantinaggio ai cancelli per coloro che esprimono posizioni critiche nei suoi confronti, che denunciano la falsità dei cosiddetti “piani di rilancio”, e che chiamano gli operai ad aprire gli occhi e ad organizzarsi.
Per l’ennesima volta i guardiani aziendali hanno intimato ai compagni del gruppo degli autorganizzati FCA di andarsene perché gli ingressi allo stabilimento sono proprietà privata. Hanno avvertito le “forze dell’ordine” che, immediatamente, sono arrivate, come le altre volte e, come le altre volte, hanno identificato i compagni presenti e li hanno filmati con un tempismo che in altre occasioni non dimostrano quando è richiesto il loro intervento a difesa dei cittadini comuni, ma la FIAT evidentemente è “un cittadino” particolare.

Volantino distribuito (circa 2000 copie) il 13/2/2019 ai cancelli della FCA di Pomigliano durante il cambio tra primo e secondo turno
5-FCA- Pomigliano1

pc 16 febbraio - 2 - Con la lotta dei pastori - analisi di classe e dibattito - intervento da Operaicontro

LA RIVOLTA DEI PASTORI IN SARDEGNA
I grandi capitalisti non si fanno scrupoli, con i prezzi sono capaci di strangolare i piccoli produttori, ma hanno trovato degli ossi duri da spolpare. Caro Operai Contro, la rivolta […]

I grandi capitalisti non si fanno scrupoli, con i prezzi sono capaci di strangolare i piccoli produttori, ma hanno trovato degli ossi duri da spolpare.

Caro Operai Contro, la rivolta dei produttori di latte di pecora sarda, è scoppiata su una sovrapproduzione invenduta non inferiore a 61 mila quintali di pecorino romano a Denominazione origine protetta, (nel testo solo “pecorino”), il formaggio sardo la cui

pc 16 febbraio - Repressione in Francia - Condannato Cristophe, il pugile dei gilets!

 Christophe Dettinger, il pugile francese assurto alla ribalta per gli scontri di piazza dell'atto VIII dei gilets jaunes, è stato condannato lo scorso mercoledì a due anni e mezzo di prigione. Il "gitano di Massy" potrà ad ogni modo beneficiare della sospensione condizionale di un anno e mezzo della pena. Pena che potrà essere scontata attraverso il regime di semi-libertà, a cui si aggiungono cinquemila euro di multa e il divieto di dimora semestrale a Parigi.Christophe è solo uno dei tanti gilet che devono subire la repressione giudiziaria seguita all'esplosione di una rivolta storica per la Republique. Non sono ovviamente sotto alcuna accusa le violenze poliziesche, con gli spari di flashball e granate esplosive, i caroselli, i pestaggi indisciminati. Violenze responsabili di 14 morti e decine di feriti tra i manifestanti dal 17 novembre ad oggi.

Intanto, mentre va in onda in Francia la pantomima del "Grand debat national" lanciato da Macron, i gilet non solo scendono in piazza ogni sabato, con domani che non farà eccezione per l'Acte XIV. Allo stesso tempo si riorganizzano per un ulteriore rilancio della protesta. Il 16 marzo, giorno della fine del dibattito macroniano, è stata convocata a Parigi una grande manifestazione.
Questa è stata assunta dalle varie declinazioni locali del movimento GJ, ma non solo. A scendere in piazza saranno anche i comitati delle periferie contro le violenze poliziesche, così come i movimenti e le associazioni per il contrasto al cambiamento climatico. Il 14 marzo inoltre è stata convocata una giornata di mobilitazione da parte della CGT, a cui seguirà il 18 uno sciopero intersindacale.

pc 16 febbraio - 1 - Con la lotta dei pastori sardi ma serve analisi di classe e dibattito - un primo testo da infoaut

Lotta di classe in Sardegna - prima puntata


pc 16 febbraio - Contestazione a DRAGHI - all'Università di Bologna

Venerdì 22 Febbraio il governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi verrà insignito della Laurea ad Honorem in giurisprudenza per la difesa dei Trattati Europei.
Crediamo ci sia poco di onorevole nella carriera di Draghi: dopo aver iniziato la sua carriera nel mondo accademico e aver avuto importanti ruoli istituzionali al ministero del Tesoro, nella migliore tradizione delle “porte girevoli” tra pubblico e privato Draghi passa direttamente ai vertici di Goldman Sachs (una delle più grandi banche d’affari del mondo) come responsabile per le strategie europee. La stessa Goldman Sachs che consigliava al governo greco manovre finanziarie azzardate che hanno contribuito alla fragilità dei conti pubblici dello stato ellenico. Diviene quindi Governatore

pc 16 febbraio - Torino Mentre prosegue la repressione - cresce la solidarietà con Asilo Occupato


Ho partecipato alla manifestazione, in solidarietà con l’Asilo di corso Alessandria un’occupazione più che ventennale, sgombrata in nome di una “sicurezza” che risponde esclusivamente ai progetti della speculazione edilizia.
Lo sgombero è stato violento, con le povere suppellettili caricate sui camion della raccolta rifiuti e portate in discarica. Anche gli animali ne hanno fatto le spese: del piccolo pollaio si è salvata una sola gallina.
Sabato, a Torino,
Non ho visto la devastazione che i mass media enfatizzano né il “terrore” dei passanti. Giungeva invece a chilometri di distanza l’odore acre dei lacrimogeni e se qualcuno blindava il centro di Torino, erano i muri di cellulari e di agenti in assetto antisommossa, migliaia di armati che chiudevano tutte le strade e intimorivano i passanti. Senza parlare della Digos sguinzagliata in borghese lungo il corteo, la stessa che vediamo da anni in Valle di Susa e nei luoghi delle lotte , sempre contro di noi.
In realtà, la chiusura dell’Asilo non è che l’inizio: lo promette il ministro col manganello, col consenso dei suoi soci di governo e col plauso del sindaco 5stelle di Torino nonché del presidente PD della Regione Piemonte.
Dalle parole del questore si rimaterializza il “teorema” che avvelenò un passato non lontano e costò carcere e sofferenze a tanti compagni e alle loro famiglie, quello dell’”associazione sovversiva”. Ancora una volta si cerca di fare terra bruciata di quella solidarietà che è l’arma più potente degli oppressi, con un dossier “saldatura” su quanti “hanno solidarizzato con gente che vuole sovvertire l’ordine dello stato”.
La repressione parte come sempre nei confronti degli anarchici ed ha come obiettivo di neutralizzare le lotte sociali.
La posta in gioco va ben oltre Torino.
Fascismo, razzismo, sfruttamento e disuguaglianze senza limiti, negazione di bisogni e diritti: ecco i tempi che il sistema prepara per tutti noi.
Reprimere la solidarietà, la cultura e le pratiche conflittuali col pensiero unico del Mercato, sobillare la guerra tra poveri: ecco gli strumenti di sempre, usati dai padroni per mantenere il proprio dominio: contro tutto questo non serve timidezza o accondiscendenza, ma chiarezza: la consapevolezza che, come testimonia il popolo NO TAV, “si parte e si torna insieme” e che, tra legalità e giustizia scorre l’oceano.
Solidarietà agli arrestati dunque! Serena, determinata, collettiva, la lotta continua.
*storica attivista No Tav, Coordinamento nazionale di Potere al Popolo

pc 16 febbraio - CGIL - MICELI all'ambiente - un sindacalista da sempre con i padroni che distruggono l'AMBIENTE - VEDI tav/trivelle/gasdotti


Emilio Miceli è stato nominato responsabile dell’ambiente nella segreteria Cgil di Maurizio Landini.
Chi è Miceli? Ė stato a lungo segretario dei chimici e come tale si è schierato a favore del Tav, delle trivelle, dei gasdotti, di ogni Grande Opera devastante, anche di quelle che non si faranno mai.
Miceli sull’ambiente è a destra persino di Salvini ed ora è il responsabile Cgil di questa materia decisiva per le nostre vite. 
A loro volta i sindacati degli edili CgilCislUil hanno proclamato per il 15 marzo lo sciopero generale della categoria. Contro la strage di operai per mancanza di sicurezza sul lavoro? Contro il caporalato ed il supersfruttamento che imperversano nella categoria? Per aumentare le paghe?
No lo sciopero è per fare il Tav.
Vengono in mente i sindacati edili americani che nel 1968 organizzarono manifestazioni contro gli studenti che manifestavano contro la guerra in Vietnam.
Qualcuno ha scritto che con la segreteria Landini la Cgil avrebbe ritrovato lo “spirito del 68”. può essere, ma dalla parte sbagliata..

venerdì 15 febbraio 2019

pc 15 febbraio - Milano 26 febbraio: GIU' LE MANI DALLA BANDA DEGLI OTTONI!

Il circolo proletari comunisti invita a sostenere, solidarizzare, essere presenti al presidio contro la repressione/criminalizzazione dei compagni della Banda......

Noi quella sera c'eravamo fianco a fianco contro le scorribande degli "uomini" in divisa. Al fianco di chi coi loro suoni, ritmi, canzoni, i loro corpi, da sempre sostengono le lotte dei lavoratori - dei migranti -per la salute e sicurezza - antifascismo - internazionalismo. Loro ci sono sempre non lasciamoli soli. INSIEME SUONIAMOGLIELE

pc 15 febbraio - L'ala fascista dei Gilet Gialli si allea con i fasciopopulisti del M5stelle

Boicottare ogni presenza di presunti leader dei Gilet gialli in italia... sono fasci... come lo erano e sono i forconi o personaggi  in corsa alle elezioni che usano il movimento come sgabello al servizio dei padroni francesi, italiani, europei.

pc 15 febbraio - Cucchi - l'inchiesta sugli sbirri assassini sale di grado

Cucchi e gli atti modificati, un altro colonnello nei guai

Annotazione farlocche non acquisite nel 2015: aumentano gli indagati. Il comandante provinciale di Messina accusato di favoreggiamento
Cucchi e gli atti modificati, un altro colonnello nei guai

pc 15 febbraio - PROCESSO ILVA - LE TESTIMONIANZE DEI LAVORATORI E TESTI SLAI COBAS SC

Da oggi pubblichiamo le parti più importanti delle testimonianze al processo Ilva "Ambiente svenduto" rese dai lavoratori Slai cobas, parti civili nel processo e da testi presentati dagli avvocati di Torino.
Sono importanti, sia per le precise affermazioni fatte che inchiodano le responsabilità dell'Ilva sull'inquinamento e i suoi gravissimi effetti sui lavoratori e la popolazione dei quartieri, sia perchè finalmente la grigia e a volte soporifera aula della Corte d'Assise, in cui gli avvocati di Riva e complici la fanno spesso da padroni, è stata rotta dalla voce, denuncia chiara dei lavoratori e dei testi. 

Raccoglieremo tutte le testimonianze in un dossier, in uscita il 13 marzo - giorno dell'incontro/convegno/assemblea - per info slaicobasta@gmail.com 3475301704

OGGI LA TESTIMONIANZA DI 
DUE LAVORATORI CIMITERIALI 

1° LAVORATORE DEL CIMITERO

LAVORATORE – Lavoro al cimitero di Taranto in via San Brunone.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - Il cimitero di San Brunone vicino a quale quale apparato dell’Ilva è situato?
LAV - A circa duecentocinquanta metri dall’Ilva.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Ma in particolare da che cosa all'interno dell'Ilva? Che cosa c’è a duecentocinquanta metri?
LAV - I parchi minerali praticamente stanno vicino.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Quali sono le sue mansioni all'interno del cimitero?
LAV - Io faccio il necroforo inumatore, praticamente scavo la terra per mettere le salme e togliere le salme.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Quindi lei è a contatto con il terreno all'interno del cimitero.
LAV - Tutti i giorni.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Ha notato particolari evidenze riguardo alla situazione ambientale, all'inquinamento di questo luogo lavorativo dove lei svolge l’attività lavorativa?
LAV - Certamente. Infatti la prima cosa che ho notato da quando ho incominciato a fare quel lavoro era che mentre si spalava la terra e si buttava verso sopra, se guardavi, ti brillava all’interno il terreno. Io ho notato subito questa cosa che era strana. Io penso che erano delle sostanze

pc 15 febbraio - Palestina: la Grande Marcia del Ritorno ha rilanciato la Resistenza contro i piani sionisti ed imperialisti

In contributo ricevuto da Collettivo Tazebao
Il 30 marzo del 2018, nella ricorrenza della Giornata della Terra, i gazawi si sono riversati al confine della Striscia di Gaza, rivendicando il diritto al ritorno nella propria terra, usurpata dall’occupante sionista da settant’anni.
Settant’anni che ricorrevano proprio l’anno scorso, il 15 maggio, e che Trump ha voluto festeggiare spostando l’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme. Solo pochi mesi prima infatti il presidente statunitense aveva dimostrato la sua fedeltà allo storico alleato sionista dichiarando Gerusalemme capitale dello Stato d’Israele, volendo negare ai palestinesi una delle loro rivendicazioni fondamentali e mettendo contemporaneamente una pietra tombale sulle illusioni sparse dai suoi

pc 15 febbraio - Nel 2018 oltre tre morti sul lavoro al giorno. «Lotta di classe unica soluzione»

La lotta di classe richiede le forme organizzative adatte per sviluppare un fronte unito di lotta reale ed estesa su questo terreno specifico.
Il 13 marzo 2019 viene rilanciata da Taranto - sede della madre di tutte le battaglie delle morti sul lavoro, da lavoro e da inquinamento ILVA ora Arcelor Mittal - la RETE NAZIONALE PER LA SICUREZZA E SALUTE SUI POSTI DI LAVORO E SUL TERRITORIO -
INFO PER CONTATTI, ADESIONI, PARTECIPAZIONE: slaicobasta@gmail.com

DA La Riscossa | lariscossa.com - STRALCI

01/02/2019

Sono stati pubblicati lo scorso 29 gennaio i dati INAIL sulle denunce di infortunio sul lavoro relativi all'anno 2018[1]. Secondo tali statistiche nel periodo di riferimento vi sono stati un numero di 1133 incidenti con esito mortale, corrispondenti a una media superiore alle 3 morti al giorno. Rispetto all'anno precedente (2017), nel corso del quale si sono verificati 1029 decessi, tali dati mostrano un incremento del 10,1%. In quasi tutti i mesi del 2018 si è assistito ad un aumento dei casi mortali rispetto al corrispondente periodo del 2017; in particolare, tale andamento è stato massimo nel mese di agosto 2018, in cui si sono verificati 132 decessi, e nel quale si è verificato quasi lo stesso numero di vittime in incidenti mortali plurimi (ossia che hanno causato la morte di almeno 2 lavoratori) di tutto il 2017, pari a 37. Anche gli stessi incidenti plurimi sono passati da 15 nel 2017 (corrispondente a 42 morti) a 24 nel 2018 (corrispondenti a 82 morti), con un aumento del 60%.

Nel 2018 si è verificato un aumento dei decessi avvenuti in occasione di lavoro (da 746 a 786, pari al 5,4%), ma soprattutto di quelli avvenuti in itinere, occorsi cioè nel tragitto tra l'abitazione e il posto di lavoro (da 283 a 347, pari al 22,6%)[2]. Un caso emblematico di tale tipo di decesso è

pc 15 febbraio - FORMAZIONE OPERAIA - prosegue intensa l'attività di studio nei circoli di proletari comunisti

Pubblichiamo oggi e nei prossimi giorni - alcuni interventi dei compagni di Taranto che stanno partecipando al gruppo di studio sul testo ' le lotte di classe in Francia'

Note sparse sul 1°capitolo de “le lotte di classe in Francia”

[in corsivo passaggi citati dal testo]

L'aristocrazia finanziaria, nelle sue forme di guadagno come nel suoi piaceri, non è altro che la riproduzione del sottoproletariato alla sommità della società borghese.

È già stato sottolineato in altri contributi allo studio questa aspetto. Altri compagni hanno trovato che più che alla borghesia finanziaria, che oggi equivale all’aristocrazia finanziaria dei tempi del testo, il sottoproletariato è simile alla piccola borghesia, nel suo oscillare tra le diverse classi. Se questo è senz’altro vero, va precisato che ciò che rende simile i sottoproletari alla parte più parassitaria della borghesia è lo stesso modo in cui entrambi questi settori di classe riproducono la loro esistenza, non dalla produzione ma da espedienti, traffici, mance e rendite. È questo rende la borghesia parassitaria pronta a comprare chiunque valga il prezzo e i sottoproletari a vendersi a chiunque lo paghi. La piccola borghesia si schiera contro, contro la classe che minacci la sua propria condizione e piccola proprietà, la miserabile illusione di appartenere alla classe possidente, i sottoproletari si schierano con. Con chiunque gli permetta di continuare a mantenere la propria condizione a spese di tutti gli altri.

Come gli operai credevano di emanciparsi accanto alla borghesia, così pensavano di potere compiere, accanto alle altre nazioni borghesi, una rivoluzione proletaria entro le pareti nazionali della Francia. Ma i rapporti di produzione francesi sono condizionati dal commercio estero della

pc 15 febbraio - denunciare a tutti la posizione filo governo fascio/populista di CARC/nPCI

questa formazione con queste posizioni non appartiene più al movimento comunista maoista e al campo rivoluzionario e progressista e sarebbe tempo che compagni che reputiamo comunisti e progressisti che pure in questo gruppo ancora ci sono si ribellassero e facessero sentire la lo loro voce

proletari comunisti/PCm Italia
 ci rifiutiamo di pubblicare i testi che giustificano questa posizione reazionaria dei CARC/npCI
si possono trovere e leggere sul loro sito


pc 15 febbraio - Sulle foibe MONTATURA GIGANTESCA REVISIONISTA STORICA FASCISTA ORA MONTATURA DI STATO

Intervista a Claudia Cernigoi: «Sulle Foibe montatura gigantesca»

La riscossa | lariscossa.com

08/02/2019

In occasione della trasmissione su Rai3 del film "Red Land (Rosso Istria)", pubblichiamo un'intervista a Claudia Cernigoi (leggi qui la sua Biografia autorizzata)

Cara Claudia, intanto desideriamo ringraziarti per aver accettato questa intervista a La Riscossa.
Sono anni che ti batti per difendere la verità storica di quello che è successo prima, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale in quella terra martoriata tra Friuli e Istria.

Dapprima il revisionismo storico ha cercato di equiparare le responsabilità del fascismo e del nazismo a quelle della guerra partigiana, oggi siamo in piena ventata reazionaria, in cui le responsabilità dei carnefici fascisti vengono occultate e invece si sbandierano presunte responsabilità di chi ha sofferto l'occupazione fascista, le stragi di civili indiscriminate, e poi ha combattuto per liberare la propria terra.


Partiamo dal tuo libro del 2005, Operazione "Foibe" tra storia e mito. Già il titolo è altamente esplicativo. Le cifre sono paurosamente lievitate negli anni e soprattutto la vicenda ha assunto

pc 15 febbraio - Con proletari comunisti alla manifestazione NOCPR Milano

Sabato 16 febbraio 2019 alle 14,30 Piazzale Piola, Milano
alla manifestazione antirazzista NOCPR  che si terrà a Milano contro le politiche razziste e repressive del governo e il DL Salvini
i compagni del circolo proletari comunisti - Milano
Milano, manifestazione contro il decreto Salvini e i CPR
Organizzata da Mai più lager – NO ai CPR
Il 16 febbraio saremo in piazza di nuovo a Milano per continuare a costruire insieme l’opposizione dal basso all’apertura dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), a partire da quello di via Corelli a Milano, e alle politiche razziste e repressive che hanno trovato la loro massima espressione oggi nel DL Salvini.
● Sarà un corteo che intende snodarsi per le vie e il quartiere che abbiamo già attraversato il 1° dicembre, un’altra tappa di un percorso di allargamento che vuole parlare alla città, fatto di azioni che coinvolgano i territori e che tramutino in fatti e pressione sulle istituzioni i punti di rivendicazione contenuti nell’appello elaborato, condiviso e pubblicato dalla Rete Mai più Lager – No ai CPR.
● Vogliamo porre l’attenzione sulla molteplicità dei risvolti che il DL avrà sulle vite di tutte e tutti

pc 15 febbraio - Lettera dalla Grecia a proletari comunisti - Ci saremo al Meeting - info per adesioni e contatti pcro.red@gmail.com

Da KKE-ml a proletari comunisti 
invito a "Incontro Anti-imperialista contro la guerra, 2019"
Cari compagni,
In occasione dei 20 anni trascorsi dal bombardamento NATO in Jugoslavia, che ha versato il sangue dei suoi popoli e fatto avanzare notevolmente il dominio americano-NATO nella penisola balcanica, vorremmo invitarvi a una riunione antimperialista, di due giorni, contro la guerra, che si svolgerà a Salonicco, in Grecia, il 13 e 14 aprile 2019.
Il "Meeting anti-imperialista contro la guerra, 2019" è un'iniziativa della nostra organizzazione, CPG (ml), in un periodo in cui gli americani espandono le loro basi assassine nei Balcani usando la NATO come veicolo, portano avanti i loro affari per eliminare ogni influenza russa (Accordo di Prespes,

giovedì 14 febbraio 2019

pc 14 febbraio - Per la liberazione dei compagni antirazzisti ancora in carcere a Torino: Presidio al Cpr domenica ore 15:00, c.so Brunelleschi all'angolo con via Monginevro

da macerie

Ci avete strappato sei compagni accusati di aver lottato contro la reclusione e l'espulsione degli immigrati senza documenti, quelli che non riuscite sequestrare in nave, affogare in mare o a respingere in Libia, ma noi non arretriamo di un sol passo, anzi rilanciamo.

pc 14 febbraio - In 3000 a Modena contro il decreto sicurezza

E' stata  la prima delle scadenze previste dall'assemblea nazionale del SI cobas del 2 febbraio scorso a Bologna -  assemblea cui abbiamo partecipato e siamo intervenuti e scadenze a cui diamo sostegno ed adesione. 
Tra le prossime le più importanti sono
8 marzo sciopero vero delle donne lavoratrici - indicazione da sempre promossa e sostenuta da 
Mfpr e dalle lavoratrici dello Slai cobas per il sindacato di classe
1° Maggio proletario e internazionalista - al quale proletari comunisti aderirà e parteciperà con una campagna nazionale e una forte delegazione
info pcro.red@gmail.com

In 3000 a Modena manifestano contro la repressione: per la libertà di lottare!


Sabato 9 febbraio alla manifestazione di Modena organizzata dai lavoratori e dalle lavoratrici del S.I. Cobas, almeno 3000 persone hanno sfilato in corteo per mettere in discussione il potere dei signorotti di questa città che finora hanno dominato la scena economica, politica e istituzionale.

Abbiamo manifestato anche contro il “decreto sicurezza” del governo Di Maio – Salvini, per contrastare le politiche dei governi borghesi contro i proletari e gli immigrati: per una lotta internazionale ed internazionalista contro il sistema capitalistico.
Per la libertà di lottare, contro la repressione! 

pc 14 febbraio - Da FCA Pomigliano - volantino


Volantinaggio ai cancelli della fabbrica con il gruppo operaio del s.i. cobas
3-FCA- Pomigliano

pc 14 febbraio - info - Opuscolo di 'Potere al popolo' contro il decreto sicurezza


Iniziativa a Quarto (Napoli) contro le leggi repressive del governo Lega – 5 Stelle.
Presentazione dell’opuscolo del “Tavolo carcere e giustizia” di Potere al Popolo: “Loro si organizzano … e noi?

L’opuscolo che è reperibile al seguente indirizzo, https://poterealpopolo.org/loro-si-organizzano-e-noi-un-primo-esame-del-decreto-sicurezza-e-delle-politiche-securitarie/, sarà illustrato dai membri del Tavolo carcere e giustizia di Potere al Popolo, l’avvocato Caterina Calia e l’ex magistrato di sorveglianza Laura Longo. L’opuscolo analizza punto per punto la legge Salvini che inasprisce le misure liberticide già di per sé esistenti contro gli immigrati e contro i settori popolari che sempre più sono costretti a lottare per difendere diritti e rivendicare bisogni basilari.
Il Consiglio comunale di Quarto, un Comune di quaranta mila abitanti confinante con Napoli, è stato tra i tanti e tra i primi a prendere una posizione ferma contro il decreto del ministro degli Interni Matteo Salvini (http://www.cronacaflegrea.it/la-citta-di-quarto-contro-il-decreto-sicurezza-salvini-votata-la-sospensione-in-aula/?fbclid=IwAR1IJpqP9coR4SYJIf2gFrUwZfHJSHFdjkScUnd5XLv6Rt6JFAqEG_bSRpI).
Prima ancora che il provvedimento diventasse legge a fine dicembre scorso, i consiglieri del gruppo “un’Altra città”, hanno proposto e fatto approvare dalla maggioranza del Consiglio comunale un documento (https://www.facebook.com/QuartoUnAltraCitta/photos/a.1224646781005372/1449192558550792/?type=3&theater) in cui si denuncia il carattere reazionario, antidemocratico e anticostituzionale del testo del capo leghista che, come è ormai noto, peggiora ancora di più le norme securitaria dei ministri Minniti-Orlando del precedente governo PD Gentiloni.

pc 14 febbraio - RdC sedativo tossico di massa? Condividiamo


....Il RedditoDiCittadinanza è un sedativo di massa.
E non è certo concepito per evitare la recessione (generale e prevista) né la conseguente prossima Quaresima di tasse e tagli, ma per renderle più sopportabili per le masse, con un centinaio di euro in più a settimana a quelli che potrebbero diventare realmente pericolosi per il sistema.
Per tenerli tranquilli. E sorvegliati.
Perché restino buoni cittadini.
E consumatori.

Non ai senzatetto quindi, né ai migranti, che invece vengono spinti sempre più verso l’emarginazione totale – anche col decreto Salvini – per essere usati come spauracchio e capro espiatorio....
da contropiano

pc 14 febbraio - A Torino l'arbitrio poliziesco giustifica che 'tout le monde deteste la police!'

Torino. Polizia impazzita anche sul tram

A Torino le cosiddette “forze dell’ordine” stanno andando fuori controllo, ma soprattutto fuorilegge (dovrebbero essere loro a tutelarla, per capirci…).
Quello che è accaduto ieri pomeriggio – documentato da un video – è decisamente indicativo.
Nel primo pomeriggio la polizia sale e carica sul tram per impedire ai compagni di andare al presidio davanti al comune contro lo sgombero dell’Asilo e la successiva repressione…
Risultato: hanno picchiato un ragazzo che chiedeva solo cosa stesse succedendo e hanno fatto scendere tutti gli altri passeggeri, tra cui una donna che si è incazzata e gli ha gridato: FASCISTI!


Per avere un’idea di come funziona l’informazione di guerra, ecco come riferisce l’episodio la “democratica” Repubblica:
Nuovo presidio anarchico contro lo sgombero dell’asilo occupato di via Alessandria: L’obiettivo questa volta era il municipio dove Chiara Appendino stava tenendo una conferenza stampa. Qualche decina di manifestanti dell’area anarchica torinese stava

pc 14 febbraio - La resistenza a Torino contro lo sgombero di Asilo Occupato,guadagna sostenitori Gagliardi/De Cesare, ecc

Protesta contro sindaca "sceriffa”

.. presidio rumoroso contro la sindaca sceriffa. La sindaca, ancora una volta, si riempirà la bocca con belle parole su come l’amministrazione stia agendo in zone sensibili della città. L’abbiamo visto anche noi questo operato: polizia a militarizzare i quartieri, lo sgombero dell’Asilo, arresti con accuse gravissime durante le manifestazioni. E lei che fa? Decide sulle nostre teste e poi si complimenta con la polizia”

Torino tappezzata di scritte degli anarchici «L’Asilo ce lo riprendiamo»


La consigliera Gagliardi: «Non condanno nessuno»

«Si tratta di una reazione umana alle continue provocazioni subite. Dalle cariche ingiustificate, fino alla caccia all’uomo»

Monica Gagliardi è stata definita dal questore una fiancheggiatrice dei responsabili degli scontri di sabato con la polizia. E lei è una consigliera comunale a Giaglione (civica). «Lo sgombero delle case occupate a mio parere non è un’azione positiva per la città di Torino. Chi occupava i locali si impegnava ad aiutare i più deboli e i più poveri tra la popolazione. Non sono spacciatori o criminali».
Per quale motivo, quindi, il questore l’avrebbe notata?
«Perché appena arrivata in piazza Castello sono stata fotografata dalla Digos, come sempre accade nelle manifestazioni. Questo mi ha infastidito, perché si trattava di un semplice raduno e non stavamo facendo niente di male. Io valgo zero all’interno del movimento, ero là come semplice partecipante».
Cosa ha fatto durante il corteo degli antagonisti?
«Io l’ho seguito tutto, ma le azioni di cui si parla nei giornali non le ho viste. Chi mi conosce lo sa che sono una persona pacifica e tranquilla, il mio obiettivo è quello di non lasciare sole queste persone. Non si tratta solo di anarchici o antagonisti, dentro ci sono molte realtà».
Sì, ma condanna le violenze avvenute sabato?
«No, dopo aver visto cosa è avvenuto in questi giorni, non condanno nessuno. Si tratta di una reazione umana alle continue provocazioni subite. Dalle cariche ingiustificate, fino alla caccia all’uomo. I pullman non sarebbero neanche dovuti passare da quelle zone. La gestione dell’ordine pubblico e della viabilità durante il corteo è stata molto discutibile o furba».
Si sente presa di mira?
«A maggio si voterà per le comunali anche a Giaglione, nel mio paese, dove già ci eravamo presentati con una lista civica nel 2014. In questi cinque anni abbiamo lavorato molto, non solo sul tema Tav. Forse il questore teneva a far sapere a tutti che sarei poco affidabile».
Magari la critica è dovuta al fatto che lei è un pubblico ufficiale, essendo consigliere comunale…
«E allora mi denuncino per questo».
mercoledì 13/02/2019

“Sto con gli anarchici, sovversivo è lo Stato”

Donatella Di Cesare - La filosofa sullo sgombero dell’Asilo: “Chi esprime dissenso oggi è criminalizzato”
“Sto con gli anarchici, sovversivo è lo Stato”

“Gli anarchici si ricompattano di fronte alle minacce esterne”

«Quando si viene attaccati ci si ricompatta. Non è un comportamento anomalo, una cosa strana che sorprende. È una cosa che avviene tutti i giorni nella vita quotidiana. Fra di noi si litiga e quando qualcuno arriva dall’esterno ci si compatta e ci si difende».
Ecco il pensiero di Pasquale Valitutti, memoria storica dell’anarchia italiana: c’era anche lui, in un ufficio della questura a Milano il giorno che morì Giuseppe Pinelli. Dall’alto della sua leggenda militante, ieri mattina, nell’aula bunker delle Vallette, nel corso del processo Scripta Manent a carico di 23 imputati accusati di terrorismo, ha spiegato ai giudici della corte d’Assise perché in questi giorni le anime anarchiche, da sempre in conflitto sulle strategia di lotta, si sono ricompattate, all’indomani dello sgombero dell’Asilo Occupato. Evocando immagini romantiche, ha spiegato perché l’altro giorno, un gruppo di anarchici dell’area sociale, ammessi tra il pubblico, ha interrotto l’udienza e minacciato il pm Roberto Sparagna, che stava iniziando la requisitoria per gli imputati aderenti alla cellula della Fai-Fri, federazione anarchica informale. 

pc 14 febbraio - Francia: continua la repressione contro i gilet gialli, dai tribunali già migliaia di condanne

La "giustizia" francese ha pronunciato quasi 1.800 condanne dall'inizio del movimento dei "gilet gialli" a metà novembre, come ha annunciato martedì scorso, il primo ministro Edouard Philippe, davanti all'Assemblea Nazionale. "Dall'inizio di questi eventi, sono state emesse 1796 sentenze dai tribunali e 1.422 persone sono ancora in attesa di processo", ha affermato il capo del governo. Inoltre, "sono state previste più di 1.300 comparizioni immediate e 316 persone sono state poste in arresto", ha riferito.
E le condanne continuano a piovere. Christophe Dettinger, il pugile che il 5 gennaio, durante l'atto VIII dei gilet gialli a Parigi aveva assestato una serie di pugni a due poliziotti su un ponte che si affaccia sulla Senna, è comparso oggi mercoledì davanti al Tribunale penale di Parigi. Il pubblico ministero ha chiesto tre anni di prigione, uno dei quali è stato sospeso con messa alla prova. È stato condannato a 30 mesi di carcere, di cui 18 condonati, vale a dire un anno di carcere, suscettibile di semilibertà. Per un anno, sarà libero durante il giorno, ma tornerà alla detenzione durante la notte. Il tribunale ha aggiunto un divieto di dimora a Parigi per sei mesi.

pc 14 febbraio - IL 68/69 A TARANTO...

Il 68/69 a Taranto raccontato da chi c'era, rivolto a chi l'ha vissuto e a chi non c'era ma vuole capire - 21 FEBBRAIO

pc 14 febbraio - IL MFPR ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE KURDA

Il Movimento femminista proletario rivoluzionario - MFPR - aderisce e partecipa con una rappresentanza alla manifestazione kurda del 16 febbraio a Roma

Per la libertà di tutte le prigioniere e prigionieri politici kurdi e rivoluzionari nel mondo
Per la solidarietà internazionalista alle lotte di liberazione e alle guerre popolari - dal Kurdistan all'India... - in cui le donne portano avanti una rivoluzione nella rivoluzione
Per intensificare la lotta contro tutti gli imperialismi oppressori dei popoli, contro l'imperialismo italiano.



pc 14 febbraio - Blutec, ex Fiat Termini Imerese: grazie alla pressione operaia si anticipa l'incontro al 23 febbraio e la vertenza si continua a Termini

L'ingannapopolo Di Maio, ha fatto aspettare per ore il "popolo" operaio e dei sindaci del comprensorio di Termini fuori dal Ministero, prima di decidersi, vista la forte pressione e l'impossibilità di uscirsene tranquillo, ad incontrarli per fissare il prossimo incontro il 23 febbraio a Termini Imerese.

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Blutec, sindaci e operai al ministero. 
Di Maio li riceve e promette: "Verrò a Termini
Incontro al dicastero dello Sviluppo economico. Prima porte chiuse e tensione altissima. Poi il disgelo: il vicepremier promette una visita il 23 febbraio e un vertice il 5 marzo
13 febbraio 2019
La giornata finisce con una tregua. Dopo che sindaci, operai e sindacati avevano bussato in mattinata alla porta del ministero dello Sviluppo economico senza avere alcuna risposta, nel pomeriggio, mentre la tensione cresceva, Luigi Di Maio li ha convocati per affrontare il

pc 14 febbraio - La Lega covo di fascisti, razzisti, sessisti e stupratori!

Da Il Fatto Quotidiano

Bolzano, audio del consigliere leghista Masocco: “C’è una dj figa da violentare”. Lui smentisce: “La voce non è la mia”
Il messaggio vocale è stato diffuso dal quotidiano in lingua tedesca Die Neue Suedtiroler Tageszeitung e, secondo il giornale, è stato inviato dall'eletto in un gruppo del partito su Whatsapp. La replica: "Non sono io. Sporgerò denuncia". La Commissione pari opportunità provinciale: "Dimissioni immediate"

“Vieni al Juwel, c’è una dj figa da violentare. Adesso ti faccio una foto porco d…”. Sono le parole registrate in un audio diffuso dal quotidiano altoatesino di lingua tedesca Die Neue Suedtiroler Tageszeitung e attribuite al consigliere comunale della Lega di Bolzano, Kevin Masocco. Un messaggio vocale che, secondo il giornale, è stato mandato in una chat di partito su Whatsapp e sarebbe rivolto a un amico dello stesso politico. Una frase violenta, peraltro conclusa con l’aggiunta di una bestemmia, che ha subito fatto il giro dei social e scatenato la polemica politica.
Anche la presidente della Commissione pari opportunità del Comune di Bolzano, Marialaura Lorenzini, ha espresso “sdegno per le parole attribuite al consigliere comunale Kevin Masocco. Se fossero vere, sarebbe gravissimo”. Secondo la presidente “le affermazioni del consigliere Masocco, se confermate, sarebbero ignobili e lesive non solo per tutte le donne ma per un’intera società che vuole definirsi moderna, rispettosa delle diversità e civile: parole estremamente gravi tanto più se pronunciate da un rappresentante della politica, da una persona che siede in Consiglio comunale”.
"...La presenza di queste persone in un consiglio comunale, in quanto rappresentanti del popolo e quindi anche delle donne, non è accettabile. Chiediamo pertanto le sue immediate dimissioni. Se il consigliere non dovesse lasciare volontariamente il suo posto, le commissioni competenti devono reagire e rimuoverlo dal suo incarico”, ha dichiarato la presidente Ulrike Oberhammer, condannando l’episodio.

mercoledì 13 febbraio 2019

pc 13 febbraio - Ravenna: cancellate dagli antifascisti le svastiche dalla sede dell'Arcigay. I vigliacchi neonazi agiscono in sintonia con la politica nazionale integralista, reazionaria, di questo governo.


Svastiche nella sede dell'Arcigay, a Ravenna cresce l'omofobia 
Il presidente Ciro Di Maio: "Clima che non ci lascia tranquilli"

Mercoledì 13 Febbraio

RAVENNA. Come un virus, l’omofobia si sta sempre più diffondendo nella società. Ha ripreso forza. Le cronache riportano con impressionante cadenza episodi di intolleranza, minacce, discriminazioni e violenze contro le persone gay, lesbiche o trans. “Il clima è cambiato – conferma il presidente del comitato Arcigay di Ravenna, Ciro Di Maio –; da un po’ di tempo troviamo con regolarità svastiche disegnate sui muri dell’edificio. Ogni volta che vengono cancellate, dopo poco ricompaiono. All’inizio potevamo anche ipotizzare una bravata di ragazzini; ma la cosa si sta ripetendo con una tale frequenza che ci fa pensare ad altro. Questo clima non ci lascia per nulla tranquilli”.

pc 13 febbraio - Blutec, ex Fiat Termini Imerese: la mobilitazione operaia costringe Di Maio a fissare un incontro al Ministero del Lavoro, ma per il 5 marzo.

L’ingannapopolo Di Maio che aveva fatto le promesse prova a prendere tempo… ma già oggi si troverà una delegazione davanti il Ministero, mentre la Blutec vuole pagare le spese per il Carnevale della città!

Il M5S con Di Maio e i suoi rappresentanti in Sicilia che sono stati tirati pesantemente in ballo dagli operai che hanno dichiarato pubblicamente di averli votati provano a vendicarsi degli attacchi e non solo rinviano al 5 marzo l’incontro, ma non invitano il sindaco di Termini. I deputati …  hanno il coraggio di dire che si tratta di una “pronta risposta dell’attenzione che il governo Conte ha per i lavoratori di Termini Imerese”.

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Palermo, caso Blutec: il ministero convoca un tavolo per il 5 marzo. I sindacati: "E' tardi"

Domani a Roma una delegazione degli operai di Termini. Snobbato il sindaco Giunta, che protesta: "Sgarbo istituzionale": I 5Stelle: "Pronta risposta del governo"
12 febbraio 2019
Dopo le proteste degli operai, arriva per il 5 marzo la convocazione del ministero dello Sviluppo economico di un tavolo sulla vertenza Blutec di Termini Imerese. Ma l’invito fa infuriare ancora di più i sindacati e il sindaco della cittadina del Palermitano: “E’ un’emergenza, non si può fissare l’appuntamento fra un mese, mentre i lavoratori dal 31 dicembre non percepiscono la cassa integrazione”, dicono in coro.

Al tavolo parteciperanno il ministero del Lavoro, Invitalia, l’azienda e le organizzazioni sindacali per “verificare, secondo le tempistiche concordate nella precedente riunione del 19 dicembre 2018 - si legge in una nota - lo stato di avanzamento del piano industriale per la ripresa del sito produttivo, la

pc 13 febbraio - India: Iniziative del Partito Comunista dell’India durante lo Sciopero Totale all’interno della settimana di lotta dal 25 al 31 gennaio


Riportiamo alcune delle iniziative del Partito comunista dell’India (maoista), già apparse sulla stampa borghese online, messe in atto in occasione della settimana di protesta contro la reazionaria operazione "Samadhan" dal 25 al 31 gennaio. Questa "Operazione Samadhan" è diretta contro il partito comunista e il movimento rivoluzionario. Nella settimana di protesta i maoisti hanno fatto un appello allo sciopero totale, “Bharat Bandh”, da tenersi giovedì 31.

Perciò i funzionari reazionari dello Stato fascista indù e la polizia hanno richiesto misure speciali di sicurezza in diversi distretti. Hanno “messo in sicurezza” le dighe più importanti, ponti, stazioni ferroviarie, cinema, luoghi molto frequentati e altri luoghi pubblici. "Come misure precauzionali, la polizia ha fornito forze pesanti a Kaaleswaram Mahadevapur, Palimela, Kannayigudem, Vaajedu,