sabato 22 dicembre 2018

pc 22 dicembre - Il governo fascio-populista cancella di fatto la discussione parlamentare in preda a marasma e divisione



Tutto quello che avveniva già con i governi antioperai e antipopolari precedenti avviene oggi in forme clamorose con il governo di ingannapopolo Salvini Di Maio 
Ancora rinvii, sospensioni e tanta tensione. Il maxi-emendamento è arrivato al Senato, ma anche per l’approvazione del parere della commissione Bilancio c’è voluto del bello e del buono. I lavori sono stati infatti sospesi due volte per le proteste delle opposizioni dovute al fatto che nel testo c’erano errori e cifre che non tornavano.

il parlamento borghese tra la fogna della maggioranza fasciopopulista e la discarica della opposizione
Ogni parlamentare riceve un elenco telefonico ricco di allegati e tabelle; neanche il tempo di aprirlo e si cominciano gli interventi.
Alle 22 si chiude la “discussione” e si fanno le “dichiarazioni di voto” da parte di ogni gruppo. Alle 23 si vota e a mezzanotte si chiude (hai visto mai che qualche onorevole debba saltare anche solo un giorno di festa per colpa di una quisquilia del genere…). Praticamente c’è più tempo per scrivere il tema di terza media…
Si potrebbero scrivere a questo punto interi libri sulla distruzione del Parlamento, ovvero del potere legislativo. Che, sia detto a futura memoria, è ancora il più importante tra i tre per definire una “democrazia”. Gli altri due, infatti – esecutivo, ossia, il governo, e la magistratura – sono comuni anche alle dittature.

pc 22 dicembre - Non si arresta la protesta contro Macron - Ancora migliaia in piazza oggi in diverse città e scontri a Parigi - info da Paris-Luttes e infoaut

acte VI 
Le ministère de l’intérieur a comptabilisé moins de 40 000 manifestants, dont 2 000 à dans la capitale, A trois jours de Noël, les « gilets jaunes » comptaient de nouveau mobiliser leurs troupes dans toute la France pour un sixième samedi d’affilée de manifestations. 
  • Le ministère de l’intérieur comptabilisait 38.600 manifestants à travers le pays à 18 heures, 

A Paris, pour ce sixième samedi consécutif de mobilisation, la préfecture dénombrait 2 000 manifestants vers 18 heures,
Situation calme à Versailles, où plusieurs milliers de personnes s’étaient déclarées « intéressées » par une manifestation organisée sur l’avenue de Paris, juste en face du château. Une soixantaine de « gilets jaunes » se trouvaient sur l’avenue vers midi, au milieu d’un important dispositif policier, selon l’Agence France-presse (AFP). Par crainte de débordements, le domaine et le château de Versailles avaient été fermés « de manière préventive ».
Quelque 2 600 « gilets jaunes » ont défilé à Bordeaux et 2 500 à Toulouse, selon les préfectures.
Environ 1 000 « gilets jaunes » ont manifesté à Lille dans l’après-midi, chantant la Marseillaise et scandant « Macron démission ! ». Ils étaient 500 à Nantes selon la préfecture, dans un calme « relatif ». A Rennes, une importante opération escargot était en cours en début de soirée.
Quelque 80 « gilets jaunes » se sont rassemblés samedi midi devant la maison de Brigitte et d’Emmanuel Macron au Touquet, selon la préfecture du Pas-de-Calais. Les forces de l’ordre ont fait usage de gaz lacrymogènes contre des manifestants qui tentaient de forcer le dispositif policier.
La veille au soir, un pantin à l’effigie du président a été décapité lors d’une manifestation à Angoulême, une « mise en scène macabre » qui a été signalée au parquet, a annoncé samedi la préfecture de Charente. Ces faits « portent gravement atteinte tant à la personne qu’à la fonction du président de la République » et sont « susceptibles d’être qualifiés pénalement », précise-t-elle dans un communiqué.
  • 220 fermi e arresti

Sur l’ensemble du territoire, 220 personnes ont été interpellées, dont 81 placées en garde à vue, selon

pc 22 dicembre - Parigi 10.000 in piazza il 18 nella giornata internazionale dei migranti

Journée internationale des MigrantEs à Paris : La plus grosse manifestation depuis au moins 10 ans !

Le 18 décembre avait lieu une manifestation pour la journée internationale des migrants. Avec des mots d’ordres clairs comme la fermeture des centres de rétention et la liberté de circulation elle a regroupé plus de 10 000 personnes. Un succès.

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Sur Paris c’est effectivement la plus grosse manifestation de sans-papiers et en solidarité avec les migrantEs depuis au moins 10 ans. Au même moment des manifestations ont lieu dans près de 60 villes sur tout le territoire. Ces manifestations ont été précédées samedi par deux marches vers les frontières à Menton (frontière avec l’Italie) et au Perthus (frontière avec la Catalogne).


À Paris nous sommes 10 000 dont des milliers de sans-papiers organisés dans des collectifs, des syndicats ou hors collectifs (cf la photo jointe, prise boulevard St Martin en milieu de cortège) . Et l’ambiance est de feu.
Quand la tête du cortège arrive à Strasbourg St Denis, au fond, le ballon de la FSU s’engage sur le boulevard St Martin à la sortie de la place de la République.
La banderole de tête illustre ce qui a permis cette réussite avec des sans-papiers de tous les collectifs et aussi des syndicats, de la CGT, de la CNT, de Solidaires, de la FSU, avec Ramata Dieng du collectif Vies Volées pour la Marche des Solidarités, Assa Traoré du comité Adama, Omar Slaouti du collectif Rosa Parks et des représentants des associations de l’immigration et des quartiers.
Et à Gare de l’est cette banderole s’embrase aux cris de « Liberté » à la lumière rouge des fumigènes.

A l’arrivée à Gare du Nord, Anzoumane Sissoko (CSP75) conclut la manifestation au nom de tous les collectifs de sans-papiers et de tous les signataires : « c’est l’unité qui a permis ce succès et il faut continuer ». Et il appelle à une réunion le 9 janvier à la Bourse du travail pour, sur la base de ce 18 décembre, le lancement d’une campagne d’actions et de manifestations pour la régularisation de tous les sans-papiers et la liberté de circulat

pc 22 dicembre - Nelle zone infette della Lega/5stelle il razzismo è sempre di casa - solidarietà con i migranti e organizzare la risposta colpo su colpo

Avigliana, urlano «negro di m...» e sfregiano ventenne senegalese col bicchiere di vetro

Tine Papa Bassiru, 20 anni: «Mi hanno detto parolacce e poi spintonato e picchiato, anche con pezzi di vetro tagliandomi lievemente sull’orecchio destro»


TORINO - «Negro di merda, torna a casa». Un senegalese di 20 anni, Tine Papa Bassiru, calciatore del San Maurizio Canavese residente ad Alpignano, è stato aggredito da un branco formato da 5/6 ragazzi alla stazione di Avigliana, nel Torinese. La vittima del pestaggio ha reso noto l’accaduto tramite la sua pagina Facebook, a seguito della denuncia che ha presentato ieri pomeriggio alla caserma dei carabinieri di Almese.
Lunedì scorso
L’aggressione sarebbe avvenuta lunedì pomeriggio intorno alle 17.30, vicino alla stazione ferroviaria di Avigliana, in Valsusa: «Stavo uscendo dalla stazione e camminando verso Corso Laghi, quando all’improvviso sono passato davanti a un gruppo di ragazzi, fermi vicino al bar - spiega il giovane senegalese nella denuncia - sentivo che mi dicevano più volte “negro di merda, vai a casa”. Visto che ero l’unica persona di colore in zona in quel momento, mi sono avvicinato al gruppo chiedendo se ce l’avessero con me».
Il pestaggio
Da quel momento sarebbe partito il pestaggio: «Uno dei ragazzi mi ha mandato a fanc... e mi ha dato uno spintone - dice Bassiru - per cercare di allontanarlo l’ho spinto anche io, ma immediatamente si sono scagliati contro di me anche gli altri ragazzi del gruppetto, cominciando a picchiarmi a mani nude».
Denuncia ai carabinieri
Secondo la denuncia presentata ai carabinieri, uno dei ragazzi avrebbe preso un bicchiere di vetro per ferire Bassiru: «Ha iniziato a colpirmi e mi ha tagliato lievemente sull’orecchio destro, dal quale è uscito del sangue». I ragazzi sono scappati, alcuni sarebbero entrati dentro il bar: il senegalese ha chiamato subito i carabinieri, che sono arrivati immediatamente sul posto. I militari hanno fermato un ragazzo “sospetto” per una semplice identificazione e raccogliendone le generalità, ma ad oggi i carabinieri fanno sapere che nessuno degli aggressori è stato ancora identificato e fermato. Un grosso aiuto lo potranno dare le telecamere presenti in zona. Intanto, dopo l’aggressione, Bassiru è andato al pronto soccorso dell’ospedale di Rivoli, dove è stato dimesso in serata

pc 22 dicembre - I padroni della Pernigotti chiudono la fabbrica ma intanto offrono viaggi alle Malldive...

Pernigotti vuole chiudere ma intanto regala viaggi alle Maldive


Concorso dell'azienda di Novi Ligure con un montepremi da oltre 51 mila euro. Si chiama "Vola al caldo con Pernigotti": forse l'hanno scelto pensando ai lavoratori che passeranno in fabbrica Natale e Capodanno...

NOVI LIGURE – Acquista un prodotto, partecipa all’estrazione e scopri se hai vinto un fantastico viaggio. Pubblicità di questo genere le sentiamo da sempre e non fanno quasi più effetto. Se non fosse che, questa volta, a mettere in palio un viaggio in un paradiso esotico è la Pernigotti, i cui lavoratori da un mese e mezzo sono in sciopero per l’annunciata decisione dell’azienda di cessare la produzione nello stabilimento di Novi Ligure.

Cuba, Zanzibar, Maldive, Kenya e Repubblica Dominicana sono le mete tra cui il fortunato vincitore potrà scegliere la propria vacanza all inclusive di una settimana in un resort a quattro stelle, per due persone (valore 5 mila euro). Con il concorso – che si chiuderà il 15 gennaio 2019 – Pernigotti mette in palio anche cento set di tre valigie ciascuno, del valore di 467 euro l’uno. I conti sono presto fatti: il montepremi totale ammonta a 51 mila e 700 euro.

E dire che fino a ora il Fondo di solidarietà per i lavoratori di Pernigotti e Iperdì ha raccolto circa 30 mila euro, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Diocesi di Tortona (per la precisione 30.691 euro). Il concorso si chiama “Vola al caldo con Pernigotti”. Un nome evocativo. Forse l’hanno scelto pensando agli operai che da sei settimane presidiano la fabbrica e passeranno lì Natale e Capodanno...

pc 22 dicembre - NOTAV / Terzo valico - gli ingannapopolo M5 stelle smascherati!

No Tav: "Analisi costi-benefici pietosa, sbagliati anche i chilometri"

Il movimento che si oppone al Terzo Valico smonta l'analisi costi-benefici fatta dal governo Lega-M5s. "Errori macroscopici. Non c'è stata la volontà di fermare un'opera inutile. La nostra battaglia continua, non facciamo sconti a nessuno"

NOVI LIGURE - Il Movimento No Tav Terzo Valico non si muove di un millimetro dal suo “no” alla grande opera da 6,2 miliari di euro e dal giudizio sugli ex colleghi di battaglia del Movimento 5 Stelle. “Abbiamo fatto un pezzo di percorso insieme, è vero, ma non abbiamo mai delegato a nessuno la nostra battaglia - dicono nel corso di una conferenza stampa - Non faremo sconti a nessuno. Il Movimento 5 Stelle è peggio del Pd che ha sempre criticato”
Non è solo un giudizio politico, quello dei No Tav. E' anche una valutazione tecnica sull'analisi costi benefici resa nota (tramite un post su Facebook da parte del ministro Danilo Toninelli) dal Governo che ha dato il via libera alla prosecuzione dell'opera.
Un'analisi che i No Tav definiscono “pietosa”. Intanto nel metodo: non una conferenza stampa, non

pc 22 dicembre - Contro l'assoluzione dei padroni della Olivetti

Ivrea, amianto all'Olivetti: presentato ricorso in Cassazione

La procura generale di Torino ha presentato un dossier di 200 pagine che chiede di rivedere la sentenza di assoluzione in secondo grado dei fratelli Franco e Carlo De Benedetti

La procura generale di Torino ha presentato ricorso in Cassazione dopo la sentenza dello scorso aprile con cui la Corte d'appello ha assolto "perché il fatto non sussiste" i tredici imputati al processo per le morti da amianto alla Olivetti di Ivrea. Fra questi, i fratelli Carlo De Benedetti e Franco Debenedetti, che in primo grado erano stati condannati a 5 anni e 2 mesi per omicidio colposo e lesioni colpose. Il ricorso dei magistrati torinesi è corposo, oltre 200 pagine, e pone l'accento sull'attuale situazione di incertezza in giurisprudenza riguardante la correlazione tra esposizione all'amianto e insorgenza del mesotelioma.
Contrasto che - come spiegano i procuratori generali - potrebbe essere risolto soltanto da una pronuncia delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. I magistrati, inoltre, sono convinti che anche basse esposizioni all'amianto abbiano un peso e possano causare il tumore.

pc 22 dicembre - "Ecco cos'è il fascismo": il discorso di Gramsci che spiegava presente e futuro...

Comunisti e fascismo: la sfida a viso aperto

 di Antonio Gramsci (16 maggio 1925)
Il problema è questo: la situazione del capitalismo in Italia si è rafforzata o si è indebolita dopo la guerra, col fenomeno fascista? Quali erano le debolezze della borghesia capitalistica italiana prima della guerra, debolezze che hanno portato alla creazione di quel determinato sistema politico-massonico che esisteva in Italia, che ha avuto il suo massimo sviluppo nel giolittismo?
Le debolezze massime della vita nazionale italiana erano in primo luogo la mancanza di materie prime, cioè la impossibilità per la borghesia di creare in Italia una sua radice profonda nel paese e che potesse progressivamente svilupparsi, assorbendo la mano d'opera esuberante. In secondo luogo la mancanza di colonie legate alla madre

pc 22 dicembre - Decreto In/Sicurezza in azione: Arresto violento della polizia a Torino

In cinque bloccano a terra un ragazzo e gli agenti replicano a chi li contesta: ci ha morso, pensate anche a noi
 Un frame del video
Succedeva poco fa alla stazione di Porta Nuova a Torino! Un ragazzo bloccato a terra in modo violento da tre poliziotti e due militari.
Chiediamo a tutte e tutti la massima diffusione!
"E' un essere umano, ma lei ha assistito prima di parlare? A noi chi ci pensa? Invece di difenderli sempre!”
Queste solo nel frasi urlate da un poliziotto questa mattina a Torino. Noi alla scena abbiamo assistito fin dall’inizio quando due poliziotti mezzi nascosti dietro una colonna della stazione di Porta Nuova, urlavano ad un ragazzo africano di andarsene provando a togliergli il cappuccio della giacca e immobilizzandolo al muro. Sentendosi osservati dai passanti i poliziotti hanno provato ad allontanarsi insieme al ragazzo che, provando a divincolarsi, è stato atterrato da 5 agenti in servizio fra polizia e esercito.
Il resto emerge evidente e chiaro dalle immagini registrate. I poliziotti, oltre ad un uso illegittimo e ingiustificato della forza, innervositi da coloro che riprendevano la scena hanno iniziato a prendersela con chi chiedeva spiegazioni portando l’intera vicenda sul piano malato, ma a cui ormai siamo tutti ben abituati, del “o loro o noi”. L’isteria che emerge dal video, la completa mancanza di rispetto e la spavalderia mostrata dagli agenti non fanno altro che riflettere il clima che si respira in tutto il paese.

venerdì 21 dicembre 2018

pc 21 dicembre - Macron irriso per il suo 41° compleanno... Mentre gli studenti continuano la lotta e i gilet gialli annunciano una nuova mobilitazione per sabato 22

Manif lycéenne et étudiante pour souhaiter un bon anniversaire à Macron

Vendredi 21 décembre Manu aura 41 ans. Depuis plus de 2 semaines les lycéens et lycéennes, étudiantes et étudiants sont mobilisé.e.s contre les réformes que nous impose son gouvernement et son ministre Blanquer, qui installent plus que jamais la sélection et la précarité dans notre éducation.
Ces réformes ne veulent pas l’accès à l’éducation pour toutes et tous (hausse des frais d’inscription pour les étudiant.e.s étranger.e.s, SNU), ne veulent pas le libre choix de notre orientation, ne veulent

pc 21 dicembre - Irak la polizia spara su manifestanti in Gilet giallo - 6 morti

par Secours rouge

Le symbole des gilets jaune a été repris en Irak par les manifestants anti-corruption  Six manifestants ont été abattus et de nombreux autres blessés lorsque des manifestants ont pris d’assaut un bâtiment du gouvernement local à Bassora mardi, à l’issue d’un cortège en l’honneur d’un manifestant tué la veille par la police. Au moins 39 personnes ont été blessées, dont des forces de sécurité. Un couvre-feu a été imposé à travers la ville mardi soir alors que les autorités tentaient de reprendre le contrôle.
Bassora, le principal centre pétrolier irakien, a été le berceau des nombreuses manifestations qui ont eu lieu depuis cet étéLes manifestations ont commencé par des pénuries d’électricité et ont rapidement visé la corruption, la pauvreté et le manque d’emplois. La province souffre aussi d’une eau "potable" polluée et salée. Les hôpitaux ont signalé plus de 17 000 cas liés à de l’eau potable contaminée le mois dernier.
Les affrontementsc d'hier à Bassora Les affrontements d’hier à Bassora 

pc 21 dicembre - Turchia - due prigionieri politici maoisti in sciopero della fame da 94 giorni - Massima informazione e solidarietà SRP Italia - info srpitalia@gmail.com

Kadir Karabak, prisonnier condamné pour des activités liées au TKP/ML, et Esat Naci Yıldırım, prisonnier condamné pour des activités liées au MKP, sont tous les deux détenus dans la prison de type F Van et en grève de la faim depuis 94 jours contre leurs conditions de détention. Ils sont dans un état de santé très grave et leurs familles déclarent que l’administration pénitentiaire leur interdit toujours l’accès aux livres, aux journaux et leur a même confisqué le sel dans leur cellule (rare aliment consommé pendant une grève de la faim).
Esat Naci Yıldırım et Kadir Karabak (à droite)

pc 21 dicembre - Solidarietà India - a Milano avviata la preparazione della settimana internazionale di azione e solidarietà 20/27 gennaio

Dopo la buona riuscita del meeting internazionalista del 8 dicembre Milano i compagni del Comitato si sono subito adoperati per preparare la settimana di mobilitazione convocando tempestivamente una prima riunione.

Alla riunione hanno partecipato una parte degli interessati parlando principalmente della settimana di mobilitazione e del senso di comitati di sostegno alla guerra popolare in India come "nuovi comitati Vietnam".

Si è stilata una scaletta così articolata: 1) proposta ai compagni del Circolo Itinerante della proiezione del film Chakravyuh per il 20 gennaio, al Ligera o altro posto che i compagni ritengono adatto; 2) proposta/decisione di presidio al consolato, tra il lunedì e giovedì, per i prigionieri politici, Saibaba ecc., e repressione di massa; 3) presentazione/mostra il 25 del libro contro l'operazione Green Hunt del compagno sociologo galiziano; 4) riconvocazione riunione operativa pubblica e larga  per la seconda settimana di gennaio, chiedendo a tutti  contributi, pareri e condivisione per costruire insieme la settimana di mobilitazione.

pc 21 dicembre - La manovra degli ingannapopolo al governo - Risparmiare sulla pelle degli operai


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Tariffe INAIL tagliate di un terzo. Nelle tasche dei padroni 600 milioni di euro. L’INAIL avrà la scusa di ridurre le prestazioni sugli infortuni. Gli operai continueranno a rovinarsi la […]



Tariffe INAIL tagliate di un terzo. Nelle tasche dei padroni 600 milioni di euro. L’INAIL avrà la scusa di ridurre le prestazioni sugli infortuni. Gli operai continueranno a rovinarsi la salute lavorando fino alla morte. Sono oltre quattro al giorno, più tre per malattie professionali.

Caro Operai Contro, la manovra finanziaria 2019 del governo Conte, prepara un altro bel regalo per i padroni: non dovranno più versare all’Inail 600 milioni di euro, equivalenti ad un terzo del bilancio Inail, precisamente il 32,72%, come specifica Il Sole 24 ore.
Il motivo di questo nuovo regalo ai padroni sarebbe il calo degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Usiamo il condizionale perché Salvini e i risparmiatori del governo Conte sulla pelle degli operai, nascondono che si tratta di un calo conseguente ad un forte calo degli occupati nell’Industria, nell’Agricoltura, e una forte crescita nei Servizi. Non si tratta di un calo delle morti sul lavoro, tantomeno di una maggior prevenzione e sicurezza sul lavoro da parte delle aziende, anzi

pc 21 dicembre - All'ArcelorMittal di Taranto - una vergogna chiamato accordo e i sindacalisti servi dei padroni e ipocriti come l'USB di Rizzo

Le feste di natale all'insegna della divisione dei lavoratori ex-Ilva in assunti dai padroni indiani in AM e cacciati in cassintegrazione senza ritorno in AS Ilva

Grazie DI MAIO e M5Stelle... – siete riusciti a fare peggio dei governi Renzi Gentiloni!
Noi non siamo per la chiusura ma a DIMAIO dicono grazie anche i cittadini ambientalisti da cui ha raccolto i voti con la promessa che l'Ilva chiudeva e invece Di Maio ha
consegnato l'ILVA a padroni che – al di là delle parole -hanno interesse solo ai profitti.

Grazie sindacalisti cisl-uil-cgil... che avevate detto Nessun esubero e invece gli esuberi sono stati anche più di quanto ci si aspettava – Servi di Riva prima – dei Commissari dopo – dei nuovi padroni adesso - non vi smentite mai – anzi fate carriera con accordi- ricatto come questi – dopo Palombella divenuto sulla pelle dei lavoratori segretario nazionale UILM e uomo forte di tutti gli accordi con i padroni: non solo Riva, ma la buonanima di Marchionne e i nuovi padroni americani in questi giorni della FCA/Fiat.
Ora tocca a D'Alò cisl fare carriera nel sindacato al carro dell'ipervenduto e uomo dei padroni per eccellenza Bentivogli FIM

Grazie RIZZO USB... – che doveva essere l'alternativa di base dei lavoratori – che prometteva fuoco e fiamme e poi si è dimostrato l'ultimo arrivato dei Pompieri e per di più con massima ipocrisia Fotte e chiagne – magnificava l'accordo e ora corre a roma da di maio a lamentarsi delle ignobili discriminazioni che quell'accordo ha realizzato finora ai danni dei cassintegrati e delle terziarizzazioni infami che Mittal sapeva bene di realizzare, dato che le fa in tutti i suoi stabilimenti nel mondo

Ma si sbagliano padroni/governo/ sindacati servi dei padroni se pensano che la storia finisce qui!
Dove c'è oppressione c'è ribellione!- prima o poi
Senza giustizia – nessuna pace!

Nei paesi dove dominano i padroni - europei americani o indiani che siano - non c'è pace. Francia insegna!

Il nuovo anno è l'anniversario in Italia del glorioso Autunno caldo del 1969 – dopo la rivolta studentesca del 68.
Anche allora pensavano di tenere tutto sotto controllo all'insegna del profitto e dello sfruttamento,
non fu così - ebbero grandi scioperi, fabbriche occupate e lotta armata ebbero consigli di fabbrica con l'idea-forza del nuovo potere operaio e popolare!

Buon anno da
slaicobas per il sindacato di classe
circolo proletari comunisti
dicembre 2018/gennaio 2019

pc 21 dicembre - NO TAV - La Cisl un sindacato di infami al servizio dei padroni e della speculazione che merita isolamento e una lezione

La Cisl segnala i pompieri notav che hanno manifestato l’8 dicembre


Da “sindacato complice” per eccellenza a “sindacato sbirro” il passo è abbastanza breve. La Cisl – ex sindacato “cattolico” presto riciclato in mega-Caf per inciuci clientelari nelle aziende – lo ha compiuto.
*****
Riceviamo e pubblichiamo molto volentieri la lettera di Riccardo, pompiere e attivista sindacale, che insieme a molti colleghi ha partecipato alla manifestazione notav dell’8 dicembre a Torino in divisa, fieri come sempre, dietro allo striscione “Suma pumpista nen Suldà”.
Per questo motivo la Cisl di categoria ha segnalato i pompieri al Direttore e ai comandanti provinciali, chiedendo di prendere provvedimenti nei loro confronti.
Noi stiamo con i pompieri che si sono rifiutati di fare ordine pubblico negli anni passati, e tutt’ora, in Valle. Coloro con i quali molti notav hanso collaborato durante i giorni degli incendi devastanti per la nostra montagna.
Il pompiere NOTAV paura non ne ha!
Qui di seguito il testo:
Buongiorno a tutti i compagni lavoratori e colleghi Vigili del fuoco, con rammarico vi

pc 21 dicembre - Contro i facchini in lotta come sempre i padroni e padroncini con tutti i mezzi

Ecco le prove dell’uso violento dei caporali contro i facchini di Usb in lotta.
Intercettato il presidente della società che lavora nella Gls di Piacenza mentre richiede ad un camorrista l’invio di due pullman: uno di crumiri, l’altro di persone che devono “mazzuolare” gli scioperanti.
Il presidente è finito in galera, chi sarà il prossimo? noi ne abbiamo un’idea.
#schiavimai.
E ci sembra importante la precisazione, “a futura memoria”, del compagno dell’Usb Roberto Montanari, che lavora con i facchini della logistica a Piacenza. Per la cronaca, è già stato minacciato più volte…
Così, tanto perché si sappia
Siamo 4 amici, 4 fratelli, 4 compagni Riadh, Issa, Fisal ed io, la maggior parte delle 24 ore

pc 21 dicembre - Un fumettista intelligente acuto contro 'rossobruni' a sinistra

Alessio Spataro è un fumettista con una grande capacità d’analisi unità ad una rara abilità di sintesi: brillantemente riesce ad individuare le contraddizioni e a renderle in pochi tratti caricaturali.
Il suo momento di massima notorietà fu quando si accanì (tanto pesantemente, quanto giustamente) su Giorgia Meloni. Nel corso della sua carriera non ha nemmeno risparmiato attacchi a vari esponenti politici di ogni orientamento; senza volerli elencare, va giusto ricordato che fu tra i primi a dare del fascista a Grillo. In tempi non sospetti colse la vera natura del M5S e lo attaccò, talvolta scatenando reazioni assai scomposte nella sinistra che si era fatta abbindolare da Grillo. Il suo ultimo lavoro si aggancia proprio a quel percorso che aveva lasciato alcuni anni fa.
Il fumetto Le avventure rossobrune di Ego Fuffaro è una storia liberamente ispirata a

pc 21 dicembre - Il governo degli ingannapopolo ora sponsorizza gli F35

Gli F-35? Tutto sommato non sono così male!



Abbiamo parlato di questi F-35 spesso in maniera distorta… bisogna spesso conoscere e valutare le informazioni… il programma F-35 è ormai avanti da oltre venti anni, a differenza di quanto spesso qualcuno ha detto, è un aereo che ha sicuramente una ottima tecnologia, forse la migliore al mondo in questo momento. E’ un aerero di quinta generazione, ed è normale che dobbiamo faci un po’ di calcoli, sia per quel che riguarda la tasca… sia per quanto riguarda la tecnologia. Ma resta ovvio che non possiamo rinunciare a quella che è una grande capacità della nostra aeronautica che ancora oggi ci mette avanti rispetto a tanti altri paesi”.
La citazione quasi parola per parola è d’obbligo. A parlare così del Lockheed Martin F-35 – il costosissimo (e secondo molti analisti abbastanza inutile e problematico) caccia multiruolo che dovrebbe andare a costituire la spina dorsale dell’Aeronautica Militare italiana – non è un deputato del PD, o un senatore di Fratelli d’Italia, e nemmeno della Lega. La dichiarazione è infatti del sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, del Movimento 5 Stelle.
E già questa, secondo noi, è una notizia. Perchè la battaglia contro l’acquisto degli F-35 era una battaglia del movimento 5 Stelle. Portata avanti da Alessandro Di Battista, ad esempio, come si può ascoltare in questo video de Il Fatto Quotidiano, caricato su youtube. Minuto 2.15.


Ma lo stesso Tofalo era di idee diverse: nel 2017 addirittura proponeva, con un emendamento al Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020, di definanziare il programma F-35.

pc 21 dicembre - Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 32

puntate precedenti

pc 19 dicembre  - Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 31

pc 21 novembre - Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 30

pc 17 novembre - Prolegomeni per la costruzione del partito Comunista maoista/Italia - 29
pc 7 ottobre - Prolegomeni per la costruzione del partito Comunista maoista/Italia - 28
pc 5 ottobre - Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 27
pc 2 ottobre - Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 26

pc 26 settembre - Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 25
pc 23  settembre -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 24
pc 21 settembre - Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 23
pc 19 settembre - Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 22
pc 17 settembre - Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/italia - 21
pc 15 settembre - Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 20
pc 13 settembre - Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 19

pc 31 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 18
pc 30 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 17
pc 25 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 16
pc 23 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 15
pc 21 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 14
pc 19 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 13
pc 16 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 12
pc 15 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 11
pc 14 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 10
pc 12 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 9
pc 11 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 8
pc 10 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 7
pc  9 luglio - Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 6
pc  8 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia -  5
pc  6 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia -  4
pc  5 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia -  3
pc  3 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia -  2
pc  1 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia -  1

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La realizzazione di un programma di transizione socialista richiede la dittatura del proletariato. nata dalla rivoluzione proletaria e socialista. Il passaggio decisivo di essa è l'insurrezione popolare come culmine della guerra popolare prolungata che porta a un governo rivoluzionario guidato dal Partito Comunista, sostenuto da un Fronte Unito imposto e difeso dalla Forza combattente dell'Esercito rosso.
Gli organi  del governo rivoluzionario, il potere dei consigli - forma adatta dei Soviet della rivoluzione bolscevica - sono organi e strutture nati già nella fase pre-insurrezionale e che agiscono come centri di potere nell'insurrezione, per poi essere instaurati per legge con la vittoria dell'insurrezione.
La loro effettiva operatività post rivoluzionaria può essere molto complessa per cui bisogna mantenere salda la rotta e affermare senza tentennamenti la direzione del Partito nelle scelte e nei tempi dell'instaurazione.
Il potere dei consigli non è principalmente economico ma politico: decisioni, democrazia proletaria, disciplinamento e militarizzazione di massa, organizzazione della produzione, organizzazione delle masse a lavoro e delle masse senza lavoro, un rapporto stretto tra il politico e il militare, consigli e esercito rosso. Tutte cose per le quali la garanzia è data dalla direzione del Partito.

pc 21 dicembre - Tagli alla Sanità e Indipendenza scientifica messa in discussione: si dimettono altri tre dirigenti dell'ISS

Tra le tante bugie di questo governo c'è quella che non avrebbero toccato i fondi per la Sanità pubblica, ma quello che sta succedendo all'Istituto superiore della Sanità smentisce pubblicamente...
questi due articoli della Repubblica e dell'Huffington Post (questo addirittura di novembre) spiegano perché

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Altre tre uscite dall'Istituto superiore di sanità, Grillo infuriata
«Le motivazioni riportate dalle agenzie sulle dimissioni di alcuni membri apicali dell'Istituto superiore della sanità sono gravissime e diffamatorie, oltre che false. Mai, come ha già chiarito il ministro Grillo, si sono verificate interferenze politiche nelle funzioni dell'Iss, né mai c'è stata alcuna volontà di interferire o condizionare l'indirizzo scientifico». Lo dichiarano i deputati del Movimento 5 Stelle in Commissioni Affari sociali.
«È chiaro che ci sono logiche politiche dietro queste dimissioni a orologeria: si gioca a fare le vittime per infangare il ministero della Salute e, quindi, il Governo», concludono.
Tre membri dei vertici dell'Istituto superiore di sanità lasciano, subito dopo il presidente Walter Ricciardi che ha comunicato ieri le sue dimissioni, e il ministero si innervosice. La

pc 21 dicembre - Il decreto fasciopopulista e razzista sulla sicurezza di Salvini/Di Maio si conferma “lontano” dal diritto internazionale secondo tutte le analisi, compresa quella del quotidiano dei padroni

Secondo questa analisi il Decreto legge non solo va “in una direzione diversa rispetto a quella voluta dalle Nazioni Uniti con il Global compact (con l'Italia che non è tra i 164 Stati che hanno detto sì al Patto, non vincolante), ma anche rispetto ad alcuni principi di diritto internazionale”.

- durata elevata del trattenimento nei Centri di permanenza per il rimpatrio
- l’eliminazione della protezione umanitaria
- nozione di Paese sicuro per le domande di protezione internazionale
- prolungamento del periodo massimo di trattenimento dello straniero passa da 90 a 180 giorni

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L’ANALISl

Dl sicurezza “lontano” dal diritto internazionale

La conversione in legge del decreto sicurezza è avvenuta quasi in contemporanea all’approvazi6ne, a Marrakech, del Patto delle Nazioni Unite - il Global compact - per una migrazione sicura, ordinata e regolare. Le analogie finiscono qui, però, perché le nuove norme introdotte nell'ordinamento italiano non solo vanno in una direzione diversa rispetto a quella voluta dalle Nazioni Uniti con il Global compact (con l'Italia che non è tra i 164 Stati che hanno detto sì al Patto, non vincolante), ma anche rispetto ad alcuni principi di diritto internazionale. In particolare, per la durata elevata del trattenimento nei Centri di permanenza per il rimpatrio, per l’eliminazione della protezione umanitaria che è invece una realtà in molti Paesi è per la stessa nozione di Paese sicuro per le domande di protezione internazionale, che per di più può riguardare anche uno Stato

giovedì 20 dicembre 2018

pc 20 dicembre - Tenaris Dalmine reparto di Sabbio di fronte all'azione di denuncia dello Slai Cobas non hanno il coraggio di rispondere e fanno parlare i comunicati anonimi

Altro che saltati i nervi! 
I traffichini sottobanco colpiti nel segno 
sono passati alle lettere anonime!
Per vomitare idioti insulti allo Slai Cobas
per rilanciare esattamente quello che vuole l’azienda!

E lo fanno molto stupidamente perché per difendere le trattative sindacali Fiom Azienda (ricordate l’incredibile lettera contro Fim e Uilm?) tirano fuori un sacco di particolari sulla trattativa sconosciuti.
Perché stanno in un comunicato anonimo, e non sono discussi e approvati nelle assemblee operaie prima delle trattative?

PER GLI OPERAI CHE VOGLIONO RAGIONARE CON LA PROPRIA TESTA
Una prima risposta alla lettera “pseudo-anonima” apparsa in reparto 

Purtroppo per gli estensori della lettera la realtà è molto diversa da quella che cercano di rappresentare strumentalmente per nascondere le proprie responsabilità, a partire dal fatto che:
nelle uniche assemblee fatte le decisioni prese a maggioranza dagli operai erano state chiare e avevano vincolato i delegati a fornire copia di tutti gli accordi vigenti sulle ODL, avviamenti, professionalità e organici, svuotamento del forno durante gli scioperi e l’assemblea che dovevano essere messi su ogni postazione, e poi i delegati Fiom dovevano venire in reparto alla mattina per fermare le macchine quando non erano rispettate dall’azienda. La turnazione con una squadra doveva riprendere con regolarità con settimane alternate con 1° e  2° turno e oltre al recupero delle 60 euro “sperimentali" che erano sparite per 7-15. Sulla sicurezza dovevano essere fatti gli interventi in sospeso da tempo al controllo visivo e al ripristino automatico dell’avvvita cappellotti, che continua ad essere fatto in manuale. Si rivendicava la conferma dei lavoratori apprendisti e a tempo determinato, che dopo poche settimane erano già messi in organico produttivo.
DOVE SONO FINITI QUESTI FATTI?

Se poi qualcuno si è fatto portavoce tra gli operai delle indicazioni dell’azienda e delle sue esigenze in relazione al budget, illudendo gli operai che l’unica possibilità è quella di portare a casa 4 soldi in cambio di peggioramenti, non cerchi strumentalmente di attaccare lo Slai Cobas e il suo rappresentante di reparto che propone e pratica un’altra strada sia a Sabbio che in tutta la Tenaris Dalmine: quella di lottare e usare gli scioperi per difendere tutti i posti di lavoro, il salario, i diritti, la sicurezza e la salute di tutti gli operai, che i piani aziendali e gli accordi sindacali di fiomfimuilm non tutelano, PERCHÈ SONO CENTRATI SOLO SUL PROFITTO E LO SFRUTTAMENTO.

Per chiudere sulla stupidità della lettera, pure la fantomatica sigla è idiota perché quando gli operai sono colpiti dagli infortuni o dalle malattie professionali, i genitori sono quelli che si preoccupano veramente e di fronte al pericolo tumore/amianto o ai tubi volati settimana scorsa sul passaggio pedonale, non avrebbero mai scritto una lettera così contro gli interessi dei propri figli.

SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
20.12.2018

pc 20 dicembre - Massima solidarietà a difesa dei vigili - contro il governo fasciopopulista SI TAV

In divisa al corteo No Tav: chiesti provvedimenti contro due vigili del fuoco

I sindacati Cisl e Conapo: "Ognuno può manifestare per ciò in cui crede ma non in divisa. I pompieri non hanno colore politico"

Hanno partecipato al corteo No Tav indossando la divisa dei vigili del fuoco e, ora, rischiano di subire provvedimenti disciplinari. I sindacati Cisl e Conapo hanno infatti inviato una segnalazione al Direttore regionale dei vigili del fuoco e ai comandanti provinciali per chiedere provvedimenti contro i due colleghi dell’Usb (Giovanni Maccarino di Alessandria e Riccardo Zaccaria di Torino), che hanno aderito al corteo contro la realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione.
“Ognuno può manifestare per ciò in cui crede ma non condividiamo la scelta di farlo in divisa – affermano Cisl e Conapo -. Questo perché si darebbe un colore di parte e/o politico ai pompieri. Chiediamo di valutare se tale azione sia legittimata dal Ministero, in caso contrario chiediamo di prendere i corretti accorgimenti a riguardo”.

Nel corso della manifestazione i due vigili del fuoco avevano spiegato: “Siamo qui come pompieri e come cittadini, perché la Tav è un’opera inutile e dannosa per il territorio”.

pc 20 dicembre - IL MOVIMENTO FEMMINISTA PROLETARIO RIVOLUZIONARIO DENUNCIA LA MONTELLO SPA


Alla PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BERGAMO
Denuncia/Querela

La sottoscritta Associazione “Movimento femminista proletario rivoluzionario”, in persona della sua rappresentante nazionale Calderazzi Margherita (n. a Taranto il 29.11.50), con sede in Taranto alla via Livio Andronico, 47, denuncia Roberto Sancinelli presidente della Montello Spa e Angelo Giavazzi consigliere delegato della Montello Spa.

I FATTI
La Montello Spa, Via Fabio Filzi, 5, 24060 Montello BG, nelle persona del Consigliere Delegato Angelo Giavazzi, in data 14 novembre 2018, nel corso della vertenza per l'assunzione di 17 lavoratrici, già operanti nella Coop Eko-Var appaltatrice della Montello, e non passate, a seguito del cambio appalto, nella nuova ditta appaltatrice Selection (nonostante accordo sindacale), in risposta ad una lettera dello Slai cobas per il sindacato di classe di Bergamo, scrive, tra l'altro – (riportiamo lo stralcio che vogliamo sottoporre all'attenzione di codesta Procura - mentre alleghiamo l'intera lettera inviata via e mail):

(Al)l’incontro di sabato 3 (novembre c.a. - ndr)... erano presenti, oltre a 5 lavoratrici, il sig. Lauricella, presidente del Consiglio di Amministrazione della cooperativa Selection, il sig. Cataldo, consigliere della cooperativa Selection, oltre che, per la Montello, il sig. Sancinelli, il sig. Giavazzi, consigliere delegato alla sicurezza aziendale e ai rapporti con la cooperativa e la signora Muggiolu, responsabile operativa.
In tale sede le lavoratrici presenti, hanno chiesto chiarimenti in merito alla possibilità di rientrare a svolgere la propria attività lavorativa, per il tramite della cooperativa Selection, nel sito Montello.
Da parte Montello sono stati chiesti chiarimenti circa l’appartenenza dichiarata dalle lavoratrici, tramite volantinaggio, al Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario e da chi sostenute in tale appartenenza. Tale dichiarata appartenenza, segnalata anche alle forze dell’ordine, ha generato legittime preoccupazioni da parte della Montello e dei suoi responsabili alla sicurezza, in considerazione dell’attività di servizio pubblico svolto e del fatto che i siti di trattamento dei rifiuti, come quello di Montello, sono considerati sensibili in termini di sicurezza pubblica...”.
La lettera terminava, firmata
Cordiali saluti.
MONTELLO S.p.A.
Il Consigliere Delegato
Angelo Giavazzi

La “richiesta di chiarimenti circa l'appartenenza delle lavoratrici al Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario” è in aperta violazione dello
Statuto dei lavoratori Art. 8, che recita:
È fatto divieto al datore di lavoro, ai fini dell'assunzione, come nel corso dello svolgimento del rapporto di lavoro, di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore, nonché su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell'attitudine professionale del lavoratore”;

Inoltre – a parere della scrivente – risulta anche in violazione della Costituzione, in particolare all'art. 3 che nella prima parte recita:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E all'art. 21 che recita nel primo capoverso:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni

pc 20 dicembre - Ungheria. Socialdemocratici e revisionisti non si smentiscono mai e sotto ogni latitudine - al servizio del capitale e del fascismo che avanza

Da www.resistenze.org - popoli resistenti - ungheria - 18-12-18 - n. 695

UN DOCUMENTO INFAME
Cosa sta succedendo in Ungheria?

Partito dei Lavoratori Ungherese | solidnet.org

Questo partito prende a pretesto la presenza e ruolo di altri partiti capitalisti per contrastare la protesta dei lavoratori, che proprio loro avrebbero dovuto organizzare con i cosiddetti "sindacati" su cui hanno influenza. E invece No - nonostante è ormai notorio in tutta Europa che l'attuale governo è il più fascista, razzista, xenofobo e antioperaio di tutta Europa e Orban elegge Salvini come suo idolo in Europa

IL TESTO

Diverse proteste si sono svolte in Ungheria sin dall'8 dicembre, con la mobilitazione di alcune migliaia di persone. In parlamento i partiti di opposizione hanno attaccato i partiti di governo e hanno paralizzato con l'ostruzionismo i lavori. Cosa sta succedendo in Ungheria?

1) Il 2 novembre 2018, tre legislatori del partito al governo Fidesz hanno presentato un progetto di legge per modificare il codice del lavoro. L'emendamento consente oltre alle 40 ore di lavoro normali a settimana 400 ore extra all'anno, invece delle attuali 250 ore. Ma la quantità di lavoro extra dovrebbe essere conteggiata non in 12 mesi

pc 20 dicembre - Blutec ex Fiat Termini Imerese: L’incontro al Ministero di ieri mette in dubbio perfino il rinnovo della cassa integrazione, mentre il “nuovo” piano industriale è ancora in alto mare

Quindi l’azienda, secondo il comunicato della Fiom: “ha garantito il pagamento a partire da domani [oggi per chi legge, ndr] delle spettanze pendenti: la tredicesima mensilità, la flexible benefit e Metàsalute. Mentre per Cometa la copertura sarà a gennaio”, inoltre “ha confermato che oggi [sempre ieri] presenterà la richiesta per la cassa integrazione straordinaria per tutto il 2019.”
Quindi, ancora ieri, 19 dicembre, la Blutec non aveva presentato la richiesta di cassa integrazione, mettendo in serio pericolo pure questo ammortizzatore per il 2019.

Poi la Blutec ha presentato il “nuovo” piano di rilancio che nella sostanza sembra il copiato di quelli precedenti: “A fine piano a dicembre 2019, l’azienda prevede l’impiego di 692 lavoratori attraverso un cronoprogramma, che a partire dai 132 dipendenti attuali, prevede l’assunzione di 30 lavoratori a febbraio del 2019, di 35 ad aprile, di 45 a maggio, di 85 a giugno, di 40 a luglio, di 50 ad agosto, di 60 a settembre, di 35 a ottobre, di 80 a novembre di 100 a dicembre.” Non si può nemmeno commentare un tale “cronoprogramma”!
Ricordiamo che i 132 operai di cui si parla in questo momento sono impegnati fondamentalmente nei corsi di riqualificazione e non nella produzione!

E ancora: “la novità del piano industriale è l’assemblaggio e la produzione di macchine elettriche

pc 20 dicembre - FORMAZIONE OPERAIA - Concludiamo oggi i video sulla vita di Marx

pc 20 dicembre - Riaprire il dibattito su Potere al Popolo, a partire da quello che avevamo scritto quando l'impresa è partita

Noi pensiamo che molte delle analisi critiche contenute nell'opuscolo abbiano trovato conferma nella pratica e negli eventi che sono avvenuti sia nella situazione politica italiana, sia all'interno di Potere al Popolo. Esse meritano una discussione pubblica all'interno, come all'esterno di essa - dentro questo esterno ci collochiamo noi di 'proletari comunisti'. Il nostro opuscolo è intitolato 'La strategia del gambero' intendendo il fatto che nello sforzo, pretesa, intenzione del gruppo di Je sò pazzo che ha lanciato Potere al popolo invece di andare avanti si sia andati indietro nella concezione e nella pratica del gruppo originario, rispetto alle concezioni e alla pratica marxiste, leniniste e 'potenzialmente maoiste' che pure sono parte del background di questi compagni. Noi pensiamo che ora si sia determinata una situazione, per cui è possibile, per citare un altro titolo facile 'Un passo avanti e due indietro', che riporti l'area comunista rivoluzionaria presente in Potere al Popolo a ridefinire un progetto e una azione rivoluzionaria, liberata dall'opportunismo di destra 'Eurostop' e dall'elettoralismo populista di sinistra, capace realmente di cambiare lo stato presente delle cose.

pc 20 dicembre - La Cisl segnala i pompieri notav che hanno manifestato l’8 dicembre. Da NoTav info

la cisl avanza la sua canditatura a sindacato di regime
Riceviamo e pubblichiamo molto volentieri la lettera di Riccardo, pompiere e attivista sindacale, che insieme a molti colleghi ha partecipato alla manifestazione notav dell’8 dicembre a Torino in divisa, fieri come sempre, dietro allo striscione “Suma pumpista nen Suldà”. Per questo motivo la Cisl di categoria ha segnalato i pompieri al Direttore e ai comandanti provinciali, chiedendo di prendere provvedimenti nei loro confronti. Noi stiamo con i pompieri che si sono rifiutati di fare ordine pubblico negli anni passati, e tutt’ora, in Valle. Coloro con i quali molti notav hanso collaborato durante i giorni degli incendi devastanti per la nostra montagna.
Il pompiere NOTAV paura non ne ha!
Qui di seguito il testo:
Buongiorno a tutti i compagni lavoratori e colleghi Vigili del fuoco, con rammarico vi scrivo queste riflessioni in merito ad un documento rinvenuto su un gruppo facebook. In data 8 Dicembre assieme ad altri lavoratori VVF decisi di partecipare alla manifestazione No-Tav nelle vie di Torino in qualità di rappresentante sindacale USB , a nome di tutti i nostri iscritti , ma soprattutto come onesto cittadino , lavoratore e in nome del diritto di pensiero ed espressione e di farlo indossando gli indumenti di lavoro , come fanno gli operai nelle loro manifestazioni indossando le tute, gli avvocati le toghe i medici i camici i ferrovieri vestiti da ferrovieri etc etc
Non era questa una partecipazione estemporanea per raccattare qualche tessera come qualche sindacalista di bassa lega insinua , ma era una manifestazione per continuare una lotta iniziata nel lontano 1994 con la marcia da Bussoleno a Susa assieme a tanti altri colleghi lavoratori e sindacalisti di varie sigle , tutti rigorosamente con i nostri indumenti di lavoro tenendo lo striscione Suma pumpista nen Suldà a