sabato 29 settembre 2018

pc 29 settembre - NO TAV la repressione quotidiana non ferma ma alimenta la lotta

"Espulsi" per tre anni da Giaglione e Chiomonte: foglio di via per sedici No Tav tra i 22 e i 72 anni

La decisione del questore Messina dopo gli scontri in Valsusa. Gli attivisti: "Grazie a noi quel cantiere chiuderà"

Sono stati notificati questa mattina 16 fogli di via a ad altrettanti attivisti No Tav per gli scontri dei giorni scorsi in valle di Susa. Il provvedimento è stato disposto dal questore Francesco Messina ed è stato reso noto dagli stessi attivisti che hanno pubblicato un lungo post su No Tav.info.

"Sintetizzando, poiché le notifiche sono ancora in corso, si tratta di decine di provvedimenti di varia natura, dai fogli di via da Giaglione e Chiomonte, denunce e avvisi orali". A quanto si apprende i destinatari sono residenti in valle di Susa e Torino. Tra loro anche esponenti di Askatasuna. "Una forbice ampia di età che va dai 22 anni ai 72 anni e che di fatto cerca di individuare tutti quelli che nelle ultime settimane più di frequente si sono recati alle reti o hanno partecipato alle iniziative organizzate dal movimento No Tav", dicono ancora su Notav.info.

Molte delle ultime manifestazioni al cantiere erano nate dalla convinzione che il cantiere della tav si stesse allargando.Oggi i No Tav scrivono: "Il cantiere è fermo, non vola mosca che non siano militari e forze dell’ordine li schierati , ma nonostante questo vengono emessse le ordinanze che impediscono l’avvicinamento alla zona strategico nazionale per chilometri, e il questore  organizza dispositivi per garantire l’ordine pubblico". E proseguono: "Ci si inventerà qualche idea in stile No Tav per rispedire al mittente questa ennesima schifezza, qualcuno informi il questore Messina, tra un’intervista e l’altra che concede cercando la notorietà, che i tempi cambiano e che quel cantiere grazie al movimento No Tav è destinato a chiudere".
Nelle manifestazioni delle scorse settimane in manifestanti avevano lanciato bombe carte, petardi e sassi contro le forze dell'ordine. In altre occasioni i manifestanti hanno cercato di tagliare le reti di protezione. I fogli di via hanno una durata fino a tre anni.

pc 29 settembre - Tortona - come sempre polizia a difesa dei fascisti



L’apertura della sede di CasaPound, venerdì 28 settembre, alle 19, in via Pelizzari 6, a Tortona, con la presenza del presidente Gianluca Iannone (arrivato dopo le 20) e del coordinatore piemontese Marco Racca, ha sollevato le proteste di antifascisti e Anpi che hanno organizzato una contromanifestazione, dapprima annunciata in piazza Gavino Lugano, ma poi, per motivi di sicurezza, autorizzata su indicazione della Questura sotto i portici di via Emilia, all’angolo con via Carducci, un po’ più lontano da via Pelizzari.
Già nelle prime ore del pomeriggio uno spiegamento di carabinieri e polizia ha presidiato piazza Duomo e via Emilia. Quando poi, verso le 18,30, la manifestazione di Tortona antifascista è entrata nel vivo, con canti e cori contro i fascisti i poliziotti, in assetto antisommossa, hanno formato due cordoni per tenere i manifestanti lontani da via Pelizzari e dalla sede di CasaPound. Al presidio antifascista hanno partecipato diverse sezioni Anpi del Tortonese e dell’Alessandrino. Numerosi anche i manifesti e striscioni esposti.
«Il risorgere è moltiplicarsi di movimenti neofascisti, costituisce una minaccia per la democrazia – ha detto la presidente Anpi di Tortona, Maria Grazia Milani -. Oggi Tortona deve dare una risposta alle iniziative oscurantistiche che si stanno instaurando la città. La nostra presenza qui e le iniziative che seguiranno, vogliono richiamare le istituzioni perchè si attui la XII disposizione della Costituzione secondo cui è vietata la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del partito fascista».
Fra i numerosi interventi, anche quelli di Stefanella Ravazzi, Matteo Nicola Bottino, Lucia Tolve, Elisa Torlasco, rappresentanti del Movimento No Tav, Salvatore Corvaio del Laboratorio Perla Nera e il presidente provinciale Anpi Roberto Rossi, che ha letto il messaggio di Carla Nespoli, presidente nazionale.
«Non c’è bisogno di venirvi a spaccare la sede – ha detto Daniela Cauli di Tortona antifascista -, ma vi combatteremo ogni giorno. Sono qui a nome della Tortona che non ci sta, l’abbiamo fatto e lo rifaremo ancora. Fuori i fascisti dalle città e fuori i fascisti dalla storia».
«

pc 29 settembre - Se permettete parliamo di 'potere al popolo' - Taranto 18 ottobre

Taranto 18 ottobre ore 19 
Libreria Mondadori - via De CESARE 35


POTERE AL POPOLO ?


Sul concetto di populismo  di sinistra
dentro la crisi della democrazia parlamentare su scala universale e l’emergenza dei governi e stati autoritari
.
- introduce Emanuela Carucci – giornalista
intervengono
- gli autori del libro

- Gianmario Leone – redattore Corriere di Taranto: il tema visto dall’osservatorio Taranto e delle recenti vicende dell’accordo ILVA.

pc 29 settembre - Ovunque in Germania contro la visita di Erdogan

Un compagno giornalista interrompe la conferenza stampa Erdogan/Merkel

pc 29 settembre - Berlino in piazza contro la visita di Erdogan - l'appello dei compagni turchi tkp/ml e tikko operanti in Rojava

28. September: Schulter an Schulter gegen Faschismus - auf zur Großdemo nach Berlin!



Am 28. September steht der Besuch des türkischen Präsidenten Erdogan in der BRD und konkret in Berlin an. Wir rufen dazu auf sich an den Aktionen und der Großdemonstration gegen den Besuch dieses Völkermörders zu beteiligen!

In dem Video rufen internationale Kämpfer, die in den Reihen der TIKKO der TKP/ML in Rojava (kurdische Gebiete Nordsyriens) kämpfen, auf, sich an den Protesten und Kämpfen gegen Erdogan in Berlin zu beteiligen und sich darüber hinaus gegen das System zu organisieren.

pc 29 settembre - in India nella 'settimana del Partito' appello del PCI (Maoista) ai giovani a entrare nelle fila dell'Esercito Guerrigliero Popolare di Liberazione

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Según fuentes de la prensa india, en los distritos de Latehar, Saranda y Giridh. han aparecido numerosos carteles y pintas del PCI (maoísta) en los que llaman a la juventud a unirse a las filas del Ejercito Guerrillero Popular de Liberación.

Los maoístas están en plena celebración de la Semana del Partido, del 22 al 28 de septiembre, que festeja la fundación del PCI (maoísta).

venerdì 28 settembre 2018

pc 28 settembre - Contro il Decreto Salvini razzista e classista alle aggressioni fasciste - in piazza a Bari

SABATO 29 SETTEMBRE 
MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA
Piazza Libertà (ex piazza Prefettura), ore 17.00

Un testo che pienamente condividiamo

Sotto attacco dell’idiozia.
Dopo la vile aggressione squadrista da parte di noti esponenti di Casa pound al termine del corteo – Bari non si Lega - dello scorso 21 settembre, come collettivo Ex-Caserma Liberata e rete informale “Mai con Salvini Bari” abbiamo rilanciato un percorso di lotta che vedrà nella manifestazione promossa per sabato 29 settembre un importante momento di mobilitazione generale. Sfileremo in corteo ancora una volta per il rione Libertà, per denunciare la campagna razzista portata avanti nella nostra città da partiti come Lega e Casa Pound, per denunciare il carattere razzista e profondamente classista del decreto Salvini (approvato all’unanimità da M5S e Lega in consiglio dei ministri) e per ribadire che la città di Bari rifiuta il razzismo e la violenza fascista.
In questi giorni frenetici, se da un lato abbiamo assistito alle incessanti manifestazioni di solidarietà arrivate da tutto il paese e alla chiara volontà di tutti e tutte di sostenere una mobilitazione antirazzista ed antifascista in città, che sia continua e che penetri in quei quartieri dove sono più forti le contraddizioni, dall’altro continuiamo ad assistere al solito teatrino fatto di cattiva informazione, tentativi di delegittimazione e tentativi di sovradeterminazione dei percorsi di lotta dal basso.

Una cronistoria per la chiarezza, l'informazione e la controinformazione


Una manifestazione partecipata da oltre un migliaio di baresi ed un’aggressione

pc 28 settembre - India - il regime fascista indù, liberticida e genocida condanna due combattenti dellìEGPL e del PCI(Maoista) a morte! importante la mobilitazione internazionale per fermare la mano assassina del regime

INDIA: URGENTE Condenan a pena de muerte a dos militantes del PCI (maoísta) en Dunka.


correovermello-noticias
New Delhi, 26.09.18

Dos combatientes del Ejercito  Guerrillero Popular de Liberación (EGPL) y miembros del Partido Comunista de la India (maoísta) han sido condenados a muerte por un tribunal del distrito de Dumka, informa un reporte de la agencia IANS.
Los camaradas Praveer (Sukhlal Murmu) y Sanata Baski (Tala Da) han sido declarado culpables de participar en la muerte en una emboscada de 6 miembros de los cuerpos represivos en Jharkhand en 2013.
Otros 5 acusados por estos hechos fueron declarados inocentes por este tribunal el pasado día 6 de septiembre.
El reporte no especifica si la criminal sentencia puede ser recurrida o la opinión de los abogados defensores.

pc 28 settembre - Ultime da L'Aquila NADIA LIOCE ASSOLTA!!

Ha vinto la continua mobilitazione, presidi fatti ad ogni udienza, al Tribunale e al carcere, come anche oggi, ed estesa ad iniziative in tante città; l'appello raccolto da lavoratori, donne, democratici, ecc. alla solidarietà che si è sviluppata in maniera vasta e in varie forme; è la vittoria della determinazione di Nadia durante il processo nello spiegare i motivi legittimi della sua protesta contro il regime 41bis; del ruolo delle avvocatesse di Nadia che non si sono limitate affatto ad una difesa tecnico-legale
Una vittoria che dice che questa battaglia contro le condizioni di detenzione e il regime del 41bis verso Nadia Lioce deve e può continuare dentro la più generale battaglia per la libertà di tutti i prigionieri politici rivoluzionari.

Faremo, in seguito, un resoconto della giornata ricca di oggi.

Info MFPR

pc 28 settembre - DECRETO GENOVA - POCHISSIMI SOLDI, ULTRARIDOTTI I FONDI PROMESSI, TAGLI ANCHE ALLE ASSUNZIONI - CONTINUA LA POLITICA DEL GOVERNO/M5S INGANNAPOPOLO

(Dalla stampa di Genova) - Un documento di 41 pagine, non solo dedicate alla tragedia di Genova. Non c'è il nome del commissario straordinario, che dovrà essere indicato entro dieci giorni.

Autostrade paga ma non ricostruisce

All'articolo 1, capoversi 6 e 7 si stabilisce che Autostrade entro 30 giorni deve pagare "in quanto responsabile dell'evento" ma non può ricostruire. "Nel caso in cui Autostrade non pagasse o ritardasse le spese di ricostruzione del ponte sarà lo Stato ad anticiparle, attingendo al Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale. Per assicurare il celere avvio delle attività del Commissario, in caso di mancato o ritardato versamento da parte del Concessionario, a garanzia dell'immediata attivazione del meccanismo di anticipazione, è autorizzata la spesa di 30 milioni annui dal 2018 al 2019".

Il commissario straordinario affida la realizzazione delle attività concernenti il ripristino del sistema viario, nonché quelle propedeutiche e connesse, ad uno o più operatori economici che non abbiano alcuna partecipazione, diretta o indiretta, in società concessionarie di strade a pedaggio, ovvero siano da queste ultime controllate o, comunque, ad esse collegate, anche al fine di evitare un indebito vantaggio competitivo nel sistema delle concessioni autostradali.

Scendono a 30 milioni i fondi per il porto

Viene estesa l'area delle imprese che possono ottenere risarcimenti, mentre diminuisce la cosiddetta zona franca urbana. Si prevedono solo 30 milioni per il porto rispetto ai 90 della prima stesura. Il commissario straordinario dovrebbe disporre di 20 milioni e potrà nominare sub commissari. Un testo che dalle prime reazioni non sembra soddisfare le istituzioni locali, specie per le poche risorse distribuite e in particolare per le pochissime distribuite per il porto, azienda primaria della città. Secondo le prime stime, di fatto, al porto di Genova non verranno trasferiti neanche i30 milioni, ma solo 17, secondo il decreto, perché gli altri 13 rimanevano già (l'1% dell'Iva) allo scalo. A dare una dimensione dell'irrisorietà dello stanziamento, è il confronto con la stima delle perdite: le categorie portuali stimano, in difetto, di perdere 500 milioni all'anno. Con il decreto gliene verrebbero rifondati 30 milioni. La cifra sta creando molta irritazione, e preoccupazione.

La mazzata all'autotrasporto

Rispetto alla bozza del 21 settembre, Genova ha perso 160 milioni. Gliene sono rimasti 20 milioni, per il 2018. Il confronto con la versione precedente evidenzia come siano stati confermati i 20 milioni sul 2018, ma siano stati cancellati 80 milioni per il 2019 e 80 milioni per il 2020. Vengono dunque cancellati precisi impegni di finanziamento, presenti invece nelle prime versioni del decreto.

Il trasporto pubblico locale

La versione definitiva del dl Genova abbatte anche i finanziamenti destinati al trasporto pubblico locale, fondamentali in una città strozzata dal traffico, dove le strade sono intasate e i mezzi pubblici sono uno dei pochi antidoti agli ingorghi. Dagli 80 milioni, previsti nelle prime versioni del provvedimento, rimangono 20 milioni, per il 2018.

Le assunzioni dimezzate

Dimezzato il personale che Regione Liguria, Città metropolitana di Genova e Comune di Genova potranno assumere per gli anni 2018 e 2019: complessivamente potrà arrivare "fino a 250 unità", per far fronte alle necessità conseguenti al crollo del ponte Morandi, e solo dopo che il commissario per l'emergenza darà l'assenso. Nelle versioni precedenti, le assunzioni complessive previste erano 500. Si potranno assumere lavoratori con contratti a tempo determinato e con funzioni di personale civile, polizia locale e supporto all'emergenza.

Alla fine, il ponte, chi lo paga?

pc 28 settembre - ACCORDO ILVA E USB - NON CHIAMATELO PIU' "SINDACATO DI BASE"...

Avevamo già scritto che l'USB è "più realista del re" nel giudizio sull'accordo Ilva, per cui il suo entusiasmo è superiore anche a quello del governo o dei sindacati confederali.

Una solerzia in difesa dell'accordo, che ne fa la quarta gamba del nuovo padrone, apparentemente non spiegabile, se non per mettersi subito in luce verso i nuovi padroni e averne subito riconoscimenti.  

Questo viene confermato anche dal comunicato ufficiale fatto qualche giorno dopo dal nazionale, e per farlo usa anche il metodo di stravolgere i fatti.

Il comunicato inizia dicendo:
"Il larghissimo consenso dei lavoratori all'intesa non può e non deve trarre in inganno. La città è giustamente stanca dei veleni dell'acciaieria e degli altri ecomostri del territorio e ha visto palesarsi nell'accordo sindacale la realtà di una convivenza ancora lunga".
E' falso che vi sia stato a Taranto un "larghissimo consenso dei lavoratori". L'Usb si allinea alla peggiore stampa, nascondendo volutamente la realtà e i dati: ben 4368 non è voluta andare a votare, 392 hanno votato NO e 22 sono state le schede bianche o nulle - quindi circa il 38% si è opposto all'accordo. Ma oltre che fare da megafono a governo, padroni, l'Usb in questo modo alimenta quel luogo comune, a Taranto e non solo, secondo cui i lavoratori dell'Ilva pensano solo al lavoro e al loro tornaconto, contro una città che pensa alla salute; contribuendo ad alimentare una divisione tra operai e masse popolari della città che non ha alcuna base oggettiva. Questo è criminale!

Il comunicato continua: 
"Arcelor Mittal sarebbe subentrata comunque, anche senza accordo sindacale. USB, in totale isolamento, ha posto la questione della nazionalizzazione sin dall'inizio della amministrazione

pc 28 settembre - Il dittatore fascio/islamista Erdogan non è benvenuto in Germania

Erdoğan Not Welcome” Germany


Düsseldorf; ” Erdoğan Not Welcome”


Yapılan konuşmaların ardından dövizlerle yürüyüşe geçen kitle, ‘’Erdoğan hoşgelmedin, Berlin yerine Den Haag’a bilet, Diktatör Erdoğan, Katil Erdoğan sloganları atarak Düsseldorf şehir merkezinde Erdoğanın ve faşist T.C. Devletinin katliamcı yüzü teşhir edildi.

Münih Komünistler Davası Tutsaklarından Müslüm Elma’nın dediği gibi
‘’Bu dava salonlarda değil sokaklarda kazanılacak’’    

pc 28 settembre - IL MINISTERO DELLA PROPAGANDA del governo degli ingannapopolo festeggia sulla pelle di operai precari e disoccupati




Redazione di Operai contro,. IL POST DI DI MAIO RAGAZZI! Oggi è un giorno storico! Oggi è cambiata l’Italia! Abbiamo portato a casa la Manovra del Popolo che per la […]

IL POST DI DI MAIO

RAGAZZI! Oggi è un giorno storico! Oggi è cambiata l’Italia! Abbiamo portato a casa la Manovra del Popolo che per la prima volta nella storia di questo Paese cancella la povertà grazie al Reddito di Cittadinanza, per il quale ci sono 10 miliardi, e rilancia il mercato del lavoro anche attraverso la riforma dei centri per l’impiego. Restituiamo finalmente un futuro a 6 milioni e mezzo di persone che fino ad oggi hanno vissuto in condizione di povertà…"

IL MINISTERO DELLA PROPAGANDA DEL GOVERNO M5S-LEGA continua il suo lavoro
Noi non sappiamo cosa è stato deciso, ma Di Maio afferma che da domani a povertà è cancellata grazie al reddito di cittadinanza.

Cosa farà Di Maio distribuirà i profitti che i capitalisti hanno accumulato sfruttando gli operai?

Cosa farà Di Maio darà ai tre milioni di disoccupati e a tutti gli operai e pensionati che vivono con 500 € al mese un reddito che consenta di sopravvivere di almeno 1500 al mese.

Niente di tutto questo

– Non si parla più di eliminare il Jobs Act

– La legge Fornero non sarà abolita

– I padroni continueranno a ricevere miliardi e a non pagare le tasse

– Gli operai continueranno a produrre profitti per i padroni

– Gli operai e i lavoratori continueranno a morire in fabbrica

In ogni caso il governo ci assicura che oggi è un "giorno storico"...

pc 28 settembre - LA RIVOLUZIONE E' UNA COSA SERIA... Un commento

Si sono tenute a Napoli – presso il complesso monumentale che si trova in piazza Santa Maria in Nova 44 – le giornate di studio, per il 2018, della Sinistra Unita Europea/Sinistra Verde Nordica.
Tra tutti gli incontri, e le decine di ospiti, che animano la tre giorni partenopea, desta particolare attenzione quello che vede protagonista – come da programma, alle ore 17:30 del mercoledì – il sindaco della città, l’onorevole Luigi De Magistris.
Sotto la regia della capogruppo al Parlamento europeo, Eleonora Forenza, l’ex magistrato dà vita ad una serie di dichiarazioni interessanti, sia per quel che riguarda i disastri combinati dai riformisti, sia su quali siano i progetti per il futuro.
«Per costruire l’alternativa ci vuole un’esperienza credibile. Il centrosinitra in Italia non è credibile perché ha avuto le sue opportunità ma non solo ha fallito, cosa che si può scusare, ma ha pure tradito i suoi ideali. Ed è per questo che ci ritroviamo con il Governo più a destra di sempre».
A seguire, ecco la sua ricetta: «L’alternativa deve essere rivoluzionaria. Il riformismo moderato non mi interessa perché quel tipo di politica, appoggiata anche dal Pse, ha sorretto il liberismo che è la causa dei fascismi che si stanno diffondendo in Europa, che ne sono appunto l’effetto collaterale».
Questo è la parte del resoconto, a firma Adriana Pollice, che si trova a pagina sette dell’edizione del manifesto di giovedì ventisette settembre che interessa per questo articolo, anche se poi vengono riportate le sottolineature della Forenza e le divisioni che attraversano la “sinistra radicale” in vista delle prossime elezioni europee.
Il discorso del primo cittadino napoletano è tutto molto bello, in linea di principio; l’unico neo è rappresentato dall’utilizzo del termine “rivoluzione”, che nessuno si deve permettere di accostare sostanzialmente alle elezioni parlamento della borghesia, tanto meno a un quadro istituzionale chiaramente reazionaria e non riformabile quali sono oggi nell’Unione Europea i governi e gli stati imperialisti.
La Rivoluzione è una cosa seria, che non può essere affidata a personaggi che non sono mai stati amici o sostenitori di qualunque Paese che sia riuscito a rovesciare l’oppressione capitalista e a costruire la società socialista tramite la dittatura dell’immensa maggioranza di sfruttati su un piccolo pugno di parassiti.

Bosio (Al), 28 settembre 2018

pc 28 settembre - SENTITE, OPERAI, DONNE, GIOVANI: "Tutti gli uomini muoiono, ma la morte di alcuni ha più peso del Monte Tai, e la morte di altri è più leggera di una piuma" - Szuma Chien,antico scrittore cinese

"La morte di chi si sacrifica per gli interessi del popolo ha più peso del Monte Tai, ma la morte di chi serve i fascisti, di chi serve gli sfruttatori e gli oppressori, è più leggera di una piuma". MAO TSETUNG


Oggi lo Stato, il governo vuole reprimere qualsiasi lotta - anche le lotte sindacali, anche le lotte per il lavoro, lotte antifasciste, antirazziste, ecc. Queste giuste lotte vengono considerate sovversive.
Che c'entra in questo la battaglia per la libertà di Nadia Lioce e dei prigionieri politici rivoluzionari?
La repressione di questo Stato trova la sua punta di iceberg nella repressione verso i prigionieri politici rivoluzionari; cioè verso chi, in varie maniere, con cui si può anche essere d'accordo o meno, pone il fatto che non si può pensare di poter riformare un sistema a immagine e difesa dei padroni, dei ricchi, che attacca i diritti della maggioranza delle masse, da quelli più elementari al diritto a vivere, al diritto alla giustizia, al diritto quasi all'umanità, ma che esso va rovesciato questo sistema. Chi dice questo e lotta per questo deve essere messo a tacere, impedito di agire.
Ma le Brigate rosse -si dice - sono state arrestate, sono in carcere ancora dopo tanti anni, perchè hanno portato avanti una lotta armata, hanno ucciso...

Ma sentite...!

A Taranto c'è l'Ilva. L’Ilva non solo produce acciaio, ma in tutti questi anni e ancora oggi continua a produrre morti. Ha prodotto centinaia di morti di operai, migliaia di malati di tumore, di morti di bambini, di donne, di abitanti del quartiere vicino l'Ilva. Ma padron Riva non si è fatto neanche

pc 28 settembre - OGGI PRESIDI A L'AQUILA PER NADIA LIOCE E CONTRO IL 41BIS - Il volantino del MFPR


Oggi si tiene a L’Aquila la quinta udienza del processo contro Nadia Lioce, prigioniera politica rivoluzionaria da 13 anni in regime di 41bis presso la sezione femminile speciale delle Costarelle (AQ).
Le vengono contestate delle battiture (effettuate due volte a settimana al termine di ogni perquisizione, con una bottiglietta di plastica e della durata di mezz’ora l’una) iniziate a marzo del 2015 a seguito della sottrazione di materiale cartaceo, corrispondenza e atti giudiziari. Nadia concluse la sua protesta nel settembre del 2015 quando il materiale le fu parzialmente riconsegnato.
Per quelle battiture lo Stato ha già condannato Nadia in via pregiudiziale: il 6 settembre 2016 le ha prorogato per altri 2 anni il regime di 41 bis, nonostante questo regime detentivo ultrarestrittivo non abbia più fondamento di proseguire, né per lei, né per gli altri prigionieri delle BR-PCC, dato che questa organizzazione è stata smantellata nel 2003.
Per quelle battiture lo Stato ha inflitto a Nadia, in soli 3 mesi, una settantina di provvedimenti disciplinari, condannandola a 2 anni di isolamento totale. Una “vessazione continua”, come fecero osservare i suoi legali alle scorse udienze. Ma allora perché trascinarla in tribunale?
Il pretesto non può essere solo il reato contravvenzionale, con addebito a Nadia Lioce di presunti “danni” provocati da una bottiglietta di plastica vuota sulla porta blindata della cella.
In ballo c’è la dignità, personale e politica di Nadia Lioce, e con essa di tutti i prigionieri che si

pc 28 settembre - SERENA MOLLICONE UCCISA DAI CARABINIERI PER METTERLA A TACERE - dal blog femminismorivoluzionario


(Da Repubblica)
Serena Mollicone è stata uccisa all'interno della caserma dei carabinieri di Arce. Al principale sospetto dei magistrati di Cassino, impegnati a distanza di 17 anni dall'omicidio a far luce sulla morte della ragazza, è arrivata ora la conferma dai carabinieri del Ris.
Gli investigatori in camice bianco hanno ultimato 
la perizia sui frammenti di legno recuperati sul nastro adesivo con cui erano stati bloccati mani e piedi della diciottenne e si sono convinti che quel materiale provenisse dai locali appunto della caserma.
Il 1 giugno 2001 Serena Mollicone, 18enne di Arce, in provincia di Frosinone, uscì di casa per recarsi all'ospedale di Isola Liri e nel primo pomeriggio, rientrata nel suo paese, sparì. Il corpo della giovane

giovedì 27 settembre 2018

pc 27 settembre - Bologna striscione di 40 metri contro il fascio razzista Salvini

Striscione di 40 metri contro Salvini: "Bologna ti odia", "Assassino". E lui: "Figli di papà, ci vorrebbe il servizio militare"

La Repubblica.it
Uno striscione di 40 metri, che recitava "Salvini, Bologna ti odia! No al razzismo", e un manifesto col volto del ministro degli Interni, un mirino e la scritta "Assassino. Prendilo di mira", sono apparsi stamane in via Zamboni, cuore della zona universitaria di Bologna. Lo rivendica il Collettivo universitario autonomo (Cua): "Abbiamo voluto sottolineare quella che secondo noi è una caratteristica della città di Bologna: schifare certe politiche razziste e xenofobe-  spiega Sebastiano del Cua-  negli ultimi mesi abbiamo visto un'escalation, sia a livello politico che di aggressioni all'interno della società, del suprematismo bianco e del razzismo". Inoltre, una protesta contro l'approvazione di pochi fa in Consiglio dei ministri del decreto Salvini, "una radicalizzazione nel solco di Minniti: attaccare i migranti e attaccare i poveri".
"A Bologna, i soliti figli di papà dei centri a-sociali mi mettono un mirino addosso con la scritta Assassino. Che pena. Credo che qualche mese di servizio civile o militare gli farebbe proprio bene, che ne pensate?". Così, sulla sua pagina Facebook il ministro dell'Interno e vicepremier, Matteo Salvini, commenta.
"La città di Bologna "non odia e non minaccia nessuno. Chi lo fa è contro Bologna. Io certo non condivido la politica di Salvini, ma non ho bisogno di usare parole d'odio". Così il sindaco Virginio Merola prende le distanze e condanna il gesto.
27 Settembre 2018

pc 27 settembre - Il fascismo è un crimine non un'opinione... Ma a RAVENNA le istituzioni la pensano diversamente - una lettera denuncia

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La vicenda dei disegni sui muri di una scuola per coprire le svastiche, che chi di dovere non aveva rimosso, suscita sconcerto e impone alcune riflessioni.
Le svastiche sono reato, fiori e cuori no: si potrebbe discutere se sono belli o brutti ma non sono scarabocchi, non deturpano e non imbrattano nulla, semmai ripuliscono il muro dalla sporcizia di quei simboli immondi.
L’antifascismo - a differenza del fascismo e del nazismo - non è un’opzione politica o ideologica tra le tante o una bandiera tra le altre.
L’antifascismo è l’opzione costituzionale e quindi costitutiva della comunità nazionale: lo dice la XII disposizione finale (tutt’altro che transitoria), la quale vieta la ricostituzione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista ma lo dice ogni singolo articolo della Costituzione, che racconta la democrazia, la repubblica, il pluralismo, la tutela dei diritti individuali e collettivi.
Proprio a Ravenna, che è città decorata con medaglia d’oro al Valor Militare per il contributo dato alla Resistenza e alla Liberazione spiace dover registrare la timidezza delle istituzioni statali di fronte ai rigurgiti neofascisti e la sospetta solerzia punitiva nei confronti dell’antifascismo militante.
È una deriva grave, che sottintende ignoranza storica e strabismo giuridico e che non lascerà indifferenti le forze politiche democratiche e antifasciste.
Andrea Maestri, segreteria nazionale di Possibile

pc 27 settembre - Respingiamo la politica fasciorazzista imperialista del ministro Salvini che oggi si trova in Tunisia per aggravare la condizione dei migranti

Comunicato stampa
Palermo, 27 settembre ’18

Respingiamo la politica fasciorazzista imperialista del ministro Salvini che oggi si trova in Tunisia per aggravare la condizione dei migranti

Oggi l’attuale ministro degli Interni, il fasciorazzista imperialista Salvini fa anche il ministro degli esteri ed è in Tunisia per una “visita” che ha lo scopo di mettere il “massimo impegno comune sui fronti dell'immigrazione, della sicurezza, della lotta al terrorismo, dello sviluppo economico" come riporta l’Ansa.
In realtà, il ministro Salvini, di fatto causa della morte in mare di centinaia di migranti, e che non smette un attimo di fare affermazioni razziste, messe pure nero su bianco nell’ultimo decreto del governo, ha in realtà lo scopo di confermare e ampliare la linea di respingimento, di rimpatrio, in ogni modo possibile dei migranti tunisini che riescono ad arrivare in Italia.

Attualmente l’accordo tra l’Italia imperialista e la Tunisia, paese oppresso dall’imperialismo, prevede il rimpatrio di 80 migranti a settimana, ma Salvini vorrebbe convincere il governo di Tunisi ad

pc 27 settembre - "Salvini a testa in giù ci piace di più..." nuovi manifesti

Recco, manifesto con Salvini a testa in giù

in via della Né, la strada di Recco tra la bocciofila e il ristorante Manuelina. “Cantine Loreto”  si legge sul manifesto che fa un chiaro riferimento al piazzale dove Benito Mussolini fu appeso a testa in giù: nella locandina la stessa fine è infatti dedicata a Matteo Salvini e al premier dell’ultradestra ungherese Viktor Orban, entrambi ritratti come salami della tipologia “Milano” e “Ungherese”. A firmare il manifesto un fantomatico “Comitato centrale” con tanto di falce e martello e il volto di Karl Marx che fa il segno di vittoria.  Poco distante, in via Roma, è stato poi trovato dai militari un secondo manifesto con l’augurio che Matteo Salvini finisca in Siberia.
Sebbene dalle prime indagini l’episodio non sembri particolarmente allarmante, l’attenzione degli investigatori è motivata dal ruolo governativo che ricopre Matteo Salvini e dalla sua frequentazione assidua di Recco, dove possiede una casa al mare.

pc 27 settembre - IL "MANIFESTO" DI FEDERMECCANICA: GIU' IL COSTO DEL LAVORO - SU LA PRODUTTIVITA'

Ora i padroni, in primis delle fabbriche metalmeccaniche, si fanno sentire e pretendono molti, ma molti più fatti concreti dal governo che - "cambiamento o non cambiamento", promesse elettorali al "popolo", basse demagogie, ecc - deve prima di tutto rispondere agli interessi del capitale. 

E quindi hanno espresso in un "manifesto" le 5 priorità che vogliono, per, come ha detto Fabio Astori vicepresidente della Federmaccanica "aumentare la forza delle imprese per dare forza al Paese... puntare di più sulla metalmeccanica, vera spina dorsale dell'economia italiana". Quindi "Più metalmeccanica; più flessibilità; più istruzione e formazione; più innovazione; più competitività".

Ma tra queste, la priorità delle priorità, è sempre il problema degli operai: ridurre il costo del lavoro e aumentare la produttività, incentivare ogni forma di collegamento

pc 27 settembre - Brescia. Polizia nelle scuole, con la scusa dello spaccio. Studenti in Lotta contro il cosiddetto "piano scuole sicure" di Salvini

Anche a Brescia si vedono i risultati del ”piano scuole sicure” di Salvini.
Stamattina all’istituto C. Golgi, sono entrati 20 agenti tra polizia, carabinieri, locale, convinti di contrastare il grande spaccio cercando studenti con due canne in tasca. Ci chiediamo come mai, il ministro Salvini, non abbia stanziato questi 2,5 milioni per combattere il VERO, spaccio, quello dove le mafie hanno giri d’affari esorbitanti. Ci chiediamo come mai, con questi soldi non si sistemino le strutture delle nostre scuole, sempre più fatiscenti e inagibili. Ci chiediamo come mai, in molte classi non ci siano ancora i professori. Forse questi 2,5 milioni si potevano spendere in altro modo? Sappiamo benissimo che la sicurezza e tanto meno la lotta allo spaccio, non si faccia militarizzando le scuole, ma facendo cultura e informazione; la sicurezza la facciamo noi studenti e studentesse che la scuola la viviamo in prima persona, non di certo 4 sbirri che ci perquisiscono e non fanno altro che farci perdere tempo. Con questo ci teniamo a ribadire che non vogliamo giustificare lo spaccio, cosa che per altro, da sempre e per sempre cerchiamo di contrastare con informazione e cultura dal basso. Diciamo al ministro Salvini che la sua politica intrisa di repressione e militarizzazione, nelle nostre scuole non la vogliamo e ci troverà nelle strade, nelle piazze, fuori dai nostri istituti a far sentire la nostra voce per una scuola libera da queste logiche!

pc 27 settembre - GENOVA - GLI SFOLLATI: PRONTI A PROTESTARE SOTTO CASA DI GRILLO"

I TEMPI STANNO DIVENTANDO UN BLUFF

Crollo ponte Morandi, la rabbia degli sfollati: "Pronti a protestare sotto casa di Grillo"

Dopo l'ennesimo pasticcio sul Decreto Genova. Di Maio e Toninelli: "Presto la firma del Colle"

E' stato scritto tanti giorni fa ed è pronto", ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a Radio Capital alla trasmissione Circo Massimo parlando del decreto Genova. "E' stata data una interpretazione che il ministero dell'Economia voleva fermarlo, in realtà entro stanotte la ragioneria dovrebbe bollinarlo. Il decreto Genova prevede norme per una rapida ricostruzione del ponte "senza dare la possibilità di dare ad autostrade di mettere una pietra", ha aggiunto Di Maio. Ieri pomeriggio era emerso che nella bozza del decreto del 19 settembre c'erano una serie di "omissis", di spazi bianchi, al posto delle cifre da indicare per la copertura delle spese previste per la ricostruzione e gli aiuti a Genova dopo il crollo del Ponte Morandi.
Sul decreto, nel frattempo, il ministro delle Infrastrutture Toninelli ha precisato che "al massimo entro venerdì" sarà firmato dal Colle...

pc 27 settembre - Info: Dall'assemblea transnazionale di Milano una proposta: Verso una manifestazione nazionale contro razzismo istituzionale ed esclusione sociale

L'assemblea transnazionale di Milano propone la data di

sabato 10 novembre. Prossimo incontro a Roma il 14 ottobre.
 Nel report dell’assemblea transnazionale di movimento – tenutasi a Milano lo scorso 23 settembre – emerge la volontà di proporre il 10 novembre come data possibile per organizzare una manifestazione nazionale contro le politiche di esclusione sociale, di discriminazione, di espropriazione dei diritti fondamentali, di marginalizzazione e di criminalizzazione delle pratiche di opposizione sociale. Una manifestazione capace di riprendere lo spirito delle piazze di Macerata, Ventimiglia, Catania, da costruire attraverso un ulteriore passaggio assembleare prossimo sabato 14 ottobre a Roma in luogo da definire. 
Si è svolta l’Assemblea convocata in seguito alla efficace manifestazione di Ventimiglia del 14 luglio. Hanno partecipato - tra gli altri - compagne/i appartenenti a Nudm Genova e Milano, movimenti romani per il diritto all’abitare, MiM, NAGA, Bergamo, Alessandria, Genova, Imperia, Padova, Venezia, Treviso, Trento, Marche, Roma, Napoli ed hanno partecipato progetti come

pc 27 settembre - Gli immigrati in Italia sono troppi? Smascherare le fake news dei fascio/razzisti Salvini/Di Maio

Una domanda provocatoria nell’epoca del razzismo di stato che Salvini rivendica fieramente. Con piacere viene smentito il solito refrain del Matteo padano: secondo i dati di forniti da Eurostat e da UNHCR è alquanto difficile sostenere che gli immigrati in Italia siano “troppi”.
Io non sono razzista, ma in Italia ci sono troppi immigrati”. Quante volte abbiamo sentito questa frase? E poi c’è un’altra frase che ricorre sempre più spesso: “l’Europa ci ha lasciati soli” a gestire gli immigrati che chiedono la protezione internazionale. A questo punto – di conseguenza – si pongono alcune domande. Quand’è che possiamo considerare “troppi” gli immigrati? Quante sono effettivamente le richieste di asilo presentate in Italia? E quanti sono i rifugiati riconosciuti dal nostro Paese? Per cercare di fornire risposte documentate si possono prendere in considerazione alcuni dati – riferiti al 2017 – forniti da Eurostat e da UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Anzitutto, quanti sono gli immigrati nati in Paesi extra Unione Europea (UE) che risiedono nei 28

pc 27 settembre - FORMAZIONE OPERAIA - GLI SCRITTI STORICI DI MARX -"LE LOTTE DI CLASSE IN FRANCIA" - 2° parte

Qui Marx spiega come il proletariato, gli operai si trovano nella storia della lotta di classe a divenire il soggetto principale di una rivoluzione (borghese), di cui è protagonista ma che non gli appartiene.
Questo testo mostra la necessità, tutt'oggi, del proletariato, per non essere utilizzato al servizio di interessi di potere delle classi borghesi, di costruire la sua autonomia da tutte le altre classi, attraverso la sua organizzazione, programma e lotta indipendente. 

La prima parte del testo riguarda gli avvenimenti che vanno dal febbraio a giugno ‘48 – il sottotitolo di Marx è “La disfatta del giugno 48” - egli racconta, descrive come il potere borghese fosse nelle mani essenzialmente di una frazione di essa, l’aristocrazia finanziaria ("D'ora innanzi regneranno i banchieri" diceva il banchiere liberale Laffitte), per cui il "disavanzo dello Stato era... il vero e proprio oggetto della sua speculazione e la fonte principale del suo arricchimento". 

In questa situazione la principale opposizione in seno al potere borghese era la borghesia industriale, e tutte le altre classi e i loro esponenti non potevano che muoversi dentro questa dinamica principale del contrasto di classe.
Marx dice che quando si sviluppò questo contrasto, "la piccola borghesia in tutte le sue gradazioni e ugualmente la classe dei contadini erano del tutto escluse dal potere politico". Vale a dire, essi facevano parte dell’opposizione ufficiale, ne erano i rappresentanti, ma non ne erano i gestori. Queste classi diverranno protagoniste della lotta per il potere politico solo quando saranno spinte dal proletariato, ma una volta che questa spinta del proletariato si esercita, essi non potranno che essere

pc 27 settembre - Governi moderno fascisti in Italia come in Austria all'attacco della libertà di stampa




L'Austria censura la stampa, ministro sotto attacco
Il ministro Herbert Kickl (ansa)
Il responsabile dell’Interno austriaco, Herbert Kickl, esponente di spicco della destra populista Fpoe, ha dovuto smentire che una mail uscita dal suo ministero sia stata scritta di suo pugno o che corrisponda al suo pensiero. La mail, che mirava ad aggravare il clima attorno ai profughi invitando la polizia a citare sempre la nazionalità dei criminali ma che puntava soprattutto a censurare i media critici con il governo, ha suscitato una bufera.
Nella missiva riservata, diretta al capi della polizia di tutto il Paese, un portavoce del ministero, Christoph Poelzl, consigliava apertamente di tagliare fuori alcuni giornali e settimanali. “Alcuni media - e l’autore ne citava esplicitamente tre, il settimanale d’inchiesta Falter, il quotidiano progressista Standard e il tabloid Kurier - raccontano in modo molto negativo o parziale del ministero o della polizia”. Meglio, allora, questo il suggerimento alla polizia, “limitare al massimo” il contatto con quei giornalisti, anche tagliandoli totalmente fuori da richieste di reportage che coinvolgessero agenti della polizia.
Kickl, noto per essere una delle menti dell’ultradestra austriaca, ha fatto sapere di aver parlato con Poelzl e di non condividere nulla di quella mail. Ma in un primo momento il suo dicastero l’aveva persino difesa, giustificandone l’obiettivo apertamente censorio con l’”esperienza raccolta in anni di comunicazione da molti responsabili della stampa”. Una giustificazione quasi peggiore del fatto in sé.
”Ma nei media austriaci molti commentatori mettono in guardia dall'“orbanizzazione” in atto da parte del governo Kurz. Uno dei primi passi degli regimi autocratici di ogni latitudine è sempre, immancabilmente, il bavaglio alla libertà di stampa

pc 27 settembre - Spedizioni razziste contro migranti e decreto Salvini vanno insieme e insieme vanno combattuti

Spedizioni razziste contro migranti a Ceprano

Spedizioni razziste contro migranti, indagati tre universitari a Ceprano
Una manifestazione di "Blocco studentesco" 

Almeno sette gli episodi di violenze nel Frusinate e in altre regioni contestati ai tre, indagati per lesioni, minacce e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Nelle abitazioni sequestrati materiali propagandistici di Blocco studentesco, mazze da baseball, coltelli, sfollagente e armi 'regolari'
Tre studenti universitari sono stati indagati dalla procura di Frosinone e le loro abitazioni sono state perquisite dagli investigatori della Digos e della Squadra Mobile della questura di Frosinone per gravi reati a sfondo razziale commessi a carico di migranti.

Secondo quanto emerso dalle indagini, i tre studenti, residenti a Ceprano, due di 22 e uno di 23 anni,

pc 27 settembre - Al via la missione militare dell'imperialismo italiano in Niger

Nella giornata del 20 settembre è definitivamente partita la missione militare italiana in Niger che prevede l'invio inizialmente di 120 militari per arrivare a 470 da impiegare a rotazione con una media annuale di 250 soldati (nei programmi originari). Ad annunciarlo è stata la stessa ministra della Difesa, Elisabetta Trenta su Facebook e – secondo quanto riportato da La Stampa – da qualche giorno sono nella capitale del paese centrafricano i primi tre team di addestramento (di circa 10 esperti ciascuno).

L'operazione "Misin", decisa dal precedente governo PD a guida Gentiloni, vede impegnati esercito, aeronautica e Carabinieri nell'addestramento delle forze di sicurezza locali (forze armate, gendarmeria nazionale, guardia nazionale e forze speciali) e si svilupperà, almeno per ora, principalmente all'interno della base militare USA alla periferia della capitale, Niamey, e non più in

pc 27 settembre - Studenti - da qualcosa bisogna cominciare per aprire il fronte di lotta

12 ottobre: studenti in piazza contro il governo

In questi giorni è suonata la prima campanella per milioni di studenti delle scuole superiori. Un'apertura dell'anno scolastico all'insegna della repressione e della continuità rispetto agli anni precedenti. Infatti, fin dalle primissime ore di lezione in centinaia di scuole si sono svolti blitz della polizia. Una stretta repressiva che, sotto lo slogan "Scuole Sicure", si inserisce nella politica securitaria promossa dal Ministro Salvini e costruisce un clima asfissiante, che ci abitua a un ambiente scolastico sempre più autoritario. La ricetta del governo di fronte alle mille carenze e contraddizioni del sistema educativo sta nel sorvegliare gli studenti con nuove telecamere e controlli di polizia, sfruttando queste misure a scopo di propaganda. Uno sviluppo coerente con le basi poste dalla Buona Scuola, che vuole presidi-manager autorizzati a gestire in tutto e per tutto la vita scolastica, e che oggi si manifesta nel suo volto più preoccupante.

Mentre il governo insiste con la propaganda razzista sull'immigrazione per alimentare una guerra tra poveri, i problemi reali che vivono gli studenti delle classi popolari restano irrisolti e crescono ogni giorno che passa. L'emergenza dell'edilizia scolastica, nonostante i proclami dei

mercoledì 26 settembre 2018

pc 26 settembre - Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 25

precedenti puntate

pc 23  settembre -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 24

pc 21 settembre - Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 23
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pc 31 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 18
pc 30 luglio -Prolegomeni per la costruzione del Partito Comunista maoista/Italia - 17
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La lotta ideologica attiva è arma indispensabile  per affermare una concezione unica e la coerenza con essa della militanza, ma non bisogna farne un abuso perchè rende l'organizzazione una setta  autoreferenziale e crea in essa un clima di controllo reciproco oppressivo.
Bisogna individuare di volta in volta esattamente la natura delle contraddizioni per stabilire l'obiettivo della lotta e il grado di trasformazione che si vuole raggiungere.