pc 28 luglio - Il decreto dignità - innanzitutto un licenziamento di massa di migliaia e migliaia di precari

Massima opposizione sindacale e politica
Massimo smascheramento della demagogia Di Maio
Coloro che esprimono giudizi positivi e si vantano a sinistra di aver collaborato al decreto, come il giurista ex di sinistra Pierluigi Alleva, l'ex Pdci assessore di Vendola, Barbieri,
sono solo dei vermi in carriera a cui dovrà essere impedito di parlare in occasioni pubbliche.

slai cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale
luglio 2018

pc 28 luglio - Foa uno scrivano al servizio del fasciopopulismo imperialista legato a Bannon e Putin


I rapporti stretti con la Lega, quelli con il M5S, gli articoli per i media di Mosca, l'incontro con l'ex guru di Trump: la rete sovranista del nuovo potente della tivù di Stato

L’8 marzo scorso, pochi giorni dopo le elezioni, a Milano è sbarcato Steve Bannon, il guru sovranista già vicino a Donald Trump, che ha fatto visita a Salvini. Tra i pochi ammessi all’incontro c’era anche Foa.                                                                    
Chi è Marcello Foa, il nuovo presidente della Rai tra Salvini, Bannon e Putin

Giusto dieci giorni fa Marcello Foa annunciava querela contro L'Espresso: oggi è stato indicato dal governo gialloverde come nuovo presidente della Rai.

Nell' inchiesta  di Vittorio Malagutti sulla rete dei sovranisti europei, L'Espresso aveva infatti raccontato i rapporti tra Foa, il mondo leghista, quello pentastellato e le voci di Putin in Italia.
L'inchiesta partiva da Sestu, vicino a Cagliari, dove ci sono gli uffici della Moving Fast Media, società da cui dipende il sito di news “Silenzi e Falsità” che dichiara l’ambizioso

pc 28 luglio - Il governo infame DI Maio/Salvini consegna la RAI a un lurido uomo di Berlusconi e parafascista!


Se questa nomina passerà è assolutamente necessario che  i democratici presenti nella Rai a qualsiasi titolo occupino l'azienda e impediscano il suo insediamento

--------------------------------------------------------------------------------Marcello Foa, chi è il futuro presidente della Rai tra fake news e insulti

È stato per molti anni caporedattore esteri e inviato speciale del Giornale della famiglia Berlusconi. F



ROMA. Classe 1963, natali milanesi, Marcello Foa - giornalista e scrittore - è stato scelto a sorpresa dal governo M5s-Lega per ricoprire il ruolo di nuovo presidente della Rai. Nomina che ora dovrà passare al vaglio della Commissione di Vigilanza. E che dovrà fare i conti anche con le polemiche per le tante posizioni controverse assunte da Foa sui social. Perfino nei confronti del presidente della Repubblica.
Foa è stato per molti anni caporedattore Esteri e inviato speciale del Giornale, quotidiano della famiglia Berlusconi, che però ha lasciato nel 2011 pur continuando a mantenere un suo blog. Sette anni fa infatti il neo-presidente della tv di Stato è diventato prima direttore generale e poi anche ad del gruppo editoriale Timedia Holding SA di Melide (Svizzera) e del quotidiano Corriere del Ticino, controllato da una Fondazione che dal 1891 ha come mandato la

pc 28 luglio - USA protesta delle donne contro il vicepresidente Pence vestite come nella fiction ‘Handmaids Tale'

These protesters dressed up in ‘Handmaids Tale’ outfits to welcome Mike Pence to Philly

Handmaids Tale Protest In Philly For Pence Arrival
These protesters dressed up in ‘Handmaids Tale’ outfits to welcome Mike Pence to PhillyU.S. flag burning
Rechazar el Fascismo fue uno de los contramanifestantes en la oficina de Maxine Waters.. Foto: AP

pc 28 luglio - Ai sottosviluppati umani clerico-fascisti che occupano il Parlamento ha già risposto Famiglia Cristiana

Barbara Saltamartini, ex AN ora Lega, ha presentato una proposta di legge con la quale intende imporre il simbolo del crocifisso in tutte le scuole, in tutti gli edifici pubblici e in tutti i porti.
La poverina, e con lei tutti i minus habentes che la sostengono in questa iniziativa, pensano di dare ad intendere alla loro base elettorale, che così facendo fermeranno l’islamizzazione della società italiana, ma soprattutto con questa iniziativa pensano di

pc 28 luglio - India parte la settimana nazionale dedicata ai martiri della rivoluzione - PCI(Maoist)

రేపటి ఈ దేశ విముక్తి కోసం తమ ప్రాణాలను ధారబోసిన అమరులను సంస్మరించుకుంటూ రేపటి(జూలై 28) నుండి ఆగస్టు 3వ తేదీ వరకు అమరుల సంస్మరణ వారాన్ని ఈ దేశ పీడిత ప్రజానీకం నిర్వహించుకుంటోంది. సీపీఐ మావోయిస్టు పార్టీ పిలుపు మేరకు దేశవ్యాప్తంగా ఈ వారం రోజులపాటు బహిరంగ సభలు, సమావేశాలు జరుగుతాయి. భారత విప్లవ వేగుచుక్క చారుమజుందార్ అమరుడైన జూలై 28 వ తేదీ నుండి ఆగస్టు3 వ తేదీ వరకు అమరవీరుల సంస్మరణ వారాన్ని జరపాలని మావోయిస్టు పార్టీ ఈ మేరకు పిలుపునిచ్చింది. ఈ మేరకు తెలంగాణ లోని భద్రాద్రి కొత్తగూడెం జిల్లా, జయశంకర్ భూపాలపల్లి, మహబూబాబాద్, పెద్దపల్లి, ఆంధ్రప్రదేశ్ లోని తూర్పు గోదావరి , విశాఖపట్నం, విజయనగరం, ఒరిస్సాలోని మల్కన్ గిరి, కోరాపుట్, రాయగడ, గజపతి జిల్లాల్లో మహారాష్ట్ర లోని గడ్చిరోలి, చత్తీస్ గడ్ లోని, బస్తర్, భీజాపూర్, దంతెవాడ, సుక్మా, నారాయణపూర్, కాంకేర్ జిల్లాలలో, బీహార్, జార్ఖండ్ లలో మవోయిస్టు పోస్టర్లు, కరపత్రాలు గోడలకు అంటించింది. అనేక చోట్ల బ్యానర్లను కట్టారు. ʹʹనరేంద్ర మోడీ అధికారంలోకి వచ్చినప్పటినుండి దేశాన్ని హిందూ మత రాజ్యంగా మార్చడానికి, ప్రజలను మత ప్రాతిపదికన చీల్చడానికి తీవ్రంగా ప్రయత్నిస్తున్నది. హిందూ ఫాసిస్టు పాలనను కొనసాగిస్తూ దేస సార్వభౌమాధికారాన్ని సామ్రాజ్యవాదానికి తాకట్టు పెడుతున్నది...ʹʹ అని మావోయిస్టు పార్టీ తెలంగాణ కమిటీ తన కరపత్రంలో పేర్కొన్నది.
ʹʹనీళ్ళు , నిధులు, ఉద్యోగాలు, భూముల కోసం ఎన్ కౌంటర్లు లేని తెలంగాణ కోసం దశాబ్దాలుగా పోరాడి సాధించుకున్న తెలంగాణాలో నేడు కనీస ప్రజాస్వామిక హక్కులు కూడా కరువయ్యాయి...ʹʹ అని మావోయిస్టు పార్టీ మండిపడింది.
అందుబాటులో అన్ని సాధనాలను ఉపయోగించుకొని గ్రామాల్లో, బస్తీల్లో అమరుల సంస్మరణ వారాన్ని విజయవంత చేయాలని ఆ పార్టీ ప్రజలకు పిలునిచ్చింది.

మరో వైపు ప్రజలు తమ కోసం ప్రాణాలర్పించిన అమరులను స్మరించుకుంటూ నిర్వహించే

pc 28 luglio - GLI STATI IMPERIALISTI ITALIANO E FRANCESE "ISTIGATORI ALLA PROSTITUZIONE MINORILE"

Il rapporto di Save the Children
Ventimiglia, il dramma delle bambine migranti: prostitute per pagare i passeur



 Minorenni costrette a prostituirsi per pagare il passaggio del confine a Ventimiglia o reperire cibo e un posto dove dormire. E' la nuova tappa dell'orrore della tratta dei minori, denunciata nell'ultimo rapporto di Save the Children chiamata "Survival sex".
Si tratta di ragazze provenienti per lo più dal Corno d'Africa e dall'Africa-sub-sahariana che devono versare ai "passeurs" tra i 50 e i 150 euro per il viaggio in auto. La situazione, sottolinea Save the children, si è aggravata anche dopo lo sgombero, ad aprile 2018, dell'accampamento nell'area lungo il fiume Roja. Da allora, gli operatori di Save the Children hanno rilevato la permanenza in strada di molti minori "in condizioni degradanti, promiscue e pericolose...".
Secondo il direttore della Caritas di Ventimiglia, Maurizio Marmo, chiamato a commentare il rapporto di Save the Children "è plausibile che si siano verificati episodi del genere... Abbiamo comunque sempre sostenuto che la frontiera avrebbe potuto comportare un simile rischio".

pc 28 luglio - COME SPIEGARE L’AMNESIA SULLA STRAGE OPERAIA DI MODUGNO?

di Vito Totire

Una volta, quando un evento destava grande attenzione si diceva che erano stati versati fiumi di inchiostro. Se adottiamo questa metafora dobbiamo dire che per la strage di Modugno del 24 luglio 2015 con 10 operai morti è stata versata solo qualche goccia di inchiostro, subito sbiadita. Altre stragi hanno giustamente indotto convegni, comizi, ricordi corali, lavori teatrali e cinematografici, lapidi o monumenti commemorativi, manifestazioni a ogni anniversario… Al netto della retorica quindi la memoria, altre volte, ha funzionato. Questa volta no. Perché ?
Sulla strage di Modugno incombe un pressoché totale silenzio, anche il 24 luglio nel

pc 28 luglio - I RIVA RIPRENDONO A FARE ALTI PROFITTI - CHI UCCIDE, INQUINA NON PAGA NEL SISTEMA DEL CAPITALE

(dal blog tarantocontro)

Riva Forni Elettrici fa grossi profitti, mentre gli operai Ilva e i cittadini di Taranto ancora non vedono un centesimo di risarcimento e rischiano sempre più lavoro, salari, salute.


La famiglia Riva, con Riva Forni elettrici che raggruppa tutte le attività dei Riva nei prodotti lunghi, ha ripreso ad accumulare profitti - ricavi per oltre 3 miliardi nel 2017, sempre sullo sfruttamento e l'attacco ai diritti, salute.
"Anche senza Taranto il gruppo si conferma come il principale player italiano nel settore dell'acciaio e tra i principali produttori europei, con una quota di mercato superiore al dieci per cento".
Dopo essersi liberato delle "scorie" giudiziarie dell'Ilva (come le chiama la stampa al servizio dei

pc 28 luglio - ILVA: DI MAIO COMPRENSIVO CON MITTAL E UILM-FIM CHE ACCETTANO OPERAI DI SERIE A E B

Lunedì gli operai non si aspettino niente di nuovo e niente di buono. Occorre passare dalle attese, preoccupazioni, illusioni, alla lotta seria sulla "piattaforma-decreto operaio"



Lunedì prossimo, 30 luglio, Di Maio ha convocato a Roma i sindacati e altre parti (?), non per una ripartura della trattativa sindacale ma solo per fare da platea a Mittal che deve illustrare la sua ultima proposta.
 

Ma c'è da dire che su questo sia la posizione di Di Maio si è molto ammorbidita nei confronti di Mittal, sia la posizione di Uilm e Fim è in corso di cambiamento. 

Sulla gestione della gara per l’Ilva Di Maio dice schierandosi a difesa di Mittal «il vero pastrocchio l’ha fatto la parte pubblica non ArcelorMittal... la gara è stata fatta male dai miei predecessori, non è stata interpretata male dal privato  il classico esempio in cui si creano incertezze sul mercato perché si scrivono male le gare e ne risente un privato... I rappresentanti di ArcelorMittal fanno il loro lavoro che è quello di voler entrare in Ilva, ma non posso affidare uno stabilimento di questa importanza ambientale e occupazionale a un’azienda senza avere certezze che è tutto in regola»

In realtà sta andando in scena, sulla pelle degli operai, dei cittadini, da parte del governo, di Di Maio,

pc 28 luglio - IL LEGHISTA FONTANA - MA CHE PROBLEMI HA...?

All’interno di una compagine governativa che definire indecente è fare un grosso complimento ai suoi componenti, si trova un personaggio particolarmente irritante: il leghista Lorenzo Fontana, titolare del dicastero della Famiglia e della Disabilità; costui, sin dal suo insediamento, è protagonista di continue esternazioni che non solo sono una vergogna nel ventunesimo secolo, ma spesso non tengono conto di situazioni de facto che, volente o nolente, il “signorino” non può permettersi di ignorare.
Il manifesto di venerdì ventisette luglio riporta un articolo a firma Daniela Preziosi; all’interno ecco l’ennesima schifezza partorita dal cervello del politicante veronese: egli si dice contrario «ai fini dell’iscrizione nei registri dello stato civile di bambini concepiti all’estero, da parte di coppie dello stesso sesso, facendo ricorso a pratiche vietate dal nostro ordinamento e che tali dovrebbero rimanere».
Ci piacerebbe sapere quali sono i problemi che ha questo assai poco “signore”: il riconoscimento dei figli di coppie omosessuali non toglie alcun diritto a nessuno, ma anzi amplia la corte di coloro che usufruiscono la possibilità di ottenere quelli genitoriali; al momento, in Italia i bambini figli di coppie gay, che secondo il suo modo di pensare non esisterebbero, sono circa trecento, e i loro diritti sono garantiti soltanto dall’apertura dei registri dell’anagrafe da parte di pochi sindaci coraggiosi.
Bosio (Al), 28 luglio 2018
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

pc 27 luglio - ILVA - PIANO MITTAL, AZIONE DI DI MAIO E ALTRO - ALCUNE NOTE

LA PROPOSTA MITTAL
Il piano "migliorativo" presentato da Mittal porta come unico passo avanti la questione dei tempi di attuazione in fabbrica delle prescrizioni aziendali, che dovrebbero essere anticipati ad agosto 2020 (rispetto al 2023) - una anticipazione già annunciata settimana fa. La copertura dei parchi minerali invece che a luglio 2021, dovrebbe concludersi a gennaio 2020; quella per i parchi a carbone dovrebbe essere anticipata a giugno 2020. Altri interventi con tempi più brevi dovrebbero riguardare anche altri reparti dell'area a caldo, 6 mesi di anticipo sulla depolverazione dell'impianto di agglomerazione; 30 mesi di anticipo sull'intervento per la loppa dell'altoforno,
Vi sarebbe, inoltre, un'accellerata per la sperimentazione della tecnologia per l'utilizzo del preridotto in sostituzione del carbone.
Su tutto il resto - esuberi, condizioni contrattuali e retributive - non ci sono affatto nuove proposte migliorative. La situazione, anche rispetto all'accettazione da parte di Mittal delle condizioni poste dai commissari Ilva, resta in generale la stessa del piano presentato da Calenda poco prima del cambio di governo - che non era affatto una soluzione! E non è un caso che qui la Mittal non è entrata nei dettagli.
Sull'occupazione, AmInvestco assumerebbe sempre e solo 10.100 lavoratori. Gli altri 3.800 andrebbero in due società: una privata e una pubblica - di fatto sempre la famosa prospettiva della Bad Company - con periodi di cassintegrazione e periodi di attività lavorativa nelle bonifiche; solo al termine dei 5 anni vi sarebbe un generico impegno della Mittal ad assorbire i lavoratori eventualmente rimasti; ci sarebbero poi gli incentivi all'esodo, sui 100mila euro
Sul fronte contrattuale, salariale, del mantenimento dei diritti dei lavoratori, torniamo alla casella di partenza, in un certo senso anche più indietro dell'ultima fase di trattativa con i sindacati su questo punto. Mittal, infatti dice che "darebbe la sua disponibilità a supportare - nell'ambito della procedura sindacale (ex articolo 47) - insieme a tutte le parti sociali interessate. il raggiungimento di un'idonea soluzione da definire nell'eventuale accordo sindacale per ciascuno degli attuali dipendenti di Ilva in Amministrazione Straordinaria, entro la scadenza del piano industriale (cioè il 2024)".
Tradotto, vuol dire che vi sarà comunque una novazione contrattuale per ogni lavoratore - alla luce delle leggi attuali a favore dei padroni, in primis Jobs act, con nessuna garanzia di conservazione dei diritti acquisiti sia normativi che salariali; compresa chiaramente la fuoruscita dalla garanzia dell'art.18.

Di fatto è una sorta di riproposizione dell'ultimo piano Calenda che già era stato respinto, anche dai sindacati, e di cui riportiamo in sintesi una analisi critica che facemmo a giugno:
1) L'accordo prevede il divieto di licenziamenti entro 5 anni dei lavoratori assunti da Am Investco. Quindi dopo 5 anni AM Investco può procedera a licenziamenti collettivi, cosa che gli consentirebbe di passare da 10mila a 8500 operai nel 2023; in ogni caso si concede a Mittal di utilizzare nella fase organizzativa Cigs e contratti di solidarietà; quindi una parte degli operai pur assunti dalla AM Investco potrebbero trovarsi subito in cigs
2) l'accordo prevede una divisione nella divisione degli operai già prevista in precedenza. Ora, però, si opera un'altra differenziazione: 1500 lavoratori andrebbero ad una nuova società denominata "Società per Taranto" costituita da Ilva e da Invitalia, questi lavoratori in cigs sarebbero impegnati a rotazione in attività trasferite a questa società da Am Investco; quindi il lavoro di questi 1500 operai è subordinato a se e quando Mittal passa delle attività (quali attività? Togliendole agli operai dell’appalto?), e comunque questo "impegno" durerebbe solo fino a giugno 2021, cioè solo per 3 anni. I restanti 2300 lavoratori rimarrebbero in carico all'Amministrazione straordinaria, ma solo per la durata del piano ambientale e industriale e con ampio utilizzo della cig ("che comporta - dice l'accordo - una riduzione media della retribuzione del 10%" - ma è di più come gli operai già sanno); qui viene messo il contentino che, se e quando AM Investco avesse bisogno di nuove assunzioni, il lavoratore potrebbe passare alle sue dipendenze.
3) per i lavoratori dell'indotto non c'è niente di niente! Nessuna occupazione, perderebbero il lavoro e basta; c'è solo un generico impegno per AM Investoco a preferire le aziende locali a parità di costo e di qualità di fornitura;
4) il governo darebbe incentivi per licenziamenti "volontari", autoimprenditorialità, accompagnamento alla pensione (che per l’età media degli operai Ilva vuol dire tanti anni ancora) per un massimo di 100mila euro a lavoratore, ma "da modulare in funzione della permanenza in Cigs", quindi più stai in cigs meno hai.

L'AZIONE DI DI MAIO

Di Maio sta coniugando, in maniera confusa, e illogica praticamente, la procedura di azzeramento

pc 27 luglio - India - attraverso le azioni la guerra popolare diretta dai maoisti avvia la settimana dei martiri 28 luglio/2 agosto - mentre si estende in nuovi distretti

Informati, richiedi materiali, organizza iniziative 
comitato di sostegno alla guerra popolare in india
ICSPWI - csgpindia@gmail.com

INDIA: Diversas acciones de la Guerra Popular en Dantewada.


correovermello-noticias
New Delhi, 27.07.18
Agencias indias informan de diversas acciones de maoista Ejercito Guerrillero Popular de Liberación en los pasados días.
En el distrito de Dantewada, en Chhattisgarh, una columna maoísta de aproximadamente 150 combatientes ocupo unas instalaciones de la National Mineral Development Corporation (NMDC) reteniendo a los trabajadores presentes y procediendo a destruir con explosivos las instalaciones de bombeo  y también un vehículo de la misma corporación. Los trabajadores fueron puestos en libertad eso sí tras retirarles la tarjeta SIM de los teléfonos móviles.
También en el distrito de Dantewada, se informas que unidades del EGPL, destruyeron un tramo de las vías ferroviarias en la ruta de Visakhapatnam-Kirandul, bloqueando el trafico de trenes en la zona.
Según fuentes de las fuerzas represivas estas acciones se enmarcan en el llamamiento del PCI (maoísta) a celebrar la Semana de los Martires, entre el proximo 28 de julio y el 3 de agosto.



Odisha: Angul, Boudh now in Maoist dist list

The Union Government has added Angul and Boudh as Maoist districts, looking at the growing appearance of Maoists cadres in these areas.
The Maoists are moving from Chhattisgarh and entering Odisha through borders of Nuapada and Kalahandi and moving through Angul, Boudh and they have turned the areas into a new Red corridor, top officials revealed.
Eight new districts in the Country have been added to the Maoist list, out of which two are in Odisha and three in Kerala, said sources.

pc 27 luglio - L'imperialismo italiano pronto alla missione Niger - il governo fascio/populista è altrettanto pronto

Missione militare italiana in Niger. Il governo pronto a tutto per di mandare i soldati


C’è qualcosa che ancora non quadra per la missione militare italiana nel Niger. I ritardi della missione militare italiana in Niger “non sono dipesi da noi, ma dal fatto che il governo del Niger si è tirato indietro”. Ad affermarlo è stata la ministra della Difesa Elisabetta Trenta intervenendo alle Camere per illustrare le linee programmatiche del Ministero della Difesa.
“Stiamo parlando con il governo del Niger. Siamo disponibili, diteci che tipo di presenza volete. Non è detto che debbano esserci tantissime persone, si può andare con piccole unità formative di training,

pc 27 luglio - Legittima offesa - fermare la mano assassina di Salvini e il suo governo

Sparare ai neri, uno “sport” che si ispira a Salvini…

di Alessandro Avvisato - contropiano


Sette casi in 45 giorni non sono “casualità”, ma il risultato di un clima. Di merda. Fomentato da sguaiati fascisti che occupano studi televisivi, qualche giornale, onde radio, e persino qualche ministero piuttosto importante.
Ieri, a Cassola, nel vicentino, una stralunata zucca vuota che urlava alla luna ha sparato contro un operaio edile che stava lavorando su un ponteggio a sette metri da terra. E’ vivo solo perché l’imbecille con la zucca piena di vento ha usato una carabina ad aria

pc 27 luglio - Asti, lasciata a casa perché malata di tumore.

Il giudice: "Licenziamento illegittimo"

Operatrice socio sanitaria di Carmagnola vince il ricorso contro una residenza per anziani: "L'azienda le affidi mansioni compatibili con lo stato di salute"

Licenziare una dipendente affetta da tumore è illegittimo. Lo ha deciso il tribunale del Lavoro di Asti con una sentenza che ripercorre le argomentazioni affermate dal giudice del lavoro di Ivrea qualche settimana fa, per il caso di Franco Minutiello, il netturbino malato di Parkinson della Teknoservice, l'azienda che si occupa della raccolta rifiuti del Canavese.
In questo caso la donna, operatrice socio sanitaria in una residenza per anziani di Carmagnola, è stata

pc 27 luglio - Lavoratori morti sul lavoro in Liguria e Piemonte

Cuneo, operaio di 59 anni cade mentre lavora e muore in un cantiere

E' successo in mattinata nel centro di Busca

Un operaio di 59 anni, A.T., è morto oggi mentre lavorava a Busca, nel Cuneese. L'infortunio è avvenuto in un cantiere del centrale corso Romita. Ancora al vaglio dello Spresal e delle forze dell'ordine la dinamica della tragedia. Da una prima ricostruzione pare che l'operaio sia rimasto vittima di una caduta.

Muore un operaio a Pegli

Il tragico infortunio nel parco di villa Banfi

Incidente mortale sul lavoro. Un operaio di 46 anni, Matteo Brunenghi Marre, residente in via Strozzi, è rimasto schiacciato sotto un mezzo agricolo a villa Banfi a Pegli. L'uomo, dipendente della ditta Carbone Vivai, che ha in appalto per Aster la potatura del verde, stava lavorando nel parco con un mezzo che serve a triturare legno e fogliame tagliato.

pc 27 luglio - Askatasuna - compagni liberi

Torino, tornano in libertà il leader di Askatasuna e altri 14 antagonisti: revocati i domiciliari per gli scontri del 1° Maggio

Bonadonna potrà partecipare al festival "Alta felicità", da domani a domenica, di cui è direttore artistico.
Sono stati revocati gli arresti domiciliari per Andrea Bonadonna, il leader del centro sociale torinese Askatasuna: lo ha deciso il Tribunale del riesame di Torino che ha disposto per lui solo l'obbligo di firma quotidiano. Bonadonna era stato colpito dal provvedimento restrittivo nell'ambito dell'inchiesta sugli scontri con le forze dell'ordine avvenuti nel centro di Torino durante il corteo del Primo Maggio 2017. L'obbligo di firma permetterà a Bonadonna di occuparsi della rassegna musicale e culturale Alta Felicità, in programma questa settimana in Valle di Susa, di cui è direttore artistico.
La decisione del tribunale del Riesame è arrivata oggi e riguarda 15 antagonisti. I nove provvedimenti di arresti domiciliari sono stati trasformati in obblighi di firma quotidiani. Confermati, invece, gli altri sei obblighi di firma, previsti tre volte alla settimana. Ieri, nel corso dell'udienza, il pm Antonio Rinaudo aveva lasciato l'aula in polemica con gli avvocati difensori, i quali avevano contestato la ricostruzione dei fatti operata dalla polizia. Per rafforzare i loro argomenti, gli avvocati si erano avvalsi di un filmato realizzato da un giornalista freelance e delle dichiarazioni di due esponenti del Movimento 5 Stelle, la consigliera regionale Francesca Frediani e la consigliera comunale Maura Paoli.

pc 27 luglio - Cile - attacco nazista alle donne in lotta per il diritto d'aborto - info a cura MFPR italia

Chili : Trois femmes poignardées lors de la Marche pour un avortement légal.
Ce mercredi 25 juillet, plus de 50.000 personnes ont participé à la sixième marche nationale pour un avortement légal, libre et sûr au Chili réclamant le droit à l’avortement sans motif et à une éducation non sexiste. Lors de la marche, trois femmes ont été poignardées .. Les attaques ont été revendiqués par le groupe néo-nazi « Movimiento social patriota » via les réseaux sociaux.
D’après nos informations, les trois femmes vont bien.
Cette marche est organisée depuis 2013, tous les 25 juillet, en réaction à l’affaire Belén, une jeune fille de 11 ans, qui s’est retrouvée enceinte après avoir été violé par son beau-père et qui a dû poursuivre sa grossesse malgré son âge. En août 2017, le parlement avait ouvert le droit à l’avortement pour trois raisons : risque de vie de la mère, non-viabilité du fœtus à la naissance et viol. Jusque là, l’avortement était interdit sous toutes ses formes.
Sixième marche nationale pour un avortement légal, libre et sûr au Chili Sixième marche nationale pour un avortement légal, libre et sûr au Chili


Voir le dossier: avec les tags: - Nos sources

pc 27 luglio - VERONA - L'INIZIATIVA DELLE FEMMINISTE DI NUDM IMPEDISCE LA DISCUSSIONE DELLE MOZIONE CONTRO L'ABORTO - PROSSIMA MOBILITAZIONE A SETTEMBRE ANCHE PER CACCIARE IL CONSIGLIERE FASCISTA

Da Nudm di Verona

Saluti fascisti di un consigliere in aula alle attiviste di Non Una di Meno
Giovedì 26 luglio Non Una Di Meno Verona ha partecipato al consiglio comunale dove era in previsione la discussione delle mozioni 434 e 441 proposte da due consiglieri della Lega Nord volte a dare ampio spazio alle associazioni cattoliche per contrastare l’aborto libero e gratuito e per sistematizzare il programma di “sepoltura dei bambini mai nati”, anche senza il consenso della donna coinvolta e a carico della sanità pubblica. 
Nei giorni scorsi Non Una di Meno ha scelto di contrastare l’approvazione delle due mozioni attraverso un’azione di pressione sui social network e via mail. Durante la discussione, dal loggione, abbiamo deciso di mettere in scena, così come già avvenuto in molte altre città e paesi, una protesta silenziosa e pacifica, il cui messaggio era trasmesso dall’abbigliamento: alcune di noi si sono presentate nell’aula indossando vestiti simili a

pc 27 luglio - In morte di Marchionne. Editoriale

La morte annunciata di Sergio Marchionne ha rilanciato tutta la borghesia e i suoi organi di stampa e reti televisive in una glorificazione, a cui si è associato anche il presidente fascio-imperialista Trump che lo ha paragonato addirittura ad Henry Ford.
E' indubbio che Marchionne ha meritato gli elogi del capitale, e ne ha rappresentato gli interessi ben oltre la vicenda del gruppo Fiat.
Egli ha interpretato in maniera quasi esemplare il suo carattere di "funzionario del capitale".
Pur essendo un manager, ha incarnato gli interessi dei padroni, meglio dei padroni stessi; ha preso la Fiat in una situazione di crisi, l'ha, per così dire, salvata e ha giostrato nello scontro e nelle alleanze realizzando, con la fusione con la Chrysler, una operazione che ha salvato i profitti degli Agnelli e quelli dei padroni americani che anch'essi si trovavano di fronte alla crisi di Detroit.
Certo è stato uno dei manager meglio pagati al mondo, ma è sbagliato ridurre tutta l'operazione ai suoi lauti guadagni. Marchionne ha impresso uno stile personale che i padroni in quanto tali e i loro governi non potevano in nessuna maniera realizzare. Ha dato a tutta la vicenda un'anima, e in questo indubbiamente i padroni non possono che essergli eternamente grati, e il suo posto è sicuro nella storia concreta del capitalismo italiano, nella storia dell'industria dell'auto.
E ora con la sua morte sicuramente si apre un vuoto, ben oltre gli indici di Borsa, ma proprio quello lasciato da un funzionario esemplare del capitale che ha colto e cercato di realizzare l'essenza del modo di produzione capitalista e delle leggi del capitale.
Il profitto dipende dall'estorsione del plusvalore e dalla sua realizzazione nel mercato mondiale; il profitto si fonda sullo sfruttamento dei lavoratori. Lo sfruttamento degli operai domanda un comando assoluto e dispotico della forza lavoro, incompatibile con diritti e sindacalismo di classe.
Quella di Marchionne è stata una guerra, una guerra di classe contro la la classe operaia, condotta con radicalità e senza scrupoli, schierando intorno a sè tutte le figure del sistema del capitale, in primo luogo i governi, quindi l'apparato dello Stato e sopratutto in forma decisiva le organizzazioni sindacali come espressione dell'aristocrazia operaia, come puntello del capitale.
E lì che le qualità di Marchionne hanno dimostrato la loro vera natura e messo a nudo le leggi di fondo di questo sistema.
Marchionne è stato l'interprete del fascismo padronale nella forma più pura, in una situazione in cui l'instabilità dei governi e le contraddizioni dello Stato e nello Stato non lo permettevano lo rendevano difficile..

Sul Sole 24Ore 26 luglio si legge  : "Addio a Sergio Marchionne, outsider e uomo di sistema". Alberto Bombassei parla di un "manager rivoluzionario per finanza e industria"; Gian Maria Gros-Pietro di "sintesi perfetta di strategia e tattica"; il Presidente della Confindustria di  "Uomo di rottura e di innovazione". E' tutto vero dal punto di vista dei padroni.
Abbiamo analizzato in un libro - di cui raccomandiamo umilmente la lettura - giorno per giorno, nella fase più acuta della guerra di classe negli stabilimenti Fiat, quali siano stati gli effettivi effetti di questo in fabbrica.
Ora bisogna, però, guardare alle condizioni che hanno permesso a Marchionne di incarnare in questa forma gli interessi di fondo, strategici e tattici del capitale.
Marchionne è stato il capo di stato maggiore della guerra antioperaia, ma gli operai Fiat non sono riusciti ad opporre ad esso un proprio "stato maggiore", una propria organizzazione di classe dotata di una strategia e tattica per combattere questa guerra.
La fine e l'assenza del partito di classe, il cambio di natura del sindacalismo in fabbrica, la inadeguatezza delle tenaci e combattive avanguardie di fabbrica, organizzate o no nei sindacati di base, sono stati gli inevitabili compagni di strada dell'affermazione di Marchionne.

La morte drammatica di Marchionne è l'occasione per fare un'analisi e un bilancio di parte operaia, delle ragioni interne alla classe e alle sue organizzazioni che hanno permesso a Marchionne di essere grande.
Le reazioni nelle fabbriche Fiat alla sua morte restituiscono una fotografia di questo stato delle cose, tra operai dispiaciuti o che vedono a rischio il loro futuro e avanguardie che sottolineano in forma giusta ma scontata i danni di Marchionne alla classe operaia e al movimento sindacale di classe. Questa fotografia dimostra che c'è ancora molto lavoro ideologico, teorico, politico, organizzativo da fare perchè gli operai possano riprendere, sulle ceneri di una sconfitta storica, le armi per una controffensiva.
Le condizioni materiali attuali del gruppo Fiat e il vuoto di progetto e comando creato dalla morte di Marchionne favoriscono, però, l'emergere non della forza del gruppo Fiat ma la nuova fase di crisi profonda che si avvicina.
Gli uomini del capitale restano giganti dai piedi di argilla, i veri eroi sono le masse.
E' tempo di didimostrarlo:

proletari comunisti/PCm Italia
27 luglio 2018

pc 27 luglio - DI COSA TRATTA IL LIBRO: "FIAT LE ARMI DELLA CRITICA DI CLASSE CONTRO IL FASCISMO PADRONALE

DALL'INTRODUZIONE:

"Fin dall’inizio abbiamo colto l’importanza strategica per la lotta di classe e per gli operai della partita in gioco alla Fiat, che andava oltre lo stesso gruppo Fiat. Oggi che il piano Marchionne si sta estendendo a tutte le fabbriche non solo Fiat, metalmeccaniche e viene assunto come riferimento per l’intero padronato e governo, altri, anche all’interno della Fiom, parlano di “fascismo padronale”. Ma è importante vedere bene come è iniziato, come ha agito, tutte le sue articolazioni, anche ideologiche, politiche, culturali; così come tutti gli “attori” sulla scena e il ruolo che hanno assunto in tutta questa importante vicenda Fiat: dai partiti, ai giornali, alle forze istituzionali, ad intellettuali, a forze interne ai lavoratori, ecc. Tutto questo ripercorre l’opuscolo, scritto per fornire al movimento proletario e rivoluzionario le armi dell’analisi e critica autonoma, di classe, del fascismo padronale, per combatterlo adeguatamente sul piano pratico ma anche politico/ideologico; contro le “sirene” perdenti del riformismo sindacale e politico..."



pc 27 luglio - ILVA TARANTO 27 LUGLIO 2012 - LA SECONDA GIORNATA DI LOTTA DEGLI OPERAI ILVA PARALIZZA LA CITTA'... - Dal Libro "Ilva la tempesta perfetta"

Corrispondenza n.2 giornata del 27 luglio. Dal ponte girevole
"Se ieri è stata la giornata dell'invasione operaia della città, oggi è il giorno dell'assedio e paralisi completa. Dalla mattinata sono bloccati gli accessi alle statali per Bari e Regio Calabria, il ponte girevole e il ponte Punta Penna (accesso alle strade da e per Brindisi).
Oggi a Taranto non si entra e da Taranto e non si esce, se non son estrema difficoltà, nè dentro Taranto è facile muoversi.

La mattinata si è aperta con l'assemblea generale all'esterno della portineria D nella quale sono calati o segretari nazionali Palombella e Landini, da cui gli operai hanno ascoltato parole che hanno lasciato poca chiarezza e nessuna fiducia.
Subito dopo sono ripresi i blocchi in tutti i punti strategici per l'accesso e uscita da Taranto. In poco tempo la paralisi della circolazione è stata completa.
Tra gli operai, i numeri sono inferiori a quelli di ieri, anche per la dispersione e distanza tra i diversi punti presidiati, resta la stessa confusione di idee e prospettive, ma crescono determinazione e l'insofferenza verso i presunti rappresentanti istituzionali e sindacali. Poche, quasi bandite, bandiere e striscioni.
Buona invece l'accoglienza verso il manifestino dello slai cobas per il sindacato di classe, anche oggi al fianco degli operai in lotta, e le sue parole d'ordine che indicano lavoro e salute come entrambi irrinunciabili, ma anche i responsabili che devono pagare: i padroni, Riva e i tutti i loro amici e complici.
Verso mezzogiorno arriva un camioncino con un lungo rotolo di telo retinato e pali innocenti con cui

giovedì 26 luglio 2018

pc 26 luglio - Migranti in lotta a Palazzo S. Gervasio Basilicata


Da tre giorni i migranti rinchiusi nel CPR di Palazzo San Gervasio hanno iniziato uno sciopero della fame per protestare contro le sempre peggiori condizioni di detenzione nella struttura gestita dalla Engels S.r.l. Lamentano infatti la scarsa qualità del cibo (riso a pranzo e cena tutti i giorni della settimana), pessime condizioni igieniche e sanitarie con scarsa attenzione prestata a chi si ammala o si ferisce. L'utilizzo della forza e i pestaggi sono all'ordine del giorno sia per zittire ogni forma di dissenso che per intimorire chi prova a protestare.
Si parla anche di massiccio utilizzo di psicofarmaci e sedativi per "spegnere" le persone.
Nonostante tutto questo, che non rappresenta certo una novità, le persone non smettono di lottare con forza!

pc 26 luglio - Di MAIO pronto a dare la fabbrica ai padroni indiani con accordo sindacale - Ma senza la lotta degli operai questo accordo non può che essere una svendita dell'Ilva e degli interessi operai e popolari


 Ilva, Di Maio: “Pastrocchio non è di Mittal”

Corriere di Taranto
redazioneonline


Sulla gestione della gara per l’Ilva «il vero pastrocchio l’ha fatto la parte pubblica non ArcelorMittal». Così il vicepremier Luigi Di Maio al termine del tavolo rider. «Il vero grande tema è che la gara è stata fatta male dai miei predecessori, non è stata interpretata male dal privato – ha continuato – il classico esempio in cui si creano incertezze sul mercato perché si scrivono male le gare e ne risente un privato». I rappresentanti di ArcelorMittal che ieri hanno incontrato il ministro Di Maio «fanno il loro lavoro che è quello di voler entrare in Ilva, ma non posso affidare uno stabilimento di questa importanza ambientale e occupazionale a un’azienda senza avere certezze che è tutto in regola», ha concluso il ministro. Sempre Sull’Ilva «credo che lunedì ArcelorMittal avrà la possibilità di presentare a tutte le parti interessate il suo piano» ha detto ancora Di Maio, aggiungendo che per lui il piano «non è ancora soddisfacente». «Lavoriamo su due fronti, con ArcelorMittal e allo stesso tempo anche all’evenienza di ritiro in autotutela della gara qualora la legge mi dirà di farlo», ha aggiunto.

pc 26 luglio - Lega al governo, significa Casapound al Governo - con i buoni uffici del M5Stelle - il caso Aosta

La Lega porta uno di Casapound nel consiglio comunale di Aosta

La Valle d’Aosta sta vivendo in questi mesi la nuova ondata fascio-leghista che ha colpito tutto il paese. Anche qui la Lega ha vinto le elezioni regionali di maggio ed è riuscita a formare un governo di coalizione con le altre forze reazionarie, escluse quelle autonomiste ormai logorate dal loro stesso sistema clientelare, con la volontà di voler «cambiare e di fare grandi pulizie», come dichiarato dal leader Salvini presentatosi qui, come ovunque

pc 26 luglio - Sgomberato a Roma il campo rom con la violenza poliziesca - Raggi/Salvini carogne!


Sgomberate con la forza dal Camping River di Roma 150 persone – molte delle quali cittadini italiani – di etnia Rom. L’”eroica” azione è stata condotta dalla Polizia municipale capitolina, agli ordini del comandante Di Maggio, supportata dalla polizia di

pc 26 luglio - MARX AGLI OPERAI - I FONDAMENTI DEL RAPPORTO LAVORO SALARIATO E CAPITALE

Ripubblichiamo la prima parte di una lezione fatta dal Prof. Giuseppe Di Marco della Federico II di Napoli ai lavoratori di Bergamo, mesi fa.

All'inizio Di Marco si sofferma sul significato, necessità della Formazione operaia, del perchè gli operai, che pur lottano, si organizzano, devono impossessarsi dei fondamenti della scienza del proletariato, la teoria marxista, altrimenti lottano sì ma larga parte di essi non sanno il perchè di fondo della loro condizione di sfruttati e soprattutto perchè e come questa condizione prodotta dal capitale e dal suo sistema non è inevitabile, ma può e deve essere rovesciata, e che proprio la classe operaia è la forza centrale di questo rovesciamento e della costruzione di una nuova società.

Quindi Di Marco entra nel merito dei fondamenti del rapporto lavoro salariato e capitale, così come analizzato e spiegato da Karl Marx - di cui quest'anno cade il 200° della sua nascita.
Perchè ripubblichiamo questa "lezione"?
Perchè oggi gli operai, anche coloro che lottano, sono spesso confusi o hanno una visione limitata della realtà della lotta di classe, e in questa confusione il populismo - e a volte tra strati di operai anche il fasciopopulismo - cerca di avere buon gioco.
I comunisti, i rivoluzionari non possono stare a guardare, nè, ripetiamo, basta fare più lotta, senza comprendere quale e per quale prospettiva. I comunisti, i rivoluzionari devono riconquistare i "nostri", in primis gli operai, lottando apertamente contro tutte le concezioni, le teorie, "spazzatura" o "alate", che vogliono deviare la coscienza di classe degli operai.
In questo Marx è la nostra principale arma, la nostra "rotta".

Seguiranno nei prossimi giorni la seconda e la terza parte di questa "lezione"

pc 26 luglio - ILVA - 26 LUGLIO 2012: COMINCIANO LE LUNGHE GIORNATE DI LOTTA DEGLI OPERAI DI TARANTO

Per richiederlo: pcro.red@gmail.com

 Dal Libro "Ilva la tempesta perfetta"

Taranto: lunga giornata di rabbia operaia- 1° giorno

Gli operai hanno dato vita a due giorni di rivolta, con sindacati contestati perché volevano frenarla, perché non si schieravano con nettezza e decisione a difesa dello stabilimento e dei posti di lavoro.
Un lungo pomeriggio di lotta e rabbia operaia oggi a Taranto, con blocchi del ponte girevole e della statale 106 che proseguono ancora e per tutta la notte, mentre i sindacati hanno proclamato lo sciopero a oltranza.
Già ieri gli operai avevano bloccato per un paio d’ore le statali di accesso alla città, al termine dell’assemblea indetta dai sindacati.
Oggi alle 14.00 le agenzie hanno rilanciano la notizia che il G.I.P. Todisco, al termine dell’inchiesta per disastro ambientale, ha disposto il sequestro, senza facoltà di continuità d’uso, dell’area a caldo dello stabilimento Ilva e gli arresti domiciliari per 8 tra proprietari, dirigenti ed ex dirigenti.
Immediatamente l’azienda ha messo in libertà i lavoratori e i sindacati hanno chiamato alla mobilitazione. Un imponente corteo di 8mila parte dallo stabilimento e marcia verso la città.
Hanno bloccato ancora le statali, attraversato la città vecchia, bloccato per oltre un’ora il ponte, e infine raggiunto la Prefettura, dove era in programma un incontro tra prefetto e segreterie sindacali per “ottenere chiarimenti sul contenuto e le conseguenze immediate del provvedimento della Magistratura”.
Al ponte e poi sotto la prefettura si è unita alla folla di operai una delegazione dello Slai Cobas per il sindacato di classe che partecipa alla lotta e sostiene gli operai, ma con parole d’ordine differenti da quelle dei sindacati confederali.
Il coro “il lavoro non si tocca” è rimbombo a lungo per tutto il pomeriggio, ma a parte la feroce determinazione a difendere il proprio lavoro, tra gli operai abbiamo

pc 26 luglio - NO TAV = NO MOVIMENTO 5 STELLE

Nei mesi scorsi, appena l’esecutivo gialloverde vide la luce, i pentastellati andavano sbandierando il “contratto di governo” con la Lega Nord rappresentandolo come una loro grande vittoria sulla “casta”.
Man mano che il tempo passa è sempre più chiaro, a tutti coloro che vogliono vedere, e non sono ottenebrati dalla propaganda sparsa a piene mani, che il Movimento 5 Stelle farebbe qualunque cosa pur di rimanere nella “stanza dei bottoni”.
Emblematica è la questione delle linee ferroviarie ad alta velocità/alta capacità, da sempre cavallo di battaglia dei grillini, a parole assolutamente contrari alla devastazione ambientale e della salute della popolazione.
Subito, i seguaci di Giuseppe Piero Grillo hanno deviato dalle loro posizioni, passando da un assoluto e definitivo NO ad un molto più concilinante “valuteremo caso per caso”, che suona tanto come l’ennesimo sbracamento di fronte ai leghisti.
Così, ecco il trenta maggio il movimento No Tav-Terzo Valico genovese rompere la collaborazione con i rappresentanti istituzionali del Movimento 5 Stelle, nel corso di una infuocata assemblea tenuta alla Claque di via san Donato 9.
Ora tocca al ministro delle infrastrutture, Danilo Toninelli,  mettersi contro il movimento No Tav valsusino, sostenendo che «la Tav va migliorata, ma non si può più fermare», raccogliendo così le pernacchie di una valle alla quale è difficile, se non impossibile, raccontare storie da molto tempo: penosa e ridicola è poi la successiva marcia indietro, dettata da puro e semplice opportunismo.
Si ha sempre di più l’impressione che, se al termine di questa legislatura sarà permesso agli italiani di tornare a votare, il Movimento 5 Stelle subirà la giusta punizione per aver promesso di “aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno” per poi agire da semplici servi dei potenti di sempre.
Bosio (Al), 26 luglio 2018
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

pc 26 luglio - Per un dibattito sulla condizione operaia odierna

La ricerca d’archivio è molte volte foriera di scoperte inattese, che però permettono di istituire interessanti comparazioni tra le vicende dell’oggi e le vicende di un non lontano passato. E’ quanto è accaduto al giovane storico milanese Ivan Brentari, che spulciando una serie di materiali raccolti presso l’Archivio del lavoro di Sesto San Giovanni si è imbattuto in una ventina di racconti risalenti al 1963, l’anno in cui la Fiom provinciale di Milano aveva indetto un concorso di narrativa ispirato alle grandi lotte sostenute dai