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proletari comunisti esce con questo opuscolo (tascabile), una "guida alla lettura" de Il Manifesto del Partito comunista di Marx ed Engels che consegna ai proletari di tutto il mondo il programma della loro emancipazione
Dall'opuscolo
I COMUNISTI DEVONO RIPROPORRE IL LORO "MANIFESTO"
Oggi è come se i comunisti fossero tornati all'anno zero. Hanno bisogno di riproporre la loro tesi, il loro “manifesto”. Ma il comunismo è sempre per la borghesia quello “spettro” da esorcizzare, come scriveva Marx nel 1848.
Questo è positivo. Se lo temono vuol dire che la borghesia stessa dichiara il comunismo una potenza alternativa al sistema esistente. I comunisti devono essere orgogliosi di questo, non si devono nascondere, devono organizzare il partito comunista.
Non esistono comunisti senza partito. E questo problema oggi è più vivo che mai.
Prima degli anni '80 ogni comunista era di un partito. E le masse proletarie avanzate conoscevano e sostenevano le idee rivoluzionarie comuniste. Poi i comunisti perdono e il proletariato perde insieme il suo “cervello”. Ora deve riconquistare la sua autonomia di pensiero.
Fino agli anni '80 i comunisti hanno avuto il problema di applicare il marxismo-leninismo-maoismo, ora è come se devessero ricominciare da capo, come se lo dichiarassero per la prima volta.
Oggi si dice che non c'è bisogno del partito. False idee, quasi una sorta di “credenze” sono diventate un problema. I comunisti devono combattere queste false idee e riportare la realtà.
Per questo i comunisti non possono essere solo “lottatori”. Devono essere i comunisti del Partito, ed esporre i propri scopi, programmi, piani.