(Corrispondenza da Genova)
ANCHE ALTRA LIGURIA CADE
NELLA RETE DI POTERE AL POPOLO
Essendo iscritto alla mailing list della associazione Altra
Liguria – il progetto, nato nel 2015 per sostenere la candidatura di Antonio
Bruno, ex consigliere comunale genovese del Forum Ambientalista-Sinistra
Europea, alla presidenza della Regione Liguria, e tutt’ora agente sul
territorio – ricevo le loro elaborazioni.
Da qualche settimana questo gruppo, che per la maggior parte
raccoglie pezzi del cattolicesimo meno oscurantista, ha dato l’adesione al
percorso elettorale di Potere al Popolo: la sera di lunedì quindici gennaio il
suo ufficio stampa dirama una autointervista nella quale i coordinatori tentano
di giustificare la vicenda.
Il passaggio più importante è quello nel quale, a domanda su quali
siano i punti di forza dell’accrocchio elettorale, si risponde: «Sicuramente la
presenza di tanti militanti di diverse generazioni che si confrontano nella
pluralità di idee, di radice saldamente comunista e socialista, con la
consapevolezza che il nemico da combattere è uno solo: il neoliberismo, che
genera diseguaglianze, ed il predominio della finanza sulle persone».
Colui che è da sconfiggere, o meglio da abbattere – ma questo non
potrà mai avvenire per via elettorale – non è esclusivamente il neoliberismo,
che è soltanto una forma (certamente tra le peggiori) in cui si manifesta il
capitalismo, ma proprio il sistema politico-economico stesso: per fare questo
le elezioni non servono.
Anzi, esse sono deleterie per la lotta per la costruzione di una
società diversa: questo perché, la presenza di un soggetto politico che
propaganda la presa del potere per via elettorale, porta una certa quantità di
proletari a credere nella fasulla alternativa parlamentare, e ad abbandonare la
lotta per una società realmente di liberi e uguali.
Genova, 17 gennaio 2018
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova