sabato 21 ottobre 2017

pc 21 ottobre - Esce il numero speciale della rivista teorica del PCI (Maoista) India - People's war - sarà tradotta in italiano


'People’s War’ is the  theoretical organ of the Communist party of India, Central Committee. Now we have its new issue, March 2017. It is publicly available also in the internet. It is a special issue on the occasion of the 50th anniversary of the initiation of The Great Culture Revolution in China. Every document has its own significance, but  the documents ‘ The Importance of GPCR, Successes-Lessons’, by CC, CPI(Maoist), February 2017′ ‘CPC Circular on GPCR, 16 May 19662, ‘The Great Cultural Revolution will Shine Forever’ Editorial Departments of Renmin Ribao, Peking Review, are the articles of great significance.
Here we are publishing the topics ‘Editorial’. And we will also publish translated version of the documents in our Nepalese vernacular website janamel.com.
Editorial
The Great Proletarian Cultural Revolution of socialist China (1966-76) was an earth-shaking event of

pc 21 ottobre - Massima solidarietà ai compagni arrestati di ATIK - La resistenza non è terrorismo!

ATIK chiama alla solidarietà internazionale

NEWS CENTRE | 15.10.2017 |
La resistenza non è terrorismo! Noi tutti dobbiamo appoggiare la giusta resistenza di 10 attivisti dell’ATIK (Confederazione dei lavoratori provenienti dalla Turchia in Europa) che stanno subendo un ingiusto processo.
Noi, come ATIK, invitiamo tutti i gruppi e le organizzazioni democratiche, anti-imperialiste e antifasciste in Europa ad estendere la loro solidarietà al diritto di resistenza a livello internazionale per i rivoluzionari il 20 ottobre 2017 contro lo stato turco fascista.
L'udienza avrà inizio alle 9:30 di mattina sulla Nymphenburger Strasse 16 a Monaco di Baviera. La manifestazione inizierà alle 11 del mattino.
Ci saranno partecipanti provenienti da diversi paesi.
Durante la manifestazione gli avvocati degli attivisti condivideranno informazioni sul processo in corso. Ancora una volta saremo al nostro posto a Monaco di Baviera contro l'imperialismo e il fascismo ed estenderemo la nostra solidarietà ai rivoluzionari.
Viva la solidarietà internazionale
NEWS CENTRE|15.10.2017|Resistance is not Terrorism!: We shall all support the just resistance of 10 ATIK (Confederation of Workers from Turkey in Europe) activists who has been going through an unjust trial.
We, as ATIK invite all progressive, democrats and anti-imperialist and anti-fascist groups and organisations in Europe to extend their solidarity with right of resistance on international basis of revolutionaries on 20th October 2017 against the fascist Turkish state.
Hearing will start at 9:30 in the morning on Nymphenburger Strasse 16 in Munich. The meeting will start at 11am.
There will be attendees from different countries.
During the meeting the lawyers of the activists will share information about the ongoing trial. We shall once again take our place in Munich against imperialism and fascism and extend our solidarity with revolutionaries.
Long Live International Solidarity!

pc 21 ottobre - Continuare la mobilitazione per la liberazione dei compagni italiani arrestati e processati per il G20 di Amburgo

 https://unitedwestand.blackblogs.org#FreeFabio

7 novembre manifestazione in solidarietà ai compagni e alle compagne colpiti/e dalla repressione!

Il 16 ottobre è iniziato  il processo contro il compagno Fabio, posto in custodia cautelare dai primi di luglio (vertice G20). Insieme alla campagna “United WeStand” lanciamo un appello a manifestare alla prossima udienza del 7 novembre davanti alla Corte distrettuale di Amburgo-Altona. Vogliamo esprimere la nostra solidarietà a Fabio e gridargli: Grazie che tu sia venuto ad Amburgo per ribellarci

pc 21 ottobre - Per la liberazione di Georges Ibrahim Abdallah - manifestazione al carcere di Lannemezan e iniziative in numerose città del mondo

Berlino, presidio davanti all’Ambasciata francese, 21 ottobre.
Bruxelles, presidio davanti al Consolato francese, 20 ottobre.
New York, presidio davanti all’Ufficio di rappresentanza francese dell’ONU, 16 ottobre.
Lannemezan, manifestazione davanti al carcere in cui Georges è detenuto, 21 ottobre.
Dublino, presidio, 21 ottobre.
Marsiglia, meeting, 19 ottobre.
Bordeaux, meeting, 13-14 ottobre.
Villeneuve, meeting, 17 ottobre.
Tolosa, meeting, 20 ottobre.
Libano, conferenza, 7 ottobre.

pc 21 ottobre - La guerra antirazzista di Multedo Genova si estende - massimo appoggio

Le associazioni riunite al Verdi hanno costituito un comitato: "Pronti a incontrare i nuovi arrivati"
Ancora fiaccole e un'altra processione: contro dodici richiedenti asilo. Non si ferma, la Multedo del no: anzi, si prepara a scendere di nuovo in piazza. A un giorno dall'arrivo dei primi migranti, scortati da don Giacomo Martino nell'ex asilo Govone, il comitato non si dà pace e convoca, per martedì 24 ottobre, un'altra marcia nel quartiere.

Ma dopo gli insulti ai profughi decide di reagire compatto il mondo delle cooperative e delle onlus dell'accoglienza: e si prepara, guidato dal Ceis, il Centro di solidarietà di Genova, a una doppia

pc 21 ottobre - Questa volta la Cassazione avalla la Santa inquisizione contro il movimento NOTAV

Nicoletta Dosio, uno dei cinque esponenti No Tav finito nel mirino della procura
Accolto ricorso pm su Valsusa: non serve  forza per convincere operai a stop

 Anche una forma di pressione non violenta ma basata sulla "forza del numero" nei confronti degli operai, come piazzarsi davanti a una trivella nel cantiere della Tav, spesso oggetto di contestazioni, può essere reato. Perché, infatti, si realizzi il reato di violenza privata "non si impone che emergano gli estremi di una palesata energia fisica, né che ricorrano comportamenti di manifesta valenza intimidatrice".
"Uno stato di coartazione psicologica" può prodursi "in capo a chi lavori in un contesto quotidianamente soggetto ad iniziative di pressione e manifestazioni di protesta, quando il lavoratore

pc 21 ottobre - A proposito del caso Weinstein e delle critiche di alcune femministe - un commento del MFPR

Le voci, dichiarazioni anche di presunte "femministe" che stanno attaccando le attrici, donne che dopo anni stanno denunciando il porco e potente produttore Harvey Weinstein sono da un lato stupide, non capiscono o non vogliono capire in questo cosa è principale e cosa è ultrasecondario e irrilevante:
e' principale che venga fuori con forza la denuncia, l'attacco a questo produttore che ha usato il suo potere per imporre prestazioni sessuali, per ricattare; che vengano alla luce queste punte di iceberg che sono di tutto un sistema marcio fino in fondo, strutturale nell'imperialismo, che oggi viene simbolicamente (e non tanto simbolicamente) rappresentato, incarnato dal fascio imperialista-razzista-sessista Trump,  e che contribuiscono a mostrare come questo sistema non può essere riformato ma solo rovesciato;
è secondario e irrilevante per la lotta rivoluzionaria delle masse che il coperchio venga scoperchiato in ritardo o da esponenti della stessa classe borghese. Veronica Lario disse parole definitive contro

pc 21 ottobre - Genova - odiosa canea razzista di cittadini sottosviluppati sostenuta da politicanti e da una banda di porci sindacalisti della UIL contro 12 migranti

I 12 migranti sono arrivati a Multedo - Genova


Accompagnati dal personale della Curia sono entrati nell'ex asilo Govone. Contro di loro in queste settimane proteste e blocchi stradali da parte di un gruppo di abitanti. Nel quartiere cresce la tensione
Sono arrivati a Multedo alle 15 i 12 migranti il cui arrivo da alcune settimane ha provocato una serie di manifestazioni e proteste da parte di un gruppo di residenti sostenuti da esponenti della politica. Il gruppetto di africani è arrivato assieme ai volontari e al personale di Migrantes, l'associazione della Curia presieduta da monsignor Giacomo Martino. I 12 profughi sono scesi da un autobus di linea e si sono incamminati verso l'asilo Govone che nei giorni scorsi era stato sottoposto ad alcuni lavori di sistemazione. Nessun blocco nè proteste se non il mugugno di una signora che ha assistito all'arrivo dei migranti.
Ma nei minuti successivi, la voce dell'arrivo si è sparsa e alcuni residenti, attraverso il passa parola sono stati avvisati ed hanno inziato ad affluire davanti al Govone.
I ragazzi africani sono apparsi spaventati dal clima  di tensione che ora potrebbe accrescersi con eventuali proteste e presidi.
Ieri sera a Pegli, in un'assemblea dei contrari all'accogleinza ocn il sindaco Marco Bucci è emersa anche la profonda ignoranza sulla quale si fondano le posizioni oltranziste. Ad esempio c'è chi ha parlato di affiliazioni all'Isis dei profughi in arrivo.
Un clima di paura e diffidenza alimentato negli anni dalla destra che si è ritorto contro lo stesso Bucci, il quale è stato più volte contestato durante l'assemblea. Il sindaco ha comunque saputo gestire la piazza e il malcontento promettendo fondi per il quartiere e severità nei confronti del centro in caso di irregolarità o comportamenti incivili.

Genova, la Uil attacca la Fiom e si schiera con chi non vuole i migranti


Ennesima spaccatura interna al sindacato, questa volta sulla vicenda di Multedo che ha visto i metalmeccanici Cgil manifestare a favore dell'accoglienza
Il mondo sindacale si spacca sui migranti. Il giorno dopo la manifestazione della Fiom a favore dell’accoglienza, con un centinaio di lavoratori scesi in piazza per fare da contraltare alla fiaccolata dei residenti di Multedo contrari all’arrivo di 25 richiedenti asilo nel quartiere, Uil Liguria e Uilm Genova scrivono una nota congiunta per dissociarsi dal corteo. Ma non quello anti-profughi: l’altro. Quello di “Genova solidale”, il comitato che ha chiamato a raccolta i metalmeccanici della Fiom Cgil per urlare “Vergogna” alla città che respinge.
“Uil Liguria e la Uilm Genova esprimono la loro vicinanza e solidarietà agli abitanti di Multedo presenti al corteo – si legge nel comunicato - nei giorni scorsi ci era stata chiesta l’adesione da parte della Fiom per la prima contro-manifestazione e già allora avevamo respinto la richiesta al mittente. Dopo aver visto le immagini di ieri siamo ancora più convinti della nostra scelta. Ancora una volta questa organizzazione sindacale confonde il sindacato con la politica inserendosi in un dibattito tra gli abitanti di Multedo e amministrazione pubblica che nulla aveva a che fare con problemi di natura sindacali”. E ancora: “Quello che sorprende è che tutto ciò lo fa con la prepotenza, disturbando una manifestazione pacifica alla quale hanno preso parte donne e bambini. La Fiom con questa operazione non fa altro che imbarbarire il clima, poiché sotto il grido di razzisti offende centinaia di cittadini che invece ponevano una questione più complessa e legittima, riguardo l’utilizzo di un edificio del loro quartiere”.

pc 21 ottobre - L'operaio idiota che scrive a operaicontro è un crumiro il 27 e il 10.. perchè fa solo scioperi targati fiom, 'il sindacatone collaborazionista'



Redazione di Operai Contro, non so cosa fare: Un gruppo di sindacatini ha dichiarato uno sciopero generale il 27 ottobre 2017. Un altro gruppo di sindacatini ha dichiarato uno sciopero […]

Redazione di Operai Contro,

non so cosa fare: Un gruppo di sindacatini ha dichiarato uno sciopero generale il 27 ottobre 2017. Un altro gruppo di sindacatini ha dichiarato uno sciopero generale il 10 novembre 2017. Se si leggono le lunghe dichiarazioni di sciopero sono simili. Sono dichiarazioni piene di paroloni e basta.

Ora se sciopero il 27 e non il 10 novembre, per quelli dell’USB sono un crumiro

Se sciopero il 10 Novembre e non il 27 ottobre per il Si Cobas sono un crumiro

Che cosa devo fare? Scioperare il 27 ottobre e il 10 novembre?

I sindacatini si fanno concorrenza a colpi di sciopero generale per aumentare il numero degli iscritti

I sindacatini come CGIL-CISL-UIL danno una mano ai padroni per dividere operai e lavoratori

Un operaio di Bologna

La piattaforma dello Slai cobas per il sindacato di classe per il 

27 ottobre




pc 21 ottobre - Vertici Thyssenktupp. Condanna definitiva, ma liberi in Germania. - l'unica giustizia è quella proletaria!



Nella notte tra il 5 e il 6 dicembre del 2007 un terribile incendio distrusse lo stabilimento ThyssenKrupp di Torino condannando ad una morte orribile 7 operai.
Grazie al lavoro instancabile e minuzioso del procuratore Guariniello i colpevoli di quella strage furono individuati, incriminati, condannati. E, caso raro per gli omicidi sul lavoro, le sentenze, pur attenuate, hanno retto fino alla Corte di Cassazione. Che pochi giorni fa ha voluto anche sottolineare la gravità del non rispetto delle norme di sicurezza, che proprio per la sua dimensione assegna la responsabilità della strage ai manager aziendali. Di essi quelli italiani stanno già scontando la pena, ma i due principali responsabili – l’amministratore delegato Harald Espenhahn (condannato a nove anni di reclusione) e il direttore generale Gerald Priegnitz (condannato a sei anni) – sono liberi in Germania.
Attenzione non si tratta di ritardi o sviste, perché, già nel 2016, dopo la prima conferma delle condanne, la magistratura italiana aveva spiccato un mandato di cattura europeo per i due manager. Mandato di cattura che le autorità tedesche hanno semplicemente ignorato. Del resto in Italia i due manager avevano ricevuto persino gli applausi, nel 2011 dall’assemblea di Confindustria a Bergamo. Di quegli applausi poi la dirigenza confindustriale si era scusata , ma non delle indecenti parole della sua presidente contro la prima condanna. Emma Marcegaglia aveva detto:
“È un unicum in Europa..Una cosa di questo tipo se dovesse prevalere allontanerebbe investimenti esteri mettendo a repentaglio la sopravvivenza del sistema produttivo..”
Perché il governo tedesco dovrebbe consegnare alla nostra giustizia le vittime di così palesi ed antieconomici soprusi?


stralci da contropiano

pc 21 ottobre - Argentina - orribile crimine del governo Macri - Santiago Maldonado è stato ucciso!



Comunicato della famiglia di Santiago Maldonado – 20 ottobre 2017

Il corpo trovato nel RÍo Chubut è quello di Santiago.
L’incertezza sulla sua fine è terminata. Il calvario che per la nostra famiglia è iniziato il giorno stesso in cui abbiamo saputo della sua sparizione non terminerà fino a quando sarà fatta Giustizia.
Possiamo dire davvero poco sui nostri sentimenti davanti alla conferma dell’identità di Santiago: questo dolore non conosce parole.
Le circostanze del ritrovamento del corpo ci fanno venire molti dubbi. Crediamo sia il momento di procedere con fermezza nelle indagini e di lasciar lavorare senza pressioni il Giudice Lleral. Dobbiamo sapere cos’è successo a Santiago e chi sono i responsabili della sua morte. Tutti. Non solo quelli che gli hanno tolto la vita ma anche quelli che, per le loro azioni o omissioni, hanno collaborato nell’occultamento e hanno pregiudicato il processo di ricerca.
Eravamo nel giusto a protestare per la inazione, l’inefficacia e la parzialità del precedente giudice nell’iter della causa. Continua a risultarci inspiegabile il rifiuto del Governo Nazionale dinanzi alla proposta di collaborazione di esperti dell’ONU, di comprovata esperienza internazionale. Nessuno potrà toglierci dalla testa che si sarebbe potuto fare molto di più e molto prima.
Ai mezzi di comunicazione, alle organizzazioni sociali, dei diritti umani, di categoria, alle persone che ci hanno accompagnato nelle marce per Santiago, chiediamo che continuino a rivendicare Giustizia, con più forza che mai e in pace. Alle forze politiche, che facciano il maggior sforzo possibileper appoggiare e garantire tutte le azioni che ci aiutino a trovare la Verità e a ottenere Giustizia.
La morte di Santiago non deve essere motivo di divisioni o di battaglie interessate. Nessuno può accampare diritti sul dolore di questa famiglia, per la quale chiediamo rispetto.
Per Santiago, per noi.

pc 21 ottobre - Catalogna - la posizione della CUP - essa va valutata alla luce della posizione espressa da proletari comunisti/PCm Italia

Intervista a J. S. Colomer (Endavant): “Il conflitto nazionale in Catalogna è la manifestazione del conflitto di classe”


 (realizzata all’inizio di questa settimana dai compagni di Noi Restiamo di Torino)


Di seguito vi proponiamo l’intervento di Joan Sebastià Colomer durante l’iniziativa organizzata a Bologna dalla Rete dei Comunisti e da Noi Restiamo lo scorso 15 ottobre dal titolo: “Catalogna: scacco al Re e all’Ue?”.
https://www.youtube.com/watch?v=gJxBz8bmCKQ&t=28s


Per inquadrare correttamente la questione della Catalogna non ci si può limitare assolutamente a vedere le aspirazioni indipendentiste di larga parte delle masse catalane né le mere caratteristiche che possono far definire la Catalogna una nazione.
Questo, pur necessario, non spiegherebbe perchè qui e ora questa contraddizione è giunta ad un nodo fondamentale, si è acutizzata, sì da porre nello Stato spagnolo l'alternativa tra dittatura neofranchista in Catalogna con una sorta di occupazione militare, o indipendenza nazionale, a guida di una frazione della borghesia nazionale e della media borghesia catalana.

Posizione proletari comunisti/PCm Italia

Marx ed Engels ci insegnano che bisogna andare oltre questo, bisogna individuare il nesso esistente tra lo sviluppo della borghesia nello Stato spagnolo e in Catalogna e le condizioni economiche e sociali che sono a fondamento dell'attuale acutizzazione dello scontro.
Non si può, quindi, inquadrare correttamente la questione senza parlare di crisi economica e mondiale, delle contraddizioni interimperialiste e del ruolo dello Stato spagnolo in esse, dentro lo

pc 21 ottobre - La Solidarietà non è reato! Solidarietà a Gina De Angeli che resiste e lotta e che risponde ad un dirigente che pensando di offenderla l'ha apostrofata come "bolscevica"...

In questi giorni a seguito di un diverbio con un dirigente mi è stato dato della “bolscevica”, credo sia un onore essere paragonata a chi ha, per la prima volta nel mondo, ha sconfitto ogni forma di sopraffazione, di abuso, di violenza, di coercizione e di crimine, indicando al proletariato di tutto il mondo qual’è la strada da percorrere


Il reato di solidarietà punito dalla Giustizia ingiusta.
Ogni giorno vengono emanate ordinanze contro chi dà da mangiare ai migranti o si dispensano i Daspo urbano per colpire la marginalità sociale, tutti provvedimenti di immagine che non intaccano le cause del disagio e del cosiddetto degrado, non vanno oltre la intimidazione e la criminalizzazione, anzi sono strumenti repressivi messaggeri di paura verso chi dissente e disobbedisce. E’ ormai sempre più diffuso un reato che non trova traccia nel codice penale, quello della solidarietà verso gli ultimi.
Gina De Angeli, infermiera di Massa-Carrara, è sotto processo a Massa con l’accusa di avere guidato un corteo non autorizzato delle lavoratrici Dussman che alcuni

pc 21 ottobre - Ma quale "legge applicata male", Adan è stato ucciso dai decreti Minniti

Adan rifugiato malato di distrofia, ucciso dalle regole. “Legge applicata male, bastava guardare le sue condizioni”.


E' successo a Bolzano. Il bimbo era arrivato dalla Svezia il 1° ottobre, il 13enne è morto l'8 ottobre per arresto cardiaco dopo 2 ricoveri in ospedale: aveva trascorso diverse notti in strada, perché gli era stata rifiutata accoglienza nonostante la grave malattia e nonostante la famiglia avesse fatto domanda di protezione internazionale. L'assessore del Comune: "Norma seguita alla lettera, a volte bisogna usare il cervello". Dieci medici indagati
di Luisiana Gaita | 20 ottobre 2017 


Un bambino di 13 anni che arriva dal Kurdistan iracheno, malato di distrofia muscolare dalla nascita e costretto sulla sedia a rotelle, non può dormire su un pavimento, né di una chiesa, né di un albergo, né tantomeno sotto un ponte. Non nella civilissima Bolzano, non nella provincia più ricca d’Italia. Eppure è accaduto una decina di giorni fa al piccolo Adan, morto in ospedale una

venerdì 20 ottobre 2017

pc 20 ottobre - Nuova manifestazione in Francia per Georges ibrahim Abdallah al carcere di Lannemezan






Georges Abdallah : Toutes et tous à Lannemezan samedi 21 octobre !

affiche GIA campagne idf
Georges Ibrahim Abdallah entrera le 24 octobre dans sa 34e année de détention !
Arrêté en 1984, puis condamné à perpétuité pour complicité dans des actes de résistance revendiqués par les FARL, alors que son pays était occupé par les troupes sionistes, notre camarade Georges Ibrahim Abdallah, âgé de 33 ans lors de son arrestation, aura passé autant d’années dedans que dehors, sans jamais renier son engagement politique.
Que toutes celles et ceux qui comme nous, sont aux côtés des peuples en lutte, au côté de la résistance palestinienne, qui combattent le capitalisme, l’impérialisme, le sionisme, le colonialisme, se joignent à nous dans l’exigence de sa libération.
Venez nombreux et nombreuses samedi prochain, devant la prison de Lannemezan (Hautes

pc 20 ottobre - Cagliari - antifascismo militante

 Cagliari: botte a CasaPound

A pochi giorni dall'annunciata apertura della sede a Cagliari i fascisti del terzo millennio le prendono dagli antifascisti.
Secondo quanto si apprende dalla stampa locale martedì notte i militanti di Casa Pound si sarebbero

pc 20 ottobre - Oscene misure contro la manifestazione a Ischia contro il G7 dei ministri della repressione - arriverà presto il tempo che chi semina vento, raccoglierà tempesta!

stralci da Redazione Napoli contropiano


 3 giorni di lotta delle organizzazioni napoletane contro il G7. 

 una decisione assurda e anticostituzionale
,,, la Questura dei giorni precedenti conferma il corteo lungo le strade dell’isola ma con limitazione sul numero dei partecipanti. Non più di 200 potranno partire da Napoli alla volta di Ischia. - Raggiunto l’accordo anche con la Caremar per biglietti a prezzo ridotto  in una cornice di paranoiche e limitanti misure di sicurezza.
Intanto la partenza del traghetto per Ischia viene fatta tardare di un’ora per permettere la minuziosa perquisizione di ogni manifestante. Repubblica Napoli versione on line, su questo fatto, addirittura ci costruisce un pezzo riportando le lamentele di una turista francese “lesa nei suoi diritti” perché se è vero che i manifestanti hanno diritto di andare a contestare chi gli pare lei (la turista francese) ha diritto di arrivare in spiaggia in orario. 

 Ischia ridotta a un'isola deserta
Arrivati ad Ischia i manifestanti sbarcano su un’isola semideserta apparentemente abitata soltanto da giornalisti e fotografi. Tutti i negozi sono stati chiusi (su consiglio degli organi di polizia) e i manifestanti si muovono seguiti passo passo da cameramen e fotografi. Sembra la passerella di una kermesse cinematografica.
I manifestanti poi, una volta sbarcati, scoprono che il percorso del corteo è stato arbitrariamente modificato dalla questura. Per ragioni di sicurezza, dicono i funzionari di polizia.
Il percorso concordato che prevedeva un breve passaggio per il centro abitato di Ischia viene modificato con uno periferico su una strada provinciale al di fuori di ogni centro abitato.
Un percorso inutile che viene chiaramente rifiutato dai manifestanti. Così il percorso si riduce a soli 300 metri. Dinanzi al varco dell’area pedonale la polizia è irremovibile. Non si passa.
Si intonano così slogan contro la repressione e contro Minniti (“Minniti, si ‘na lota”), si fanno interventi col megafono, si stendono gli striscioni per terra, si rilasciano interviste alle varie testate ma tutto finisce lì.
Dopo 2 ore di terraferma si riprende la via del mare. Alle 5 del pomeriggio i manifestanti sono già a Napoli.
I ministri dell’interno dei paesi occidentali più industrializzati, invece, riuniti per discutere di terrorismo e web con i rappresentanti dei colossi informatici (Facebook, Twitter, Microsoft, Google) partoriscono un documento preoccupante e pericoloso, per fortuna oltremisura generico e senza tempistiche certe di attuazione. Il documento prevede che, in nome della lotta al terrorismo (Minniti “assicura” che l’80% delle radicalizzazioni islamiste avviene tramite internet), vi sarà una maggiore cooperazione tra governi nazionali e corporations dell’informatica tramite cessione – da parte di questi ultimi – dei big data utili al contrasto del terrorismo, ma anche dell’hackeraggio industriale e per la lotta alle grandi organizzazioni criminali.
Un gran mischione di obbiettivi improbabili che nasconde però insidie più grandi. Ovvero l’invasività totale delle polizie e dei servizi segreti nelle vite dei cittadini internauti.
In nome della lotta al terrorismo, con campagne mediatiche organizzate per orientare e fomentare le “opinioni pubbliche”, non sarà difficile in determinati tempi e contesti, procedere a controlli indiscriminati a danno di soggetti e individui che nulla hanno a che fare con Islam e terrorismo.
Intanto, come già detto, oggi si prosegue con le mobilitazioni. Assemblea e concerto
sabato corteo.

pc 20 ottobre - RIUSCITO SCIOPERO AMIANTO ALLA TENARIS DALMINE

COMUNICATO STAMPA

Oggi sciopero amianto alla Tenaris Dalmine
Continua l'effetto dell'esposto presentato dallo slai cobas per il sindacato di classe e sottoscritto in massa dagli operai del reparto Tenaris Dalmine di Sabbio il 31.05.2017, per la presenza di amianto subita in questi anni senza essere stati informati.

Dopo la bonifica di quest’estate dell’amianto rivenuta nei forni di trattamento ed in altre attrezzature di riscaldo del ciclo di produzione, questa mattina, è stato effettuato uno sciopero con adesione dell’intero reparto, per chiedere verità è giustizia per la grave esposizione decennale degli operai.
 Mobilitazione che ha portato tutti gli operai a manifestare alle portinerie di Sabbio e centrale di Tenaris e ad un incontro di massa con i vertici di Ats Bergamo di Borgo Palazzo, dove i lavoratori hanno ripreso ad essere protagonisti diretti per la sicurezza in fabbrica, primo passo per far emergere tutte le responsabilità.
per ulteriori info 3355244902

SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE  VIA MARCONI 1 DALMINE 

pc 20 ottobre - CALENDA AL LAVORO, MA PER IL COMPROMESSO CON ARCELORMITTAL - MENTRE DE VINCENTI E COMMISSARI ILVA SPIEGANO BENE CHE FINE FARANNO GLI ESUBERI....

Calenda sta studiando il «congelamento» della lettera di Am Investco Italy.
"È il compromesso per fare ripartire la vertenza sindacale sulla cessione dell’Ilva.... La migliore soluzione per ritrovarsi al tavolo – secondo questo Ministro - sembra accordarsi per «congelare» il documento".
Bentivogli Fim – a nome anche degli altri sindacati - ha lasciato intendere anche la disponibilità dei rappresentanti dei lavoratori ad "accantonare il percorso previsto dalla legge per tornare a sedersi il tavolo".

Quindi, la lettera di AmInvestco resta. E, pur se “accantonata”, agisce di fatto come una “spada di Damocle” sulla vertenza; tant'è che il Governo punta ancora a ottenere da Am almeno una sorta di assenso sul fatto che quanto scritto nella lettera possa essere superato in trattativa.
Della serie: governo e sindacati fanno finta che non è successo nulla, mentre ArcelorMittal

giovedì 19 ottobre 2017

pc 19 ottobre - Sulla Catalogna - note e strumenti per una posizione rivoluzionaria e di classe, che guidi l'azione e la solidarietà internazionalista

Per inquadrare correttamente la questione della Catalogna non ci si può limitare assolutamente a vedere le aspirazioni indipendentiste di larga parte delle masse catalane né le mere caratteristiche che possono far definire la Catalogna una nazione.
Questo, pur necessario, non spiegherebbe perchè qui e ora questa contraddizione è giunta ad un nodo fondamentale, si è acutizzata, sì da porre nello Stato spagnolo l'alternativa tra dittatura neofranchista in Catalogna con una sorta di occupazione militare, o indipendenza nazionale, a guida di una frazione della borghesia nazionale e della media borghesia catalana.

Marx ed Engels ci insegnano che bisogna andare oltre questo, bisogna individuare il nesso esistente tra lo sviluppo della borghesia nello Stato spagnolo e in Catalogna e le condizioni economiche e sociali che sono a fondamento dell'attuale acutizzazione dello scontro.
Non si può, quindi, inquadrare correttamente la questione senza parlare di crisi economica e mondiale, delle contraddizioni interimperialiste e del ruolo dello Stato spagnolo in esse, dentro lo

pc 19 ottobre - FORMAZIONE OPERAIA - I PRIMI ATTI DEL GOVERNO OPERAIO E CONTADINO NELLA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE

Lo straordinario decreto sulla pace del governo sovietico mostra tutta la potenza del potere rivoluzionario e anche la straordinaria attualità della Rivoluzione d'ottobre, se si guarda alle vicende odierne di nuove tendenze alla guerra mondiale, insite nelle vicende della Corea, della Siria e di tanti altri scenari della incandescente situazione mondiale.
Il decreto sulla pace contiene inoltre la soluzione di tutte le vicende che riguardano l'autodeterminazione dei popoli - vedi l'odierna Catalogna - e infine la dimostrazione pratica di quanto alternativa e diversa è l'azione nella politica estera, nella diplomazia, nel rapporto tra nazioni tra il potere rivoluzionario e il potere borghese.
Deve far capire alle avanguardie operaie e ai militanti di oggi che nulla è più radicale della rivoluzione proletaria e socialista, nulla è meglio del partito rivoluzionario, della lotta armata per la conquista del potere politico, della dittatura del proletariato, della via rivoluzionaria e  socialista
Anche e sopratutto a questo serve l'odierna formazione operaia on line.

II Congresso dei Soviet dei Deputati degli Operai e dei Soldati di tutta la Russia, tenutasi allo Smolnyj (Pietrogrado) il 25-26 ottobre (7-8 novembre) 1917 proclamò il potere sovietico, approvò i decreti sulla pace e sulla terra e insediò il primo governo sovietico, il Consiglio dei Commissari del Popolo, di cui fu eletto presidente Lenin.
DECRETO SULLA PACE

Il governo operaio e contadino, creato dalla rivoluzione il 24-25 ottobre e forte dell’appoggio dei soviet dei deputati degli operai, dei soldati e dei contadini, propone a tutti i popoli belligeranti e ai loro governi l’immediato inizio di trattative per una pace giusta e democratica.
Il governo considera come pace giusta e democratica, alla quale aspira la schiacciante maggioranza degli operai e delle classi lavoratrici di tutti i paesi belligeranti, sfinite, estenuate e martoriate dalla guerra, la pace che gli operai e i contadini russi esigevano nel modo più deciso e tenace dopo l’abbattimento della monarchia zarista, una pace immediata senza annessioni (cioè senza la conquista di terre straniere, senza l’annessione forzata di altri popoli) e senza indennità.
Questa è la pace che il governo della Russia propone a tutti i popoli belligeranti di

pc 19 ottobre - IL MFPR RISPONDE ALL'INCHIESTA DEL MOVIMENTO DELLE DONNE CURDE

Il movimento delle donne curde ha lanciato una piccola inchiesta, per poter - dice la rappresentanza internazionale del movimento delle donne curde (IRKWM – International Rapresentation Kurdish Women Movement) - rendere più forti e arricchire le alleanze e la solidarietà con le donne del mondo. Per questo abbiamo formulato alcune domande a cui potete rispondere per portare il vostro contributo a questo lavoro.

Quelle che seguono sono le domande e le risposte del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
presidio sotto l'ambasciata turca a Roma

  1. Quali sono gli effetti sulla politica del vostro Paese delle guerre che imperversano oltre i confini del tuo Paese (ad esempio la guerra in Siria, Iraq, eccetera)? Questa situazione ha influenza nella politica interna nel tuo Paese? Se sì, come?

Il nostro paese è sempre più in prima fila, al fianco degli Usa, e insieme agli altri paesi imperialisti europei, nelle guerre in corso. Il ruolo dell'Italia è pertanto fondamentale nella lotta dell'imperialismo contro i popoli.
L'Italia partecipa alle missioni belliche con una politica spinta neocoloniale per difendere e allargare il suoi interessi imperialistici economici, politici, strategici, a tutela dei profitti delle multinazionali italiane in Libia, in Egitto, nord Africa, ecc. con un ruolo di punta dell'ENI.
Questa politica è un danno per la lotta di liberazione dei popoli e per la lotta di autodeterminazione del popolo curdo, perchè l'Italia per i suoi interessi appoggia i regimi più dittatoriali, e tra questi il più “amico” è il regime fascista di Erdogan; pertanto l'intervento dell'imperialismo italiano non potrà mai essere di aiuto alla lotta del popolo curdo, che non può trovare neanche momentaneamente in esso un alleato, perchè l'azione dell'Italia, come dell'imperialismo Usa e degli altri paesi europei, rafforza anche sulla scena internazionale la politica di quei regimi che i popoli combattono.
Questo, d'altra parte, rende impotenti gli imperialisti a combattere l'Isis (prima loro creatura, foraggiata), i suoi attentati terroristici, la “guerra che inevitabilmente torna a casa”.
Per questo noi consideriamo che la solidarietà più utile che possiamo dare alla lotta dei popoli, alla

pc 19 ottobre - Banda di vigliacchi fascio razzisti antibraccianti a Rosarno...

Gioia Tauro, fermata la banda della Punto bianca: “Aggredivano e picchiavano i migranti per odio razziale”
Gioia Tauro, fermata la banda della Punto bianca: “Aggredivano e picchiavano i migranti per odio razziale”


Su disposizione del procuratore di Palmi è stato arrestato Roman Nasso, il venticinquenne di Rosarno accusato di percosse, lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di armi, con l'aggravante di aver commesso il fatto per finalità di discriminazione ed odio razziale. 



La Punto bianca, ormai, la conoscevano tutti nella zona industriale tra San Ferdinando e Rosarno, in provincia di Reggio Calabria. Appena i migranti la vedevano, scappavano per paura di essere malmenati con bastoni, catene e coltelli. Almeno sei le aggressioni concluse con persone finite in

pc 19 ottobre - Lo scaricabarile su Visco mostra tutto il marasma economico politico della borghesia imperialista e la ragione per spazzare via i suoi governi e il suo Stato

Se Gentiloni sapeva e ora fa l'offeso è servo e bugiardo e decenza vorrebbe che se ne vada subito!



Oggi che l’imperativo è darci dentro “pancia a terra” – espressione a lui tra le più care – Matteo Renzi mette nel mirino Banca d’Italia e Ignazio Visco, utile bersaglio a pochi mesi dalle politiche. Quanto sono lontani il 2015 e il 2016, quando nonostante le tempeste Etruria e Pop Vicenza l’allora premier si sentiva sicuro in sella, le elezioni erano meno di un puntino lontano all’orizzonte e lui difendeva le istituzioni dagli attacchi delle opposizioni. Facendo scudo con il proprio corpo.

pc 19 ottobre - Verso lo sciopero generale del 27 ottobre - volantino Dalmine Bergamo che attacca i sindacati confederali

https://cobasperilsindacatodiclasse.blogspot.it

LO SCIOPERO CHE SERVE AGLI OPERAI


LO SCIOPERO CHE SERVE AI SINDACATI FILO-AZIENDALI

19 ottobre - sciopero generale 27 ottobre alla Tenaris Dalmine 1

LO SCIOPERO CHE SERVE AGLI OPERAI
LO SCIOPERO CHE SERVE AI SINDACATI FILO-AZIENDALI


pc 19 ottobre - Dalmine Bergamo - sciopero per l'amianto! Dal blog dello slai cobas per il sindacato di classe

  https://cobasperilsindacatodiclasse.blogspot.it

Sciopero amianto nel reparto ATB di Sabbio parte 1

Ogni volta che lo Slai Cobas si muove con esposti, iniziative di protesta, scioperi, il resto dei sindacati presenti in fabbrica cercano di tamponare la situazione all'interno delle sedi istituzionali AZIENDA-ASL-RLS.... 

da l'ECO DI BERGAMO 2016


pc 19 ottobre - Contro il referendum reazionario truffa di Lombardia e Veneto - un contributo

Lavoratori e proletari se ne stiano a casa il 22 ottobre
Luciano Orio | nuovaunita.info
ottobre 2017

L'unica autonomia da conquistare è quella dei lavoratori dal capitale. 

Pensiamo che i nostri lettori siano sufficientemente informati e diserteranno le urne del referendum del 22 ottobre. La consultazione referendaria dovrà esprimersi circa la concessione di maggior autonomia (soprattutto in materia fiscale) a Lombardia e Veneto, come proposto dai governatori leghisti Maroni e Zaia. Il referendum ci costerà circa 50 milioni di soldi pubblici, spesi inutilmente, dato che non produrrà alcun effetto concreto ed è pure ambiguo, perché non chiarisce gli indirizzi concreti da dare alla richiesta di maggior autonomia. Si tratta della solita ipocrita propaganda leghista

pc 19 ottobre - La moderna condizione operaia nel 2017: sfruttamento, licenziamenti e morti sul lavoro

Michele Michelino | nuovaunita.info
16/10/2017

Il capitalismo è barbarie e morte.

Il caso ILVA

Per anni i sindacati FIOM (CGIL)-FIM (CISL)-UILM (UIL) UGL- hanno garantito pace sociale e profitti ai vari padroni pubblici e privati, barattando il lavoro e il salario con la salute degli operai della fabbrica e dei cittadini di Taranto e dintorni. Non si lottava contro la nocività in fabbrica e col padrone di turno, si accettava invece tranquillamente la politica padronale della monetizzazione della salute. La concertazione e la complicità hanno portato i sindacati a essere complici dei vari "piani industriali", che avevano l'unico scopo di realizzare il massimo profitto sulla pelle degli operai. Invece lottare per eliminare la nocività e rivendicare nelle piattaforme contrattuali condizioni e ambienti di lavoro salubri, hanno accettato condizioni che hanno avvelenato prima i lavoratori e poi il territorio.

Oggi la nuova proprietà della fabbrica dichiara che a livello nazionale è previsto un organico totale di

pc 19 ottobre - Come i miliardari diventano miliardari

James Petras | petras.lahaine.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

04/10/2017

Gli Stati Uniti annoverano le maggiori disuguaglianze, il più alto tasso di mortalità, il sistema fiscale maggiormente regressivo e le sovvenzioni pubbliche più favorevoli ai banchieri e ai miliardari rispetto qualsiasi nazione capitalista sviluppata.
In questo saggio discuteremo le radici socio-economiche della disuguaglianza e la relazione tra la concentrazione della ricchezza e la mobilità verso il basso delle classi lavoratrici e salariate.

Come i miliardari diventano miliardari

Una delle fonti più probabili di ricchezza miliardaria è l'evasione fiscale in tutte le sue forme e modalità.
Contrariamente alla propaganda fomentata dalla stampa economica, una percentuale compresa tra il 67 e il 72% delle società ha, al netto dei crediti e delle esenzioni, imposte pari a zero... mentre i loro dipendenti pagano tra il 25 e il 30% di imposta. La parte residuale delle società che paga a vario titolo

pc 19 ottobre - Genova - contestata Lega e fascio razzisti - una corrispondenza

Martedì diciassette ottobre, a partire dalle ore 19:00, a Genova, nel quartiere di Multedo – per la precisione in piazza John Lennon – si confrontano due manifestazioni: un presidio di lavoratori (per lo più aderenti al sindacato Fiom) e di antirazzisti, che perorano la causa dell’apertura di un centro di accoglienza per richiedenti asilo, ed il solito comitato organizzato dalla destra fascio/razzista che soffia sul fuoco delle paure dei residenti.
Quegli stessi abitanti idiotizzati che da decenni vivono sopra a quella vera e propria polveriera rappresentata dal porto petroli – e dalle tubature che trasportano il greggio alla raffineria Iplom del Comune di Busalla, le stesse a cui si deve il disastro ecologico avvenuto nell’area di Borzoli-Fegino lo scorso anno, a causa della loro rottura con lo sversamento di 600 mila metri cubi di greggio nei torrenti – ma che sono convinti che la minaccia sia rappresentata da cinquanta migranti da ospitare.
..., ad un certo punto fa capolino l’assessore comunale alla Sicurezza, il leghista Stefano Garassino, che viene accolto con un fitto lancio di finti diamanti, a ricordargli lo scandalo che ha coinvolto i vertici della sua co… – pardon, formazione politica – ai tempi in cui il tesoriere nazionale era il genovese Francesco Belsito.
Il politicante, che evidentemente – come si dice da queste parti – “non distingue il belin dalla marcia reale”, protesta perché gli sarebbero stati scagliati contro dei bulloni, e chiede al sindacato della Cgil di «prendere posizione contro gli antidemocratici che hanno bloccato una manifestazione pacifica»: è la Genova antifascista ad avere tutto il diritto di protestare contro chi si arroga il diritto di presenziare – nonostante sia un amministratore pubblico – a manifestazioni palesemente di parte, senza accettare che ci sia qualcuno intenzionato a contestarlo.

Genova, 19 ottobre 2017

pc 19 ottobre - Oggi a Napoli contro il G7 dello Stato di polizia, repressione, moderno fascismo, razzismo da Stato imperialista - contro lo Stato imperialista italiano e i Decreti Minniti - per la libertà di tutti i compagni in carcere nei paesi imperialisti!

La manifestazione e la tre giorni di Napoli è  da appoggiare e invitiamo tutti a partecipare

ma la linea che riduce tutto essenzialmente a parole d'ordini contro Minniti e non coglie l'occasione del Vertice per
denunciare su tutti i piani - anche nelle parole d'ordini - la
politica di tutti i governi imperialisti in materia di repressione
fascioimperialismo di Trump - Macron e stato di emergenza - Merkel e G2O Amburgo - governo della fascio-brexit in Gb ecc. è arretrata  e va criticata.

proletari comunisti/PCm Italia
19 ottobre 2017

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

pc 19 ottobre - Boicottaggio del referendum leghista Lombardo Veneto - denunciare i porci del PD e dei grillini che lo appoggiano

L’imbroglio del referendum lombardo-veneto - Non votare, per affossarlo!


In Lombardia il referendum è stato approvato da tutto il centrodestra e dai cinque stelle. Il Partito democratico, inizialmente contrario, ha poi cambiato posizione: il sindaco Sala di Milano, il futuro candidato alla regione ora sindaco di Bergamo, Gori, insieme a tanti altri si sono pronunciati per il SI.
Nel Veneto il PD si è astenuto sul referendum, poi ha dato indicazione per il SI, tutte le altre formazioni politiche hanno la stessa posizione dei loro omologhi lombardi. In sintesi in Lombardia e Veneto Renzi, Berlusconi, Di Maio ono d’accordo con il referendum di Salvini, Maroni e Zaia. ...ora il PD e Berlusconi vorrebbero estendere anche in tutta Italia a partire da Emilia Romagna e Puglia con Emiliano analoghe consultazioni.
...Assistiamo a una campagna elettorale inquietante, dove è in campo solo il SI sostenuto con ingenti finanziamenti dalle istituzioni regionali.
....Trasporti, servizi sociali, istruzione e soprattutto la sanità nelle due regioni a guida leghista sono sempre più regalati al mercato. I milioni di malati cronici della Lombardia saranno affidati ad un gestore privato che avrà il compito di amministrare le loro cure, naturalmente trovando il modo di farci profitti. In Veneto l’appalto ai privati della costruzione e della gestione di uno dei più grandi ospedali della regione è diventato un bengodi senza precedenti per gli affari. La regione Lombardia è più sollecita della ministra Fedeli nell’offrire alle aziende il lavoro gratis degli studenti nell’alternanza scuola lavoro.
Il “Si” chiesto da Maroni e Zaia serve dunque prima di tutto a questo: ad approvare la connessione sempre più stretta tra politica ed affari e la privatizzazione dello stato sociale e dei servizi pubblici, ove Lombardia e Veneto sono all’avanguardia.

stralci da contropiano

pc 18 ottobre - 27 ottobre sciopero generale nella logistica - la posizione del SI.COBAS

Per il 27 ottobre è stata proclamata una giornata di sciopero generale nazionale con una ampia piattaforma da un'insieme di sigle sindacali.
All'interno di questa giornata si colloca anche l'importante sciopero di 24 ore nel settore della logistica. E' evidente che questo sciopero si colloca in un momento particolare dello scontro in atto tra le nostre sigle sindacali e l'articolato mondo del trasporto merci e della logistica. In particolare ci preme sottolineare alcuni degli aspetti principali dello scontro in atto che vedono una vera concertazione tra la parte padronale e quella della triplice, sostenuta anche dal PD, finalizzata al tentativo di

pc 18 ottobre - Continua la minaccia dell'imperialismo americano - sostenuto in questo dall'imperialismo italiano - di un attacco alla Corea del Nord

Gravi dichiarazioni del vicesegretario di stato americano, John Sullivan

Una “guerra nucleare potrebbe scoppiare in qualsiasi momento”: e’ la minaccia lanciata all’Onu dal vice ambasciatore di Pyongyang al Palazzo di Vetro, Kim In Ryong. “Finché nessuno partecipa alle azioni militari Usa contro la Corea del Nord, noi non abbiamo alcuna intenzione di usare o minacciare di usare armi nucleari”, ha detto. “Il continente Usa – ha aggiunto – e’ nel nostro raggio, se gli Usa invadono anche solo un centimetro del nostro sacro territorio non scamperanno alla nostra severa punizione in qualsiasi parte del globo”.
La Corea del Nord non è al momento interessata alla diplomazia con gli Stati Uniti: prima vuole centrare l’obiettivo di un missile intercontinentale in grado di raggiungere la costa orientale degli Usa. Lo riporta la Cnn citando alcune fonti di Pyongyang. “Prima di impegnarci in sforzi diplomatici con l’amministrazione Trump vogliamo inviare un chiaro messaggio sul fatto che abbiamo le capacità di rispondere a qualsiasi aggressione americana” dicono le fonti alla Cnn.