venerdì 26 maggio 2017

pc 26-27 maggio - Al G7 di Taormina l'importante è esserci e mostrare, mettendoci la faccia, che un'opposizione proletaria e popolare c'è e rappresenta i proletari e i popoli oppressi dai padroni del mondo, ovunque si riuniscano e qualunque siano le condizioni che lo Stato borghese impone - Ma gli opportunisti di destra e quelli 'di sinistra' rivoluzionari a parole non ci sono. Proletari comunisti/PCm Italia

I padroni del mondo vomitano sbirri per la guerra interna al servizio della guerra imperialista esterna

AL “G7” DI TAORMINA, I PADRONI DEL MONDO, TRUMP IN TESTA, DECIDONO A TAVOLINO COME CONTINUARE A FARE PROFITTI E AD ARRICCHIRSI SULLA PELLE DEI LAVORATORI E DEI POPOLI DEL PIANETA, SEMINANDO GUERRE, MIGRAZIONI DI MASSA, MISERIA E MORTE!

LI CAPEGGIA TRUMP CHE PIU’ DI OGNI ALTRI, CON LA SUA POLITICA FASCISTA, RAZZISTA E MASCHILISTA, RAPPRESENTA IL CONCENTRATO DEL MARCIUME DELLA CLASSE DOMINANTE E DELLA PUTREFAZIONE E BARBARIE DI QUESTO SISTEMA IMPERIALISTA CHE STA SFRUTTANDO E SCHIACCIANDO L’UMANITA’ INTERA!

L’IMPERIALISMO ITALIANO E IL GOVERNO GENTILONI/RENZI, FANNO LA LORO PARTE, FACENDO PAGARE ALLE MASSE POPOLARI I COSTI DELLA CRISI, PARTECIPANDO ALLE GUERRE DI AGGRESSIONE CONTRO I POPOLI IN AFGHANISTAN, IRAK, MEDIO ORIENTE E OGGI LIBIA, PER LA SETE DI PROFITTI DI ENI/PADRONI/BANCHE!

A Taormina al vertice del “G7” discutono su come meglio spartirsi il mondo; su come continuare a depredare le risorse energetiche dei popoli e dei paesi del Medioriente, come continuare le aggressioni ai popoli - vedi il recente bombardamento della Siria da parte degli USA di Trump, che sta continuando la politica guerrafondaia di Obama, che ha causando

pc 26-27 maggio - G7 di Taormina: il “Giornale di Sicilia” in paranoia totale attacca proletari comunisti

Continuando a cercare di seminare paura, sentimento di cui è piena la borghesia assassina, e della quale si fanno portavoce i mezzi di comunicazione di massa al suo servizio, il Giornale di Sicilia parla di proletari comunisti come di un “sedicente gruppo”. Ma quale sedicente! Proletari comunisti ha prodotto e fatto circolare in tutti i modi e dal sud al nord del paese (comunicati stampa, sit-in davanti al Consolato di Palermo, partecipazione a cortei e assemblee nelle università…) l’appello che invita tutti quelli che vogliono dire NO ai potenti del mondo, a partecipare alla manifestazione contro il G7… in questo senso è chiaro che la borghesia imperialista di tutto il mondo, come abbiamo detto e ripetuto, fa bene ad essere preoccupata dalla ribellione delle masse che non sopportano più la violenza che essa diffonde nel pianeta e che non ha pari nella storia dell’umanità: guerre, morti di donne e bambini, migrazioni di massa e lager di tipo nazista, distruzione dell’ambiente, ecc. ecc. ecc. tutte violenze che gli strilli isterici della stampa non possono nascondere!

Ecco alcuni stralci dell’articolo:
“A Giardini la paura fa… G7. Nessuno tra i residenti e imprenditori, negozianti e amministratori locali, nasconde l’ansia per la “scia” di incidenti e devastazioni che potrebbe essere prodotta dal corteo dei “No G7” in programma sabato. Almeno 3 mila – anche se c’è chi parla di 8 mila – i manifestanti attesi per la marcia sul lungomare della cittadina ionica, dove giù domani sono previste due iniziative “minori” di protesta contro i Grandi in arrivo a Taormina. Dai muri delle stazioni ferroviarie di Roma sono intanto rimbalzate in Sicilia, via Internet, le minacciose promesse di un sedicente gruppo di “Proletari comunisti” che invita alla trasferta in Trinacria urlando da un manifesto, ormai diventato virale a Giardini e dintorni: “Mandiamo in frantumi la vetrina dell’imperialismo!”...”
Giornale di Sicilia
25 maggio 2017

pc 26-27 maggio - Da Napoli a Taormina contro il G7


Napoli, Campania, Italy
Napoli
Autobus in partenza da Napol





G7 di Taormina.
Orario di partenza approssimativo e da definire.
Per info: 345 9195793
Contro la politica della guerra, contro la speculazione sul problema immigrazione, contro la creazione di terre povere come il meridione d'Italia dalle quale scappare per sopravvivere.
Siamo stanchi di emigrare dalla nostra terra, dalla povertà e precariatà alla quale ci ha condannato questo sistema economico. Siamo stanchi di dover trovare lavoro altrove perché nella nosta terra è assente o malpagato.
Consapevoli che tutte queste politiche sono solo strumenti del capitalismo per innescare la guerra tra poveri e per perpetuare miseria e sfruttamento.
Da sud verso il G7 di Taormina, JATEVENNE!

pc 26-27 maggio - Sciopero a Pomigliano - info

Nei mesi scorsi dopo la firma di tutti i sindacati all’accordo di Cassino, è iniziata una campagna di propaganda fuori ai cancelli da parte del nucleo di compagni intorno agli ex licenziati FIAT di Mignano. E’ stata una campagna martellante che comincia a dare i suoi frutti.
I seguenti punti sono stati alla base della campagna e della mobilitazione degli operai che vanno a Cassino.
  • La richiesta di una data certa per la fine della trasferta, trasferta che comunque si deve concludere entro pochi mesi.
  • La richiesta di un’indennità di trasferta adeguata a quella percepita dagli altri lavoratori del comparto e definita dal CCNL di categoria.
  • Dopo la dimostrazione dell’irregolarità delle procedure attuate dall’azienda sulle visite mediche obbligatorie a cui si dovevano sottoporre gli operai da utilizzare a Cassino, la richiesta che nella scelta degli operai da inviare a Cassino sia assicurata la massima trasparenza. L’azienda deve prendere in considerazione le motivazioni personali e le condizioni fisiche dei lavoratori da trasferire e se non ci sono le condizioni, questi lavoratori devono rimanere a Pomigliano. La richiesta che il referto medico aziendale sulle condizioni fisiche dei lavoratori per il loro utilizzo a Cassino sia rilasciato al lavoratore in forma scritta e firmato dal medico competente.
Sui primi due punti si è fatto sciopero. E’ il primo passo. Ora l’accordo deve essere ritirato e a

pc 26-27 maggio - Kamila Brignano Bergamo - licenziamenti di massa

Le condizioni per i lavoratori nelle cooperative logistiche hanno raggiunto il livello di un vero e proprio allarme sociale.
Si lavora senza regole e sotto il ricatto constante del cambio appalto: un perverso meccanismo che grazie al CCNL permette licenziamenti collettivi.
Ieri mattina con repentino e proditorio comunicato, alle 12.30 la cooperativa New Utility del magazzino Kamila di Brignano ha annunciato la fine del suo appalto e la fine immediata del lavoro per novanta di lavoratori. 
Drammatica coincidenza, questi fatti avvengono proprio mentre il sindacato stava scrivendo al nuovo prefetto per chiedere un incontro per la mancata soluzione alla vertenza kamila, per la mancanza di regole certe e tutele per tutti i lavoratori delle cooperative logistiche.
Già da ieri presidio dalle ore 16.00 in piazza della Libertà a Bergamo e richiesta alla Prefettura per un incontro immediato.

Slai cobas per il sindacato di classe BG
3407226074

pc 26-27 maggio - In Brasile massacri di contadini - Morte ao latifúndio! Terra para quem nela vive e Trabalha!

Reproduzimos a seguir gravíssima denúncia e pronunciamento da Liga dos Camponeses Pobres (LCP) do Pará e Tocantins e da Comissão Nacional da Liga dos Camponeses Pobres acerca de uma chacina promovida pela DECA (Delegacia de Conflitos Agrários). Traremos mais informações na edição nº 189 do jornal A Nova Democracia, que está sendo preparada.

Chacina em Pau D`arco no Pará é crime de Estado!

As informações dão conta de 11 mortos e 14 baleados.
As informações que chegaram até agora apontam a DECA como a responsável pela operação militar.
As mentiras começam com a DECA informando que os policiais foram recebidos a tiros e reagiram! Mentirosos! Assassinos! Canalhas!
Todo mundo que conhece armamento sabe que aquelas poucas que foram apreendidas e mostradas não encorajariam ninguém a enfrentar a polícia. É só ver os corpos dos companheiros assassinados para concluir que foram fuzilados, e não estavam em posição de confronto.
Esta área já havia sido reintegrada ao latifundiário grileiro que nós conhecemos muito bem. A DECA, outras polícias, pistoleiros e seguranças particulares estavam na área para fazer segurança para o latifundiário. E fizeram a chacina para vingar a morte de um suposto pistoleiro que teria morrido na região.
A DECA foi a Pau D`arco para matar camponeses. A companheira Jane, presidente da associação dos camponeses que lutava pela área foi assassinada. Sete camponeses de uma mesma família também o foram.
Nós conhecemos muito bem estes companheiros honestos e trabalhadores. Eles já participaram, junto com a Liga dos Camponeses Pobres do Pará e Tocantins, de diversos protestos e fechamento de estradas. Estes companheiros não estavam na terra, estavam acampados no corredor.
E como dizemos acima, nós também conhecíamos o grileiro.
A terra pela qual foram assassinados os 11 camponeses (Fazenda Santa Lúcia) era parte do império de “Norato Barbicha”, que já morreu, mas os seus milhares de hectares grilados como as Fazendas Cipó, Pantanal, Santa Lúcia e outras ficaram para sua mulher.
A Fazenda Cipó, que já esteve tomada pela LCP do Pará e Tocantins, foi alvo de reintegração, mas continua a luta pela sua posse. E depois de muitas reuniões, fechamentos de BR´s, audiências públicas e etc., ficou comprovado que, dos seus 800 alqueires, somente 200 eram documentados. Os outros 600 alqueires são terras do Estado.
Estas terras só não estão nas mãos e sendo lavradas pelos camponeses por que o Estado é corrupto, ladrão, e defende e protege os latifundiários.
Assim também acontecia na “Pantanal” e não devia ser muito diferente na Santa Lúcia.
Por isso o latifúndio mata, e matou!
A culpa é do governo do Estado, Simão Jatene, PSDB!
A culpa é da DECA!
A culpa é do latifúndio!
A culpa é da quadrilha de Temer, Meirelles e desse congresso de bandidos!
Morte ao latifúndio!
Honra e Glória aos camponeses tombados lutando pelo sagrado direito à terra!
Terra para quem nela vive e Trabalha!
Viva a Revolução Agrária!
Liga dos Camponeses Pobres do Pará e TocantinsComissão Nacional das Ligas de Camponeses Pobres
Conceição do Araguaia, 24 de maio de 2017

pc 26-27 maggio - NO A NUOVE TRUPPE IN AFGHANISTAN

Il governo italiano a Bruxelles al summit Nato ha detto sì al nuovo “surge” militare dell’Amministrazione Trump.
A Bruxelles un meeting della Nato ha definito la nuova politica dell'Alleanza atlantica in Afghanistan, dove da oltre sedici anni si combatte una guerra che ogni anno uccide migliaia di civili. 
Gli Stati Uniti hanno annunciato l'aumento del loro contingente militare che da 8500 soldati dovrebbe passare a oltre 11mila. Anche la Gran Bretagna ha dato l'assenso a un aumento delle truppe e così altri Paesi Nato come la Danimarca. 
L'Italia che è presente in Afghanistan con oltre mille soldati impiegati nella missione "Resolute Support", dove forma il secondo contingente più numeroso dopo quello degli Stati Uniti, ha aderito  alla richiesta dell'Amministrazione Trump, al costo quotidiano di centinaia di migliaia di euro in sola spesa militare.

Tavola della pace - Perugia

giovedì 25 maggio 2017

pc 25 maggio - Il Brasile in fiamme ha bisogno di una Revolucao Proletaria

150.000 in lotta a Brasilia

2 ministeri incendiati - esercito in strada

Les affrontements à Brasilia

pc 25 maggio - India - dopo gli ergastoli per Saibaba e i 13 operai della Maruti Suzuki - ora condanne a morte per i presunti guerriglieri appartenenti al PCI (Maoista)

la barbara isteria repressiva del regime fascista indù di Modi, al servizio dell'imperialismo
in guerra contro il popolo è la dimostrazione della forza della guerra di popolo guidata dai maoisti, speranza di tutto il popolo dello Stato Indiano e dei proletari e i popoli oppressi nel mondo del mondo

massima denuncia
Massima solidarietà e sostegno

19 giugno Milano - manifestazione al consolato indiano
info 
comitato solidarietà india italia
csgpindia@gmail.com

Inde : Cinq guérilleros présumés condamnés à mort

Un tribunal du district de Munger, dans le Bihar, a condamné à mort cinq personnes accusées d’être membre du PCI(maoïste) et d’être responsable d’une action au cours de laquelle deux membres de la CRPF ont été abattus en 2014. Le juge qui a prononcé cette peine l’a assortie d’une amende de 350 euros. Les cinq hommes sont accusés d’avoir participé à une attaque menée en avril 2014 en marge des élections dans le district. Selon l’accusation, environ 50 guérilleros avaient tendu une embuscade à un véhicule transportant des soldats de la CRPF sur la route entre Gangta et Lakshmipur, tuant deux d’entre eux et en blessant dix autres.
Etat du Bihar Etat du Bihar 

pc 25 maggio - FORMAZIONE OPERAIA - GRAMSCI E LE LEZIONI SUL SINDACATO DI CLASSE - 1° parte

Alcuni elementi teorici di base per la comprensione del sindacato di classe e dei compiti dei comunisti nel movimento sindacale.
Le lezioni teoriche, pratiche, l'esperienza viva nelle grandi fabbriche, in particolare nelle fabbriche Fiat di Torino diretta personalmente da Gramsci - una esperienza nuova per il movimento operaio italiano, e non solo - sono valide ieri come oggi. 
Il consiglio operaio della Fiat nel 1921

1) Caratteri oggettivi del sindacato
Il sindacato è la forma che la merce-lavoro assume e sola può assumere in regime capitalista quando si organizza per dominare il mercato... concentrare e di guida le forze operaie in modo da stabilire con la potenza del capitale un equilibrio vantaggioso alla classe operaia...
Il sindacato diventa capace a contrarre patti, ad assumersi impegni: così esso costringe l'imprenditore ad accettare una legalità nei suoi rapporti con l'operaio...”

Gramsci continua: “Il sindacato non è questa o quella definizione del sindacato, il sindacato assume una determinata figura storica in quanto la forza e la volontà operaia che lo costituiscono, gli imprimono quell'indirizzo e pongono alla sua azione quel fine che è affermato nella definizione...”.
Gramsci quindi spiega anche come, dal genere di partecipazione più o meno cosciente dei lavoratori, dipende l'indirizzo che il sindacato tende ad assumere.
Il sindacato può avere un diverso orientamento in diversi momenti storici, ma quello che non può fare è mutare la base sociale che lo sostiene, perchè se il sindacato non è sostenuto dai lavoratori non ha neanche più ragione dì essere come sindacato.
Ciò significa che l'orientamento del sindacato non puo essere determinato dalla volontà di un gruppo dirigente, bensì è prima di tutto determinato dal grado di partecipazione cosciente espresso
dai lavoratori.
Un sindacato, in cui esiste un particolare servilismo del gruppo dirigente verso la borghesia, tenderà a

pc 25 maggio - TRUMP CONFERMA IL SUO BILANCIO: PIÙ MILIARDI PER LE ARMI E TAGLI PER MILIARDI AI SERVIZI SOCIALI

con la fascista “ciliegina sulla torta” del taglio ai sussidi per i DISABIILI per 72 MILIARDI!
I dati della proposta di bilancio nazionale di Trump, “Un documento che dovrebbe sostenere sia il ruolo globale che le ambizioni domestiche dell’amministrazione” come dice il Sole 24 Ore di ieri 24 maggio, parlano chiaro e sono indirizzate come priorità, manco a dirlo, a “sicurezza e austerità”:

-   “svettano le spese militari, con un’impennata del 10%, pari a 54 miliardi. Ai quali sommare 2,6 miliardi per “blindare” i confini, 1,6 destinati alla costruzione del muro con il Messico.”
Che si aggiungono ai “normali” 600 miliardi circa annuali per il sistema militare nel suo complesso!
“I draconiani tagli riguardano invece programmi sociali e per i poveri” continua il Sole 24 Ore:

-    “Proiettati su dieci anni raggiungerebbero i 4.500 miliardi e produrrebbero un surplus di bilancio, 16 miliardi nel 2027 … dai buoni pasto, che perdono 193 miliardi pari a un quarto del totale, alla sanità per i meno abbienti, Medicaid e altri programmi, dove svaniscono quasi 900 miliardi. Altri

pc 25 maggio - Augusta. Presidio e assemblea contro la presenza dei sottomarini nucleari USA


Il comitato “Stop Veleni ” e i “Comitati No Muos-No Sigonella” hanno dato vita ad un presidio per ribadire il “No al transito e alla sosta di navi e sottomarini nucleari nel porto di Augusta” e nel Mediterraneo.
All’ingresso del pontile Nato, in piena zona militare off limits, i compagni – presente una troupe del TGR Rai Sicilia – hanno evidenziato anche “l’assenza di un piano di emergenza esterno elaborato dal prefetto, che sia aggiornato e accessibile al pubblico, così come previsto dalla legge”.
“Ci sembra un motivo più che valido – dicono i manifestanti – per chiedere alle autorità

pc 25 maggio - Roma. Fermati attivisti No War che contestano Trump. Foglio di via per un anno - massima solidarietà


Avevano provato a mettersi in mezzo alla strada su via Nazionale mentre la passava la colonna di auto con a bordo Trump in giro per la Capitale. In mano un striscione contro la guerra. I tre attivisti  sono stati rapidamente bloccati dalla polizia e portati per tutto il giorno, fino alle 18.30, al commissariato del Viminale. Per uno dei due, Marinella Correggia, giornalista e storica attivista No War che contestò la conferenza stampa di Kerry a Roma,  è scattato il foglio di via per un anno.
Marinella abita in un paese fuori dalla Capitale ma gran parte della sua attività, anche lavorativa, si svolge a Roma. “Tenuto conto anche dei precedenti specifici, per i tre è scattata la denuncia per manifestazione non autorizzata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale”. Questa l’affermazione della Questura. Per aggravare le accuse ci si è messa anche quella di lesione a pubblico ufficiale, una accusa difficile da credere conoscendo la storica scelta pacifista e non violenta di Marinella Correggia a cui va la nostra solidarietà.
In altre zone della città come a Castel Sant’Angelo (vicino al Vaticano) e a via degli Annibaldi (vicino al Colosseo) sono comparsi striscioni contro la visita di Trump.



pc 25 maggio - Trump/Vertice Nato/G7 - editoriale 1 proletari comunisti/PCm Italia - massima circolazione

Degli incontri di Trump in questi primi viaggi all'estero il Vertice Nato è decisamente l'appuntamento più importante. La vera cartina di tornasole della continuità e discontinuità dell'amministrazione fascio-imperialista di Trump rispetto all'amministrazione demo-imperialista di Obama.

Un inciso. Chi denuncia il fascio-imperialismo di Trump senza indicare, non nella difesa delle democrazia imperialista ma nella lotta rivoluzionaria la via contro l'attuale comitato d'affari dell'imperialismo Usa, è evidentemente alla coda della democrazia borghese, è un'opposizione democratico opportunista e, di conseguenza, non è in grado di costruire il partito, il fronte unito e la forza combattente, necessari anche nel cuore degli Usa per condurre nel fuoco della lotta di classe e in stretto legame con le masse la costruzione della vera alternativa rivoluzionaria che anche nel ventre della bestia imperialista è possibile e necessario, ieri come oggi, anzi oggi più che ieri, realizzare. Chi, al contrario, sottovaluta il fascio-imperialismo e se ne esce con banalità pseudo rivoluzionarie, pseudo marxiste-leniniste-maoiste: che non sarebbe cambiato nulla negli Usa con la vittoria di Trump, che siamo di fronte semplicemente ad un assolutismo, che l'importante non è la lotta al fascismo ma la lotta “tra rivoluzione e controrivoluzione”..., diventa non una guida dei proletari e delle masse in lotta negli Usa, guida difficile e complessa, ma sostenitore del rivoluzionarismo parolaio che il rigore di principio e l'intenzione rivoluzionaria non assolve, come Gramsci ci insegnerebbe da buon seguace di Lenin, rispetto ai compiti dei comunisti nella lotta di classe, ma ne rappresenta una nobile diserzione.

Il Vertice Nato di Varsavia, il più importante degli ultimi dieci anni, da noi analizzato con puntualità e

pc 25 maggio - Trump/NATO/G7 - editoriale 2 proletari comunisti/PCm Italia - massima circolazione

Se sulle decisioni operative al Vertice di Bruxelles dovremmo aver scritto tutto il necessario, è bene però dare credito all'insieme delle dichiarazioni e articoli della vigilia riassunti nel loro complesso nella pagina di ieri del Sole 24 ore.
Stoltenberg, il segretario generale Nato, dice che i due temi sul tappeto sono: la condivisione dei costi tra i paesi membri e la lotta al terrorismo.
Qui Stoltenberg da un lato sa bene di essere una sorta di attached del Pentagono e dall'altra deve pur sempre mostrare che è segretario di qualcosa, che non è semplicemente l'ambasciata americana a Bruxelles. Per cui dichiara subito che dopo aver incontrato Trump, lo stesso si è complimentato, dato che “dopo molti anni di calo della spesa militare, stiamo assistendo ad un aumento, anche se siamo ancora lontani in molti casi dall'obiettivo del 2% del prodotto interno lordo”, che è la pretesa di aumento sul tappeto da anni.
Facendo qualche calcolo alla buona, se pensiamo che l'Italia il 2% di aumento del Pil non

pc 25 maggio - Dilaga la lotta e la rivolta in Brasile

BRASILIA: PROTESTA RECHAZA LAS CONTRAREFORMAS DEL GERENCIAMIENTO DE TEMER  A Nova Democracia



En la tarde del 24 de mayo, más de 35.000 personas se reunieron en Brasilia para protestar contra las “reformas” de la Seguridad Social y Laboral del gerenciamiento de Temer/PMDB  y toda su cuadrilla.
Ante la furia combativa de las masas, el reaccionario Temer decretó una acción para garantizar “la ley y el orden”, autorizando la intervención de las fuerzas armadas en el Distrito Federal (Brasilia) hasta el 31 de mayo.
A pesar de los intentos por controlar a las masas de las centrales sindicales serviles, propagandizando sus discursos de conciliación con el viejo Estado, los manifestantes rompieron el bloque hecho por las fuerzas policiales y se dirigieron al Congreso Nacional, el que fue cercado con rejas y, además, acordonado por un gran contingente policial.
El enfrentamiento entre los manifestantes y policías se espació por la Explanada de los Ministerios. Los policías intentaron dispersar a los manifestantes con bombas de aturdimiento y gas lacrimógeno, además de efectuar disparos con armas de fuego y balas de goma. El pueblo respondió con palos y piedras.
Hasta las 16 horas, la furia del pueblo resultó en la depredación de los ministerios de Agricultura y Hacienda, con los manifestantes prendiéndole fuego a las salas de esos edificios. Además, las fachadas y vidrios de los ministerios de Turismo, Cultura, Planificación, Medioambiente, Minas y Energía también fueron destruidas por el odio de las masas contra las medidas antipopulares de Temer y Meirelles.
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Paraderos de autobuses fueron quebrados, barricadas fueron levantadas, objetos incendiados y muros fueron rayados.
Un manifestante fue herido por arma de fuego, otro manifestante tiene un ojo perforado por una bala de goma y cuatro personas fueron detenidas.
PROTESTAS CONTRA TEMER DEL 18 DE MAYO

pc 25 maggio - Trump Italia - Benvenuto nella sua colonia, presidente Trump!

(Da Il Fatto quotidiano) - Israele e Italia è il manifesto di una politica estera determinata dall’industria degli armamenti e dalla fabbrica del consenso. Il presidente Usa è atterrato a Riyad con una delegazione di potenti rappresentanti della Boeing, General Electric e Lockheed. Trump e il Re Salman in una lussuosa cerimonia hanno siglato un accordo secondo cui l’Arabia Saudita acquisterà dagli Usa armamenti per 110 miliardi di dollari. Si tratta solo di una prima trance, l’obiettivo è di arrivare alla cifra record di 350 miliardi di dollari nel giro di pochi anni. L’Arabia Saudita, a cui anche il governo italiano vende i suoi armamenti, li sta adoperando per sterminare i civili dello Yemen; a partire dal marzo del 2015 si è avuta l’uccisione di più di 16.000 persone (di cui 10.000 civili) e 3 milioni di sfollati.
Fino a questo momento Trump sta tradendo tutte le promesse fatte in campagna elettorale, a partire da quella principale secondo cui gli Usa avrebbero terminato di ricoprire il ruolo di poliziotto del mondo. In campagna elettorale Trump si era detto ostile alla politica estremista di Riyad, poi si è adeguato agli interessi dell’industria degli armamenti che, secondo alcuni media, in meno di 10 anni ha venduto 115 miliardi di dollari di armi all’Arabia Saudita.
Oggi si piangono le giovani vittime dell’attentato di Manchester, ma è noto che l’Arabia Saudita ha finanziato e sponsorizzato l’Isis. Una contraddizione di cui nessuno parlerà. Sui crimini commessi

pc 25 maggio - Il M5S apre a finanziamenti alle scuole private: «suppliscono a mancanze di scuole statali»

Senza tregua | senzatregua.it
21/05/2017

Prima o poi i nodi vengono sempre al pettine, si sa, ma non sempre questo lascia indifferenti. È il caso della "svolta" dei grillini sul tema del finanziamento alle scuole paritarie, cioè quelle scuole private istituite con una legge del 2000 e che, rispettando determinate condizioni, sono equiparate alle scuole pubbliche e considerate parte del sistema di istruzione nazionale.

In un quesito sul blog di Beppe Grillo (che tutt'oggi è anche il blog ufficiale del Movimento), in cui si parla di scuola e di contributi scolastici, si chiede "se siete d'accordo che i finanziamenti pubblici vadano prioritariamente alle scuole pubbliche statali". Subito dopo, però, si precisa: "Il quesito non

pc 25 maggio - Trump verso il G-Nato di Taormina

Manlio Dinucci | ilmanifesto.it
23/05/2017

Il presidente Trump, dopo essere stato in Arabia Saudita e Israele, domani è in visita a Roma, per poi andare il 25 al Summit Nato di Bruxelles e tornare in Italia il 26-27 per il G7 di Taormina e la visita alla base Usa/Nato di Sigonella.
Quali sono gli scopi del suo primo viaggio all'estero? Principalmente tre, spiega il generale McMaster, consigliere del presidente per la sicurezza nazionale: lanciare un «messaggio di unità» a musulmani, ebrei e cristiani; costruire relazioni con i leader mondiali e proiettare la potenza americana all'estero.

La visita a Roma è la terza tappa di quello che viene descritto come un «pellegrinaggio religioso nei luoghi santi delle tre grandi religioni».
Il «pellegrino» ha iniziato il viaggio firmando a Riyadh l'accordo per la vendita all'Arabia Saudita di armi Usa per il valore di 110 miliardi di dollari, che si aggiungono a quelle già fornite dal presidente Obama per il valore di 115 miliardi. Armi impiegate, tra l'altro, nella guerra della coalizione a guida saudita, sostenuta dagli Usa, che fa strage di civili nello Yemen.
Al «Summit arabo islamico americano» del 21 maggio a Riyadh, Trump ha chiamato a un rinnovato impegno contro il terrorismo l'Arabia Saudita e le altre monarchie del Golfo, ossia quelle che hanno finanziato e armato l'Isis e altri gruppi terroristi nelle operazioni sotto regia Usa/Nato, dalla Libia alla Siria e all'Iraq.
In questa grande «battaglia tra il Bene e il Male», Trump include Hezbollah e Hamas nella lista dei «barbari criminali», insieme a Isis e Al Qaeda. Denuncia l'Iran di essere responsabile della instabilità del Medioriente, accusandolo di «finanziare, armare e addestrare terroristi e milizie che seminano distruzione e caos nella regione», di destabilizzare la Siria dove «Assad, sostenuto dall'Iran, ha commesso crimini indicibili».
Una vera e propria dichiarazione di guerra all'Iran, che annulla di fatto gli accordi conclusi, massimamente gradita in Israele. Qui il presidente Usa è in visita il 22-23 maggio per rafforzare la cooperazione strategica.
E mentre nelle carceri israeliane è in corso da 40 giorni lo sciopero della fame di migliaia di prigionieri politici palestinesi, Trump incontra Mahmoud Abbas per «sollecitare i leader palestinesi a fare passi costruttivi verso la pace».

Portando questo «messaggio di unità», Trump discuterà con papa Francesco «una serie di questioni di mutuo interesse». Dopo l'incontro col presidente Mattarella, che ribadirà l'«ancoraggio storico» dell'Italia agli Stati uniti, Trump parteciperà al Summit Nato di Bruxelles. Qui sosterrà il piano del Pentagono per l'Europa (il manifesto, 9 maggio), ossia l'escalation militare Usa in Europa e il rafforzamento della Nato a fronte di «una Russia risorgente, che cerca di minare l'ordine internazionale a guida occidentale».
Piano che Trump deve eseguire, rimangiandosi la sua affermazione di una «Nato obsoleta» e la sua promessa elettorale di aprire una trattativa con Mosca: pende infatti sulla sua testa la spada di Damocle dell'impeachment, con l'accusa di connivenza col nemico.
Dal Summit Nato, Trump andrà al G7 formato dai sei maggiori paesi della Nato - Stati uniti, Canada, Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia - più il Giappone, il principale alleato Usa/Nato nella regione Asia/Pacifico, dove il Pentagono schiera crescenti forze anche nucleari contro «una Cina aggressiva e una Russia revanscista».
Il presidente degli Stati uniti visiterà infine la limitrofa stazione aeronavale di Sigonella, principale base delle guerre aperte e coperte Usa/Nato in Medioriente e Nordafrica, presentate quale «proiezione di stabilità nel Mediterraneo».

mercoledì 24 maggio 2017

pc 24 maggio - Questi bambini li avete uccisi voi, signori del G7. Morte all'imperialismo assassino e ai loro governi!

Migranti, barcone naufraga al largo della Libia: almeno 30 morti e 200 dispersi. “La maggior parte di loro sono bambini”

Migranti, barcone naufraga al largo della Libia: almeno 30 morti e 200 dispersi. “La maggior parte di loro sono bambini”

Sull'imbarcazione c'erano circa 500 migranti, 300 sono state salvate, gli altri sono dispersi. Con tempo buono e mare calmo nel Mediterraneo, aumentano le traversate. Nell'area la Guardia costiera coordina 14 navi. La Marina libica blocca altri scafi con quasi 250 persone a bordo, ora in un centro d'accoglienza. La denuncia dell'ong: "I libici sparano sui barconi"

Almeno 30 persone sono morte oggi nel naufragio di un barcone con a bordo circa 500 migranti diretto verso l’Italia, avvenuto a circa 30 miglia dalle coste libiche. Sono in corso le ricerche di altre decine di persone finite in acqua: si tratta di oltre 150 dispersi. Le operazioni sono coordinate dalla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera: in zona stanno operando nave Fiorillo, della stessa Guardia Costiera, un rimorchiatore e una nave di una organizzazione non governativa. Molte decine di persone sono state salvate, ma si temono altre vittime annegate. Circa 200 persone sono finite nel Mediterraneo dopo che un barcone è affondato, ha detto il comandante della Guardia costiera italiana, Cosimo Nicastro, a Reuters. I soccorritori del Moas hanno dichiarato  
di aver già recuperato 31 corpi. Per la ricerca di altri superstiti la centrale operativa di Roma della Guardia Costiera ha disposto che altre proprie unità ed altri mezzi navali raggiungano al più presto l’area del naufragio.

pc 24 maggio - Pisa. Sgombero della casa delle donne Mala Servanen Jin

su infoaut VIDEO
La struttura del Comune, in stato di abbandono da anni, era stata occupata l'8 marzo scorso da un gruppo di donne della città.
Alle prime luci dell'alba decine di di polizia e carabinieri in assetto anti-sommossa hanno tentato di fare irruzione alla casa delle donne che combattono la Mala Servanen Jin, occupata l'8 marzo da un gruppo di donne pisane.
~ore 15.30~ Dopo lo sgombero i presenti sono partiti in corteo verso il Comune di Pisa, proprietario dello stabile e mandante del violento sgombero di oggi. Per le ore 17 è convocata un'assemblea pubblica a Piazza XX settembre. SE TOCCANO UNA TOCCANO TUTTE!
~ore 12.30~ Gli studenti dell'alberghiero sono sequestrati dentro la scuola e non vengono fatti uscire. La polizia occupa il cortile dell'istituto. Nel frattempo sono state rilasciate due compagne che si trovavano dentro l'occupazione, due donne sono in ospedale per le ferite riportate durante la carica
~ore 11.20~ Gli studenti di un istituto alberghiero di fianco all'occupazione cercano di uscire in solidarietà, ma il dirigente scolastico ordina la chiusura delle porte. Gli studenti riesco ad aprirle e aprono anche un cancello che separa la scuola dall'occupazione. A questo punto la polizia carica per un centinaio di metri donne e studenti. Nessun fermo, però si contano diverse donne ferite in terra.
La struttura di proprietà del Comune era in stato di totale abbandono, lasciata letteralmente marcire dalle autorità ed è stata con fatica rimessa in piedi dalle attiviste che avevano deciso di investire gli spazi per farne un centro delle donne per le donne: "Vogliamo, come donne, costruire insieme questo luogo, rinominandolo 'Mala Servanen Jin Occupata' che in lingua curda significa 'Casa delle Donne che combattono', per richiamare le lotte di emancipazione e autodeterminazione delle combattenti curde che si oppongono allo stato islamico e alle sue barbarie, dando vita a una nuova società" avevano spiegato dopo l'occupazione "Una casa dove noi donne vogliamo dare vita ad uno spazio collettivo dove ridefinire noi stesse, le nostre vite, difendere e riconquistare la nostra dignità. Uno spazio che sia anche una casa per le donne in emergenza abitativa”. Dopo i lavori di ristrutturazioni messi in piedi dalle occupanti la casa è già diventata un centro per il quartiere con una sala studio e uno sportello per le donne in emergenza abitativa, sotto sfratto o senza lavoro magari con figli a carico.
Stamattina alcuni vicini hanno avvertito le attiviste dell'arrivo di un vero e proprio esercito in quartiere per sgomberare lo spazio e riconsegnarla all'incuria. Mentre scriviamo, quattro donne si trovano ancora dentro lo stabile decise a resistere mentre la polizia è riuscita ad entrare nel giardino. Qui una testimonianza di una delle resistenti all'interno della struttura. Le solidali e i solidali accorsi sono stati caricati dalle forze dell'ordine – spintoni e manganellate con una signora ferita ad una mano – e hanno poi dato luogo a un blocco del traffico

pc 24 maggio - Bologna. Hanno ucciso un operaio, condannano chi ha protestato. Assemblea

9 attivisti sindacali condannati ad aprile senza processo per la manifestazione di protesta


pc 24 maggio - Azione di stampo mafioso della Digos di Palermo in occasione della commemorazione di Falcone


La polizia ha strappato gli striscioni ad alcuni studenti nel giorno del 23 maggio in occasione delle manifestazioni che ricordano l’attentato di Capaci contro il giudice Falcone e la sua scorta. Gli studenti del Garibaldi e del Cannizzaro di Palermo avevano due striscioni che raccontavano ciò che i movimenti antimafia più coerenti denunciano da anni: Falcone vittima dell’isolamento, le commemorazioni del 23 maggio troppo in stile passerella. Lo striscione del Garibaldi vedeva la scritta “Non siete Stato voi, siete stati voi“; quello del Cannizzaro “Il corteo siamo noi, la passerella siete voi“.
In via Duca della Verdura c’è stato il primo “contatto” tra gli agenti della Digos e gli studenti del Garibaldi, all’ingresso in via Notarbartolo il sequestro definitivo di entrambi gli striscioni.

pc 24 maggio - Catania - da scuola azienda a scuola di guerra in funzione G7

Miur e ministro Fedeli al servizio del g7

 “Young G7. Il G7 delle Scuole”, dal 23 al 25 maggio a Catania. Nella nota del MIUR si legge:
Abbiamo lanciato questa iniziativa di simulazione dei lavori del G7 tra le studentesse e gli studenti, proprio a ridosso del vertice che riunisce i leader dei Paesi più sviluppati, perché siamo convinti che per disegnare strade inedite di crescita abbiamo bisogno dello sguardo fresco e sincero delle nostre giovani e dei nostri giovani, della loro sensibilità sana, dell’immaginazione e della loro fiducia nel domani” – sottolinea la Ministra Valeria

pc 24 maggio - Sciopero ferrovieri 25/26 maggio - vogliono cacciare i ferrovieri da Trenitalia

I FERROVIERI DELLA NUOVA SOCIETÀ MERCITALIA RAIL SCIOPERANO DALLE 21.00 DEL 25/05/17, ALLE 21.00 DEL 26/05/17
Firenze, 22 magggio 2017 - Dopo la separazione dalla società madre Trenitalia Spa, con la creazione di "Mercitalia Rail", una sorta di 'bad company' che scimmiotta anche il nome della società madre, si è segnato un ulteriore passo verso lo smantellamento del settore  trasporto merci su rotaia; una scelta di politica dei trasporti suicida, che salvaguarda solo i pochissimi ambiti remunerativi e che prevede di lasciare ai privati l'intera filiera di questo servizio, che invece a parole tutti dichiarano di voler "sviluppare". Uno sciopero  di 24 ore dalle 21 di giovedi sera alla stessa ora di venerdiì 26 maggio 2017, giustificato da tante ragioni, tra tutte il gravissimo attacco alle condizioni materiali di lavoro dei macchinisti dei Tecnici Polifunzionali e di tutti gli altri dipendenti della ex-Divisione Cargo di Trenitalia finito - nella connivenza generale - dritto nelle fauci della privatizzazione
OGGI MERCITALIA, DOMANI TUTTI NOI
Il metodo utilizzato per scorporare il settore merci e 'cacciare' da Trenitalia i ferrovieri considerati 'in perdita', non è originale ma
ricalca quanto fatto da molte altre imprese con la creazione delle cosiddette 'bad company' ovvero di società destinate a morire lentamente o essere sciolte col tempo
Per questo tutti i ferrovieri dovrebbero guardare con molta attenzione e meno distacco quanto oggi è successo ai compagni di lavoro della cargo

PRIME VITTIME I LAVORATORI
 Per creare una remuneratività 'impossibile' senza interventi strutturali di 'compensazione dei costi' sono
 arrivate puntuali le forzature sulle condizioni di lavoro e sugli orari di servizio ... LEGGI TUTTO

L'IPOCRISIA NAZIONALE
Questa situazione che danneggia l'intera collettività la quale vede svanire la prospettiva
del riequilibrio modale nel trasporto delle merci è una vera e propria ipocrisia collettiva, fatta di scelte
manageriali incomprensibili, sostenute e tollerate dalla politica e avallate dai sindacati firmatari ... LEGGI TUTTO

LA NUOVA GIUNGLA FERROVIARIA
 L'unica cosa che è aumentata è il numero delle mini imprese ferroviarie (oggi sono circa trenta) che si
 sono sviluppate a seguito della liberalizzazione le quali si combattono sulle rotaie ... LEGGI TUTTO

MACCHINISTI CONDANNATI AD ORARI IMPOSSIBILI
L’arretramento delle condizioni di vita e di lavoro nel personale di macchina è impressionante:
riduzione delle ore di riposo giornaliero in residenza come nel D.M del 1960,
28 ore di "Riposo Fuori Residenza" come nel regolamento del 1920 ... LEGGI TUTTO

SINDACATI NON ALL'ALTEZZA
 Nel mese di aprile hanno avuto luogo una serie di riunioni tra Mercitalia Rail S.r.l. e sindacati ... LEGGI TUTTO

LE RICHIESTE
 E' inaccettabile che si chiedano sacrifici ai lavoratori senza alcuna propettiva di sviluppo per il solo fine di spremerli fino all’ultima goccia... LEGGI TUTTO

No allo spezzatino, No alla privatizzazione.
Rifiuto dell’equipaggio misto che non garantisce il soccorso al macchinista. Sì alla corretta ripartizione degli orari e dei carichi di lavoro
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