Si stanno arrampicando sugli specchi. Cercano testimonianze che dicano che Nian Maguette, l'ambulante senegalese è morto per infarto, per "cause naturali" sul lungotevere, che quindi i vigili non c'entrano niente.
Sono doppiamente degli assassini, perchè non solo vogliono negare la realtà, ma scaricare di fatto la "colpa" sullo stesso Nian che correva; come se, tra l'altro, fosse differente il fatto che sia stato ucciso perchè investito da una moto dei vigili o perchè per sfuggire ai vigili, evitare che lo fermassero, gli sequestrassero la merce, Niam sia accasciato al suolo.
I vigili, i loro comportamenti da "sceriffi", li conosciamo bene. Sempre più dei miserabili, frustrati, che si accaniscono contro i migranti, sequestrano la loro merce, togliendogli quella minima possibilità di vivere alla giornata, li fermano, li denunciano, li tartassano con mega multe, ecc.
Certo, questo non è da oggi. Ma oggi si sentono con le spalle più coperte, dal governo, dalle amministrazioni locali, dalla campagna mass mediatica, fascista, razzista contro migranti; tanto che non cercano neppure di nascondere tutta il loro odioso, schifoso humus: "sulla pagina Fb del corpo di polizia locale di Roma Capitale si esulta per il successo del blitz: sequestri e multe per trentamila euro, somme che verosimilmente non verranno mai pagate. Con l’aggiunta della foto della catasta di borsoni di merce requisita, si rileva come la presenza dei venditori abusivi risultasse «dannosa anche dal punto di vista del decoro urbano in un sito sottoposto a vincolo paesaggistico». Nemmeno un accenno a Nian Maguette, morto di decoro" (Da Il Manifesto).
E dopo i vigili, è entrata in campo la polizia. Accorsa sul posto, non certo per accertare perchè Nian era morto, ma per allontanare con i manganelli i suoi compagni senegalesi che erano accorsi subito, appena sparsa la notizia.
Il blitz avvenuto a Roma e quello in grande sfoggio avvenuto alla stazione centrale di Milano sono una prova di applicazione sul campo del decreto Minniti, che verso i migranti unisce le sue due facce: la repressione razzista e il daspo sociale. Un decreto di classe che in nome della "gente per bene", della sua tranquillità, del suo "decoro", deve reprimere la "gente per male", che sono la maggioranza della popolazione. E non bastano neanche i provvedimenti repressivi, deve mettere in piazza esageratamente, ostentare la sua "forza" - è inevitabile che si arrivi anche a mettere a rischio la vita delle persone.
Su questo spariscono ogni divisione dei partiti borghesi, tutte le querelle di cui fanno mostra in parlamento di fronte alla difesa del "decoro", della "gente per bene", stanno da una sola parte.
A Milano la mega retata ha avuto il plauso dalla Lega alla maggioranza del PD che sprona a fare le "stesse operazioni di pulizia di massa" (notare il termine "pulizia", per dire che ciò che è stato sgomberato sono rifiuti, "sporco") in decine di periferie - tanto che il sindaco Sala, ha dovuto un pò farsi sentire, ma soprattutto per dire; io non ero stato informato.
A Roma la "nuova" amministrazione dei 5 stelle, fa anche peggio. Utilizza la situazione per proporre il divieto dei pasti serali ai "senza tetto di Colle Oppio": "La Caritas somministra i pasti serali ai senza tetto, che poi restano a dormire e diventa una pensione completa (dormire per terra è "pensione completa"); quindi, evitare i pasti serali "per capire se questa strada è percorribile. E' un tema di sicurezza e anche di decoro". Evidentemente il presidente della Commissione ambiente di Roma non ha neanche il senso del ridicolo: chi è a rischio sicurezza non sarebbe chi dorme per terra, ma chi passa e potrebbe anche sfogare la sua impotenza fascista sui senzatetto (come già è successo); il "decoro" non è messo sotto i piedi dai disastri di "mafia capitale", ma dai poveri, dagli ambulanti...
Il moderno fascismo avanza rapidamente. E la "gente per male" deve unirsi per combatterlo qui ed ora.