pc 25 marzo - Solidarietà con gli operai della Maruti Suzuki condannati all'ergastolo - campagna internazionalista

Il documento pervenuto dai lavoratori indiani chiama tutti alla informazione e mobilitazione.
Campagna internazionalista promossa dallo Slai cobas per il sindacato di classe/CN
insieme al comitato internazionale india
347-1102638

Chiediamo giustizia per i lavoratori Maruti Suzuli condannati al carcere a vita

 
Il 18 marzo 2017 il Tribunale di Gurgaon ha condannato 13 lavoratori di Maruti Suzuki all'ergastolo per omicidio. 12 di questi al tempo dei fatti erano dirigenti del sindacato dei lavoratori Maruti Suzuki, altri 18 sono stati condannati a pene da tre a cinque anni per disordini e lesioni gravi. I procedimenti contro questi lavoratori erano stati depositati nel luglio 2012, dopo gli incidenti nello stabilimento di Maruti Suzuki di Manesar, nei quali un capo aveva perso la vita. Su denuncia dell’azienda, la polizia arrestò 148 lavoratori, accusati di cospirazione e dell'uccisione del funzionario dell’azienda.

Dopo un processo durato 4 anni e mezzo, la sentenza del tribunale si basa su prove inconsistenti

pc 25 marzo - India per la libertà di Saibaba - informazione, mobilitazione capillare, verso giornata di lotta 20 maggio - 50° anniversario della rivolta dei naxaliti, oggi guerra popolare guidata dai Maoisti

A tutte le forze antimperialiste
Alle organizzazioni contro la repressione e di solidarietà con i prigionieri politici
Ai docenti, intellettuali, studenti democratici

Protestiamo contro la condanna all’ergastolo del Prof. GN Saibaba e 5 suoi compagni!
Fermiamo il soffocamento del dissenso con leggi liberticide e processi farsa!

Libertà per tutti i prigionieri politici in India!

comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare india
csgpindia@gmail.com
tel. 347-1102638

pc 25 marzo - Ancora sull'accordo neocorporativo antioperaio Tenaris Dalmine e FIM-FIOM-UILM


TENARIS: ACCORDO PONTE = ACCORDO BIDONE
Redazione di Operai Contro, I sindacati  FIM-FIOM-UILM hanno firmato un nuovo accordo ponte con i padroni della Tenaris. I sindacalisti hanno fatto approvare l’accordo da un referendum. Dei 1746 votanti, […]

I sindacati  FIM-FIOM-UILM hanno firmato un nuovo accordo ponte con i padroni della Tenaris. I sindacalisti hanno fatto approvare l’accordo da un referendum. Dei 1746 votanti, nelle 5 sedi presenti in Italia 999 lavoratori hanno votato si all’accordo. 747 hanno votato no all’accordo. Questo è il solito referendum farsa che i sindacati propongono ai lavoratori. E’ un referendum che in cambio di pochi euro regala all’azienda 4 anni di non rinnovo del contratto integrativo. Regala all’azienda anni di cassa integrazione. Regala all’azienda i 1000 licenziamenti. I pochi soldi, sono dati in buoni carburante e buoni spesa. I sindacalisti sembravano il gangster Renzi. La promessa era di 1500 euro in busta paga, ma tutto si risolve forse con una tantum di 250 euro.

Intanto con l’accordo ponte, l’integrativo slitta. Chissa quali promesse hanno fatto sotto banco i sindacalisti ai padroni della Tenaris

Un operaio di Dalmine

pc 25 marzo - A Roma il piano di repressione di massa del governo cerca il suo sfogo

La polizia ha attaccato il corteo per separare l'ultimo spezzone dal resto del corteo! 


  • Grave provocazione. La polizia ha bloccato la strada ai manifestanti


  • pc 25 marzo - Ilva - trattative segrete tra padroni indiani in attesa e sindacati confederali FIM-FIOM-UILM


    Apprendiamo dalla stampa che nei giorni scorsi le segreterie di Fim Fiom Uilm hanno incontrato i vertici delle due cordate imprenditoriali in corsa per l'acquisizione del gruppo Ilva.
    Sorprende che, come peraltro già accaduto, tutto proceda senza un minimo di trasparenza, senza alcun  rispetto dei lavoratori interessati, della cittadinanza di Taranto.
    Siamo certi che il dicastero dello Sviluppo economico si stia prodigando per costruire buone relazioni tra i vertici sindacali e quelli aziendali mosso dall'evidente preoccupazione di gestire una difficilissima vertenza, dai pesanti risvolti sociali.
    Nel farlo si dimentica che nell'Ilva di Taranto esistono organizzazioni sindacali molto rappresentative, ed è inaccettabile e inverosimile che proprio il governo che dovrebbe garantire il rispetto del pluralismo politico e sociale abbia ormai deciso di affiliarsi a Cgil Cisl Uil, escludendo i sindacati scomodi.
    La ragione è semplice quanto gravissima: USB viene esclusa perchè ha deciso di contrastare un piano di cessione che, con risorse pubbliche, cancellerà migliaia di posti di lavoro e continuerà a uccidere con i suoi veleni per consegnare ai privati impunità e profitti.
    Noi, come USB, rivendichiamo il diritto dei lavoratori e della città di Taranto ad essere protagonisti di questa vicenda, non soggetti passivi a cui presentare il tavolo apparecchiato.
    Se il governo continuerà su questa strada metteremo in campo il massimo di mobilitazione. A partire dall'assedio delle sedi in cui si discute a porte chiuse del destino di decine di migliaia di uomini e di donne, del futuro stesso di una città.

    pc 25 marzo - Il ministro degli Interni e la polizia contro la solidarietà antirazzista

    Ventimiglia, denunciato per aver dato da mangiare ai migranti


    Ventimiglia, denunciato dalla polizia per aver dato da mangiare ai migranti

    Il primo verbale di polizia dopo l'ordinanza del sindaco pd che vieta di distribuire alimenti

     Sul verbale della Polizia di Stato, commissariato di Ventimiglia, si legge: “Indagato per aver somministrato senza autorizzazione cibo ai migranti”. È datato 20 marzo ed è il primo provvedimento di cui si ha notizia, in seguito all’ordinanza dell'11 agosto 2016, con la quale il sindaco della città di confine con la Francia, Enrico Ioculano (Pd), vieta la distribuzione di alimenti ai migranti.

    I denunciati in realtà sarebbero stati tre, tutti di cittadinanza francese. «Siamo di fronte al capovolgimento di ogni logica. Utilizzare il diritto per colpire e punire episodi di solidarietà non può

    pc 25 marzo - Il movimento NOTAV riprende la sua marcia 6 maggio - massimo sostegno - proletari comunisti/PCm

    25/03/2017
    In marcia contro gli espropri il 6 maggio, per l'occasione sul nuovo percorso di circa sei chilometri da Bussoleno a San Didero. E' questo il responso dell'assemblea popolare No-Tav svoltasi ieri sera, venerdì 24 marzo, a Bussoleno: incontro che ha decretato la prima iniziativa sul campo contro le acquisizioni dei terreni avviate da Telt per arrivare, entro i prossimi mesi, ad avere a disposizione tutte le aree in cui

    pc 25 marzo - Solidarietà e lotta... Con gli operai della logistica di Brignano licenziati... da Palermo


    La nostra solidarietà ai lavoratori della logistica e compagni dello Slai Cobas per il sindacato di classe di Brignano che stanno portando avanti una durissima lotta e che nonostante i pesantissimi attacchi continuano con forza e legittimità a ribellarsi senza fermarsi...
    Vogliono fermarci cari compagni con la repressione mirata ma non hanno capito che Noi/Voi non ci fermeremo, nessuna lotta può arrestarsi contro chi attacca i nostri diritti.
    La repressione non ci fa paura la nostra lotta sarà sempre più dura!
    Forza compagni, siamo tutti con voi!! 
    Per i Precari Coop Sociali, assistenti studenti disabili, la delegata Slai Cobas s.c. Giorgia Geraci.

    *****
    Ribellarsi è giusto! i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori non si toccano! Andiamo tutte e tutti avanti a testa alta, non ci fermeranno... FORZA,  SIAMO CON VOI CON IL CUORE.
    Grazia Tarantello Gargano per le precarie in lotta a Palermo 
    con l' MFPR

    pc 25 marzo - TARANTO: RACCOLTA E SELEZIONE DELLA DIFFERENZIATA: SONO LE OPERAIE IN LOTTA, IERI COME OGGI, CHE TENGONO "LEZIONE"...

    (Dal blog tarantocontro)

    Raffaella, operaia Slai cobas sc de L'Ancora in liquidazione: "perchè stiamo lottando alla Pasquinelli - il legame sfruttamento, precarietà, attacco alla salute...

    "Mercoledì 22 marzo una lavoratrice Slai Cobas sc della selezione della differenziata spiega il perché della protesta" su YouTube:


    Nel 2010 altre operaie in lotta che facevano la raccolta differenziata tennero, con lo Slai cobas sc,

    un convegno in cui loro spiegarono e dimostrarono come LA RACCOLTA DIFFERENZIATA 

    POSSA ESSERE RISORSA OCCUPAZIONALE, ECONOMICA ED AMBIENTALE - da allora 

    la situazione è rimasta più o meno simile.

    RIPORTIAMO DI QUEL CONVEGNO UNO STRALCIO

    DELL'INTRODUZIONE FATTA DA UNA LAVORATRICE.

    "...Secondo i dati nazionali, ciascuno di noi produce ogni anno una quantità di rifiuti superiore a 600 chili.
    Taranto non si discosta da questa media...
    Attualmente, la gran parte di questi rifiuti ha come... destinazione finale, l’impianto di termovalorizzazione (quello che chiamiamo comunemente inceneritore) e la discarica...

    Uno dei “prodotti” meno graditi derivanti dall’incenerimento... è l’anidride carbonica. Parliamo quindi di inquinamento atmosferico, di effetto serra... problemi che, a livello locale,

    pc 25 marzo - Dalmine-BG un accordo aziendale che riporta agli anni '50 la condizione degli operai in tutta la fabbrica


    dall'accordo sindacale del 10.03.2017:

    "Considerando la capacità e la reattività con la quale l’Azienda e le persone che ne fanno parte hanno affrontato e continuano ad affrontare le difficoltà del mercato, che premia la capacità di effettuare prodotti sempre più complessi ed esigenze temporali più impegnativi a costi competitivi, restano tuttora valide e si rafforzano le motivazioni, individuate nei precedenti accordi, per esigere politiche di gestione tese a ridurre il peso di ogni fattore o istituto che abbia carattere fisso o automatico, adeguando invece la flessibilità nell’utilizzo degli impianti alle esigenze dei clienti. Occorre proseguire nell’azione di miglioramento delle prestazioni collettive ed individuali delle risorse umane......."

    pc 25 marzo - "Ripresa economica" e disoccupazione, i conti non tornano e i padroni si lamentano

    Nonostante le chiacchiere ottimiste sulla ripresa economica, stile vecchio Renzi, quando si analizzano i conti veri, e in questo caso si tratta di quelli pubblicati dall'INPS, i padroni sono costretti a fare i conti, letteralmente, con altre cifre che dicono in genere l'esatto contrario di quanto ammettono. Per esempio, in un articolo del Sole 24 Ore di ieri, riportando le cifre dell'Inps sono costretti ad ammettere che "Il punto è che la crescita stenta a decollare", "Certo, le difficoltà rimangono tante, e larga fetta dell'industria è ancora in affanno alle prese con complicati processi di riorganizzazione per uscire dalla crisi."

    E indovinate cosa serve "In attesa di una economia che riprenda a correre" per "uscire dalla crisi"? "ridurre, in modo consistente, il costo del lavoro". Cioè di fatto il salario degli operai, dei lavoratori.
    E questa "misura" servirebbe per "una crescita più vivace dell'occupazione".
    Ancora?, ma perché fino ad ora che cosa hanno fatto padroni e governi? E la "ripresa", come la intendono i padroni, non c'è, perché la crisi del loro sistema economico e sociale c'è!
    Commentiamo alcuni altri passaggi dell'articolo:
    "Il mercato del lavoro attraversa una fase di assestamento: la fine della decontribuzione generalizzata targata Jobs act si sta facendo sentire, e a gennaio di quest’anno (primo mese in cui sono in vigore i soli incentivi mirati al Sud e per chi assume studenti in alternanza) i contratti a tempo indeterminato, ha reso noto ieri l’Inps, sono calati del 9% (rispetto a gennaio 2016). "

    Quindi, i circa 20 miliardi regalati dal governo ai padroni non sono serviti a "creare occupazione" ma sono finiti nelle loro tasche.
    La disoccupazione è aumentata!
    "In controtendenza, invece, le domande di disoccupazione (la mobilità è uscita di scena a dicembre): a gennaio ne sono state presentate 162.714, in crescita dell’8,5% rispetto alle 150.001 istanze inoltrate a gennaio 2016 (e in aumento anche nel congiunturale rispetto alle 137.155 domande di dicembre 2016)."

    E i voucher sono stati una manna dal cielo per i padroni, che infatti si lamentano come le bestie ferite per la loro abolizione (momentanea).

    Quando vengono intervistati i sostenitori dei padroni e dei governi, e cioè i sindacati confederali, ammettono anche loro: "I sindacati restano preoccupati - dice il quotidiano - la crisi non smette di mordere, ha sottolineato la Uil - la cui soluzione è sempre la stessa, e cioè fare pagare la crisi a tutti i lavoratori e alle masse popolari attraverso un'altra "tassa" che non si vede, quella degli ammortizzatori sociali!: «Per questo bisogna rivedere le regole sugli ammortizzatori sociali». Ed è fondamentale, inoltre, il rapido decollo delle politiche attive, ha aggiunto Gigi Petteni (Cisl). Qui di attivo ci sono solo i loro conti in banca!

    pc 25 marzo - G7 di TAORMINA: LA BOSCHI FA PRESSIONE PER ACCELERARE I LAVORI E L'AERONAUTICA MILITARE SI METTE DI CORSA A ZAPPARE

    Ci tiene tantissimo Maria Elena Boschi, attuale Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'attuazione del programma di Governo e alle pari opportunità (che prosopopea, per una che non deve fare niente!) al fatto che i lavori vengano finiti in tempo per il G7... vedremo... nel frattempo per essere più sicuri fanno intervenire i militari dell'Aeronautica Militare!


    G7 Taormina. Avviati i sondaggi alla Villa Comunale per sistemare la frana
    Si punta ad accertare in tempi immediati lo stato del terreno sbriciolatosi due anni fa, per poi ripristinare i circa 20 metti di belvedere crollato. Iter a cura dell'Aeronautica militare
    Avviati i sondaggi alla Villa comunale di Taormina in vista dei lavori del G7. Si tratta di lavori che verranno effettuati a breve dall’Aeronautica Militare del 3° Reparto del Genio Militare e nella mattinata di ieri è iniziata l’attività di accertamento della situazione concernente la frana in atto dal settembre del 2015 nel belvedere del giardino pubblico, dove oltre 20 metri

    pc 25 marzo - MUOS di Niscemi, indagato il dirigente che ha dato il via libera

    Nell'attesa che si sviluppino altre iniziative concrete di piazza che riescano a mettere in difficoltà il funzionamento di questo strumento di guerra e di morte, continua la battaglia anche a livello legale.

    riportiamo l'articolo dal sito http://nomuosniscemi.it/news/2017/03/23/muos-avanti-lindagine-sul-dirigente-che-diede-via-libera-38907
    Muos, avanti l'indagine sul dirigente che diede via libera - Gip: «Le misurazioni delle onde basate su dati di parte»

    SALVO CATALANO 23 MARZO 2017
    CRONACA – Il giudice ha respinto per la terza volta la richiesta di archiviazione a carico di Gaetano Gullo, che nel 2013 firmò la revoca delle revoche. Nell'indicare ai pm come proseguire gli accertamenti, analizza anche la recente sentenza del Cga. E dice: le verifiche sul campo partono da «un'incongruenza madornale ed evidente»
    La vicenda del Muos di Niscemi va avanti, tra un ribaltamento e l'altro, nelle aule giudiziarie. Se le ultime due decisioni dei giudici - quelli amministrativi del Cga e quelli del

    venerdì 24 marzo 2017

    pc 24 marzo - A Sergio Manes, un saluto dalle compagne del Mfpr

    Durante la “Marcia delle donne” che ha toccato diverse città italiane a fine 2015, dal nord al sud, cui l’Mfpr ha dedicato il Foglio del mese di gennaio 2016, le compagne hanno incontrato a Napoli Sergio Manes, editore della “Città del Sole”. Qui di seguito riportiamo, come sentito saluto al compagno, morto il 19 marzo scorso e di cui ieri sì è tenuta una forte e commossa commemorazione a Napoli, il pezzo in cui si parla di questo incontro.

    ***
    UN SINGOLARE E INTERESSANTE INCONTRO A NAPOLI IL 12 DICEMBRE

    con l'editore di Città del Sole e con il Prof. Di Marco, esperto marxista, dell'Università Federico II; un incontro si può dire tenuto all'insegna della nostra parola d'ordine: "Sono le donne che hanno più interesse alla teoria rivoluzionaria".
    Abbiamo parlato della produzione teorica del Mfpr, testimoniata dai vari opuscoli presentati nel dépliant, e in particolare del prossimo lavoro di "formazione rivoluzionaria" delle donne on line che inizieremo in questo nuovo anno.
    Da questo incontro sono uscite due importanti proposte. L'editore della Città del Sole ha parlato sia di pubblicare libri/opuscoli già prodotti dal Mfpr, sia di produrne di nuovi sia storici sulla lotta delle donne, sia su tematiche molto attuali della condizione femminile.
    Ma è stato soprattutto il Prof, Di Marco che ci ha chiamato ad una sfida entusiasmante: "entrare nell'Università!". Organizzare la presentazione all'Università di alcuni testi del Mfpr, su alcune temi fondamentali della questione femminile.

    Una sfida chiaramente non semplice, ma che raccogliamo con nuovo impegno!

    pc 24 marzo - Bergamo Logistica: 2° giornata di Sciopero e iniziative a Bergamo. BASTA LICENZIAMENTI POLITICI E REPRESSIONE DELLE LOTTE NELLA LOGISTICA. Appello a Solidarizzare e Sostenere

    l'ultima foto ci è stata mandata da lavoratori USB, anche loro in piazza per loro vertenza. Un primo segnale di unità e sodale da fare proprio e diffondere

    pc 24 marzo - contro il G7 dei ministri dell'economia a Bari - parte la campagna

     Chiamata per un’assemblea nazionale per una mobilitazione contro il G7 finanziario a Bari

    locandina lowNella seconda settimana di maggio (dall’11 al 13) si svolgerà, a Bari, il G7 finanziario, che vedrà incontrarsi i ministri delle Finanze, i presidenti delle banche centrali, i rappresentanti della BCE e i responsabili del FMI. Questo appuntamento anticiperà il summit di Taormina indetto per fine maggio.
    Il G7, tanto importante per i potenti della terra, è per noi un ulteriore motivo per ribadire la nostra avversità al modello di sviluppo proposto dal capitalismo mondiale, basato sulla devastazione dei territori e sulla progressiva precarizzazione del mondo del lavoro, in uno scenario di frontiere chiuse alla libera circolazione degli esseri umani ed inesistenti per le merci e le armi. Anche la nostra regione è da anni scenario degli effetti nefasti di un capitalismo al collasso e, mai nella

    pc 24 marzo - solidarietà ai migranti contro le aggressioni e gli omicidi fascio-razzisti

     Guerra di confine. Tentato omicidio razziale a Rimini, un morto a Ventimiglia.


    ventimiglia
    Ieri a Rimini un migrante nigeriano è stato aggredito e ferito quasi a morte. Un trentanovenne romano trasferitosi a Rimini lo ha fermato, insultato, preso a pugni, accoltellato e quando ha provato a fuggire è salito in macchina e lo ha investito. Tutto questo è successo davanti ad un supermarket, in pieno centro a Marina di Rimini. Le accuse che pendono sulla testa dell'aggressore sono tentato omicidio aggravato da futili motivi e da motivi razziali.
    Il giovane nigeriano aspetta il permesso di soggiorno come rifugiato politico. Dalla Sicilia era stato "smistato" a Rimini tramite l'HUB bolognese. Il questore Maurizio Impronta valuta di accelerare le pratiche sull'asilo politico se il ragazzo sopravvive e si rimette. Nel frattempo deciderà se rilasciare un permesso di soggiorno per motivi umanitari.
    Mercoledì al valico di frontiera di Ponte San Luigi (Ventimiglia) un migrante afgano è stato bloccato dalla polizia francese, per evitare il trasferimento forzato a Taranto si è lanciato da un dirupo. Le sue condizioni sono gravi, è tuttora ricoverato all'ospedale Santa Corno di Pietra Ligure. Martedì il cadavere di un altro migrante è stato ritrovato nel baratro del "Passo della Morte", tra Ventimiglia e Mentone. La scomparsa era stata denunciata domenica da un suo amico che l'aveva visto precipitare.
    Un morto e due in fin di vita. È una guerra di confine, si svolge quotidianamente nei confini di razza e di classe del nostro paese, siano questi valichi di montagna o centri cittadini. Un tentato omicidio è l'unico segnale a cui le istituzioni del controllo e del confino rispondono: solo a tragedia compiuta le pratiche si possono accelerare. L'esempio a cui guardare è quello della mobilitazione dei migranti dell'Ex Aiazzone a Firenze contro le condizioni dell'accoglienza, o ghettizzante o inesistente, contro la morte per mano razzista o per mano dell

    pc 24 marzo - repressione fascio-imperialista in Sardegna

    Professore soggetto a interrogazione parlamentare per le sue lezioni sulle basi militari e sulla cultura sarda

    Succede nell' Italia del 2017 che dei senatori,tra cui il noto Maurizio Gasparri, si accaniscano su un professore reo di aver spiegato la natura della presenza di basi militari in Sardegna ai propri alunni. Sembrerebbe quasi uno scherzo, ma è accaduto realmente, con tanto di interrogazione urgente presentata al ministro Fedeli e a quello della Difesa Pinotti dai tre baldi senatori di Forza Italia.
    Il professore contro cui si scaglia tale mossa, Cristiano Sabino, porta avanti le sue idee indipendentiste da tempo aldilà della sua mansione di professore nel liceo scientifico di Olbia. Nell'interrogazione preseetata ai ministri si chiede la sospensione di appuntamenti come quello incriminato (dal titolo “Sardegna terra di bombe e cannoni”), perchè suppostamente reo di essere antimilitarista, così come la serie di eventi già previsti che si incentrano sulla storia e la cultura isolane.
    Si cerca in tal modo di intimorire quello che nelle scuole sarde in realtà potrebbe e dovrebbe rappresentare una serie di conoscenze basilari riguardo la propria storia e il proprio territorio, costellato di basi e poligoni e soggetto a una serie di esercitazioni e interdizioni che hanno una influenza rilevante sulle possibilità di sviluppo economico largamente inteso di tutta l'isola, e non solo delle aree maggiormente interessate dalla forte presenza militare.
    Con l'additare a un indipendentista il carattere sobillatorio delle sue lezioni si cerca di minare la possibilità che tali saperi circolino all' interno degli istituti sardi. Per questo, la solidarietà nei confronti di Sabino sta giungendo non solo dalle più disparate aree di movimento isolane, ma da colleghi e persone di ogni sorta, consci che l'affronto ricevuto si inscrive a un attacco più a lungo termine e altamente ramificato alla “sardità”, di cui un perno centrale è costituito dal rimosso di quanto avviene quotidianamente nei territori sbarrati dal filo spinato all'interno della stessa isola

     

    pc 24 marzo - campagna terroristica del governo e di Minniti in primis contro la manifestazione nazionale di domani - chi semina vento raccoglie tempesta

     la posizione di infoaut

    Ordine pubblico e movimenti: che partita si gioca intorno alla piazza del 25 marzo? 

    UNITA32 20170112185331152 755x515A pochi giorni dalla giornata del 25 marzo in cui verrà celebrato a Roma il sessantesimo anniversario della firma dei trattati europei alla presenza dei capi di Stato dei paesi U.E. si intensifica la campagna mediatica attorno alle contestazioni al vertice.
    Ci dicono i giornali che l'allerta è massima. Il Mattino, Romatoday, Il Messagero riportano all'unisono una velina della Questura: nessun travisamento, niente caschi, migliaia di carabinieri e finanzieri a terra per le vie di Roma e nei punti nevralgici della città a sorvegliare i cortei e a far rispettare i divieti, sistemi di registrazione all'avanguardia. Un'attenzione che non sorprende ma che denota un'attenzione particolare da parte del Ministero dell'interno su una giornata di contestazione quasi fisiologica al netto dell'antipatia suscitata dall'UE in tutto il paese. Poi i brogliacci polizieschi sulla stampa confermano e danno seguito a quanto già anticipato dal decreto sicurezza Minniti: fermi preventivi e arresti in differita. Ovviamente col silenzio assenso dei paladini della “libertà di espressione”.

    pc 24 marzo - Dai Cie al decreto Minniti: ecco la “sinistra” che odia i poveri


    controllo-pattuglie-miste-polizia-esercito
    L’ultimo provvedimento in materia sicurezza del governo Gentiloni è in perfetta sintonia con il solco tracciato in questi ultimi 15 anni da un centrosinistra che ha inseguito la peggior destra populista. Misure securitarie e liberticide che non fanno altro che prendersela con gli ultimi: migranti, rom ed emarginati.
    In un’intervista pubblicata pochi giorni fa dall’edizione locale del Corriere della Sera, l’assessore bolognese Matteo Lepore ha fatto molto arrabbiare i suoi colleghi di partito affermando che gli elettori non vedono più la differenza tra il Pd e gli altri partiti di centrodestra come Lega Nord e Forza Italia.
    Non è chiaro se l’esponente democratico parlasse di un problema solo ideologico oppure si riferisse a questioni molto pratiche, dal momento che sono ormai vent’anni che, nonostante programmi elettorali nominalmente dalla parte dei segmenti più deboli della società, illustri esponenti del centrosinistra, quasi tutti oggi iscritti al Pd, hanno dichiarato guerra ai poveri e agli emarginati a suon di provvedimenti legislativi ed ordinanze.
    Oggi fa discutere il decreto Minniti. Il ministro degli Interni democratico ha preparato una legge sulla sicurezza da fare invidia a quella targata Maroni e Berlusconi del 2009.
    Il nuovo decreto, in realtà, è solo la ciliegina sulla torta di un processo che è cominciato nel 1998, quando due attuali esponenti del Pd scrissero una legge da molti ritenuta spaventosa: la Turco-Napolitano.

    La detenzione amministrativa per migranti
    Con l’obiettivo dichiarato di riordinare la materia dell’immigrazione, l’attuale presidente emerito della Repubblica e l’ex ministra delle Solidarietà Sociale firmarono una legge che introdusse i Cpt (Centri di Permanenza Temporanea), gli antenati dei Cie: veri e propri centri di detenzione per migranti in attesa di espulsione.