sabato 25 marzo 2017
pc 25 marzo - Roma - la cerimonia e il teatrino europeo è andato - passiamo alle cose serie - il G7 di Taormina
- Buona partecipazione, ma parole d'ordini arretrate e superficiali
pc 25 marzo - Solidarietà con gli operai della Maruti Suzuki condannati all'ergastolo - campagna internazionalista
Il
documento pervenuto dai lavoratori indiani chiama tutti alla
informazione e mobilitazione.
Campagna internazionalista promossa dallo Slai cobas per il sindacato di classe/CN
insieme al comitato internazionale india
347-1102638
Chiediamo giustizia per i lavoratori Maruti
Suzuli condannati al carcere a vita
Il 18 marzo 2017 il Tribunale di
Gurgaon ha condannato 13 lavoratori di Maruti Suzuki all'ergastolo per
omicidio. 12 di questi al tempo dei fatti erano dirigenti del sindacato dei
lavoratori Maruti Suzuki, altri 18 sono stati condannati a pene da tre a cinque
anni per disordini e lesioni gravi. I procedimenti contro questi
lavoratori erano stati depositati nel luglio 2012,
dopo gli incidenti nello stabilimento di Maruti Suzuki di Manesar, nei quali un
capo aveva perso la vita. Su denuncia dell’azienda, la polizia
arrestò 148 lavoratori, accusati di cospirazione
e dell'uccisione del funzionario dell’azienda.
pc 25 marzo - India per la libertà di Saibaba - informazione, mobilitazione capillare, verso giornata di lotta 20 maggio - 50° anniversario della rivolta dei naxaliti, oggi guerra popolare guidata dai Maoisti
Alle
organizzazioni contro la repressione e di solidarietà con i
prigionieri politici
Ai
docenti, intellettuali, studenti democratici
Protestiamo contro la condanna
all’ergastolo del Prof. GN Saibaba e 5 suoi compagni!
Libertà per tutti i prigionieri
politici in India!
comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare india
csgpindia@gmail.com
tel. 347-1102638
pc 25 marzo - Roma lo Stato borghese e la sua repressione - moderno fascismo e Stato di polizia domandano un nuovo livello dell'organizzazione proletaria - proletari comunisti/PCm Italia
Nella notte sono
state controllate 1500 persone: foglio di via per 7 antagonisti veneti,
170 anarchici francesi fermati a Milano.
pc 25 marzo - Ancora sull'accordo neocorporativo antioperaio Tenaris Dalmine e FIM-FIOM-UILM
I sindacati FIM-FIOM-UILM hanno firmato un nuovo accordo ponte con i padroni della Tenaris. I sindacalisti hanno fatto approvare l’accordo da un referendum. Dei 1746 votanti, nelle 5 sedi presenti in Italia 999 lavoratori hanno votato si all’accordo. 747 hanno votato no all’accordo. Questo è il solito referendum farsa che i sindacati propongono ai lavoratori. E’ un referendum che in cambio di pochi euro regala all’azienda 4 anni di non rinnovo del contratto integrativo. Regala all’azienda anni di cassa integrazione. Regala all’azienda i 1000 licenziamenti. I pochi soldi, sono dati in buoni carburante e buoni spesa. I sindacalisti sembravano il gangster Renzi. La promessa era di 1500 euro in busta paga, ma tutto si risolve forse con una tantum di 250 euro.
Intanto con l’accordo ponte, l’integrativo slitta. Chissa quali promesse hanno fatto sotto banco i sindacalisti ai padroni della Tenaris
Un operaio di Dalmine
pc 25 marzo - A Roma il piano di repressione di massa del governo cerca il suo sfogo
La polizia ha attaccato il corteo per separare l'ultimo spezzone dal resto del corteo! #25MarzoStopUE
pc 25 marzo - Ilva - trattative segrete tra padroni indiani in attesa e sindacati confederali FIM-FIOM-UILM
- Ma l’USB denuncia solo e semplicemente la sua esclusione e non i contenuti di queste trattative segrete
Apprendiamo
dalla stampa che nei giorni scorsi le segreterie di Fim Fiom Uilm hanno
incontrato i vertici delle due cordate imprenditoriali in corsa per
l'acquisizione del gruppo Ilva.
Sorprende
che, come peraltro già accaduto, tutto proceda senza un minimo di trasparenza,
senza alcun rispetto dei lavoratori interessati, della cittadinanza di
Taranto.
Siamo certi
che il dicastero dello Sviluppo economico si stia prodigando per costruire buone
relazioni tra i vertici sindacali e quelli aziendali mosso dall'evidente
preoccupazione di gestire una difficilissima vertenza, dai pesanti risvolti
sociali.
Nel farlo
si dimentica che nell'Ilva di Taranto esistono organizzazioni sindacali molto
rappresentative, ed è inaccettabile e inverosimile che proprio il governo che
dovrebbe garantire il rispetto del pluralismo politico e sociale abbia ormai
deciso di affiliarsi a Cgil Cisl Uil, escludendo i sindacati
scomodi.
La ragione
è semplice quanto gravissima: USB viene esclusa perchè ha deciso di contrastare
un piano di cessione che, con risorse pubbliche, cancellerà migliaia di posti di
lavoro e continuerà a uccidere con i suoi veleni per consegnare ai privati
impunità e profitti.
Noi, come
USB, rivendichiamo il diritto dei lavoratori e della città di Taranto ad essere
protagonisti di questa vicenda, non soggetti passivi a cui presentare il tavolo
apparecchiato.
Se il
governo continuerà su questa strada metteremo in campo il massimo di
mobilitazione. A partire dall'assedio delle sedi in cui si discute a porte
chiuse del destino di decine di migliaia di uomini e di donne, del futuro stesso
di una città.
pc 25 marzo - Il ministro degli Interni e la polizia contro la solidarietà antirazzista
Ventimiglia, denunciato dalla polizia per aver dato da mangiare ai migranti
Il primo verbale di polizia dopo l'ordinanza del sindaco pd che vieta di distribuire alimentiSul verbale della Polizia di Stato, commissariato di Ventimiglia, si legge: “Indagato per aver somministrato senza autorizzazione cibo ai migranti”. È datato 20 marzo ed è il primo provvedimento di cui si ha notizia, in seguito all’ordinanza dell'11 agosto 2016, con la quale il sindaco della città di confine con la Francia, Enrico Ioculano (Pd), vieta la distribuzione di alimenti ai migranti.
I denunciati in realtà sarebbero stati tre, tutti di cittadinanza francese. «Siamo di fronte al capovolgimento di ogni logica. Utilizzare il diritto per colpire e punire episodi di solidarietà non può
pc 25 marzo - Il movimento NOTAV riprende la sua marcia 6 maggio - massimo sostegno - proletari comunisti/PCm
25/03/2017
pc 25 marzo - Solidarietà e lotta... Con gli operai della logistica di Brignano licenziati... da Palermo
La nostra solidarietà ai lavoratori della logistica e compagni dello Slai Cobas per il sindacato di classe di Brignano che stanno portando avanti una durissima lotta e che nonostante i pesantissimi attacchi continuano con forza e legittimità a ribellarsi senza fermarsi...
Vogliono fermarci cari compagni con la repressione mirata ma non hanno capito che Noi/Voi non ci
fermeremo, nessuna lotta può arrestarsi contro chi attacca i nostri diritti.
La repressione non ci fa paura la nostra lotta sarà sempre più dura!
Forza
compagni, siamo tutti con voi!!
Per i Precari Coop Sociali, assistenti studenti disabili, la
delegata Slai Cobas s.c. Giorgia Geraci.
*****
Ribellarsi è giusto! i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori non si
toccano! Andiamo tutte e tutti avanti a testa alta, non ci fermeranno... FORZA, SIAMO CON VOI CON IL CUORE.
Grazia Tarantello Gargano per le precarie in lotta a Palermo
con l' MFPR
pc 25 marzo - TARANTO: RACCOLTA E SELEZIONE DELLA DIFFERENZIATA: SONO LE OPERAIE IN LOTTA, IERI COME OGGI, CHE TENGONO "LEZIONE"...
(Dal blog tarantocontro)
Raffaella, operaia Slai cobas sc de L'Ancora in liquidazione: "perchè stiamo lottando alla Pasquinelli - il legame sfruttamento, precarietà, attacco alla salute...
"Mercoledì 22 marzo una lavoratrice Slai Cobas sc della selezione della
differenziata spiega il perché della protesta" su YouTube:
Nel 2010 altre operaie in lotta che facevano la raccolta differenziata tennero, con lo Slai cobas sc,
un convegno in cui loro spiegarono e dimostrarono come LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
POSSA ESSERE RISORSA OCCUPAZIONALE, ECONOMICA ED AMBIENTALE - da allora
la situazione è rimasta più o meno simile.
un convegno in cui loro spiegarono e dimostrarono come LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
POSSA ESSERE RISORSA OCCUPAZIONALE, ECONOMICA ED AMBIENTALE - da allora
la situazione è rimasta più o meno simile.
RIPORTIAMO DI QUEL CONVEGNO UNO STRALCIO
DELL'INTRODUZIONE FATTA DA UNA LAVORATRICE.
"...Secondo i dati nazionali, ciascuno di noi produce ogni anno una quantità di rifiuti superiore a 600 chili.
Taranto non si discosta da questa media...
Attualmente, la gran parte di questi rifiuti ha come... destinazione finale, l’impianto di termovalorizzazione (quello che chiamiamo comunemente inceneritore) e la discarica...
Uno dei “prodotti” meno graditi derivanti dall’incenerimento... è l’anidride carbonica. Parliamo quindi di inquinamento atmosferico, di effetto serra... problemi che, a livello locale,
pc 25 marzo - Dalmine-BG un accordo aziendale che riporta agli anni '50 la condizione degli operai in tutta la fabbrica
dall'accordo sindacale del 10.03.2017:
"Considerando la capacità e la reattività con la quale l’Azienda e le persone
che ne fanno parte hanno affrontato e continuano ad affrontare le difficoltà del mercato,
che premia la capacità di effettuare prodotti sempre più complessi ed esigenze temporali
più impegnativi a costi competitivi, restano tuttora valide e si rafforzano le motivazioni,
individuate nei precedenti accordi, per esigere politiche di gestione tese a ridurre il peso di
ogni fattore o istituto che abbia carattere fisso o automatico, adeguando invece la
flessibilità nell’utilizzo degli impianti alle esigenze dei clienti. Occorre proseguire
nell’azione di miglioramento delle prestazioni collettive ed individuali delle risorse
umane......."
pc 25 marzo - "Ripresa economica" e disoccupazione, i conti non tornano e i padroni si lamentano
Nonostante le chiacchiere ottimiste sulla ripresa economica, stile vecchio Renzi, quando si analizzano i conti veri, e in questo caso si tratta di quelli pubblicati dall'INPS, i padroni sono costretti a fare i conti, letteralmente, con altre cifre che dicono in genere l'esatto contrario di quanto ammettono. Per esempio, in un articolo del Sole 24 Ore di ieri, riportando le cifre dell'Inps sono costretti ad ammettere che "Il punto è che la crescita stenta a decollare", "Certo, le difficoltà rimangono tante, e larga fetta dell'industria è
ancora in affanno alle prese con complicati processi di riorganizzazione per
uscire dalla crisi."
E indovinate cosa serve "In attesa di una economia che riprenda a correre" per "uscire dalla crisi"? "ridurre, in modo consistente, il costo del lavoro". Cioè di fatto il salario degli operai, dei lavoratori.
E questa "misura" servirebbe per "una crescita più vivace dell'occupazione".
Ancora?, ma perché fino ad ora che cosa hanno fatto padroni e governi? E la "ripresa", come la intendono i padroni, non c'è, perché la crisi del loro sistema economico e sociale c'è!
Commentiamo alcuni altri passaggi dell'articolo:
"Il mercato del lavoro attraversa una fase di assestamento: la fine della decontribuzione generalizzata
targata Jobs act si sta facendo sentire, e a gennaio di quest’anno (primo
mese in cui sono in vigore i soli incentivi mirati al Sud e per chi assume
studenti in alternanza) i contratti a
tempo indeterminato, ha reso noto ieri l’Inps, sono calati del 9% (rispetto
a gennaio 2016). "
Quindi, i circa 20 miliardi regalati dal governo ai padroni non sono serviti a "creare occupazione" ma sono finiti nelle loro tasche.
La disoccupazione è aumentata!
"In controtendenza,
invece, le domande di disoccupazione (la mobilità è uscita di scena a
dicembre): a gennaio ne sono state presentate 162.714, in crescita dell’8,5%
rispetto alle 150.001 istanze inoltrate a gennaio 2016 (e in aumento anche nel
congiunturale rispetto alle 137.155 domande di dicembre 2016)."
E i voucher sono stati una manna dal cielo per i padroni, che infatti si lamentano come le bestie ferite per la loro abolizione (momentanea).
Quando vengono intervistati i sostenitori dei padroni e dei governi, e cioè i sindacati confederali, ammettono anche loro: "I sindacati restano preoccupati - dice il quotidiano - la crisi non smette di mordere, ha sottolineato la Uil - la cui soluzione è sempre la stessa, e cioè fare pagare la crisi a tutti i lavoratori e alle masse popolari attraverso un'altra "tassa" che non si vede, quella degli ammortizzatori sociali!: «Per questo bisogna
rivedere le regole sugli ammortizzatori sociali». Ed è fondamentale, inoltre,
il rapido decollo delle politiche attive, ha aggiunto Gigi Petteni (Cisl). Qui di attivo ci sono solo i loro conti in banca!
pc 25 marzo - G7 di TAORMINA: LA BOSCHI FA PRESSIONE PER ACCELERARE I LAVORI E L'AERONAUTICA MILITARE SI METTE DI CORSA A ZAPPARE
Ci tiene tantissimo Maria Elena Boschi, attuale
Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega
all'attuazione del programma di Governo e alle pari opportunità (che prosopopea, per una che non deve fare niente!) al fatto che i lavori vengano finiti in tempo per il G7... vedremo... nel frattempo per essere più sicuri fanno intervenire i militari dell'Aeronautica Militare!
Si punta ad accertare
in tempi immediati lo stato del terreno sbriciolatosi due anni fa, per poi
ripristinare i circa 20 metti di belvedere crollato. Iter a cura
dell'Aeronautica militare
Avviati i sondaggi alla Villa
comunale di Taormina in vista dei lavori del G7. Si tratta di lavori che
verranno effettuati a breve dall’Aeronautica Militare del 3° Reparto del Genio
Militare e nella mattinata di ieri è iniziata l’attività di accertamento della
situazione concernente la frana in atto dal settembre del 2015 nel belvedere
del giardino pubblico, dove oltre 20 metri
pc 25 marzo - MUOS di Niscemi, indagato il dirigente che ha dato il via libera
Nell'attesa che si sviluppino altre iniziative concrete di piazza che riescano a mettere in difficoltà il funzionamento di questo strumento di guerra e di morte, continua la battaglia anche a livello legale.
riportiamo l'articolo dal sito http://nomuosniscemi.it/news/2017/03/23/muos-avanti-lindagine-sul-dirigente-che-diede-via-libera-38907
riportiamo l'articolo dal sito http://nomuosniscemi.it/news/2017/03/23/muos-avanti-lindagine-sul-dirigente-che-diede-via-libera-38907
Muos, avanti l'indagine sul dirigente che diede via libera - Gip: «Le misurazioni delle onde basate su dati di parte»
CRONACA – Il giudice ha respinto per la terza volta la
richiesta di archiviazione a carico di Gaetano Gullo, che nel 2013 firmò la
revoca delle revoche. Nell'indicare ai pm come proseguire gli accertamenti,
analizza anche la recente sentenza del Cga. E dice: le verifiche sul campo
partono da «un'incongruenza madornale ed evidente»
La vicenda del Muos di Niscemi va avanti, tra un ribaltamento e
l'altro, nelle aule giudiziarie. Se le ultime due decisioni dei giudici - quelli amministrativi del Cga e quelli del
venerdì 24 marzo 2017
pc 24 marzo - A Sergio Manes, un saluto dalle compagne del Mfpr
Durante la “Marcia delle donne” che ha toccato diverse città italiane a
fine 2015, dal nord al sud, cui l’Mfpr ha dedicato il Foglio del mese di
gennaio 2016, le compagne hanno incontrato a Napoli Sergio Manes, editore della
“Città del Sole”. Qui di seguito riportiamo, come sentito saluto al
compagno, morto il 19 marzo scorso e di cui ieri sì è tenuta una forte e commossa commemorazione a Napoli, il pezzo in cui si parla di questo incontro.
***
UN SINGOLARE E INTERESSANTE INCONTRO A NAPOLI IL 12 DICEMBRE
con l'editore di Città del Sole e con il Prof. Di Marco, esperto marxista,
dell'Università Federico II; un incontro si può dire tenuto all'insegna della
nostra parola d'ordine: "Sono le donne che hanno più interesse alla teoria
rivoluzionaria".
Abbiamo parlato della produzione teorica del Mfpr, testimoniata dai vari
opuscoli presentati nel dépliant, e in particolare del prossimo lavoro di
"formazione rivoluzionaria" delle donne on line che inizieremo in
questo nuovo anno.
Da questo incontro sono uscite due importanti proposte. L'editore della
Città del Sole ha parlato sia di pubblicare libri/opuscoli già prodotti dal
Mfpr, sia di produrne di nuovi sia storici sulla lotta delle donne, sia su
tematiche molto attuali della condizione femminile.
Ma è stato soprattutto il Prof, Di Marco che ci ha chiamato ad una sfida
entusiasmante: "entrare nell'Università!". Organizzare la
presentazione all'Università di alcuni testi del Mfpr, su alcune temi
fondamentali della questione femminile.
Una sfida chiaramente non semplice, ma che raccogliamo con nuovo impegno!
pc 24 marzo - Bergamo Logistica: 2° giornata di Sciopero e iniziative a Bergamo. BASTA LICENZIAMENTI POLITICI E REPRESSIONE DELLE LOTTE NELLA LOGISTICA. Appello a Solidarizzare e Sostenere
l'ultima foto ci è stata mandata da lavoratori USB, anche loro in piazza per loro vertenza. Un primo segnale di unità e sodale da fare proprio e diffondere
pc 24 marzo - contro il G7 dei ministri dell'economia a Bari - parte la campagna
Chiamata per un’assemblea nazionale per una mobilitazione contro il G7 finanziario a Bari
Nella
seconda settimana di maggio (dall’11 al 13) si svolgerà, a Bari, il G7
finanziario, che vedrà incontrarsi i ministri delle Finanze, i
presidenti delle banche centrali, i rappresentanti della BCE e i
responsabili del FMI. Questo appuntamento anticiperà il summit di
Taormina indetto per fine maggio.
Il G7, tanto importante per i potenti della terra, è per noi un ulteriore motivo per ribadire la nostra avversità al modello di sviluppo proposto dal capitalismo mondiale, basato sulla devastazione dei territori e sulla progressiva precarizzazione del mondo del lavoro, in uno scenario di frontiere chiuse alla libera circolazione degli esseri umani ed inesistenti per le merci e le armi. Anche la nostra regione è da anni scenario degli effetti nefasti di un capitalismo al collasso e, mai nella
Il G7, tanto importante per i potenti della terra, è per noi un ulteriore motivo per ribadire la nostra avversità al modello di sviluppo proposto dal capitalismo mondiale, basato sulla devastazione dei territori e sulla progressiva precarizzazione del mondo del lavoro, in uno scenario di frontiere chiuse alla libera circolazione degli esseri umani ed inesistenti per le merci e le armi. Anche la nostra regione è da anni scenario degli effetti nefasti di un capitalismo al collasso e, mai nella
pc 24 marzo - solidarietà ai migranti contro le aggressioni e gli omicidi fascio-razzisti
Guerra di confine. Tentato omicidio razziale a Rimini, un morto a Ventimiglia.
Ieri
a Rimini un migrante nigeriano è stato aggredito e ferito quasi a
morte. Un trentanovenne romano trasferitosi a Rimini lo ha fermato,
insultato, preso a pugni, accoltellato e quando ha provato a fuggire è
salito in macchina e lo ha investito. Tutto questo è successo davanti ad
un supermarket, in pieno centro a Marina di Rimini. Le accuse che
pendono sulla testa dell'aggressore sono tentato omicidio aggravato da
futili motivi e da motivi razziali.
Il
giovane nigeriano aspetta il permesso di soggiorno come rifugiato
politico. Dalla Sicilia era stato "smistato" a Rimini tramite l'HUB
bolognese. Il questore Maurizio Impronta valuta di accelerare le
pratiche sull'asilo politico se il ragazzo sopravvive e si rimette. Nel
frattempo deciderà se rilasciare un permesso di soggiorno per motivi
umanitari.
Mercoledì
al valico di frontiera di Ponte San Luigi (Ventimiglia) un migrante
afgano è stato bloccato dalla polizia francese, per evitare il
trasferimento forzato a Taranto si è lanciato da un dirupo. Le sue
condizioni sono gravi, è tuttora ricoverato all'ospedale Santa Corno di
Pietra Ligure. Martedì il cadavere di un altro migrante è stato
ritrovato nel baratro del "Passo della Morte", tra Ventimiglia e
Mentone. La scomparsa era stata denunciata domenica da un suo amico che
l'aveva visto precipitare.
Un
morto e due in fin di vita. È una guerra di confine, si svolge
quotidianamente nei confini di razza e di classe del nostro paese, siano
questi valichi di montagna o centri cittadini. Un tentato omicidio è
l'unico segnale a cui le istituzioni del controllo e del confino
rispondono: solo a tragedia compiuta le pratiche si possono accelerare.
L'esempio a cui guardare è quello della mobilitazione dei migranti
dell'Ex Aiazzone a Firenze contro le condizioni dell'accoglienza, o
ghettizzante o inesistente, contro la morte per mano razzista o per mano
dell
pc 24 marzo - repressione fascio-imperialista in Sardegna
Professore soggetto a interrogazione parlamentare per le sue lezioni sulle basi militari e sulla cultura sarda
Succede nell' Italia del 2017 che dei
senatori,tra cui il noto Maurizio Gasparri, si accaniscano su un
professore reo di aver spiegato la natura della presenza di basi
militari in Sardegna ai propri alunni. Sembrerebbe quasi uno scherzo,
ma è accaduto realmente, con tanto di interrogazione urgente
presentata al ministro Fedeli e a quello della Difesa Pinotti dai tre
baldi senatori di Forza Italia.
Il professore contro cui si scaglia tale mossa,
Cristiano Sabino, porta avanti le sue idee indipendentiste da tempo
aldilà della sua mansione di professore nel liceo scientifico di
Olbia. Nell'interrogazione preseetata ai ministri si chiede la
sospensione di appuntamenti come quello incriminato (dal titolo
“Sardegna terra di bombe e cannoni”), perchè suppostamente reo
di essere antimilitarista, così come la serie di eventi già
previsti che si incentrano sulla storia e la cultura isolane.
Si cerca in tal modo di intimorire quello che
nelle scuole sarde in realtà potrebbe e dovrebbe rappresentare una
serie di conoscenze basilari riguardo la propria storia e il proprio
territorio, costellato di basi e poligoni e soggetto a una serie di
esercitazioni e interdizioni che hanno una influenza rilevante sulle
possibilità di sviluppo economico largamente inteso di tutta
l'isola, e non solo delle aree maggiormente interessate dalla forte
presenza militare.
Con l'additare a un indipendentista il carattere
sobillatorio delle sue lezioni si cerca di minare la possibilità che
tali saperi circolino all' interno degli istituti sardi. Per questo,
la solidarietà nei confronti di Sabino sta giungendo non solo dalle
più disparate aree di movimento isolane, ma da colleghi e persone di
ogni sorta, consci che l'affronto ricevuto si inscrive a un attacco
più a lungo termine e altamente ramificato alla “sardità”, di
cui un perno centrale è costituito dal rimosso di quanto avviene
quotidianamente nei territori sbarrati dal filo spinato all'interno
della stessa isola
pc 24 marzo - campagna terroristica del governo e di Minniti in primis contro la manifestazione nazionale di domani - chi semina vento raccoglie tempesta
la posizione di infoaut
Ordine pubblico e movimenti: che partita si gioca intorno alla piazza del 25 marzo?
A
pochi giorni dalla giornata del 25 marzo in cui verrà celebrato a Roma
il sessantesimo anniversario della firma dei trattati europei alla
presenza dei capi di Stato dei paesi U.E. si intensifica la campagna
mediatica attorno alle contestazioni al vertice.
Ci
dicono i giornali che l'allerta è massima. Il Mattino, Romatoday, Il
Messagero riportano all'unisono una velina della Questura: nessun
travisamento, niente caschi, migliaia di carabinieri e finanzieri a
terra per le vie di Roma e nei punti nevralgici della città a
sorvegliare i cortei e a far rispettare i divieti, sistemi di
registrazione all'avanguardia. Un'attenzione che non sorprende ma che
denota un'attenzione particolare da parte del Ministero dell'interno su
una giornata di contestazione quasi fisiologica al netto dell'antipatia
suscitata dall'UE in tutto il paese. Poi i brogliacci polizieschi sulla
stampa confermano e danno seguito a quanto già anticipato dal decreto
sicurezza Minniti: fermi preventivi e arresti in differita. Ovviamente
col silenzio assenso dei paladini della “libertà di espressione”.
pc 24 marzo - Dai Cie al decreto Minniti: ecco la “sinistra” che odia i poveri
L’ultimo provvedimento in materia
sicurezza del governo Gentiloni è in perfetta sintonia con il solco
tracciato in questi ultimi 15 anni da un centrosinistra che ha inseguito
la peggior destra populista. Misure securitarie e liberticide che non
fanno altro che prendersela con gli ultimi: migranti, rom ed emarginati.
In un’intervista pubblicata pochi giorni fa dall’edizione locale del Corriere della Sera, l’assessore bolognese Matteo Lepore ha fatto molto arrabbiare i suoi colleghi di partito affermando che gli elettori non vedono più la differenza tra il Pd e gli altri partiti di centrodestra come Lega Nord e Forza Italia.
Non è chiaro se l’esponente democratico parlasse di un problema solo ideologico oppure si riferisse a questioni molto pratiche, dal momento che sono ormai vent’anni che, nonostante programmi elettorali nominalmente dalla parte dei segmenti più deboli della società, illustri esponenti del centrosinistra, quasi tutti oggi iscritti al Pd, hanno dichiarato guerra ai poveri e agli emarginati a suon di provvedimenti legislativi ed ordinanze.
Oggi fa discutere il decreto Minniti. Il ministro degli Interni democratico ha preparato una legge sulla sicurezza da fare invidia a quella targata Maroni e Berlusconi del 2009.
Il nuovo decreto, in realtà, è solo la ciliegina sulla torta di un processo che è cominciato nel 1998, quando due attuali esponenti del Pd scrissero una legge da molti ritenuta spaventosa: la Turco-Napolitano.
La detenzione amministrativa per migranti
Con l’obiettivo dichiarato di riordinare la materia dell’immigrazione, l’attuale presidente emerito della Repubblica e l’ex ministra delle Solidarietà Sociale firmarono una legge che introdusse i Cpt (Centri di Permanenza Temporanea), gli antenati dei Cie: veri e propri centri di detenzione per migranti in attesa di espulsione.
In un’intervista pubblicata pochi giorni fa dall’edizione locale del Corriere della Sera, l’assessore bolognese Matteo Lepore ha fatto molto arrabbiare i suoi colleghi di partito affermando che gli elettori non vedono più la differenza tra il Pd e gli altri partiti di centrodestra come Lega Nord e Forza Italia.
Non è chiaro se l’esponente democratico parlasse di un problema solo ideologico oppure si riferisse a questioni molto pratiche, dal momento che sono ormai vent’anni che, nonostante programmi elettorali nominalmente dalla parte dei segmenti più deboli della società, illustri esponenti del centrosinistra, quasi tutti oggi iscritti al Pd, hanno dichiarato guerra ai poveri e agli emarginati a suon di provvedimenti legislativi ed ordinanze.
Oggi fa discutere il decreto Minniti. Il ministro degli Interni democratico ha preparato una legge sulla sicurezza da fare invidia a quella targata Maroni e Berlusconi del 2009.
Il nuovo decreto, in realtà, è solo la ciliegina sulla torta di un processo che è cominciato nel 1998, quando due attuali esponenti del Pd scrissero una legge da molti ritenuta spaventosa: la Turco-Napolitano.
La detenzione amministrativa per migranti
Con l’obiettivo dichiarato di riordinare la materia dell’immigrazione, l’attuale presidente emerito della Repubblica e l’ex ministra delle Solidarietà Sociale firmarono una legge che introdusse i Cpt (Centri di Permanenza Temporanea), gli antenati dei Cie: veri e propri centri di detenzione per migranti in attesa di espulsione.