La sottosegretaria Maria Elena
Boschi, ieri a Taormina, ha di fatto, avviato il programma per il G7 di
fine maggio. "Il Consiglio dei ministri – ha detto la Boschi – ha
stanziato quindici milioni per il G7. Proseguiremo rapidamente e saremo
pronti per maggio. La sicurezza è uno dei temi oggetto della riunione
che, una volta a settimana, teniamo a Palazzo Chigi, sul G7. Saranno 6
mila le persone impegnate, tra forze dell’ordine e militari… Abbiamo
tempi stretti, ma per gli appalti avremo molta attenzione sulle
procedure da seguire e la trasparenza.
Abbiamo stilato un protocollo con l’Anac (Agenzia nazionale anti corruzione, nda),ed è un ulteriore elemento di garanzia. I soldi pubblici, come sempre, vanno spesi tutti bene e in modo trasparente".
Fin qui la Boschi. Ma, cosa sta accadendo a Taormina?
Due elipiste per gli elicotteri per il trasporto dei 7 capi di Stato, la ristrutturazione del Palazzo dei Congressi per i meeting delle delegazioni, il manto dell'autostrada Catania-Messina, il basolato della strada che porta al Teatro greco e quello delle strade della famigerata "zona rossa", la riqualificazione totale dell'arredo urbano. Tutto questo si sta svolgendo, praticamente, in emergenza, come se a Taormina ci fosse stato il terremoto. E, in questo contesto "d'emergenza", il governo nazionale ha deciso di attivare, per l'affidamento dei cantieri, una "procedura negoziata senza bando". Procedura che Raffaele Cantone, il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, considera "molto pericolosa e che non è mai stata fatta, neanche per il terremoto… i rischi di infiltrazioni mafiose per i cantieri previsti per il G7 ci sono e sono oggettivi".
Di quale "trasparenza" parla dunque la Boschi?
– Sono quindici i milioni di euro stanziati dal governo per questi cantieri. E ci sono altri 25 milioni di euro per i "servizi chiavi in mano del vertice mondiale". Per i servizi è già stato pubblicato un bando e sono state selezionate 21 aziende; per i cantieri da attivare nel territorio di Taormina e hinterland non c'è invece alcun bando di gara! Ad assegnare gli appalti sono i Provveditorati alle Opere pubbliche di Palermo e Messina, con procedure assolutamente semplificate, che consentono l'affidamento senza limiti di importo, e bastano solo cinque preventivi.
E la trasparenza?
Di norma la valutazione antimafia viene effettuata prima dell'affidamento dei lavori. In questo caso "d'emergenza", ovviamente, detta valutazione antimafia arriverà dopo, quando i lavori sono già fatti. Tutto "trasparente", insomma! La trasparenza è anche in questa occasione, quindi, un optional. Coerentemente con il Pd, anche i seimila militari e poliziotti annunciati dalla Boschi.
(su contropiano)
Abbiamo stilato un protocollo con l’Anac (Agenzia nazionale anti corruzione, nda),ed è un ulteriore elemento di garanzia. I soldi pubblici, come sempre, vanno spesi tutti bene e in modo trasparente".
Fin qui la Boschi. Ma, cosa sta accadendo a Taormina?
Due elipiste per gli elicotteri per il trasporto dei 7 capi di Stato, la ristrutturazione del Palazzo dei Congressi per i meeting delle delegazioni, il manto dell'autostrada Catania-Messina, il basolato della strada che porta al Teatro greco e quello delle strade della famigerata "zona rossa", la riqualificazione totale dell'arredo urbano. Tutto questo si sta svolgendo, praticamente, in emergenza, come se a Taormina ci fosse stato il terremoto. E, in questo contesto "d'emergenza", il governo nazionale ha deciso di attivare, per l'affidamento dei cantieri, una "procedura negoziata senza bando". Procedura che Raffaele Cantone, il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, considera "molto pericolosa e che non è mai stata fatta, neanche per il terremoto… i rischi di infiltrazioni mafiose per i cantieri previsti per il G7 ci sono e sono oggettivi".
Di quale "trasparenza" parla dunque la Boschi?
– Sono quindici i milioni di euro stanziati dal governo per questi cantieri. E ci sono altri 25 milioni di euro per i "servizi chiavi in mano del vertice mondiale". Per i servizi è già stato pubblicato un bando e sono state selezionate 21 aziende; per i cantieri da attivare nel territorio di Taormina e hinterland non c'è invece alcun bando di gara! Ad assegnare gli appalti sono i Provveditorati alle Opere pubbliche di Palermo e Messina, con procedure assolutamente semplificate, che consentono l'affidamento senza limiti di importo, e bastano solo cinque preventivi.
E la trasparenza?
Di norma la valutazione antimafia viene effettuata prima dell'affidamento dei lavori. In questo caso "d'emergenza", ovviamente, detta valutazione antimafia arriverà dopo, quando i lavori sono già fatti. Tutto "trasparente", insomma! La trasparenza è anche in questa occasione, quindi, un optional. Coerentemente con il Pd, anche i seimila militari e poliziotti annunciati dalla Boschi.
(su contropiano)
Palermo: occupata la facoltà di lettere contro il G7
... è stata occupata la Facoltà di Lettere e filosofia di Palermo per avviare l'assemblea internazionale
“Fora u G7”. Il 26 e 27 maggio a Taormina si terrà il vertice dei sette
capi di Stato dei paesi occidentali più influenti al mondo. Sarà
l'ennesima passerella politica in cui Gentiloni e compagnia proveranno a
decidere i destini di milioni di persone, propagandando il solito
modello di sviluppo predatorio e distruttore. Non è un caso, infatti,
che questo vertice venga svolto in Sicilia, terra nella quale le
politiche di questi criminali costringono, già oggi, migliaia e migliaia
di giovani alla precarietà, alla disoccupazione e alla migrazione
forzata e di massa. I temi che verranno maggiormente trattati durante il
vertice sono: smart cities, cyber security e sicurezza antiterrorismo.
Gli studenti, infatti, discuteranno anche del ruolo che ha l'università oggi rispetto a questi temi.
In un momento in cui gli atenei ricevono sempre meno finanziamenti statali, gli investimenti privati rivestono un'importanza cruciale e fanno si che le università diventino mediatori di questi interessi diventando praticamente agenzia di marketing di aziende locali, territoriali e non solo. Luogo in cui studenti e ricercatori precari vengono messi a lavoro senza alcuna retribuzione. A Palermo numerosi accademici organizzano seminari e convegni per incentivare gli studi e la ricerca miranti a potenziare le capacità di difendere i soliti interessi. Nelle nostre università e nelle nostre scuole oggi vengono proposti bandi e concorsi per realizzare servizi Smart nei tratti turistici delle città, aree infrastrutturate con connettività wifi a banda larga e cloud privato, sviluppo dei siti web o mobile app e la messa in rete di tutti i servizi smart che dovranno essere “protetti”, non si capisce bene da chi e da cosa. Le smart cities non fanno altro che concretizzare i processi di gentrificazione delle città e, quindi, di espulsione di intere fasce della popolazione dai centri città verso le periferie. Attraverso l'occupazione degli spazi universitari, gli studenti ribadiscono la loro opposizione a queste logiche e la necessità di ritagliarsi spazi di discussione, soprattutto nei luoghi deputati alla circolazione dei saperi. Rilanciano, inoltre, in avanti per costruire un fronte ampio di contrapposizione al G7
Gli studenti, infatti, discuteranno anche del ruolo che ha l'università oggi rispetto a questi temi.
In un momento in cui gli atenei ricevono sempre meno finanziamenti statali, gli investimenti privati rivestono un'importanza cruciale e fanno si che le università diventino mediatori di questi interessi diventando praticamente agenzia di marketing di aziende locali, territoriali e non solo. Luogo in cui studenti e ricercatori precari vengono messi a lavoro senza alcuna retribuzione. A Palermo numerosi accademici organizzano seminari e convegni per incentivare gli studi e la ricerca miranti a potenziare le capacità di difendere i soliti interessi. Nelle nostre università e nelle nostre scuole oggi vengono proposti bandi e concorsi per realizzare servizi Smart nei tratti turistici delle città, aree infrastrutturate con connettività wifi a banda larga e cloud privato, sviluppo dei siti web o mobile app e la messa in rete di tutti i servizi smart che dovranno essere “protetti”, non si capisce bene da chi e da cosa. Le smart cities non fanno altro che concretizzare i processi di gentrificazione delle città e, quindi, di espulsione di intere fasce della popolazione dai centri città verso le periferie. Attraverso l'occupazione degli spazi universitari, gli studenti ribadiscono la loro opposizione a queste logiche e la necessità di ritagliarsi spazi di discussione, soprattutto nei luoghi deputati alla circolazione dei saperi. Rilanciano, inoltre, in avanti per costruire un fronte ampio di contrapposizione al G7
Contro
il vertice del G7 a Taormina!
via
il fascio-imperialista Trump dall'Italia!
Mandiamo
in frantumi la vetrina dell’imperialismo e.. che non dormano sonni
tranquilli!
Costruiamo
insieme una grande e combattiva manifestazione contro Trump, contro
il g7, contro l'imperialismo italiano, contro l'ntervento
imperialista in Libia, in solidarietà con i proletari e popoli in
lotta a sostegno dei migranti per l'accoglienza,la libertà di
circolazione, per la chiusura di tutte le basi usa nato sul
territorio, per la chiusura dei CIE,CARA, HOTSPOT
proletari comunisti/PCm Italia