giovedì 25 agosto 2016

Bikini e burkini, quando il patriarcato nega la libertà


Commento da un nostro compagno che vive e lavora in Tunisia

Da settimane imperversa un dibattito indotto sul tema burkini/bikini alimentato dalla condotta delle autorità amministrative e di polizia francesi.
La giustificazione é ancora una volta la "laicità" intesa alla francese quindi un esasperato laicismo che si abbatte non su tutti i cittadini ma solo su quelli di serie B ovvero i non cristiani, i non bianchi, i non "francesi" se per francese intendiamo il cittadino bianco, cristiano e non di origine extraeuropea.
La "laica" Francia con tutto il proprio apparato ideologico e militare attacca ancora una volta e in particolare la libertà delle donne.
La borghesia imperialista francese pretende che le masse popolari di fede musulmana, che da decenni vivono in Francia, lavorano, contribuiscono al pubblico risparmio pagando le tasse, non debbano essere libere di professare la propria fede.
L'hijab (il velo che copre la testa ma non il viso) é un simbolo religioso che le donne musulmane indossano al pari di una catenina con crocifisso, una donna musulmana puo' disporre del proprio corpo e sentirsi più a proprio agio coprendosi (eccetto mani, piedi e viso).
I valori occidentali si conformano alla struttura della società capitalista in cui la tendenza é quella alla mercificazione di tutto o quasi, compreso il corpo delle donne che deve essere sempre disponibile e ad uso e consumo del maschio.
Quindi laicità fa rima con nudità.
Andare in una spiaggia nella laica Francia coprendo il proprio corpo non é quindi conforme ai valori occidentali e "laici", al contrario dubitiamo che una donna in bikini ma indossante un crocifisso sia oggetto dello zelo della polizia francese di questi giorni.

polizia francese obbliga una donna musulmana a spogliarsi del burkini. La foto gira recentemente in rete con la didascalia "Francia, 2016, non perdoneremo mai"

Una donna dovrebbe essere libera di andare in spiaggia come meglio crede, in bikini o burkini, disponendo del proprio corpo, infatti finché non interviene lo stato, che a tutte le latitudini rimane patriarcale, il dibattito attuale non si sarebbe neanche posto. Negli ultimi servizi giornalistici sulla questione, ragazze in burkini stanno tranquillamente in spiaggia accanto a ragazze in bikini senza la pretesa di dare lezioni morali ed etiche.
In Tunisia, il paese in cui vivo e lavoro, sta avvenendo qualcosa di simile che in Francia.
In alcune spiagge del paese le ragazze vanno in spiaggia come meglio credono, chi col bikini, chi col burkini, chi con pantaloncini e magliettina.

Giocatrici delle squadre di beach volley femminile egiziana e italiana alle ultime olimpiadi brasiliane

Nelle ultime settimane è successo che in alcuni hotel di Hammamet sia stato vietato il burkini, per non offendere il sentimento di "laicità" del turista occidentale, contemporaneamente in alcune spiagge di Nabeul la polizia ha intimidito delle ragazze tunisine perché indossavano il bikini che a detta loro non era rispettoso nei confronti delle famiglie frequentanti la spiaggia.
In tutti questi casi, dalla Francia alla Tunisia, dalla spiaggia pubblica in entrambi i paesi all'hotel turistico, é lo stato patriarcale e maschilista che dice alle donne come devono vestirsi conformemente alla morale dell'uomo-padrone.
Il patriarcato a certe latitudini prende la forma del laicismo esasperato in altre del fondamentalismo religioso: in entrambi i casi sono dinamiche subite dalle donne.
Il braccio armato dello stato é ugualmente odioso sia se intima a scoprirsi che se fa il contrario nel nome di una "moralità" imposta alle donne.
Ugualmente odiose le "femministe" borghesi occidentali al servizio dell'Occidente che in nome di questa "laicità" esultano di fronte alla violenza poliziesca in Francia contro le donne musulmane inneggiando alla "libertà".
Queste donne "libere" pensano che una donna musulmana sia direttamente costretta ad indossare un hijab, al contrario di una ragazza occidentale che invece é "totalmente libera", nonostante sia  cresciuta in un contesto di incitamento alla mercificazione del proprio corpo, e mostra sempre piu le proprie grazie rispettosa della "laicità".
I comportamenti sociali sono sempre socialmente determinati, in una società non libera dallo sfruttamento e in cui la donna e ancor più assoggettata dal patriarcato, sia in Francia che in Tunisia come anche in Italia ecc., la  libera scelta "individuale"é sempre relativa e mai assoluta.
É sicuro pero' che la supposta libertà individuale tanto propugnata dagli esegeti della società attuale è incompatibile con l'imposizione poliziesca.
Queste finte femministe dovrebbero preoccuparsi di più del fatto che nella società di cui difendono i valori, cresce sempre più il fenomeno del femminicidio e della violenza contro le donne: proprio qualche giorno fa nell'Italia cattolica, una ragazza é stata gambizzata dal fratello per aver indossato una minigonna e non aver obbedito al divieto di farlo da parte di quest'ultimo.
Questo sistema discriminante che attacca tutto cio' che non rientra nei canoni occidentali di "libertà" e "democrazia" semina vento e raccoglie tempesta.
Ad ogni azione (leggi repressione di stato) corrispondono periodicamente rivolte popolari da Parigi a Londra, da Stoccolma alle metropoli americane.
Noi come sempre tifiamo rivolta, sperando che il sistema oppressivo venga colpito dagli oppressi e dagli sfruttati che non si facciano deviare e confondere da finte e facili "soluzioni" come potrebbe essere l'islam politico nella sua versione salafita rappresentata ultimamente da Daech.



CON PROFONDO DOLORE ESPRIMIAMO FORTE SOLIDARIETA' ALLE POPOLAZIONI TERREMOTATE

CON PROFONDO DOLORE  ESPRIMIAMO FORTE SOLIDARIETA' ALLE
POPOLAZIONI DELLE REGIONI DEL CENTRO-ITALIA COLPITE DAL
GRAVISSIMO TERREMOTO...

MA NON POSSIAMO ESIMERCI DAL DENUNCIARE ANCORA CHE LA
GRAN PARTE DELLE MORTI E DELLE DISTRUZIONI PER LE MASSE
POPOLARI SONO CAUSATE DALLE POLITICHE DEI GOVERNI CHE
TAGLIANO SEMPRE SULLE SPESE PER LA SICUREZZA E SALUTE
DELLE POPOLAZIONI, SUI MEZZI DI SOCCORSO CHE ARRIVANO
SEMPRE IN RITARDO...

MENTRE QUANDO ACCADONO QUESTE DISGRAZIE PADRONI E LORO RAPPRESENTANTI NEL GOVERNO SI "SFREGANO LE MANI" SUL
SANGUE DEI MORTI AL PENSIERO DEI PROFITTI E RUBERIE SULLA "RICOSTRUZIONE".

QUANTO RISULTANO IPOCRITE LE PAROLE DI CORDOGLIO DI
RENZI E COMPAGNIA CHE FINO A IERI CON LA MERKEL DELLA
GERMANIA E CON HOLLANDE DELLA FRANCIA DISCUTEVANO DI POTENZIARE INVECE LE POLITICHE PER LA GUERRA
IMPERIALISTA/DIFESA DELL'EUROPA, PER LA "CRESCITA ECONOMICA",

CIOE' PIU' SOLDI PER I PADRONI INVECE CHE PER LAVORO E
SPESE SOCIALI, E LEGGI SEMPRE PIU' ANTIOPERAIE E ANTIPOPOLARI,
CON ATTACCHI SEMPRE PIU' PESANTI AI DIRITTI SOCIALI, DI
IMMIGRATI, PER CONTINUARE CON LE LORO POLITICHE RAZZISTE
E MODERNO FASCISTE, RIBANDENDO SU QUESTO LA
"COLLABORAZIONE" COL REGIME FASCISTA GENOCIDA
ERDOGAN/TURCHIA...

MA SOLO LA DENUNCIA NON PUO' BASTARE...
OCCORRE LOTTARE E ORGANIZZARSI DI CONSEGUENZA E IN OGNI
BATTAGLIA SPECIFICA CHE SI PORTA AVANTI, GUARDARE ALLA
LOTTA PIU' GENERALE CONTRO IL GOVERNO DEI PADRONI E DEI
PROFITTI DEL CAPITALE PER CUI LA VITA DELLE MASSE POPOLARI
NON CONTA PROPRIO NULLA.

SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE PALERMO
SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE - COORDINAMENTO NAZIONALE

24 AGOSTO 2016

mercoledì 24 agosto 2016

come sempre nell'ultima settimana di agosto proletari comunisti si riunisce per programmare la nuova stagione politica

a fine a gosto con la ripresa di proletaricomunisti quotidiano on-line aricoli e risoluzione della riunione di agosto

da fine agosto RITORNO DI PROLETARI COMUNISTI - QUOTIDIANO ON LINE



Da fine agosto torna il blog quotidiano di proletari comunisti, voce della costruzione del Partito Comunista maoista in Italia, voce dell'internazionalismo marxista, leninista, maoista nel mondo,
strumento per la guerra di classe, arma critica e lotta per rovesciare il governo Renzi,
per combattere l'imperialismo e la guerra,
per trasformare le lotte quotidiane in lotte rivoluzionarie. 

martedì 23 agosto 2016

RENZI IL BUGIARDO DICE "ANCHE SE PERDO IL REFERENDUM, ELEZIONI NEL '18"

Diciamo a tutti i sostenitori del NO: non sarà un referendum che lo seppellirà...

RENZI SU 'REPUBBLICA': "ORA LA RIFORMA DEI CONTRATTI"

Finalmente, diciamo noi. Perchè è tempo che la lotta contrattuale e la lotta sindacale più generale si trasformi in lotta politica reale, con buona pace del sindacalismo collaborazionista.

1° settembre sul quotidiano comunista on line la posizione e la proposta dello Slai cobas per il sindacato di classe - "che le scintille accendino la prateria!"

LA FESTA DELL'UNITA' E' LA FESTA DEL REGIME DELL'AVVENTURIERO MODERNO FASCISTA RENZI - PARTIGIANI CACCIATI

Sulla natura moderno fascista di Renzi mentre tra le masse spesso la cosa è chiarissima, non lo è per la confusa e arretrata sinistra falso comunista e opportunista parlamentare.
E' un tema di fondo della denuncia politica di questo autunno sul quotidiano comunista on line.

FASCISTI CAROGNE TORNATE NELLE FOGNE!

Oggi questa fogna a cielo aperto è Chianciano - raduno Casapound autorizzato dal sindaco bastardo!

REGENI - AL SISI/RENZI: IL GIOCO SCOPERTO DI COMPLICI E ASSASSINI AL SERVIZIO DEI PADRONI, AL SERVIZIO DELL'IMPERIALISMO

Cerca e riprendi nelle mani lo speciale "Giulio Regeni" contenuto nel penultimo numero di proletari comunisti stampato, i cui contenuti torneranno ad essere approfonditi nella ripresa del quotidiano comunista on line.

LA NOSTRA IMMENSA RABBIA E DOLORE PER CIO' CHE AVVIENE NELLA TURCHIA DELL'ORRORE DI ERDOGAN. AMORE E SOLIDARIETA' PER LE MASSE CURDE COLPITE E PER TUTTE LE VITTIME DEI FEROCI ASSASSINI

Il crocevia turco, una battaglia internazionale e internazionalista. Con i rivoluzionari turchi e curdi, in Turchia, in Europa, nel nostro paese.

L'EUROPA DI RENZI, MERKEL, HOLLANDE E' L'EUROPA IMPERIALISTA, E' L'EUROPA ANTIOPERAIA, ANTIPOPOLARE, ANTIMMIGRATI, E' L'EUROPA DELLO STATO DI POLIZIA, DELLA REPRESSIONE

Si riuniscono sulla 'Garibaldi' una nave da guerra perchè hanno paura delle manifestazioni e perchè è la guerra la natura della loro politica!

Da fine agosto analisi-critica e battaglia su tutti i fronti nel quotidiano comunista on line.

VERSO IL RITORNO DI PROLETARI COMUNISTI - QUOTIDIANO ON LINE

Da fine agosto torna il blog quotidiano di proletari comunisti, voce della costruzione del Partito Comunista maoista in Italia, voce dell'internazionalismo marxista, leninista, maoista nel mondo,
strumento per la guerra di classe, arma critica e lotta per rovesciare il governo Renzi,
per combattere l'imperialismo e la guerra,
per trasformare le lotte quotidiane in lotte rivoluzionarie.