Imperia è #antirazzista, in 300 in corteo
Imperia - Sono scesi in piazza i giovani del Centro Sociale la Talpa e l’Orologio, molte famiglie, attivisti, i migranti ospitati nelle cooperative insieme agli educatori, sindacati. Un unico slogan: “Imperia è #antirazzista”. Il presidio, circa trecento persone, si è radunato davanti al Comune.
La manifestazione è stata organizzata per dire no al razzismo e per ribadire che quanto a successo a Mohamed, il giovane lavapiatti senegalese preso a pietrate , picchiato e insultato da sei ragazzi italiani, non è in nessuno modo accettabile e giustificabile.
Il razzismo non passerà, gli imperiesi sono usciti di casa per ribadirlo. Musica, sorrisi, striscioni e bandiere e la presenza simbolica del sindaco, del vicesindaco e di molti assessori e consiglieri che durante una pausa del consiglio comunale sono scesi sul piazzale del palazzo civico per unirsi al presidio.
Il corteo si è poi mosso sul Lungomare Vespucci, il luogo dove quel ragazzo senegalese di diciannove anni l’altra sera, complice il buio di un tratto isolato, è stato preso a pietrate, a calci e schiaffi da sei individui che vigliaccamente lo hanno apostrofato con parole terribili «sporco negro, vattene a casa». Senza pensare che Mohamed da quella casa è scappato, camminando a piedi nel deserto e affrontando la traversata - tra morte e speranza - su uno dei troppi barconi “degli ultimi”.
L’altra sera più di 500 persone hanno dato vita invece alla fiaccolata contro le vittime di mafia, violenza e contro ogni sopruso organizzata per la quarta volta a Imperia da Libera e il Consiglio comunale dei Ragazzi, a 24 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio. «Dobbiamo mobilitarci perchè nessuno si senta legittimato a colpire altri in nome delle loro presunte differenze - spiega Maura Orengo referente di Libera - Siamo tutti coinvolti, dobbiamo continuare a camminare insieme o ricominciare a farlo».