sabato 9 luglio 2016

pc 9 luglio - UN ILLUMINANTE - E SEMPRE ATTUALE - PEZZO DI MARX ED ENGELS SULL'ATTEGGIAMENTO DELLA PICCOLA BORGHESIA VERSO IL SISTEMA SOCIALE

Da "Indirizzo del Comitato centrale della Lega dei comunisti" 

"I piccoli borghesi democratici, ben lungi dal voler rovesciare tutta la società per i proletari
rivoluzionari, tendono a una trasformazione delle condizioni sociali, per cui la società attuale
diventi per loro quanto più è possibile tollerabile e comoda. Perciò essi reclamano innanzi tutto una
diminuzione delle spese dello Stato, mediante una limitazione della burocrazia, e facendo cadere il
peso delle imposte sui grossi proprietari fondiari e sui grossi borghesi. Essi reclamano inoltre
l'eliminazione della pressione del grande capitale sul piccolo, mediante istituti pubblici di credito e
leggi contro l'usura, per modo che a loro e ai contadini sia possibile ricevere anticipi a buone
condizioni dallo Stato invece che dai capitalisti... Per procedere all'esecuzione di tutto ciò, essi hanno bisogno di una Costituzione democratica dello Stato, sia costituzionale, sia repubblicana, che dia a loro e ai loro alleati, i contadini, la maggioranza; e di una Costituzione democratica dei comuni che dia loro il controllo diretto sulla proprietà comunale e metta in loro mano una serie di funzioni esercitate oggi dalla burocrazia".

Chiunque sia onesto intellettualmente può fare similitudini con l'oggi...

pc 9 luglio - I PADRONI DELLA FEDERMECCANICA USANO UNA PILOTATA INCHIESTA PER AVALLARE LA LORO FILOSOFIA SU SALARIO LEGATI ALLA PRODUTTIVITA'

 Per ora, pubblichiamo stralci di questa inchiesta. Successivamente la commenteremo. 


(da Sole 24 Ore) - Salari collegati ai risultati d’impresa. Forme di automatismo negli incrementi retributivi da superare, profili professionali da rivedere, maggior peso alla formazione.

l’Assemblea Generale 2016 di Federmeccanica è stata dedicata al tema del “Rinnovamento” delle relazioni industriali fondato su due capisaldi: la consapevolezza che l’impresa rappresenta un bene di interesse comune da tutelare e il principio della centralità della persona, con una grande attenzione ai nuovi bisogni dei collaboratori a cui dare risposta attraverso il welfare e la formazione...  
invito ai rappresentanti sindacali ad abbandonare la conflittualità che danneggia tutti – lavoratori e imprese – per riprendere la strada del dialogo, su nuove basi, andando oltre le liturgie e le ritualità superate. 
Il Presidente ha ribadito che questi anni di crisi hanno rappresentato uno shock per l’economia reale e I posti di lavoro e il livello retributivo sono legati all’esito del confronto competitivo, in un mercato ormai globale. Dunque, se l’impresa perde quote di mercato e di reddito offrirà ai dipendenti minori posti di lavoro e sarà in grado di pagare retribuzioni inferiori. Ciò significa che i rischi devono essere condivisi: consapevolmente e contrattualmente».
«Per queste ragioni – ha continuato Storchi,presidente della Federmeccanica - abbiamo elaborato un impianto contrattuale su due livelli, fra loro complementari, che realizzi un rapporto più avanzato ed equilibrato tra parte fissa e parte variabile della retribuzione, collegata ai risultati, al reale andamento aziendale e all’effettiva produzione di valore».

Una lettura emersa durante i lavori dell’Assemblea, confermata anche dai dati dell’ultimo “Monitor sul Lavoro”, promosso da Federmeccanica e realizzato da Community Media Research. 

Il profilo prevalente dei dipendenti del settore, oggetto dell'inchiesta, è caratterizzato da maschi

pc 9 luglio - L'odioso assassinio di Emmanuel a Fermo - oggi manifestazione

Fermo. senza giustizia nessuna pace! Il padrone fascio-razzista assassino ultras, tutti coloro che lo stanno coprendo, anche a livello di istituzione devono pagare caro, devono pagare tutto! 

Manifestazione per Emmanuel Chidi Namdi

Sabato 9 luglio, ore 17:30 – Viale Vittorio Veneto

Di seguito il comunicato del CSOA Officina Trenino e a seguire il comunicato dei centri sociali delle marche.
MANIFESTAZIONE CONTRO RAZZISMO E FASCISMO A FERMO.
Sabato 9 luglio, ore 17:30 – Viale Vittorio Veneto
Emmanuel Chidi Namdi è stato ucciso il pomeriggio del 5 Luglio, a Fermo, a pochi passi da Piazza del Popolo, per motivazioni chiaramente razziste. Fuggito dalle persecuzioni di Boko Haram in

pc 9 luglio - I serial killers impuniti della polizia americana - feccia razzista e imperialista

Usa,  l’escalation dei neri uccisi dalla polizia. Nel 2015 nel 97% dei casi nessun agente è stato incriminato

Usa, in 6 punti l’escalation dei neri uccisi dalla polizia. Nel 2015 nel 97% dei casi nessun agente è stato incriminato
Mapping Police Violence è un collettivo di ricercatori americani che raccoglie ed elabora i dati sui casi di afroamericani uccisi dalla polizia negli Stati Uniti. Secondo questo gruppo di ricercatori nel 2015 i neri uccisi dalle forze dell’ordine sono stati almeno 346. Per gli afroamericani, la probabilità di essere uccisi dalla polizia è tre volte maggiore che per i bianchi. Nel 2015 nel 97 per cento dei casi di uccisione, nessun poliziotto coinvolto è stato incriminato.

pc 9 giugno - Viva Micah Xavier Johnson, un eroe del popolo - la sua storica azione dà una indicazione strategica essenziale per i proletari e le masse nere americane

Odio per i poliziotti bianchi e rabbia per le ultime esecuzioni dei “fratelli neri”. 

Venticinque anni, afroamericano, incensurato. Riservista dell’esercito e simpatizzante delle Pantere nere.
 Micah Xavier Johnsonha sferrato l’attacco alle forze dell’ordine poco dopo il termine della marcia di protesta a Dallas, Texas, organizzata sotto l’insegna del movimento Black Lives Matter, una delle tante manifestazioni che si sono tenute in tutto il Paese dopo la morte di due cittadini di colore per mano della polizia. Cinque agenti bianchi sono stati uccisi, altri sette feriti.
la polizia  locale fa sapere che è morto a causa dell’esplosione di un robot bomba telecomandato (è la prima volta che viene utilizzato un dispositivo di questo genere) mandato dalla polizia
Johnson proveniva da Mesquite, sobborgo di Dallas... Johnson era un riservista e aveva prestato servizio in Afghanistan tra il novembre del 2013 e il luglio del 2014. Le forze armate hanno precisato che il 25enne era entrato nell’esercito nel marzo 2009,. Diversi media americani hanno riferito che era un simpatizzante delle Black Panther, il movimento militante nero fondato nel 1966 da Bobby Seale e Huey Newton contro la brutalità della polizia e il razzismo radicato nella società americana. La Cnn ha pubblicato una foto che lo immortala con il pugno alzato. Sulla pagina Facebook riconducibile a Johnson sono molte le immagini che inneggiano al Black Power e alle formazioni storiche del rap militante americano.

pc 9 luglio - G8 Genova 2001 - "Macelleria Diaz", gli agenti picchiatori del G8 sanzionati con 47 euro dal capo della polizia - L'orrore infinito! - Pagherete caro pagherete tutto!

G8, per le violenze alla scuola Diaz agenti sanzionati con 47 euro dal capo della polizia

"Macelleria Diaz", gli agenti picchiatori del G8 sanzionati con 47 euro dal capo della polizia

I picchiatori del G8 e il maxi sconto disciplinare del prefetto Pansa. Giallo in Cassazione: sentenze oscurate

A 15 anni da quel drammatico G8 del luglio 2001 una piccola breccia nel muro di omertà eretto dalle istituzioni permette di scoprire quale sanzione disciplinare sia stata comminata agli agenti e funzionari responsabili della macelleria messicana e delle false prove della scuola Diaz: 47 euro virgola 57 centesimi.
Una giornata di lavoro decurtata di contributi e altro. A dire il vero, l'assistente capo (era semplice agente nel 2001) Massimo Nucera condannato a 3 anni e cinque mesi per falso e lesioni (queste

pc 9 luglio - Airaudo ex-Fiom, oggi SEL, una persona squallida

 Airaudo torna a Roma per fare il deputato. 

Ufficiale: Airaudo torna a Roma per fare il deputato. Artesio in Sala Rossa
luglio 07 - Come consigliere comunale ha seguito solo la proclamazione della sindaca Chiara Appendino. Come era stato già annunciato Giorgio Airaudo, candidato per la Sinistra a primo cittadino nelle scorse amministrative,ha comunicato formalmente le proprie dimissioni da consigliere comunale, mantenendo  la carica di deputato di Sel. 

pc 9 luglio - Storie di ordinario razzismo poliziesco a Torino

Cie, migrante legato sull’aereo. “Mi hanno picchiato”. L’avvocato  GianlucaVitale : Una storia, che,  è una «serie infinita di violazioni dei suoi diritti».

Cie, migrante legato sull’aereo. “Mi hanno picchiato”. L’avvocato: “Violati i suoi diritti”
luglio 07
Un racconto drammatico quello di un ragazzo di origini marocchine, accusato di aver distrutto un televisore all’interno dei locali del Cie di Torino. 
L’episodio di presunto danneggiamento risale allo scorso 28 aprile.
Due giorni prima il giovane, che all’epoca del fatto contestato aveva 18 anni, era stato riportato al Cie dopo un tentativo fallito di espulsione.
Caricato su un volo per il Marocco, aveva chiesto di non viaggiare legato.  Il comandante dell’aereo, esercitando una propria facoltà, aveva rifiutato l’imbarco, visto che non veniva slegato.
Tornato al Cie, dopo che gli venne preso il telefonino avrebbe distrutto il televisore. «Volevo chiamare l’ospedale, ero tutto gonfio, mi sentivo morire», ha raccontato in tribunale, aggiungendo che era stato in precedenza ripetutamente maltrattato e picchiato.
Oggi l’immigrato è in regime di obbligo di dimora in una località del Torinese.

pc 9 luglio - Alessandria - Rapporto Ecomafie: 84 denunce in Provincia per illeciti su gestione dei rifiuti

L'unica emergenza di Alessandria non sono i migranti e la sicurezza dei cittadini, come dicono la fascio razzista sindaco PD e i suoi amici di SEL, ma la corruzione, il malaffare che ha l'amministrazione comunale al centro

ACQUI NEWS

Alessandria prima provincia in Piemonte in fatto di ciclo illecito dei rifiuti. La denuncia arriva dal dossier Ecomafia 2016 di Legambiente, presentato ieri a Roma, in Senato. Sono 84 denunce, 3 arresti e 48 sequestri per trattamento illecito dei rifiuti registrati nel 2015 nella provincia di Alessandria, secondo i dati raccolti dall'associazione

CRONACA - Alessandria prima provincia in Piemonte in fatto di ciclo illecito dei rifiuti. La denuncia arriva dal dossier Ecomafia 2016 di Legambiente, presentato ieri a Roma, in Senato. Sono 84 denunce, 3 arresti e 48 sequestri per trattamento illecito dei rifiuti registrati nel 2015 nella provincia di Alessandria, secondo i dati raccolti dall'associazione.
Il totale regionale è di 232 persone, 3 arresti (tutti alessandrini), 101 sequestri. Tra le operazioni più significative che hanno fatto innalzare la media, c'è l'operazione Triangolo, condotta dai carabinieri del Noe, patita dal sequestro di una discarica nel tortonese. 19 le persone finite sotto processo, ancora in corso a Torino.
Secondo Legambiente, l'aumento di denunce e infrazioni di natura ambientale riscontrate non solo in

pc 9 luglio - SEL di Alessandria ipocriti sepolcri imbiancati che corrono in sostegno della fascio razzista sindaco di Alessandria

Sel: "Non serve l'esercito, ma la sicurezza conta"

"Rilanciamo il 'progetto sicurezza'. Necessario sbloccare le assunzioni dei vigili urbani" sono le considerazioni del circolo alessandrino di Sel- Sinistra italiana
 ALESSANDRIA - Non si ferma la discussione in materia di "sicurezza" urbana che ha visto diversi interlocutori interagire tra loro. Sindaco, prefetto, diverse forze politiche e cittadini. Ora sul tema interviene anche il circolo alessandrino di Sel- Sinistra Italiana: "Non serve l'esercito, ma la sicurezza conta".

"Apprendiamo con soddisfazione del calo statistico dei crimini in città, come sottolineato nei giorni scorsi dalla signora Prefetta e riportato dagli organi di stampa. Tuttavia i diversi gravi episodi accaduti nelle ultime settimane, risse in pieno centro e innumerevoli atti di vandalismo a danno del bene pubblico, hanno di nuovo portato l'attenzione degli esponenti politici alessandrini sul tema della sicurezza, dalla Sindaca Rita Rossa a vari esponenti delle opposizioni" scrivono dal partito.

"Siamo convinti che non serva l'esercito, come enfaticamente proposto (sicuramente anche per

pc 9 luglio - Rita Rossa sindaco e presidente della provincia PD di Alessandria è una merdosa fascio-razzista, che va cacciata!

Basta migranti in provincia”. Il sindaco di Alessandria spiazza il Pd - Il primo cittadino, che è anche presidente della Provincia, scrive ad Alfano

Rita Rossa, sindaco di Alessandria, per il terzo anno consecutivo nel 2016 è risultata all’ultimo posto nella classifica dei sindaci del Sole 24 Ore. È il primo cittadino che ha perso più consenso rispetto alle elezioni: il 26 per cento: nel 2012 era stata votata con il 68 per cento delle preferenze. Ora ne raccoglierebbe il 42

Dopo aver richiesto l’esercito per garantire la sicurezza della sua città (il prefetto le ha risposto semplicemente: «no»), ora il sindaco di Alessandria - che, va ricordato, è del Partito Democratico - scrive ad Angelino Alfano perché «la situazione dei migranti è insostenibile». E chiede un incontro urgente con il ministro dell’Interno dopo aver avuto notizie dai giornali dell’arrivo di quasi cento richiedenti asilo sul territorio provinciale.
«Le scrivo in qualità di presidente della Provincia di Alessandria e sindaco del capoluogo, relativamente alla notizia, appresa dagli organi di stampa, dell’arrivo di altri 92 migranti in seno al nostro territorio. Questo ulteriore incremento della presenza pone la nostra comunità in una situazione di grande disagio perché ci troviamo impossibilitati a gestire una situazione che è divenuta ingovernabile. Le prefetture adempiono ai loro obblighi con lo smistamento dei profughi sul territorio; noi sindaci, non abbiamo voce in capitolo e ci troviamo inevitabilmente ad essere i parafulmini delle tensioni» si legge nella lettera inviata ieri. Sottolinea che mancano «le risorse, gli strumenti, i mezzi per essere attori attivi in questo processo che anche gli enti gestori non riescono più a coordinare».

E aggiunge: «Non possiamo nemmeno impiegare i migranti in progetti che restituiscano sotto forma di lavoro l’accoglienza ricevuta dai nostri cittadini». Qui, ci va giù pesante: «Viviamo in uno stato di esasperazione che sta trasformando un problema sociale in una questione di ordine pubblico. Non possiamo più tollerarlo e le nostre comunità dicono basta».

venerdì 8 luglio 2016

pc 8 luglio - Dallas USA - la protesta popolare contro gli sbirri USA serial Killers colpisce finalmente questi criminali impuniti

5 sbirri uccisi e altri feriti  durante una manifestazione contro gli ultimi odiosi crimini razzisti

Massimo sostegno internazionale e internazionalista

proletaricomunisti-PCm Italia

Dos muertes a manos de la Policía

Alton Sterling, en Luisiana, y Philando Castile, en Minnesota, murieron el miércoles a manos de agentes blancos en dos nuevos casos de presunta violencia policial racista. Las muertes grabadas en vídeo han reavivado la problemática de la comunidad negra, sobre todo en el sur del país, que sufre agresiones policiales fruto de la tensa relación existente entre las fuerzas de seguridad y la población de color.
El incidente entre Sterling, de 37 años, fue grabado por un testigo con su teléfono móvil. El vídeo muestra a dos agentes que tiran al suelo a Sterling y, una vez lo tienen completamente inmovilizado, uno de ellos saca una pistola, la coloca en el pecho del fallecido y se oyen tiros mientras la cámara se aparta de la escena. En la secuencia, justo cuando la cámara se mueve, se oye una voz que grita: "¡Tiene un arma, un arma!".
Philando Castile, de 32 años, murió también a manos unos agentes en Falcon Heights, en el estado de Minnesota, EEUU. La novia de Castile, Diamond Reynols, explicó que uno de los agentes le disparó cuando se disponía a sacar su documentación, y después de advertirle de que tenía un arma con licencia.
Agencias

pc 8 luglio - TARANTO, FIACCOLATA IN RICORDO DI FEDERICA E ANDREA, PER TUTTE LE DONNE UCCISE E MALTRATTATE! - IL VOLANTINO DIFFUSO DAL MFPR

Stasera alla fiaccolata in memoria di Federica e Andrea organizzata dall'associazione Volontari ospedalieri di Taranto c'erano circa un migliaio di persone, tantissime donne, studentesse, disoccupate, lavoratrici, associazioni di tutela per le donne maltrattate, ma anche uomini uniti nella condanna del feroce assassinio di Federica e del suo piccolo Andrea, uccisi dal marito Luigi Alfarano.
Presente la madre di Federica che ha voluto mostrare, con coraggio, il volto massacrato della figlia.

La fiaccolata, benchè silenziosa, è stata, in una tranquilla serata d'estate, un grido di denuncia, di incitamento verso la città a non chiudere occhi e orecchi.
A Taranto è la prima volta che a fronte di un femminicidio si svolge una manifestazione, questo rende la fiaccolata doppiamente significativa - e speriamo che apra la strada ad una mobilitazione che continui da parte prima di tutto delle donne, contro uccisioni, violenze sessuali che anche in questa città stanno diventando tante.

Era presente con lo striscione "Per Federica e Andrea dal dolore alla lotta delle donne" una delegazione del Mfpr che da sempre si batte contro la concezione fascista maschilista patriarcale che sta alla base dei femminicidi, frutto di questo sistema sociale capitalista e della condizione generale delle donne, fatta di discriminazione, attacco alle condizioni di vita e di lavoro, di oppressione, di cui proprio Taranto è una realtà emblematica.
L'Mfpr con il volantino ha fatto, quindi, appello alla lotta delle donne, perchè le parole non possono bastare, ma occorre la ribellione e l'organizzazione delle donne, perchè sia 
un segnale forte contro tutti gli "uomini che odiano le donne", i governi, lo Stato, la polizia che "odiano le donne".


pc 8 luglio - I RIBELLI DELLA MONTAGNA – UNA STORIA DEL MOVIMENTO NO TAV - un libro

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Scritto da Adriano Chiarelli, autore di un altro libro-inchiesta “Malapolizia”, I ribelli della montagna evidenzia l’inutilità e la dannosità (non solo per i valsusini) di questo grande progetto messo su agli inizi degli anni Novanta.
Un libro che racconta l’iter di questa Grande Opera, dai primi anni agli ultimi avvenimenti, come la condanna a 47 attivisti No TAV per i fatti del luglio 2013 e il processo allo scrittore Erri De Luca, indagato per istigazione a delinquere, che è anche autore della prefazione del libro.
Tante le fonti utilizzate da Chiarelli: nell’inchiesta ci sono articoli di giornale, testimonianze, verbali, testi di interrogazioni parlamentari, intercettazioni e sentenze. Una “controstoria” del progetto Tav, che renda l’idea di come alcuni lobbisti abbiano letteralmente “fatto carte false per distribuire prebende e posti di lavoro connessi alla realizzazione della linea ferroviaria”.
Adriano Chiarelli ha vissuto per un periodo a stretto contatto con il movimento No Tav e questo l’ha aiutato a capire la natura profonda di una resistenza trasversale, certo con centinaia di pratiche differenti, ma unitaria e capace di fare fronte compatto. Se, dati alla mano, il traffico di passeggeri e merci della tratta già esistente non esige un ripensamento della viabilità, ma il costo di realizzazione continua a lievitare, le ragioni del Sì vacillano.

pc 8 luglio - Cagliari - grande contestazione di padroni e militari all'università - massima informazione e sostegno

Cagliari. Cacciati industriali della Saras e marina militare dall'Università


E' durato meno di dieci minuti il IX seminario anti-inquinamento organizzato dalla Marina Militare e l'Università di Cagliari con la partecipazione della SARAS nell'aula magna della cittadella universitaria di Monserrato. Si trattava di un momento associato all'esercitazione che si terrà domani nelle acque del golfo di Cagliari. Un teatrino grottesco dove i principali responsabili della devastazione e dell'inquinamento marino e terrestre in Sardegna si incontrano per autoassolversi. Una goffa operazione di pulizia dell'immagine per la SARAS,

pc 8 luglio - Fermo - una schifosa razzista con l'aiuto della stampa di regime infama Emmanuel per coprire il padrone assassino ultrà

(da infoaut)

Sta girando in questo momenti sui social lo screenshot di un’intervista del Resto del carlino a tale Pisana Bachetti, che avrebbe assistito all’omicidio di Emmanuel per poi fiondarsi immediatamente davanti alla stampa a fornire una “versione” in netto contrasto con quanto raccontato dall’altra vittima, la moglie di Emmanuel.
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Un fatto di per sé particolare ma che diventa almeno sospetto quando ci si rende conto che l’esposizione mediatica piace particolarmente alla signora Bachetti che prende molto sul serio il suo ruolo di “super-testimone”, in particolare quando si tratta di dare addosso agli immigrati. Sul Corriere adriatico di un anno e mezzo fa ritroviamo infatti un suo suggestivo racconto che vede protagonisti alcuni cinesi che avrebbe sorpreso intenti a catturare, “armati di retini e sacchi di plastica”, alcuni gatti del marchigiano, probabilmente per seviziarli o mangiarli. Ciò però non turba minimamente i giornalisti del Resto del carlino che accreditano senza colpo ferire la testimonianza di una persona

pc 8 luglio - Torino EDDA LIBERA - il regista Virzi la invita dalle colonne della stampa a tornare - non siamo d'accordo

 Quando la libertà è la prima cosa bella...

faccia eddiSu "La Stampa" di oggi è apparsa una lettera che il regista Paolo Virzì indirizza ad Eddi, nostra compagna e amica, che da ormai tre settimane ha deciso di non farsi trovare dalla Questura e dalla Procura di Torino, perché sarebbe stata sottoposta agli arresti domiciliari con tutte le restrizioni. Siamo contenti che una personalità dal forte risalto mediatico abbia deciso di esprimere sconcerto riguardo alla pesante situazione di repressione del dissenso da tempo in atto a Torino e in Val Susa. Tutta questa attenzione mediatica e un pò personalizzante, ci spinge a raccontare con forza una condizione che invece è di tante persone che vivono queste ingiustizie ogni giorno.
Da mesi portiamo avanti una campagna per la libertà di tutti e tutte e contro l'abuso di arresti e misure cautelari per reprimere il dissenso nella nostra città e non solo.
Quest’ultima vicenda giudiziaria che ha coinvolto, con Eddi, altre 19 persone sfiora i limiti del ridicolo.
Poche settimane fa uomini e donne, giovani e meno giovani sono stati sottoposti a misure cautelari durissime per aver preso parte ad azioni di protesta contro il tav nei pressi del cantiere di Chiomonte. Due giovani studenti sono stati sequestrati per quattro giorni dal pm Rinaudo contro il parere del Giudice per le Indagini Preliminari e poi scarcerati come se nulla fosse avvenuto, ultrasettantenni sono stati sottoposti ad aberranti obblighi di presentazione quotidiana alla polizia revocati dopo pochi giorni, altri sono stati incarcerati in casa col divieto di comunicare con chiunque ma hanno deciso di non diventare i carcerieri di se stessi.
Nicoletta, Gianluca, Luca e Giuliano hanno deciso di non sottostare alle imposizioni e le limitazioni delle libertà imposte da un Tribunale che ha più volte dimostrato di avere due pesi e due misure.
Ora Luca e Giuliano si trovano in carcere a causa della loro generosità e per il loro coraggio, i quali evidentemente fanno paura ai magistrati più di qualsiasi altra cosa.
A Torino e in Val Susa  giovani e anziani che lottano per un presente e futuro migliore finiscono in carcere o incarcerati in casa per mesi aspettando un processo, mentre nessuna indagine viene avviata quando a denunciare abusi, lesioni e molestie sono gli appartenenti al movimento no tav.
Eddi non è stata trovata, non le è stata notificata nessuna misura. E’ stata cercata nella casa in cui dovrebbe vivere ma da cui è stata allontanata mesi fa da un divieto di dimora dal comune di Torino, dove lei e la sua famiglia vivono e lavorano. Non è una scomparsa misteriosa la sua, non è svanita nel nulla, la cerchino i solerti indagatori.
E’ troppo tempo che in questa città ogni forma di dissenso viene gestita come un problema di ordine pubblico, che ogni voce che si batte per poter prendere parola liberamente (su questioni collettive e che riguardano tutti, dalla difesa dei territori, al diritto alla casa al diritto allo studio, solo per citarne alcuni) deve essere messa a tacere, incarcerata, annullata, ricondotta ad una “devianza violenta di pochi”, quando invece è un intero territorio a ribellarsi.
L’atteggiamento punitivo e arbitrario della Procura non può avere nessun altra spiegazione se non la volontà di intimidazione verso coloro che esprimono dissenso e decidono di rendersi protagonisti di lotte e rivendicazioni collettive.
Sottrarsi ad un abuso reiterato non è come tagliare a scuola il giorno dell’interrogazione, non è codardia né svogliatezza né menefreghismo, è giustizia. Se l’abuso è perpetrato dagli apparati dello stato combatterlo è  Resistenza.

Libertà per tutt* i Notav!
da Cua Torino

pc 8 luglio - Negli USA di Obama, e immaginiamo ancor più in quella di Trump /Clinton, gli sbirri sono dei serial Killer autorizzati

Serve il Black Panther Party della epoca attuale per rispondere colpo su colpo e dare ai proletari e masse nere una alternativa di resistenza e cambiamento - proletari comunisti PCm-Italia

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..continuano le uccisioni di afroamericani da parte della polizia negli stati Uniti.

Dall’inizio dell’anno sono  più di venti. Obama il sanguinario buffone sono cento volte che giura che sarà l’ultimo.
In Minnesota, nella città di Falcon Heights, un agente ha freddato un 32enne di colore dopo averlo fermato in auto per un controllo stradale. Il giovane si chiamava Philando Castile, responsabile della mensa della scuola elementare J.J. Hill Montessori School, ed era in auto con la fidanzata, Diamond

pc 8 luglio - Le POSTE ITALIANE un centro affaristico-clientelare in cui esiste il legame tra gli uomini di Renzi e la cosca del delinquente ministro degli interni ALFANO

(Da il fatto quotidiano)

Il Giglio Magico Renzi aveva una passione in comune con l’indagato Raffaele Pizza: l’ex amministratore di Poste Italiane, oggi alla guida della Milano Serravalle, Massimo Sarmi. Lo racconta l’imprenditore abruzzese Gugliemo Boschetti in un’intercettazione ambientale agli atti dell’inchiesta della Procura di Roma. È il 21 gennaio 2015. Boschetti e l’imprenditore Danilo Lucangeli sono nell’ufficio di Pizza. I tre parlano dell’affare Tiap, ovvero il (mai realizzato) progetto di aggiudicarsi appalti per la digitalizzazione dei fascicoli giudiziari. Bando mai indetto dal ministero guidato da Andrea Orlando.
Pizza: Stiamo mettendo su questa cosa importante con Agostino (…) qualsiasi ministero, nella fattispecie quello della giustizia, competente… deve solamente scrivere che quel prodotto… già lo

pc 8 luglio - La finanza europea e il governo dei grillini

Vorremmo rassicurare 'la finanza europea', il governo dei M5 stelle sarà solo un'altra forma dei difensori degli interessi del capitale, anzi forse quella più utile per ingannare proletari e masse popolari. D'altra parte cosa sta dicendo il premier in pectore Di Maio nei suoi giri in tutte le capitali europee agli USA e alla Cia, allo Stato d'Israele? Si tratta o no del tradizionale giro che i capi di governo in pectore sono usi fare prima del loro insediamento pilotato, come è sempre avvenuto per i governi italiani del passato?

proletari comunisti- PCm Italia

renzi-grillo-economist-pp


Il settimanale britannico, come il Financial Times nei giorni scorsi, lancia l’allarme: imporre perdite ai risparmiatori italiani “minerà la fiducia” e “danneggerà pesantemente Renzi, facendo svanire la sua speranza di vincere il referendum. A quel punto andrebbe al potere un movimento che dà la colpa dei problemi all’euro”. Un ragionamento in linea con le tesi del famigerato report di Jp Morgan contro le “Costituzioni socialiste” e gli “esecutivi deboli” dei Paesi dell’Europa del Sud, che auspicava modifiche simili a quelle contenute nel ddl Boschi per favorire “una maggior integrazione dell’area europea”

giovedì 7 luglio 2016

pc 7 luglio - La feccia fascista razzista assassina di Emmanuel a Fermo è ancora a piede libero

L’omicida di Emmanuel a piede libero. "In prima fila al comizio di Salvini"

Comunicato di denuncia del CSOA Officina Trenino di Fermo

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato denuncia del CSOA Officina Trenino.
Nel primo pomeriggio del 5 luglio, a Fermo, a pochi passi da Piazza del Popolo,
viene aggredito di fronte alla moglie, Emmanuel, richiedente asilo fuggito dalla Nigeria e dalle persecuzioni di Boko Haram. Il motivo dell’aggressione è evidente: la sua compagna viene chiamata scimmia, l’uomo si volta e inizia l’aggressione, gratuita, verbale infine fisica e devastante.
L’uomo cade a terra sotto reiterati colpi di spranga ed entra subito in coma, ma la violenza continua con calci e pugni, tanto che la parte destra della testa e del corpo di Emmanuel è completamente tumefatta. Il giorno dopo il giovane viene dichiarato clinicamente morto.
Ironia della sorte, fuggito dalle bestie fasciste dell’isis, viene ucciso dalle bestie fasciste indigene: bianche, poco “ariane” ma ben inserite nel contesto sociale della città.
La notizia viene fatta trapelare il giorno successivo, per decisione della struttura in cui la coppia era ospitata, della prefettura e del commissariato, questo per evitare rivolte degli altri richiedenti asilo.
Gli assassini sono in due e sono a piede libero:
Uno dei due è legato a doppio filo con l’estrema destra, lo ricordiamo in prima fila al tentativo di comizio di

pc 7 luglio - FORMAZIONE OPERAIA - L'IMPERIALISMO DEPREDA LE RICCHEZZE DEI POPOLI - ESSO E' LA CAUSA DELL'IMMIGRAZIONE - segue un intervento

Pubblichiamo un brevissimo sunto del VI capitolo de "L'Imperialismo" di Lenin (in questo blog riportato e commentato il 23 giugno) - tratto sempre da una pubblicazione mlm degli anni '70.

Insieme ad un intervento di un compagno operaio, sulla base della lettura della relazione del Prof. Di Marco "Imperialismo/guerra/contro le illusioni pacifiste" - la cui registrazione è stata pubblicata su questo blog il 19 maggio


SUNTO:
"Con lo sviluppo delle oligarchie finanziarie internazionali si constata un inasprimento della lotta per le colonie.
Oltre al dominio sulle colonia, il capitale finanziario assoggetta anche i paesi politicamente indipendenti, persino paesi semi industrializzati. Interi Stati cosiddetti indipendenti subiscono il dominio del capitale finanziario dei paesi imperialisti, finendo in condizioni simili alle colonie.
I monopoli imperialisti sono solidi se posseggono le sorgenti di materie prime; per questo occorre loro il dominio incontrastato su interi territori potenzialmente ricchi di risorse. L'imperialismo domina gli Stati poveri stringendoli nella morsa del ricatto economico, e in tal modo si riserva ogni diritto sulle ricchezze di questi immensi territori.
Per questo l'imperialismo è definibile il predone del mondo. Il pugno dei grandi finanzieri internazionali depreda di ogni ricchezza la grande maggioranza dei popoli della terra e lascia nella miseria e nella morte per fame".
INTERVENTO:
La storia del capitalismo si può dividere in due parti: quella della libera concorrenza fino al 1870 e 
quella verso il monopolio.
Con il monopolio (ferrovie, elettricità…) il sistema ha bisogno di finanziamenti di tale entità che deve 

pc 7 luglio - Renzi attua una mossa da 'colpo di Stato' - Carrai un uomo oscuro legato ai servizi americani e israeliani a capo della cyber sicurezza

Se ci fossero 'democratici' nel parlamento e nelle istituzioni questa nomina non passerebbe

Invece a quanto pare il patetico re travicello Mattarella avrebbe dato il via libera

Lo stato borghese, i suoi apparati, i suoi governi non non si cambiano, ma si abbattono

proletari comunisti -PCm Italia

Pronto il decreto per Carrai: sarà a Palazzo Chigi con Renzi

Avrà la regia della cyber sicurezza e uno staff di 20 persone. C’è il via libera del Quirinale e degli Stati Uniti. La sua società Cys4 sarà liquidata per evitare polemiche
Pronto il decreto per Carrai: sarà a Palazzo Chigi con Renzi
Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri è pronto: un provvedimento che ridistribuisce le competenze in materia di cyber security, senza passare dal Parlamento, così da creare le condizioni per assegnare un incarico a Marco Carrai, amico, collaboratore e sostenitore di Matteo Renzi. Il quadro è definito, il Dpcm è blindato

pc 7 luglio - Milano - EXPO uguale mafia

Pisapia prima e SALA oggi, complici della mafia - Renzi a Milano uguale mafia.

Le elezioni a MILANO sono state una lotta fra cosche mafiose attraverso partiti, liste e candidati - chi ha partecipato a queste elezioni compreso le 'liste di sinistra' si sono prestate a questo gioco truccato - coloro che a sinistra hanno votato SALA 'per non far vincere Parisi', chi ha votato forze di destra travestite come i grillini... sono utili idioti al servizio dello stato di cose esistenti.

proletari comunisti -PCmItalia

Expo, 11 arresti a Milano: “Associazione a delinquere per favorire Cosa Nostra”


 


La Guardia di finanza ha eseguito le misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta della Dda con al centro reati tributari, riciclaggio e associazione per delinquere con l’aggravante della finalità mafiosa. Commissariata la Nolostand del gruppo Fiera di Milano: "Indagati in contatto con i vertici". Sequestro preventivo di beni per 5 milioni di euro. In manette anche l'ex presidente della Camera penale di Caltanissetta. Procuratore capo Francesco Greco: "Vicenda inquietante"


Undici persone sono state arrestate a Milano (4 in carcere e 7 ai domiciliari) con l’accusa di associazione a delinquere per favorire Cosa Nostra: a loro è riconducibile un consorzio di

mercoledì 6 luglio 2016

pc 7 luglio - Seguire l'esempio dei compagni NOTAV !

Non accettiamo più questi processi e sentenze farsa - meglio tutti in galera che stare al gioco truccato della giustizia borghese in tempi di moderno fascismo!|

proletari comunisti- PCm Italia

No Tav in tribunale: “Siamo evasi contro l’ingiustizia”.
No Tav in tribunale: “Siamo evasi contro l’ingiustizia”.
luglio 05

Restano in carcere Giuliano Borio e Luca Germano, i due militanti No Tav  fermati il 3 luglio vicino al confine con la Francia per avere violato l’obbligo degli arresti domiciliari.
I due, indagati per evasione, hanno spiegato le ragioni del loro gesto disobbediente: «Quella misura – ha detto Borio – era profondamente ingiusta. Sono stato indagato solo perché nel 2015, durante una marcia, avevo tirato via un lacrimogeno che mi era caduto in mezzo ai piedi. Analoghe ingiustizie riguardano tante altre persone, persino di settant’anni. Non se ne può più».
Il giudice, per questo specifico procedimento, ha disposto gli arresti domiciliari. E
ntrambi, però, restano detenuti per quel che riguarda i fatti del 2015. Germano, che ha costante bisogno di farmaci per un suo problema di salute, era stato portato in una camera di sicurezza a Rivoli e il suo difensore, l’avvocato Claudio Novaro, durante l’udienza ha denunciato «il trattamento terribile di cui ci lamenteremo nelle sedi opportune».

pc 7 luglio - Continua l'orrore senza fine dei morti sul lavoro

Il sistema capitalistico, i padroni, i governi, le leggi complici mettono quotidianamente gli operai a rischio vita - serve il sindacato di classe, le ronde operaie così come serve cambiare metodi di lotta colpendo padroni, servi dei padroni, enti di controllo e  istituzioni del capitale responsabili delle morti operaie

proletari comunisti/PCm Italia

Morto l’operaio ustionato, aveva 29 anni

Abitava a Roata Chiusani di Centallo, l’incidente a Torino a fine giugno

Non ce l’ha fatta Alessio Giraudo, 29 anni, di Roata Chiusani di Centallo, uno dei due operai feriti a fine giugno nello scoppio della centralina elettrica alle spalle del supermercato Mercatò di via Botticelli, nella zona Barriera di Milano. Il giovane era ricoverato in coma al Cto con ustioni di terzo grado sul cinquanta per cento del corpo. Il collega Enrico Montalto, 33 anni, di Alba, aveva riportato invece ustioni di secondo grado sul trenta per cento del corpo e lesioni di terzo grado sulle punte della dita. I due operai, dipendenti della ditta Edil impianti, stavano facendo una verifica della tensione nella centralina di derivazione da 20 mila a 380 volt, quando è scoppiato l’incendio. La notizia della sua scomparsa sta destando profonda commozione in tutta la frazione di Centallo dove Alessio Giraudo era nato e cresciuto. Il giovane era anche un portiere di calcio, aveva militato nel Murazzo, oggi in seconda categoria.
Annullata, per rispetto nei confronti della sua famiglia, la serata di tango «Emozioni in musica» che era in programma sabato proprio a Roata Chiusani
Si attende il nulla osta per stabilire la data dei funerali. Non si esclude che la Procura possa disporre l’autopsia per fare chiarezza su quanto avvenuto lo scorso 25 giugno quando Giraudo, con un collega, stava eseguendo il controllo di un quadro elettrico nel parcheggio di un supermercato.
Intanto, in segno di lutto, la Pro loco di san Biagio ha annullato i «Summer Games» (giochi estivi che coinvolgono centinaia di giovani di Centallo e frazioni) in programma questo fine settimana.

pc 7 luglio - Nuovo omicidio razzista a Fermo dei fascisti ultras!

Non è possibile accettare queste cose! Organizzare i migranti e i solidali antifascisti e antirazzisti per rispondere a questi orribili crimini, politicamente e socialmente 
Bisogna pretendere che gli assassini vengano arrestati  e processati non solo come persone ma come ultras fascisti, ma è soprattutto necessario organizzarsi per colpire con la giusta violenza rivoluzionaria persone e gruppi responsabili così come chi li copre a livello di Stato e governo

proletari comunisti-PCm Italia

Fermo, difende la moglie dopo insulti razzisti: nigeriano ucciso da ultrà

Emmanuel Chidi Namdi, 36 anni, era arrivato nel nostro Paese dalla Nigeria meno di un anno fa insieme alla sua compagna di vita. Ieri l'uomo, che stava passeggiando con la fidanzata, è intervenuto per difenderla dagli insulti e da uno strattonamento. È stato colpito più volte alla testa, con calci e pugni e forse anche con un paletto

Era arrivato nel nostro Paese dalla Nigeria meno di un anno fa. Insieme alla sua compagna di vita. Aveva seguito le rotte dei migranti fino alla Sicilia, dopo che  i Boko Haram gli avevano ucciso la figlia di due anni e devastato il villaggio. Ma in Italia a violenza si è aggiunta violenza, quella di un gruppo di estremisti di destra, probabilmente ultras della squadra locale di calcio di Fermo, che prima hanno preso di mira la moglie, paragonandola a una “scimmia”, e poi, davanti al tentativo dell’uomo di difendere la donna, lo hanno aggredito e riempito di botte. Emmanuel Chidi Namdi,

pc 6 luglio - La santa inquisizione anti movimento NOTAV non si ferma mai

Occuparono il consiglio comunale, a processo 30 attivisti No Tav

A circa tre mesi dal “fattaccio”, arriva la denuncia per 30 attivisti “No tav” che il 14 aprile scorso occuparono il consiglio comunale di Novi Ligure provocandone la sospensione. Gli organizzatori dell'occupazione rischiano fino a 5 anni di carcere

Il consiglio comunale era convocato per discutere e votare le osservazioni alla modifica del tracciato del Terzo Valico che ha portato all'eliminazione del famoso “shunt”, cioè 7 chilometri di linea in territorio di Novi Ligure.

La discussione fu l'occasione per il movimento no-tav di protestare
: dopo aver cercato con megafoni di impedire la discussione, qualche decina di attivisti armati di bandiere e megafoni entrarono tra i banchi dei consiglieri costringendo la presidente del consiglio comunale, Martina Sciutto, a sospendere la seduta. Neppure l'intervento delle forze dell'ordine, che procedettero all'identificazione dei manifestanti, riuscì a farli allontanare dalla sala consigliere. Il consiglio fu così sospeso e rinviato alla settimana successiva.

Impedire il regolare svolgimento di un consiglio comunale rientra nei casi previsti dall'articolo 340 del codice penale, “Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità”, reato per cui si procede d'ufficio senza la necessità di azioni dalla parte lesa. Quindi, sebbene il comune di Novi Ligure non abbia proceduto a sporgere querela, è arrivata la denuncia per i 30 attivisti che dovranno difendersi in tribunale. Il reato prevede la reclusione fino ad un anno per i manifestanti, mentre “I capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni”.

pc 6 luglio - LA LOTTA IN SICILIA DEGLI ASSISTENTI AGLI STUDENTI DISABILI UN ESEMPIO PER LE LOTTE DEI LAVORATORI PRECARI A LIVELLO NAZIONALE CONTRO IL GOVERNO RENZI

Comunicato dello Slai cobas per il sindacato di classe - coordinamento nazionale

Lo Slai cobas per il sindacato di classe, coordinamento nazionale, saluta le combattive lavoratrici e lavoratori che da mesi a Palermo (ma anche negli anni scorsi) stanno portando avanti una dura lotta contro la Regione sicilia e il governo, per il lavoro stabile e i diritti contrattuali.

Ieri questa lotta ha fatto un salto in avanti, diventando mobilitazione regionale! Folte delegazioni di lavoratrici sono arrivate dalle varie città della Sicilia, e, entrando subito nello spirito e nella pratica dei lavoratori Slai cobas sc di Palermo, hanno tenuto sotto scacco la Regione, il presidente Crocetta, assessori e parlamentari, per l'intera giornata, con ripetuti blocchi stradali, pressioni verso i personaggi che arrivavano o uscivano dalla Regione; con le lavoratrici determinate e orgogliose di una lotta che nonostante mesi e mesi certo loro non sta piegando ma sta piegando le Istituzioni.
Questa grande mobilitazione regionale ieri ha imposto la convocazione urgente della Giunta regionale e ha strappato un primo concreto risultato (l'eliminazione di un comma che prevedeva la trasformazione dei contratti di lavoro in voucher - con scorno del M5S che lo aveva proposto) e un impegno di ritiro dell'art. 10 della Finanziaria bis che vuole affidare l'assistenza degli studenti disabili ai bidelli, licenziando fino a 1500 lavoratori e lavoratori.

Questa lotta, per la sua tenuta, per la sua determinazione; per i giochi politici che ha "rotto", ultimamente smascherando la politica di Palazzo del M5S; per aver attaccato e denunciato sulla base dei fatti come la "politica dell'occupazione" tanto propagandata dal governo Renzi e dai suoi ministri, non è altro che rendere ancora più precari i precari e togliere ai precari anche quel misero lavoro che hanno; per aver smascherato i sindacati confederali, fuori completamente da questa importante lotta; per il ruolo delle lavoratrici (che sono state anche l'avanguardia nei due scioperi delle donne, del 2013 e dell'8 marzo di quest'anno); per la capacità di unire tutte le lavoratrici e i lavoratori della Regione, è un esempio, un riferimento a cui i vari settori di lavoratori precari in lotta contro l'attacco ai posti di lavoro e il peggioramento delle condizioni portato avanti dal governo Renzi, possono guardare. 

Questo è potuto avvenire perchè questa lotta è stata diretta dalla linea e dall'azione dello Slai cobas sc, che sempre ha unito e unisce la battaglia per l'affermazione, la tenuta e la pratica di una linea di classe, battaglia, quindi, interna e parte del più generale fronte di lotta proletario, alla ampiezza di massa della lotta. 

E' questo lavoro e la capacità dei compagni dirigenti dello Slai cobas sc di Palermo, in particolare di una compagna, Donatella, che ha cementato l'unità, quell'orgoglio di dire "io starò sempre con lo slai cobas" (come dicono alcune lavoratrici), che servoe eccome alla lotta dei lavoratori.

SLAI COBAS per il sindacato di classe - coordinamento nazionale

pc 6 luglio - PROCESSO ALLE LOTTE PER IL LAVORO A TARANTO: "UN COLPO AL CERCHIO E UNA ALLA BOTTE" - dal blog tarantocontro

Il processo tenutosi il 4 luglio contro una delle tante lotte dei Disoccupati Organizzati Slai cobas a Taranto, si è concluso con una sentenza "a due facce":
da un lato la Giudice Misserini ha assolto la coordinatrice Slai cobas da tutti i capi di imputazione (aver manifestato senza autorizzazione sul ponte e interruzione del traffico) perchè "il fatto non sussiste" (per la prima imputazione) e per "non aver commesso il fatto" (per la seconda), dall'altra però ha condannato pesantemente uno dei Disoccupati organizzati (per interruzione del traffico sul ponte e incitamento agli altri disoccupati a continuare il blocco del ponte); a questi ha comminato una condanna di 9 mesi di reclusione addirittura maggiore di quella chiesta dal PM (7 mesi).

PER QUESTO, SE SIAMO CONTENTI PER IL RICONOSCIMENTO OGGETTIVO DELLA LEGITTIMITA' DELLO SLAI COBAS AD ORGANIZZARE LE LOTTE PER IL LAVORO, DENUNCIAMO QUESTA ILLEGITTIMA CONDANNA AD UN DISOCCUPATO, che non ha altra giustificazione (perchè la contraddizione è palese: se da un lato si dice che il fatto di manifestazione sul ponte senza autorizzazione "non sussiste", dall'altra poi si condanna per l'interruzione del traffico sul ponte) se non quella di voler essere monito/minaccia per i disoccupati che lottano

Il processo è stato caratterizzato dalle dichiarazioni della coordinatrice Slai cobas che ha messo in

pc 6 luglio - Francia - la borghesia francese, il suo Stato e il suo governo, la sua stampa continuano a temere la ribellione delle masse

Ma le forze opportuniste francesi contano ancora e sempre sulla CGT come vettore della continuità e radicalizzazione del movimento. Sono come pulci sulle spalle di un elefante che gridano 'la guerra non è finita', ma si sottraggono ai compiti propri di organizzare la guerra!

Fin de séquence - mais la guerre n'est pas finie !

« C’est une illusion de calme, la colère est immense », titre le journal Le Monde après la manifestation du 28 juin, reprenant les paroles d’un manifestant. 
Presque cinq mois après le début du mouvement, les manifestations se poursuivent à une échelle certes plus réduite, mais avec la même détermination - et il y aura encore du monde dans les rues le 5 juillet !. Les mots d’ordre se radicalisent, visent désormais spécifiquement le PS, Marisol Touraine vient encore d’en faire les frais à Carhaix lors de la visite de l’hopital local : « P comme pourri, S comme salaud, à bas, à bas, le Parti Socialo » scande un manifestant, lui faisant tourner les talons. Dans les manifs, le mot d’ordre « Tout le monde déteste le PS ! » a également un franc succès…
Aujourd’hui, la mobilisation faiblit, mais la détermination politique grandit parmi le « noyau dur » qui reste sur le terrain. Les débats sont nombreux (et vifs !) sur le « Monde de la loi Travail », sur les perpesctives, sur les élections de 2017… On est loin du découragement de l’après 2010, les leçons en sont tirées !

pc 6 luglio - Francia - l'accettazione delle regole del gioco da parte della CGT, e non solo nelle manifestazioni del 23 giugno e del 28 giugno, rafforzano il governo e indeboliscono il movimento di lotta

Démonstration de faiblesse et répression en marche - una cronaca in francese

lasciamo la traduzione a chi è interessato a leggerlo


La mise sous tutelle policière des activités syndicales commencée le 23 juin, se poursuit le 28 par l’invention du siège préventif de Bourse du Travail et séquestration de syndicalistes avant manif !
Le 23 juin allant à Bastille et le bassin de l’Arsenal j’avais témoigné de ceci :
Depuis la sortie du métro et jusqu’à Bastille nous traversons une zone d’extension des pouvoirs de police, où la milice surarmée (pour pouvoir défendre des vitres) nous impose une succession de fouilles intrusives et violentes (répétitives pour certain-es), multiplie les confiscations punitives, et surtout fait l’usage ciblé de l’interdiction de manifester ; sans justifications acceptables et sans recours possibles, par la seule légitimation de la force.

pc 6 luglio - Francia - il governo Hollande Valls ridicolizza il parlamento e marcia come un carroarmato nell'approvazione della LOI-TRAVAIL

Mentre lo Stato borghese prosegue con la repressione - La CGT porta la classe operaia in lotta nel vicolo cieco dell'opposizione impotente

Loi Travail : la répression continue à Paris 3

Communiqué de soutien à Boris et Élise par le Comité de mobilisation de Paris 3.
Après les procès de Boris et Élise, accusé.es d’affichage, qui se sont soldés par une amende avec sursis, c’est un troisième étudiant de Paris 3, Luc, qui a été embarqué par la police mi-avril, après avoir été matraqué. Il est accusé – à tort – d’avoir lancé un pavé sur la tête d’une manifestante (qui a eu le crâne fêlé). Bien que nous lui fassions confiance et croyions fermement à son innocence, les faits dont il est accusé sont très graves. Deux policiers ont témoigné contre lui et il risque de la prison ferme.
Il ne s’agit pas d’un cas isolé, mais d’une politique globale menée par le gouvernement, qui allie violences policières et répression judiciaire, afin de réprimer par la peur le mouvement de contestation contre la « Loi Travail », et de faire croire à un mouvement de « casseur.es ». Face à cette situation, nous devons rester solidaires afin de montrer au gouvernement notre détermination et notre unité. Nous refusons ces arrestations sommaires qui se suivent d’accusations arbitraires, dans le but de sanctionner des militant.es ayant eu le seul tort d’être présent.es sur les lieux, voire simplement d’être connu.es par la police.
Nous serons présent.es le 5 juillet à 13h30 pour appuyer notre camarade lors de son procès, et dénoncer la répression judiciaire dont le mouvement contre la « Loi Travail » fait l’objet. Nous invitons chacun.e à nous retrouver le mardi 5 à 13h au métro Cité pour nous rendre ensemble au jugement et soutenir Luc!
Le Comité de mobilisation de Paris 3

pc 6 luglio - Una fogna di corrotti fa capo al ministro degli interni di Alfano - puntello del governo anti popolare di Renzi - ma non sarà un voto che li caccerà

Corruzione Roma, Pizza: “Ho fatto assumere il fratello del ministro Alfano alle Poste, gli ho fatto avere 160mila”


Tra le “altissime cariche istituzionali” con cui il faccendiere Raffaele Pizza, fratello dell’ex sottosegretario del governo Berlusconi, Giuseppe, aveva “legami” e “ragioni di credito” c’era anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano o meglio con un suo familiare: il fratello. È stato il gip, nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di 24 persone tra cui il deputato Ncd Antonio Marotta, a mettere l’accento su una liason pericolosa tra i politici corrotti e l’inquilino del Viminale. Lunedì il ministro aveva difeso Marotta dicendo: “Siamo convinti che riuscirà a dimostrare la sua assoluta estraneità”.
Pizza, intercettato dai finanzieri – è il 9 gennaio 2015 – vantava (o millantava?) di aver fatto assumere in una società delle Poste il fratello del ministro. Stando a quanto riportano Repubblica e Corriere della Sera, le Fiamme Gialle hanno intercettato una conversazione tra Pizza e il collaboratore del ministro Davide Tedesco che parlavano appunto dell’incarico fatto avere al

pc 6 luglio - Palermo 5 luglio: Assistenti siciliani ai disabili in piazza. Alta tensione e blocchi stradali



LAVORO 05 luglio 2016
di Claudio Porcasi

Chiedono a gran voce l’abolizione dell’articolo 10 della Finanziaria bis, varata dall’Ars, che decreta il loro licenziamento dopo quasi vent’anni di precariato. Protestano davanti a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione, gli assistenti igienico-personali agli studenti disabili delle scuole superiori dell’Isola.
La manifestazione di oggi è a carattere regionale e interessa i 1500 operatori che, se il testo della Finanziaria non sarà modificato, perderanno il loro posto di lavoro. Una funzione, quella dell’assistenza agli studenti disabili che, secondo prevede il nuovo provvedimento di legge, al fine di ridurre i costi, dovrà essere svolto dai collaboratori scolastici (i bidelli) dopo un corso di formazione di 16 ore.
Gli assistenti agli studenti disabili sono in presidio a piazza Indipendenza e chiedono un incontro con il governatore Rosario Crocetta. La tensione tra i lavoratori presenti al sit-in è cresciuta perché è giunta la notizia che l’Ufficio scolastico regionale dell Sicilia ha inviato nelle scuole una circolare che ufficializza l’avvio dei corsi di formazione dei collaboratori scolastici a partire da luglio fino a settembre, corsi peraltro obbligatori. Accelerando così il percorso di licenziamento degli assistenti.
I lavoratori stanno bloccando il traffico automobilistico in piazza Indipendenza in segno di protesta.
Tutto questo nonostante poche ore fa, nella tarda serata di ieri, si sia concluso alla Prefettura di Palermo l’incontro proprio di questi lavoratori. L’organizzazione sindacale Slai Cobas, che da più di un mese guida la protesta dei lavoratori, si è confrontata con il prefetto, Antonella De Miro e il viceprefetto Umberto Massocco, Maria Luisa Altomonte, direttore dell’Ufficio scolastico regionale; l’assessore regionale all’Istruzione e formazione, Bruno Marziano e rappresentanti dell’assessorato regionale alle Autonomie locali e del sindaco metropolitano di Palermo.
Aggiornamento delle 14.30: Tensione tra gli assistenti dei disabili presenti in piazza e la polizia, con urla e spintoni. Il presidente Crocetta ha fatto sapere loro tramite la Digos che non puoi riceverli oggi ma in data da destinarsi.
Gli assistenti non ci stanno e minacciano di inasprire la protesta.
Al tavolo di discussione – riferisce lo Slai Cobas . – c’è stata condivisone sul fatto che l’articolo 10 della Finanziaria bis che prevede l’utilizzo dei voucher e il passaggio del servizio ai collaboratori scolastici del servizio in questione è di fatto inattuabile per i tempi tecnici che richiede e per le complicazioni che si creerebbero nello svolgimento dello stesso. E’ stata espressa, in questo senso, e così stando le cose, grande preoccupazione per l’avvio del servizio per il prossimo anno scolastico in quanto gli studenti disabili non avrebbero assicurata alcuna assistenza visto che i corsi ai collaboratori scolastici si faranno gradualmente e i voucher si rivelano inapplicabili”.
In particolare l’assessore Marziano, nel corso dell’incontro in Prefettura, si è impegnato a cercare di arrivare a una modifica dell’articolo 10, a partire dalla questione del pagamento con i voucher degli assistenti ai disabili per il periodo in cui saranno ancora necessari, cioè in attesa del completamento dei corsi di formazione dei collaboratori scolastici.

Ma a questa ipotesi lo Slai Cobas si è opposto, ribadendo con forza che “l’articolo 10 deve essere soppresso in toto e si deve lavorare per la salvaguardia del diritto allo studio dei ragazzi che questo articolo non garantisce e per la salvaguardia occupazionale dei 1500 assistenti in Sicilia”.