sabato 19 marzo 2016

pc 19 marzo - Un rap 'armato' - Sistah Street Feat Bandera Roja

[RAP AL MAR ARMADO]

Uno de nuestros primeros trabajos en conjunto con la compa Sistha Street.
Porque el pueblo no necesita plebiscito, asamblea constituyente o elecciones donde cada 4 a;os elige a su opresor... Sino que necesita una Revolución!

https://www.youtube.com/watch?v=gd7m2dv0Cu0

[I'am Poblazional Records / Blackout Beats - 2015]
youtube.com

pc 19 marzo - Esce la Dichiarazione di Fondazione del MOVIMENTO UNITO RIVOLUZIONARIO DEL POPOLO Turchia Kurdistan - in via di traduzione

La Dichiarazione del Revolutionary United People’s Movement (Halkların Birleşik Devrim Hareketi)  è firmata da 10 partiti e organizzazioni

TKP/ML (Communist Party of Turkey/Marxist-Leninist)

PKK (Kurdistan Workers’ Party)

THKP-C/MLSPB (Front-Liberation Party of the People of Turkey / Marxist-Leninist Armed Propaganda Unit)

MKP (Maoist Communist Party)

TKEP-L (Communist Labour Party of Turkey-Leninist)

TİKB (Revolutionary Communist League of Turkey)

DKP (Revolutionary Communard Party)

Devrimci Karargâh (Revolutionary Headquarter)

MLKP (Marxist-Leninist Communist Party (Turkey/North Kurdistan))

Moreover, the Proleter Devrimciler Koordinasyonu (Coordination of Revolutionary Proletarians) has announced to join the Revolutionary United Movement. Also, an organisation by the name of Diriliş Hareket (Renaissance Movement), which took part at the discussions, has announced that it is considering to join the Movement.

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A more complete report of the founding statement of the HBDH-Signalfire
Ten revolutionary organisations from Turkey/Kurdistan joined their forces to fight the fascism of the AKP and of President Erdoğan at its head.

pc 19 marzo - Dal 2 al 9 aprile in Italia settimana internazionale di azione - Libertà incondizionata per tutti i prigionieri politici in India! Materiali, notizie info e contatti csgpindia@gmail.com

Solidarietà con tutti i prigionieri politici del mondo!

Stop Green Hunt, stop la Guerra e gli attacchi aerei contro il popolo!

Sostenere la guerra popolare in India!
In India sono più di 10.000 i prigionieri politici che languiscono nelle carceri. Sono dirigenti, quadri e membri del PCI (maoista) e del dell’Esercito Popolare Guerrigliero di liberazione (PLGA), abitanti dei villaggi adivasi che hanno resistito all’evacuazione forzata; contadini che hanno lottato contro i protocolli di intesa firmati da governi e multinazionali per sfruttare il popolo e continuare il saccheggio imperialista delle risorse naturali; attivisti delle minoranze nazionali organizzati contro la minaccia crescente del fascismo indù; intellettuali come il Dr Saibaba, artisti, studenti e membri di altre organizzazioni democratiche, colpevoli di stare dalla parte del popolo a fronte della guerra al popolo scatenata dallo Stato indiano; donne del popolo, femministe unitesi per ribellarsi contro la galoppante escalation di stupri, spesso commessi da forze armate e di polizia e squadre fasciste paramilitari spalleggiate dallo Stato. Nelle prigioni i detenuti subiscono ogni tipo di abuso, torture, negazione della libertà su cauzione, condizioni di vita disumane, trasferimenti arbitrari, aggressioni brutali e le punizioni in isolamento totale, e sempre più spesso le detenute sono violentate.
Nonostante le feroci condizioni di detenzione, prigionieri resistono e lottano con spirito rivoluzionario e trasformano le oscure galere in cui sono rinchiusi in un fronte di lotta contro l’ascesa del fascismo in India e il regime indiano.
La lotta per la loro liberazione incondizionata è un compito urgente per tutte le forze di solidarietà ed è parte integrante del sostegno, per la vittoria della guerra di liberazione.
Le classi dominanti stanno sempre più trasformando l’intera India in una “prigione dei movimenti popolari”.Le classi dominanti indiane, sotto la guida e con l’assistenza degli imperialisti, hanno lanciato a livello sub-continentale un’offensiva su più fronti e denominata “Operazione Green Hunt”. Si pretende che questa abbia come bersaglio l’eliminazione del movimento maoista, ma in realtà prende di mira e punta a sopprimere ogni autentica rivendicazione democratica del popolo. Migliaia di rivoluzionari, dirigenti e militanti di organizzazioni di massa e democratiche sono stati assassinati, torturati e messi in carcere. Incriminati per false accuse, molti di loro scontano pesanti condanne, in forza delle leggi draconiane adottate dai governi centrali e statali, che marchiano i dirigenti popolari i protagonisti di lotte come “elementi anti-nazionale o terroristi”.
La crisi economica e finanziaria del sistema imperialista continua ad aggravarsi, così come continuano ad intensificarsi le aggressioni imperialiste e le guerre reazionarie. In questa situazione, nell’agenda del governo Braminico fascista del BJP di Modi hanno la massima priorità l’annientamento al più presto della lotta maoista, dei neonati organi politici di potere popolari, i Krantikari Janatana Sarkar (comitati rivoluzionari popolari) e il saccheggio delle ricchezze naturali del paese il più velocemente possibile e a ogni costo. Modi, che è il primo servo delle grandi aziende nazionali ed estere, ha non solo avviato ma anche aggressivo applicato la terza fase dell'operazione Green Hunt. È in questo contesto che si collocano gli attacchi armati aerei contro le regioni adivasi pianificati dal regime di Modi.
I maoisti indiani fanno appello a tutte i partiti e organizzazioni rivoluzionarie, alle organizzazioni della solidarietà internazionale, alle organizzazioni dei lavoratori, agli intellettuali progressisti e democratici, agli operai contadini, studenti, giovani, artisti, scrittori, scienziati, ambientalisti, insegnanti, a far sentire la loro voce contro la decisione di scatenare attacchi aerei sulle aree abitate in maggioranza da adivasi, ascendere in piazza e protestare. Neanche la più brutale repressione potrà mai fermare la guerra di liberazione delle masse indiane, anzi, questa deve estendere la solidarietà politica e morale con la guerra popolare.
Il Comitato Internazionale Sostegno alla Guerra Popolare in India lancia una Settimana Internazionale di azione in tutto il mondo, dal 2 al 9 aprile 2016.
In questa settimana tutte le iniziative esprimeranno la solidarietà con tutti i prigionieri politici nelle carceri dell’imperialismo e dei regimi reazionari, a sostegno di tutte le lotte per la loro liberazione.
International Committee to Support the People’s War in India
csgpindia@gmail.com
   

pc 19 marzo - Lettera aperta ai compagni di Padova - solidarietà e proposta

cari compagni,
vi rinnoviamo la solidarietà militante per tutti i compagni e i proletari arrestati in queste settimane.
Vi informiamo che, dove siamo presenti, abbiamo fatto ampiamente circolare il vostro materiale e in occasione delle prossime iniziative proletarie ne parleremo organizzando messaggi diretti da parte degli organismi di massa e in particolare delle strutture locali dello slai cobas per il sindacato di classe.
Vi ricordiamo che
dal 2-9 aprile è indetta una settimana internazionale di sostegno alla guerra popolare in India centrata sui prigionieri politici indiani e in solidarietà con i prigionieri politici in tutto il mondo.
Chiediamo la vostra  adesione per organizzare in piena autonomia iniziative in merito.

Comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in india - sezione italia
csgpindia@gmail.com
Sent: Saturday, February 27, 2016 2:04 PM
Subject: Continuare la lotta, estendere la solidarietà! 

Inviamo comunicato dell'Assemblea di Lotta "uniti contro la repressione" per il recente attacco repressivo ai compagni e alle compagne di Padova.
Oggi a Padova ci sarà il corteo alle ore 16 in piazza Caduti della Resistenza e in seguito un'assemblea per il rilancio della lotta. 
Collettivo Tazebao

Continuare la lotta, estendere la solidarietà!

Come Assemblea di lotta "Uniti contro la repressione" esprimiamo solidarietà ai compagni/e del Comitato di lotta per la casa di Padova accusati di associazione a delinquere.


Il 18 febbraio, all'alba, a Padova, Schio (Vi) e Cagliari vengono eseguite perquisizioni

pc 19 marzo - Contro il licenziamento di Giacomelli iniziativa a Viareggio

Per la Solidarietà ed il Sostegno!
Per la reintegrazione di Sandro Giacomelli! 
Domenica 20 marzo alle ore 20.00 a Viareggio c/o il Circolo “Partigiani sempre”, via del Terminetto 35, cena di solidarietà a sostegno di Sandro Giacomelli, delegato dei Cobas, licenziato il 31 dicembre dalla Dna, azienda della Piaggio di Pontedera (Pi), per il suo impegno sindacale.
Nel corso della serata, informazioni e i prossimi appuntamenti sulla vertenza per la riassunzione di Sandro.
Giovedì 24 marzo dalle ore 11.30 alle ore 14.30 presidio di fronte ai cancelli della Dna e della Ceva a Pontedera.NO ai licenziamenti politici!
Per la prenotazione alla cena: 3206857939 - 3397772265

pc 19 marzo - Ricordando Fausto e Iaio assassinati per mano fascista e di stato


L'omicidio di Fausto e Iaio è un assassinio di matrice terroristica fascista e di stato avvenuto a Milano il 18 marzo 1978  Fausto Tinelli e Lorenzo "Iaio" Iannucci, all'epoca diciottenni erano frequentatori del Centro Sociale Leoncavallo, e furono uccisi con 8 colpi di pistola da parte di elementi neofascisti. I due ragazzi stavano conducendo approfondite indagini (con interviste sul campo, registrate meticolosamente su nastri, poi trafugati misteriosamente dopo la loro morte) sul traffico di eroina e cocaina nel quartiere di Lambrate Città Studi, gestito da potenti ambienti della malavita organizzata e dell'estrema destra milanese. La controinformazione condotta da alcuni giornalisti indipendenti e militanti del Centro Sociale Leoncavallo portarono ad individuare nel bar Pirata (centro di ritrovo dei neofascisti della zona) il luogo di ritrovo degli autori materiali dell'omicidio, ma le indagini ufficiali, condotte dal sostituto procuratore Armando Spataro  - sempre molto solerte nelle inchieste antiterroriste contro le BR  -e passate ad altri 4 sostituti procuratori, non hanno mai individuato né i mandanti né gli esecutori di questo delitto rientrante nella “strategia della tensione” dell’epoca. Nel 2011 in un'intervista a Radio 24 la madre di Fausto ha accusato esplicitamente i servizi segreti di essere i mandanti dell'omicidio dei due giovani: "Negli anni ho riannodato i fili della memoria, i pezzi di un piccolo mosaico che mi ha permesso di raggiungere la vera verità che io conosco. Mio figlio è stato vittima di un commando di killer giunti da Roma a Milano, nel pieno del rapimento di Aldo Moro, in una città blindata dalle forze dell'ordine. Un omicidio su commissione di uomini dei servizi segreti".
GALLERIA FOTOGRAFICA:

pc 19 marzo - Scandaloso attacco alla libertà di stampa ed opinione a Genova - Presidenza del Consiglio e Ministero degli interni si costituiscono parte civile contro Pennatagliente blog comunista per 'aver diffamato la figlia di Guido Rossa e lo stesso Guido Rossa' - massima solidarietà di proletari comunisti

Diffamata Sabina Rossa, il governo si costituisce parte civile

Diffamata Sabina Rossa, il governo si costituisce parte civile

Sul blog frasi offensive alla memoria del sindacalista ucciso. L'uomo ha chiesto scusa
La Presidenza del Consiglio e il ministero dell'Interno si sono costituiti parti civili, tramite l'Avvocatura dello Stato, durante l'udienza preliminare che riguarda Stefano Ghio, 48 anni, accusato di aver diffamato la figlia di Guido Rossa e la memoria dello stesso operaio dell'talsider ucciso il 24 gennaio 1979 a Genova dalla colonna genovese delle Brigate Rosse per quanto aveva scritto sul blog denominato 'Pennatagliente'.  Si è costituita parte civile anche Sabina Rossa assistita dagli avvocati Vincenzo Marino e Gennaro Velle che hanno depositato una documentazione sul conferimento a Guido Rossa della medaglia d'oro al valore civile come vittima del terrorismo. Davanti al gup Claudio Siclari l'imputato che ha chiesto e ottenuto di essere processato con rito abbreviato, ha chiesto scusa per quello che aveva scritto e che non era sua intenzione fare apologia del terrorismo ("né tanto meno istigare qualcuno a fare lo stesso": ma loro non possono saperlo perché quanto correttamente riportato gliel'hanno riferito, n.d.r.). L'inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore Federico Manotti. Ghio, difeso dall'avvocato Matteo Groppo, è accusato di apologia del delitto di omicidio di Guido Rossa rivendicato dalle Br e di diffamazione aggravata per avere offeso la memoria di Guido Rossa e l'onore di sua figlia.  Sempre secondo l'accusa questo fatto è aggravato in quanto l'apologia riguarda un delitto di terrorismo commesso attraverso strumenti informatici e telematici. L'udienza è stata rinviata al 15 giugno.

pc 19 marzo - La FCA si difende di fronte alla denuncia della situazione nella Maserati: ritmi di lavoro pesantissimi e sicurezza a rischio - ma la ASL la smentisce, anche se commina multe ridicole


L'Asl multa Maserati: "Prevenzione  ridotta sulle linee di montaggio"
L'Asl multa Maserati: "Prevenzione ridotta sulle linee di montaggio"


Fca replica: "A Grugliasco la sicurezza è all'avanguardia".
Fca non ha fatto abbastanza per tutelare la salute dei i lavoratori della Maserati di Grugliasco, per questo è stata multata: 1.424,80 euro di sanzione dall’Asl di Rivoli per aver sottovalutato alcuni possibili rischi per la salute degli operai. I sopraluoghi, si sono svolti tra luglio 2014 e agosto 2015, e hanno riguardato tre postazioni di lavoro: su due (una del reparto montaggio e l’altra della lastratura) il documento di valutazione dei rischi aziendali prevedeva una fascia “gialla”, che equivale al rischio “incerto o molto lieve”, mentre secondo i controllori avrebbe dovuto essere “rossa”, di “rischio medio”. Dunque, l’impresa avrebbe dovuto adottare misure di prevenzione per ridurre le possibili ripercussioni delle mansioni.
 "Gli operai ci dicono di essere affaticati, di patire dolori a braccia e spalle e che vorrebbero soluzioni.Sarebbe utile una pausa aggiuntiva, o abbassare i ritmi", dice Edi Lazzi, Fiom.

pc 19 marzo - Palermo: volantinaggio/attacchinaggio agli studenti in occasione dello sciopero del 18 marzo contro la guerra

Ieri 18 marzo a Palermo è stato fatto dai giovani di Red Block un volantinaggio e attacchinaggio per informare i giovani sullo sciopero generale contro la guerra. La guerra è al servizio degli interessi dei padroni. La guerra imperialista porta solo distruzione e morte per le masse popolari, con uno spreco enorme di denaro per gli armamenti, comportando tagli ai servizi sociali essenziali come sanità, istruzione e casa.



No alla guerra, allo sfruttamento, al razzismo

Contro la guerra interna ai giovani e agli studenti, che la “buona scuola” di Renzi mette al servizio dei padroni a costo zero, per esempio con le 400 ore di tirocinio nelle fabbriche; contro il preside padrone nel modello scuola-azienda. Questa stessa legge colpisce pesantemente anche i lavoratori e i precari della scuola.

LAVORO NON GUERRA DIRITTI PER TUTTI.

NO AL RAZZISMO, NO ALLO SFRUTTAMENTO. 
NON UN SOLDO, NON UN SOLDATO ALLA LORO SPORCA GUERRA!
DIRITTO ALLA VITA, SALUTE, NON MORTE SOTTO LE BOMBE DEGLI IMPERIALISTI.
SOLDI PER VIVERE E NON PER SPESE MILITARI E ARMAMENTI.

pc 19 marzo - Lo sciopero generale del 18 marzo a Milano

Migliaia di lavoratori in corteo a Milano‬ .
Contro la guerra
Contro il governo Renzi
Contro il jobs act
Contro l'accordo sulla rappresentanza sindacale

foto di Si Cobas Lavoratori Autorganizzati.A Milano il corteo previsto per questa mattina è partito alle 9,30 da piazzale Lodi. Il corteo è stato partecipato da migliaia di lavoratori e lavoratrici, che hanno messo in campo altre azioni importanti tra cui la contestazione al terribile accordo tra UE ed Erdogan sul futuro di migliaia di migranti. 
"Lunga vita alla rivoluzione della Rojava! Erdogan Assassino! Europa complice nel silenzio!" recitava lo striscione appeso sulla sede consolare turca della città, mentre uova e fumogeni venivano lanciati contro l'ingresso della sede.

pc 19 marzo - Ilva Genova - un grottesco rituale che si ripete da mesi


Ilva, lavoratori in allarme

Ilva, lavoratori in allarme


Il presidente della Regione scrive ai ministri Guidi e Poletti
Una lettera ai ministri Guidi e Poletti per chiedere un'interpretazione ufficiale su una complicata sovrapposizione di leggi e una convocazione a lavoratori e tutte le altri parti in causa di un tavolo politico per scongiurare un corteo di protesta. Le annuncia il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che spiega anche nel dettaglio quali siano le motivazioni che hanno portato al fallimento del tavolo tecnico sui lavori di pubblica utilità per i dipendenti Ilva di Cornigliano. "Gli intoppi tecnici sono due: il primo riguarda il decreto 'salva ilva' in cui si parla di sostegno alla continuità occupazionale ma non reddituale; il secondo è che la legge 97 sui lavori di pubblica utilità prevede determinati tetti per l'ente per cui vengono svolti i lavori di pubblica utilità". Ed è qui l'impossibilità di prevedere per i lavoratori Ilva una paga oraria superiore a quella dei dipendenti comunali che si raggiungerebbe con l'integrazione richiesta e una sola settimana di lavoro, invece delle due proposte dai tecnici: "Il fatto che con il decreto salva Ilva il reddito della cassa integrazione sia già stato aumentato di 10 percentuali- prosegue Toti- fa sì che per arrivare al livello reddituale richiesto dai sindacati ci vogliano due settimane di lavoro".

IL SECOLO XIX GENOVA

Ilva, rottura sui lavori socialmente utili: operai pronti alla protesta

Una recente protesta dei metalmeccanici genovesi

Genova - Salta il banco tra i circa 600 lavoratori dell’Ilva che vorrebbero integrare lo stipendio, ridotto a causa della cassa integrazione, e l’azienda. La richiesta dei lavoratori era di arrivare all’ottenimento del 10 per cento dello stipendio con una settimana di lavori di pubblica utilità. Comune e Regione invece hanno avanzato la proposta di estendere il lavoro su due settimane per ottenere lo stesso integrativo, «sulla base del principio secondo cui il compenso degli operai non poteva superare, secondo le norme vigenti, il salario di un dipendente comunale», dice Bruno Manganaro, segretario della Fiom Cgil.
Ma non solo. Società per Cornigliano ha anche indicato precisamente un limite all’integrativo pari al 7 per cento, tre punti percentuali in meno rispetto a quanto preventivato.
Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm e Failms hanno così deciso di interrompere la trattativa.
I sindacati accusano le parti in causa - Comune, Regione e Società per Cornigliano - di non aver rispettato gli accordi di qualche giorno fa.
I sindacati hanno comunque revocato la decisione del corteo vista la lettera del presidente della Regione Giovanni Toti al ministero dello Sviluppo economico e al ministero del Lavoro per un chiarimento, e la contemporanea convocazione per domani alle 16 per cercare di fare il punto della situazione in attesa della risposta da parte dei ministeri competenti.

pc 19 marzo - G8 di Genova 2001: "Radiate i medici violenti di Bolzaneto" - sono passati 15 anni e tutto questo non è avvenuto - E' un'altra la strada per far 'pagare caro, pagare tutto'!

G8, "Radiate i medici violenti di Bolzaneto" interpellanza di Quaranta

Il deputato di Sinistra Italiana appoggia la richiesta dei tanti sanitari che si sono rivolti all'Ordine

"E' giusta la richiesta di alcuni medici genovesi che sollecitano la radiazione dall'Ordine di Giacomo Toccafondi e Marilena Zaccardi perché, essendosi resi responsabili di gravi illeciti all'interno della caserma di Bolzaneto durante il G8 di Genova del luglio 2001, avrebbero screditato l'intera categoria dei medici". E' il contenuto di un'interpellanza di Stefano Quaranta, capogruppo alla Camera per Sinistra Italiana/Sel, che sarà discussa alla Camera "per sapere quali iniziative i ministri della Salute e della Giustizia intendano assumere in merito alla petizione inviata il 22 ottobre scorso firmata da 117 medici genovesi".
"Trovo inaccettabile - spiega Quaranta - che né l'Ordine dei medici (provinciale e nazionale) né il ministro competente abbiano ritenuto opportuno rispondere alla richiesta di 117 medici". Toccafondi, definito dai manifestanti 'il seviziatore di Bolzaneto' era stato sospeso per sei mesi dall'Ordine dopo essere stato licenziato dalla Asl, mentre verso la Zaccardi non è stato preso alcun provvedimento. "La giustizia italiana si è espressa condannando Toccafondi a un anno e due mesi e a risarcire le vittime e rigettando il ricorso di Zaccardi che era stata condannata in secondo grado per reati analoghi a quelli di Toccafondi ma era stata dichiarata l'avvenuta estinzione solo in conseguenza della prescrizione", dice Quaranta.

pc 19 marzo - Nelle fabbriche dell'auto sempre e solo sfruttamento - costruire il sindacato di classe - creare, organizzare la guerra di classe

Maserati, "Troppi carichi di lavoro per gli operai: salute a rischio"

Maserati, denuncia Fiom: "Troppi carichi  di lavoro per gli operai: salute a rischio"

Le ispezioni hanno rilevato che, in due postazioni su tre analizzate, il rischio di contrarre patologie professionali è stato sottostimato
I carichi e i ritmi di lavoro alla Maserati di Grugliasco sono "troppo gravosi per i lavoratori e mettono a rischio la loro salute". . "Ci sono state ispezioni campione -  - dello Spresal, il Servizio per la prevenzione e la sicurezza degli ambienti di lavoro dell'Asl alla Maserati di Grugliasco: è stato rilevato che, in due postazioni su tre analizzate, il rischio di contrarre patologie professionali è stato sottostimato. Lo Spresal ha anche prescritto all'azienda interventi per riportarle a norma". 

la Fiom getta il sasso, ma nasconde la mano pur di tornare ai tavoli di trattative

Edi Lazzi spiega che "l'intento della Fiom, nel denunciare questi problemi, non è quello di creare contrapposizioni ideologiche con l'azienda ma di sfidare in positivo l'azienda stessa alla ricerca di soluzioni che vadano nell'interesse di tutti. Con la salute dei lavoratori non si scherza".

venerdì 18 marzo 2016

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