(infoaut )
All’alba di ieri, giorno di Natale, la città curda di Sirnak, in Turchia, è stata invasa dai mezzi corazzati delle forze speciali, che all’alba hanno iniziato a bombardare il quartiere di Dicle con artiglieria pesante, causando incendi di edifici e la distruzione di molti altri. La popolazione del quartiere, intervistata da Anf News, ha dichiarato che l’aggressione di queste ore è peggiore di quella, terribile, che la città subì nel 1992, che in tre giorni provocò 150 morti. Cafer Erin, una donna che assistette al massacro dell’epoca, ha affermato che ciò che sta impedendo un massacro analogo è la resistenza popolare e la scelta di scavare trincee ed erigere barricate tutto attorno al quartiere nelle settimane scorse. Ha aggiunto che la popolazione di Sirnak resisterà “fino all’ultima goccia di sangue”.
Entra intanto nel 25simo giorno di assedio la città di Amed (in turco Diyarbakir), principale centro
Meloni, i Marò nel “presepe partecipato” di Fratelli d’Italia:
Le statuette dei due marò nel presepe partecipato di Fratelli d’Italia. La presidente del partito Giorgia Meloni ha pubblicato uno status su Facebook per
lanciare l’iniziativa e in rete è iniziata la polemica: “Abbiamo voluto
un simbolo particolare per il Natale”, ha detto, e io ho portato la
statuina di Girone, una persona che manca oggi in Italia”.