sabato 26 dicembre 2015

pc 26 dicembre - L' attacco fascista turco al Kurdistan si intensifica, ma le città resistono!

(infoaut )
All’alba di ieri, giorno di Natale, la città curda di Sirnak, in Turchia, è stata invasa dai mezzi corazzati delle forze speciali, che all’alba hanno iniziato a bombardare il quartiere di Dicle con artiglieria pesante, causando incendi di edifici e la distruzione di molti altri. La popolazione del quartiere, intervistata da Anf News, ha dichiarato che l’aggressione di queste ore è peggiore di quella, terribile, che la città subì nel 1992, che in tre giorni provocò 150 morti. Cafer Erin, una donna che assistette al massacro dell’epoca, ha affermato che ciò che sta impedendo un massacro analogo è la resistenza popolare e la scelta di scavare trincee ed erigere barricate tutto attorno al quartiere nelle settimane scorse. Ha aggiunto che la popolazione di Sirnak resisterà “fino all’ultima goccia di sangue”.

Entra intanto nel 25simo giorno di assedio la città di Amed (in turco Diyarbakir), principale centro

pc 26 dicembre - DUE LINEE SINDACALI NEL MAGAZZINO LOGISTICO DI BRIGNANO - l'unità nella lotta minata dall'atteggiamento del SICOBAS - Dallo Slai cobas per il sindacato di classe di Bergamo

Non sappiamo se il sindacato Si.cobas è al corrente di cosa fanno i loro delegati e iscritti nel magazzino di Brignano, ma pensiamo sarebbe il caso di porsi il problema di verificarlo.

 DUE LINEE SINDACALI NEL MAGAZZINO LOGISTICO DI BRIGNANO

Venerdì 18 dicembre viene effettuata nel magazzino un'ispezione congiunta di ASL-DTL-guardia di finanza, a seguito delle mobilitazioni dello slai cobas s.c., tra cui l'esposto-denuncia presentato il 1 dicembre da oltre 70 lavoratori sulle condizioni di lavoro e sicurezza che chiede l'intervento urgente degli organi competenti.
I nostri delegati sindacali riconoscono gli ispettori, dato che si erano presentati ai loro uffici per spiegare la gravità della situazione e sollecitarne l'intervento, e si mettono subito a disposizione per fornire tutti gli elementi e guidare l'ispezione assieme ai lavoratori che li affiancano nelle zone a rischio sicurezza. A questo punto sono i capi e capetti della cooperativa che vanno a chiamare in loro aiuto i rappresentanti sindacali del Si.cobas, che durante tutta l'ispezione cercano di coprire, minimizzare, far passare per normale in un magazzino logistico, evidenti situazioni fuori da ogni norma di sicurezza (tra cui porte di emergenza bloccate, carichi sospesi mal posizionati, viabilità e carrelli inadeguati, bagni e mensa vergognosi, etc.).

MA LA QUESTIONE E' PIU' GENERALE

A fronte di un cambio di proprietà i lavoratori chiedono garanzie sul posto di lavoro.
A differenza dei lavoratori tenuti sotto controllo dai confederali, non aspettano rassegnati di vedere che fine faranno, ma si mobilitano per ottenere risposte e difendere il posto di lavoro. Dal momento che in questo settore, l'avvicendarsi delle cooperative è spesso usato per eliminare i lavoratori scomodi (sindacalizzati, o consumati dal lavoro).

In questa importante lotta, segnata dal blocco totale del magazzino il 28 ottobre, oltre al fronte padronale, il sindacato deve affrontare e combattere spinte interne opportuniste tra i lavoratori, come quelle di chi cerca una soluzione individuale e boicotta le iniziative sindacali, incrinando il fronte interno al solo scopo di garantirsi come affidabili agli occhi della cooperativa. Cooperativa che aumenta le minaccie di lasciare a casa quelli con la tessera dello Slai/cobas sc.
E' in questo contesto che si inserisce l'azione del Si.cobas, che incurante della battaglia in corso non esita a reclutare la parte opportunista dei lavoratori (che si erano uniti agli altri lavoratori dello slai cobas sc solo dopo aver fatto i crumiri durante lo sciopero vittorioso del 2011) per avere una base di iscritti ed entrare nel magazzino (a far cosa visto che non stanno lottando?). In particolare utilizzando due lavoratori che erano stati diffidati ed allontanati dal nostro sindacato perchè si erano resi protagonisti, aizzati e sotto gli occhi dei responsabili di cooperativa e consorzio, di minacce fisiche contro un nostro delegato. Della pattuglia filo aziendale entra poi a far parte un nostro ex delegato, appena dimesso a furor di popolo dai lavoratori in assemblea per la sua azione di pompiere/intrallazzone. Questi entra al volo nel nuovo gruppo del Si.cobas, cercando in tutti i modi di convincere gli amici a seguirlo, ma soprattutto, da delegato, giustificando la realtà delle pesanti condizioni di lavoro agli occhi di ASL e DTL durante l'ispezione (fino ad arrivare a motivare i lucchetti presenti su di una porta di emergenza, con i - presunti - furti nel magazzino).

L'AZIONE DEL SINDACATO DI CLASSE

Quindi, due sindacati e due azioni differenti. Da due mesi gli operai dello Slai Cobas sc quotidianamente si mobilitano e scioperano, mentre il gruppo del Si.cobas, non partecipa, e compie vere azioni di crumiraggio durante gli scioperi. Contemporaneamente, incurante, continua la sua azione sotterranea di tesseramento, con le disdette che arrivano direttamente dai fax della cooperativa, che naturalmente ha tutto l'interesse a dividere i lavoratori in lotta, indebolirne la forza e la rappresentatività nel magazzino.

Cooperativa che concede piena agibilità quotidiana ai delegati del Si.cobas per fare questo sporco lavoro. Mentre scatena una guerra aperta quotidiana, nei confronti dei lavoratori che lottano e scioperano. Soprusi e minacce, contestazioni disciplinari false verso i delegati, in particolare dopo il 1° dicembre, quando durante uno sciopero di 4 ore i lavoratori e lo slai cobas sc portano un'esposto-denuncia sulle condizioni di lavoro alla DTL di Bergamo, denunciando orari di lavoro infiniti, condizioni di lavoro a cottimo, rischio sicurezza, mentre i delegati del Si.cobas chiamano amici e parenti per sostituire i lavoratori in sciopero. Una vera e propria azione di crumiraggio contro la lotta in corso, che sta ancora continuando.
Infatti li 24 dicembre allo sciopero e manifestazione, i lavoratori si sono divisi in due: una parte combattiva in lotta con lo Slai Cobas sc, una parte a garantire la produzione per la cooperativa e i padroni dei supermercati, con in testa delegati e iscritti al Si.cobas.

Una brutta situazione che manifesta per la prima volta nel 2011 e si può ricostruire dai comunicati usciti in quel periodo. 

e che ora ritorna, sotto una nuova forma, ma ugualmente pericolosa per una mobilitazione, che andrebbe condivisa, sostenuta, portata in tutti i magazzini. Perché è una lotta necessaria contro queste condizioni di lavoro bestiali, e contro il perenne ricatto per posto di lavoro, in forza del CCNL, che consente, nei cambi appalto, alle cooperative subentranti, di sostituire e licenziare i lavoratori, quando il lavoro invece c'è.

pc 26 dicembre - OPERAI DELLA SAECO CONTINUANO A PRESIDIARE LA FABBRICA E BLOCCANO USCITA CAMION

dal Fattoquotidiano

Hanno montato i gazebo e apparecchiato le tavole, portato vino e caffè per scaldarsi, e appeso qualche decorazione per creare l’atmosfera. “Ci hanno rubato il Natale, ma noi lo festeggeremo lo stesso, davanti alla nostra fabbrica“. Non abbandonano l’azienda nemmeno per le feste i 558 operai della Saeco, storico produttore di macchine da caffè, con sede a Gaggio Montano, sull’Appennino bolognese. Qui i lavoratori sono in presidio permanente, 24 ore su 24, da fine novembre, da quando la Philips, multinazionale proprietaria del marchio, ha annunciato 243 esuberi e lo spostamento di parte della produzione in Romania, dove la manodopera costa meno. Praticamente uno su due rischia di non tornare al lavoro dopo le ferie. “Se non ritirano i licenziamenti qui è una catastrofe, la montagna muore”. Così, davanti ai cancelli, c’è chi taglia panettone, chi serve la polenta e chi si scalda davanti a bidoni di lamiera. E quando un camion prova a uscire dallo stabilimento c’è sempre un gruppo che va a bloccarlo, impedendogli di muoversi. “Finora li abbiamo fermati tutti e continueremo a farlo, 25 dicembre e 1 gennaio compresi”. Tantissime le donazioni, soprattutto dai commercianti della comunità montana, che fin dall’inizio si sono mobilitati per sostenere la protesta dei dipendenti Saeco. Girando per le vie di Gaggio Montano, o della vicina Porretta Terme, non si incontra vetrina che non abbia esposto il cartello simbolo “La Saeco non si tocca”. E c’è anche chi, come i titolari della Gt Service di Gaggio Montano, ha deciso di organizzare una sorta di boicottaggio: “Qui non vendiamo più prodotti Philips”. 

pc 26 dicembre - La gestione parallela di quell'onest'uomo del papà della ministra Boschi - parte integrante della Famiglia Renzi

Stipendi dei dirigenti mai ridotti nonostante gli impegni. Buonuscite milionarie. Raffica di compensi ai consulenti e addirittura le spese legali pagate dalla Banca all’ex presidente Giuseppe Fornasari, accusato di ostacolo alla Vigilanza. E’ questo il quadro ricostruito da Bankitalia che accusa i componenti del cda in carica dal 4 maggio 2014 all’11 febbraio 2015 di non aver badato a spese nonostante i conti in rosso. Adesso dovranno rispondere sia ai magistrati sia a Palazzo Koch che ha già trasmesso le contestazioni ai consiglieri: il presidente Lorenzo Rosi e i vice Alfredo Berni e Pier Luigi Boschi, padre del ministro delle Riforme Maria Elena. Come riportano Corriere della Sera e Messaggero.
Da un’altra ispezione (novembre 2014-febbraio 2015 la terza da parte di Bankitalia), di cui dà conto

pc 26 dicembre - CGIL e camorrismo sindacale a Napoli... ecco uno che ci mette la faccia



CGIL a Napoli:  soldi, e  vizi



Sono stati “dimissionati”dalla Camusso Franco Tavella, segretario generale regionale e Federico Libertino, numero uno della Camera del lavoro metropolitana di Napoli. I due diretti interessati hanno fatto intravvedere motivi di tipo politico dietro alla decisione della Camusso che loro hanno dovuto accettare con il cappio alla gola. Per un attimo qualcuno ha pensato che dietro le quinte qualcosa si muovesse nella CGIL...
Chi conosce la CGIL perché ci ha a che fare nei luoghi di lavoro non ha avuto nessuna illusione da subito. La questione è molto più terra terra e in linea su quello che questo sindacato è da ormai molto tempo.

A Napoli prima delle “dimissioni” di Tavella e Libertino c’era stata la estromissione dalla UIL di Anna Rea per 14 anni a capo di questo sindacato in Campania.
Perché allora questo taglio di teste?
La questione è economica.
Mentre i soldi cominciavano a scarseggiare, i vizi dei dirigenti continuavano alla grande.
La situazione finanziaria e patrimoniale dei sindacati è arrivata ad un punto critico.

pc 26 dicembre - I nuovi mostri: Meloni e maro'...


Meloni, i Marò nel “presepe partecipato” di Fratelli d’Italia: 


Le statuette dei due marò nel presepe partecipato di Fratelli d’Italia. La presidente del partito Giorgia Meloni ha pubblicato uno status su Facebook per lanciare l’iniziativa e in rete è iniziata la polemica: “Abbiamo voluto un simbolo particolare per il Natale”, ha detto, e io ho portato la statuina di Girone, una persona che manca oggi in Italia”.

pc 26 dicembre - Parma - le amministrazioni grilline si distinguono... per razzismo!

Parma, polizia toglie le coperte ai senzatetto. Comune: “Erano abbandonate. Questione di decoro”





La polizia municipale toglie le coperte ai senzatetto, ma il Comune spiega che erano abbandonate e che sono state spostate per tutelare il decoro della città. Nei giorni a cavallo di Natale, a Parma scoppia il caso dei migranti privati dai vigili urbani del materiale con cui ripararsi la notte. La vicenda è stata denunciata nei giorni scorsi da Alberto Marzucchi, della Comunità di Santa Cristina, che ha inviato una lettera al sindaco Federico Pizzarotti e al prefetto di Parma Giuseppe Forlani, poi diffusa dalla stampa, per raccontare l’accaduto. Secondo quanto riferito, nella mattina del 16 dicembre i vigili avrebbero sottratto le coperte utilizzate da alcuni migranti per dormire sotto i portici del palazzo della Pilotta, in pieno centro storico, dove da sempre si rifugiano per essere meno esposti alle rigide temperature notturne.

“Quei migranti – scrive Marzucchi – sono lì a trascorrere la notte non per spirito di esibizionismo, ma perché non trovano posto nei dormitori comunali o non rientrano nei canoni stabiliti per la protezione,

pc 26 dicembre - Esce alla luce la via di traffico di armi destinate a ISIS

Una investigación del BIRN revela que, desde 2011, Estados Unidos, Arabia Saudita y los Emiratos Árabes Unidos han comprado en Bulgaria armamento de tipo soviético por un monto de 600 millones de dólares para los grupos armados que operan contra la República Árabe Siria. Ese tráfico de armas
contradice los principios de la Organización de Naciones Unidas que prohíben a todos los Estados miembros tratar de derrocar un gobierno mediante la entrega de armas a opositores internos o a mercenarios externos.

venerdì 25 dicembre 2015

pc 25 dicembre - Ancora un Natale di sangue in Palestina ad opera dell'esercito nazi-sionista israeliano

Uccisi quattro palestinesi

Funerale a Qalandiya (foto archivio)

















Funerale a Qalandiya 

Gerusalemme, 24 dicembre 2015, Nena News – Oggi sono stati uccisi quattro palestinesi in Cisgiordania,durante un presunto scontro a fuoco scattato dopo un raid dell’esercito di occupazione a Qalandiya, tra Ramallah e Gerusalemme.

Dal primo ottobre sono morti  circa 140 palestinesi e oltre venti israeliani. 
Nena News

pc 25 dicembre - Legami 5 stelle/grillini con la camorra rivelate da intercettazioni a Quarto-Napoli

Quarto, imprenditore vicino a clan su consigliere M5S: “Abbiamo l’accordo, l’assessore glielo diamo noi”

Mafie


L'intercettazione dall'inchiesta che vede indagato Giovanni De Robbio, consigliere grillino più votato nel Comune del napoletano amministrato dai 5 Stelle. A parlare è Alfonso Cesarano, ritenuto legato al clan Polverino. "Se no lo facciamo cadere subito e appoggiamo l'opposizione"


“L’assessore glielo diamo noi, e questo assessore ci deve dare quello che noi ci abbiamo detto che ci deve dare”. Così al telefono la famiglia di Alfonso Cesarano, ritenuta vicina al clan Polverino, descriveva i termini “dell’accordo elettorale” con Giovanni De Robbio, il consigliere grillino più

pc 25 dicembre - Un documento inoppugnabile, la Turchia di Erdogan complice dello Stato Islamico - Isis.


Nato e governi europei con il governo Renzi hanno deciso nell'ultimo vertice di sostenere la Turchia - e quindi l'ISIS - contro Siria e Russia

Non ci vengano quindi a rompere i co... con la sedicente lotta al 'terrorismo'!
  • David L. Phillips
Nuove conferme: la Turchia complice dello Stato Islamico
LA COLUMBIA UNIVERSITY DI NEW YORK, ISTITUTO PER LO STUDIO DEI DIRITTI UMANI

Documento di Ricerca: Legami ISIS-Turchia
Di David L. Phillips

Introduzione

La Turchia collabora con lo Stato Islamico (ISIS)? Le accuse vanno dalla cooperazione militare e il trasferimento di armi al supporto logistico, l’assistenza finanziaria, e la fornitura di servizi medici. Si sostiene inoltre che la Turchia abbia chiuso un occhio di fronte agli attacchi dell’ISIS contro Kobani.

Il presidente Recep Tayyip Erdogan e il Primo Ministro Ahmet Davutoglu negano fortemente alcun tipo di complicità con l’ISIS. Erdogan ha visitato il Consiglio sulle Relazioni Estere il 22 settembre 2014. Ha criticato “le campagne diffamatorie [e] i tentativi di distorcere la percezione su di noi.

pc 25 dicembre - Scontri in Turchia dopo il funerale di massa per l'uccisione di due compagne comuniste rivoluzionarie

Abbattuto un drone della polizia

Turquie : Affrontement lors des funérailles de deux militantes du MLKP, un drone de la police abattu

da secours rouge in francese facilmente comprensibile
Nous avons parlé de la mort et des hommages aux deux militantes du MLKP tués avant-hier à Istanbul ). Des affrontements ont éclaté à Istanbul entre policiers et militants armés, qui ont abattu un petit drone d’observation des forces de l’ordre, lors des funérailles de deux femmes. Plusieurs centaines de personnes, dont des députés d’opposition, assistaient dans le district stambouliote de Gazi aux funérailles de Yeliz Erbay et Sirin Öter, militantes du MLKP tuées lors d’une fusillade avec la police mardi. Les manifestants leur ont rendu hommage en défilant avec une bannière sur laquelle était écrit : "La révolution des femmes, braves combattantes, votre voie est notre voie". Ils ont également scandé des slogans hostiles aux dirigeants turcs. Les deux cercueils, drapés d’une bannière rouge frappée de la faucille et du marteau, ont été mis en terre dans un cimetière non loin.
Une quinzaine de personnes portant des cagoules rouges et des fusils d’assaut AK-47 ont ensuite abattu un petit drone d’observation utilisé par les policiers pour surveiller la foule. Ces derniers ont immédiatement répliqué en tirant des grenades lacrymogènes et en faisant usage de canons à eau. Quatre policiers ont été légèrement blessés lors de l’échange de coups de feu.

Combattants du MLKP aux funérailles de Yeliz Erbay et de Sirin Öter

pc 25 dicembre - India - il regime fascista indù di Modi rilancia la criminalizzazione di Arundhati Roy

India : Arundhati Roy perseguita per oltraggio criminale in seguito ad un articolo recente a difesa del Dr Saibaba, accusato di legami con la guerriglia maoista, apparso sulla rivista Outlook

L'accusa è che Roy fa degli scritti che turbano l'ordine stabilito 

Arundhati Roy Arundhati Roy

pc 25 dicembre - Argentina - scontri a Buenos Aires - il nuovo presidente fasciomafioso, l'italo-argentino Macri nemico del popolo

Violenti scontri martedì tra manifestanti che bloccavano da 5 giorni l'aeroporto di Buenos Aires e polizia con uso di gas lacrimogeni e pallottole di gomma, cannoni d'acqua e altro armamentario.
La decisione di inviare le forze dell'ordine segna l'entrata in vigore delle disposizioni adottate per il nuovo potere per fermare il blocco delle strade
Les manifestants de Buenos Aires

pc 25 dicembre - India, sciopero generale il 26 dicembre - notizie dalla guerra popolare e dalla lotta popolare sul blog italiano del Comitato di sostegno: guerrapopolare-india.blogspot.com

Sciopero generale totale dei maoisti contro il governo che vuole imporre le miniere di bauxite nelle foreste, e i tribali si armano per difendere le loro terre

Riportiamo un paio di articoli della stampa borghese indiana online che continuano ad illustrare le manovre genocide del governo indiano contro le popolazioni locali che si oppongono allo scempio delle vite e dell'ambiente. Ma mostrano anche la forza e la determinazione del popolo indiano che non si fa intimidire dalle minacce e dalle varie cacce agli oppositori in nome dello "sviluppo" e della "salvaguardia dell'ambiente"; quanto il governo indiano ci tenga a tutto questo lo ha dimostrato lo stesso Modi con la sua posizione alla riunione mondiale sull'ambiente!



I Maoisti indicono uno sciopero totale (Bandh) nell’Area dell’Ente governativo il 26 dicembre

VISAKHAPATNAM: Il Comitato Speciale di Zona del confine Andhra/Odisha (AOBSZC - la sigla in inglese) ha fatto appello ad uno sciopero totale per le zone di

pc 25 dicembre - Comitato per la Difesa e Liberazione del Dr GN Saibaba - India. Campagna internazionale e in Italia

Comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in India . info materiali,contatti, iniziative  csgpindia@gmail.com 347-1102638

Comitato per la Difesa e Liberazione del Dr GN Saibaba

È stato uno shock leggere la notizia che l’istanza per libertà su cauzione permanente del dottor GN Saibaba è stata oggi respinta dalla sezione di Nagpur dell’Alta Corte di Bombay. Ciò che più indigna è che l'Alta Corte ha inoltre l’ordine di libertà su cauzione a termine di Saibaba (Criminal Application No.785/2015), emanato dalla sezione della Corte Suprema di Bombay presieduta dal giudice Mohit affiancato dal giudice Shukre del 30/06/2015 che gli aveva la liberta provvisoria poi prorogata dalla stessa Sezione fino al 31 dicembre 2015, per i trattamenti necessari per le sue gravi condizioni di salute. Solo dopo che tante voci di democratici avevano gridato l’allarme per il precipitare delle

pc 25 dicembre - Nulla ferma la lotta degli operai di Brignano - nè la repressione, nè il vile opportunismo di alcuni che dovrebbero essere 'amici' - ne parliamo presto

Non si ferma neanche a Natale la mobilitazione dei lavoratori nel magazzino logistico di Brignano.

 1 Dicembre gli operai in sciopero assediano la direzione del lavoro di Bergamo

22 dicembre gli operai in sciopero dal Prefetto

24 dicembre sciopero e manifestazione a Brignano per il lavoro e i diritti 

pc 25 dicembre - Il fascista Fiore, cerca pubblicità a buon mercato, modello Salvini, e per questo s'inventa una provocazione a Genova - Il nemico vero non è il guitto decaduto ma è il governo PD Renzi e lo stato borghese in odor di moderno fascismo che glielo permetterà

Forza Nuova insiste: "Manifestazione a Genova, l'antifascismo è superato"

Forza Nuova sta organizzando a Genova un raduno internazionale di estrema destra, tra la fine di febbraio e i primi di marzo. Ad annunciarlo è il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore. Che tiene a precisare: «La medaglia d’oro della resistenza di Genova è una cosa talmente passata che non fa più parte dell’atmosfera della città».
«Dopo anni che immigrazione e bande criminali hanno creato a Genova una realtà di malessere, è necessario fare qualcosa. Forza Nuova ha così deciso di organizzare un grande convegno internazionale sull’ordine pubblico, con esponenti di partiti e movimenti che stanno risolvendo - e

pc 25 dicembre - Torino: Guariniello - la politica del governo: promuovere per rimuovere e lasciare campo libero ai padroni assassini anche in tribunale

Guariniello, che sarebbe dovuto andare in pensione alla fine dell'anno, ha dato le dimissioni un paio di settimane fa; lascerà il servizio fra qualche giorno.Guariniello non  ha ancora reso noto cosa farà dopo il "pensionamento" ma voci di corridoio parlano per lui di un incarico a Roma.

Spataro salva "il pool" di Guariniello  per i reati su sicurezza del lavoro

Il capo della procura di Torino, Armando Spataro, 'salva' il gruppo di lavoro del pm Raffaele Guariniello. Un bando interno è stato rivolto ai magistrati dell'ufficio con l'annuncio che è possibile proporsi nel ruolo di "coordinatore" del pool (le cui competenze comprendono la sicurezza sul lavoro e la tutela del consumatore).
Con Guariniello collabora da anni un pool di una decina di pubblici ministeri di cui il magistrato forse più famoso d'Italia per le sue battaglie su temi come l'amianto, il doping nello sport e così via è stato per anni l'anima.

giovedì 24 dicembre 2015

pc 24 dicembre - FORMAZIONE OPERAIA: La produzione del capitale, ovvero come la classe capitalista e la classe operaia si "dividono" la produzione

L’argomento di questo 21° capitolo è la RIPRODUZIONE SEMPLICE.

Ogni società, dice Marx, per sopravvivere, e quindi per poter consumare, deve produrre, e produrre continuamente. Produzione e riproduzione sono dunque un processo unico. Ma per poter riprodurre è necessario che una parte della produzione annuale venga “destinata fin dal principio al consumo produttivo, essa esiste in gran parte in forme naturali che escludono di per sé il consumo individuale”.
Nel sistema capitalistico questa riproduzione si presenta come riproduzione del capitale, una somma di denaro che aumenta, si valorizza nella produzione grazie al plusvalore prodotto dall’operaio. Questo plusvalore che per il capitalista diventa il suo “guadagno, per dirla con Marx “assume la forma di un reddito che nasce dal capitale.”

Se il capitalista consumasse tutto questo reddito (il suo fondo di consumo) avremmo “eguali rimanendo le altre circostanze, la riproduzione semplice.” Ma, quel che si verifica in realtà è che “questa semplice ripetizione ossia questa continuità imprime al processo certi caratteri nuovi o, anzi, dissolve i caratteri apparenti che esso aveva come processo isolato.” Vediamo come, vediamo chi produce, che cosa produce e quando comincia questo processo. Vediamo tutto questo processo nel rapporto tra classe capitalista e classe operaia.

Come abbiamo visto nei primi capitoli “Il processo di produzione ha inizio con l’acquisto della forza- lavoro per un tempo determinato: e questo inizio si rinnova costantemente, appena viene a scadere il termine di vendita del lavoro, e con esso è trascorso un determinato periodo della produzione, settimana, mese, ecc. Ma l’operaio viene pagato soltanto dopo che la sua forza-lavoro ha operato e ha realizzato in merci tanto il proprio valore che il plusvalore. Quindi l’operaio ha prodotto tanto il plusvalore, che momentaneamente consideriamo solo come fondo di consumo del capitalista, quanto il fondo del proprio pagamento, cioè il capitale variabile, prima che questo gli riaffluisca in forma di salario; ed egli viene occupato soltanto finché lo riproduce costantemente.” Quindi, quello che l’operaio riceve sotto forma di salario “È una parte del prodotto costantemente riprodotto dall’operaio stesso, che gli ritorna costantemente in forma di salario. Certo, il capitalista gli paga in denaro il valore in merci. Ma questo denaro” dice Marx, è soltanto la forma trasmutata del prodotto del lavoro o, piuttosto, di una parte del prodotto del lavoro.” Perché Mentre l’operaio lavora e trasforma in prodotto una parte dei mezzi di produzione, “una parte della sua precedente produzione si riconverte in denaro”. Quindi “È col suo lavoro” sottolinea Marx “della settimana precedente o del l’ultimo semestre che gli viene pagato il suo lavoro di oggi o del semestre successivo.”

pc 24 dicembre - Istanbul: Scontri con la polizia ai funerali delle compagne comuniste giustiziate dal fascista Erdogan

(da contropiano)
Polizia e militanti d'estrema sinistra si sono scontrati ieri ad Istanbul, a margine dei funerali di due giovani militanti comuniste assassinate nella notte tra lunedì e martedì nel corso di un blitz dei reparti antierrorismo in un appartamento della metropoli sul Bosforo.
Diverse centinaia di manifestanti e conoscenti, tra le quali alcuni deputati dell'opposizione, hanno preso parte nel quartiere di Gazi ai funerali di Yeliz Erbay e Sirin Oter, due militanti trentenni del Partito Comunista Marxista Leninista (costretto alla clandestinità) uccise nel corso di quello che la polizia ha definito uno “scontro a fuoco” nella zona di Karadeniz.
Ma in un comunicato il Consiglio socialista delle donne (SKM) ha accusato le forze speciali di aver giustiziato le due militanti nonostante fossero già inermi e ferite. “Il potere sanguinario giustizia le donne per indurle alla sottomissione.Me le donne socialiste hanno scelto la resistenza non la sottomissione.” afferma il comunicato che poi continua: “Il Regime fascista del palazzo non riceve abbastanza sangue. Stanno massacrando decine di persone per spezzare la volontà di autogoverno”.
Ieri i manifestanti aderenti a varie organizzazioni della sinistra rivoluzionaria turca hanno sfilato dietro uno striscione sul quale era scritto: "La rivoluzione delle donne, guerriere coraggiose: la vostra strada è la nostra strada". Durante il corteo molti gli slogan contro il regime islamista di Erdogan e la repressione.
I feretri delle due ragazze avvolti in una bandiera rossa con falce e martello, sono stati inumati in un cimitero non lontano.
Una quindicina di militanti armati di fucili AK-47, hanno in seguito abbattuto un piccolo drone d'osservazione usato dalla polizia per sorvegliare la folla. Gli agenti hanno immediatamente replicato lanciando granate lacrimogene e usando cannoni ad acqua contro i manifestanti alcuni dei quali hanno replicato sparando e ferendo quattro poliziotti.

pc 24 dicembre - India, vogliono far tornare in prigione il Dott. SAIBABA - nuova mobilitazione internazionale - info icspwi csgpindia@gmail.com

India - appello a una nuova mobilitazione internazionale
Dichiarazione di condanna dell'ordine di riportare in carcere il Dr. G.N. Saibaba back to prison

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Comitato per la Difesa e Liberazione del Cr GN Saibaba

È stato uno shock leggere la notizia che l’istanza per libertà su cauzione permanente del dottor GN Saibaba è stata oggi respinta dalla sezione di Nagpur dell’Alta Corte di Bombay. Ciò che più indigna è che l'Alta Corte ha inoltre l’ordine di libertà su cauzione a termine di Saibaba (Criminal Application No.785/2015), emanato dalla sezione della Corte Suprema di Bombay presieduta dal giudice Mohit affiancato dal giudice Shukre del 30/06/2015 che gli aveva la liberta provvisoria poi prorogata dalla stessa Sezione fino al 31 dicembre 2015, per i trattamenti necessari per le sue gravi condizioni di salute. Solo dopo che tante voci di democratici avevano gridato l’allarme per il precipitare delle condizioni di salute di Saibaba, l'Alta Corte di Bombay è intervenuta sulla base di una lettera indirizzata al presidente della Corte Suprema da un attivista di nome Purnima Upadhyay. Quella lettera, suo moto convertita dall'Alta Corte in un Contenzioso di Interesse Pubblico, ha ottenuto che al dottor Saibaba fosse concessa la libertà provvisoria su cauzione. Interrompendo i trattamenti in corso, la nuova sentenza del giudice unico della Sezione di Nagpur dell'Alta Corte di Bombay ha disposto il rientro in carcere del dottor Saibaba entro 48 ore! L'ordinanza precisa inoltre che nel caso si rifiuti di farlo, sarà arrestato dalla polizia.

pc 24 dicembre - Siamo tutti solidali con Angela!

 Volantinaggio con Angela, licenziata perchè No Tav

angelaSabato 19 dicembre si è organizzato insieme ad Angela, licenziata del direttore del carcere delle Vallette Minervini perchè troppo vicina ai No Tav e quindi un “problema di sicurezza”, un volantinaggio presso il negozio Marte di Torino, un negozio temporaneo che offre i prodotti realizzati dai detenuti delle carceri piemontesi e finanziato dalla Compagnia San Paolo.
Nel comunicato stampa in cui la Compagnia di San Paolo presenta il progetto, dimentica di annoverare tra gli eleganti prodotti di qualità della Casa Circondariale Lorusso-Cutugno i provvedimenti anticostituzionali e discriminatori che il direttore Minervini non è nuovo a portare avanti.
Uno dei più recenti è stato infatti il licenziamento di Angela, che ha perso la sua unica fonte di reddito a causa della vicinanza col Movimento No Tav.
Il volantinaggio davanti al punto vendita “Marte”, organizzato con la speranza di ricordare ai sensibili

pc 24 dicembre - Mattarella una persona ignobile e servile verso i servizi segreti degli imperialisti USA - Si chieda l'impeachment e lo si cacci subito!

Dopo che prima aveva graziato un assassino confesso su richiesta della lega

Insostenibile servilismo del Quirinale verso gli Stati Uniti. Graziati gli agenti della Cia

  • sergio cararo contropiano
Insostenibile servilismo del Quirinale verso gli Stati Uniti. Graziati gli agenti della Cia
Cambiano i presidenti ma non cambia il servilismo delle autorità italiane verso gli Stati Uniti. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato oggi tre decreti di concessione di grazia rispettivamente a Massimo Romani, Betnie Medero e Robert Seldon Lady. Ma se nel primo caso si tratta di un classico caso giudiziario (arrestato in Thailandia per traffico di droga e poi detenuto in Italia), nel secondo e nel terzo caso si tratta di una decisione prettamente politica e servile nei

pc 24 dicembre - Minacce, aggressioni, repressione, sorprusi non fermano la lotta degli operai immigrati a BRIGNANO - BG

Massima solidarietà di classe! 


COMUNICATO STAMPA
Dopo il presidio alla Prefettura di martedì 22 dicembre, continua anche oggi la mobilitazioni dei lavoratori della logistica con manifestazione a Brignano, 
Spett. Prefetto di Bergamo

Oggetto: garanzie del posto di lavoro per gli attuali lavoratori occupati nel magazzino.

Con riferimento alla richiesta di incontro urgente, che è stata consegnata dai lavoratori in sciopero il 22/12/2015, riteniamo necessario che questo avvenga in tempi brevi, a partire da lunedì 28 c.m., visto che la situazione in magazzino è ulteriormente peggiorata con azioni discriminatorie verso i lavoratori iscritti allo slai cobas da parte delle cooperativa Lotharservice, e proprio per questo anche oggi dalle 13 alle 15 si effettuerà uno sciopero con manifestazione dal magazzino di Brignano.
Nell’ambito dello stato di agitazione aperto nel magazzino di Brignano si comunica l’indizione di 1 ora di sciopero per giovedì 24 dicembre 2015  con le seguenti modalità: apertura dalle 13 alle 14 e chiusura dalle 14 alle 15.


Lo scontro di classe in corso

1
Quanto è successo la mattina del 22 dicembre 2015, durante lo sciopero indetto dallo Slai cobas,con la sostituzione dei lavoratori in sciopero da parte della cooperativa Lotharservice, (sostituzione che è continuata anche al termine dello sciopero), costituisce una condotta antisindacale secondo quanto previsto dagli art. 14 e 28 delle legge 300/1970, che si aggiunge ad altre azioni discriminatorie e intimidatorie lesive dei diritti dei lavoratori.

2
rispondo alla Vs richiesta precisando che l'intervento presso l'azienda in oggetto è stato effettuato il 18 dicembre u.s. e non il 17 come da voi indicato.
Per quanto riguarda gli aspetti di nostra competenza, i risultati dell'intervento sono stati riportati nel verbale di sopralluogo rilasciato alla direzione aziendale ed  è stato prescitto di consegnarne copia alla RSU.
Per le violazioni riscontrate sarà applicata la disciplina sanzionatoria prevista, ai sensi del DECRETO LEGISLATIVO 19 dicembre 1994, n. 758

cordiali saluti
dott.sa Giuseppina Zottola
ASL di Bergamo

Nella giornata di venerdì 18 dicembre nel magazzino logistico della Kamila a Brignano una pattuglia di 7 ispettori di ASL; DTL e guardia di finanza ha effettuato  un sopralluogo di controllo congiunto, a seguito  dell’esposto denuncia presentato dai lavoratori dello slai cobas della cooperativa Lotharservice di Brignano, nell’ambito della vertenza sindacale che continua, per la garanzia del posto di lavoro e sulle condizioni di lavoro e sicurezza.

3
Nell’ambito dello stato di agitazione già aperto e contro la chiusura delle parti aziendali alle richieste dei  lavoratori e del sindacato si indicono 3 ore di sciopero per martedì 22 dicembre 2015 dalle 9 alle 12 nel magazzino di Brignano.


info Slai Cobas per il sindacato di classe 
S.Lamera
3355244902

pc 24 dicembre - A Taranto i migranti autorganizzati dallo Slai cobas per il sindacato di classe lottano, vincono e festeggiano! Non è che l'inizio!

"Viva la lotta dei migranti del Bel Sit!" - Il prossimo anno riprende la mobilitazione per il riconoscimento di "Rifugiati"

Ieri sera una grande assemblea dei migranti del Bel Sit, con
alcuni anche dell'Hotel Roxana, ha festeggiato la chiusura di
questo anno e il nuovo, con i risultati portati avanti in questi
mesi e frutto solo della loro lotta con lo Slai cobas per il sindacato
di classe.
Abbiamo ottenuto, dopo tante manifestazioni, presidi, blocchi,
tenda in piazza, il documento di identità; abbiamo respinto e
fatto fare marcia indietro ai tentativi dell'Ass. Salam di negare
 i loro diritti; abbiamo recentemente bloccato un'altra manovra
dell'Ass. Salam, in combutta con la prefettura, di trasferire i
 migranti più attivi nella lotta e in particolare i loro rappresentanti;
abbiamo pochi giorni fa ottenuto tutti gli arretrati del pocket money.

I MIGRANTI DEL BEL SIT STANNO DIMOSTRANDO A TARANTO,
MA ANCHE ALLE ALTRE CITTA' DOVE AI MIGRANTI VENGONO
NEGATI I DIRITTI E RICEVONO ABUSI, ATTACCHI,
CHE LA LOTTA ORGANIZZATA PAGA!

Per questo, nel salutare questi risultati, si è assunto
l'impegno a iniziare il nuovo anno con una nuova
mobilitazione perchè tutti i migranti ottengano il
permesso di rifugiati, opponendoci ai recenti
provvedimenti a livello UE e del governo Renzi
che hanno lo scopo di cacciare la gran parte di
migranti e di costruire, tra i primi proprio a Taranto,
gli Hotspot, una sorta di grandi CIE, in cui ai migranti
si vuole prendere con la forza le impronte digitali e
dove immediatamente saranno rimandati nei loro paesi
la maggiorparte di loro.

PER QUESTO FAREMO A GENNAIO APPELLO ALLA
MOBILITAZIONE UNITARIA DI TUTTE LE ASSOCIAZIONI
E REALTA' CHE REALMENTE SONO DALLA PARTE DEI MIGRANTI.
L'assemblea si è conclusa degnamente con dolci,
panettoni, portati da lavoratrici di Talsano dello Slai cobas,
con il bel contributo di persone di Talsano, e con brindisi
"Viva la lotta dei migranti!", abbracci, saluti e impegni.
A ricordo delle lotte fatte nei mesi scorsi a Taranto,
lo Slai cobas ha donato a tutti i migranti un
calendario 2016 che riporta le immagini principali
di questa lotta dei migranti, che è stata
in questo anno in scadenza, una delle più importanti
 e significative lotte nella nostra città

pc 24 dicembre - Dai senza casa ai senza lavoro la lotta continua anche nelle "feste" a Palermo

Al corteo di ieri pomeriggio dei senza casa in lotta a Palermo intervento dei precari delle Coop Sociali che, dopo la protesta alla Provincia, avendo saputo che dal 7 gennaio 2016 il lavoro non riparte nelle scuole, hanno continuato a manifestare con i senza casa fino al Comune di Palermo. Solidarietà reciproca  all'insegna della necessità di lottare contro le scellerate politiche del governo moderno fascista Renzi con tutte le sue appendici, vedi il governo Crocetta. 






pc 23 dicembre - Accordi Turchia di Erdogan e Ucraina filo nazi sotto l'egida USA-NATO


Turquía y Ucrania se plantean firmar un acuerdo de zona de libre comercio
Kiev planea firmar un acuerdo de la zona de libre comercio con Turquía, impulsado por la cancelación de tal tratado con Rusia, escribe el miércoles el diario Nezavisimaya Gazeta.
El diario destaca que el documento de acuerdo ucraniano-turco fue elaborado hace dos años, pero la cooperación se intensificó al empeorar ambos países las relaciones con Rusia, puesto que asimismo Kiev y Ankara esperan recompensar las pérdidas de sanciones rusas.

pc 23 dicembre - Argentina, la nuova presidenza fascio-mafiosa di Macri entra subito in azione contro i lavoratori

Protestas de trabajadores en Argentina son dispersadas con balas de goma


Nuevos incidentes se produjeron en la Autopista Riccheri, a metros del Aeropuerto Internacional de Ezeiza, con enfrentamientos entre los operarios de la avícola comercializadora de Cresta Roja y la Gendarmería. Los violentos hechos se desataron cuando los manifestantes quisieron volver a realizar un corte parcial, pasadas las 2:00 de la tarde. Para mantener el desalojo de la autopista, Gendarmería utilizó balas de goma y camiones hidrantes.
Grupos de trabajadores siguen apostados a los costados del camino y arrojan piedras y

pc 23 dicembre - Grecia, il parlamento riconosce la Palestina, ma per Tsipras conta il legame economico-politico-militare con il boia Netanyau con il quale 'non può danneggiare le buone relazioni'

Grecia, il parlamento approva risoluzione per riconoscere lo Stato di Palestina

Grecia, il parlamento approva risoluzione per riconoscere lo Stato di Palestina
All'unanimità i partiti hanno votato di fronte al presidente palestinese Abu Mazen. Si tratta di una votazione non vincolante per il governo Tsipras. Il premier ellenico ha spiegato che l'ufficialità "avverrà nel momento opportuno"


Il Parlamento greco ha approvato all’unanimità una risoluzione a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina. Il voto di oggi è avvenuto alla presenza del presidente palestinese Abu Mazen, in visita ufficiale ad Atene. Si tratta di una votazione non vincolante per il governo di Alexis Tsipras, da sempre convinto sostenitore della creazione di uno stato indipendente palestinese. Ieri il premier greco in una conferenza stampa congiunta con il presidente palestinese ha spiegato che l’ufficialità “avverrà nel momento opportuno”, senza specificare quando. Secondo fonti delministero degli Esteri ellenico, citate dai media locali, questa ulteriore presa di tempo serve a “non danneggiare le buone relazioni tra Grecia e Israele“.
 Tutti i parlamentari greci, dai politici di estrema destra di Alba Dorata fino ai Comunisti ellenici, hanno votato compatti a favore del testo