Ayelet Shaked, parlamentare israeliana e numero due del governo Netanyahu, ha scritto sulla sua pagina Facebook ufficiale che "tutte le madri palestinesi" devono essere uccise durante un eventuale attacco via terra contro la Striscia di Gaza. “Dobbiamo uccidere le madri palestinesi in modo che non diano vita a nuovi piccoli serpenti”, ha dichiarato con disprezzo la parlamentare donna dello Knesset aggiungendo, sempre contro le mamme: “Devono morire e le loro case devono essere demolite in modo che non possano portare alla luce altri terroristi. Loro sono tutti nostri nemici ed il loro sangue deve essere versato sulle nostre mani. Ciò vale anche per le madri dei terroristi morti”.
Le dichiarazioni di una così importante esponente del governo dello stato di Israele confermano, se mai ce ne fosse bisogno, che l'obiettivo del governo Netanyahu è quello di portare avanti un vero e proprio genocidio di massa.
Poco tempo prima sempre Shaked aveva dichiarato: «questa non è una guerra contro il terrorismo, questa è una guerra tra due popoli, e il nemico sono i palestinesi». Se si tiene conto del fatto che il 20 per cento della popolazione israeliana è composta da arabi (molti dei quali cominciano a identificarsi come “palestinesi con cittadinanza israeliana”, o “palestinesi del 1948”) non è una dichiarazione da poco.
Ha reagito a queste dichiarazioni uno che di repressione se ne intende eccome, il premier turco Erdogan. “Una donna israeliana dice che anche le mamme palestinesi vanno uccise. Ed è un membro del Parlamento israeliano. Che differenza c’è tra questa mentalità e quella di Hitler?”.
http://www.infoaut.org/index.php/blog/conflitti-globali/item/12338-la-numero-due-di-israele-dobbiamo-uccidere-tutte-le-mamme-palestinesi
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Gerusalemme, 18 luglio 2014, Nena News – Una pioggia di fuoco si è abbattuta per tutta la notte sulla Striscia di Gaza, colpita dall’aviazione, dalla marina e dalla fanteria israeliane. Dalle 22 (21 italiane) di ieri sera, dopo l’inizio dell’offensiva via terra, alle 6 (5 italiane) di stamattina sono rimaste uccisi 13 palestinesi, tra cui diversi bambini.
Il bilancio delle vittime dell’operazione militare lanciata da Tel Aviv l’8 luglio è di 258 morti e oltre 1.900 feriti tra i palestinesi. Nella notte è morto un soldato israeliano (la seconda vittima israeliana dall’inizio dell’operazione Barriera protettiva) negli scontri con i miliziani di Hamas.
I numeri dell’attacco via terra parlano di una Gaza devastata: dalle 21 di ieri Israele ha lanciato almeno 29 raid sulla Striscia; 205 le cannonate, 110 i colpi dal mare, 4 le incursioni di terra, 8 le case palestinesi completamente distrutte.
Le Forze armate israeliane hanno reso noto di avere ucciso 14 “terroristi” e di avere colpito 103 “obiettivi terroristici” durante la notte.
AGGIORNAMENTO 12.50 – L’ESERCITO HA PRESO IL CONTROLLO DI ALCUNI EDIFICI E MOSCHEE A GAZA
L’esercito avrebbe individuato due tunnel.
AGGIORNAMENTO ORE 12.10 – I CARRI ARMATI ISRAELIANI HANNO COLPITO L’OSPEDALE DI BEIT HANOUN. UN ALTRO MORTO A BEIT LAHIYA
AGGIORNAMENTO ORE 12.05 – HAMAS: NETANYAHU HA INTRAPRESO UN’AVVENTURA DAGLI ESITI IMPREVEDIBILI
Parla il portavoce di Hamas, Mushir al-Masri, dopo le dichiarazione del premier israeliano. “Non permetteremo alle forze di occupazione di avanzare un solo metro nella Striscia di Gaza. Netanyahu sha intrapreso un0avventura dagli esiti imprevedibili”. Il movimento islamico ha criticato anche Abbas, accusandolo di avere abbandonato il popolo palestinese.
Intanto, il numero delle vittime palestinesi è arrivato a 267 morti e circa 2.000 feriti, dall’inizio dell’operazione Barriera Protettiva l’8 luglio.
AGGIORNAMENTO ORE 11.40 - ATTACCO INTENSO AL NORD
I carri armati israeliani in azione al Nord, dove l’attacco israeliano è particolarmente intenso. Colpi esplosi a distanza ravvicinata colpiscono case e fanno strage di civili. Preoccupante il numero di bambini morti. Il corrispondente del Guardian parla di diversi bambini arrivati all’ospedale di Kamal Odwan, a Beit Hanoun. Il numero delle vittime e il fatto che siano sistematicamente colpite abitazioni private è una violazione delle convenzioni internazionali e del diritto di guerra, scrive Haaretz: Il governo e le Forze armate israeliane hanno la piena responsabilità di porre fine a quanto sta accadendo a Gaza.
L’esercito più che una vera e propria invasione, sta compiendo diverse incursioni al Nord.
Abbas è al Cairo, dove incontrerà il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, poi si recherà in Turchia.
AGGIORNAMENTO ORE 11.00 – NETANYAHU: “ESPANSIONE SIGNIFICATIVA” DELL’ATTACCO
Conclusosi il Consiglio dei ministri. Il premier israeliano ha dichiarato che Israele è pronto a una “significativa espansione” delle operazioni militari via terra contro Gaza, iniziate ieri sera, e che ha dato istruzioni a riguardo alle Forze armate.
Netanyahu è tornato a ripetere che l’attacco contro la Striscia ha come obiettivo i tunnel: una minaccia – ha detto- che non può essere affrontata soltanto con l’aviazione. Ha aggiunto che l’esercito israeliano è una Forza armata “morale come non ce ne sono altre” e che le vittime civili sono “una responsabilità di Hamas che usa i civili come scudi umani”.
Si riunisce il gabinetto della sicurezza.
AGGIORNAMENTO ORE 10.45 – Centinaia di palestinesi stanno fuggendo dale aree meridionali della Striscia di Gaza, mentre prosegue l’attacco israeliano. Il portavoce dell’Unrwa, Chris Gunness, ha detto che la zona più colpita è quella di Khan Younis e che l’agenzia Onu sta tentando di verificare il numero di sfollati cui dare rifugio. Al Nord oltre 22.000 palestinesi hanno cercato riparo nelle strutture dell’Unrwa .
AGGIORNAMENTO ORE 10.40 – LE REAZIONI INTERNAZIONALI
“Un’azione inaccettabile”, così il ministro degli Esteri norvegese, Boerge Brende, ha definito l’offensiva israeliana contro Gaza. Una dichiarazione che arriva quando sono passati due giorni dalla sua visita in Israele, durante a quale aveva esortato il premier israeliano Benjiamin Natanyahu a non intraprendere l’offensiva via terra che, invece, è iniziata ieri sera. Anche dalla Turchia arriva la dura condanna del governo di Ankara. Il ministro degli Esteri, Ahmet Davutoglu, in un twit ha scritto che l’operazione militare israeliana sta testando “la coscienza dell’umnaità”.
Ankara e Istanbul ieri sono state teatro di proteste contro l’offensiva contro Gaza, finite in scontri con la polizia.
Vertice sulla crisi a Gaza tra i ministri degli Esteri di Egitto, Arabia Saudita e Giordania.
AGGIORNAMENTO ORE 10.15 – Le Brigate al-Qassam hanno rivendicato l’esplosione che ha danneggiato un veicolo militare israeliano nel nord della Striscia, che sarebbe saltato su un ordigno.
Intanto, la Ong Doctors of the World, che opera a Gaza dal 2002, ha denunciato la mancanza di farmaci e il danneggiamento delle strutture sanitarie. I continui tagli alla corrente elettrica impediscono i soccorsi, ha continuato la Ong. Il dottor Hosam Abu-Elwan ha detto che “la maggioranza dei feriti sono donne e bambini”.
AGGIORNAMENTO ORE 9.50 – Il fotoreporter Muhammad Shabab è rimasto ferito stamattina nel bombardamento della al-Jawhara tower, avvenuto vero le 4 (le 3 italiane) a Gaza City. Elicotteri Apache israeliani hanno colpito, danneggiandoli, dieci appartamenti dell’edificio che è sede anche delle redazioni di diversi media. I raid hanno colpito anche la Daoud Tower, nel quartiere di al-Rimal, ferendo diversi lavoratori della radio che lì a sede.
AGGIORNAMENTO ORE 9.30 – Sono 19 i morti a Gaza nelle ultime dieci ore. Il bilancio delle vittime palestinesi continua ad aumentare: oltre 260 morti e più di 1.900 feriti. Il portavoce del Servizio di emergenza di Gaza, Ashraf al-Qudra, ha riferito all’agenzia Afp che un carro armato israeliano ha aperto il fuoco e ucciso una bambina di cinque mesi e un uomo a Rafah, al Sud della Striscia, nelle prime ore di questa mattina.
AGGIORNAMENTO ORE 9.00 – Fonti locali riferiscono che dalle 6 (5 italiane) di stamattina sono stati uccisi altri sei palestinesi. Dalle 22 (21 it.) di ieri sono stati lanciai dalla Striscia di Gaza 74 razzi verso le le città del Sud di Israele: Beersheva,Ashdod e Ashqelon.
Il leader di Hamas, Khaled Meshaal, ha detto che l’invasione via terra è destinata a fallire: “Quello che l’occupante Israele non è riuscito a raggiungere con i bombardamenti dal cielo e dal mare, non riuscirà a ottenerlo con l’offensiva via terra”. Le richieste palestinesi per il cessate-il-fuoco sono chiare, ha aggiunto, e comprendono “la fine della brutale aggressione israeliana contro i palestinesi a Gaza e nella Cisgiordania occupata, e la fine dell’embargo su Gaza”.
Meshaal ha inoltre esortato la comunità internazionale ad “assumersi le proprie responsabilità e a mettere fine al terrorismo israeliano”. Il leader politico di Hamas ha chiarito che il movimento islamico “non accetterà un accordo che perpetui le sofferenze del popolo palestinese”.
AGGIORNAMENTO ORE 8.50 – Secondo indiscrezioni non ancora confermate, il soldato israeliano morto a Beit Hanoun sarebbe stato vittima di fuoco amico. Le circostanze dell’incidente, in cui sono rimasti feriti altri quattro militari, non sono chiare, ha riferito il quotidiano Times of Israel.
AGGIORNAMENTO ORE 8.40 – Combattimenti intesi nel nord della Striscia di Gaza, a Bet Hanoun e a Bet Lahiya. Il portavoce delle Forze armate israeliane ha detto che l’offensiva continuerà e andrà più a fondo. Massiccio lo schieramento si soldati al confine con la Striscia: 60.000 uomini.
Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmud Abbas, ha chiesto a Tel Aviv di fermare l’operazione militare, aggiungendo che causerà un ulteriore bagno di sangue e renderà più complicato il raggiungimento di un cessate-il-fuoco.
( Fonte: Nena News )