In questi giorni in cui, in maniera tragica, per la morte della studentessa di 23 anni in India, ma anche dirompente per le imponenti manifestazioni tenutesi contro gli stupri e uccisioni delle donne a Nuova Delhi, a Mumbai e altre città, è emersa con forza la condizione delle donne in India, riportiamo gran parte di una eccezionale intervista alla compagna Anuradha Gandhy dirigente del Partito Comunista dell'India (Maoista) che guida la guerra popolare più grande del mondo.
La compagna, purtroppo morta nel 2008, parla nell'intervista proprio della condizione generale di oppressione, feudale, capitalista, imperialista, patriarcale, che le ragazze e le donne vivono nelle città; ma nello stesso tempo del ruolo delle donne nella guerra popolare.
_________________________________________________________
Da una intervista con la compagna
Janaki (Anuradha Gandhy) nell’edizione del marzo 2001 di Poru
Mahila, l'organo della Krantikari Adivasi Mahila Sanghatan,
DandaKaranya.
[Anuradha Gandhy, un membro di spicco del
Partito Comunista dell'India (Maoista), era al tempo stesso
intellettuale e attivista che ha scritto sul movimento delle donne
rivoluzionarie in India, movimento da lei organizzato, ha sviluppato
la teoria sul rapporto tra movimento delle donne e il movimento dei
dalit nel contesto della più complessiva lotta rivoluzionaria, e ha
dato molti altri contributi significativi. La sua vita è stata
stroncata da una morte prematura a causa di una malattia nel 2008.
Ma il suo spirito e le sue parole continuano a guidare l’attuale
movimento rivoluzionario].
Po. Ma: Compagna
Janaki, vuoi per prima cosa spiegarci l'oppressione che subiscono le
donne di città?
Com. J: Anche se tutte le donne in India
subiscono l'oppressione feudale, capitalista, imperialista e
patriarcale, ciò avviene in varie forme in diverse aree, urbane e
rurali. Le donne della classe operaia e le donne della classe media
nelle aree urbane hanno alcuni problemi specifici.
In primo
luogo, se guardiamo ai problemi all'interno della famiglia, anche
nelle aree urbane le donne sono oppresse dalla cultura
feudale.
Nonostante l'oppressione di questa cultura possa essere
meno grave, la maggior parte delle ragazze giovani e le donne non
hanno il diritto di prendere decisioni importanti per quanto
riguarda la loro vita in famiglia. Le ragazze non sposate sono sotto
pressione per sposare un uomo della stessa casta e religione in base
alle decisioni della famiglia. Se una ragazza decide di sposare un
uomo di sua scelta di un'altra casta o religione, sarà sottoposta
ad un sacco di pressione. Dovrà affrontare la dura opposizione
della famiglia. Anche se una donna vuole lavorare fuori casa dovrà
ottenere il permesso di suo padre, fratello o marito. Persone di
alcune caste e religioni (ad esempio i musulmani e Kshatriyas) non
vedono con favore che la loro donna faccia questo tipo di lavoro.
Così diventa inevitabile per le donne combattere anche per
l'indipendenza economica.
Inoltre poiché i valori capitalistici
si sono ampiamente diffusi anche le relazioni uomo-donna sono
diventati commercializzati e le donne si trovano ad affrontare gravi
problemi. La dote e gli altri oggetti che si devono dare alla
famiglia degli sposi prima e dopo il matrimonio sono diventati un
grosso problema per i genitori che hanno dato alla luce ragazze. In
aggiunta a questo, era diventato comune a tutte le comunità il
fatto di molestare le donne per la dote sia fisicamente che
mentalmente. Quando la vita della moglie può essere misurata in
denaro e oro ucciderla per questi non è molto difficile. Questa
situazione terribile la si può trovare in molte famiglie nelle aree
urbane, oggigiorno. Specialmente negli ultimi 25-30 anni l'India può
essere divenuta l'unico paese al mondo in cui il nuovo crimine
dell’uccisione delle spose bruciandole per la dote è diventato di
moda.
Una cosa che dobbiamo osservare è che una parte di donne
appartenenti alla classe operaia e alle classi medie non ha
l'opportunità di uscire e ottenere un posto di lavoro. Tutto il
loro tempo è speso nel lavoro di casa e lavorare per la famiglia.
Come risultato, esse dipendono dagli altri per la loro vita.
Socialmente esse dipendono dai loro mariti. Ecco perché non provano
a fare qualcosa in maniera indipendente. Ci sono così tante
restrizioni su di loro che impediscono di avventurarsi fuori anche
della soglia di casa. E se guardiamo alle donne che si prendono cura
degli studi dei loro figli, si vede che è quasi come una macchina.
Tutto il suo lavoro ruota attorno al marito, agli studi dei bambini
e mandarli a lezione privata.
Le condizioni della classe
operaia nelle aree urbane sono pietose. Il motivo principale è la
gravità del problema di non avere un posto dove stare. Così i
poveri sono costretti a mettere su casa illegalmente in luoghi
aperti. Molti di loro costruiscono una capanna sui lati delle
strade, dei binari ferroviari e delle fogne (anche sopra le fogne).
Nei vicoli stretti e ai lati delle strade centinaia di famiglie
vivono con la costruzione di baracche. Non c'è nemmeno un
centimetro di spazio per costruire un bagno o un luogo che può
essere definito una veranda.
Mentre le città si espandono le
baraccopoli continuano ad aumentare ai lati delle strade, sui luoghi
rocciosi e sulle piccole colline all'interno della città. Non hanno
servizi igienici e impianti idrici. Sovraffollamento, ambiente
inquinato e mancanza di servizi di base - le donne fanno il loro
lavoro affrontando tutti questi problemi. La lotta per l'acqua è
una vista comune. In tuguri come questi i prepotenti e le loro
molestie sono un altro problema che devono affrontare. Ma
soprattutto il problema più grande è la demolizione di questi
tuguri da parte delle autorità municipali e del governo con la
scusa che sono illegali. Di solito tocca alle donne a opporsi a
queste demolizioni. Perché quando gli ufficiali vengono di giorno
con la polizia e i bulldozer sono di solito le donne e i bambini che
sono a casa. Il sistema capitalista non riconosce il diritto di
avere una casa come un diritto fondamentale.
Le donne nelle
aree urbane hanno molte opportunità per uscire di casa e lavorare.
Ottengono posti di lavoro in fabbriche, uffici, scuole, ospedali e
negozi. Ma in molti posti di lavoro non sono pagate allo stesso modo
degli uomini. Oppure gli stipendi sono così bassi che non possono
mantenere una famiglia. Molte donne operaie lavorano nel settore
delle costruzioni con gli appaltatori. Molte donne lavorano come
cameriere. Tutti questi lavori rientrano nel settore non
organizzato. Questi non hanno alcuna garanzia di lavoro o di
stipendio.
In cima a tutto questo esse devono fronteggiare le
vessazioni da parte degli appaltatori e degli uomini per i quali
lavorano. Ciò avviene in molte forme. Non solo le donne della
classe operaia, ma anche le donne istruite della classe media si
trovano ad affrontare tali intimidazioni. Le donne sono molestate
con tali tattiche di pressione come le minacce di licenziamento, non
dare loro lavoro, trasferimento, con annotazioni negative sui loro
registri, ecc. Pochissime donne sono in grado di condividere queste
cose con gli altri.
Oggi nelle grandi città le industrie
elettroniche degli imperialisti si sono imposte su larga scala. Le
ragazze sono impiegate in molte di esse. Ma i problemi di maggior
lavoro, meno salari e il divieto di organizzazione sono presenti in
questi settori. Perciò esse devono lottare anche per il diritto
fondamentale di formare sindacati.
In passato alcuni settori
come la produzione di beedi [piccole sigarette] e incenso era
diffusa tra le famiglie. Ora anche molte nuove aziende danno la
maggior parte del lavoro da fare a casa. Le casalinghe povere che
occupano questi posti di lavoro pensano di poter guadagnare un po’
pur essendo a casa. C'è molto sfruttamento in questo lavoro. Anche
se lavorano tutto il giorno con l'aiuto dei loro familiari è
difficile per loro guadagnare perfino 20 rupie. La forza lavoro
delle donne povere è pagata molto meno. Voglio dire che sono molto
sfruttate.
Infine, un altro punto è che l'influenza della
cultura imperialista è molto grande sulle donne urbane. Non solo
sono influenzate dal consumismo, ma ne sono anche vittime. Questo
aumenta di giorno in giorno. Invece dei valori umani si dà più
importanza alla bellezza e ai prodotti di bellezza. La conseguenza è
che vi è un ambiente di insicurezza a causa di atrocità e molestie
nelle aree urbane. Le giovani donne si trovano ad affrontare un
sentimento di insicurezza ad uscire di casa. Nella vita urbana le
donne stanno soffrendo di molti problemi di questo tipo. Ma ci sono
poche organizzazioni che lottano contro di essi al momento.
Po.Ma:
Raccontaci delle varie tendenze del movimento delle donne.
Com.J:
intorno agli anni ‘80 ci fu uno scoppio spontaneo del movimento
delle donne in molte parti del paese, in particolare nelle città.
Questo movimento era l'indicazione della crescente consapevolezza
democratica e contro la coscienza patriarcale tra le donne. Dopo il
movimento Naxalbari diede un duro colpo al sistema semi feudale e
semi coloniale dell’India, ci fu uno scoppio dei movimenti della
classe operaia e dei movimenti studenteschi e ci fu l'Emergenza e le
crisi sociali, economiche e politiche delle classi dominanti - i
movimenti delle donne sono nati su questo sfondo.
Anche a
livello internazionale c'era l'influenza dei movimenti degli
studenti e delle donne. Per lo più gli studenti, le donne della
classe media e le professioniste hanno partecipato attivamente a
questi movimenti. Al di fuori di questi movimenti spontanei sono
nati anche molte piccole e grandi organizzazioni democratiche di
donne. Ma negli ultimi 20 anni ci sono stati molti cambiamenti nel
movimento delle donne, nel loro carattere politico e in queste
organizzazioni. In seguito il movimento di liberazione delle donne
dipendente dalle donne della classe media urbana si è diviso in
varie correnti politiche e ideologiche. Nei movimenti per le
nazionalità, in particolare nella lotta del Kashmir per
l’autodeterminazione la partecipazione attiva delle donne è
aumentata notevolmente. Le donne stanno giocando un ruolo di primo
piano nel denunciare le atrocità inumane della polizia e
dell'esercito.
Sotto la guida del partito il movimento
rivoluzionario delle donne si è sviluppato anche nelle zone rurali,
soprattutto nel Dandakaranya e Nord Telengana. Perfino il BJP e RSS
hanno riconosciuto la forza delle donne e stanno prestando
attenzione alla diffusione di valori sociali decadenti e politica
corrotta tra di esse.
Molte donne che hanno spontaneamente
partecipato ai movimenti contro le uccisioni per la dote, la sati
[la pratica di bruciare le vedove insieme ai mariti] e le molestie
che attirano l'attenzione della nazione verso tali problemi si erano
ritirate dal movimento. Ma molte di loro si sono fatte un nome come
ricercatrici e ideologhe sulle questioni femminili sia in India che
all'estero. Molte di esse hanno fondato organizzazioni di
volontariato (ONG). Ottengono fondi da parte delle agenzie
internazionali per gli studi sulle donne e l'emancipazione delle
donne.
Ma hanno un punto di vista femminista e una ideologia
femminista. Ora sono diventate propagandiste a favore del
femminismo, dicendo che dato che il patriarcato è il problema
principale delle donne, dobbiamo lottare solo contro il patriarcato.
Ma il patriarcato ha le sue radici nella società di classe. In
tutte le società esso viene perpetuato dalle classi sfruttatrici,
vale a dire dal feudalesimo, dal capitalismo e dall'imperialismo.
Così combattere il patriarcato significa lottare contro queste
classi sfruttatrici. Ma le femministe questo non lo riconoscono.
Esse credono che la condizione della donna in questa società può
essere cambiata politicamente facendo pressioni sui governi e solo
con la propaganda. In realtà questa corrente femminista oggi
rappresenta la prospettiva di classe e gli interessi di classe della
borghesia e delle donne alto borghesi del paese.
Le
organizzazioni delle donne dei partiti revisionisti come PCI, PCM e
Liberation stanno lavorando attivamente in alcune città. Guidano
movimenti su temi sociali e politici delle donne. Insieme alle
questioni di oppressione delle donne si occupano anche di fare
cortei e dharnas processioni religiose] su problemi come l'aumento
dei prezzi, ecc. Sono diversi dalla corrente femminista, perché non
danno importanza solo alle lotte contro il patriarcato. Ma sono
anche organizzazioni completamente riformiste.
A causa della
loro politica revisionista non collegano la liberazione delle donne
con la rivoluzione e stanno lavorando con la convinzione che
cambiando i governi saranno in grado di migliorare le proprie
condizioni all'interno di questo quadro sociale esistente. Per
esempio, negli ultimi 2-3 anni hanno concentrato tutte le loro
attività nel conquistare il diritto al 33 per cento dei posti per
le donne in parlamento. In realtà la gente comune ha perso da lungo
tempo la fiducia nel sistema parlamentare corrotto. E' stato inoltre
dimostrato che chiunque venga eletto al parlamento servirà sempre
le classi dominanti sfruttatrici e non lavora per i diritti delle
donne o quelli dei poveri.
Ci sono alcune organizzazioni nelle
aree urbane che si stanno adoperando attivamente basandosi
sull'analisi marxista, che vedono le radici dello sfruttamento e
dell'oppressione della donna nella società di classe, riconoscendo
il legame tra la liberazione delle donne e la rivoluzione sociale.
Da circa un decennio lavorano tra la classe operaia, gli studenti e
le donne impiegate. In particolare stanno lavorando molto bene in
Andhra Pradesh e Karnataka. Non solo dirigono i movimenti contro
l'oppressione delle donne e altri problemi, ma fanno anche
propaganda su vasta scala tra le donne sui loro diritti e lo
sfruttamento e l'oppressione perpetuata su di esse.
Un
fenomeno allarmante per i movimenti democratici e rivoluzionari
delle donne è la notizia che le forze dell'Hindutva [organizzazioni
fasciste] stanno lavorando anche tra le donne. Cercano di
ripristinare vecchi valori feudali in nome dell'opposizione alla
cultura occidentale. In nome della tradizione indù e Bharat Mata
[Madre India] stanno sopprimendo la crescente consapevolezza delle
donne. Non solo, stanno portando tra di esse la propaganda feroce
contro le minoranze religiose. Le stanno anche addestrando
militarmente in nome di Nari Shakthi.
In breve, il movimento
delle donne si divide in varie correnti ideologiche in tutto il
paese. Dobbiamo studiare e costruire un forte movimento delle donne,
combattendo contro le tendenze ideologiche sbagliate.
Po.Ma:
Ma le persone che ne sono al di fuori quanto conoscono il movimento
delle donne rivoluzionarie? Qual è il suo impatto?
Com.J: il
movimento delle donne adivasi emergente nel Dandakaranya nell'ultimo
decennio ha un sacco di rilievo nella storia del movimento femminile
contemporaneo in India. Il vigore e l'iniziativa delle donne del
Kashmir è maggiore che in altre parti del paese. Migliaia di donne
stanno scendendo nelle strade per opporsi alla crudele repressione
dell'esercito e tutti i tipi di atrocità. Dopo l'attivismo politico
delle donne del Kashmir sono le donne adivasi contadine del
Dandakaranya che stanno giocando un ruolo attivo socialmente e
politicamente. Sono organizzate su larga scala in numerosi villaggi.
Esse si oppongono alle antiche tradizioni patriarcali all'interno
della società Adivasi Gond.
Esse partecipano alla lotta armata
contro il governo sfrutatore e il suo esercito e nelle campagne
politiche. Questa è una grande vittoria del Krantikari Adivasi
Mahila Sanghatan.
Ma è molto triste che molto poco di tutto
questo è disponibile al di fuori sull'estensione del Kams e sulle
sue attività. I membri e i simpatizzanti del PCI(ML) (Guerra
Popolare) in altri stati sanno poco. Il partito ha fatto alcuni
sforzi per questo. Il documento scritto per il seminario di Patna (è
stato pubblicato in Telugu e hindi), il libro sulle donne martiri e
alcuni racconti e brevi storie hanno aiutato nella diffusione di
esso. Ma l'informazione su questo rivoluzionario movimento delle
donne non sta andando avanti regolarmente. Anche la vostra rivista
'Poru Mahila' è vista al di fuori molto raramente. E' necessario
pianificare la sua distribuzione anche al di fuori delle aree del
movimento.
Tuttavia anche se ottengono poche informazioni,
quelli appartenenti alle organizzazioni democratiche e
rivoluzionarie sono molto entusiaste al riguardo. Esse sono sempre
influenzate dalla determinazione e dal coraggio dimostrato da parte
delle donne adivasi. L'ampia propaganda diffusa circa il Kams e le
sue attività è molto necessaria. Attraverso essa possiamo dare una
giusta risposta alla brutta propaganda governativa sull'approccio
dei partiti rivoluzionari nei confronti della questione
femminile.
Po.Ma: Raccontaci la tua esperienza nel DK.
Com.
J: Prima di venire nel DK ho letto articoli e relazioni sul
movimento delle donne. Ma non pensavo che fosse così diffuso. Ecco
perché sono stata molto felice di vedere la dimensione di questo
movimento. Devo dirti una cosa. Nelle lezioni insegnate
all'università sulle società tribali si dice che la società Gondi
è molto liberale. Ma dopo aver osservato le popolazioni Muria,
Madia e Dorla da vicino ho capito quanto anche la società tribale
fosse patriarcale. Ho capito quanto sia importante studiare il
problema dell'oppressione delle donne in maniera profonda. Anche se
la partecipazione delle donne contadine adivasi nel processo di
produzione è molto alta il patriarcato ha frenato i loro
diritti.
Mentre scriveva sul movimento delle donne durante la
guerra per la nuova società democratica in Cina Jack Beldon, lo
scrittore e giornalista americano aveva scritto, 'Il Partito
comunista cinese ha ottenuto la chiave per la vittoria della
rivoluzione. Ha conquistato la parte più oppressa della società
cinese '. Quando ho visto il movimento delle donne in DK queste
parole di Beldon mi sono venute subito in mente. In effetti, dopo la
rivoluzione cinese è stato il movimento rivoluzionario in
Dandakaranya che ha dimostrato che dove c'è una guerra di popolo,
dove c'è la lotta armata contro il sistema imperialista, feudale,
compradore per la vittoria della Nuova Rivoluzione Democratica, le
donne della classe operaia partecipano attivamente su larga scala
per l'emancipazione di tutta la società, nonché per la loro
emancipazione.
La guerra popolare aveva frantumato le
esitazioni delle donne. Essa ha raddoppiato la loro forza. Ha
mostrato il percorso per la liberazione delle donne. C'è un nesso
tra la società semi feudale, semi coloniale e l'oppressione delle
donne. E' stato dimostrato ancora una volta da questa vittoria del
partito nel DK che il principio marxista che possiamo portare avanti
la lotta contro il patriarcato solo con la lotta per porre fine a
questo sistema è corretto.
Ovunque il partito lavora in modo
sistematico, possiamo vedere che la partecipazione delle donne è
maggiore in tutte le attività e movimenti politici. Nel 1998 a
causa delle condizioni di grave carestia nel Sud Bastar molte donne
erano emigrate nell'Andhra Pradesh per il lavoro a giornata. C'erano
anche membri del Kams anche tra di loro. Ma quando abbiamo chiesto
loro di venire agli incontri per l'8 marzo, in un posto in 700 e in
un altro in 450 hanno partecipato. Prima di ciò nei raduni contro
le condizioni di carestia avevano partecipato in migliaia. Quando
ero lì le donne venivano reclutate nel PGA su larga scala. In
alcuni luoghi il reclutamento di giovani donne è stato maggiore che
per i giovani.
La cosa che mi ha influenzato di più è stato il
fatto che le mogli dei compagni sposati che erano già nelle squadre
venivano anch'esse reclutate. Molte di loro avevano dato anche i
loro bambini ai loro parenti e sono diventate guerrigliere
nell'attuale grande guerra popolare per cambiare questa società. E
ho visto molte compagne fermamente con la guerra popolare, senza
guardare indietro, anche se in pochi mesi i loro mariti erano morti
in scontri con la polizia o in qualche altro incidente. In rottura
con i tradizionali, tristi, ristretti confini della famiglia ad esse
piace di più questa nuova vita anche se è piena di pericoli. In
tal modo la loro vita e la loro esistenza acquista significato. Ho
visto molti compagni addestrarsi e assumersi nuove responsabilità.
Costruire unità Kams in ogni villaggio, elezione dei loro
comitati, elezione dei comitati di zona nelle conferenze di zona,
inviare membri dell'unità nei villaggi per le campagne di
propaganda, partecipare agli scioperi generali e ad altre attività
di protesta, dando loro l'addestramento militare - tutte queste sono
vittorie di questo movimento. Ma quello che ho osservato nella mia
esperienza è che, poiché i membri dell'AC sono impegnati senza
sosta in vari tipi di responsabilità e a causa di un certo tipo di
lavoro di routine, il lavoro del Kams viene trascurato. Dobbiamo
pensare a nuovi metodi per coinvolgere le donne anziane dei
villaggi. Le donne e i loro figli si trovano ad affrontare una serie
di problemi di salute. Aumentando la loro comprensione in questa
materia e con particolare attenzione al loro benessere si può
aumentare il loro entusiasmo. Dobbiamo aumentare la loro
partecipazione alle riunioni a livello di villaggio. Molte persone
pensano al Kams come un'organizzazione di giovani donne. Ampliare la
loro conoscenza ristretta della società è un'altra sfida per
noi.
Vi è anche la necessità di dare speciale formazione
sociale e politica alle donne che sono nelle squadre e nei plotoni.
Dobbiamo pianificare la loro formazione continua delle conoscenze
scientifiche per quanto riguarda i problemi di salute. Anche se ci
sono discussioni su questi argomenti, per mancanza di tempo e a
causa dell'essere immersi in vari lavori, queste vengono
posticipate. Siamo in grado di sbarazzarci della loro inferiorità,
dando loro conoscenze scientifiche e facendo loro assorbire
ampiamente il pensiero sociale.
Po.Ma: Qual è il tuo
messaggio alle donne che lavorano nelle squadre e nel Kams in DK?
Com.J: Le nostre compagne adivasi in DK stanno costruendo
una nuova storia oggi. Anche se è la zona più arretrata del paese,
essa è al primo posto nel movimento delle donne in corso nel paese.
Stanno rispondendo alle armi della polizia in modo adeguato
combattendo alla pari con i compagni uomini nella lotta armata per
liberare questo paese dalla morsa crudele dell'imperialismo, del
feudalesimo e della borghesia compradora. Nei villaggi si ribellano
per i propri diritti di fronte alle minacce e pressioni degli
anziani del villaggio. Esse stanno indebolendo il patriarcato nella
cultura adivasi Gondi.
Anche se si stanno contrapponendo a tali
grandi nemici e forze, la timidezza e il senso di subordinazione, i
cui i resti sono ancora presenti, sono anch'essi i loro grandi
nemici che ostacolano il loro sviluppo. Il complesso di inferiorità
viene fuori da questi. Le sue radici sono molto profonde. Quello che
voglio dire ai miei colleghi del Kams è che dovrebbero aumentare la
loro fiducia in se stessi. Devono combattere contro i nemici che si
trovano dentro di sé. Nei prossimi giorni il Kams dovrà affrontare
molte grandi sfide. La repressione dello Stato è già lì.
Oltre
a questo, il governo cercherà di mantenere la società e la cultura
Adivasi nell'arretratezza con l'aiuto degli anziani del villaggio e
attraverso i leader adivasi. Diventerà necessario per il Kams
affrontarli politicamente. Allo stesso modo il Kams deve tenersi
pronto a portare avanti la sua comprensione per quanto riguarda la
vera liberazione della donna intervenendo nel movimento delle donne
che sta andando avanti nella forma di varie correnti nel paese. Per
affrontare tutte queste sfide le nostre compagne dovrebbero
raggiungere la maturità politica e ideologica e avere fiducia in se
stessi.