SABATO 13 OTTOBRE 2012 - VENEGONO (Varese)
MANIFESTAZIONE NAZIONALE: NESSUN M346 A ISRAELE
Dedicato a Stefano Ferrario*
Fin dal 2005 è operativo uno scellerato accordo di “cooperazione
militare”, economica e scientifica tra il nostro Paese ed Israele. Un
accordo che non è stato scalfito neppure dall’ “Operazione piombo fuso”
del dicembre 2008 – gennaio 2009, che ha visto Israele colpire con il
suo “potere aereo” la popolazione palestinese civile inerme (1400
uccisi, di cui ca 400 bambini). Un’ azione militare brutale, senza
giustificazioni, nella quale sono state usate anche armi sconosciute o
già vietate dalle Convenzioni internazionali (fosforo bianco, bombe
D.I.M.E., uranio impoverito) e nella quale Israele ha commesso crimini
di guerra e contro l’umanità (come documentato dall’ ONU nel “Rapporto
Goldstone”). Un’operazione condannata dalle principali organizzazioni
internazionali per la promozione e la difesa dei diritti umani.
L’Italia, almeno di fronte a ciò, avrebbe dovuto condannare Israele e
recedere da quegli accordi di cooperazione militare. Ma come avrebbe
potuto quando anch’essa, dopo l’introduzione del “Nuovo Modello di
Difesa” nel 1991 – che ammette interventi militari “ovunque i propri
interessi siano minacciati” – viola sistematicamente l’articolo 11 della
nostra Costituzione, che invece “ ripudia la guerra”? Quando partecipa
alle iniziative militari USA e NATO e fa “carta straccia” dello Statuto
dell’ONU che voleva “risparmiare la guerra alle generazioni future”,
vietandola esplicitamente ?
Il nostro paese non avrebbe dovuto sottoscrivere quell’accordo di
cooperazione militare perché esso viola la Legge 185/90 che pone limiti
all’export di armi verso paesi belligeranti; a maggior ragione verso
Israele, paese in conflitto e fuorilegge per la sistematica violazione
delle Risoluzioni ONU e dei pareri della Corte Internazionale di
Giustizia dell’Aja a tutela dei diritti del popolo palestinese.
Il Tribunale Russell (un’istituzione composta da personalità emerite,
giuristi e intellettuali, tra cui diversi premi Nobel) ha infatti
affermato che il popolo palestinese è “soggetto a un regime
istituzionalizzato di dominazione che integra la nozione di Apartheid
come definita nel diritto internazionale”. E lo Statuto della Corte
Penale Internazionale all’art. 7 comma 1 include l’Apartheid tra i
“crimini contro l’umanità”, definendolo “atto inumano commesso nel
contesto di un regime istituzionalizzato di oppressione sistematica e
dominazione di un gruppo razziale su di un altro, e commesso con
l’intento di mantenere quel regime”.
Invece accade che, facendo “carta straccia” anche della L.185/90,
AleniaAermacchi, la società di Finmeccanica con sede nazionale e
stabilimenti significativi a Venegono (Varese), si accinge a consegnare
ad Israele 30 jet M346 , definiti come “addestratori tecnologicamente
avanzati” ma in realtà già strutturati per essere armati con missili o
bombe. Queste armi verranno sicuramente testate contro i palestinesi,
prima di tutti.
Nella sua qualità di addestratore l’M346 è finalizzato a formare i
piloti all’uso di cacciabombardieri tecnologicamente più evoluti tra i
quali il “netcentrico” e “invisibile” F35, di cui Israele si vuole
dotare (19 + 56 in opzione), e che anche l’Italia sta purtroppo
acquistando per le guerre future.
Negli ultimi mesi è cresciuta in Italia una significativa opposizione
all’acquisto degli F35 per il loro costo esorbitante ( non meno di 15
miliardi di euro) che sottrae risorse all’economia civile e ai settori
dello “Stato Sociale” già colpiti dai tagli operati da governi più o
meno tecnici, capaci solo di colpire i più deboli. Ma l’opposizione agli
F35 non è certo solo economica; è soprattutto opposizione alla
“neoguerra”, pratica affermatasi negli ultimi 20 anni che chiama “pace”
la guerra, e la vorrebbe giustificare come strumento di “sicurezza
preventiva” e di “esportazione di democrazia”, giungendo così a
definirla “umanitaria”.
Ma “guerra umanitaria” è un ossimoro: la guerra provoca solo morti,
feriti, distruzioni e genera odio, rancori e vendette; essa è quanto di
più disumano si possa immaginare.
*Una raccolta degli scritti di Stefano su PeaceReporter si trova qui:
http://it.peacereporter.net/ricerca.php?Titolo=&testo=stefano+ferrario&k...
La notizia della sua tragica morte invece è qui:
http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/articolo.php?Id=235780
L’acquisto da parte di Israele degli M346 e degli F35 – questi ultimi
verranno prodotti e periodicamente revisionati a Cameri (Novara)
proprio da AleniaAermacchi – è inoltre inserito all’interno di un
quadro di riarmo ad alta tecnologia, che impegna l’industria bellica
israeliana e che fa perno anche sulle sue armi nucleari (come già
denunciò nel 1986 il fisico israeliano Mordechai Vanunu che scontò per
questo 18 anni di carcere in isolamento). Grazie ad una accorta
manipolazione mediatica Israele, che non ha mai firmato il “Protocollo
di Non Proliferazione Nucleare” e che è ben dotato di armi nucleari, si
presenta come legittimato ad intraprendere una guerra contro l’Iran,
che invece quel Protocollo ha firmato e che afferma di voler utilizzare
l’energia prodotta da generatori nucleari solamente a fini civili. Una
guerra questa che dobbiamo scongiurare a tutti i costi perché, tra
l’altro, potrebbe degenerare in un’escalation incontrollata.
Mai più guerra, avventura senza ritorno.
Questi aerei non devono essere venduti.
Le armi non devono essere prodotte.
Nel maggio di quest’anno si è già svolto a Varese un importante
convegno contro l’F35 e sui temi del ripudio della guerra, del taglio
alle spese militari e della riconversione al civile.
Chiediamo ai lavoratori di AleniaAermacchi e di tutte le aziende a
produzione militare di non accettare il ricatto occupazionale e di
adoperarsi affinché le fabbriche non producano strumenti di morte ma
siano destinate alla produzione di beni socialmente utili ed
ecologicamente compatibili.
Tra l’altro, in questo caso, la “vendita” degli M346 ad Israele sarà “
compensata”dalla cessione all’Italia di altre armi: infatti a fronte
della commessa da 1 miliardo per la fornitura dei 30 velivoli, l’accordo
commerciale prevede che noi acquistiamo da Israele materiale bellico
per il valore di 2 miliardi.
Non possiamo più attendere, diciamo:
Solidarietà ai lavoratori che si trovano costretti a contraddirsi nell’ etica,
ma NO alla Guerra, NO alle produzioni belliche ed ai mercanti di morte.
Nessun M346 né altra arma deve essere data ad Israele.
L’Italia receda dall’accordo di cooperazione con quel Paese.
Siano riconosciuti i diritti del popolo palestinese.
Siano garantite Pace e Giustizia per tutti i popoli di quella regione.
Un nuovo apartheid merita una nuova mobilitazione.
Uniamo le forze di tutti quelli che si oppongono alla violenza, alla
prepotenza, alla falsità di chi (parlando di pace e giustizia e facendo
la guerra) pratica e promuove la predazione delle nostre vite, delle
nostre speranze, delle nostre idee, del nostro lavoro. Di chi ci fa
continuamente passare sopra la testa, come malefici cacciabombardieri,
scelte di morte, di sopraffazione, di subdolo dominio finanziario che
minano la democrazia e vanificano la sovranità popolare.
Sostenitori della Palestina, pacifisti, antinucleari, tutori dei beni
comuni, ambientalisti, oppositori di “grandi opere”e servitù militari,
associazioni umanitarie, culturali e sociali, collettivi, reti,
lavoratori e rappresentanze sindacali, disoccupati, precari, studenti,
tutti uniti in quanto vittime, o dalla parte delle vittime…., troviamoci
allora in tanti, tanti, arricchiti delle nostre differenze, non
violenti, a Venegono Superiore davanti ad AleniaAermacchi, così come
abbiamo fatto in passato davanti alle basi militari di Comiso, Camp
Darby, Vicenza, Solbiate Olona e alle aziende belliche di tutta Italia,
così numerose in provincia di Varese.
VI INVITIAMO ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE
di sabato 13 Ottobre 2012
presso l’AleniaAermacchi di Venegono-Varese
Il Comitato promotore varesino nessunm346xisraele.blogspot.it (segreteria tel 0332-238347)
Per adesioni (di associazioni, gruppi e singole persone) invia una mail a
nessunm346xisraele@gmail.com
http://nessunm346xisraele.blogspot.it/