venerdì 20 agosto 2010
pc quotidiano 13-21 agosto Un nuovo giallo per l'estate a firma Bertinotti
pc quotidiano 13-21 agosto - Irak: ma quale ritiro, l'occupazione imperialista Usa continua nell'Alba di un nuovo inferno
pc quotidiano 13-21 agostoTerremoto L'Aquila: omissione grandi rischi
Alla base della richiesta i messaggi rassicuranti lanciati dalla Commissione Grandi Rischi prima del terremoto del 6 aprile
Una trentina di famiglie delle vittime del terremoto che ha devastato L'Aquila e le zone circostanti il 6 aprile 2009 hanno citato in giudizio per responsabilità civile la Presidenza del Consiglio dei ministri, chiedendo risarcimenti danni per complessivi 22 milioni e mezzo di euro. L'atto è stato presentato al Tribunale civile de L'Aquila dagli avvocati Maria Teresa di Rocco e Silvia Catalucci. Il risarcimento in sede civile è stato inoltrato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, perché la Commissione Grandi Rischi è organo consultivo della stessa. […]
L'iniziativa si basa sulle risultanze del lavoro della Commissione Grandi Rischi riunita a L'Aquila il 31 marzo 2009, in riferimento ai messaggi rassicuranti lanciati dai protagonisti di quel summit alla popolazione aquilana, da alcuni mesi alle prese con uno sciame sismico.
La procura dell'Aquila ha indagato e chiesto al Gup il rinvio a giudizio per sette persone che parteciparono a quel summit: Franco Barberi, Bernardo De Bernardinis, Enzo Boschi, Giulio Selvaggi, Gian Michele Calvi, Claudio Eva e Mauro Dolce. L'udienza preliminare è fissata per il 10 dicembre. L'ipotesi di reato è omicidio colposo plurimo. Secondo la procura, dopo la riunione sarebbero state diramate informazioni, incomplete, imprecise e contraddittorie sul terremoto e sugli sviluppi dell'attività sismica a L'Aquila.
«Le famiglie di 20 persone decedute nei crolli del 6 aprile 2009 a L'Aquila e nelle zone limitrofe - spiegano i legali - hanno deciso di chiedere un risarcimento alla Presidenza del Consiglio dei ministri per la responsabilità dei suoi membri, in particolare di tutta la Commissione grandi rischi, che ne è un organo consultivo».
pc quotidiano 13-21 agosto - mobilitazione antifascista a Massa
APPELLO CONTRO IL RAZZISMO
NO A LA DESTRA IL 27 IN PIAZZA!
Il partito La Destra, ha indetto una manifestazione nazionale contro
l'immigrazione a Marina di Massa in Piazza Betti per il 27 di agosto alle 21
con la parola" basta immigrazione, riprendiamoci la nostra città". Questa è
un'evidente provocazione che cerca, tra l'altro, di soffiare sul fuoco del
razzismo e della xenofobia sobillando gli italiani contro gli immigrati,
incitando all'odio razziale, alimentando la guerra tra poveri."nipotini" dei
responsabili delle stragi nazifasciste avvenute sul nostro territorio da
Forno a Sant'Anna (per ricordare solo alcune di quelle avvenute in Toscana)
oggi sotto il nome La Destra (come il consigliere Benedetti) vogliono
riprendersi la NOSTRA città. Le loro posizioni attuali sono perfettamente
allineate a quelle di chi in questo paese votò nel '38 le Leggi Razziali.
Loro ne sono i degni eredi e continuatori.
Contro una tale provocazione e il tentativo di seminare l'odio nella
provincia di Massa Carrara una serie di realtà sociali, politiche,
sindacali, di movimento e singoli hanno assunto l'impegno a mobilitarsi con
ogni mezzo perché il 27 agosto La Destra non possa tenere la sua
manifestazione. Inaccettabile è il gioco di questi "politici di professione"
che s'impegnano a sviluppare le loro carriere politiche ed elettorali
speculando sulla pelle dei lavoratori immigrati.
Denunciamo con forza il tentativo di realizzare una manifestazione del
genere che vorrebbe negare ai lavoratori immigrati ogni diritto
fondamentale.
Di conseguenza abbiamo deciso di organizzare una CONTRO-MANIFESTAZIONE lo
stesso giorno del 27 di agosto a Marina di Massa sotto la bandiera "MASSA
CARRARA ANTIRAZZISTA".
Il nostro è un appello alla mobilitazione a tutti quelli che credono ancora
che la Provincia di Massa Carrara, Medaglia d'oro della Resistenza
antifascista non scivolerà mai verso il terreno dell'intolleranza,
del razzismo e della xenofobia, ma saprà anche questa volta mostrare il suo
volto solidale. Di più. Portare a Massa durante la loro manifestazione, un
fascista come Adriano Tilgher, protagonista bombarolo degli anni 70 che ha
sempre seminato odio e sangue, va a di la della semplice provocazione.
Chiediamo al Consiglio Comunale di Massa, alla Provincia, in tempi brevi di
prendere posizione con una mozione contro la manifestazione de La Destra e
in solidarietà con i lavoratori immigrati di Massa Carrara. Ognuno è
chiamato a fare la sua parte contro questa vergogna.
Condurremo questa battaglia con tutti in mezzi a nostra disposizione, così
come condurremo la battaglia contro la decisione del Ministro dell'Interno
il leghista Maroni, di costruire un CIE in Toscana entro la fine dell'anno.
Insieme al comitato regionale " TOSCANA NO CIE " combatteremo per impedire
che ovunque, in questi veri e propri lager (CPT/CIE) vengano rinchiusi gli
immigrati che non hanno fatto nessuno "reato", ma vengono "puniti"
utilizzando "violazioni" amministrative.
Lanciamo quindi un appello a tutti i lavoratori italiani di sostenere i
lavoratori immigrati costruendo insieme una vera solidarietà di classe per
un massimo di diritti e di dignità per tutti Solidarietà dei lavoratori
italiani con i lavoratori immigrati e dei lavoratori immigrati con i
lavoratori italiani.
13 agosto 2010
MASSA CARRARA ANTIRAZZISTA
martedì 17 agosto 2010
pc quotidiano 13-21 agosto - Solidarietà con gli immigrati dell'Akron-Hera/coop Omega
Caporalato legale ed "illegale": il moderno schiavismo del nord est
A Imola una cooperativa manda gli immigrati a lavorare senza alcuna protezione tra i rifiuti speciali. E con salari da fame.
La vertenza dei lavoratori immigrati dell'Akron-Hera/coop Omega di Imola dimostra che dal nord al sud lo sfruttamento degli immigrati, la negazione dei diritti, il rischio-sicurezza sul lavoro, sono la quotidianità che rende necessaria ed urgente una mobilitazione nazionale su questi temi.
La rivolta di Rosarno già lo aveva denunciato, ma non c'è solo la mafia e i caporali a fare profitti sulla pelle degli immigrati. La vertenza dei lavoratori immigrati dell'Akron-Hera/coop Omega di Imola è una lotta contro tutto il marcio del mondo delle cooperative, legate alle amministrazioni di "sinistra" in Emilia Romagna, che sul sudore e i diritti negati degli immigrati hanno costruito le loro fortune economiche ed il loro sistema di potere. Le cooperative si sono ormai trasformate nel moderno caporalato nel nord est, e prosperano perchè sono bene inserite all'interno di un sistema di potere di cui fanno parte amministrazioni locali, ex municipalizzate e confederali (è forse un caso che questi lavoratori si siano rivolti ad un sindacato di base?).
Il sindacato di base Usb che organizza la lotta di questi lavoratori ha parlato di "vergognosa Rosarno imolese" per denunciare la condizione di moderno schiavismo a cui gli immigrati sono stati costretti a lavorare: smaltivano, infatti, i rifiuti della raccolta differenziata, rifiuti speciali, pattume e sostanze chimiche trattati a mano, "senza dispositivi di protezione come guanti e mascherine adeguate, esposti a contaminazioni e inquinanti, con evidenti danni alla salute, senza le tutele di un contratto collettivo, senza ferie, malattia, pagati 700 euro al mese per otto ore di lavoro (pagate quattro) dal lunedì al sabato, fino a notte fonda". E con il ricatto del permesso di soggiorno, "regalo" ai padroni dalla legge Bossi-Fini, per costringerli ad accettare condizioni di lavoro moderno schiaviste.
Questi lavoratori immigrati ed il sindacato di base che li organizza hanno occupato a metà luglio il consiglio comunale di Imola per denunciare lo sfruttatamento e le minacce che subiscono ripetutamente.
Come non bastasse, è arrivata anche la rappresaglia padronale per colpire la protesta: 6 dipendenti che hanno aderito alla protesta non hanno ricevuto lo stipendio per punizione. "Ad un dipendente è stato chiesto di accettare 831 euro per recuperare lo stipendio di novembre mai pagato ed un'indennizzo di 500 euro per rinunciare ad ogni altro credito, diritto od azione" denuncia l'Usb.
Questa vertenza è anche la punta di un iceberg di uno sfruttamento schiavistico dei lavoratori immigrati molto esteso, dalle cooperative di produzione e servizi alle fabbriche, dalle badanti alle campagne, ai cantieri (in questi ultimi è presente il caporalato "illegale").
Non lasciamoli soli questi lavoratori e costruiamo un appuntamento nazionale per questo autunno sul tema immigrati/sicurezza sul lavoro che unisca tutte le vertenze dei lavoratori immigrati, una campagna nazionale per fare uscire dall'invisibilità e dal silenzio, a cui sono costretti per la paura di perdere il lavoro ed essere espulsi, tante voci di operai immigrati.
Diritti, dignità, sicurezza sul lavoro per i lavoratori immigrati vuole dire cancellare le leggi neoschiaviste e razziste come la Bossi-Fini e il "pacchetto sicurezza", il legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro.
Dobbiamo partire dalle singole vertenze per costruirne una generale nazionale attraverso la lotta unitaria autorganizzata dei lavoratori italiani ed immigrati.
La Rete per la sicurezza sul lavoro è disponibile fin da subito per costruirla assieme.
Rete per la sicurezza sul lavoro-Ravenna
tel. 339/8911853
e mail: cobasravenna@libero.it
e mail nazionale: bastamortesullavoro@domeus.it
visita il blog: bastamortesullavoro.blogspot.com
pc quotidiano 13-21 agosto - è finita la sfiga.. è morto cossiga
ex - presidente della repubblica, ex - presidente del consiglio, ex - ministro dell'interno democristiano,fascista,golpista,forcaiolo,uomo dei servizi usa italia sostenitore dello stato di polizia, responsabile di gravi crimini contro il proletariato e le masse popolari di questo paese
proletari comunisti
17 agosto 2010