tag:blogger.com,1999:blog-25413295107725861522024-03-19T11:27:30.319+01:00proletari comunistimaoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.comBlogger38579125tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-15351501698784880262024-03-19T09:36:00.001+01:002024-03-19T09:36:27.761+01:00pc 19 marzo - massimo sostegno alla posizione del fronte della Resistenza palestinese unita nei confronti della posizione capitolazionista e collaborazionista di ANP/Al Fatah<p><span style="color: black;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span style="font-size: large;">nei confronti della posizione capitolazionista e collaborazionista di ANP/Al Fatah<br /></span></span></span></p><p><span style="color: black;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span style="font-size: large;"><b>dichiarazione congiunta di Hamas, Jihad islamica
palestinese, Fronte popolare per la liberazione della Palestina e
Movimento di Iniziativa Nazionale palestinese:</b></span></span></span>
</p><p align="left"><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span style="font-size: large;">“Nel nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso</span></span></span></em></p>
<p align="left"><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span style="font-size: large;">Alla
luce del decreto emesso dal Presidente dell’Autorità Palestinese, che
nomina il dottor Mohammad Mustafa a formare un nuovo governo , le organizzazioni nazionali palestinesi affermano quanto segue:</span></span></span></em></p>
<p align="left"><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span style="font-size: large;">1.
La massima priorità nazionale ora è affrontare la barbara aggressione
sionista, il genocidio e la guerra per fame condotta dall’occupazione
contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza, e affrontare i crimini
dei suoi coloni in Cisgiordania e Al-Quds occupata, in particolare La
Moschea di Al-Aqsa e i rischi significativi che la nostra causa
nazionale deve affrontare, in prima linea il rischio continuo di
sfollamento.</span></span></span></em></p>
<p align="left"><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span style="font-size: large;">2.
Prendere decisioni individuali e intraprendere passi formali e privi di
sostanza, come la formazione di un nuovo governo senza consenso
nazionale, rappresenta un rafforzamento della politica di unilateralismo
e un approfondimento della divisione, in un momento storico in cui il
nostro popolo e la causa nazionale hanno più bisogno di consenso e
unità, nonché della formazione di una leadership nazionale unificata,
che prepari elezioni libere e democratiche con la partecipazione di
tutte le componenti del popolo palestinese.</span></span></span></em></p>
<p align="left"><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span style="font-size: large;">3.
Questi passi indicano la profondità della crisi all’interno della
leadership dell’Autorità [palestinese], il suo distacco dalla realtà e
il divario significativo tra essa e il nostro popolo, le sue
preoccupazioni e aspirazioni, il che è confermato dalle opinioni del
vasto maggioranza dei nostri cittadini che hanno espresso la loro
perdita di fiducia in queste politiche e orientamenti.</span></span></span></em></p>
<p align="left"><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span style="font-size: large;">4.
È diritto del nostro popolo mettere in discussione l’utilità di
sostituire un governo con un altro e un primo ministro con un altro,
provenienti dallo stesso ambiente politico e partigiano.</span></span></span></em></p>
<p align="left"><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span style="font-size: large;">Alla
luce dell’insistenza dell’Autorità Palestinese nel continuare la
politica dell’unilateralismo, e ignorando tutti gli sforzi nazionali per
unire il fronte palestinese e unirsi di fronte all’aggressione contro
il nostro popolo, esprimiamo il nostro rifiuto della continuazione di
questo approccio che ha danneggiato e continua a danneggiare il nostro
popolo e la nostra causa nazionale.</span></span></span></em></p>
<p align="left"><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span style="font-size: large;">Chiediamo
al nostro popolo e alle sue forze viventi di alzare la voce e di
affrontare questa follia con il presente e il futuro della nostra causa e
con gli interessi, i diritti e i diritti nazionali del nostro popolo.
Chiediamo inoltre a tutte le forze e fazioni nazionali, in particolare
ai fratelli del movimento Fatah, di intraprendere azioni serie ed
efficaci per raggiungere un consenso sulla gestione di questa fase
storica e cruciale, in un modo che serva la nostra causa nazionale e
soddisfi le aspirazioni del nostro popolo a estrarre i loro diritti
legittimi, liberare la loro terra e i luoghi santi e stabilire il loro
stato indipendente con piena sovranità e la sua capitale come Al-Quds”.</span></span></span></em></p>
<p align="left"><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span style="font-size: large;">Movimento di resistenza islamica – Hamas</span></span></span></em></p>
<p align="left"><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span style="font-size: large;">Movimento della Jihad islamica</span></span></span></em></p>
<p align="left"><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span style="font-size: large;">Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina</span></span></span></em></p>
<p align="left"><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span style="font-size: large;">Movimento di Iniziativa Nazionale Palestinese</span></span></span></em></p>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-10824272545009040742024-03-19T09:18:00.004+01:002024-03-19T09:18:51.788+01:00pc 19 marzo - Il governo Meloni vuole militarizzare le università contro le proteste<br /><div class="articleContent"><div class="mainpostconntents"><p style="text-align: justify;"><em>di <span style="color: red;"><strong>Valeria Casolaro</strong></span> da <a href="https://www.lindipendente.online/2024/03/18/nel-governo-meloni-ora-si-propone-di-militarizzare-le-universita-contro-le-proteste/">L’Indipendente</a></em></p>
<p style="text-align: justify;">Dopo la <a href="https://www.lindipendente.online/2024/03/16/fiancheggiatore-del-genocidio-gli-studenti-cacciano-molinari-dalluniversita-di-napoli/" rel="noopener" target="_blank">cacciata</a> del direttore del quotidiano <em>La Repubblica</em>, <strong>Maurizio Molinari,</strong>
da parte degli studenti dell’Università di Napoli, che hanno voluto
impedire un suo convegno accusandolo di essere complice del genocidio
israeliano su Gaza, nel governo Meloni si levano le voci di chi vorrebbe
usare l’occasione per imporre <strong>un giro di vite repressivo anche all’interno degli atenei</strong>. Il ministro dell’Interno <strong>Piantedosi</strong>
avrebbe infatti elaborato un piano che prevede accessi “limitati e
controllati” agli atenei e di porre le forze dell’ordine all’ingresso
delle aule dove si tengono convegni e appuntamenti per bloccare le
contestazioni. L’indiscrezione segue le durissime dichiarazioni del
ministro dell’Agricoltura, nonché cognato di Giorgia Meloni, Francesco
Lollobrigida, che ha dichiarato nientemeno che un «eccesso di
tolleranza» verso le contestazioni potrebbe portare a rischi
terroristici nel Paese.</p>
<p style="text-align: justify;">Non prendere provvedimenti contro episodi come quello di Napoli, <strong>ha infatti dichiarato Lollobrigida,</strong> «in passato <strong>ha poi portato al terrorismo</strong>
e al suo rafforzamento fino all’episodio di Aldo Moro, che, con il suo
sacrificio, creò un allarme democratico talmente ampio che ci permise di
sconfiggere quel fenomeno brutale che è l’eversione». Nonostante
l’accostamento tra gli eventi sembri a dir poco fantasioso, il Viminale
starebbe già correndo ai ripari. A scatenare la preoccupazione del
governo sarebbero infatti una serie di incontri che dovrebbero tenersi
nelle Università italiane nei prossimi giorni e che potrebbero essere
fortemente contestati dal “fronte pro Palestina” e contro Israele. Per
tale motivo, secondo le indiscrezioni rese pubbliche dal <em>Corriere della Sera</em>, il governo starebbe ipotizzando misure di sicurezza più stringenti <strong>sugli ingressi nelle aule</strong>
dove si dovranno svolgere gli incontri, che da ora in poi potrebbero
anche essere posti sotto la lente dei Comitati provinciali per l’ordine e
la sicurezza pubblica in Prefettura, oltre che dei Questori e dei
tavoli tecnici relativi. Dato il carattere non prevedibile di tali tipi
di proteste, poi, potrebbe essere <strong>aumentata la sorveglianza prima dei convegni</strong>,
ipotesi che preannuncia la presenza di contingenti delle forze
dell’ordine a presidiare le aule. Dal canto suo, la ministra
dell’Università Anna Maria Bernini ha frenato l’ipotesi avanzata dal
Viminale, ma ha convocato un incontro con i rettori per il prossimo
giovedì, per concordare con loro le modalità di repressione delle
proteste.</p>
<p style="text-align: justify;">Se le misure dovessero essere messe in
pratica, ci si ritroverebbe di fronte all’ennesimo tentativo di questo
governo di banalizzare le proteste e le rivendicazioni sociali. Il
“fronte pro Palestina” diventa così un’etichetta che trasforma in un <strong>mero problema di ordine pubblico </strong>una battaglia sociale dalla forte <strong>dimensione</strong> <strong>politica</strong>,
che chiede la fine dell’aggressione militare israeliana nella Striscia
di Gaza (che ha causato la morte di oltre 30 mila civili, la maggior
parte dei quali donne e bambini) e del supporto italiano e occidentale a
Israele. E ad aderire a questa richiesta <strong>non sono solamente gli studenti</strong>: sono oltre <strong>1300</strong> gli accademici che hanno <a href="https://www.lindipendente.online/2024/03/08/lappello-di-oltre-mille-ricercatori-al-governo-stop-ai-progetti-di-ricerca-con-israele/" rel="noopener" target="_blank">sottoscritto</a>
una lettera indirizzata al ministero degli Affari Esteri, nella quale
si chiede un completo stop agli accordi di cooperazione industriale,
scientifica e tecnologica in vigore con Israele. Un documento che segue
quello siglato da <a href="https://www.lindipendente.online/2023/11/16/universita-i-docenti-italiani-si-schierano-in-4-000-annunciano-il-boicottaggio-di-israele/" rel="noopener" target="_blank"><strong>quasi 5 mila</strong></a> docenti universitari che, per le stesse ragioni, chiedevano già a novembre scorso il boicottaggio di Israele.</p>da osservatorio sulla repressione<br /></div></div>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-40929476063317321132024-03-19T08:45:00.005+01:002024-03-19T08:45:00.152+01:00pc 19 marzo - Turchia - sciopero della fame dei prigionieri politici Tipo F - info proveniente dai compagni turchi<p><b><span style="font-size: medium;">Hunger strike by prisoners in Tekirdağ F Type Prison No 1</span></b></p>
<p class="western" lang="tr-TR" style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
TKP-ML and MLKP prisoners in Tekirdağ F Type Prison No 1 went on a
hunger strike in support of the hunger strike by PKK prisoners
against the isolation in İmralı Island and violations of rights in
prisons since November.</p>
<p class="western" lang="tr-TR" style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
TKP-ML and MLKP prisoners in Tekirdağ F Prison No 1 organised a
3-day hunger strike to support the hunger strike of PKK prisoners and
against the deepening violations of rights in prisons.</p>
<p class="western" lang="tr-TR" style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
According to the information we received through the families of the
prisoners, Murat Deniz, Yaşar Eriş, Bülent Kapar, Ahmet Doğan,
Ümit Emrah Köse, Ercan Görtas, Özgür Dinçer went on a 3-day
hunger strike on 12,13,14 March.</p>
<p class="western" lang="tr-TR" style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
In the message they sent, the prisoners said, "We went on this
hunger strike in solidarity with the hunger strike that has been
going on since November and against the increasing violations of
rights in prisons."</p>
<p class="western" lang="tr-TR" style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
Source:
<span style="color: #467886;"><u><a href="https://ozgurgelecek51.net/tekirdag-1-nolu-f-tipi-hapishanesindeki-tutsaklardan-aclik-grevi/">https://ozgurgelecek51.net/tekirdag-1-nolu-f-tipi-hapishanesindeki-tutsaklardan-aclik-grevi/</a></u></span></p>
maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-535209102076590522024-03-19T06:45:00.006+01:002024-03-19T06:45:00.134+01:00pc 19 marzo - Sbirri torturatori nel carcere di Foggia<b><span style="font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgT5ikg-mTouMvAQmVljLgLvetjD-Dauap6yJOLoEz5x9TKoQfYO3lX71jWl3OeeJxJxK9U5-mR6UPeQJs_XuaEfUIH2Vzi1OA5yuoyNv3dyL3cfbEVh12aLTUJu4V7GV0aCdBSx2mMbcxDvV9sePdx4HZ0kuGJeyP9xsCxPyPeQD5O_4Xi08Yjyn9XMjtI/s1280/8002374_18120722_foggia_detenuti_picchiati_carcere_agenti_arrestati_cosa_e_successo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="701" data-original-width="1280" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgT5ikg-mTouMvAQmVljLgLvetjD-Dauap6yJOLoEz5x9TKoQfYO3lX71jWl3OeeJxJxK9U5-mR6UPeQJs_XuaEfUIH2Vzi1OA5yuoyNv3dyL3cfbEVh12aLTUJu4V7GV0aCdBSx2mMbcxDvV9sePdx4HZ0kuGJeyP9xsCxPyPeQD5O_4Xi08Yjyn9XMjtI/w400-h219/8002374_18120722_foggia_detenuti_picchiati_carcere_agenti_arrestati_cosa_e_successo.jpg" width="400"></a></div><br>Arrestati 10 agenti penitenziari</span></b><div class="articleTitle"><div class="singlePost"><div class="post-48971 post type-post status-publish format-standard has-post-thumbnail hentry category-carcere category-tortura" id="post-48971"><div class="articleTitle">
</div>
<div class="articleAuthorAvatar">
<div class="authorAvatar">
<img alt="" class="avatar avatar-18 photo dontshowit showit" height="18" src="https://secure.gravatar.com/avatar/99c23b90fb2a01eee8667191d58b4a69?s=18&d=mm&r=g" width="18"> <span><a href="https://www.osservatoriorepressione.info/author/italo/" rel="author" title="Articoli scritti da: Osservatorio">Osservatorio</a></span></div></div>
</div>
<div class="articleContent">
<div class="mainpostconntents"><p style="text-align: justify;"><em>Dieci
agenti di polizia penitenziaria sono stati arrestati con l’accusa di
tortura, abuso d’ufficio e abuso di autorità su due detenuti nel carcere
di Foggia</em></p>
<p style="text-align: justify;">Due detenuti sarebbero stati pestati
l’11 agosto 2023 nel carcere di Foggia. Dopo le percosse, secondo quanto
emerso dalle indagini della Procura, gli agenti arrestati avrebbero
predisposto e sottoscritto atti<span></span></p></div></div></div></div><a href="https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/03/pc-19-marzo-sbirri-torturatori-nel.html#more">Continua a leggere...»</a>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-28638781245734868812024-03-18T18:41:00.002+01:002024-03-18T18:41:00.131+01:00pc 18 marzo - Taranto manifestazione sabato 23 marzo ore 18 Piazza immacolata<p><span style="font-size: large;"><b>IsraeleCriminale/PalestinaImmortale</b></span></p>
<p><span style="font-size: large;"><b>cessate il fuoco - fermare
massacri e genocidio - delegazione internazionale/contingente
internazionalista alla Corte di Giustizia dell'Aja e nei
territori occupati</b></span></p>
<p><span style="font-size: large;"><b>via le truppe imperialiste
italiane dal Mar Rosso / dalla parte dei ribelli Huthi <br />
</b></span></p>
<p><span style="font-size: large;"><b>la Puglia non è zona di guerra
NO al G7 nella nostra terra</b></span></p>
<span style="font-size: large;"><b><u>info/contatti/adesioni wa
3519575628 </u></b></span>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-69341223881349424442024-03-18T17:27:00.000+01:002024-03-18T17:27:01.954+01:00pc 18 marzo - Il Soccorso Rosso Internazionale cosa fu e cosa dovrà tornare al essere<p> </p><p>Il <b>Soccorso rosso internazionale</b>, noto anche con la sigla <b> MOPR</b> dalla denominazione originale (in <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_russa" title="Lingua russa">russo</a> <span dir="ltr" lang="ru">Международная организация помощи борцам революции</span><span style="font: bold 80% sans-serif; padding: 0 .1em; text-decoration: none;"><sup><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Aiuto:Cirillico" title="Aiuto:Cirillico">?</a></sup></span>, "<b>Soccorso rosso internazionale per i combattenti della rivoluzione</b>"), fu un'organizzazione internazionale connessa all'<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Internazionale_Comunista" title="Internazionale Comunista">Internazionale Comunista</a> fondata nel <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/1922" title="1922">1922</a> L'organizzazione condusse alcune campagne di solidarietà sociale a sostegno dei prigionieri <a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Comunista" title="Comunista">comunisti</a> e di supporto materiale ed umanitario in situazioni particolari. Fu guidata da <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Clara_Zetkin" title="Clara Zetkin">Clara Zetkin</a>, <a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Elena_Stasova" title="Elena Stasova">Elena Stasova</a> e <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Tina_Modotti" title="Tina Modotti">Tina Modotti</a>. </p><p>Il Soccorso Rosso Internazionale dichiarò il 18 marzo 1923 nell'anniversario della Comune di Parigi 'Giornata Internazionale di solidarietà con i prigionieri politici' <br /></p><h2><span class="mw-headline" id="Elenco_delle_emanazioni_nazionali">Elenco delle emanazioni nazionali</span></h2><p>Al <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/1924" title="1924">1924</a>, l'organizzazione aveva emanazioni nazionali in 19 stati. Fra di esse si annoveravano:<sup class="reference" id="cite_ref-kurt_1-1"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Soccorso_rosso_internazionale#cite_note-kurt-1">[1]</a></sup><sup class="reference" id="cite_ref-holland_5-1"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Soccorso_rosso_internazionale#cite_note-holland-5">[5]</a></sup><sup class="reference" id="cite_ref-mella_7-1"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Soccorso_rosso_internazionale#cite_note-mella-7">[7]</a></sup><sup class="reference" id="cite_ref-8"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Soccorso_rosso_internazionale#cite_note-8">[8]</a></sup><sup class="reference" id="cite_ref-9"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Soccorso_rosso_internazionale#cite_note-9">[9]</a></sup>
</p>
<ul><li><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Austria" title="Austria">Austria</a>: Soccorso rosso austriaco (<i>Österreichische Rote Hilfe</i>)</li><li><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Gran_Bretagna" title="Gran Bretagna">Gran Bretagna</a>: Soccorso internazionale per i prigionieri della lotta di classe</li><li><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Bulgaria" title="Bulgaria">Bulgaria</a>: Organizzazione per il supporto alle vittime della dittatura capitalista</li><li><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Francia" title="Francia">Francia</a>: Soccorso rosso internazionale (<i>Secours Rouge International</i>)</li><li><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Germania" title="Germania">Germania</a>: Soccorso rosso della Germania (<i>Rote Hilfe Deutschlands</i>)</li><li><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Italia" title="Italia">Italia</a>: Soccorso Rosso Italiano</li><li><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Messico" title="Messico">Messico</a>: Lega per il sostegno ai combattenti perseguitati (<i>Liga Pro Luchadores Perseguidos</i>)</li><li><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Paesi_Bassi" title="Paesi Bassi">Paesi Bassi</a>: Soccorso rosso d'Olanda (<i>Roode Hulp Holland</i>)</li><li><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Norvegia" title="Norvegia">Norvegia</a>: Soccorso rosso di Norvegia (<i>Norges Roede Hjelp</i>)</li><li><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Polonia" title="Polonia">Polonia</a>: Commissione per il sostegno ai prigionieri politici</li><li><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Unione_Sovietica" title="Unione Sovietica">URSS</a>: Soccorso rosso internazionali per i combattenti della rivoluzione (<i>Международная организация помощи борцам революции</i>)</li><li><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Spagna" title="Spagna">Spagna</a>: Soccorso rosso internazionale (<i>Socorro Rojo Internacional</i>)</li><li><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Svezia" title="Svezia">Svezia</a>: Soccorso rosso internazionale - sezione svedese (<i>Internationella röda hjälpen – svenska sektionen</i>)</li><li><a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/USA" title="USA">USA</a>: Difesa internazionale del lavoro (<i>International Labor Defense</i>)</li></ul>
<h2><span class="mw-headline" id="Note"><br /></span></h2>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-19480414254528934172024-03-18T16:32:00.005+01:002024-03-18T17:09:21.907+01:00pc 18 marzo - Palermo - Contro il reclutamento alla guerra imperialista di studenti, studentesse e giovani<div><span style="font-size: large;"><b>Contro il “Forum Internazionale per la Pace, la Sicurezza e la Prosperità” </b></span></div><div><span style="font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVI1kFEqnJIgmcSyPOjKOBz2Q8n5z9_RvTGHtV4XQjJWZvIMTKzt0SiQJRmmqzCYHM-JT2_XTI_uUmX-tpdepgwmSNv-HMbNWffQxZKrKE5urOgUbyRZK0fmt7VVo_mCZ-gZzTqT24JqfsWsdf0anxUfIWnwhGnoT2G7puUY4tDE_hnR5YwIKvzTEfuqd_/s367/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="137" data-original-width="367" height="119" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVI1kFEqnJIgmcSyPOjKOBz2Q8n5z9_RvTGHtV4XQjJWZvIMTKzt0SiQJRmmqzCYHM-JT2_XTI_uUmX-tpdepgwmSNv-HMbNWffQxZKrKE5urOgUbyRZK0fmt7VVo_mCZ-gZzTqT24JqfsWsdf0anxUfIWnwhGnoT2G7puUY4tDE_hnR5YwIKvzTEfuqd_/s320/images.jpg" width="320"></a></div><br></span></div><div>organizzato a Palermo dal 17 al 20 marzo 2024, rivolto principalmente a studenti e studentesse delle scuole superiori e dell’università, che ha in programma tante e variegate manifestazioni che hanno come oggetto la guerra ma che sono coperte dal nome accattivante di “pace”.</div><div><br></div><div>L’uso di nomi “accattivanti”, “neutrali” è ormai la norma: i paesi imperialisti con a capo gli Stati Uniti (sempre affiancati dall’imperialismo italiano) hanno chiamato le guerre “missioni di pace”, “operazioni di polizia internazionale”, “guerra umanitaria”! “Libertà duratura” (Enduring freedom)…</div><div><br></div><div>A smentire le loro parole sono gli stessi organizzatori del Forum quando dichiarano che mirano a coinvolgere “rappresentanti del sistema giudiziario, dell'ordine pubblico e della professione delle armi” che vogliono esplorare “in modo collaborativo il ruolo delle forze armate, delle istituzioni dell'ordine pubblico e della giustizia nel creare le basi per una fiorente comunità globale basata sulla pace e sulla prosperità”.</div><div><br></div><div>Altro che “pace e prosperità”! questa iniziativa si inserisce in un contesto che già vede studenti<span></span></div><a href="https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/03/pc-18-marzo-palermo-contro-il.html#more">Continua a leggere...»</a>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-10534125348048860172024-03-18T16:29:00.005+01:002024-03-18T17:11:31.212+01:00pc 18 marzo - La Brigata Aosta si addestra alla repressione delle proteste - Lo Stato borghese e il governo Meloni si preparano al G7 di Puglia?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNcFZkE5fMNOm3Yi1t60GS77HpgQkize5y6AJSVn5GCbyi0hRsOrE8lu3x7wT6IJarlhA8JsXIrLHssURFwxCYxXOM2avM1M1FSosxiFayj2bL7Hd14VgGELObDLOPt1by8M4JpP72ACeGQ_uf6ObZTDWgSUaq0yxdtKrX5aIuQ5EPZ1NpvMPm6w4wiMNq/s275/download.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="183" data-original-width="275" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNcFZkE5fMNOm3Yi1t60GS77HpgQkize5y6AJSVn5GCbyi0hRsOrE8lu3x7wT6IJarlhA8JsXIrLHssURFwxCYxXOM2avM1M1FSosxiFayj2bL7Hd14VgGELObDLOPt1by8M4JpP72ACeGQ_uf6ObZTDWgSUaq0yxdtKrX5aIuQ5EPZ1NpvMPm6w4wiMNq/w400-h266/download.jpg" width="400" /></a></div><div class="post-48957 post type-post status-publish format-standard has-post-thumbnail hentry category-amnistia-sociale" id="post-48957">
<div class="articleAuthorAvatar">
<div class="authorAvatar">
<img alt="" class="avatar avatar-18 photo dontshowit showit" height="18" src="https://secure.gravatar.com/avatar/99c23b90fb2a01eee8667191d58b4a69?s=18&d=mm&r=g" width="18" /> <span><a href="https://www.osservatoriorepressione.info/author/italo/" rel="author" title="Articoli scritti da: Osservatorio">Osservatorio</a></span></div></div>
</div>
<p style="text-align: justify;"><em>Immagini
davvero inquietanti quelle diffuse dall’ufficio stampa dello Stato
maggiore dell’Esercito italiano. I militari del 62° Reggimento fanteria
“Sicilia” della Brigata “Aosta” che si addestrano sulle “tecniche di
controllo della folla”, simulando l’attacco armato contro un gruppo di
manifestanti.</em></p>
<p><em>di <span style="color: red;"><strong>Antonio Mazzeo</strong></span></em></p>
<p style="text-align: justify;">E’ accaduto nei giorni scorsi nel
poligono militare di Piazza Armerina (EN) dove il Reggimento siciliano
si è “familiarizzato con le tecniche di Crowd and Riot Control
(letteralmente controllo antisommossa della folla, nda)”.</p>
<p style="text-align: justify;">“L’attività, strutturata in lezioni
teoriche e pratiche, ha consentito al personale delle compagnie del
reggimento di acquisire le conoscenze di base relative alle tecniche e
alle procedure da adottare in caso di disordini, di situazioni di
pericolo e di minaccia per l’ordine pubblico, con lo scopo di potenziare
ulteriormente la capacità di intervento antisommossa anche a supporto
delle forze dell’ordine, al fianco delle quali l’Esercito spesso lavora,
come, ad esempio, l’operazione “Strade Sicure””, spiega lo Stato
Maggiore dell’Esercito. “Il modulo addestrativo si è concluso con una
esercitazione finale a partiti contrapposti che ha consentito di testare
le tecniche acquisite e la capacità di reazione in contesti di “Crowd
and Riot Control””.</p>
<p style="text-align: justify;">Ecco ancora una prova, purtroppo, della
crescente e pericolosissima presenza delle forze armate sul fronte
interno in funzione di controllo dell’ordine pubblico e repressione di
ogni forma del dissenso.</p>
<p style="text-align: justify;">Va altresì segnalato come proprio presso
il 62° Reggimento fanteria “Sicilia” di Catania sono stati attivati da
un paio di anni percorsi PCTO (la famigerata alternanza
scuola-lavoro-caserma) per gli studenti siciliani delle scuole
secondarie. Gli allievi vengono impiegati nelle “riparazioni di apparati
telecomunicazioni e veicoli, nella gestione di magazzini e depositi;
nella manutenzione del verde e nella gestione del servizio cucina e
distribuzione vitto”. (Fonte: La scuola va alla guerra. Inchiesta sulla
militarizzazione dell’istruzione in Italia. Manifestolibri).</p>
<p> </p>
<p> </p>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-32623077761558444812024-03-18T12:00:00.003+01:002024-03-18T13:16:57.036+01:00 pc 18 marzo - 18 marzo 1971/2024 - 153° anniversario della Comune di Parigi - La lotta per il potere operaio è più attuale che mai<p><span style="text-align: center;"><b>domani martedì 19 marzo a</b></span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5je1nmHUz2r2hntoz8LI6dP64VRk4A-4lTPt5hUNbwz4_2ARvtkYcKGAV-bAx3STpq7XXNF56_5HY5Xbfy4PT2p2DglEboIHpteM8b4MfHl5Yt3oimhA86RnL5N7dGJBEBeF-LIJX1vKHmlo3C3GOSHYg-NOnCq7oqddY1xCnR826M2MmWOptaRhOJ_I/s1969/lenin-1971-100x70-telato.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - speciale Comune di Parigi<img border="0" data-original-height="1969" data-original-width="1433" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5je1nmHUz2r2hntoz8LI6dP64VRk4A-4lTPt5hUNbwz4_2ARvtkYcKGAV-bAx3STpq7XXNF56_5HY5Xbfy4PT2p2DglEboIHpteM8b4MfHl5Yt3oimhA86RnL5N7dGJBEBeF-LIJX1vKHmlo3C3GOSHYg-NOnCq7oqddY1xCnR826M2MmWOptaRhOJ_I/w466-h640/lenin-1971-100x70-telato.jpg" width="466" /></a></p>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-56727745569058320052024-03-18T10:27:00.008+01:002024-03-18T13:15:45.243+01:00pc 18 marzo - In Ucraina uccisi 33 mercenari italiani. Silenzio da parte del governo. L'imperialismo italiano oggi ha i suoi mercenari sul campo, domani.....le sue truppe in linea con le posizioni di Francia e Germania<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivWs-ingsbexuhnypl_rsruAHDA5cwvj477HKA4eu7IbCaz4YOVYFqajme-Wgf-wWs5b8Rx5xsRMzEIhmk-N27N_44ne7BQ0QvmlzIe5kP0rWYIK8cfQOoWn9CyONroP3tm7QZgdpHJGJAsCmyVR66F3mgNRZ32x8auOSNpKQloUr9oRZlGkl7KrYqz2qJ/s640/Mercenari-in-Ucraina-nuova-640x300.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="640" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivWs-ingsbexuhnypl_rsruAHDA5cwvj477HKA4eu7IbCaz4YOVYFqajme-Wgf-wWs5b8Rx5xsRMzEIhmk-N27N_44ne7BQ0QvmlzIe5kP0rWYIK8cfQOoWn9CyONroP3tm7QZgdpHJGJAsCmyVR66F3mgNRZ32x8auOSNpKQloUr9oRZlGkl7KrYqz2qJ/s320/Mercenari-in-Ucraina-nuova-640x300.jpg" width="320"></a></div>
<p></p><p>di
<a href="https://contropiano.org/author/hkcmnst917a">Federico Rucco </a>
</p>
<p><span style="color: black;">Il ministero della Difesa Russo in un
rapporto reso noto dalla agenzia </span><em><span style="color: black;">Tass</span></em><span style="color: black;">,
ha aggiornato la contabilità dei mercenari stranieri che combattono
insieme con le truppe di Kiev e che sono rimasti uccisi nel conflitto
in Ucraina.</span></p>
<p><span style="color: black;">Secondo questo rapporto le forze armate
russe hanno ucciso 5 .962 mercenari stranieri sui 13.287 arrivati in
Ucraina. </span>
</p>
<p><span style="color: black;">Di questi 90 risultano essere italiani e 33
di essi sono stati uccisi. Ma su questo non si registrano<span></span></span></p><a href="https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/03/pc-18-marzo-in-ucraina-uccisi-33.html#more">Continua a leggere...»</a>baronerossohttp://www.blogger.com/profile/05978137050641847053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-35134273000902111552024-03-18T10:19:00.006+01:002024-03-18T13:15:07.939+01:00pc 18 marzo - GOVERNO MELONI, AVANZA IL FRONTE DELLA GUERRA INTERNA: La Brigata Aosta si addestra alla repressione delle proteste<p><span style="color: #ff4000;">da</span>
<a href="https://www.osservatoriorepressione.info/author/italo/">Osservatorio</a>
</p>
<p align="justify"><em>Immagini davvero inquietanti quelle diffuse
dall’ufficio stampa dello Stato maggiore dell’Esercito italiano.
I militari del 62° Reggimento fanteria “Sicilia” della Brigata
“Aosta” che si addestrano sulle “tecniche di controllo della
folla”, simulando l’attacco armato contro un gruppo di
manifestanti.</em></p><p align="justify"><em></em></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><em><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEtPDCJCYsVvJIQXEgVH1fWXcLgVqDwAf3NPhV4MDxTpw3CN5LEPlnMj8aowyfcThNgE6xu2mu-NdQN6xAlXCBBdOIxe-m0m6MD9X1tK2iOBAPRmPfre9iKz2ckWCrJ8bLYeXOS7BNP9oiPYXPMlw0FEZYOE4yC4N-gtzLW0Thua16lRP1KK2PVSY6SIfs/s270/brigata-aosta-270x200.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="200" data-original-width="270" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEtPDCJCYsVvJIQXEgVH1fWXcLgVqDwAf3NPhV4MDxTpw3CN5LEPlnMj8aowyfcThNgE6xu2mu-NdQN6xAlXCBBdOIxe-m0m6MD9X1tK2iOBAPRmPfre9iKz2ckWCrJ8bLYeXOS7BNP9oiPYXPMlw0FEZYOE4yC4N-gtzLW0Thua16lRP1KK2PVSY6SIfs/s1600/brigata-aosta-270x200.jpg" width="270"></a></em></div>
<p></p><p><em>di
</em><strong><span style="color: red;">Antonio Mazzeo</span></strong></p>
<p align="justify">E’ accaduto nei giorni scorsi nel poligono
militare di Piazza Armerina (EN) dove il Reggimento siciliano si è
“familiarizzato con le tecniche di Crowd and Riot Control
(letteralmente controllo antisommossa della folla, nda)”.</p>
<p align="justify">“L’attività, strutturata in lezioni teoriche
e pratiche, ha consentito al personale delle compagnie del reggimento
di acquisire le conoscenze di base relative alle tecniche e alle
procedure da adottare in caso di disordini, di situazioni di pericolo
e di minaccia per l’ordine pubblico, con lo scopo di potenziare
ulteriormente la capacità di intervento antisommossa anche a
supporto delle forze dell’ordine, al fianco delle quali l’Esercito
spesso lavora,<span></span></p><a href="https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/03/pc-18-marzo-governo-meloni-avanza-il.html#more">Continua a leggere...»</a>baronerossohttp://www.blogger.com/profile/05978137050641847053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-23284479709230811462024-03-18T07:58:00.004+01:002024-03-18T13:14:24.996+01:00pc 18 marzo - Solidarietà a Ghassen ben Khalifa, giornalista e militante tunisino per la causa palestinese! Campagna congiunta Italia/Tunisia<p align="left" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiR5lTOIymnB5AYPo9WhpEJF2WCf298pZ7emEJHbIOm6rrNya7Yz4azBjqyVj0rYIndaFevr4sP5mktCCh-dVxygE-KMuNhbBo5rBWUaENopZlZLz8rWSJFq0urockjKQum3Yvcyk0uCQO2zdA5NEtg27DmOCPXmFhtB0js6DNObv_SKUkhyphenhyphenxshMR4Slrw/s2048/305835782_5166556123471382_6039494959270257532_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1072" data-original-width="2048" height="210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiR5lTOIymnB5AYPo9WhpEJF2WCf298pZ7emEJHbIOm6rrNya7Yz4azBjqyVj0rYIndaFevr4sP5mktCCh-dVxygE-KMuNhbBo5rBWUaENopZlZLz8rWSJFq0urockjKQum3Yvcyk0uCQO2zdA5NEtg27DmOCPXmFhtB0js6DNObv_SKUkhyphenhyphenxshMR4Slrw/w400-h210/305835782_5166556123471382_6039494959270257532_n.jpg" width="400"></a></div><br>Il
regime da stato di polizia tunisino di Saied continua a perseguitare
per mezzo di una montatura giudiziaria il militante politico e
sociale e per la causa palestinese, il giornalista Ghassen ben
Khalifa.<p></p>
<p align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">Già
nell'estate del 2022, Ghassen era stato accusato di gestire una
pagina facebook legato al radicalismo islamista e quindi accusato di
terrorismo, tale accusa è apparsa subito come una palese montatura
dato che Ghassen è notoriamente un militante della sinistra
rivoluzionaria.</p>
<p align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">Per
inciso si è trattato del primo caso di persecuzione giudiziaria
verso un militante rivoluzionario dai tempi del regime di Ben Ali,
neanche i governi della restaurazione post-rivolta, meglio noti con
la formula fuorviante di "transizione democratica"
(2011-2021), avevano perseguito militanti di sinistra.</p>
<p align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">Dopo
cinque giorni di stato di fermo e una grande manifestazione di
solidarietà a Tunisi in piena estate, <span></span>Ghassen era stato infine
scarcerato ma il procedimento giudiziario non veniva ancora
archiviato.</p>
<p align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">Seguirono
delle udienze in tribunale in cui il gestore reale della pagina
incriminata ha dichiarato ogni volta di essere lui stesso il gestore
della pagine e l'autore delle pubblicazioni e di non conoscere
Ghassen.</p>
<p align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">Intanto
si aggiunse anche l'accusa di "offesa altrui per mezzo di social
media" e di "partecipazione ad un complotto terrorista"
e di "condotta offensiva verso il presidente".</p>
<p align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">Il
14 marzo scorso il giudice di prima istanza del tribunale di Ben
Arous (zona di Grande Tunisi) ha condannato Ghassen a 6 mesi di
reclussione, non con effetto immediato in attesa di un'ulteriore
udienza che prevede l'esame delle accuse più gravi per il prossimo 5
aprile.</p>
<p align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">Il
nostro partito esprime sincera solidarietà al compagno Ghassen Ben
Khalifa, denuncia il regime reazionario da stato di polizia di Saied
sostenuto dall'imperialismo, compreso l'imperialismo italiano oggi
rappresentato dal governo neo-fascista Meloni.</p>
<p align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">Proletari Comunisti/ PCm- Italia</p>
<p align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">Soccorso
Rosso Proletario- Italia <span style="text-align: left;">16/03/2024</span></p>
<p align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><b>Riportiamo
qui di seguito le traduzioni ufficiose di alcuni comunicati:</b></p>
<p align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><b><span style="font-size: medium;">-
Una prima dichiarazione di Ghassen Ben Khalifa per mezzo della sua
pagina facebook:</span></b></p>
<p align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><i>Divario
personale/politico/assurdo:</i></p>
<p align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><i>Per
quanto riguarda la parte “morale” del caso ridicolo e inventato
contro di me (accusandomi di essere un moderatore di una pagina
“islamista” chiamata “Al-Burkan Al-Tunisi”), il tribunale<span></span></i></p><a href="https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/03/pc-18-marzo-solidarieta-ghassen-ben.html#more">Continua a leggere...»</a>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-57684686837375383412024-03-18T07:15:00.001+01:002024-03-18T13:11:47.888+01:00pc 18 marzo - Anan dal carcere di Terni: “La resistenza non è terrorismo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8ZxdwBpnAf4R6geGteWOTLVZ3Rmf1VG7Qv-iYQtk_NON41LV2zobec0IOluVQ4F3GU2ELTsla8zGgNY-5XOUlMBrcbntK5eMdsXZKed_-6ZXXdZ89B_CvNIyAq4dX43RwTtzE07yn5uaf5Yn5ViHMSEYv7f4B31pVeucP5RyGofVY5cvhp0VjEqgXv0A/s640/anan-yaeesh.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="640" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8ZxdwBpnAf4R6geGteWOTLVZ3Rmf1VG7Qv-iYQtk_NON41LV2zobec0IOluVQ4F3GU2ELTsla8zGgNY-5XOUlMBrcbntK5eMdsXZKed_-6ZXXdZ89B_CvNIyAq4dX43RwTtzE07yn5uaf5Yn5ViHMSEYv7f4B31pVeucP5RyGofVY5cvhp0VjEqgXv0A/s320/anan-yaeesh.webp" width="320"></a></div><br>l 14 marzo si è svolto l’interrogatorio di garanzia di <strong>Anan Yaeesh</strong>
nella Casa Circondariale di Terni. La prospettazione accusatoria
accolta dal GIP del Tribunale dell’Aquila è relativa all’ organizzazione
di un gruppo terroristico denominato “Brigata Tulkarem”, operante nella
città di Tulkarem in Cisgiordania, gemmazione delle Brigate dei Martiri
di al-Aqsa.
<p></p><p>Anan ha rilasciato una lunga e articolata dichiarazione spontanea
pronunciando un j’accuse nei confronti del carattere squisitamente
politico dell’indagine. In particolare, ha raccontato la condizione di
oppressione e violenza subita dal popolo palestinese sottoposto al giogo
militare israeliano nell’indifferenza della comunità internazionale. Ha
raccontato la sua storia di giovane palestinese, l’uccisione della sua
fidanzata ad opera dell’esercito israeliano mentre andavano a scuola, le
mani sporche del sangue della ragazza, il tentato omicidio di cui è
stato vittima nel 2006 ad opera di soldati<span></span></p><a href="https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/03/pc-18-marzo-anan-dal-carcere-di-terni.html#more">Continua a leggere...»</a>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-46886697600585594092024-03-18T07:12:00.002+01:002024-03-18T13:11:03.355+01:00pc 18 marzo - Rete studentesca per la Palestina Napoli: “Basta bugie, basta complicità tra Italia ed Israele”<p><em>Condividiamo la presa di parola della <a href="https://www.instagram.com/reel/C4lM_iio-so/?igsh=MTRrZzZ4NDR4bmttag==">Rete studentesca per la Palestina – Napoli </a>sulla contestazione a Molinari e sulla canea mediatica che si è sviluppata in questi giorni.</em></p><div class="body_content__9qk6V">
<p>Oggi abbiamo raccontato la nostra verità ai giornalisti e alle giornaliste che hanno voluto ascoltarci.</p>
<p>Una verità scomoda, perché da ieri le accuse sono state tante,
diverse, a senso unico: noi saremmo gli antidemocratici, noi saremmo i
fascisti e gli antisemiti.</p>
<p>Crediamo fermamente di non avere tolto a nessuno il diritto di
parola: Maurizio Molinari è il direttore di la Repubblica, che tutti i
giorni trova ampio spazio per omettere, tagliare e ricucire le
informazioni e diffondere fake news sul genocidio in Palestina.</p>
<p>L’indisposizione all’ascolto e al dialogo sono state dimostrate da
Molinari e Lorito, rettore della Federico II, che hanno deciso di non
presentarsi all’iniziativa, nè di mostrarsi a noi per ascoltare le
motivazioni del nostro dissenso.</p>
<p>Avremmo voluto sapere di più sulla mancanza di espressione, da parte
di Maurizio Molinari rispetto alle dimissioni di Raffaele Oriani,
giornalista de La Repubblica, che ha deciso di lasciare il giornale,<span></span></p></div><a href="https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/03/pc-18-marzo-rete-studentesca-per-la.html#more">Continua a leggere...»</a>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-56302935560537355462024-03-18T07:10:00.001+01:002024-03-18T13:10:20.106+01:00pc 18 marzo - Ancora e sempre Milano per la Palestina sabato scorso<p><span style="font-size: large;"> </span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrERoLXx1Trjh_UkRNR_D20rGikA-r_PA5mA47RnmVhCvzsP9EbdkyZa-SNXwtZwCxCModIT8a-66ArbbeTM31-M8dUqgFlVwE_UxwgUJop4819_IAxBsyZ6yIJwwyK6u9VVMoUAl-DpK8E3Yjmv0Yhi4rKcuT6XwGzsrNo81SnbU41fmsqLRQfDxSgIQ/s774/mi926c5f7781b37b4a6a68981061d40a20.jpg" style="clear: left; display: inline !important; font-size: x-large; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="516" data-original-width="774" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrERoLXx1Trjh_UkRNR_D20rGikA-r_PA5mA47RnmVhCvzsP9EbdkyZa-SNXwtZwCxCModIT8a-66ArbbeTM31-M8dUqgFlVwE_UxwgUJop4819_IAxBsyZ6yIJwwyK6u9VVMoUAl-DpK8E3Yjmv0Yhi4rKcuT6XwGzsrNo81SnbU41fmsqLRQfDxSgIQ/w640-h426/mi926c5f7781b37b4a6a68981061d40a20.jpg" width="640" /></a></p><span style="font-size: large;"><br />"Sono morti oltre
12mila bambini a Gaza e stiamo valutando se considerarlo
genocidio?", ha detto uno degli organizzatori al megafono,
facendo riferimento a "qualche senatore o senatrice, senza fare
nomi".
<br />
Qualcuno, hanno detto, "ancora discute su questo concetto del
genocidio. Se non credete e non sapete, perché non mandate una
vostra commissione a Gaza a vedere cosa è rimasto? L'hanno rasa
al suolo, anche le scuole, le università, le moschee, le chiese
e gli ospedali".
<br />
Nella piazza sono stati appesi diversi striscioni alle
colonne e ai pali della luce, con scritte come "contro il
colonialismo sionista" e "free Palestine, stop genocide".
</span><p></p>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-52419779180045886952024-03-18T07:07:00.001+01:002024-03-18T13:09:16.770+01:00pc 18 marzo - Milano Manifestazione per Dax: "Fascisti e polizia vi cacceremo via" <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKBQ-iwEaRWfgGSRzzgz8dtj7Wt98swSSQgbAcJ_ZBGy59XZigrn358CQegG3PlOuHaSQhjpv5dA6Omm1Fh2D53IBR9B4NiK98xBqC3SrIWbZnwpy97K0gnIMmGGXEAII_neDW9ZSUbTMuACMWJ6Pg9U-fRht0SRqbRewXeGJ1B2NNqUVF67wq8E6STK4/s1280/Dax%202-2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKBQ-iwEaRWfgGSRzzgz8dtj7Wt98swSSQgbAcJ_ZBGy59XZigrn358CQegG3PlOuHaSQhjpv5dA6Omm1Fh2D53IBR9B4NiK98xBqC3SrIWbZnwpy97K0gnIMmGGXEAII_neDW9ZSUbTMuACMWJ6Pg9U-fRht0SRqbRewXeGJ1B2NNqUVF67wq8E6STK4/w640-h360/Dax%202-2.jpg" width="640"></a></div><br>Milano ha ricordato con una manifestazione, sabato pomeriggio, <a href="https://www.milanotoday.it/tag/dax/">Davide Cesare</a>,
detto Dax, attivista del centro sociale Orso che nel 2003 fu ucciso
fuori da un pub a Milano da Federico, Mattia e Giorgio Morbi, fratelli e
papà dalle simpatie di estrema destra. Per quella che fu ribattezzata
la notte nera di Milano - al San Paolo, dove Dax morì, ci furono scontri
tra antagonisti e forze dell'ordine - è stata organizzata una giornata
dedicata al giovane, che ogni anno viene ricordato dai movimenti riuniti
sotto la sigla "Dax resiste". <p></p>
<p>In centinaia, tra attivisti dei centri sociali e sigle antagoniste,
hanno partecipato al corteo. Il serpentone, come ogni anno, è passato da
via Brioschi angolo Zamenhof (Porta Ticinese), dove il giovane era
stato<span></span></p><a href="https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/03/pc-18-marzo-milano-manifestazione-per.html#more">Continua a leggere...»</a>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-85604181700458834632024-03-17T12:24:00.006+01:002024-03-17T20:26:47.806+01:00pc 17 marzo - Arundhati Roy sul genocidio a Gaza <div class="separator" style="text-align: center;"><a href="https://i0.wp.com/pungolorosso.com/wp-content/uploads/2024/03/Arundhati-Roy.jpeg?ssl=1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" class="wp-image-27670" src="https://i0.wp.com/pungolorosso.com/wp-content/uploads/2024/03/Arundhati-Roy.jpeg?resize=472%2C280&ssl=1" /></a></div><b><span style="font-size: medium;">Sul coraggio e la dignità dei palestinesi che “hanno ispirato il resto del mondo”
</span></b><p class="has-text-align-center">Il 7 marzo si è tenuto a New Dehli un meeting “Lavoratori uniti
contro l’apartheid e il genocidio a Gaza” al quale la grande scrittrice
Arundhati Roy ha inviato una sua presa di posizione che si conclude
così: “<b>I palestinesi, che si trovano ad affrontare i paesi più
potenti del mondo, hanno sofferto in modo incommensurabile. Ma hanno
vinto questa guerra. Hanno agito con coraggio e dignità che hanno
ispirato il resto del mondo</b>.”</p>
<p><a href="https://www.commondreams.org/opinion/genocide-gaza-never-again">https://www.commondreams.org/opinion/genocide-gaza-never-again</a></p>
<p>Qui di seguito alcuni passaggi del suo messaggio:</p>
<p>“I paesi più ricchi e potenti del mondo occidentale finanziano apertamente e lodano il genocidio commesso da “Israele” a Gaza.</p>
<p>La Striscia di Gaza si è trasformata in un campo di concentramento e
coloro che non sono stati effettivamente uccisi stanno morendo di fame.</p>
<p>Sebbene la più alta Corte mondiale ritenga che quasi ogni indicatore
sembri soddisfare la definizione legale di genocidio, i soldati
dell’esercito israeliano continuano a pubblicare “video della vittoria”
satirici in cui celebrano con rituali quasi satanici, e credono che non
esista forza al mondo che possono ritenerli responsabili.</p>
<p>Il razzismo è ovviamente la pietra angolare di qualsiasi atto di
genocidio. La retorica degli alti funzionari dello Stato israeliano ha
portato alla disumanizzazione dei palestinesi e al loro confronto con
gli insetti, proprio come i nazisti disumanizzarono gli ebrei.</p>
<p>Il nostro Primo Ministro [Modi] è un caro amico di Benjamin Netanyahu
e non c’è dubbio sulla sua simpatia [per l’operato del governo genocida
di Israele].</p>
<p>I palestinesi, che si trovano ad affrontare i paesi più potenti del
mondo, hanno sofferto in modo incommensurabile. Ma hanno vinto questa
guerra. Hanno agito con coraggio e dignità che hanno ispirato il resto
del mondo.”</p>
<div class="wp-block-image"><figure class="aligncenter">da pungolo rosso<br /></figure></div>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-53298839460537238912024-03-17T12:13:00.007+01:002024-03-18T15:23:11.701+01:00pc 17 marzo - Sulle vicende che vedono Anan, Ali e Mansour in carcere - una corrispondenza con il loro avvocato<p style="text-align: left;"><span style="font-family: verdana;">Da radio onda rossa</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: verdana;"><a href="https://www.ondarossa.info/redazionali/2024/03/no-allestradizione-anan-ancora-carcere">https://www.ondarossa.info/redazionali/2024/03/no-allestradizione-anan-ancora-carcere</a></span></p><p style="background-color: white; color: #555555; line-height: 1.4em; margin: 0px 0px 1em; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Con l'avvocato Flavio Rossi Albertini approfondiamo la negazione dell'estradizione in Israele di Anan Yaeesh da parte della Corte d'Appelo di L'Aquila e il procedimento giudiziario che tiene lo tiene comunque in carcere e che ha dettato l'arresto di altri due ragazzi Palestinesi, Mansour Doghmosh in carcere a Rossano Calabro e Ali Saji Rabhi a Ferrara.</span></p><p style="background-color: white; color: #555555; line-height: 1.4em; margin: 0px 0px 1em; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Per scrivergli:</span></p><ul style="background-color: white; color: #555555; margin: 0px; padding: 1em;"><li style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Anan Yaeesh, casa circondariale di Terni - Strada delle Campore, 32, Terni CAP 05100</span></li><li style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Mansour Doghmosh, casa circondariale di Rossano - Contrada Ciminata, Rossano (CS) CAP 87064</span></li><li style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Ali Saji Rabhi, casa circondariale di Ferrara - Via Arginone, 327, Ferrara CAP 44122</span></li></ul><p><audio controls=" " preload="none" src="https://archive.degenerazione.xyz/download/ror-240316_1111-1146-Anan/ror-240316_1111-1146-Anan.ogg"></audio></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-28601491277341362662024-03-17T11:30:00.002+01:002024-03-17T12:24:04.782+01:00pc 17 marzo - F16 gli Stati imperialisti USA/NATO intensificano la guerra per procura dell'Ucraina di Zelensky, anticamera della partecipazione diretta nella marcia verso la guerra interimperialista mondiale<p> una scheda<br></p><h1>L’importanza degli aerei da guerra F-16 per l’Ucraina</h1><h2>Il
governo ucraino li chiedeva da tempo ai paesi occidentali: secondo il
New York Times da luglio potrebbero cominciare a essere usati nella
guerra contro la Russia, con conseguenze rilevanti</h2><h2 class="index_author__PBdRd">di Davide Maria De Luca</h2><div class="index_actions__HLCgE"><div class="_share_1ld1i_1"><div class="_ilPostShare_1ld1i_12"></div></div></div><div class="_share_1ld1i_1"><div class="_ilPostShare_1ld1i_12"></div></div><div class="_saved_1u7g4_1"><div class="_ilpost_saved_1u7g4_1"></div></div><div class="index_main-content__image__DtJf_"><figure><div style="text-align: center;"><img alt="Un F-16 in una base aerea danese durante una visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky (The Presidential Office of Ukraine via ansa)" height="203" src="https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2024/03/14/1710417691-f16.jpg" width="400"></div><figcaption><i>Un
F-16 in una base aerea danese durante una visita del presidente ucraino
Volodymyr Zelensky (The Presidential Office of Ukraine via ansa)</i></figcaption></figure></div><div class="contenuto all mapp_render" id="singleBody"><div class="intelligence intelligence-new" id="mapp_article_top"></div></div>
<p data-qr-debug="false" data-qr-elem-last-intersection-time="0" data-qr-elem-last-start="0" data-qr-elem-total-expose-time="16650" data-qr-index="0" data-qr-reading-time="12.55" data-qr-user-elem-full-visible="1">Questa settimana il <em>New York Times</em> <a href="https://www.nytimes.com/2024/03/11/world/europe/ukraine-f16-pilots.html">ha scritto</a>
che a partire da luglio l’aviazione dell’Ucraina potrebbe cominciare a
utilizzare nella guerra contro la Russia i caccia F-16 forniti dai paesi
occidentali. La notizia, ritenuta piuttosto affidabile, era molto
attesa: il governo ucraino chiede aerei da guerra praticamente
dall’inizio dell’invasione russa, e tra i vari paesi occidentali la
possibilità di consegnare all’Ucraina gli F-16 è stata fonte di grosso
dibattito.</p><div class="intelligence intelligence-new" id="mapp_article_par_1"></div>
<p data-qr-debug="false" data-qr-elem-last-intersection-time="0" data-qr-elem-last-start="0" data-qr-elem-total-expose-time="19768" data-qr-index="1" data-qr-reading-time="13.45" data-qr-user-elem-full-visible="1">Alla fine, a metà dell’anno scorso, gli Stati Uniti (che producono gli F-16) <a href="https://www.ilpost.it/2023/08/18/f-16-ucraina/">avevano acconsentito</a>
al loro invio in Ucraina, ma si era detto che prima che l’Ucraina
potesse davvero utilizzarli sul campo di battaglia sarebbero dovuti
passare mesi: sia per consentire la consegna fisica degli aerei
all’aviazione ucraina sia per addestrare i piloti all’utilizzo dei nuovi
mezzi. La notizia del <em>New York Times</em> è che i primi aerei dovrebbero essere operativi a luglio.</p><div class="intelligence intelligence-new" id="mapp_article_par_2"></div><div class="adv adv-inner-content adv-desktop-inner-content slot slot-story-2" data-ilpostadv="true" id="content_adv_par_2"><div data-google-query-id="CJqmvMKK-4QDFZ_Juwgd6LcI6w" id="div-gpt-ad-rv-1665857_101472-400_400-18cad5ebfd_1710671115.3301"><div id="google_ads_iframe_/19024562/native_in_text_IlPost_0__container__" style="border: 0pt; min-width: 100%; visibility: visible;"></div></div><div id="beacon_18cad5ebfd" style="left: 0px; position: absolute; top: 0px; visibility: hidden;"><img alt="" height="0" src="https://adv.ilpost.it/~vda/___/s.php/?_=_&bannerid=1665857&campaignid=310013&zoneid=101472&loc=https%3A%2F%2Fwww.ilpost.it%2F2024%2F03%2F14%2Fucraina-f-16%2F&cb=18cad5ebfd" style="height: 0px; width: 0px;" width="0"></div>
</div>
<p data-qr-debug="false" data-qr-elem-last-intersection-time="0" data-qr-elem-last-start="0" data-qr-elem-total-expose-time="11392" data-qr-index="2" data-qr-reading-time="4.55" data-qr-user-elem-full-visible="1">Il
loro impiego potrebbe avere alcune conseguenze sulla guerra, anche se
molto dipenderà dal numero di mezzi pronti e dal modo in cui saranno
utilizzati.</p><div class="intelligence intelligence-new" id="mapp_article_par_3"></div>
<p data-qr-debug="false" data-qr-elem-last-intersection-time="0" data-qr-elem-last-start="0" data-qr-elem-total-expose-time="16813" data-qr-index="3" data-qr-reading-time="11.09" data-qr-user-elem-full-visible="1"><strong>Gli F-16<br>
</strong>Progettati negli anni Settanta, prodotti negli anni Ottanta e
da allora costantemente aggiornati, gli F-16<span></span></p><a href="https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/03/pc-17-marzo-f16-gli-stati-imperialisti.html#more">Continua a leggere...»</a>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-13861447782304125762024-03-17T11:01:00.003+01:002024-03-17T12:22:52.618+01:00pc 17 marzo - Manifestazione contro la missione imperialista Aspides a Roma venerdì 22 marzo - adesione e sostegno di 'proletari comunisti'<article><span style="color: #222222;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span style="font-size: large;">Inviando
una flotta militare nel Mar Rosso nel quadro della missione europea
Aspides, l’Italia si trova coinvolta nella guerra in corso nel medio
oriente e diviene complice del genocidio in Palestina.</span></span></span>
<div class="content-post"><p style="text-align: center;"><img alt="" class="wp-image-170384 alignleft" height="500" src="https://assets.contropiano.org/img/2024/03/flotta-22-marzo-manif-locandina-300x300.jpg" width="500"></p>
<p><span style="color: #222222;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span>Ancora
una volta l’Italia si dimostra serva dello Stato di Israele, come
abbiamo visto bene il 27 gennaio e come stiamo vedendo in questi giorni,
oltre che con la missione navale, con gli arresti ai danni di attivisti
palestinesi in seguito alla richiesta di estradizione di Anan Yaeesh
avanzata dallo Stato sionista.</span></span></span></p>
<p><span style="color: #222222;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span>Se
la popolazione non è pienamente consapevole, Governo e Parlamento
italiano ne sono totalmente responsabili, avendo votato a favore di
questa nuova avventura militare che schiera l’Italia e l’Europa a fianco
degli israeliani sionisti.</span></span></span></p>
<p><span style="color: #222222;"><span style="font-family: Liberation Serif, serif;"><span>I
comandi militari italiani hanno colto l’occasione che aspettavano da
tempo per intervenire militarmente in quello che definiscono il
“Mediterraneo allargato”, una concezione che comprende, oltre alle coste
mediterranee, anche il Mar Nero (dove oggi infuria la guerra in
Ucraina), il Mar Rosso e il Golfo Persico (dove si avvertono le
conseguenze della guerra in Medio Oriente e del genocidio dei<span></span></span></span></span></p></div></article><a href="https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/03/pc-17-marzo-manifestazione-contro-la.html#more">Continua a leggere...»</a>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-87890202020063854842024-03-17T10:55:00.004+01:002024-03-17T12:21:23.464+01:00pc 17 marzo - Bologna - Tre bambini e la madre morta - un commento<b>da L'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro </b><br><div class="gmail_default"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman";"><br></span></div><div class="gmail_default"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman";">Si rimane impressionati nella mia Bologna una delle città più ricche d'Europa sentire che in una strada della nostra città, che ha diversi primati in Italia, sono morti tre bambini e la madre per il fumo provocato di notte da una stufetta elettrica, Conosco bene via Bertocchi dove si è verificata la tragedia, è anche una strada decorosa, ben servita. ma ovviamente anche qui si annidano forti povertà, perchè era accesa la stufetta di notte, il riscaldamento funzionava o era spento per l'impossibilità di pagare le bollette, gli impianti erano a norma, si poteva affittare se non lo erano? La bella e giovane mamma rumena faceva le pulizie e si era separata dal marito, anche se erano rimasti in buoni rapporti. Ecco i drammi della solitudine. Ecco alcuni casi. Il 4 gennaio muore anziano per asfissia in casa, sempre in provincia di Bologna il 6 gennaio muore un' anziana bruciata per aver voluto accendere il camino con l'alcol, Itala mazzetti aveva 87 anni, sempre il 6 gennaio a Paternò in Sicilia una donna sola di 52 anni ha battuto la testa cadendo in casa, sempre in Sicilia Antonino Facella muore per un incendio in casa,<span></span></span></div><a href="https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/03/pc-17-marzo-bologna-tre-bambini-e-la.html#more">Continua a leggere...»</a>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-24594675686220279772024-03-17T10:50:00.002+01:002024-03-17T12:17:42.681+01:00pc 17 marzo - La repressione della protesta antifascista e contro la guerra non è semplice autoritarismo, è Stato di polizia e marcia verso un regime moderno fascista<p>un contributo<br>
</p><p style="text-align: justify;"><em>di <span style="color: red;"><strong>Livio Pepino</strong></span> da <a href="https://volerelaluna.it/commenti/2024/03/13/il-colore-dei-manganelli/">Volere la Luna</a></em></p>
<p align="justify" class="western">La repressione del dissenso e della protesta e le violenze delle forze di polizia in funzione di ordine pubblico<a href="https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2024/02/28/le-manganellate-di-pisa-non-sono-un-incidente/"> non sono certo, nel nostro Paese, una novità</a>. Basti ricordare – <a href="https://www.osservatoriorepressione.info/diversa-idea-ordine-pubblico/">come altre volte abbiamo detto</a> – che, nei 30 anni interco<span lang="it-IT">rs</span>i tra il 1947 e il 1977, si sono contati ben 143 manifestanti uccisi <span lang="it-IT">nelle strade e nelle</span> piazz<span lang="it-IT">e</span> e che, di essi, ben 109 <span lang="it-IT">si collocano</span>
tra il 1947 e il 1954, cioè negli anni del potenziamento degli apparati
di polizia e della loro riorganizzazione come forza di pronto i<span lang="it-IT">ntervent</span>o <i>militare</i> (la cosiddetta “celere”), armata finanche con mitragliatrici. Il fenomeno ha avuto un an<span lang="it-IT">d</span>amento <span lang="it-IT">carsico</span>
e periodi di relativa tranquillità (il primo centro sinistra, dal 1963
al 1968, e gli ultimi due decenni del secolo scorso) si sono alternati <span lang="it-IT">con</span> <span lang="it-IT">moment</span>i
particolarmente cruenti (come il 2001, prima a Napoli e poi a Genova):
frutto, all’evidenza, di scelte politiche di vertice, a <span lang="it-IT">conferma</span> del fatto – ricordato da R. Canosa nell’esergo dell’introduzione di <i>La polizia in Italia dal 1945 a oggi </i>(il Mulino, 1976) – che «<b>la storia della polizia è sempre storia dei governi</b>». <span lang="it-IT">In parallelo con le</span>
modalità degli interventi di polizia sono cambiati, nel tempo, anche i
destinatari: ieri gli operai e i braccianti; oggi soprattutto gli
“antagonisti”, gli studenti e gli attivisti per <span lang="it-IT">l’ambiente e il</span> clima. Ma la violenza è rimasta e, in questo inizio di millennio, si è accentuata: <span lang="it-IT">non solo in Italia ma</span> in tutto il pianeta, Occidente compreso, come rivela il Rapporto 2022-2023 di <span lang="en-GB">Amnesty International</span> sui diritti umani e <a href="https://volerelaluna.it/materiali/2023/04/12/diritti-umani-e-repressione-delle-proteste-nel-mondo/">le proteste nel mondo</a>, secon<span lang="it-IT">d</span>o cui «è stato fatto un uso illegale della forza nei confronti di manifestanti in 85 Stati».</p>
<p align="justify" class="western"><a href="https://www.osservatoriorepressione.info/no-alla-repressione-no-alle-guerre/">Le cariche e le manganellate di Pisa e di Firenze</a>, dunque, sono in qualche modo un <span lang="fr-FR"><i>d</i></span><span lang="fr-FR"><i>é</i></span><span lang="fr-FR"><i>j</i></span><span lang="fr-FR"><i>à</i></span><span lang="fr-FR"><i> vu</i></span><span lang="fr-FR">,</span><i> </i><span lang="it-IT">pur<span></span></span></p><a href="https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/03/pc-17-marzo-la-repressione-della.html#more">Continua a leggere...»</a>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-68188675885679467792024-03-17T10:43:00.005+01:002024-03-17T12:16:44.359+01:00pc 17 marzo - Razzismo di Stato e di governo - La cittadinanza negata<br><div class="post-48951 post type-post status-publish format-standard has-post-thumbnail hentry category-migranti" id="post-48951"><div class="articleAuthorAvatar">
<div class="authorAvatar">
<img alt="" class="avatar avatar-18 photo dontshowit showit" height="18" src="https://secure.gravatar.com/avatar/99c23b90fb2a01eee8667191d58b4a69?s=18&d=mm&r=g" width="18"> <span><a href="https://www.osservatoriorepressione.info/author/italo/" rel="author" title="Articoli scritti da: Osservatorio">Osservatorio</a></span></div></div>
</div>
<p style="text-align: justify;"><em>Così
vengono respinte le richieste dei migranti che hanno partecipato a
proteste e manifestazioni. Basta una segnalazione della Digos e dei
servizi, senza reati, per respingere la richiesta di un cittadino
straniero. In tre anni sono 600 coloro che sono stati considerati
“potenzialmente pericolosi”. Ma non si sa il perché. </em></p>
<p><em>di <span style="color: red;"><strong>Gaetano De Monte</strong></span> e <strong><span style="color: red;">Marika Ikonomu</span></strong> da Il Domani</em></p>
<p style="text-align: justify;">Urlare “viva l’Italia antifascista!” non
è reato. Anzi, l’antifascismo è un valore protetto dalla Costituzione,
così come protestare per quello che le istituzioni non stanno facendo
per il clima. Al Festival della letteratura di Mantova, un attivista
climatico aveva esposto un cartello con la scritta “ma non sentite il
caldo?”. Tra gli sponsor c’era Eni. In entrambi i casi il dissenso
politico è stato criminalizzato e le persone sono state identificate. Le
informazioni raccolte sono confluite nella banca dati SdI del ministero
dell’Interno.</p>
<p style="text-align: justify;">In assenza di motivi validi e
comunicati, però, c’è il rischio che si affermi una forma arbitraria di
schedatura. E che chi sta esercitando la libera manifestazione del
proprio pensiero venga trattato come un soggetto pericoloso, un
sovversivo. Non sfugge che le conseguenze di questa nuova “prassi”
possano essere ben peggiori per chi non è cittadino italiano e si
ritrova a presentare alla pubblica amministrazione la richiesta di
cittadinanza. Un “mero sospetto” può infatti portare a un diniego.
“Dall’istruttoria sono emersi elementi che non consentono di escludere
possibili pericoli per la sicurezza della Repubblica e per tale motivo
ostativo alla concessione della cittadinanza”. Con queste poche parole,
tre righe senza nessun’altra spiegazione, solo un semplice sospetto, il
ministero dell’Interno, negli ultimi tre anni, ha rigettato le domande
di cittadinanza di centinaia di cittadini<span></span></p><a href="https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/03/pc-17-marzo-razzismo-di-stato-e-di.html#more">Continua a leggere...»</a>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-50566127410236658602024-03-17T08:35:00.005+01:002024-03-17T08:37:16.877+01:00pc 17 marzo - Urso/Acciaierie-ex Ilva - Come già denunciato dallo Slai cobas: si tratta di una vera e propria RESTAURAZIONE<p><i style="font-size: large;">Dal blog tarantocontro</i></p><p><i style="font-size: large;"><b>I condannati, chi ha fatto parte delle azioni
criminali ai tempi di Riva e successivamente, non possono ora dirigere
Acciaierie!</b></i></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>19 aprile - giornata di sciopero e lotta - presidio al Tribunale di Paolo VI dove comincerà l'appello del </b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>processo "Ambiente svenduto". </b><b><i><br></i></b></span></div><p><span style="font-size: medium;"><i>Da Il fatto quotidiano</i></span></p><p><b><span style="font-size: large;">L’Ilva di Stato sembra quella
dei Riva: tornano l’ex direttore condannato a 17 anni e il manager
ritenuto colpevole della morte di un operaio</span></b></p>
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<picture class="main-image-article">
<img alt="L’Ilva di Stato sembra quella dei Riva: tornano l’ex direttore condannato a 17 anni e il manager ritenuto colpevole della morte di un operaio" class="attachment-ifq-primo-piano-small size-ifq-primo-piano-small wp-post-image" height="336" src="https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2024/02/27/2802-naziozoo10_a0hffghph01_24504-e1709100869705-690x362.jpg" title="L’Ilva di Stato sembra quella dei Riva: tornano l’ex direttore condannato a 17 anni e il manager ritenuto colpevole della morte di un operaio" width="640"> </picture>
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<section class="catenaccio"><p></p></section> <div class="social-article-wrapper">
<div class="wrapper-info-article">
<cite><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/blog/atundo/ptype/articoli/" rel="author">di Andrea Tundo</a></cite> <span class="date"> | 14 Marzo 2024</span>
</div>
</div>
<section class="article-body" id="article-body-7479269">
<section class="article-content">
<p>Il cuore produttivo dell’<strong>Ilva di Taranto</strong> è di nuovo nelle mani di due <strong>condannati</strong> per gli episodi più gravi avvenuti nell’acciaieria. Nel silenzio generale, riappaiono tra i manager dell’impianto <strong>Salvatore De Felice</strong> e <strong>Ruggero Cola</strong> per volontà dei neo-commissari governativi Gianluca <strong>Quaranta</strong>, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/02/22/ilva-condannato-per-i-morti-in-fabbrica-il-neo-commissario/7454707/" rel="noopener" target="_blank">anche lui con una condanna per vicende avvenute nel siderurgico</a>, Giovanni <strong>Fiori</strong> e Davide <strong>Tabarelli</strong>. De Felice e Cola, scelti per supportare il nuovo dg <strong>Giuseppe Cavalli</strong>, il primo aiuterà il direttore generale nella gestione dell’<strong>area a caldo</strong>, quella che comprende <strong>altiforni</strong> e <strong>acciaierie</strong>, mentre il secondo si occuperà di <strong>laminazione</strong> e <strong>tubifici</strong>. Faranno consulenza, sostanzialmente, su zone che conoscono benissimo, avendole già dirette anche nell’<strong>era Riva</strong>.
E non sempre nel migliore dei modi, secondo i giudici..</p>
<p>De Felice – pensionato dal 2021 – è stato condannato per l’<strong>avvelenamento di acque</strong> e sostanze destinate alla <strong>alimentazione</strong> in primo grado nel maxi-processo <strong>Ambiente Svenduto</strong>,
il cui appello inizierà tra poche settimane. In qualità di capo area
altiforni, diretta tra il 2002 e il luglio 2012, e di<span></span></p></section></section></div></div><a href="https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/03/pc-17-marzo-ursoacciaierie-ex-ilva-come.html#more">Continua a leggere...»</a>fannyhillhttp://www.blogger.com/profile/05409034793543603456noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2541329510772586152.post-81215469890323865012024-03-17T07:38:00.014+01:002024-03-17T08:40:35.843+01:00pc 17 marzo - La manifestazione dell'8 marzo torna a Tunisi - da Tunisie resistant <span class="byline"></span><div class="entry-wrapper"><header class="entry-header">
</header>
<div class="entry-content">
<div style="text-align: center;"><img alt="" class="wp-image-3028" data-attachment-id="3028" data-comments-opened="1" data-image-caption="" data-image-description="" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="assembly-for-palestine" data-large-file="https://tunisieresistant.files.wordpress.com/2024/03/assembly-for-palestine.jpg?w=640" data-medium-file="https://tunisieresistant.files.wordpress.com/2024/03/assembly-for-palestine.jpg?w=300" data-orig-file="https://tunisieresistant.files.wordpress.com/2024/03/assembly-for-palestine.jpg" data-orig-size="960,503" data-permalink="https://tunisieresistant.wordpress.com/2024/03/04/from-tunisia-to-palestine-an-8th-of-march-feminist-demonstration-for-palestine/assembly-for-palestine/" height="503" src="https://tunisieresistant.files.wordpress.com/2024/03/assembly-for-palestine.jpg?w=960" style="height: auto; width: 562px;" width="960"></div><div><br></div><div>L’ultima manifestazione per la Giornata internazionale dei diritti della donna nella capitale tunisina si è tenuta esattamente dieci anni fa, nel 2014, negli anni successivi sono state organizzate solo manifestazioni assembleari. <b>Ieri 8 marzo 2024, per la prima volta dopo dieci anni, le strade di Tunisi sono state attraversate da una grande e combattiva manifestazione di centinaia di donne</b>: studentesse, lavoratrici, donne di associazioni femministe e comitati palestinesi, insieme ad alcune attiviste politiche e sociali.</div><div>La manifestazione è partita dal quartiere popolare accanto a Bab el Khadra, lo ha attraversato, per poi entrare nella centralissima Place de la Repubblique e da lì, marciando lungo l'Avenue de Paris, ha infine raggiunto l'arteria principale della capitale: l'Avenue Bourghiba.</div><div><b><br></b></div><div><b>L'8 marzo di quest'anno in Tunisia è stato segnato dalla solidarietà con le donne palestinesi e dalla denuncia dell'aggressione genocida sionista contro Gaza.</b></div><div><br></div><div>Nel corteo erano presenti alcuni manifesti storici del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina dedicati all'8 marzo, e le organizzazioni femministe e LGBTQ hanno evidenziato nei loro slogan<span></span></div></div></div><a href="https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/03/pc-17-marzo-8-marzo-in-tunisia-da.html#more">Continua a leggere...»</a>maoisthttp://www.blogger.com/profile/02414273939115902455noreply@blogger.com0