giovedì 21 marzo 2019

pc 21 marzo - Le vendite di armi in Medio Oriente aumentano dell'87%, per lo più fornite dagli Stati Uniti

Peoples Dispatch | peoplesdispatch.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

13/03/2019

L'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, entrambe parte dell'offensiva internazionale in Yemen, costituiscono insieme circa il 28% della vendita globale di armi degli Stati Uniti

Un recente rapporto sulla vendita mondiale di armi dell'Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma (SIPRI) riporta uno strabiliante aumento dell'87% nel periodo 2014-18 rispetto al 2009-13. Il rapporto, che è stato diffuso l'11 marzo, afferma anche che gli Stati Uniti mantengono la posizione di maggiore esportatore di armi al mondo. Le esportazioni statunitensi sono cresciute del 29% tra il 2009-13 e il 2014-18, mentre la loro quota di esportazioni sul totale globale è passata dal 30% al 36%.

Tra le ragioni principali, citate dal rapporto, dietro questi aumenti c'è la "narrazione sulla minaccia iraniana" in corso nella regione, che porta gli Stati Uniti a fornire un grande numero di armi ai loro

alleati. Si cita anche la guerra in atto contro lo Yemen dal marzo 2015 come una delle cause, insieme al blocco saudita-UAE (Emirati Arabi Uniti) sul Qatar per via aerea, marittima e terrestre dal 2017, che ha portato ad un rapido declino nelle relazioni tra questi paesi.

Il rapporto afferma che gli Stati Uniti, insieme al Regno Unito e alla Francia, sono i principale fornitori di armi alla coalizione offensiva internazionale guidata dall'Arabia Saudita nello Yemen. L'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti insieme costituiscono circa il 28% della vendita globale di armi degli Stati Uniti. Questo rende evidente il ruolo importante giocato dagli USA e dagli altri paesi occidentali nella campagna di bombardamenti della coalizione internazionale nello Yemen, che molti esperti chiamano crimini di guerra.

Secondo Aude Fleurant, direttrice del programma SIPRI - Armi e spese militari, "[gli USA] hanno esportato armi in 98 paesi negli ultimi cinque anni; questi trasferimenti hanno spesso incluso armi avanzate come aerei da combattimento, missili balistici a corto e lungo raggio e un gran numero di bombe guidate". Il rapporto evidenzia che il divario tra i due maggiori esportatori di armi è cresciuto, con le esportazioni USA nel 2014-18 che sono state il 75% più alte di quelle della Russia, rispetto a un aumento del 12% registrato nel 2009-13. La maggior parte delle esportazioni statunitensi di armi, il 52%, erano dirette verso il Medio Oriente nel 2014-18.

SIPRI Global arms sales
Quota globale delle principali esportazioni di armi da parte dei 10 maggiori esportatori, 2014-2018 (Fonte: SIPRI)

Le vendite globali di armi hanno registrato un aumento dell'8% nel 2014-18 rispetto al 2009-13 e del 23% rispetto al 2004-2008. I cinque maggiori esportatori di armi del quinquennio sono Stati Uniti (36%), Russia (21%), Francia (6,8%), Germania (6,4%) e Cina (5,2%), che collettivamente rappresentano quasi il 75% del volume totale delle esportazioni di armi nel 2014-18.

La crescita delle vendite di armi in Medio Oriente si attesta al 35% delle importazioni globali di armi nel 2014-18. L'Arabia Saudita è emersa come il più grande importatore di armi al mondo, con un aumento del 192% nel 2014-18 e una quota del 12% delle importazioni totali di armi nel mondo. Anche altri paesi del Medio Oriente hanno visto un massiccio incremento dell'importazione di armi, tra questi l'Egitto (un incremento del 206%), Qatar (225%), Iraq (139%) e Israele (354%), con la notevole eccezione della Siria, che ha visto una caduta dell'87% delle sue importazioni di armi. L'Iran, al confronto, rappresentava solo lo 0,9% delle importazioni di armi nel 2014-18. L'Iran è sotto embargo ONU sulle armi dal 2010, blocco che dovrebbe durare fino al 2020.

Nessun commento:

Posta un commento