giovedì 7 febbraio 2019

pc 7 febbraio - Sullo sciopero generale in Francia del 5 febbraio - notizie

...la CGT afferma che hanno partecipato alle mobilitazioni, svoltesi in circa 200 città, 300.000 persone.
A Parigi sarebbero state 30.000 le persone che hanno partecipato secondo gli organizzatori, 18.000 per le forze dell’ordine.
Le manifestazioni  hanno visto sfilare insieme “giacche gialle” e “giacche rosse”, ...
... è stata la “marea gialla” ad ingrossare i cortei delle giacche rosse del sindacato; spesso insieme a studenti delle medie superiori, che hanno bloccato i loro istituti, ed universitari che hanno fatto altrettanto nelle loro facoltà.
... chi aveva propugnato lo sciopero generale a tempo indeterminato – come Eric Drouet –: “Sarà le giacche gialle e le giacche rosse. In verità, non ci importa del colore della giacca, bisogna superare il passato […] c’è un interesse superiore verso cui convergere, quello di riprendere il potere in questo paese che serva l’interesse generale”.
Per la prima volta dall’inizio della mobilitazione, parte dei gilets gialli hanno deciso di unirsi ad uno sciopero annunciato dai sindacati il 5 febbraio 2019.

***
Lo sciopero è partito alla mezzanotte con un’azione congiunta di militanti della CGT e dei GJ che hanno bloccato le quattro entrate ed uscite del più grande hub logistico agro-alimentare del continente a Rungis, a sud-est di Parigi. Questa iniziativa, insieme al blocco dell’aereo-porto a Nantes, al pedaggio autostradale a Tolosa e al sottopasso all’altezza della Joliette a Marsiglia, sono state alcune delle azioni più impattanti – a parte ovviamente i picchetti di sciopero di fronte alle aziende bloccate. Numerose università sono state bloccate all’alba (scienze politiche a Tolosa, Bordeaux 3 Montaigne, Paris 8, Saint-Charles a Marsiglia, il campus di Grenoble…),
Dai 1.500 ai 2.000 manifestanti a Limoges – ha stimato “France 3 Regions” – e per la prima volta hanno sfilato insieme CGT e GJ; c’è stata una manifestazione anche a La Souterraine (simbolo dell’abbandono dei servizi pubblici, con
6 uffici postali su 12 che dovrebbero il marzo di quest’anno), mentre erano in  600 a Corrèze
A la Pallice CGT, FO e GJ hanno compiuto un “operazione lumaca” al porto e poi hanno bloccato il deposito di carburante vicino alla Rochelle. 
A Nizza, in Costa Azzurra, un partecipato corteo a visto sfilare CGT, GJ e studenti (2.000 secondo la Prefettura, 3.000-4.000 per gli organizzatori). A Marsiglia i GJ hanno raggiunto il corteo della CGT e di FO. A Bastia, in corsica, CGT e GJ hanno manifestato insieme dietro lo striscione “uniti contro il caro carovita”. A Pau, il giornale Sudouest stima in 2.000 le persone che hanno sfilato sotto la pioggia alla manifestazione intersindacale mattutina, cui hanno partecipato i gj cantando vari slogan. A Saint Nazaire, Ouest-France stima in 1.000 i partecipanti alla manifestazione i ha visto sfilare il corteo lungo le imprese della zona portuale, entrando prima all’Arcelor Mittal, poi a Idea.
 a Lisieux, cui avrebbero partecipato 230 persone per la testata locale. A Gap hanno sfilato circa 400 manifestanti, secondo Le Dauphine, ed il corteo è terminato sotto la Prefettura dopo avere di fatto bloccato il traffico cittadino.
Ad Alès, Objectifgard stima in 1.500 persone la partecipazione al corteo  A Le Mans, secondo Lemainelibre, i GJ avrebbero partecipato il corteo che, dopo avere sfilato per il centro cittadino, si è diretto al centro ospedaliero locale.
A Reims, per F3, erano circa un migliaio a sfilare insieme, come ha spiegato  alla rete informativa il segretario dipartimentale della CGT della Marne, Thomas Rose: “i gilets jaunes hanno espresso una collera e delle rivendicazioni che condividiamo come l’aumento dei salari, delle indennità, delle pensioni. Oggi non riusciamo più a tirare avanti ed è quello che vogliamo esprimere in strada”.
Mentre a Troyes, secondo quanto riportato da F3 – che cita però le stime della polizia – c’erano 550 manifestanti che hanno sfilato circa un ora in un corteo alla cui testa c’erano i GJ. A Roanne, nella Loira, secondo quanto riporta la sezione locale della CGT, in 1.200 hanno sfilato per “l’aumento dei salari, delle pensioni, delle prestazioni sociali e dell’indennità di disoccupazione. Il rafforzamento della nostro welfare, la tutela del nostro sistema, il nostro diritto di manifestare e la nostra libertà”.
Un video-montaggio composto dalle riprese dei partecipanti, opera di Cerveaux non disponibles,  mostra i riusciti cortei di Nizza, Clermont-Ferrand (dai  2.100 secondo la polizia a 4.000 per gli organizzatori, secondo ciò che riporta Radioscoop, tra cui gli operai della Luxfer a rischio chiusura) Perpignan, Bordeaux.
Secondo La Depeche, a Tolosa, uno degli epicentri della mobilitazioni, hanno partecipato dalle 8.500  (secondo la polizia) alle 12.000 persone secondo la CGT, in un corteo cui hanno preso parte anche insegnanti, studenti delle medie-superiori ed universitari; mentre 1.500 avrebbero sfilato ad Albi, e 400 a Tarn-et-Garonne, dai 1.800 ai 2.000 a Tarbes, 1.500 a Pamiers, 300-400 ad Agen, sempre secondo la testata locale.
Per Tendence Ouest ci sarebbero stati a Caen dai 2.300 (secondo la Prefettura) ai 5.000 manifestanti, secondo gli organizzatori, con alla testa del corteo gli studenti delle medie superiori.
A Fort-De-France, in Martinica, per Rci, ci sarebbero state un migliaio le persone mobilitate a 10 anni di distanza dalla storica mobilitazione sociale contro il caro-vita durata ben 38 giorni.
Secondo quanto abbiamo potuto appurare dalle differenti fonti di informazione diretta, ci sono stati cortei partecipati anche a Digione, Lille, Montpellier (5000 per “Montpellier Poing Info”), Nimes (5.000 per “Le Mouvement.info”).

notizie  da contropiano

Nessun commento:

Posta un commento