lunedì 4 febbraio 2019

pc 4 febbraio - La FORMAZIONE OPERAIA a Milano


Il giorno 28/01/2019 abbiamo avuto il primo incontro di formazione operaia, questo primo incontro si è svolto con una lettura collettiva e si è evidenziato l'attualità degli scritti di Marx con esempi degli eventi attuali e la necessità di fortificarci nell'analisi scientifica dei fatti, attraverso lo studio e l'approfondimento si apre una finestra per interpretare anche i fatti di oggi.
I prossimi appuntamenti saranno organizzati diversamente: si è stabilito i punti da leggere ed approfondire, in modo che la discussione di formazione si arricchisca con considerazioni, impressioni o dubbi dei compagni, affinché lo studio sia davvero formativo.
C'è anche la necessità di un approfondimento storico dei fatti, il che rallenta la lettura, ma se studio deve essere che studio sia.
Marx con i suoi scritti storici, in questo caso, “Le lotte di classe in Francia”, ci fornisce strumenti scientifici per l'analisi della lotta di classe, la possibilità di penetrare la realtà e trovare la chiave di
lettura degli eventi che si sviluppano nella lotta di classe.
La base di questa analisi, scientifica e non ideologica, è il proletariato ed il suo movimento nella lotta di classe da considerare in modo oggettivo, vuol dire che non necessariamente corrisponde alla coscienza degli operai o di un partito.
Proprio secondo l'analisi dei fatti storici della rivoluzione francese Marx afferma che ciò che soccombe non è la rivoluzione, ma tutti i fronzoli che si presentano lungo il percorso: i contrasti anche violenti nella lotta di classe, le illusioni, i progetti, la rivoluzione si libera e attraverso l'analisi delle sconfitte, il progetto rivoluzionario si chiarisce.
La sconfitta diventa la chiave per arrivare alla vittoria, solo così il partito dell'insurrezione raggiunse la maturità di un vero partito rivoluzionario.
E' curioso come “proprio questa analisi risulta indigesta proprio ai comunisti reali, alle avanguardie militanti e ci sono intere generazioni che si oppongono di fatto a questa analisi scientifica, mentre amano la teoria della vittoria, in ogni forma, senza voler prendere coscienza che la teoria della vittoria è una teoria soggettivistica piccolo borghese e, che con il passar del tempo, risulta sempre più difficile liberarsi”.
Ad avanzare nella lettura si chiarisce il quadro dei molti fatti che riguardano la storia attuale del nostro paese e il buco nero, sempre più grande, per tutti i fatti storici mai analizzati fino in fondo: la Resistenza, il '68, la lotta armata.
Le dinamiche all'interno della classe borghese e l'uso che fa del proletariato per arrivare ad affermare il vero motore, il capitale, e solo con la conoscenza e, appunto, con l'analisi della sconfitta che il proletariato può arrivare alla rivoluzione.

Nessun commento:

Posta un commento