giovedì 31 gennaio 2019

pc 31 gennaio - FORMAZIONE OPERAIA - crescono i gruppi di studio tra operai, donne proletarie, compagni - L'Aquila

A L’Aquila la lettura-studio di “Le lotte di classe in Francia” sta utilizzando lo schema della formazione guidata apparsa sul blog e lo scritto di Marx, ma necessitando anche di colmare enormi lacune storiche che entrambi i testi danno per note, si è resa necessaria una rilettura dei libri di storia.
Questo lavoro di rilettura della storia di circa 2 secoli, ed ancora da completare, ha comunque già restituito un quadro globale degli eventi, che non fa che confermare quanto si legge nello scritto di Marx e quanto sia determinante in esso la lotta dei proletari. Il proletariato determina tutto con la sua lotta, è la sua azione o la sua assenza nei movimenti di classe che ne determina il risultato.
La borghesia è ben consapevole della sua potenza rivoluzionaria, perché il proletariato è l’unica classe realmente rivoluzionaria fino in fondo, tanto che lo ha usato (e lo usa) nei conflitti interborghesi. Ma il proletariato acquisirà la stessa consapevolezza solo attraverso una serie di sconfitte.
E’ la sconfitta quindi la chiave della vittoria per il proletariato. Come scrive Marx nella premessa:
Chi soccombette in queste disfatte non fu la rivoluzione.
Furono i fronzoli tradizionali prerivoluzionari, risultato di rapporti sociali che non si erano ancora acuiti sino a diventare violenti contrasti di classe, persone, illusioni, idee, progetti, di cui il partito rivoluzionario non si era liberato prima della rivoluzione di febbraio e da cui poteva liberarlo non la vittoria di febbraio ma solamente una serie di sconfitte.
In una parola: il progresso rivoluzionario non si fece strada con le sue tragicomiche conquiste immediate, ma, al contrario, facendo sorgere una controrivoluzione serrata, potente, facendo sorgere un avversario, combattendo il quale soltanto il partito dell'insurrezione raggiunse la maturità di un vero partito rivoluzionario.

Già da questa premessa si possono cogliere numerosi spunti di lettura della storia del ‘900 e della fase attuale della lotta di classe. Spunti che saranno comunque sollecitati in tutto il contesto della formazione su “Le lotte di classe in Francia”: dai “fronzoli prerivoluzionari”, dalle illusioni riformiste e parlamentariste, alla controrivoluzione preventiva, alla repressione, al populismo, alla dittatura aperta per chiudere il circuito rivoluzionario e perpetuare il potere borghese.

Quello che più ci ha colpito però è la straordinaria attualità di questo testo nella parte in cui descrive le contraddizioni interne al dominio della borghesia, la crisi costituzionale e istituzionale, il debito e la questione dei reati politici.

Su tutto questo e per tutto questo, però, c'è ancora molto lavoro da fare, ma dobbiamo dire grazie al Partito per averci costretti ad iniziare: è dura mettersi a studiare quando si è pochi, stanchi e sempre in corsa, ma queste pagine ci hanno aperto una finestra di luce e di entusiasmo nella mente, che speriamo di poter condividere presto con altri proletari e proletarie.

da L'aquila 
31-1-2019

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