venerdì 25 gennaio 2019

pc 25 gennaio - La lotta per la casa ad Alessandria - tutte le lotte sociali che si trovano a impattare con il Decreto Salvini vanno propagandate e sostenute

Sfratti in via Brodolini e corso Acqui? Cissaca occupato 

ALESSANDRIA - “Sappiamo per certo che, entro due settimane, si proverà a sgomberare gli edifici occupati di via Brodolini (dove vivono 15 famiglie) e corso Acqui (abitato da 12 nuclei): siamo disposti a tutti pur di non farlo accadere, perché la casa è un diritto e, in quegli alloggi, si trovano genitori con figli e persone che, anche per via della perdita del lavoro, sono costrette a scegliere se mangiare o pagare per avere un tetto sopra la testa”: per questo, mercoledì mattina, gli attivisti del Movimento per la casa hanno simbolicamente occupato, per circa un'ora, la sede del Cissaca, in via Galimberti.
“Purtroppo il Decreto Salvini ha peggiorato ulteriormente le cose – la dichiarazione dei giovani della
'rete' – Ora non si esita a far intervenire le forze dell'ordine per provvedere agli sfratti, ma i servizi sociali sono al corrente di questa emergenza? Ecco perché siamo qui al Consorzio: la linea di questa amministrazione è ormai quella di non dialogare con chi, come noi, aveva delle proposte per arrivare a soluzioni”.
Al confronto - assente il presidente Gianni Ivaldi, per motivi di lavoro - ha preso parte la direttrice, Stefania Guasasco: “Siamo consapevoli dei problemi esistenti – la sua risposta - e da un anno e mezzo stiamo lavorando per arrivare a risolvere problemi evidentemente non semplici. Noi, comunque, siamo qui e siamo disponibili ad ascoltare le richieste del Movimento e delle famiglie”.
Secca la risposta degli occupanti e, anche, di chi in via Brodolini o corso Acqui vive: “Noi siamo lì perché siamo senza lavoro, non per scelta. Abbiamo dei figli: cosa dobbiamo fare? Andare a vivere in mezzo a una strada? Purtroppo, non si può scegliere tra strada e occupazione, e da quei palazzi non ce ne andremo”.

Nessun commento:

Posta un commento