mercoledì 23 gennaio 2019

pc 23 gennaio - FCA - forse ilpiano dopoMarchionne comincia per davvero dal 1 febbraio -info dalla stampa

FCA, il Piano Italia atteso per il 1° febbraio: le novità per Torino e gli altri stabilimenti


Per FCA, il Piano Italia dovrà essere sottoposto a diverse revisioni, prima di essere veramente effettivo. Gli annunci delle scorse settimane e le indiscrezioni di sindacati, istituzioni e ambienti del gruppo volevano (e tuttora vogliono) una cospicua riduzione degli investimenti sui siti produttivi del nostro Paese. Uno dei nodi principali per questa contesa è sicuramente l’ecotassa annunciata dal Governo, che ha messo seriamente in discussione il il piano industriale di Fiat Chrysler Automobiles per gli stabilimenti italiani. Proprio Mike Manley, amministratore delegato del gruppo, ha lasciato intendere che il programma di investimenti dovrà essere nuovamente modificato, viste le condizioni imposte dal provvedimento. L’Ecotassa, per l’appunto, riguarderebbe solo ed esclusivamente il mercato italiano dell’auto, vale a dire il primo mercato europeo di riferimento di FCA. Uno scenario che inquieta i sindacati, contrari alla penalizzazione delle auto con emissioni di CO2 superiori a 160 grammi al chilometro (praticamente tutti i veicoli prodotti) e agli incentivi per i veicoli che emettono meno di 70 grammi al chilometro. Questo genere di vetture, al momento, non viene realizzato da FCA. Come riportato da ClubAlfa.it, per il momento, non ci sono ancora conferme ufficiali sul contenuto del nuovo piano, che dovrebbe essere presentato all’inizio di febbraio (verosimilmente il primo del mese).
In seguito alla presentazione sarà possibile scoprire se alcuni progetti saranno eliminati o ridimensionati, in quanto si sta parlando di un piano industriale valido per i prossimi tre anni.
I possibili scenari
Torino accoglierà, presso lo stabilimento di Mirafiori, la nuova Fiat 500 elettrica, che andrà a integrare le attuali produzioni nel corso del 2020. Sarà proprio la 500 elettrica a beneficiare dell’Ecobonus saranno la Fiat 500 Elettrica, alla quale sarà applicato un incentivo massimo di 6mila euro per l’acquisto, in quanto si tratta di un’auto a zero emissioni. Un’altra vettura in grado di trarre benefici  dall‘Ecotassa sarà la Panda mild hybrid, che sarà prodotta a Pomigliano d’Arco. Sempre a Pomigliano d’Arco sarà realizzato il C-SUV Alfa Romeo, mentre a Cassino arriverà il D-SUV Maserati. A Melfi saranno prodotte Jeep Compass e Renegade ibrida. Gli effetti dell’Ecotassa, dunque, potrebbero essere limitati. L’auspicio è che i modelli preventivati vengano effettivamente confermati, soprattutto per il futuro degli stabilimenti torinesi. Qui, infatti, il nuovo suv di Alfa Romeo sarà prodotto a Mirafiori, ma solo dal 2023 (quindi dopo il piano industriale 2018-2022). Inoltre, gli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco hanno da poco adottato il turno unico, con conseguenze sulle condizioni salariali dei dipendenti (stando a quanto riferito dai sindacati).
Una serie di condizioni negative che non possono che essere migliorate, se si vorrà garantire un avvenire stabile ai siti produttivi torinesi e, più in generale, italiani.

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