sabato 5 maggio 2018

pc 5 maggio - MARX 200° ANNIVERSARIO - IL MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA

richiederlo a pcro.red@gmail.com
Nel 200° anniversario della nascita di Karl Marx, capo teorico, politico, combattente, eterno del proletariato 

proletari comunisti esce con questo opuscolo (tascabile), una "guida alla lettura" de Il Manifesto del Partito comunista di Marx ed Engels che consegna ai proletari di tutto il mondo il programma della loro emancipazione

Dall'opuscolo

I COMUNISTI DEVONO RIPROPORRE IL LORO "MANIFESTO"

Oggi è come se i comunisti fossero tornati all'anno zero. Hanno bisogno di riproporre la loro tesi, il loro “manifesto”. Ma il comunismo è sempre per la borghesia quello “spettro” da esorcizzare, come scriveva Marx nel 1848.
Questo è positivo. Se lo temono vuol dire che la borghesia stessa dichiara il comunismo una potenza alternativa al sistema esistente. I comunisti devono essere orgogliosi di questo, non si devono nascondere, devono organizzare il partito comunista.

Non esistono comunisti senza partito. E questo problema oggi è più vivo che mai.
Prima degli anni '80 ogni comunista era di un partito. E le masse proletarie avanzate conoscevano e sostenevano le idee rivoluzionarie comuniste. Poi i comunisti perdono e il proletariato perde insieme il suo “cervello”. Ora deve riconquistare la sua autonomia di pensiero.
Fino agli anni '80 i comunisti hanno avuto il problema di applicare il marxismo-leninismo-maoismo, ora è come se devessero ricominciare da capo, come se lo dichiarassero per la prima volta.
Oggi si dice che non c'è bisogno del partito. False idee, quasi una sorta di “credenze” sono diventate un problema. I comunisti devono combattere queste false idee e riportare la realtà.
Per questo i comunisti non possono essere solo “lottatori”. Devono essere i comunisti del Partito, ed esporre i propri scopi, programmi, piani.

pc 5 maggio - MARX 200° ANNIVERSARIO - IL CAPITALE

richiederlo a: pcro.red@gmail.com
Un libro-guida a questo studio fondamentale, che raccoglie le "lezioni" della Formazione operaia, esplicitamente da noi rivolto agli operai, che vogliano comprendere e agire, e che non si lascino fermare dalle difficoltà. 
Perchè la classe operaia ha un grande compito davanti a sè: passare dalla preistoria alla storia dell'umanità! 


IL LIBRO CONTIENE UN'APPENDICE:

DOMANDE, RISPOSTE, INTERVENTI DEI LAVORATORI


Dalla Introduzione

"Marx in questa opera indaga le leggi che regolano la produzione capitalistica, quelle che permettono di capirne il funzionamento.
Marx nel presentare 'Il Capitale' ha voluto dare delle indicazioni iniziali e al tempo stesso un incoraggiamento alla classe operaia a non fermarsi alle difficoltà che si possono incontrare nella comprensione di alcuni passaggi dato che si tratta di una SCIENZA.

Marx dice: “Il detto «ogni inizio è difficile» vale per tutte le scienze. Perciò la comprensione del primo capitolo e specialmente della sezione che contiene l’analisi della merce presenterà maggior difficoltà degli altri. Però ho svolto nella maniera più divulgativa possibile ciò che riguarda più da vicino l’analisi della sostanza di valore e della grandezza di valore...
...Presuppongo naturalmente lettori che vogliano imparare qualcosa di nuovo e che quindi vogliano anche pensare da sé.” (dalla prefazione alla prima edizione -1867)

Agli operai francesi: “… Per la scienza non c’è via maestra, e hanno probabilità di arrivare alle sue cime luminose soltanto coloro che non temono di stancarsi a salire i suoi ripidi sentieri.” (dalla prefazione e poscritto all’edizione francese - 1875)...

...La classe operaia è, dunque, al centro dell’attenzione di Marx e “Il Capitale” è uno strumento potente, un’arma nelle mani del proletariato, piazzato nel bel mezzo della lotta di classe che ribalta la legittimità a dominare la società di cui si ammanta la borghesia...

pc 5 maggio - MARX 200° ANNIVERSARIO - CAPO DEL PROLETARIATO MONDIALE

pc 5 maggio - MARX 200° ANNIVERSARIO - DALLA SFERZANTE DENUNCIA DEL MARXISMO SULLA CONDIZIONE DELLA DONNE, SULLA FAMIGLIA IL SENTIERO PER LA RIVOLUZIONE NELLA RIVOLUZIONE DELLE DONNE

da IL MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA:

"...Abolizione della famiglia! Anche i più estremisti si riscaldano parlando di questa ignominiosa intenzione dei comunisti.
Su che cosa si basa la famiglia attuale, la famiglia borghese? Sul capitale, sul guadagno privato. Una famiglia completamente sviluppata esiste soltanto per la borghesia: ma essa ha il suo complemento nella coatta mancanza di famiglia del proletario e nella prostituzione pubblica.
La famiglia del borghese cade naturalmente col cadere di questo suo complemento ed entrambi scompaiono con la scomparsa del capitale.
Ci rimproverate di voler abolire lo sfruttamento dei figli da parte dei genitori? Confessiamo questo delitto. Ma voi dite che sostituendo l'educazione sociale a quella familiare noi aboliamo i rapporti più cari.
E anche la vostra educazione, non è determinata dalla società? Non è determinata dai rapporti sociali entro i quali voi educate, dalla interferenza più o meno diretta o indiretta della società mediante la scuola e così via? I comunisti non inventano l'influenza della società sull'educazione, si limitano a cambiare il carattere di tale influenza, e strappano l'educazione all'influenza della classe dominante.
La fraseologia borghese sulla famiglia e sull'educazione, sull'affettuoso rapporto fra genitori e figli diventa tanto più nauseante, quanto più, per effetto della grande industria, si lacerano per il proletario tutti i vincoli familiari, e i figli sono trasformati in semplici articoli di commercio e strumenti di lavoro.

Tutta la borghesia ci grida contro in coro: ma voi comunisti volete introdurre la comunanza delle donne.
Il borghese vede nella moglie un semplice strumento di produzione. Sente dire che gli strumenti di produzione devono essere sfruttati in comune e non può naturalmente farsi venire in mente se non che la sorte della comunanza colpirà anche le donne.
Non sospetta neppure che si tratta proprio di abolire la posizione delle donne come semplici strumenti di produzione.
Del resto non c'è nulla di più ridicolo del moralissimo orrore che i nostri borghesi provano per la pretesa comunanza ufficiale delle donne fra i comunisti. I comunisti non hanno bisogno d'introdurre la comunanza delle donne; essa è esistita quasi sempre.
I nostri borghesi, non paghi d'avere a disposizione le mogli e le figlie dei proletari, per non parlare neppure della prostituzione ufficiale, trovano uno dei loro divertimenti principali nel sedursi reciprocamente le loro mogli.
In realtà il matrimonio borghese è la comunanza delle mogli. Tutt'al, più ai comunisti si potrebbe rimproverare di voler introdurre una comunanza delle donne ufficiale e franca al posto di una comunanza delle donne ipocritamente dissimulata. del resto è ovvio che, con l'abolizione dei rapporti attuali di produzione, scompare anche quella comunanza delle donne che ne deriva, cioè la prostituzione ufficiale e non ufficiale..."

venerdì 4 maggio 2018

pc 4 maggio - PRESIDI IN VARIE CITTA' DAL SUD AL NORD PER LA DIFESA DI NADIA LIOCE/NO AL 41BIS//LIBERTA' DEI PRIGIONIERI POLITICI RIVOLUZIONARI

Non solo a L'Aquila, mentre si teneva il processo a Nadia Lioce, ma questa volta vi sono stati in contemporanea presidi in altre città. 
Questa mobilitazione estesa, unitaria è stata importante, un passo avanti nella necessaria battaglia nazionale per Nadia Lioce, per tutti i prigionieri politici rivoluzionari, contro le carceri-tortura e assassine, contro la repressione e lo Stato di polizia. 

Diamo informazione di alcuni di questi presidi, dalle notizie che finora abbiamo.

Napoli
Da L’Aquila a Pozzuoli, libertà per Nadia! Libertà per tutte le detenute! 

4 maggio 2018, al tribunale de L’Aquila ennesima udienza a carico di Nadia Lioce, una compagna, ma soprattutto una donna, che si trova in regime di 41bis da circa 12anni. 
Il 41bis rappresenta l’apice del sistema repressivo carcerario che si basa, sempre e comunque, su tortura ed isolamento.
Saremo fuori al carcere di Pozzuoli, come gesto di solidarietà nei confronti di Nadia! Vogliamo che la sua storia non resti confinata al carcere dove la tengono reclusa o al tribunale che la giudicherà! 
Il coraggio di Nadia, il coraggio di una donna che nonostante l’isolamento, nonostante le continue minacce e soprusi, continua ad alzare la testa portando avanti gesti di protesta (come la semplice battitura di una bottiglia di plastica sulle sbarre della sua cella, la porterà nuovamente in tribunale per aver arrecato “disturbo alle altre detenute”), nonostante ciò non si arrende e nonostante anche la tremenda censura prova comunque a comunicare con l’esterno, a creare un ponte tra l’isolamento e il vuoto che vogliono farle vivere e la solidarietà che da ogni parte d’Italia cerca di raggiungerla con ogni mezzo.
Una donna che vive reclusa da anni, in un carcere che storicamente è pensato per la detenzione maschile e che quindi comporta, disagi notevoli anche nella semplice quotidianità.
Il carcere di per sé è un abominio e dovrebbe solo essere abbattuto! In aggiunta a ciò vi sono condizioni oggettive, sia per gli uomini che in particolar modo per le donne, che rendono questo abominio ancora più inaccettabile!
Vogliamo creare un ponte, tra l’interno e l’esterno, per rompere il silenzio assordante che ruota attorno ad ogni carcere e far sentire le nostre voci insieme, unite in un unico grande coro!
Pozzuoli, Poggioreale, Secondigliano sono solo alcune delle carceri dove abbiamo e porteremo ancora la nostra solidarietà e con cui cerchiamo di creare un ponte!
Rompiamo insieme questo isolamento!
Basta con gli psicofarmaci per dormire la notte o pe ffà passà a jurnata!
Diffondiamo solidarietà!
La solidarietà è un arma, usiamola!

Taranto



Striscioni, volantinaggio, ma soprattutto DECINE E DECINE DI PERSONE HANNO FIRMATO l'appello per la difesa delle condizioni di vita dei proigionieri politici rivoluzionari, NO al 41bis per Nadia Lioce (che questa mattina a L'Aquila veniva processata per l'ennesima volta per aver protestato con la battitura di una bottiglietta di plastica alle sbarre (!), contro il regime duro del 41bis in cui viene tenuta da 13 anni.
Hanno firmato ragazzi e ragazze, operai dell'Ilva, giovani disoccupati dei quartieri inquinati di Taranto, lavoratori e lavoratrici precarie, avvocati, ecc.
In tanti non si sono limitati a firmare, ma hanno unito la loro denuncia dell'orribile situazione che i detenuti vivono nelle carceri, degli assassini legalizzati coperti dallo Stato, delle condizioni disumane, dei detenuti malati lasciati senza assistenza. Tutto questo è presente, hanno detto, anche nel carcere di Taranto, dove vi sono stati anche dei suicidi, e proteste per le condizioni di abbandono, di sporcizia, di mancanza di assistenza sanitaria.
 
I compagni e le compagne del Mfpr e del Soccorso rosso proletario hanno denunciato con vari comizi volanti tutto questo, ma in particolare hanno informato degli altri presidi che questa mattina si tenevano a L'Aquila e in altre città, che ha permesso per la prima volta di far sentire la voce di lotta e di costruire un'unità contro la repressione, contro le carceri, in solidarietà con Nadia Lioce, da nord a sud: da Palermo a Napoli, da Bergamo a Torino, ecc.





Palermo

Presidio davanti al Tribunale, con megafonaggi, striscioni, cartelli e raccolta firme, in una zona dove passa molta gente. 
Le compagne del Mfpr hanno fatto anche delle interviste (che pubblicheremo nei prossimi giorni).
La polizia-Digos ha cercato di negare l'autorizzazione al presidio, pretendendo di sapere cosa doveva stare scritto sugli striscioni. Ma la determinazione dei compagni ha fatto fare marcia indietro.




Bergamo
Nonostante la pioggia si è tenuto  a Bergamo lato stazione all'uscita delle scuole, il presidio in solidarietà con Nadia Lioce, contro la tortura del 41bis, contro la criminalizzazione di chi lo combatte, contro la repressione delle lotte.
Durante l'uscita degli studenti tra cui tante giovani ragazze si è portato il messaggio di chi lotta contro questo sistema che è in grado solo di garantire repressione e polizia, mentre non c'è futuro per i giovani e i lavoratori se non quello di sfruttamento e morte sul lavoro.
Grazie allo striscione e allo spikeraggio gruppi di studenti e singoli si sono fermati ad ascoltare e a discutere di questa situazione, specifica che dimostra la paura della borghesia per le idee di rivolta e cambiamento che ci sono nell'aria e nella società e che le idee di cambiamento non si possono fermare dietro le sbarre delle carceri e delle prigioni dove vogliono seppellire i prigionieri politici.
L'esempio di Nadia è anche quello di doppia forza delle donne delle compagne che con determinazione non si lasciano schiacciare dalla repressione .



Torino

Presidio di solidarietà con Nadia Lioce e gli altri compagni prigionieri.

PROLETARI TORINESI PER IL SOCCORSO ROSSO INTERNAZIONALE PT-SRI
VENERDÌ 4 MAGGIO 2018

Mentre a L Aquila decine di compagni solidarizzavano con la compagna Nadia Lioce sotto processo, a Torino, un altra ventina di compagni di gruppi diversi, tenevano un presidio contro il 41 bis e in solidarietà con Nadia e gli altri compagni prigionieri. Alle 11.00 circa, da L'Aquila i compagni ci comunicavano  che, durante l'udienza, erano stati ascoltati come testi gli agenti di custodia una dei quali affermava che un'altra detenuta si sarebbe lamentata a causa delle proteste della compagna Nadia. La detenuta in questione testimonierà alla prossima udienza del processo che viene fissata per il 28 settembre prossimo. I compagni solidali ci comunicavano che in aula, gli avvocati di Nadia, accorgendosi della presenza di uno sbirro che, senza autorizzazione alcuna, riprendeva i compagni presenti, hanno chiesto il suo allontanamento, ottenendolo.  I compagni presenti a L'Aquila si sono poi diretti verso il carcere per un presidio.

pc 4 maggio - A L'Aquila contro la tortura, il carcere assassino, In solidarietà con Nadia Lioce e chi lotta contro il 41bis


Giornata articolata di lotta quella di oggi a L'Aquila, in occasione dell'udienza del processo a Nadia Lioce per la sua protesta (battendo con una bottiglietta di plastica contro la porta blindata della sua cella) contro le continue vessazioni, le perquisizioni quotidiane della cella e i sequestri arbitrari di documenti e materiale vario.
L'imputazione è "disturbo della quiete" (chiamano quiete il silenzio assoluto imposto ai detenuti in 41bis) e danneggiamenti (i danni provocati dal tappo della bottiglietta contro l'acciaio della porta...).
Una cinquantina di compagni venuti da diverse città (da Roma, Milano, Taranto, Firenze, Bologna, Genova, Parma, Abruzzo) hanno affollato l'aula predisposta per la video conferenza.
E' stata ascoltata la deposizione dell'agente di polizia penitenziaria, che ha riferito come "il frastuono era talmente assordante che con le colleghe non riuscivo a dialogare". Ma, alla domanda se e quali altre detenute si fossero lamentate, la risposta è stata "qualcuna sicuramente, ma non ricordo chi". "Ma quante erano le detenute ristrette in 41bis?" Ha chiesto il presidente. "Otto". "E non ricorda il nome di chi tra queste si è lamentato?". "No, non ricordo".
L'udienza si è chiusa poco dopo, col presidente e le parti che hanno deciso di convocare e ascoltare le testimonianze di almeno una delle detenute, a confermare il disturbo subito (altrimenti non c'è reato!) e il direttore del carcere.
Prima della chiusura il Presidente ha chiesto all'imputata se aveva dichiarazioni spontanee da fare, ma questa ha risposto che si riserva di farne in seguito e ha poi conferito in privato con il suo legale.
L'udienza è stata quindi chiusa e la prossima fissata per il 28 settembre.
Subito dopo la fine dell'udienza, le avvocate della difesa hanno notato e denunciato un agente di polizia che riprendeva abusivamente i presenti in aula e chiesto che fosse ordinata la fine delle riprese e la restituzione delle immagini girate. Pilatescamente, il presidente ha risposto "le riprese in aula devono essere preventivamente autorizzate, altrimenti sono abusive, ma se ci sono motivi di polizia... In ogni caso ne sono venuto a conoscenza a udienza chiusa e comunque preposto a perseguire sulle violazioni che avvengono in udienza è il Pubblico Ministero" (rimasta impassibile).
Dopo l'udienza del processo contro Nadia, si sono tenute altre udienze in videoconferenza contro altri imputati detenuti a l'Aquila in 41 bis. Si è così scoperto che da un paio di mesi altri detenuti in 41bis hanno messo in atto varie forme di protesta contro le condizioni di detenzione e gli abusi subiti (in particolare lo spegnimento forzato delle TV dopo la mezzanotte), che puntualmente sono denunciate e diventano oggetto di processi. Alcuni compagni si sono fermati in Tribunale per seguire questi altri processi, raccogliere materiali e contatti per allargare la documentazione e denuncia del regime carcerario e delle resistenze contro di esso.


Il grosso dei manifestantanti, invece, si è spostato verso il vicino mercato cittadino, dove sono stati esposti gli striscioni e distribui volantini e materiali della campagna, sempre seguiti da un codazzo di mezzi blindati e "telecamere".

Infine, verso le 14.30 la manifestazione si è spostata nei pressi del carcere,

pc 4 maggio - Brasile - la LIGA OPERARIA celebra un 1° Maggio classista e combattivo


por Comitê de Apoio ao AND de Belo Horizonte
Fotos: Nelso/ Comitê de Apoio ao AND de Belo Horizonte
A Liga Operária realizou nessa segunda-feira,
30 de abril, um importante ato público em celebração
o 1° Maio, dia do Internacionalismo Proletário,
na cidade de Belo Horizonte (MG).
O evento, que reuniu entidades classistas e
 combativas, defendeu a necessidade da preparação de
uma vigorosa Greve Geral por tempo indeterminado.
Tomaram parte do ato a Liga dos Camponeses Pobres (LCP),
 Luta pelo Socialismo (LPS), Movimento Feminino Popular (MFP),
Movimento Estudantil Popular Revolucionário (MEPR),
Unidade Vermelha -
Liga da Juventude Revolucionária (UV – LJR),
Sindicato dos Trabalhadores nos Correios e Telégrafos
de Minas Gerais, Sub Sede do Sindicato Único
dos Trabalhadores em Educação de Minas Gerais  (Sind-UTE) –
 e a Frente Revolucionária de Defesa dos Direitos do Povo (FRDDP).
O debate se deu de forma contundente de como unificar
 a classe contra os ataques aos direitos do povo, ante a
crise desse sistema de exploração e opressão, que usa de
todos os mecanismos (lícitos e ilícitos), para tentar se safar.
Os sindicalistas debateram de forma franca e fraterna,
denunciaram a usurpação do verdadeiro significado do
 1º de Maio, que simboliza a unidade do proletariado
de todos os países, desde a definição da Internacional
comunista em 1891.

A luta no Brasil deve ter uma unidade
de luta das classes exploradas e oprimidas,
principalmente com o apoio decisivo à Revolução Agrária
em curso, que cresce a cada dia mais, para destruir
o latifúndio, cortar as terras e distribuir aos camponeses
sem terra ou com pouca terra.
O ato público foi vibrante e prosseguiu com uma marcha
até a Praça Sete (marco zero da capital mineira).
Lá, os militantes realizaram uma agitação
com grande entusiasmo e distribuíram
2 mil boletins convocando o povo a preparar a Greve Geral.
Estudantes de Pedagogia participaram da manifestação classista 
No final do ato os manifestantes acenderam sinalizadores
 vermelhos e entoaram a plenos pulmões as palavras de
ordens, contra a farsa eleitoral, as “reformas” e
o grito que é marca da juventude combatente:
Ir ao combate sem temer, ousar lutar, ousar vencer!.
t

pc 4 maggio - La putrefazione del sistema...

da Pillole comuniste - 1 -

La putrefazione del sistema politico ed economico finisce per rappresentarsi con facce putrefatte di morti viventi alla testa delle istituzioni.
Spazzare via questo sistema e i suoi uomini è compito di tutti i proletari ma in particolare dovrebbe essere compito della gioventù proletaria, ma essa oggi non ha ancora coscienza e organizzazione per farlo.

pc 4 maggio - Pur di non votare... tanti parlamentari parassiti di ogni gruppo parlamentare pronti a salire sul carro di Salvini e Berlusconi - Per spazzarli via tutti non basteranno mai le elezioni, ma solo lotta organizzazione rivoluzione


pc 4 maggio - Fca, scandalo negli Usa. Pastette tra manager e sindacati



Fca, scandalo negli Usa. Pastette tra manager e sindacati
Occhio a un sindacalista troppo morbido e accondiscendente nelle trattative con l'azienda. Ci potrebbe esser qualcosa sotto. E' questo che sembra insegnare la scandalosa vicenda dei pagamenti illeciti di Fiat Chrysler effettuati al leader del sindacato americano Uaw (United Automobile Workers) con fondi sottratti ai centri di formazione per i lavoratori del settore delle quattroruote (lo Uaw-Chrysler National Training Center di Detroit) e tornati in qualche modo con "graditi favori" anche al capo delle relazioni sindacali e dei rapporti coi dipendenti di Fca nel Michigan. Lauti

pc 4 maggio - Parte anche la protesta palestinese e internazionale contro il Giro della vergogna

Una manifestazione di protesta a Ramallah, presso il muro di separazione tra Israele e la Cisgiordania. Fotografie diffuse in rete mostrano dei ciclisti che sventolano bandiere della Palestina

Giro d'Italia: al via la competizione da Gerusalemme tra ingenti misure di sicurezza e proteste palestinesi

Gerusalemme , 04 mag 15:06 - (Agenzia Nova) - È partita oggi da Gerusalemme, tra ingenti misure di sicurezza, la 101ma edizione del Giro d’Italia con una tappa a cronometro. Per la prima volta nella storia della competizione ciclistica, la corsa partirà da una città non europea. Le altre due tappe previste in Israele si svolgeranno il 5 e 6 maggio, rispettivamente Da Haifa a Tel Aviv e da Be’er Sheva ad Eilat. Il Giro d’Italia si concluderà a Roma il prossimo 27 maggio. proteste da parte dei palestinesi, che oggi hanno organizzato una manifestazione di protesta a Ramallah, presso il muro di separazione tra Israele e la Cisgiordania. Fotografie diffuse in rete mostrano dei ciclisti che sventolano bandiere della Palestina presso un murale che rappresenta il leader palestinese Yasser Arafat, dipinto sulla barriera che separa lo Stato ebraico dai Territori palestinesi. Intanto, presso la linea di demarcazione tra Israele e la Striscia di Gaza, è in corso il sesto venerdì di protesta organizzato dal movimento islamico palestinese Hamas nel quadro della "Marcia del ritorno", mobilitazione iniziata il 30 marzo scorso. Negli scontri tra le Forze di difesa israeliane (Idf) e i manifestanti palestinesi si ripetono ogni venerdì presso la linea di demarcazione tra Israele e la Striscia di Gaza, sono morti finora più di 40 manifestanti e si registrano migliaia di feriti. (Res)

pc 4 maggio - India sabotaggi e sciopero nel Telengana contro il massacro di maoisti e popolazione

















Maoists blew up a culvert on the Bhadrachalam-Charla highway in Telangana’s Bhadradri-Kothagudem district on Friday as part of their call for a state-wide shutdown in protest against the alleged fake encounters in Dandakaranya forests.
According to Bhadradri-Kothagudem police, at around 2.30am, the Maoist guerrillas blasted a culvert using powerful explosives on the highway at Satyanarayanapuram of Charla block, about 45 km from the temple town of Bhadrachalam.
The blast was so powerful that it left a big crater on the road, causing traffic disruption.
The spot is hardly a few kilometres from the CRPF camp at Kaliveru, a village along the Telangana-Chhattisgarh border.
The Maoists also left hand-written wall pamphlets at Gogubaka village of the same block condemning the recent fake encounters.

The Maoists had vowed to take revenge for the killing of over 50 of their cadres in Gadchiroli in Maharashtra and Bijapur of Chhattisgarh in the last few weeks.
On Thursday night, three more Maoists were killed in Sukma district of Chhattisgarh bordering Telangana.
As part of their protests, CPI (Maoist) party’s Dandakaranya region secretary Jagan called for a Telangana bandh on Friday.
 the Telangana State Road Transport Corporation cancelled night bus services to remote areas in Bhadrachalam division in view of the bandh call.
The police asked the ruling TRS leaders of the district not to tour sensitive areas.

       CPI Maoist Vows To Avenge Cadres Murdered By Government Forces, Calls For Nationwide Bandh

The banned CPI(Maoist) has vowed to avenge the death of 40 cadres in two encounters with security

pc 4 maggio - Parigi - libertà per gli arrestati il 4 maggio

Paris, porte Clichy, 4 mai à partir de 13h30. (4è étage, salle 4.O7).

Soutien aux personnes interpellées suite à la manif du 1er mai

Ce jeudi 3 mai 6 personnes avaient été déférées au tribunal pour passer en comparution immédiate suite aux interpellations du 1er mai. Si toutes ont demandé le report du procès pour pouvoir préparer leur défense, 1 est sorti avec juste une convocation au procès, 3 sont sorties avec contrôle judiciaire et dates de procès, mais 2 ont été placées sous mandat de dépôt en attendant leur procès qui devrait avoir lieu dans quelques semaines (28 mai, 30 mai et 12 juin).
Entre aujourd’hui et demain, ce sont plusieurs dizaines de personnes qui sont déférées pour passer vendredi au tribunal. Nous vous appelons à venir les soutenir au tribunal de grande instance de Paris, porte Clichy, 4 mai à partir de 13h30. (4è étage, salle 4.O7).
Coordination anti repression

P.-S.

stoprepression@riseup.net

pc 4 maggio - Il Giro che parte oggi da Israele legittima il massacro del popolo palestinese

La pressione più di cento organizzazioni critiche verso le politiche israeliane non hanno ottenuto l'obiettivo di modificare la partenza, che si svolge a poche decine di chilometri dai luoghi dove in queste settimane decine di palestinesi hanno perso la vita. Addirittura RCS nelle scorse settimane, in ossequio alle decisioni americane e sotto le pressioni ben profumate di milioni del ministro dello sport israeliano Miri Regev, ha modificato da Gerusalemme Ovest a Gerusalemme punto e basta il luogo di partenza ufficiale del giro.

Pecunia non olet, e "La Rosea" non ha deciso di replicare la degna decisione di Natalie Portman. In gioco c'è la narrazione storica, a settant'anni di distanza, della Nakba. Quella che per Israele è la festa per la nascita dello Stato, per i palestinesi è la “catastrofe”: famiglie ed esistenze spezzate mentre

pc 4 maggio - Roma antifascista in piazza sabato

I neonazisti di Forza Nuova, quelli che predicano la superiorità della razza e raccolgono soldi per il terrorista di Macerata Luca Traini, sabato 5 maggio vogliono presentarsi a piazza Sempione nel cuore del nostro quartiere per raccogliere delle firme.
Non vogliamo permettere che a poche decine di metri dalla lapide che ricorda i partigiani di Montesacro possa accadere questo scempio. Con determinazione e tutte e tutti insieme vogliamo impedire l’agibilità all’odio di un gruppo razzista, omofobo e che fa propaganda sul corpo delle donne.
Invitiamo i cittadini e le cittadine, le realtà sociali, associative e democratiche del III Municipio a mobilitarsi tutti assieme.
Appuntamento sabato 5 maggio ore 15.00 alla lapide dei partigiani di piazza Sempione

pc 4 maggio - Il fascismo padronale a Torino - firma le dimissioni o ti ammazzo


  • "Se non ti licenzi ti ammazzo», gli aveva detto dopo averlo portato in aperta campagna, a Volpiano. A parlare è Luca Staropoli, 40 anni, datore di lavoro dell’uomo. Accanto a lui ci sono due complici, Florent Ndreu, 32 anni, e Arben Turtelli, 42 anni, entrambi albanesi, armati di pistola
  • La loro vittima è un dipendente romeno di 36 anni che aveva osato chiedere al suo capo di saldare gli arretrati mai pagati.
    I carabinieri della stazione di Volpiano hanno identificato i tre e li hanno arrestati su ordine di custodia cautelare emessa dalla procura di Ivrea.
    Dopo aver portato la loro vittima lontano da occhi indiscreti gli hanno puntato addosso una pistola e messo sotto al naso una lettera di dimissioni pronta da firmare. “Se non firmi ammazziamo te, tua moglie e tuo figlio”, gli hanno tentato di estorcendogli la firma. Prima di andarsene avevano rubato all’uomo anche il portafoglio e il telefono cellulare. L’ex dipendente era riuscito a fuggire e aveva dato l’allarme chiedendo aiuto da una colonnina Sos sulla tangenziale.
    Il fatto risale all’autunno scorso, Le indagini dei carabinieri hanno portato all’identificazione degli altri complici. Sono tutti accusati di rapina e sequestro di persona.

    pc 4 maggio - Guerra economica e guerra militare nell'Europa Imperialista, ma il nemico è in casa nostra e si chiama imperialismo italiano!

    Proteggere, potenziare, difendere”. Linguaggio da guerra nel nuovo bilancio europeo

    La Commissione europea ha approntato il bilancio comunitario per il periodo 2021-2027. Uno dei problemi a cui mettere una toppa è quello di conciliare il buco nei contributi degli  stati aderenti alla Ue apertosi con la Brexit della Gran Bretagna con le maggiori risorse da stornare sulle nuove priorità strategiche come le spese militari. Già lo “spirito” di questo documento di bilancio segnala un cambiamento di

    pc 4 maggio - OGGI PRESIDI A L'AQUILA E IN ALTRE CITTA', IN SOLIDARIETA' CON NADIA LIOCE, CONTRO IL 41 BIS

    Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
    Italia
    In solidarietà con Nadia Lioce, contro la tortura del 41 bis e la criminalizzazione di chi lo combatte, oggi, in occasione della nuova udienza per la protesta di Nadia si tengono presidi davanti ai tribunali di L'Aquila, Taranto, Palermo, Napoli, Ravenna e altre città. A Bergamo ci sarà un presidio nella zona più popolare ed affollata della città, presso il piazzale della stazione.
    Vedi:
    https://paginecontrolatortura.noblogs.org/categoria/appuntamenti/
    http://femminismorivoluzionario.blogspot.it/2018/05/venerdi-4-maggio-presidi-laquila-e-in.html

    Sono passati 13 anni da quando Nadia è rinchiusa all’interno delle sezioni di 41bis, che lo scorso settembre le è stato prorogato, ancora una volta, per altri 2

    giovedì 3 maggio 2018

    pc 3 maggio - Concerto a Taranto 50.000 - clima di denuncia e protesta .. ma per favore non toccate 'le forze dell'ordine - da Tarantocontro


    Ipocrisia e commedia degli equivoci anche in un comunicato del Movimento NOTAV

    Concerto 1° maggio - difesa delle 'forze dell'ordine', che caricano le popolazioni NO TAP-NOTAV, da parte del Prefetto
    Sarà da parte sua  un atto dovuto - ma non gli è concesso di dire cose non corrispondenti al vero.
    La violenza è quella di Stato e governi della devastazione ambientale al servizio dei profitti di padroni e speculatori

    da corriere di taranto
    «Non posso che esprimere la mia totale disapprovazione per le espressioni usate dai rappresentanti No Tap e No Tav sul palco della festa del primo maggio a Taranto». Lo sottolinea in una nota il prefetto di Taranto Donato Cafagna, a cui il Sap (Sindacato autonomo di polizia) oggi ha inviato una lettera in merito a dichiarazioni rilasciate ieri durante il concertone di Taranto da rappresentanti dei due gruppi. In particolare, si contestano le frasi «Indossare una divisa non vuol dire picchiare chi lotta per la propria terra» e «celerini contro il guardrail», pronunciate dal palco. Per il Sap, che ha interessato anche la procura della Repubblica, si tratta di «messaggi di odio contro chi indossa una divisa». Il prefetto Cafagna sostiene che «sono parole ingiuste e violente rivolte proprio verso coloro, gli uomini e le donne delle Forze dell’Ordine, che si impegnano, senza riserve, anche in una giornata come quella destinata alla festa dei lavoratori a garantire i diritti e le libertà di tutti, nel rispetto della legge. A loro – conclude – va sempre tutta la riconoscenza e gratitudine della cittadinanza e delle istituzioni tarantine».

    Concerto 1° maggio - il sindaco Melucci usa toni vergognosi e insultanti contro gli organizzatori del concerto 1 maggio e si unisce al coro di difesa della repressione poliziesca e di stato contro i movimenti NOTAP e NOTAV
    da corriere di taranto
    Melucci ritorna così sulla sua decisione di declinare l’invito degli organizzatori a partecipare al dibattito pubblico tenutosi nella mattinata dell’uno maggio nel Parco archeologico delle mura greche.

    pc 3 maggio - TORINO - RESOCONTO E VIDEO DELLA BUONA INIZIATIVA DELLE FEMMINISTE DI NUDM AL CORTEO DI CGIL, CISL, UIL

    Un breve resoconto del primo maggio torinese con le femministe che - come dicono alcuni giornali  - l'hanno percorso contromano...

    Il video mostra il tentativo di bloccarle della polizia, a cui si è aggiunto il servizio d'ordine di Cgil, Cisl, Uil (nota di pc)

    “FEMMINISTE FANATICHE E FIERE”
    Non appena i giornali hanno riportato la notizia dell’iniziativa di questa mattina organizzata dalla rete #NUDM all’interno del corteo del primo maggio a Torino su media e social si sono scatenati una serie di commenti sessisti intrisi di odio e di rancore a dimostrazione del fatto che abbiamo colto nel segno! 
    Nonostante le campagne istituzionali, i programmi tv e gli sproloqui main stream portare in piazza la lotta contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere è ancora un tabù e un grandissimo rimosso della società in cui viviamo.
    Come l’8 marzo, giornata di sciopero globale femminista in cui ci siamo astenute dal lavoro dentro e fuori casa raccogliendo la grande sfida che migliaia di donne in tutto il mondo hanno lanciato al grido di “se le nostre vite non valgono, noi ci fermiamo!”, anche oggi siamo scese in strada portando con noi gli oggetti simbolo delle attività e dei lavori che ancora troppo spesso gravano sulle donne, per rendere visibile il lavoro invisibile di cura.
    Un lavoro che alimenta gli stereotipi di genere perché considerato come qualcosa di “naturale” e scontato, per cui le donne sarebbero “naturalmente” portate.
    Non appena abbiamo provato ad entrare nello spezzone dei sindacati confederali, gli stessi che l’8 marzo, come in tante altre occasioni non hanno appoggiato lo sciopero ma anzi, hanno tentato di boicottarlo e silenziarlo, siamo state subito accerchiate, spintonate e malmenate da un plotone di celere e dalla digos. Nonostante questo, grazie alla nostra determinazione siamo riuscite a bloccare la testa del corteo e interrompere la ritualità di una piazza istituzionale ormai svuotata di senso dando visibilità ai nostri contenuti.
    Dopo questo blocco abbiamo percorso tutto il corteo in direzione contraria, costringendo tutti gli spezzoni ad ascoltare i nostri slogan e rivendicazioni e a sfilare sotto i nostri panni stesi.
    Lungo il corteo, raccontando dello sciopero dal lavoro di cura, della nostra lotta contro la violenza machista dentro e fuori casa e ricordando la schifosa sentenza del tribunale spagnolo nei confronti della “Manada” di stupratori di San Fermines, abbiamo raccolto applausi, solidarietà, vicinanza e anche partecipazione emotiva da parte di tante donne che sfilavano all’interno degli spezzoni dei confederali.
    Questo a dimostrazione di quanto cgil, cisl e uil siano sempre più lontani dai bisogni reali delle loro stesse tesserate e delle lavoratrici tutte.
    Dopo la celere infatti, sono stati gli uomini dei loro servizi d’ordine a tentare di fermarci e zittirci in malo modo.
    Le nostre voci e i nostri corpi sono stati e sempre saranno più forti di chi vuole metterci a tacere, in piazza come sui mezzi di comunicazione!
    Oggi insieme ci siamo sentite potenti e per la prima volta dopo decenni nel primo maggio torinese siamo riuscite a imporre una presenza e un protagonismo femminista!

    SIAMO IL GRIDO ALTISSIMO E FEROCE DI TUTTE QUELLE DONNE CHE PIÙ NON HANNO VOCE!!!

    Non una di meno - Torino

    pc 3 maggio - 4 maggio - Manifestazione all'Aquila: 41 bis/Nadia Lioce/condizioni dei detenuti - altre manifestazioni a Napoli/Taranto/Palermo/Bergamo/Ravenna

    pc 3 maggio - Studenti della Federico II in lotta a Napoli

    Il corteo studentesco contro l'aumento delle tasse alla Federico II è in questo momento a Corso Umberto, dove sta sostenendo un blocco stradale.
    Contro le Università di Serie A e di Serie B, per un libero accesso alla cultura per tutte e tutti!
    L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi, folla e spazio all'aperto

    pc 3 maggio - Maoisti a Parigi il 1 maggio

    1er mai 2018 : Ripostons à Macron sur tous les fronts !Macron : un an d’attaques anti-populaires et contre la classe ouvrière

    Il y a un an, Macron accédait à la présidence française. Sa première année au pouvoir a été marquée par une offensive permanente contre la classe ouvrière et l’ensemble des travailleuses et travailleurs.

    pc 3 maggio - Libertà per tutti i manifestanti arrestati a Parigi il 1° Maggio

    comunicato del Legal Team 

    Appel à aller au TGI porte de Clichy ces jeudi 3 et vendredi 4 mai à 13h30

    Communiqué Légal Team Paris au soir du 2 mai
    Vous avez été nombreux.ses à nous appeler et cela a permis de rassembler beaucoup d’infos pour ne pas laisser les gens isolé.e.s en garde-à-vue. Cela a fonctionné pour plusieurs dizaines de prévenu.e.s. On continue !
    Au soir du 1er mai, des dizaines de personnes interpellé.e.s ont été centralisé.e.s et retenues plusieurs heures dans des fourgons au commissariat du 18è rue de l’Evangile pour être ensuite dispatché.e.s dans les différents commissariats parisiens. La répression a nouveau sévit ce mercredi soir autour du commissariat du 15è lors du rassemblement de soutien. Deux autres rassemblements ont aussi eu lieu devant les commissariats du 13è et du 5è. C’est toujours très important pour briser l’isolement des personnes à l’intérieur.
    Nous ferons un communiqué circonstancié dans les prochains jours car pour le moment, les affaires sont en cours. Non seulement nous priorisons le suivi des gens en garde-à-vue mais nous n’avons pas encore assez de recul sur l’ensemble de la situation qui continue d’évoluer.
    Nous prévoyons de proposer une réunion la semaine prochaine à tou.te.s les interpellé.e.s du 1er mai qui le souhaitent, pour croiser les récits et continuer de s’organiser collectivement contre la répression.

    pc 3 maggio - 4 MAGGIO sciopero in India PER IL MASSACRO DI MAOISTI E POPOLAZIONI

    i compagni e compagne uccisi


    Invitiamo tutte le manifestazioni previste per domani 4 maggio per 41 bis/Nadia Lioce/condizioni nelle carceri - ad esprimere in tutte le forme possibili solidarietà con i prigionieri politici indiani e a salutare i compagni massacrati 



    Telangana State Committee of the Maoist Party calls to observe ‘bandh' on May 4 to protest against Gadricholi Massacre



     Maoists, who have released a press note in Telugu through their Telangana State Committee, have announced a nation-wide bandh on May 4 to protest against the Gadchiroli Masscare.

    Most comrades killed were under 29 years of age and many women comrades were killed in recent Gadchiroli Massacre.


                                     OUR DEAD COMRADES


    pc 3 maggio - "Epilessia" di Stato a Poggioreale. Da Parenti e amici delle detenute del carcere di Pozzuoli


    Purtroppo e' tutto vero... I diritti dei carcerati lì dentro sono pari a 0... E se ti permetti di esercitare i tuoi, ti prendono e ti portano nelle celle " 0 ", e lì, sono mazzate a non finire... Peggio poi, se finisci giù alle famose " Cumprese "... lì c'e' il riskio ke non risali piu'...

    Quando ti risvegli dal coma non hai la percezione del tempo che è passato. L'ultimo momento in cui eri cosciente è quello in cui ripiombi quando ti risvegli.
    "Toglietemi le mani da dosso", "lo so ho dato fastidio, mo' mi portate giù e mi picchiate". Queste sono alcune delle prime frasi che Roberto ha detto alle sorelle da quando si è risvegliato, mentre si parava il volto per difendersi dai medici che si avvicinavano, al reparto di terapia intensiva del San Paolo a Napoli.
    Roberto è una persona dalla corporatura esile. E' stato condotto al carcere di Poggioreale circa dieci giorni fa, per scontare una pena di 6 mesi. Dopo pochi giorni, venerdì 27 aprile, è stato trasportato al reparto speciale per i detenuti del Cardarelli, con una frattura al naso e diverse ferite ed ecchimosi per tutto il corpo. E' stato dimesso in giornata e rimandato a Poggioreale, pronto, secondo i medici di quel reparto, ad affrontare la detenzione e a stare, probabilmente, dove non può essere visto. La notte tra venerdì e sabato, però, qualcosa è andato storto, perché hanno dovuto trasportare Roberto d'urgenza al Don Bosco prima e al San Paolo poi, in terapia intensiva ed in coma farmacologico.
    Si è risvegliato ieri, ed oggi ha ricominciato a parlare. È terrorizzato, irrigidito. Si guarda in continuazione attorno ed alle spalle.
    Eppure Roberto non ha conosciuto il carcere adesso per la prima volta, quindi non è il carcere che lo ha terrorizzato. 
    A Roberto è successo qualcos'altro.
    Non per l'amministrazione e per la polizia penitenziaria però, per i quali si sarebbe trattato di una crisi epilettica. Ebbene si, ancora una volta dopo Cucchi, si parla di epilessia come causa di ferite, fratture ed ematomi su tutto il corpo.
    Non c'è molto da dire.
    Roberto è entrato sano in carcere, ha avuto una crisi epilettica e si è provocato fratture, ferite ed ematomi. Ricoverato nel reparto Palermo del Cardarelli, lo hanno giudicato in ottima salute e rimandato in galera. Dopo poche ore è stato intubato. Questo accade nel carcere di Poggioreale. Questo accade in tutte le carceri. Ogni giorno. Epilessia.

    mercoledì 2 maggio 2018

    pc 2 maggio - Istanbul - la repressione non ferma la manifestazione proletaria e antifascista

    Istanbul : stato di assedio e arresti
    84 arresti soprattutto nel quartiere Bekistas
    l'accesso a piazza Taksim era interamente bloccato,
    tutti coloro che cercavano di forzarlo venivavo arrestati
    brutalmente da 26.000 poliziotti schierati con elicotteri, camion con cannoni ad acqua e 67 mezzi blindati

    Une arrestation hier à Istanbul

    pc 2 maggio - La chiara e netta indicazione di proletari comunisti/PCm Italia durante le elezioni è subito oggi alla prova dei fatti che ogni operaio che pensa con la sua testa può verificare e comportarsi di conseguenza

    ilva taranto

    pc 2 maggio - ILVA TARANTO - FIOM, FIM, UILM, USB NEL CONSIGLIO DI FABBRICA DI OGGI, PRENDONO TEMPO - TROPPO - PER AVVIARE LA LOTTA

     Tempi lunghi per la lotta...

    Il 9 partiranno le assemblee e dopo, se queste lo decideranno, potrebbero esserci "iniziative di mobilitazione".

    I tempi sembrano soprattutto funzionali alla speranza, legata all'azione del governo, che Mittal faccia un passo indietro.

    Ma senza uno sciopero grande e prolungato, una lotta che non si fermi fino a risultati, non ci può essere l'assunzione per tutti in Mittal senza operai di serie A e B, la difesa di tutti i posti di lavoro nell'appalto, la difesa di tutte le voci salariali,

    pc 2 maggio - INTERVISTA ALL'AVV. VITALE GIANLUCA DI TORINO SULLA SENTENZA NOTAV DELLA CASSAZIONE

    - Ci puoi riassumere brevemente la vicenda?
    Il processo, su cui si è pronunciata la Cassazione nei giorni scorsi, riguarda due episodi della lotta Notav del 2011.:lo sgombero dell'area della Libera repubblica della Maddalena del 27 giugno e la grande manifestazione del 3 luglio, una sorta di assedio al "fortino".
    A seguito di queste manifestazioni ci furono diversi arresti con denunce per reati di lesione, lancio di oggetti pericolosi, ecc.
    Durante il processo noi dimostrammo che vi erano state varie violenze da parte della polizia e carabinieri, che avevano lanciato, oltre i lacrimogeni, sassi, e usato bastoni di legno.

    - Quali le motivazioni dell'annullamento della Cassazione? 
    Nella sentenza di primo grado, in parte, a in quella d'appello non vi erano tutti gli elementi e c'erano vari punti di contrasto, soprattutto per il 3 luglio, in cui vi erano state tre aree di scontri.
    L'annullamento della sentenza da parte della Cassazione è dovuto soprattutto - anche se ancora

    pc 2 maggio - VERSO I PRESIDI DEL 4 MAGGIO - LE CONCLUSIONI DELL'ASSEMBLEA ALLA MENSA OCCUPATA SU CARCERI, REPRESSIONE/41BIS NADIA LIOCE

    Pubblichiamo alcune conclusioni delle compagne di Mensa Occupata dell'assemblea del 19 aprile. 

    Il 4 maggio ricordiamo che in occasione del processo a Nadia Lioce per la battitura, vi saranno presidi a L'Aquila e in contemporanea in tante città. Ne elenchiamo alcune:

    A TARANTO - A PALERMO - A RAVENNA vi saranno presidi e iniziative al Tribunale
    A BERGAMO si terrà un presidio dalle ore 12.30 alle ore 14.30 presso il piazzale degli alpini (lato stazione) a Bergamo. 

    A L'AQUILA saranno presenti anche rappresentanti del Mfpr e Srp da Milano e da Taranto.

    Sull'assemblea di Napoli abbiamo raccolto in un opuscolo tutti gli interventi. Per richiederlo: mfpr.naz@gmail.com

    DALLE CONCLUSIONI DELLE COMPAGNE DI MENSA OCCUPATA

    Durante questa iniziativa sono state dette veramente tantissime cose, tutte estremamente molto interessanti. 
    Sulle carceri, il problema del sovraffollamento è uno dei problemi che maggiormente vengono vissuti