domenica 25 novembre 2018

pc 25 novembre - Tunisia - Un report dallo sciopero generale e la dichiarazione dei compagni Elkadihin Party

Tunisie Resistante81881dab73e742139a238da75ebe105c_18

L’UGTT, il pressocchè sindacato unico tunisino, aveva indetto uno sciopero generale della funzione pubblica che interessa circa 650.000 lavoratori per contestare la scelta del governo di totale sottomissione ai diktat del Fondo Monetario Internazionale che ha “indicato” di far scendere il livello della spesa pubblica dall’attuale 6,2% del Pil al 4,9% pena la fine dei finanziamenti a 9 cifre che l’organizzazione internazionale sta erogando al paese nord africano.
Il governo Chaheed non ha perso tempo nel manifestare la propria fedeltà all’organizzazione internazionale: già da quest’anno è stato bloccato l’aumento salariale  automatico che tiene conto dell’aumento dell’inflazione (che negli ultimi anni aumenta costantemente) inoltre il governo prevede di tagliare di 2 punti percentuali l’incidenza dei salari sul PIl da qui al 2020.
Quindi il sindacato chiedeva principalmente al governo di rivedere immediatamente i salari al rialzo, e di non intaccare l’utilizzo della spesa pubblica in materia di questioni sociali in un paese in cui il tasso di disoccupazione e di povertà sono aumentati negli ultimi anni.
Dal canto suo il governo si è fatto sordo a queste richieste, ha provato a scongiurare lo sciopero fino all’ultimo momento ma senza concedere niente alle richieste sindacali e, quando il giorno prima l’UGTT ha infine confermato che lo sciopero ci sarebbe stato, alcuni enti pubblici hanno dichiarato una sorta di “serrata”; è il caso del Ministero dell’Insegnamento e del Ministero dell’Insegnamento Superiore che con un comunicato congiunto dell’ultima ora hanno annunciato che tutte le scuole e università del paese sarebbero state chiuse e che “le attività normali sarebbero riprese a partire da venerdi 23 novembre”. non dando qundi ai lavoratori la possibilità di scioperare (l’indicazione del sindacato era di recarsi nei posti di lavoro alle 10:00 senza timbrare alcun cartellino di presenza e poi recarsi alle 11:30 alla manifestazione).
بيــــان حول الإضــــراب العـــــام
ينفّذ يوم غد 22 نوفمبر 2018 مئات الآلاف من الكادحات والكادحين العاملين ‏في القطاع الحكومي إضرابا عاما بدعوة من الاتحاد العام التونسي للشغل ‏وذلك احتجاجا على تفاقم الفقر وارتفاع الأسعار وانخفاض قيمة الدينار وتفشي ‏الفساد وإغراق تونس في الدّيون وارتهان النظام التونسي للقوى الامبريالية ‏وانعدام السيادة الوطنية، وفي علاقة بذلك يعبر حزب الكادحين عما يلي :
‏ أولا : مشروعية الإضراب العام الذي يمثل اليوم أقل ما يمكن القيام به من عمل ‏نضالي دفاعا عن الشعب والوطن .‏
ثانيا : الدعوة إلى المشاركة بكثافة في الإضراب العام والتجمعات العمالية ‏والعمل على تحقيق الارتباط بين المسألتين الاجتماعية والسياسية بإعادة ‏الاعتبار لشعارات انتفاضة 17 ديسمبر وفي صدارتها الشعار المركزي : الشعب ‏يريد اسقاط النظام .‏
ثالثا : الدعوة إلى اليقظة والحذر تجاه محاولات الرجعية تقسيم الصف النقابي ‏لصالح تنفيذ سياساتها ومقاومة نزعة الزج بالاتحاد في إطار الصراع بين ‏المحاور الرجعية.‏
حزب الكادحين ‏ ‏21 نوفمبر 2018‏
Outside of the Parliament

Sfax

Sfax

Nessun commento:

Posta un commento