venerdì 2 novembre 2018

pc 2 novembre - 2° INCENDIO IN POCHI GIORNI A BORGO MEZZANONE (FG) - CHE NON SI PARLI DI INCIDENTE...

Un lavoratore africano immigrato è rimasto gravemente ferito nell'incendio divampato nel ghetto adiacente l'ex pista del Cara di Borgo Mezzanone, a Foggia; ha riportato ustioni sull'80 per cento del corpo, è stato ricoverato con prognosi riservata al Centro Grandi Ustionati di Brindisi. Le fiamme si sono sviluppate nella notte tra mercoledì 31 ottobre e giovedì 1 novembre e hanno distrutto 4 baracche dopo le 30 distrutte due giorni fa
Martedì 30 ottobre un altro incendio era scoppiato all'interno del ghetto provocando quattro feriti, di cui uno grave, e la distruzione di 30 baracche; ora in meno di 48 ore stessa dinamica. 
L’ipotesi del rogo doloso, che non trova ancora conferma nelle indagini in corso, è stata riferita dai migranti che vivono a Borgo Mezzanone ai volontari che operano nella baraccopoli.

QUESTO SUSSEGUIRSI DI INCENDI EVIDENTEMENTE NON E' AFFATTO CASUALE. 
E' da tempo che i migranti, organismi solidali, come Campagne in lotta, lottano per le condizioni
inumane in cui migliaia di migranti sono costretti a vivere.
A fronte di questo, nessuna soluzione, se non raid polizieschi di distruzione delle baracche, persecuzione dei braccianti migranti, niente permessi di soggiorni, niente case, trasporti che non mettano a rischio il lavoro nei campi; con la conseguenza di più caporalato, più sfruttamento schiavista, più infiltrazione criminali italiane e straniere, più condizioni di vita a rischio vita.
Questo governo, queste istituzioni, poi, cacciando i migranti dai centri di accoglienza, facendoli diventare clandestini non fa che aumentare il numero di migranti che hanno solo il ghetto di Borgo Mezzanone per rifugiarsi.
Al di là se questi ultimi incendi siano stati dolosi o meno; doloso è senz'altro l'infame azione dello Stato e oggi del governo fascio-razzista che costringe migliaia di migranti a (non) vivere in queste condizioni.

TUTTA LA NOSTRA SOLIDARIETA' AI MIGRANTI FERITI, E SOPRATTUTTO SIAMO AL FIANCO DI CHI, NONOSTANTE TUTTO, CONTINUA A LOTTARE.      

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