lunedì 19 novembre 2018

pc 19 novembre - Blutec-ex Fiat Termini Imerese: “riapre” la vertenza, ricominciano i tavoli, i progetti, le promesse… con un brutto presagio finale del ministro del lavoro Di Maio!

Dall’incontro che si è tenuto il 13 novembre scorso al Ministero dell’industria e dello sviluppo economico tra la Blutec, il ministero e i sindacati confederali non è venuto fuori niente di concreto.
Come si può benissimo leggere nell’articolo di Rassegna.it, di cui riportiamo alcuni pezzi, fino ad ora si tratta di tutta roba vecchia, senza nessun futuro; l’unica novità, chiamiamola così, sarebbe la promessa di Di Maio di coinvolgere la Fca, ex Fiat, che nel frattempo mette in cassa integrazione migliaia di operai in tutti gli stabilimenti!
Di sicuro c’è la volontà di tutti di dare seguito alla cassa integrazione per evitare naturalmente eventuali “problemi di ordine pubblico”.
Il ministro ingannapopolo, dice un articolo del Giornale di Sicilia, “… ha intimato a Blutec la proposizione di progetti concreti entro i prossimi 15 giorni e che lo stesso Di Maio coinvolgerà direttamente FCA nella vertenza al fine di richiamarla alle sue responsabilità industriali. Se no sarà chiusura”.
Chiusura di cosa? Il prossimo appuntamento al Mise è stato fissato per i primi di dicembre.

Ripetiamo il nostro invito agli operai: per fare passi avanti è necessario che gli operai si autorganizzino per lottare - si colleghino agli operai autorganizzati della FCA presenti negli altri stabilimenti - fuori e contro i sindacati confederali - fuori e contro la ricerca di destini individuali e accettazione della divisione tra operai di serie A e operai di serie B.

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Blutec, vertenza riaperta

13 novembre 2018 ore 13.20
Al tavolo del Mise, l'azienda ha presentato il progetto di rilancio del polo industriale palermitano che prevede l’occupazione di 694 lavoratori entro il 2020...
“…Si è tenuto questa mattina (13 novembre) il tavolo al Ministero dello sviluppo economico sulla vertenza Blutec di Termini Imerese. All'incontro, cui ha partecipato anche il ministro Luigi Di Maio, 
l’azienda ha presentato il progetto di rilancio del polo industriale palermitano, che finora non è mai partito. Il nuovo piano industriale prevede l’occupazione di 694 lavoratori entro il 2020, con un cronoprogramma che vedrà a dicembre 2018 l’ingresso di 115 lavoratori, a settembre di altri 100 e a dicembre 2019 di ulteriori 344.
Questi obiettivi sarebbero garantiti dalla eventuale conferma di tre iniziative industriali: elettrificazione del Doblò e del Ducato, e assemblaggio delle batterie Samsung. L’azienda ha anche chiarito che sta procedendo a fornire tutte le documentazioni alla Guardia di Finanza sul vecchio contratto di sviluppo e ha già realizzato una nuova proposta da sottoporre a Invitalia per realizzare il piano industriale.
La Fiom, al tavolo, ha chiesto la salvaguardia della continuità occupazionale per il 2019 e gli interventi necessari a garantire l’uscita dei lavoratori “usurati”, visto che la cassa integrazione scadrà a dicembre 2018 e ad oggi non ci sono produzioni in grado di garantire la rioccupazione di tutti i lavoratori. Quindi è stato chiesto all’azienda di presentare la richiesta al Ministero del lavoro e al ministro di tutelare anche i 300 lavoratori dell’indotto, che comprendono i 64 dei servizi a cui a breve scade la Naspi…”

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